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    Hurkacz, stagione da incubo: forfait anche ad Halle, non sarà testa di serie a Wimbledon

    Hubert Hurkacz nella foto – Foto Getty Images

    Continua il momento difficile per Hubert Hurkacz, protagonista suo malgrado di una stagione segnata dagli infortuni e dalla mancanza di continuità. Il tennista polacco, che non riesce a trovare la regolarità dei mesi migliori, è tormentato da fastidiosi problemi alla schiena emersi già durante il Masters 1000 di Miami: un infortunio che lo ha costretto prima a dare forfait la scorsa settimana a ‘s-Hertogenbosch, e ora a ritirarsi all’ultimo momento anche dall’ATP 500 di Halle.
    Hurkacz avrebbe dovuto esordire in Germania nella parte di tabellone di Jannik Sinner, con la possibilità di sfidare il numero uno del mondo nei quarti di finale. Il suo ritiro non solo gli farà perdere i punti conquistati da finalista lo scorso anno, ma avrà ripercussioni pesanti anche in chiave Wimbledon 2025: il polacco infatti non sarà testa di serie nel terzo Slam stagionale.
    In caso di recupero fisico, Hurkacz si presenterebbe a Londra come uno degli avversari più temibili da incontrare già al primo turno: un vero “outsider” per le teste di serie, capace di mettere in difficoltà chiunque sull’erba quando è in condizione. La speranza è che il polacco riesca a risolvere quanto prima i suoi problemi fisici e a ritrovare il sorriso e la continuità che hanno sempre caratterizzato il suo tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Forfait dell’ultimo minuto per Matteo Arnaldi al Queen’s: al suo posto O’Connell

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    Matteo Arnaldi ha annunciato il proprio forfait dal torneo ATP 500 del Queen’s a pochi minuti dal suo debutto nel prestigioso ATP 500 sull’erba. L’azzurro avrebbe dovuto affrontare il danese Holger Rune in uno degli incontri più attesi della giornata, ma è stato costretto al ritiro e non scenderà in campo.
    Al suo posto entrerà in tabellone l’australiano Christopher O’Connell, che affronterà dunque Rune nel match di primo turno. Non sono ancora noti i motivi precisi che hanno portato Arnaldi a rinunciare all’esordio al Queen’s, ma si tratta sicuramente di una notizia che cambia il volto del tabellone per i colori italiani e che lascia l’amaro in bocca agli appassionati nostrani.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Queen’s Club, la parità è ancora lontana: premi triplicati per gli uomini rispetto alle donne. Ma il calendario WTA non aiuta l’appeal

    Queen’s Club, la parità è ancora lontana: premi triplicati per gli uomini rispetto alle donne

    Se da anni il tennis è considerato uno degli sport più all’avanguardia nella lotta per la parità salariale, la realtà è che questa equità resta pienamente garantita solo nei tornei del Grande Slam e negli eventi WTA 1000 disputati insieme agli uomini. In molte altre occasioni, le differenze sono ancora marcate e l’esempio arriva proprio dal Queen’s Club di Londra in questa stagione.
    La scorsa settimana, le donne hanno gareggiato nel prestigioso torneo WTA 500, sulle stesse superfici e negli stessi impianti dello storico Queen’s, con Tatjana Maria protagonista di una favola sportiva culminata nel titolo. Il suo premio? 218.000 dollari. Una cifra importante, ma che impallidisce di fronte ai circa 471.000 dollari che incasserà il vincitore del torneo ATP 500 maschile, in corso nella stessa sede, stesso formato e stessa categoria.
    La disparità, però, non riguarda solo la distribuzione dei montepremi, ma anche l’appeal e la visibilità. È innegabile che il torneo femminile abbia attirato molto meno pubblico e attenzione rispetto al torneo maschile, anche a causa di un calendario WTA decisamente discutibile. In questa stessa settimana sono infatti in programma ben cinque tornei diversi—tra WTA 500, WTA 250 e WTA 125—che inevitabilmente frammentano l’interesse, abbassano il livello medio del tabellone e rendono ancora più difficile la crescita mediatica degli eventi femminili.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “Non sono un mago che può far funzionare tutto in una settimana, ma Tsitsipas è un grande giocatore e ritroverà il suo miglior livello”

    Stefanos Tsitsipas con Goran Ivanisevic (foto ATP.com)

    Oltre al ritorno in campo di Jannik Sinner dopo la dolorosa sconfitta a Roland Garros, uno dei temi più curiosi dell’ATP 500 di Halle pronto a scattare in Germania è l’esordio della nuova coppa Tsitsipas – Ivanisevic. Il greco ha deciso di affidarsi all’esperienza del coach croato dopo i discreti “disastri” combinati con un vorticoso tira e molla di allenatori che non ha portato a niente di buono, inclusa la fine del rapporto lavorativo con papà Apostolos, situazione che lo stesso Stefanos ha definito molto difficile tanto da aver aggravato anche il clima in famiglia. Ivanisevic nella sua carriera da allenatore ha raccolto risultati straordinari: ha portato Cilic a vincere US Open in un’edizione memorabile, nella quale Marin fu quasi ingiocabile al servizio e super offensivo; poi ha aiutato per molte stagioni Novak Djokovic, migliorandone il servizio e il gioco offensivo. Dopo la breve e quasi impalpabile parentesi con Rybakina, Goran torna in pista con una sfida affascinante ma difficile: rilanciare le ambizioni di Tsitsipas, provando a riportare il gioco del greco sui livelli che gli hanno consentito di disputare due finali Slam e diventare n.3 del mondo. Non sembra un compito facile: mentre nelle ultime due stagioni il gioco di Stefanos si è come depotenziato ed è diventato più caotico (da non sottovalutare l’impatto di una operazione al gomito), la concorrenza ha fatto passi di gigante e sopra di lui nel ranking ci sono molti tennisti giovani, di talento, potenti e aggressivi. Per Ivanisevic c’è una sola via per tornare a riveder le stelle: il lavoro, credendo in un processo di medio-lungo periodo. Goran ne ha parlato in un’intervista rilasciata ad ATP nel weekend precedente all’avvio del torneo di Halle, della quale riportiamo i passaggi più interessanti.
    “Per me Tsitsipas è ancora un giocatore da Top 10, in qualsiasi momento”, afferma Ivanisevic, alla prima settimana in torneo con l’ex numero 3 al mondo ora sceso al numero 25. “Al momento ha perso un po’ di quel livello, sono successe molte cose e ora deve ritrovarlo. Non sono un mago che riuscirà a far funzionare le cose dopo una sola settimana. È un processo lungo, ma è un grande giocatore. È arrivato due volte in finale nei tornei del Grande Slam e ha ottenuto così tante grandi vittorie, quindi non temo che non tornerà.”
    Nel tour si è vociferato per diverso tempo che Goran potesse essere una delle prime scelte per il dopo Cahill per Jannik Sinner, ma il nativo di Spalato ha ricevuto una proposta dal greco e ha accettato. Ecco cosa l’ha spinto ad unirsi a “Stef” in un momento non facile della sua carriera: “Il suo temperamento è entusiasmante. Greci e croati hanno temperamenti piuttosto simili. È un giocatore molto aggressivo, cosa che apprezzo. Mi è sempre piaciuto il suo modo di giocare e il suo stile. È bello vederlo, ed è bello dare un contributo al suo gioco, sia come battitore che come tennista serve and volley. Per me è davvero una grande sfida e spero che funzioni bene”.
    La parola sfida è quella che più si avvicina all’idea che molti si sono fatti sulle reali possibilità di Tsitsipas di ritrovare il suo miglior tennis. Ancor più nell’immediato su erba, superficie dove mai ha brillato in carriera. Una superficie che invece Ivanisevic conosce a menadito. “C’è molto su cui lavorare”, afferma Goran sul potenziale di Tsitsipas sui prati. “Finora non ha ottenuto buoni risultati sull’erba. Non so perché. È solo una questione mentale. Se ti metti in testa ‘Non posso giocare sull’erba’, allora non puoi giocare bene, perché l’erba non ti perdona nulla. L’erba ti restituisce quello che gli dai, in un certo senso devi essere gentile con lei. Quindi c’è molto margine di miglioramento. Non posso dire con certezza che accadrà questa settimana, ma in generale Tsitsipas può giocare bene sull’erba”.
    Una grande sfida, vista la relativa debolezza di Stefanos con la risposta di rovescio e con una tendenza perversa a giocare qualche colpo interlocutorio, cosa che sui prati non ti puoi permettere. Il miglior Tsitsipas brillava col servizio e pochi come lui sanno giocare sul net. Per questo in passato Mark Philippoussis aveva spinto il greco a spostare decisamente in avanti il baricentro del gioco e lavorare tanto con il rovescio slice, per difendere la sua debolezza in scambio sul lato sinistro e dotarlo di un colpo che lo può proiettare in avanti. Stefanos o forse papà Apostolos hanno avuto visioni diverse e quel progetto, sulla carta ottimo, è naufragato dopo pochi mesi. Ora Ivanisevic lo descrive come tennista con qualità per giocare in avanti, quindi una visione simile. Vedremo quale sarà ora l’impatto del croato sul tennis del suo nuovo assistito. Oggi ad Halle debutta contro il nostro Luciano Darderi, ma sarà soprattutto Wimbledon e il cemento USA in agosto a dirci se la mano di Goran sarà stata, di nuovo, magica.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Shelton in top 10, gli USA mai così bene nel ranking ATP dal 2006

    Ben Shelton (foto Getty Images)

    Uno dei movimenti più interessanti della nuova classifica ATP è l’ingresso di Ben Shelton nella top 10 del ranking ATP, esattamente alla decima posizione. È un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza verso nuovi e più ambiziosi obiettivi per il 22enne di Atlanta, che con 3170 punti ha guadagnato due posizioni sorpassando Medvedev (fermo alla 11esima piazza) e De Minaur, scivolato al n.12. Quest’anno Ben ha raggiunto la semifinale agli Australian Open con miglior risultato, senza alcun titolo vinto finora, solo sfiorato sulla terra di Monaco dove fu stoppato in finale da Zverev, come la scorsa settimana sull’erba di Stoccarda (stavolta in semifinale).
    È una grande soddisfazione per Shelton, ma anche per il tennis USA che ritrova tre giocatori tra i migliori 10 nel ranking mondiale: Fritz n.4, Paul n.8 e Shelton n.10. Non accadeva dal 17 aprile 2006, quando tra i primi dieci al mondo c’erano Andy Roddick al n.4, James Blake al n.7 e Andre Agassi al n.10. Quella settimana fu anche l’ultima per Agassi in top 10 nella sua carriera.
    Gli Stati Uniti non hanno un n.1 dal 2003 (Roddick) ma almeno a livello quantitativo il momento del tennis maschile è piuttosto positivo: questa settimana sono 13 i tennisti a stelle e strisce in top 100 e 5 in top 30, con Tiafoe al n.13 a soli 180 punti dalla decima piazza di Shelton.
    Shelton è il settimo tennista nato nel nuovo millennio ad entrare nella top 10. Ecco gli altri:
    Felix Auger-Aliassime – classe 2000, Top 10 nel 2021Jannik Sinner – classe 2001, Top 10 nel 2021Carlos Alcaraz – classe 2003, Top 10 nel 2022Holger Rune – classe 2003, Top 10 nel 2022Jack Draper – classe 2001, Top 10 nel 2025Lorenzo Musetti – classe 2002, Top 10 nel 2025Ben Shelton – classe 2002, Top 10 nel 2025
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz trionfa a Stoccarda: battuto Zverev in finale, primo titolo stagionale e nuovo best ranking

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Settimana importate per Taylor Fritz che continua la sua ascesa tra i grandi del tennis mondiale. Il 27enne californiano ha conquistato questa domenica il titolo dell’ATP 250 di Stoccarda, firmando il suo primo trofeo della stagione e il nono della carriera. Per l’americano, che grazie a questa vittoria salirà alla posizione numero 4 del ranking ATP, si tratta anche del quarto successo sull’erba dopo le tre affermazioni a Eastbourne (2019, 2022, 2024).
    Nella finale disputata contro Alexander Zverev, attuale numero 3 del mondo e idolo di casa, Fritz si è imposto con il punteggio di 6-3 7-6(0), confermando una tradizione positiva negli scontri diretti: è la quinta vittoria consecutiva dell’americano contro il tedesco, dopo i successi a Wimbledon, US Open, Laver Cup e ATP Finals nel 2024.
    Il primo set si è deciso nell’ottavo gioco, quando Fritz ha piazzato il break approfittando di un passaggio a vuoto di Zverev, che ha commesso ben due doppi falli nel game, spianando la strada al californiano per la conquista del parziale. Nel secondo set, la sfida si è fatta ancora più equilibrata, ma Fritz ha dimostrato grande solidità mentale, dominando il tie-break 7-0 senza lasciare alcuna chance all’avversario.Da sottolineare anche l’importanza storica di questa finale: era dal luglio 2023 che due top 10 non si affrontavano per un titolo ATP 250, a conferma della qualità e dell’appeal raggiunti dall’evento di Stoccarda.
    Con questo successo, Fritz rafforza ulteriormente la sua fiducia sui prati in vista di Wimbledon e si candida come uno dei protagonisti più attesi della stagione sull’erba.
    ATP Stuttgart Alexander Zverev [1]36 Taylor Fritz [2]67 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 0-5* 0-6*6-6 → 6-7T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-5 → 6-5T. Fritz 0-15 0-30 15-30 40-305-4 → 5-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2A. Zverev 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace1-0 → 1-1A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace3-5 → 3-6A. Zverev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 30-40 40-40 40-A df3-4 → 3-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-3 → 3-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3A. Zverev 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz riparte dal Queen’s: “Dopo Ibiza, più energia per Wimbledon. Voglio decidere io cosa è meglio per me”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Comincia la stagione sull’erba e tutte le aspettative sono puntate su Carlos Alcaraz, protagonista assoluto del circuito dopo il trionfo a Parigi. In vista dell’ATP 500 Queen’s 2025, il campione spagnolo si è presentato in conferenza stampa raccontando come ha vissuto la settimana post-Roland Garros e con quale spirito affronterà una fase cruciale della stagione, con Wimbledon come grande obiettivo.
    Negli ultimi giorni si è molto parlato dei suoi giorni di riposo a Ibiza, complice anche il documentario Netflix che ha contribuito ad alimentare la curiosità sui momenti di relax del murciano. Le domande della stampa, spesso ironiche, si sono concentrate proprio su questa “pausa”, ma Alcaraz ha risposto con il sorriso, sottolineando come il vero valore sia prendersi cura di sé e ricaricare le energie, al di là del luogo scelto.
    “Penso che dopo uno Slam sia il momento migliore per prendersi qualche giorno libero, sta diventando una piccola tradizione per me. Non importa dove vai, ma come riesci a riposare mentalmente e fisicamente. Quest’anno mi sono concesso tre giorni di stacco, più che sufficienti. Solo una sera sono uscito, le altre due a mezzanotte ero già a letto… sto invecchiando, il corpo lo sente!” ha scherzato, strappando le risate della sala. “È stato divertente, ma soprattutto ho riposato bene, ed è quello che conta.”
    Alcaraz ha anche raccontato il sostegno del suo team, che non ha mai ostacolato il desiderio di staccare la spina: “Nessuno ha provato a fermarmi, sapevano che sarei tornato al 100%. Sono felice che quest’anno mi abbiano appoggiato: mi hanno detto di andare dove volevo, di staccare davvero. Sentirsi supportato è fondamentale, soprattutto quando prendi decisioni per il tuo benessere. Ogni anno impariamo qualcosa di nuovo e ci adattiamo a ciò che serve. Forse fra qualche anno questi viaggi non saranno più possibili, ma ora questa pausa mi fa bene. Voglio prendere le mie decisioni, anche sbagliando se necessario.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz, super favorito al Queen’s 2025: fuori Dimitrov, il tabellone si apre

    Grigor DImitrov – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz si presenta da assoluto protagonista all’ATP 500 del Queen’s Club. Lo spagnolo, fresco campione di Wimbledon e reduce da un’ottima stagione su tutte le superfici, è il grande favorito per il titolo londinese. Nelle ultime ore è arrivata una notizia che potrebbe ulteriormente spianargli la strada: Grigor Dimitrov, uno dei nomi di spicco nella sua parte di tabellone e potenziale avversario in semifinale, ha annunciato il proprio ritiro dal torneo per via di persistenti problemi fisici.
    L’assenza del bulgaro, tra i giocatori più talentuosi sull’erba, rimescola le carte nella parte alta del tabellone. Dimitrov verrà sostituito da un lucky loser, aprendo così nuove opportunità anche per altri tennisti che puntano in alto al Queen’s: tra questi spiccano Gael Monfils, Holger Rune, Roberto Bautista Agut, Jakub Mensik e Cameron Norrie. Tutti potrebbero beneficiare di un percorso leggermente meno proibitivo verso la fase finale.
    Md(1) Carlos Alcaraz vs Alejandro Davidovich Fokina Jordan Thompson vs Jaume Munar (PR) Reilly Opelka vs Camilo Ugo Carabelli Qualifier / Lucky Loser vs (6) Ben Shelton
    (4) Holger Rune vs Matteo Arnaldi Qualifier / Lucky Loser vs Gael Monfils Roberto Bautista Agut vs Nuno Borges (WC) Cameron Norrie vs (8) Jakub Mensik
    (5) Alex de Minaur vs Jiri Lehecka Gabriel Diallo vs (WC) Billy Harris Jacob Fearnley vs Qualifier / Lucky LoserQualifier / Lucky Loser vs (3) Taylor Fritz
    (7) Frances Tiafoe vs (WC) Daniel Evans Brandon Nakashima vs Giovanni Mpetshi Perricard Alexei Popyrin vs Qualifier / Lucky Loser(PR) Jenson Brooksby vs (2) Jack Draper LEGGI TUTTO