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    28 febbraio 1983: Lendl diventa n.1 del mondo, prima di aver vinto uno Slam

    Ivan Lendl

    Sono passati ben 42 anni esatti da quando il ranking mondiale del tennis salutò un nuovo n.1: Ivan Lendl. Il campione di Ostrava riuscì a completare una lunga rincorsa partita nel 1982, quando vinse ben 15 tornei in stagione, ma nessuno Slam. E il diritto più potente dell’epoca fu costretto ad attendere ancora un anno bello lungo prima di coronare il suo sogno a Parigi 1984, rimontando in finale due set ad un John McEnroe quasi imbattibile nel suo anno d’oro e finalmente iscriversi al club dei campioni Major.
    A fine 1982 ormai era chiaro che Lendl fosse a un passo dallo scalzare i suoi due grandi rivali, McEnroe e Connors, avvicinati tantissimo a furia di ottimi risultati e una grande costanza di rendimento, frutto dei suoi allenamenti maniacali e un tennis molto potente da fondo campo. Ivan sconfisse i due americani uno dopo l’altro vincendo il Masters di fine anno, titolo più importante del suo straordinario 1982. Lendl iniziò la stagione 1983 al numero 3 al mondo, ma dopo poche settimane salì al primo posto dopo una corsa vincente a Detroit e la finale a Philadelphia. “Ero tra il secondo e il terzo posto da due, tre anni. Non era esattamente dove volevo essere”, affermò Lendl dopo aver coronato la sua rincorsa.
    McEnroe e Connors si erano divisi il primo posto in classifica dall’agosto 1981 fino al 27 febbraio 1983. Da lì in avanti ci furono cambi repentini al vertice, fino all’annata quasi intoccabile di McEnroe nel 1984, quando vinse 82 partite perdendone solo 3, e restando n.1 ATP per 53 settimane tra 1984-85. Con il calo di John e la definitiva consacrazione di Lendl dopo il successo a Roland Garros, il ceco regnò sul trono del tennis maschile per 157 settimane, esattamente dal 9 settembre 1985 (dopo il suo titolo a US Open) fino all’11 settembre 1988, quando uno straordinario Mats Wilander lo sconfisse clamorosamente nella finale di New York e lo scalzò anche dal vertice della classifica.
    Lendl ha trascorso 270 settimane da numero 1 in otto periodi. Le sue 270 settimane al vertice rimasero il record assoluto fino all’agosto del 1999, quando fu sorpassato da Pete Sampras (che finì la carriera con 286 settimane da leader). Il record di Pete fu superato da Roger Federer (310 settimane), poi a sua volta scavalcato da Novak Djokovic (428).
    Lendl quando divenne n.1 nel 1983 non era il tennista più amato, soverchiato dalla maggior personalità di Connors e fantasia di McEnroe, con ancora in quegli anni il “fantasma” di Borg che aleggiava nel ricordo degli appassionati, ma certamente il ceco era uno tra i giocatori più temuti e assai rispettato. Ivan era un prodotto totalmente nuovo per la disciplina: il suo avvento ha letteralmente alzato l’asticella della competizione nel gioco da fondo campo. È stato a suo modo un rivoluzionario, stabilendo nuovi standard per consistenza e pesantezza dei suoi colpi, una rottura rispetto ai canoni del tennis dell’epoca che vedevano una netta dicotomia tra gli attaccanti proiettati a rete e i difensori, ancorati dietro. Leggendario fu il suo diritto in top spin, esecuzione mai vista prima per potenza e continuità di rendimento, soluzione eccezionale sia nel chiudere il punto dalla riga di fondo che nel tirare dei passanti vincenti e sfidare (spesso punire) i tantissimi giocatori di volo dell’epoca.
    Lendl era in grado come nessun altro di spingere la palla con meccanica costanza per ore ed ore, forte di una condizione fisica portata a nuovi livelli applicando metodologie di allenamento scientifiche, quasi fanatiche vista l’attenzione maniacale ad ogni aspetto, dalla dieta al riposo passando anche per i capi di abbigliamento. Una vera leggenda del tennis.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    “Shapo”, un record personale significativo

    Denis Shapovalov (foto Getty Images)

    Mica facile trovare continuità di risultati quando il faro che guida il tuo talento è l’istinto, una visione del tutto personale e divergente del campo, delle traiettorie e dell’impatto con la palla che ti porta a vedere cose che la maggior parte dei rivali nemmeno immaginano, ma pure a commettere troppi errori e produrre prestazioni inconsistenti, senza un filo logico tatticamente accettabile. Denis Shapovalov è sempre stato tutto questo e molto di più, un coacervo inestricabile di giocate da highlight in mezzo ad un caos tanto colorito quanto difficile da imbrigliare in una condotta di gioco efficace e, alla lunga, vincente. Il canadese ha illuso moltissimi appassionati del tennis effervescente e creativo con le magie del suo braccio mancino, ricavando una manciata di grandi vittorie e troppe brutte sconfitte, ma forse qualcosa è cambiato. Ne avevamo parlato di recente dopo il suo bel successo a Dallas, primo ATP 500 in carriera, e torniamo a farlo con piacere perché il buon “Shapo” sta marciando molto bene anche ad Acapulco, con l’accesso alle semifinali del 500 messicano dopo aver superato nei quarti Marcos Giron, rimontando un set allo statunitense. Denis con le tre vittorie in riva al Pacifico (Basavareddy, Michelsen e Giron) porta a 8 la sua striscia di successi consecutivi, non gli era mai accaduto in carriera.
    È un piccolo primato personale molto, molto significativo poiché è la conferma che il suo tennis, anzi la sua mentalità e focus, forse sono davvero cambiate, portandolo ad un livello assai superiore di competitività e consistenza. In Messico Shapovalov ha continuato, addirittura con maggior vigore, quel che di buono si era visto a Dallas. Fisicamente sta benissimo, il problema al ginocchio che l’ha tormentato per mesi e portato ad un lungo stop sembra del tutto archiviato, e questo è decisivo visto quanto il suo tennis si nutre di energia, potenza e spinta che nasce proprio da una forza notevolissima nelle gambe. Quando Denis arriva sulla palla infatti riesce a scaricare grande forza grazie ad un’elasticità innata che lo porta ad essere esplosivo, sia quando è aderente al terreno che quando spicca il volo e colpisce in aria trovando un controllo della palla unico. A volte persino misterioso… pochi o nessuno riescono a tirare quelle bordate col rovescio ad un mano, in salto, senza mai scoordinarsi. Roba mai vista.
    Il servizio sta sostenendo molto bene la sua prestazione e questo è decisivo perché non solo gli porta diversi punti gratis, ma perché gli apre il campo all’affondo successivo e allo stesso tempo, forte di molti turni di battuta vinti in sicurezza, lo rende più libero di aggredire in risposta e procurarsi le chance per l’allungo.
    Ma il vero salto di qualità è nel focus, in quel briciolo di pazienza e lucidità in più che consente a Denis di non sparacchiare tutto a tutta, ma attendere la palla buona per sfoderare quella velocità di braccio spaziale che può diventare incontenibile. Il Denis prima maniera, beh, chiudeva gli occhi e via, voleva vincere le partite 48 punti a zero, o niente. Non funziona così… e l’ha imparato (finalmente!) dopo aver sbattuto il muso a terra tante, troppe volte. Mai castrare l’istinto di un purosangue, ma aver un minimo di raziocinio per non scappare dallo scambio immediatamente e combinare disastri era la condizione necessaria a diventare un tennista più consistente e vincente. Forse, piano piano, ci siamo arrivati e questa striscia di 8 vittorie di fila lo dimostra. Come sempre è necessario attendere altre verifiche, magari nei due Masters 1000 americani ormai alle porte, dove l’asticella salirà ancora. Sarà interessante anche vedere come andrà a finire in semifinale ad Acapulco contro Davidovich Fokina, un altro che ha discreta difficoltà nel contenere l’esuberanza in spinta e si perde spesso e volentieri quando la pressione sale. Shapovalov invece sembra aver trovato più equilibrio dentro, meno paura e più calma del gestire emozioni e situazioni di gioco sotto stress. I risultati parlano chiaro: “Shapo” c’è.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per il BNP Paribas Open: al via il primo Masters 1000 della stagione

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    I tennisti del circuito ATP si dirigeranno a Indian Wells, California, per il primo evento ATP Masters 1000 della stagione: il BNP Paribas Open. La 48ª edizione del torneo vedrà la partecipazione di campioni del calibro di Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Taylor Fritz e Casper Ruud. Assente il nostro Jannik Sinner costretto al forfait per colpa della sospensione di tre mesi.Ecco tutto quello che c’è da sapere sul primo Masters 1000 della stagione:
    Date e sedeIl BNP Paribas Open 2025 si svolgerà dal 5 al 16 marzo. Il torneo ATP Masters 1000 su campo in cemento, istituito nel 1976, avrà luogo presso l’Indian Wells Tennis Garden. Il direttore del torneo è Tommy Haas.
    Sorteggio e calendarioIl sorteggio del BNP Paribas Open avverrà lunedì 3 marzo alle 15:00 ora locale (PST), corrispondenti alle 00:00 di martedì 4 marzo in Italia.
    Il calendario dell’evento prevede:– Qualificazioni: lunedì 3 marzo – martedì 4 marzo dalle 10:00 (19:00 in Italia)– Tabellone principale: mercoledì 5 marzo – venerdì 14 marzo alle 11:00 e alle 18:00 sessione serale (20:00 e 03:00 in Italia)– Finale di doppio: sabato 15 marzo non prima delle 18:00 (03:00 di domenica in Italia)– Finale di singolare: domenica 16 marzo non prima delle 14:00 (23:00 in Italia)
    Montepremi e puntiIl montepremi è di 9.693.540 dollari USA e l’impegno finanziario totale per il BNP Paribas Open è di 13.042.410 dollari USA.
    SINGOLARE– Vincitore: 1.201.125 $ / 1000 punti– Finalista: 638.750 $ / 650 punti– Semifinalista: 354.850 $ / 400 punti– Quarti di finale: 202.000 $ / 200 punti– Ottavi di finale: 110.250 $ / 100 punti– Sedicesimi: 64.500 $ / 50 punti– Secondo turno: 37.650 $ / 30 punti– Primo turno: 25.375 $ / 10 punti
    DOPPIO (Dollari USA; per team)– Vincitori: 457.150 $ / 1000 punti– Finalisti: 242.020 $ / 600 punti– Semifinalisti: 129.970 $ / 360 punti– Quarti di finale: 65.000 $ / 180 punti– Secondo turno: 34.850 $ / 90 punti– Primo turno: 19.050 $ / 0 punti
    Vincitori della scorsa edizioneCarlos Alcaraz ha vinto il titolo di singolare del BNP Paribas Open 2024 con una vittoria per 7-6(5), 6-1 contro Daniil Medvedev nella finale. Nikola Mektic e Wesley Koolhof hanno vinto il titolo di doppio con una vittoria per 7-6(2), 7-6(4) contro Marcel Granollers e Horacio Zeballos.
    Record del torneo– Maggior numero di titoli, singolare: Roger Federer (5), Novak Djokovic (5)– Campione più anziano: Roger Federer, 35 anni, nel 2017– Campione più giovane: Boris Becker, 19 anni, nel 1987– Campione con classifica più alta: n. 1 Jimmy Connors nel 1976, Jim Courier nel 1993, Pete Sampras nel 1994-95, Lleyton Hewitt nel 2002-03, Roger Federer nel 2004-06, Rafael Nadal nel 2009, Novak Djokovic nel 2015-16– Campione con classifica più bassa: n. 143 Larry Stefanki nel 1985– Ultimo campione di casa: Taylor Fritz nel 2022– Maggior numero di vittorie: Roger Federer (66)
    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Indian Wells (MD) Inizio torneo: 10/03/2025 | Ultimo agg.: 28/02/2025 09:27Main Draw (cut off: 76 – Data entry list: 04/02/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Dubai, Acapulco e ATP 250 Santiago: I risultati completi con il dettaglio del Day 5 (LIVE)

    Stefanos Tsitsipas nella foto – Getty Images

    🇦🇪

    ATP 500 Dubai
    Emirati Arabi

    Cemento

    SEMIFINALI

    🌤️ Parzialmente nuvoloso24°C/19°C

    Centre Court – ore 10:00Robin Haase / Hendrik Jebens vs Harri Heliovaara / Henry Patten Il match deve ancora iniziare
    Yuki Bhambri / Alexei Popyrin vs Jamie Murray / John Peers Il match deve ancora iniziare
    Quentin Halys vs Felix Auger-Aliassime (Non prima 14:00)Il match deve ancora iniziare
    Tallon Griekspoor vs Stefanos Tsitsipas (Non prima 16:00)Il match deve ancora iniziare

    🇲🇽

    ATP 500 Acapulco
    Messico

    Cemento

    SEMIFINALI

    ☀️32°C/23°C

    ESTADIO – ore 02:00Tomas Machac vs Brandon Nakashima Il match deve ancora iniziare
    Denis Shapovalov vs Alejandro Davidovich Fokina (Non prima 03:30)Il match deve ancora iniziare

    GRANDSTAND – ore 02:00Alexander Erler / Constantin Frantzen vs Christian Harrison / Evan King Il match deve ancora iniziare
    Sadio Doumbia / Fabien Reboul vs N.Sriram Balaji / Miguel Reyes-Varela Il match deve ancora iniziare

    🇨🇱

    ATP 250 Santiago
    Cile

    Terra battuta

    QUARTI DI FINALE

    ☀️ Sereno27°C/15°C

    COURT JAIME FILLOL – ore 18:00Laslo Djere vs Jaime Faria Il match deve ancora iniziare
    Francisco Cerundolo vs Tomas Martin Etcheverry Il match deve ancora iniziare
    Camilo Ugo Carabelli vs Federico Coria (Non prima 23:00)Il match deve ancora iniziare
    Damir Dzumhur vs Sebastian Baez Il match deve ancora iniziare

    COURT 1 – ore 19:00Maximo Gonzalez / Andres Molteni vs Ryan Seggerman / John-Patrick Smith Il match deve ancora iniziare
    Guido Andreozzi / Theo Arribage vs Nicolas Barrientos / Rithvik Choudary Bollipalli Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Dubai: Berrettini cede di misura a Tsitsipas, bellissima partita

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    “La bellezza salverà il mondo”… Forse Dostoevskij è stato un filo ottimista, visto i bassi tempi attuali, ma certamente la bellezza del tennis di due “belli” del tour come Berrettini e Tsitsipas ha regalato una grandissima serata agli appassionati di tennis nei quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai, ma anche un pizzico di delusione per la vittoria del greco al termine di un match davvero equilibrato, girato su di una manciata di punti. 7-6(5) 1-6 6-4 lo score conclusivo a favore di Tsitsipas che così accede alla semifinale nel torneo del Golfo Persico, con pieno merito vista l’eccellente prestazione prodotta dal greco, in grandissima forma fisica e davvero centrato con tutti i colpi, anche quel rovescio che spesso lo fa penare non poco. Ma altrettanto buona è stata la prestazione di Berrettini, in tutti i colpi, e pure nella condizione atletica generale, assai rapido e reattivo sia nella copertura difensiva del campo che per la rapidità nello scattare sulla palla e spingere con una potenza a volte brutale.
    Quando un match è così equilibrato, dominato dal servizio di entrambi i giocatori e da un tipo di tennis tutto sommato simile (tanta spinta col diritto e aggressività verso la rete) sono una manciata di punti a fare la differenza, qualche giocata da campione trovata nei momenti chiave. Nell’ultimo quarto di finale a Dubai due assi nella manica li ha messi sul tavolo Tsitsipas: un passante di rovescio maestoso e difficilissimo nel tiebreak del primo set, giocata che il greco indovina un paio di volte all’anno, e poi sul 4 pari del terzo set una demi-volée irreale per difficoltà e tocco, a salvare una palla break che avrebbe mandato Berrettini a servire per il match. E visto come l’azzurro stava servendo, trasformare quella chance sarebbe stato praticamente chiudere un match point. Purtroppo le sliding doors del tennis sono crudeli: Matteo non ha sfruttato quella chance per bravura del rivale e servendo sotto 5-4 ha sbagliato un back e poi un passante (non facilissimo) che gli sono costati la sconfitta. 4 maledetti punti, in due ore di gioco. It’s tennis, baby…
    Non sarà una nottata facile per Matteo…Fa discretamente incazzare uscire dal campo battuto per così poco nonostante una partita davvero ben giocata e con livello medio assai alto, da parte di entrambi. I due si sono per così dire sostenuti e aizzati a vicenda, a furia di servizi in ritmo, anche sulla seconda palla (clamoroso il 75% di punti vinti da Berrettini con la seconda di battuta, dato assurdo se associato ad una “grande L”), e di diritti potenti, con tanti scambi di rara potenza e intensità. Visto il livello generale e il grande rischio imposto dai due, sono notevolissimi i dati di fine partita, con 27 vincenti e 25 errori per il romano, e il 19-28 per il greco. Anche qua: meglio Berrettini, avrà ancor più da masticare amaro visto come è finita. Tsitsipas ha spaccato l’equilibrio grazie a quelle due giocate favolose nei momenti cruciali, ma si è costruito il successo con tanta, tantissima sostanza e la “garra” di chi crede e si sente forte. Difficile resistere alla potenza e intensità di Matteo se non ce ne metti ancor di più. Era tempo che Stefanos non produceva una prestazione di questo livello e con questa continuità, con un diritto tornato bello ficcante e un rovescio stabile e aggressivo. Perché? Forse “grazie” a Matteo…
    Tsitsipas in tantissimi scambi è stato come investito dalla potenza di Berrettini, e questo paradossalmente l’ha aiutato. Gli ha cavato dubbi dalla testa, visto che solo entrare con altrettanta potenza era l’unico modo per non soccombere; e pure sul lato del rovescio poter impattare una palla così consistente lo ha costretto a giocare un rovescio più sul timing senza dover a sua volta mettere forza, e questo l’ha aiutato a non perdere coordinazione e precisione. Matteo è stato a sua volta molto bravo a reggere in tanti scambi, confermando anche nel match odierno i passi in avanti importantissimi compiuti nella sicurezza del rovescio, mai così stabile, sicuro e continuo. Proprio un rovescio super si è preso il break che l’ha mandato avanti nel secondo set, poi dominato. Ma allora, come mai questo ottimo Berrettini di Dubai è stato sconfitto?
    Certamente quei punti hanno pesato davvero tanto, le giocate del campione, quindi applausi a Tsitsipas. Forse però Matteo ha insistito fin troppo nello spingere come un forsennato, per troppi tiri nello scambio. Il suo tennis infatti richiede fatica, tanta, e nonostante la sua grande forma fisica nella fase finale è parso un filo meno rapido del rivale e questo forse l’ha pagato. Era indispensabile trasformare quella palla break sul 4 pari, troppo ben giocata dalla magia di tocco di Tsitsipas. Berrettini infatti è andato a servire sotto 5-4 con forse quel filo di energia in meno che ha pagato con nessun punto diretto al servizio e un minimo di ritardo. Una cosa piccola piccola all’interno di una partita così lunga e importante, ma che alla fine ha fatto la differenza. Matteo ha spinto molto bene contro il rovescio del rivale, ricavando molti punti; forse avrebbe potuto, in alcune fasi, giocare anche più al centro per non dare angolo agli attacchi del greco, ma tutti i numeri alla fine confermano che l’azzurro ha giocato una buonissima partita, e tanto meglio non si poteva fare. Magari rispondere un po’ di più, ma del resto Tsitsipas ha messo in gioco due prime su tre vincendo l’82% dei punti, un rendimento molto importante. A volte non è facile spiegare una sconfitta, c’è solo da accettarlo e pensare, a mente fredda, a quanto bene si è giocato. Nonostante tutto.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match scatta con Tsitsipas alla battuta. È efficace il greco col colpo d’inizio gioco, meno in scambio e col rovescio, ma ai vantaggi muove lo score. Eccellente il primo turno di Berrettini, solo prime palle e game a 15, bello aggressivo con il diritto, esecuzione davvero in grande spolvero in questa settimana e già a Doha in quella precedente. Il set scorre sui game di servizio, con Stefanos che fa un bel capitombolo cercando di rimettere un ottimo tocco corto di Matteo. Funziona bene il diritto d’attacco del greco, è molto efficace dopo una prima palla potente che apre il campo. Due turni di servizio a zero per TsiTsi, per il 3-2. Gioco molto verticale, pochi scambi. Si corre… contro il cronometro! Siamo già 4-3, con ben 5 turni di battuta consecutivi vinti a zero, e un solo punto perso da Berrettini al servizio. Ne perde un altro in avvio dell’ottavo game, per un rovescio mal centrato. Poche prime palle nel gioco per Matteo, e infatti Stefanos è bravo a caricare un gran rovescio profondo e quindi entrare a tutta col diritto dal centro. 15-30, primo momento scomodo nel match per l’azzurro. Purtroppo Matteo sbaglia una volée di diritto davvero banale, giocata forse con troppo sicurezza… errore che gli costa il 15-40, due palle break da difendere. ACE sulla prima; sulla seconda chance si scambia e Tsitsipas rischia un diritto vincente lungo linea da sinistra ma la palla gli va in corridoio. Fantastico il lob di Berrettini ai vantaggi, a punire un attacco nemmeno malvagio del rivale, il colpo più bello dell’incontro finora. 4 pari, ottima reazione al momento complicato. Improvvisamente la bagarre si è accesa e la battuta non domina più. Anche Tsitsipas va in difficoltà, prima un gran diritto lungo linea di Berrettini poi il greco esagera con la spinta cercando l’inside out col diritto, e 0-30. Stefanos non trattiene il braccio, resta super aggressivo con un servizio perfetto ma poi non chiude lo smash e Berrettini trova un diritto passante che diventa un tracciante! 15-40, ora è Berrettini ad aver 2 palle break. Il nastro dice no a un diritto potente di Berrettini (ma forse sarebbe finito in corridoio), 30-40; bravo il greco a scegliere l’attacco immediato col diritto e la volée, non facilissima, è perfetta. Bel momento tecnico del match: ora è Matteo a scendere a rete con un back di rovescio magnifico e la posizione sulla rete è ottima, ma il passante di Tsitsipas è ancor più bello e preciso. 5-4 Tsitsipas, super aggressivo e molto veloce in campo. Impressionante la bordata col diritto che porta a Berrettini il 5 pari. Entrambi i giocatori sprizzano energia, solo il tiebreak risolve il set. Matteo cede il primo punto al servizio, si fa un po’ investire da una risposta profonda del rivale e impatta male un diritto, con la palla che decolla in tribuna. 2-0 Tsitsipas. L’azzurro sfonda in progressione nel punto successivo, 2-1, quindi si riprende il mini-break con un back ficcante che rompe il ritmo al rivale, 2 punti pari. Si gira 3 pari. Clamoroso il passante vincente di rovescio lungo linea di Stefanos, tirato da lontanissimo e imprendibile per Berrettini a rete. Esecuzione da maestro che gli vale un nuovo mini-break, 4-3. Il greco attacca col diritto e vola 6 punti a 3, con Tre Set Point. Berrettini di potenza annulla i due set point servendo, 6-5, ma subisce il forcing del rivale e sbaglia un diritto che lo condanna a 7-5. Ottimo set, e ottimo Tsitsipas. Quel super passante di rovescio nel tiebreak gli è valso il set.
    Berrettini sembra aver assorbito bene la delusione di un set ben giocato ma perso vincendo un turno di battuta a zero, poi trova un gran passante di rovescio ma non basta, Tsitsipas resta solido e impatta lo score 1 pari, molto efficace il suo diritto. 8 i punti al servizio consecutivi di Matteo, l’ultimo un’altra bordata di diritto imprendibile. Matteo è bravo a rimontare da 40-0 a vantaggi nel quarto game, eccellente la resistenza col rovescio e pesantissimo il diritto in scambio. Berrettini in qualche modo aggancia con la risposta una prima palla esterna e mette in difficoltà il rivale, che tira in rete. Palla break! E seconda di servizio… SI! Bravissimo l’azzurro a trovare un passante di rovescio incrociato che punisce un attacco forse un po’ in ritardo del greco. Primo allungo del match, 3-1 Berrettini, strameritato con cinque punti vinti di fila in risposta. Impressiona la sicurezza nella spinta del romano, servizio e diritto carico, tutto fila alla grande e 4-1. TsiTsi sembra aver accusato il colpo, affonda malamente un diritto in rete poi tocca con poca precisione un volée non impossibile, 0-30. Completa la frittata con un doppio fallo, il primo del match, che valgono a Matteo un goloso 15-40. Con un recupero di rovescio lungo linea Berrettini sorprende uno Tsitsipas un po’ “piccione” a farsi trovare fuori posizione, e si prende il Doppio BREAK! 5-1. L’azzurro chiude di prepotenza il set con un 6-1 strameritato. The Hammer in action, un set praticamente senza macchia. 25 minuti di potenza e precisione.
    Il terzo set inizia letteralmente sotto i fuochi d’artificio, con un frastuono infernale a guastare i servizi di Tsitsipas. Matteo non se ne cura, risponde attacca e chiude di volo. 15-30. Buona la reazione di Stefanos, si aggrappa alla massima efficacia del servizio e anche del diritto. 1-0. Gran punti anche nel secondo game, Berrettini lo risolve con un diritto vincente dal centro tutt’altro che facile perché la palla correva bella veloce. 1 pari. Poche volte Tsitsipas così efficace col rovescio lungo linea; c’è un motivo tecnico: la velocità generata da Matteo che lo costringe a giocare di puro incontro e così il suo swing è più dritto ed… efficace. Quando deve metterci lui punch, perde coordinazione sulla palla e oggi non accade perché deve fare tutto in fretta e impatta una palla molto pesante. La grande intensità di gioco continua, anche dopo un’ora e mezza giocata senza compromessi, spingendo a tutto braccio quasi su ogni colpo, e prendendosi bei rischi. Poco in risposta, dominano i giocatori al servizio, ma più che per il colpo della battuta in sé per il vantaggio creato. L’equilibrio regge, solo 6 punti vinti in risposta in otto game (4-4), e Matteo che in quattro turni non ha perso un punto sulla seconda palla, dato clamoroso. Nono game, ecco la scossa. Tsitsipas sbaglia un colpo di scambio, quindi doppio fallo (brutto lancio di palla) e 0-30. Piccola grande chance per Berrettini in risposta. Con una difesa di fatica ma premiata da errore di diritto Tsitsipas, Matteo si prende due palle break sul 15-40. Non passa la prima palla da destra… BEH CHE GIOCATA STEF! Mamma mia… Matteo tira un gran passante di rovescio, veloce e basso, ma il greco tocca una meraviglia in demi-volée da dietro la riga di servizio, smorzando la palla da campione. Giocata della settimana, poi confermata da un bel servizio vincente. Duro, durissimo Tsitsipas, pure un S&V d’autore. Applausi, respinge l’assalto di Matteo e si porta 5-4. Matteo purtroppo sbaglia un back d’attacco col diritto, un po’ sorpreso dal colpo corto del rivale. Segue un attacco ottimo del greco, da difesa ad attacco con piedi rapidissimi, 15-30. Il momento è critico a dir poco… e purtroppo Stefanos risponde bene, apre l’angolo e attacca, mentre il passante di Berrettini in piena corsa partendo da molto lontano non passa la rete. 15-40, due Match Point Tsitsipas. Servizio e diritto si affida alle certezze Matteo, 30-40; niente prima da sinistra… e purtroppo l’azzurro sbaglia un rovescio in scambio che lo condanna alla sconfitta. Applausi per entrambi, grande partita, girata su pochi punti. Bravo Tsitsipas, ma un ottimo Berrettini, esce a testa altissima confermando di esser tornato ad un gran livello di gioco. Anche se vincere, …è meglio.

    ATP Dubai Stefanos Tsitsipas [4]716 Matteo Berrettini664 Vincitore: Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4S. Tsitsipas 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1S. Tsitsipas 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 df1-4 → 1-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-01-1 → 1-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 6-3* 6-4* 6*-56-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-404-3 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1S. Tsitsipas 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Tsitsipas 🇬🇷
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    271
    339

    Ace
    4
    5

    Doppi falli
    1
    0

    Prima di servizio
    38/58 (66%)
    42/52 (81%)

    Punti vinti sulla prima
    29/38 (76%)
    36/42 (86%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/20 (50%)
    7/10 (70%)

    Palle break salvate
    2/4 (50%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    44
    146

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/42 (14%)
    9/38 (24%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    3/10 (30%)
    10/20 (50%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    2/4 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    39/58 (67%)
    43/52 (83%)

    Punti vinti in risposta
    9/52 (17%)
    19/58 (33%)

    Totale punti vinti
    48/110 (44%)
    62/110 (56%) LEGGI TUTTO

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    ATP Dubai: il sogno semifinale di Nardi sfuma al tiebreak decisivo, rimontato e sconfitto da Halys

    Luca Nardi (foto Getty Images)

    Il tennis è uno sport bellissimo e talvolta assai crudele. Un centimetro, forse anche meno, in due punti decisivi possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Quello che è accaduto a Luca Nardi sul 5 punti pari del tiebreak decisivo contro Quentin Halys nei quarti di finale dell’ATP 500 Dubai. Il francese trova un tocco sotto rete che atterra in gioco di un capello, e gli vale il match point; Nardi serve e attacca bene col diritto, ma la palla sfiora solo la riga, atterrando di un capello fuori. Sipario. Nardi esce sconfitto, con grandissima amarezza, per 2-6 6-3 7-6(5), e così sfuma l’accesso alla prima semifinale in carriera in un torneo 500. Il rammarico tuttavia è doppio: infatti l’azzurro aveva dominato il primo set ed era avanti anche di un break in apertura del secondo parziale, in totale controllo del match e di un avversario imballato e falloso. Purtroppo Luca si è un minimo rilassato dopo aver vinto il sesto game di fila, mentre l’avversario si è scosso iniziando a tirare pallate a tutto braccio, perso per perso ha pensato bene di provare un ultimo assalto. Purtroppo in quel game l’inerzia del match è clamorosamente girata alla parte del francese: si è come attivato, servizio, risposta, tutto è salito terribilmente di livello, si è preso un contro break che l’ha rianimato e acceso la lotta, mentre Nardi non è riuscito a riattivarsi immediatamente subendo due break di fila. La partita si è terribilmente complicata, tanto che è stato Luca ad andare due volte in grave difficoltà nel terzo set, ma bravo mentalmente a resistere e cancellare ben sei palle break in due turni di battuta. Il tiebreak si è giocato punto su punto, e proprio quelle due righe a favore del francese sono costate all’azzurro la sconfitta. Una battuta d’arresto che fa male, perché Nardi era in controllo del match, più forte fisicamente e solido, ma non è stato capace di alzare di nuovo il livello e staccare l’avversario. Nardi ha chiuso l’incontro on 24 vincenti e 21 errori, mentre assai negativo il saldo per Halys (27-40), ma purtroppo nel tennis i punti non contano tutti uguale ed è corretto rilevare che Halys ha rischiato di più nel terzo set si è meritato il successo.
    È stata una partita complessa, virata improvvisamente e conclusa al fotofinish con due punti davvero girati molto bene al francese, quindi non è facile dare un giudizio alla prestazione di Nardi. Ci sono molti aspetti positivi, ma anche negativi. Luca ha convinto per come ha approcciato bene la partita: Halys è il classico bombardiere che può spaccare la palla, ma ha limiti quando lo scambio si fa duro e lo porti in difesa. Per questo bene ha fatto Nardi a continuare il filo del match precedente, meno fuochi d’artificio e tanta sostanza, giocando razionale e solido per mettere a nudo la debolezza del rivale sul ritmo e soprattutto sulla diagonale di rovescio. Discreto rendimento del servizio per l’azzurro, risposte profonde ma con buon margine per non far attaccare il rivale, e quindi farlo correre. Un set ottimo per Luca, con l’avversario a dir poco impacciato sulle gambe per gli sforzi della settimana. Avanti subito di un break nel secondo parziale (con una striscia di sei game di fila), tutto sembrava sotto controllo. Invece Halys ha fatto capire che razza di forma e fiducia abbia in questa settimana di Dubai. Ha capito che così non aveva scampo perché era bloccato non solo sulle gambe ma anche sul ritmo di Nardi, che a quella velocità giocava col pilota automatico, quasi perfetto. Per questo, da giocatore vero, ha fatto un “All-in”: braccio a tutta e via, tanto sono sotto quindi ho già perso. Questo improvviso rilancio è arrivato nell’esatto momento in cui Nardi ha rifiatato e la combinazione delle due cose ha stravolto tutto, mettendo in moto il francese e allo stesso bloccando il braccio del marchigiano, diventato all’improvviso più lento e difensivo. Non ci voleva quel break e ancor più un break successivo perché Halys ci ha creduto, si è sciolto totalmente e ha trovato energie che nemmeno pensava di avere. Lì è nata la sconfitta di Nardi, l’incapacità di arginare la reazione del rivale. Passi il primo break subito, assolutamente no il secondo perché tutto è girato e diventato complicatissimo.
    Halys infatti ha fatto correre il diritto a mille all’ora, prendendosi punti importanti, e pure col rovescio ha iniziato a tenere di più, non regalando quei punti che finora Luca si era preso solo giocando solido sulla diagonale di sinistra. Nardi è stato chiamato ad un rilancio, ad alzare il livello nello scambio e c’è riuscito solo in parte, nei suoi game e in risposta solo sul 5-3, quando si è procurato tre palle break, ma lì bravo Halys a giocare al meglio. Luca è piaciuto per come ha retto mentalmente e tecnicamente nei due game del terzo set nel quale ha concesso palle break. Spettacolare come ha rimontato da 0-40 sul 5 pari, ritrovando il servizio, efficacia e qualità in spinta. E anche il tiebreak l’ha giocato tutto sommato bene, fino a quell’ultimo diritto tirato fuori di un niente. È cresciuto tanto il rendimento del servizio del francese dal secondo set, ma Nardi forse in alcuni frangenti poteva e doveva rischiare di più invece di limitarsi allo spostare l’avversario per portarlo all’errore. Forse Luca doveva cercare qualche attacco più perentorio sul rovescio di Halys nel terzo set, qualche pallata in risposta a tutta a costo di sbagliare ma per mandare un messaggio e mettere pressione. Non c’è riuscito.
    Quando perdi letteralmente per due punti, è girata anche male, …ma quel vantaggio sprecato all’avvio del secondo set, col match in pugno, è qualcosa su cui riflettere e su cui Luca deve lavorare. Per crescere ancora e tornare, si spera presto, a giocare l’accesso in semifinale in un torneo di questo livello. Il tennis c’è, i segnali di tenuta mentale e fisica pure. Resta un gran torneo per Nardi e best ranking. Una nuova base su cui ripartire, con ancor più convinzione.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Halys alza la prima palla del match. Spinge tanto con servizio e diritto, del resto lo scambio prolungato non è il suo pane, ma è bravo a correre a destra e tirare un bel passante di diritto che sorprende Nardi e gli vale il game. Luca ha bisogno del servizio per tenere fermo in risposta il francese, pronto a scaricare il massimo della potenza. Invece la prima palla non va granché, ma nello scambio l’azzurro ha un timing favoloso e comanda, giocando a tratti quasi di contro balzo tanto sono profondi i drive del 28enne di Bondi. L’incontro si infiamma sul 2 pari. Halys sbaglia troppo, bloccato sulla diagonale di rovescio da un Nardi molto consistente, lucido nel dare palle profonde con poco rischio al francese. 15-40, due palle break per Luca. Si salva Quentin con un bel servizio e poi un tocco corto sotto rete tanto folle (era possibile lo smash!) quando preciso. Nardi con una bella risposta si prende una terza chance, è quella buona! Ottima risposta cross di rovescio su di una seconda palla esterna e carica, ma molto ben gestita dal colpo bimane dell’italiano, che pizzica la lentezza del rivale nello scattare dopo il servizio e provoca l’errore e il BREAK, per il 3-2. Eccellente il focus di Nardi: ancora poche prime palle ma seconde cariche e precise, poi pronto a scattare un passo nel campo e far correre l’avversario. 4-2 Nardi, solido e consistente. Halys è in difficoltà ogni volta che Nardi riesce a giocargli un drive carico di spin e profondo sul rovescio, e poi lascia troppo campo cercando l’affondo. 15-30 e poi 30-40 ancora vincendo uno scambio sulla diagonale di sinistra. Palla del doppio break! Si salva con un servizio molto potente, ma un brutto attacco in rete (pochissime gambe) gli costa un’altra chance da difendere. Nardi trova una risposta bloccata di diritto che genera una traiettoria bassa in lungo linea che Quentin gestisce malissimo, davvero lento… BREAK Nardi, avanti 5-2 e servizio. Halys è in enorme difficoltà a correre nello scambio, certamente appesantito da un torneo per lui molto duro (è passato per qualificazioni), per questo Nardi gioca pulito, con zero rischio a far correre l’avversario, e raccogliendo lauti dividendi. Quentin si prende un bel punto con una bordata di diritto, una rara occasione per tirare da fermo. Nardi non si scompone, due ottime prime palle e via, chiude al primo Set Point. 6-2, 29 minuti di totale dominio e controllo su di un avversario troppo lento e falloso.
    Halys è subito in crisi anche servendo all’avvio del secondo set. Col quarto Ace rimonta da 15-30, poi Nardi è un “gatto” sotto rete nell’addomesticare un passante robusto del francese. 30-40, palla break immediata! Fantastico Luca! Risponde, inchioda il rivale sulla diagonale di rovescio e ne provoca l’errore con un forcing perfetto. BREAK Nardi, subito avanti (e sesto gioco di fila vinto). Quentin ha una reazione d’orgoglio, lotta come un leone in difesa e contrattacca, 0-30, situazione inedita per l’azzurro. Halys trova una risposta sulla riga, 0-40, tre palle break concesse dall’azzurro (le prime nel match). Il BREAK arriva subito, Nardi perde lo scambio, in ritmo. Piccolo passaggio a vuoto che rimette in discussione l’inerzia del match che pareva totalmente dalla parte del nostro. (1-1). Improvvisamente si è acceso Halys, regge pure sul rovescio, è più scattante e copre meglio il campo, come dimostra la rincorsa all’indietro e poi in avanti che gli vale il punto del 2-1. Luca in questa fase va sotto sulla spinta massima del rivale, più attivo nell’arrivare sulla palla e meno falloso. Lo scambiare a buon ritmo sul rovescio non basta più, Nardi è costretto a cambiare schemi ma sbaglia. Brutto il suo diritto in rete che gli costa il 15-40. Nemmeno il servizio lo assiste, ma Halys sbaglia malamente una risposta non difficile, 30-40. Bene qua Nardi a prendere subito l’iniziativa col diritto, cancella anche la seconda chance. Purtroppo un errore di rovescio quando era in controllo dello scambio gli costa la PB #3. Nardi cerca il ritmo sul rovescio ma è il primo a sbagliare. Da 1-0 avanti, ora Luca è sotto 3-1, con il secondo BREAK subito nel set. La partita purtroppo è girata dalla parte del francese, più attivo, aggressivo e pronto ad attaccare dell’italiano, calato al servizio e nell’attenzione. In battibaleno Halys vola 4-1, quarto game di fila. L’azzurro interrompe l’emorragia ritrovando la prima di servizio e un po’ di velocità in spinta (4-2). Si è rimesso in moto Nardi, risponde di più ed è più intenso nello scambio, cos che Halys torna a far fatica. Il francese tira lungo un attacco, 15-30, ma la chance per Nardi non arriva. 5-2 Halys, aiutato dal servizio. Nardi resta aggrappato al set, 5-3, e in risposta sale 0-30 sfruttando un errore del rivale. Ecco la chance! Una risposta profonda sul 15-30 porta Halys a sbagliare malamente col diritto, 15-40! Ottimo il S&V di Quentin dopo una prima esterna, 30-40; niente, gran prima palla al T, ingiocabile. Luca non demorde, altra gran risposta al centro, è lento Halys a far spazio e sbaglia. PB #3, e seconda di servizio… ma è bravo il francese, rischia la battuta e poi bordata di diritto. Halys chiude il SET 6-3 con un diritto potentissimo. Peccato per il vantaggio sprecato e calo di Luca. Si va al terzo.
    Nardi scatta bene, turno di battuta a zero, può fare corsa di testa e mettere pressione al rivale in risposta. Ci prova, però cercando grande profondità di risposte ne sbaglia un paio, e Halys con un Ace impatta 1 pari. Sul 2-1 in risposta Luca trova a brillare in risposta, una vincente per aprire il game e poi una difesa che gli vale il 30 pari. Bravo il francese a rischiare un S&V perfetto e poi spingere col rovescio, grande angolo e Luca è sorpreso. 2 pari. Nardi corre come sui binari nei suoi game, si porta 3-2 con un solo punto ceduto alla battuta. Halys è salito tantissimo nello scambio, come dimostra l’ottimo scambio comandato e chiuso con un bel vincente in apertura del sesto game. A differenza del primo set col rovescio regge eccome, il diritto è potente e il numero dei suoi errori è calato drasticamente, tanto che l’azzurro deve conquistarsi tutti i punti non ricevendo più regali. 3 pari. La tensione del settimo game si fa sentire… Nardi sbaglia un rovescio di scambio che fissa lo score sul 30 pari. Halys trova una risposta d’incontro forse un filo fortunata, visto che diventa un lungo linea micidiale, che segue a rete e chiude con un tocco corto. Attenzione, palla break sul 30-40. Che Rischio!?! Nardi tocca la smorzata dopo il servizio, Halys ci arriva ma tocca lungo. Con un diritto cross potentissimo Halys sfiora la riga e si prende una seconda chance per l’allungo. Ancora palla corta, e poi stavolta passante di rovescio, Nardi rischia e salva la palla break. Purtroppo la prima palla da destra di Luca non c’è, Halys rischia a tutta col diritto e sfonda, terza palla break. Seconda di servizio per Nardi… uff! Si salva di nuovo Luca reggendo uno scambio davvero duro, pure ricacciato indietro dopo l’attacco. Buona tenuta mentale sotto la massima pressione. Finalmente torna il servizio, Nardi sale 4-3 salvando 3 chance di break. Luca spreca una piccola occasione sul 30 pari, due errori di rovescio gratuiti, allarga le braccia con lo score che segna 4 pari, lì non si doveva sbagliare semmai mettere pressione per provocare l’errore. Resta solido alla battuta Nardi, comodo game e avanti 5-4; un treno al servizio il francese, 30-0, poi si scambia a Luca “alza il muro”, vincendo due punti importantissimi. 30 pari, è a due punti dalla grande W l’azzurro… Due Ace, quattro nel game, Halys non crolla. 5 pari. Quentin trova una gran risposta in apertura del game #11, poi vince uno scambio davvero ben condotto, facendo correre Nardi e facendolo scivolare 0-30. Poche prime per Luca adesso, e Halys è bravissimo a tirare un rovescio super carico di spin e poi bordata in contro piede, davvero ben giocata. Nardi rincorre troppo e crolla 0-40. Finalmente la prima palla in gioco, e diritto aggressivo, 15-40; altra prima palla esterna, liftata, 30-40. Terza prima palla e la risposta è in rete. Parità, molto solido qua Luca, meno velocità con il servizio ma totale precisione. Con un diritto lungo linea Luca si prende il quinto punto di fila, 6-5. Grandissimo salvataggio e dimostrazione di forza mentale. Il match di decide al tiebreak. Inizia bene Nardi con un tocco comodo dopo una prima palla potente. Bene anche Halys, comanda e 2-1. Domina il servizio, 3-2 Nardi. Ecco la seconda palla per Halys, arriva uno scambio infinito e il francese lo chiude con uno smash davvero difficile, 3 pari, forse qua Luca poteva prendersi un rischio invece di far solo correre l’avversario. 4-3 Halys, perfetto sotto rete. UFF!?! Che coraggio Nardi nel tirare uno schiaffo al volo difficilissimo, tutto spostato a sinistra, per prendersi il punto del 4 pari, mettendo in mostra tutta la sua clamorosa manualità. 5-4 Nardi. Halys tira fortissimo col diritto, 5 punti pari. Ecco il punto più pesante del match… Che riga… Quentin tocca una palla sotto rete che pizzica un millimetro di riga, gran rischio. 6-5 e Match Point Halys, era bella la risposta di Luca… Purtroppo invece non tocca la riga il diritto d’attacco di Nardi, esce di un niente, ma quanto basta a condannarlo alla sconfitta. Che amarezza… Buona prestazione, ma con quel vantaggio sprecato e due punti girati male al tiebreak.

    Luca Nardi vs Quentin Halys (Non prima 13:00)ATP Dubai Luca Nardi636 Quentin Halys267 Vincitore: Halys ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 3-2* 3-3* 3*-4 4*-4 5-4* 5-5* 5*-66-6 → 6-7Q. Halys 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6L. Nardi 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-405-5 → 6-5Q. Halys 15-0 ace 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace ace5-4 → 5-5L. Nardi 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4Q. Halys 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-304-3 → 4-4L. Nardi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3Q. Halys 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 3-2Q. Halys 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2L. Nardi 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Q. Halys 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1L. Nardi 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Q. Halys 0-15 df 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 3-6L. Nardi 15-0 30-0 ace 40-02-5 → 3-5Q. Halys 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-402-4 → 2-5L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-151-4 → 2-4Q. Halys 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-3 → 1-4L. Nardi 15-0 15-15 df 15-40 30-40 40-40 40-A1-2 → 1-3Q. Halys 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2L. Nardi 0-15 0-30 0-401-0 → 1-1Q. Halys 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-155-2 → 6-2Q. Halys 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 40-A4-2 → 5-2L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2Q. Halys 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2L. Nardi 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Q. Halys 15-0 30-0 ace 40-01-1 → 1-2L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Q. Halys 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistica
    Nardi 🇮🇹
    Halys 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    284
    268

    Ace
    2
    12

    Doppi falli
    1
    4

    Prima di servizio
    46/83 (55%)
    59/99 (60%)

    Punti vinti sulla prima
    37/46 (80%)
    46/59 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    23/37 (62%)
    19/40 (48%)

    Palle break salvate
    8/10 (80%)
    6/9 (67%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    15

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    128
    92

    Punti vinti sulla prima di servizio
    13/59 (22%)
    9/46 (20%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    21/40 (53%)
    14/37 (38%)

    Palle break convertite
    3/9 (33%)
    2/10 (20%)

    Giochi di risposta giocati
    15
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    60/83 (72%)
    65/99 (66%)

    Punti vinti in risposta
    34/99 (34%)
    23/83 (28%)

    Totale punti vinti
    94/182 (52%)
    88/182 (48%) LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 500 Dubai, Acapulco e ATP 250 Santiago: I risultati completi con il dettaglio del Day 4. In campo Nardi e Berrettini per l’accesso alle semifinali di Dubai (LIVE)

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    🇦🇪

    ATP 500 Dubai
    Emirati Arabi

    Cemento

    QUARTI DI FINALE

    ☁️ Nuvoloso25°C/21°C

    Centre Court – ore 11:00Felix Auger-Aliassime vs Marin Cilic Il match deve ancora iniziare
    Luca Nardi vs Quentin Halys (Non prima 13:00)Il match deve ancora iniziare
    Daniil Medvedev vs Tallon Griekspoor (Non prima 16:00)Il match deve ancora iniziare
    Stefanos Tsitsipas vs Matteo Berrettini Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – ore 11:00Joe Salisbury / Neal Skupski vs Harri Heliovaara / Henry Patten Il match deve ancora iniziare
    Yuki Bhambri / Alexei Popyrin vs Julian Cash / Lloyd Glasspool Il match deve ancora iniziare

    🇲🇽

    ATP 500 Acapulco
    Messico

    Cemento

    QUARTI DI FINALE

    ☀️32°C/23°C

    ESTADIO – ore 01:00Brandon Nakashima vs David Goffin Il match deve ancora iniziare
    Denis Shapovalov vs Marcos Giron Il match deve ancora iniziare
    Alejandro Davidovich Fokina vs Rodrigo Pacheco Mendez (Non prima 04:00)Il match deve ancora iniziare

    GRANDSTAND – ore 01:00Learner Tien vs Tomas Machac Il match deve ancora iniziare
    Santiago Gonzalez / Lucas Miedler vs Alexander Erler / Constantin Frantzen Il match deve ancora iniziare
    Hans Hach Verdugo / JJ Tracy vs N.Sriram Balaji / Miguel Reyes-Varela Il match deve ancora iniziare

    CANCHA 1 – ore 02:00Hugo Nys / Edouard Roger-Vasselin vs Christian Harrison / Evan King Il match deve ancora iniziare
    Tomas Machac / Jakub Mensik vs Sadio Doumbia / Fabien Reboul Il match deve ancora iniziare

    🇨🇱

    ATP 250 Santiago
    Cile

    Terra battuta

    2° TURNO

    ☀️ Sereno29°C/16°C

    COURT JAIME FILLOL – ore 18:00Mariano Navone vs Damir Dzumhur Il match deve ancora iniziare
    Francisco Comesana vs Sebastian Baez (Non prima 19:30)Il match deve ancora iniziare
    Federico Coria vs Alejandro Tabilo (Non prima 00:00)Il match deve ancora iniziare

    COURT 1 – ore 19:00Nicolas Barrientos / Rithvik Choudary Bollipalli vs Marcelo Demoliner / Marcelo Zormann Il match deve ancora iniziare
    Maximo Gonzalez / Andres Molteni vs Tomas Barrios Vera / Ignacio Buse (Non prima 22:00)Il match deve ancora iniziare
    Camilo Ugo Carabelli vs Thiago Monteiro (Non prima 23:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO