ATP 500 Barcellona e Monaco di Baviera: I risultati completi con il dettaglio del Day 3. Avanzano Rune e Zverev
Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren LEGGI TUTTO
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Luciano Darderi
Ci mette un set intero ad attivarsi con le gambe e tarare la potenza del suo diritto, troppo falloso in avvio, ma una volta entrato in “azione” Luciano Darderi impone la sua maggior vivacità, spinta e progressione sul tennis geometrico ma troppo monocorde di Miomir Kecmanovic. Nel secondo turno dell’ATP 500 di Monaco di Baviera l’italiano nato in Argentina supera il serbo in rimonta, 2-6 7-6(4) 6-4 lo score conclusivo dopo due ore e mezza di battaglia, con uno spettacolo non sempre eccellente visti i tanti errori e schemi di gioco un po’ ripetitivi. Davvero un bel momento per Luciano, che solo due settimane fa ha trionfato al torneo di Marrakech, primo acuto di una stagione che non era scattata nel migliore del modi ma che, sulla “natia” terra battuta, ha preso una svolta molto positiva. Nei quarti di finale Darderi attende il vincente di Shelton – Van de Zandschulp, in campo nel pomeriggio a Monaco.
La partita non era iniziata affatto bene per Darderi: era sempre un filo in ritardo sulla palla e le sue bordate col diritto poco precise, anche quando l’apertura di campo era favorevole. Merito anche di Kecmanovic che è un tennista con precisi limiti (negli spostamenti e nella personalità) ma che quando sente bene la palla può centrare la classica monetina nell’angolino. Il serbo infatti ha iniziato molto propositivo in risposta – su troppe seconde dell’italiano – e dal centro del campo menava le danze con un ritmo preciso, cadenzato, con profondità e discreta precisione. Per spaccare lo stutus quo negativo era necessario un rilancio di Luciano, che è arrivato ad inizio secondo set, quando si è ritrovato sotto di un break in apertura. Ha reagito di rabbia Darderi, approfittando di un paio di errori gratuiti del serbo, forse un filo rilassato dal vantaggio di un set e break. Luciano invece si è scosso, si è notato subito dopo una bordata delle sue che lo sguardo verso il suo angolo si era acceso. Non più le occhiate infastidite del primo set dopo l’ennesimo errore ma un’intensità che ha portato in campo, aggredendo la palla con ancor più vigore e soprattutto profondità. È bastato sbagliare di meno e giocare un po’ più profondo e continuo per spostare Kecmanovic e rubargli spazio. Buttato un metro abbondante all’indietro, i drive geometrici ma prevedibili del serbo hanno fatto meno paura e Darderi ha progressivamente preso il controllo del match. È scappato avanti 3-1 con due break, si è fatto riacciuffare, ma è stato solido nel resto del parziale e ottimo nel tiebreak. Nel terzo si è avanzati sull’equilibrio ma era evidente che la partita ce l’avesse in mano l’azzurro, bravo a prendersi il break decisivo nel nono game e chiudere con grande sicurezza.
Solo il 54% di prime palle in gioco per Luciano, non molte, e 44 errori sono troppi a fronte di 34 vincenti (29-40 il bilancio del serbo) ma il gioco l’ha condotto lui, con tanta spinta col diritto e quella prepotenza che spesso lo porta a sbagliare, ma resta il mantra della sua visione di gioco. Darderi ha convinto per come sia riuscito a ribaltare una giornata nata storta e imporre la sua maggior fisicità. Sembra deciso anche a fare qualche passo in più verso la rete, un rischio minore dopo una bella apertura di campo rispetto ad una seconda pallata a tutta. È il processo nel quale sta investendo, per essere un tennista più completo e meno legato al rendimento sul “rosso”. Dove c’è molto da migliorare è in risposta: quando la botta a tutta non entra, la soluzione bloccata è troppo scolastica, prevedibile, non funziona ad alto livello. Intanto sono arrivate belle vittorie nelle ultime settimane, insieme ad una condizione fisica migliore. La sua corsa in Germania continua.
Marco Mazzoni
La cronaca
Fin dal primissimo punto Kecmanovic (in risposta) mette in mostra tutta la qualità del suo braccio, tanto che Darderi è costretto e spingere a tutta col diritto per impedire al serbo di prendere il comando. Sull’1 pari Miomir entra con una risposta di diritto fulminante, poi Luciano sbaglia un diritto in recupero, ancora dopo una bella risposta del rivale. 15-40, l’italiano è subito spalle al muro e subisce il BREAK per colpa di un pessimo tentativo di smorzata che Kecmanovic sfrutta senza difficoltà, 2-1. È in un’ottima giornata il serbo: sente bene la palla e le sue accelerazioni col diritto dal centro del campo sono micidiali. Pure il servizio di Miomir è in ritmo, controlla lo scambio e si porta 3-1. Brutta la ricorsa in avanti di Darderi nell’ultimo punto, come se non sapesse come rigiocare la palla nonostante fosse comodamente arrivato. Nemmeno il diritto pesante aiuta a dovere il 23enne nato in Argentina lo aiuta, va a corrente alternata. Ci pensa “Kec” a riportarlo sotto con due gratuiti (3-2). Vola in terra la racchetta di Darderi dopo l’ennesimo errore col diritto, che proprio non ne vuol sapere di funzionare stamattina. Kecmanovic tiene la palla in campo con buon ritmo e il punto arriva… 4-2. Purtroppo Luciano fa enorme fatica a tenere alto il livello e la concentrazione. Nel settimo game arriva un Ace, ma gli errori fioccano… mentre la palla del serbo è potente e precisa. Sul 30 pari un doppio fallo gli costa un’altra palla break, la cancella con una gran bordata di diritto. C’è lotta, ma non riesce a controllare la sua potenza. Si salva di nuovo spostando l’avversario con vigore, ma la terza chance gli è fatale, un diritto che muore a metà corridoio. BREAK Kecmanovic, che senza patemi chiude il set 6-2. 16 errori per Darderi, davvero troppi.
Purtroppo per Luciano il vento resta avverso anche nel primo game del secondo set. Il servizio gli porta qualche buona apertura di campo, ma da 40-15 va sotto al pressing ordinato (seppur non straordinario) del serbo e concede un’immediata palla break lasciando troppo campo sulla destra, quando il rovescio lungo linea di Miomir è preciso. Finalmente Luciano comanda e regge in uno lungo scambio, il migliore del suo match finora, e si salva. Ma non riesce a chiudere il game e la seconda palla break concessa gli è fatale, sbaglia un diritto a metà corridoio. Kecamovic si ritrova avanti di un set e di un BREAK. (1-0). Il serbo nel secondo game si complica la vita con due errori gratuiti che fruttano a Darderi la chance del contro break (la prima di tutto il match). Picchia forte l’azzurro ma non è profondo, lascia ancora campo sulla destra e Kecmanovic entra col rovescio lungo linea e lo punisce. Finalmente c’è lotta, l’azzurro sembra un po’ sbloccato e spinge con più decisione. Forza un rovescio out del rivale e si prende una seconda chance, ma Miomir avanza e il passante di Luciano non supera la rete. È un game fiume, si lotta, con “Kec” che ha perso un po’ di campo e sbaglia qualcosa. Il Contro BREAK arriva alla terza chance, con una bordata di diritto micidiale, al sedicesimo punto del game, 1 pari. Stavolta il vento cambia: Miomir non ha più i regali del nostro, e da più dietro è meno efficace, mentre Darderi è più attivo, veloce e dentro al campo. Nel quarto game sul 30 pari Luciano attacca con ottimo timing e chiude di volo. Darderi strappa un altro BREAK con una risposta potente di diritto che sorprende il rivale, 3-1 e poi 4-1 con un game lampo. Il serbo è sicuro al servizio, quindi all’improvviso la sua risposta torna profonda e precisa, e Darderi si rimette a sbagliare. 15-40, due chance per Kecmanovic. Non se le gioca bene, sbaglia malamente un diritto di scambio sulla seconda. Purtroppo Darderi lo aiuta con due errori, gravissimo il secondo sulla terza palla break che lo condanna al BREAK, e 4-3. Partita bruttina, gioco monocorde e tanti, tanti errori. Di spettacolo, pochino. Il set torna sui binari del servizio. Dopo la tanta bagarre, ora comanda chi serve e l’equilibrio non si spezza, tiebreak. Luciano si prende il mini-break nel terzo punto con una risposta delle sue, bordata di diritto che Miomir non contiene. Restituisce il punto alla battuta non riuscendo a chiudere una schermaglia sotto rete, con Kecmanovic anche un filo fortunato con un tocco. Si gira 3 pari, ottimo scambio condotto dal serbo e chiuso con un tocco sapiente. Il serbo è sfortunato (ma lento!) nel reagire ad una palla mal centrata dell’azzurro che diventa una sorta di biscia difficile da gestire, 4-3 Darderi. Luciano martella a tutta, pizzica un paio di righe in spinta e vola 5 punti a 3 e poi 6-3, con tre set point. Ok il secondo, un diritto di Kecmanovic, colpito con poco equilibrio, muore in corridoio. 7 punti a 4 Darderi, si va al terzo.
L’azzurro riparte bello convinto in risposta, ne tira un paio davvero consistenti e sbaraglia la resistenza del serbo, che si ritrova sotto 15-40. Purtroppo non riesce a sfruttare le due palle break bene Miomir sulla prima mentre sul 30-40 la risposta di Luciano è larga. 1-0 Kecmanovic, peccato. Darderi vince un buon game ai vantaggi, 1 pari. L’equilibrio sui servizi regge fino al 2 pari. Serve Kecmanovic ma è l’azzurro a salire in cattedra. Dal centro del campo spinge forte, riesce a spostare il rivale che sbaglia col rovescio. 0-30 e poi 0-40 con uno smash non chiuso dal serbo, punito dal rovescio passante in recupero di Luciano. Il break non arriva: Miomir è solido mentre Darderi si lascia prendere dalla frenesia e ne spreca un paio con la risposta. 3-2 Kecmanovic. I turni di servizio dell’italiano sono più scolastici, regolari, comanda col diritto e sfonda. Proprio la potenza e maggiore vivacità nella copertura del campo Darderi finalmente spicca il volo sul 4 pari. È bravissimo a correre avanti e rimettere con un vincente una palla corta non malvagia del serbo, 0-30, e la chance per scappare avanti arriva ai vantaggi grazie al “solito” pressing. Finalmente la sesta palla break del set è quella buona: Miomir non mette la prima palla e Luciano martella col diritto dall’angolo sinistro, sfondando la resistenza del rivale. Gran forcing e BREAK, può servire per chiudere avanti 5-4. E lo fa bene: Ace in apertura, volée vincente e diritto micidiale in lungo linea. Tre Match Point! Basta il primo, è larga la risposta del serbo. Finisce in rimonta, successo meritato vista la grande spinta dal secondo set, con meno errori e più intensità.
ATP Munich Luciano Darderi276 Miomir Kecmanovic664 Vincitore: Darderi ServizioSvolgimentoSet 3L. Darderi 15-0 ace 30-0 40-05-4 → 6-4M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-4 → 5-4L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace3-4 → 4-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-3 → 3-4L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3M. Kecmanovic 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3L. Darderi 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2L. Darderi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 6-3* 6-4*6-6 → 7-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6L. Darderi 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5M. Kecmanovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5L. Darderi 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4L. Darderi 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-2 → 4-3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace4-1 → 4-2L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-1 → 4-1M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 1-1L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-5 → 2-6L. Darderi 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 40-A2-4 → 2-5M. Kecmanovic 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 2-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3L. Darderi 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0
Statistica
Darderi 🇮🇹
Kecmanovic 🇷🇸
STATISTICHE DI SERVIZIO
Valutazione del servizio
255
263
Ace
6
5
Doppi falli
2
1
Prima di servizio
53/98 (54%)
65/107 (61%)
Punti vinti sulla prima
41/53 (77%)
46/65 (71%)
Punti vinti sulla seconda
22/45 (49%)
21/42 (50%)
Palle break salvate
5/9 (56%)
7/10 (70%)
Giochi di servizio giocati
15
15
STATISTICHE DI RISPOSTA
Valutazione della risposta
129
145
Punti vinti sulla prima di servizio
19/65 (29%)
12/53 (23%)
Punti vinti sulla seconda di servizio
21/42 (50%)
23/45 (51%)
Palle break convertite
3/10 (30%)
4/9 (44%)
Giochi di risposta giocati
15
15
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete
1/3 (33%)
8/11 (73%)
Vincenti
34
29
Errori non forzati
44
40
Punti vinti al servizio
63/98 (64%)
67/107 (63%)
Punti vinti in risposta
40/107 (37%)
35/98 (36%)
Totale punti vinti
103/205 (50%)
102/205 (50%) LEGGI TUTTO
Scritto da italoSono sincero..l’atteggiamento di Darderi è irritante.sarà un fighter, ma a differenza di Sonego che è genuino e corretto, l’italo argentino è decisamente più sguaiato
L’atteggiamento è quello tipico di sfida dei pugili alle operazioni di peso. Io lo trovo divertente. Ad ogni modo, 7 vittorie di fila sulla terra e ancora tante partite da giocare (Madrid, Foro, e RG) sulla sua superficie preferita, con la concreta possibilità di ritoccare il suo BR. Tanta roba! LEGGI TUTTO
A Nardi le qualificazioni farebbero bene, ora che è tornato fuori dai 100, è fuori anche dai maindraw di Madrid e Roma, dove non sarei poi così sicuro che otterrà una wc considerato che dietro di lui ci sono due teenager che scalpitano e stupiscono… insomma, rischia di arrivare a Parigi giusto con qualche match a livello challenger nelle gambe LEGGI TUTTO
Flavio Cobolli (foto Brigitte Grassotti)
“È successo di tutto”. Una frase fatta persino riduttiva per dare una idea di quel che è accaduto nel match di primo turno a Monaco di Baviera tra Flavio Cobolli e Alexander Shevchenko e, purtroppo, non in positivo… I due tennisti hanno dato vita ad una partita lottatissima ma totalmente senza logica, con un continuo alternarsi di pallate vincenti ed errori, momenti di grande spinta e “fuoco” gettati al vento da vuoti totali ed incertezze. Una bagarre totale dalla quale è uscito “vivo”, ma di un niente, il kazako che supera il romano per 6-7(2) 6-3 6-4. Basti pensare che Cobolli, sconfortato e praticamente fuori dalla partita sotto 4-0 nel terzo e con chance per crollare 5-1, riesce a rimontare sul 4 pari. Quando clamorosamente l’inerzia pareva tutta dalla parte del nostro con il kazako totalmente bloccato, purtroppo Flavio ha giocato un altro pessimo turno di battuta, nuovo break e sotto 5-4. Qua il caos diventa supremo, non sfrutta 4 palle per tornare in vita e al quarto match point cede.
Una prestazione troppo scostante, da parte di entrambi i giocatori ma in particolare di Flavio, che veniva dalla grande vittoria di Bucarest e anche una discreta prestazione a Monte Carlo. Il romano ha chiuso il match con un modestissimo 45% di prime palle in gioco, 58 errori (contro 40 vincenti) e addirittura 21 palle break complessive a favore, sfruttandone solo 4. Shevchenko tra l’altro nel 2025 aveva vinto un solo match sul tour maggiore, non era per niente in fiducia e si vedeva da come alternava grandi accelerazioni ad incertezze totali, ma Cobolli non è stato da meno e non è riuscito a convertire una certa superiorità tecnica con troppi passaggi a vuoto, cali di tensione e forzature eccessive. E servendo così male, tutto diventa ancor più difficile. Il servizio lo sta sostenendo assai poco nel 2025, qua serve un deciso cambio di passo.
Per rivivere l’otto volante del match nel suo convulso svolgimento basta rileggere la cronaca sotto allegata, una serie infinita di alti e bassi, opportunità ed errori marchiani, anche in giocate per così dire “scolastiche”. Entrambi i giocatori si sono lamentati del campo, con rimbalzi tutt’altro che costanti, e i due hanno dovuto sopportare anche un discreto baccano intorno, ma non c’è condizione ambientale che possa giustificare una prestazione complessiva così altalenante. Alexander viene da un periodo molto difficile, quindi era abbastanza scontato che il suo livello di tenuta e fiducia fosse modesto; più strana invece la condotta di Cobolli, che proprio nelle ultime due settimane è riuscito finalmente ad invertire una partenza pessima con il primo titolo ATP vinto in carriera e con due partite non malvagie anche nel Principato. La sensazione netta è stata che se Flavio fosse riuscito a tenersi in carreggiata con meno errori e un tennis sì muscolare ma più continuo, avrebbe portato a casa un successo non comodo ma nemmeno così difficile. Lo conferma anche la primissima fase dell’incontro: spingendo in progressione senza esagerare, giusto con intensità, Flavio è scappato avanti 3-0. Solo con un suo calo – netto – Shevchenko è entrato in partita e da lì in avanti il kazako si è liberato, iniziando a tirare quelle bordate che possono diventare pericolose.
“Cobbo” è un grande agonista, è tosto anche in difesa e infatti quando è stato focalizzato nel rincorrere e far giocare l’altro, si è preso gran punti dalla risposta. Purtroppo ha regalato tanto, con unforcerd gravi per la sua classe e possibilità. Ha avuto davvero una giornata difficile a livello mentale, lo si vedeva chiaramente anche dalla sua espressione, infastidita per come stavano andando le cose. E nonostante tutto la chance per riprendere clamorosamente la partita c’è stata, anzi ce ne sono state molte. Proprio il turno di battuta mal giocato sul 4 pari del terzo set è la foto di una partita brutta, come un paio di palle break all’ultimo tuffo giocate con poca lucidità. Alla fine è una sconfitta amare perché evitabile.
Un peccato per Cobolli, in questo torneo c’era spazio per fare bene, e cavalcare il momento positivo era importante per arrivare carico, in fiducia e con altri buoni risultati a Roma, dove tutto il pubblico di casa lo aspetta a braccia aperte. Una partita quella appena persa in Germania da cancellare in fretta.
Marco Mazzoni
La cronaca
Cobolli inizia il suo torneo in Baviera al servizio. Non c’è bel tempo ma il campo sembra relativamente veloce e Flavio spinge forte col diritto con la sua solita grande energia. A 30 muove lo score. Si scambia a buona velocità, anche Shevchenko è pronto ad entrare in campo per cercare a comandare. La partita si spacca subito: Cobolli sale in cattedra in risposta mettendo alle corde il kazako, che a sua volta esagera con il rischio per non finire sotto al pressing del romano. Alexander crolla sotto 0-40 e con un diritto out cede subito il turno di battuta, BREAK Cobolli avanti 2-0. Non va il servizio dell’azzurro, anche un doppio fallo, ma riesce a portarsi avanti 3-0 consolidando il vantaggio. Shevchenko entra nel match sbagliando di meno, grande spinta con i piedi quasi in campo (3-1), quindi nel quinto game le cose si complicano per Cobolli. Il kazako trova un’ottima profondità nello scambio e prende il controllo del tempo di gioco. Flavio perde la misura col rovescio e lo schema smorzata – lob non funziona. 30-40, chance del contro break per Shevchenko. Il servizio di “Cobbo” non c’è e lo tradisce pure il diritto, troppa foga nel cercare il lungo linea senza equilibrio dopo il servizio. BREAK Shevchenko, 3-2. Alexander ha raggiunto l’azzurro e si gioca punto su punto, con discreta intensità ma anche troppi errori. Si seguono i turni di servizio, fino al 4-3. Shevchenko va sotto alle risposte aggressive dell’italiano, si ritrova 30-40 ma annulla la palla break e impatta 4 pari. Flavio serve, ma serve proprio male… Siamo al 30% di prime palle in gioco, troppo poche, quindi commette un errore terribile cercando un diritto al volo che arriva a mala pena a metà rete. 0-30. Con un grande rovescio lungo linea Shevchenko si porta 0-40, tre chance per scappare via. Il kazako non chiude uno smash comodo sul 15-40 e alla fine la difesa tenace di Flavio è premiata, 30-40, ma alla terza chance il BREAK arriva, con un’ottima risposta di Shevchenko, 5-4. Serve per il set Alexander, ma inizia male il game con un erroraccio a campo aperto. Cobolli fiuta l’occasione, scarica tutta la potenza del suo diritto e vola 0-40. Shevchenko salva le prime due palle break attaccando, ma sulla terza il doppio fallo gli è fatale. BREAK e 5 pari. Il set avanza senza né capo né coda, con continui stravolgimenti, pallate a tutta ed errori. Ora è Cobolli avanti in risposta sul 6-5, con un nastro sfortunato per kazako e 0-30. Ancora un nastro! Stavolta su di uno smash a campo spalancato (gran recupero di Flavio), ci sono 3 Set Point per l’azzurro. Shevchenko si aggrappa alla battuta, 30-40, e quindi attacca la rete con il lob di Cobolli che esce di poco. Si becca pure il warning Flavio (per qualche imprecazione) ma continua a spingere dalla risposta e conquista il quarto set point. Non va, gran rovescio vincente del kazako. Game durissimo, Shevchenko ce la fa, tiebreak. Scatta benissimo Cobolli: approfitta del doppio fallo del rivale e quindi con un gran forcing in risposta sposta l’avversario e vola 3-0 con doppio mini-break. Flavio regala un diritto in rete, schifato da se stesso dopo questo regalo, e bissa l’errore con un altro diritto in rete. 3 punti a 2. Il festival degli errori continua, ora è Shevchenko a scaraventare la palla in rete, si gira 4-2 Cobolli. Alexander tira un “home run” dopo aver sbagliato un rovescio, si becca il warning e 5-2 Cobolli. Stavolta Flavio chiude, un gran diritto vincente e poi l’errore del rivale. 7 punti a 2. Che fatica, e quanti errori…
Shevchenko fa e disfà anche all’avvio del secondo set, ma riesce a vincere il game di battuta. Gran turno di servizio invece per Cobolli, magnifica la bordata di rovescio lungo linea che lascia immobile il rivale e gli vale l’1 pari. Il buon momento di Flavio continua: sul 30 pari in risposta allontana l’avversario e lo infila con un’altra ottima accelerazione. Non riesce però a sfruttare la palla break, la risposta (sarebbe stata probabilmente vincente) incoccia sul nastro e non passa. 2-1 Shevchenko. Improvvisamente Flavio perde misura nella spinta, ai vantaggi concede una palla break ma il kazako tira una pallaccia fuori di metri, lagnandosi per un rimbalzo non corretto, entrambi non sono felici del campo. 2 pari. Anche il sesto game è complicato per Cobolli: sbaglia un diritto in rete sul 15 pari, colpito in modo passivo, quindi l’avversario indovina una risposta di rovescio clamorosa, l’incrocio delle righe. Grande esecuzione, due palle break Shevchenko, e il BREAK arriva subito, gran risposta e chiusura perentoria con lo smash. 4-2 avanti il kazako, più pronto a spingere a tutta in questa fase rispetto all’italiano. Alexander cavalca il momento positivo, attacca con decisione si porta 5-2. Cobolli scuote più volte la testa, rimonta da 0-30 nel turno successivo e ai vantaggi resta aggrappato al set, 5-3. All’ultimo tuffo il romano si procura due chance per riaprire il parziale, con un bel passante al corpo ed un’ottima copertura del campo (15-40). Purtroppo Flavio non sfrutta le occasioni, risposta sbagliata e quindi (sulla seconda di servizio del rivale) una risposta di diritto oltre il corridoio. Con quattro punti di fila, Shevchenko chiude il set per 6-3. Anche questo set segnato da tanti errori, alti e bassi e indecisioni.
Cobolli scatta male al servizio nel terzo set, visivamente infastidito dal contesto e dal suo gioco. Inizia con un errore di rovescio, poi è anche sfortunato con una palla che rimbalza vistosamente storta… Di nuovo la prima palla scompare e concede la palla break con un errore di rovescio al termine di uno scambio molto duro. Shevchenko si prende il BREAK grazie al doppio di Cobolli, può fare corsa di testa. Purtroppo proprio la “testa” del romano sembra abbandonare il match… cerca la pallata a chiudere ma c’è uno schema, gioca di puro istinto senza valutare le mosse dell’avversario e nemmeno sfruttando gli errori (pessima esecuzione del kazako per il 15-30). Errori che portano Shevchenko avanti 2-0, bravo a prendersi l’ultimo punto con una smorzata ottima e seguente passante. Cobolli sbaglia troppo in spinta, dopo un gran vincente sparacchia in rete col diritto, 30 pari nel terzo game, e quindi 30-40 sotto la spinta del rivale. Shevchenko si prende il Doppio BREAK con un bello strappo col rovescio lungo linea, ma totalmente errata la posizione in campo dell’azzurro. 3-0 Shevchenko, e poi 4-0, game segnato ancora da tanta spinta e troppi errori dell’azzurro, totalmente fuori ritmo. Flavio purtroppo sembra non crederci più, avanza tirando palle a tutta e sbaglia anche a campo aperto sul 30-15. Il romano concede e salva tre chance del triplo break, mentre il kazako inizia una sorta di sfida con il giudice di sedia, senza senso visto che è in netto vantaggio… Alla fine Cobolli vince il game, 4-1. Il kazako incappa in pessimo turno di servizio nel sesto game, Ai vantaggi finalmente Cobolli torna a giocare più costante, lavorando la palla per aprirsi uno spazio. Un’ottima costruzione che gli vale una chance per recuperare un break. Purtroppo spreca tutto con un rovescio colpito con le gambe bloccate e la palla muore in rete. Shevchenko è incerto, all’improvviso ha perso campo e ora Cobolli ci crede. È un game fiume, l’azzurro trova un BREAK insperato alla terza chance, 4-2. Incredibile, dalle chance per il 5-1 sotto, Cobolli prova a riallacciare i fili della partita e, pur con qualche errore, si rifà sotto sul 4-3 con un bel diritto vincente. Flavio capisce che in questa fase basta tenerla in campo perché è il kazako a sbagliare tutto… 0-30 e 0-40 con un’altra pallata lunga, tre chance per impattare lo score per l’azzurro. Con un attacco pessimo Alexander si consegna a Flavio, sicuro nel doppio passante e BREAK per il 4 pari. Purtroppo quando l’inerzia pareva totalmente dalla parte del nostro giocatore, la partita cambia rotta per l’ennesima volta… Flavio subisce un gran rovescio e corsa il avanti del rivale, 15-30, e sul 30 pari stecca col diritto. Con un errore tremendo col rovescio, totalmente bloccato, Cobolli cede un altro BREAK, Shevchenko serve per il match avanti 5-4, ma… Cobolli torna sotto con due ottime risposte e di nuovo il kazako smarrito. 15-40! Cobolli spreca la prima palla break con una stecca col diritto, 30-40; pure la seconda, con un rovescio in scambio fuori. Cobolli non ne sfrutta altre due di occasioni, l’ultimo treno è passato. Shevchenko chiude al quarto match una partita che definire assurda è persino poco. 6-4, e tanta amarezza per l’azzurro, superiore come gioco ma vittima di alti e bassi eccessivi.
Flavio Cobolli vs Alexander Shevchenko ATP Munich Flavio Cobolli734 Alexander Shevchenko666 Vincitore: Shevchenko ServizioSvolgimentoSet 3A. Shevchenko 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 4-6F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 30-30 30-404-4 → 4-5A. Shevchenko 0-15 0-30 0-40 15-403-4 → 4-4F. Cobolli 15-0 15-15 40-15 ace 40-302-4 → 3-4A. Shevchenko 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 ace 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-4 → 2-4F. Cobolli 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-400-4 → 1-4A. Shevchenko 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-3 → 0-4F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-2 → 0-3A. Shevchenko 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 0-2F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2A. Shevchenko 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-5 → 3-6F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 30-30 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 3-5A. Shevchenko 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-4 → 2-5F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 15-402-3 → 2-4A. Shevchenko 15-0 30-0 40-15 df2-2 → 2-3F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 2-2A. Shevchenko 15-15 30-15 30-30 30-40 A-401-1 → 1-2F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1A. Shevchenko 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* df 3*-0 3*-1 3-2* 4-2* 5*-2 6*-26-6 → 7-6A. Shevchenko 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5A. Shevchenko 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 df4-5 → 5-5F. Cobolli 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-4 → 4-5A. Shevchenko 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4F. Cobolli 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3A. Shevchenko 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-1 → 3-2A. Shevchenko 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-0 → 3-1F. Cobolli 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0A. Shevchenko 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO
Diego Dedura-Palomero GER, 12.03.2008 – Foto getty images
Quella che sembrava poter essere una settimana molto positiva per Denis Shapovalov si è trasformata in un’altra delusione, mentre per il suo giovane avversario è diventata un momento storico. Diego Dedura-Palomero ha scritto il suo nome negli annali del tennis sconfiggendo il canadese all’ATP di Monaco di Baviera 2025, diventando il primo giocatore nato nel 2008 a vincere un match nel circuito maggiore.Il tennista canadese ha perso il primo set al tie-break per 7-6(2) e si trovava sotto per 0-3 nel secondo parziale quando ha deciso di alzare bandiera bianca. Durante l’incontro, i medici sono dovuti intervenire in campo per controllare la pressione di Shapovalov, che ha ammesso di aver recentemente sofferto di un’influenza.Per il giovane Dedura-Palomero, questa vittoria rappresenta un traguardo straordinario, nonostante sia arrivata a seguito del ritiro dell’avversario. La sua precoce affermazione nel circuito ATP testimonia l’emergere di una nuova generazione di talenti tennistici, sempre più giovani e pronti a competere ai massimi livelli.
Il successo contro un giocatore del calibro di Shapovalov, seppur condizionato dai problemi fisici del canadese, permetterà a Dedura-Palomero di acquisire preziosa esperienza e punti per la classifica, oltre a garantirgli un posto speciale nella storia del tennis come precocissimo vincitore in un torneo ATP.Questo ritiro rappresenta invece l’ennesima battuta d’arresto nella carriera del talentuoso canadese, che negli ultimi anni ha faticato a trovare continuità a causa di problemi fisici ricorrenti. Resta da vedere quali saranno i tempi di recupero per Shapovalov e se questa condizione influenzerà la sua partecipazione ai prossimi appuntamenti della stagione sulla terra battuta. LEGGI TUTTO
Massimo Calvelli
Massimo Calvelli, amministratore delegato uscente dell’ATP, si è recato in Arabia Saudita per lo Sport Investment Forum di Riyadh ed ha approfittato dell’occasione per discutere di vari aspetti della collaborazione con il ricchissimo fondo PIF, già molto attivo nel tennis Pro come sponsor del tour e in particolare del ranking mondiale. Calvelli si è detto estremamente soddisfatto dal lavoro svolto insieme alle autorità saudite, confermando che sul tavolo c’è anche la questione di un Masters 1000 che definisce come “opportunità incredibile” e che dovrebbe debuttare nel 2028.
L’ATP ha portato il tennis di vertice in Arabia Saudita assegnando a Jeddah i diritti per le Next Gen Finals dal 2023 al 2027. Dopo questo primo passo, nel febbraio 2024 è stata annunciata una partnership strategica pluriennale tra ATP e PIF (il fondo sovrano saudita), diventato il naming partner ufficiale delle classifiche ATP e sponsor di alcuni dei più importanti eventi del tour, tra cui Indian Wells, Miami, Madrid, Pechino e le ATP Finals. Il tour femminile ha seguito l’esempio tre mesi dopo, annunciando un accordo con PIF, diventato naming partner della classifica WTA, e poi portando la sua kermesse di fine stagione tre le migliori otto dell’anno a Riyadh per tre anni (2024 – 2026). Tuttavia la voglia di tennis dei sauditi non è affatto soddisfatta: inizialmente si parlava delle Finals maschili in Arabia, ma visto che queste resteranno in Italia per altre cinque stagioni, è diventata sempre più concreta la opzione di un Masters 1000, cosa che sembra ormai quasi certa.
Calvelli ha affermato che i colloqui tra l’ATP e il PIF, iniziati seriamente nell’estate del 2022, stanno procedendo con ottima sintonia. “La visione di portare il tennis qui a lungo termine è sempre più concreta, di rendere il nostro sport parte del più ampio ecosistema dell’Arabia Saudita dal punto di vista sociale, economico e di tutte le diverse dimensioni che ne conseguono” afferma Calvelli al quotidiano del golfo persico The National.
“Dalla prima volta che ho visitato l’Arabia Saudita, diciamo due anni e mezzo fa, ad oggi, ci sono 50.000 bambini che giocano a tennis nelle scuole saudite, un fatto di cui siamo molto orgogliosi”, continua Calvelli. “La Federazione Tennis Saudita ha fatto un lavoro straordinario nel promuovere e facilitare questo fenomeno. Ovviamente, grazie al fatto che organizziamo tornei di tennis qui e abbiamo una partnership con la Federazione Tennis Saudita. Ma pensiamo che il terreno sia fertile e che ci sia una forte richiesta. Quindi siamo molto impegnati a cogliere questa opportunità e pensiamo che se organizzeremo un evento di alto livello, un Masters 1000, le prospettive sono potenzialmente dal 2028. Quando ci arriveremo, in termini di investimenti in infrastrutture e della domanda che avremo creato insieme, lavorando con i diversi stakeholder del paese, sicuramente sarà un’opportunità incredibile. Ancora di più se possiamo abbinare questo a coinvolgere anche il settore femminile. È l’altro lato dell’equazione.”
Calvelli si è dimesso dal suo incarico di CEO e lascerà l’ATP a fine giugno per unirsi alla società di investimenti privati americana RedBird Capital come partner operativo. Secondo un rapporto di Bloomberg, RedBird Capital, che ha acquistato il Milan calcio nel 2022 e detiene una quota di minoranza del Liverpool Football Club tramite il suo investimento nel Fenway Sports Group, sta acquisendo anche i diritti dei due Masters 1000 di Madrid e di Miami per una cifra di oltre 1 miliardo di dollari, il tutto nell’ambito di un consorzio guidato da Ari Emanuel, co-fondatore ed ex CEO di Endeavor. Quindi in realtà questo asset cambierebbe proprietà da un punto di vista legale, ma resterebbe nella galassia del gigante dell’entertainment americano.
A Riyadh, Calvelli ha parlato dell’attuale situazione finanziaria del tennis e di quanto sarà importante unire le divisioni commerciali dell’ATP e della WTA per acquistare maggior forza commerciale e contrattuale. “Direi che il tennis in questo momento è estremamente rilevante. Il tennis è in piena espansione. Se si considerano tutti i dati, tutto ciò che stiamo facendo è fantastico. C’è un seguito incredibile. Il valore commerciale in termini di sponsorizzazioni sta crescendo, quindi siamo in un’ottima posizione. Ma se si considera dove si trovano le opportunità per il futuro, è fondamentale la riduzione della frammentazione”. Le parole di Calvelli seguono quelle tracciate dal Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi: unire le forze per raccogliere ancor più investimenti e portare nuove risorse per tutti, giocatori inclusi. “Il primo passo per ridurre questa frammentazione sarebbe quello di unire le due associazioni, quella maschile e quella femminile”, aggiunge Calvelli, che ha citato i due accordi in essere tra PIF, ATP e WTA come un esempio lampante di opportunità sprecata, visto che ciascun tour ha negoziato separatamente la propria partnership con il fondo saudita. “Si trattava di due processi separati, con complicazioni e sfide inutili. Alla fine ora sponsorizzano sia la classifica maschile che quella femminile, e questo dà la possibilità di raccontare storie incredibili in entrambe le dimensioni. Ma arrivarci è stato un processo un po’ lungo. È anche nell’interesse dei tifosi, la possibilità di raccontare storie congiunte tra uomini e donne. Questo è ciò che chiede il mondo, questo è ciò che chiedono i tifosi. Quindi è una grande opportunità per lo sport.”
Calvelli ritiene che unire gli interessi commerciali dei due tour contribuirà a far crescere il business in modo esponenziale, arrivando a prevedere che i guadagni saranno più che raddoppiati entro il 2030. “Siamo un’organizzazione no-profit, ma non lo siamo nel senso che utilizziamo tutto ciò che guadagniamo – i profitti – per iniziative benefiche, lo siamo nel senso che dobbiamo restituirlo ai nostri membri. Quindi tutto ciò che guadagniamo viene distribuito“, continua Calvelli. “Se si guarda al 2025, prevediamo di distribuire 290 milioni di dollari tra i nostri membri in parti uguali. La WTA prevede di distribuirne circa 150 milioni. Quindi, nel 2025, si può dire che queste due entità insieme distribuiranno 440 milioni di dollari di profitti. Abbiamo dedicato molto tempo a lavorare insieme e a modellare come sarebbe stato un futuro combinato, un futuro comune. E la stima è che probabilmente raggiungeremo i 985 milioni di dollari da distribuire nel 2030. Quindi, in poco più di cinque anni, le dimensioni del business saranno più che raddoppiate“.
Prospettive a dir poco rosee in un periodo di discreta “maretta” con i giocatori, vista la causa legale intentata dal sindacato PTPA a tutti gli organi che governano il tennis Pro, e poi la lettera spedita agli Slam dai migliori 20 tennisti al mondo, con la richiesta di introiti maggiori. Vedremo se queste prospettive, e maggiori guadagni, riusciranno a tenere unito il mondo della racchetta. E anche quali saranno nel medio termine le novità a livello di calendario, visto che il nuovo M1000 in Arabia dovrà trovare una collocazione… Febbraio dopo gli Australian Open magari insieme agli eventi di Doha e Dubai? Primo torneo dell’anno prima di volare “down under”? Oppure sarà sostituito un Masters attuale? Le questioni sul tavolo restano molte, e non di poco conto.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO