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    Arnaldi domina Davidovich Fokina: un successo netto verso i quarti di finale del torneo ATP 500 di Dallas

    Matteo Arnaldi nella foto

    Matteo Arnaldi ha offerto una prestazione eccellente contro Alejandro Davidovich Fokina, dominando lo spagnolo con un netto 6-1 6-3 e approdando ai quarti di finale nel torneo ATP 500 di Dallas. Il tennista ligure ha mostrato un tennis aggressivo e solido fin dai primi scambi, non lasciando mai spazio all’avversario di entrare in partita.
    Il primo set è stato un vero e proprio monologo dell’azzurro. Dopo aver tenuto il servizio d’apertura, Arnaldi ha immediatamente strappato il servizio allo spagnolo alla quinta palla break, mostrando grande pazienza e determinazione nei momenti chiave. Il ligure ha poi confermato il vantaggio e ha continuato a spingere, ottenendo anche un secondo break per il 4-0. Con un gioco fatto di variazioni e grande profondità nei colpi, Arnaldi ha chiuso rapidamente il parziale sul 6-1, con Davidovich Fokina in evidente difficoltà sia al servizio che negli scambi da fondo.
    Nel secondo set lo spagnolo ha provato a reagire ed è riuscito a mantenere l’equilibrio fino al 3-3. Proprio in quel momento, tuttavia, Arnaldi ha dimostrato la sua superiorità piazzando il break decisivo grazie a un passante di rovescio straordinario. L’azzurro ha poi gestito perfettamente il vantaggio, confermando il break con un game solido al servizio e chiudendo l’incontro sul 6-3 al primo match point utile, sfruttando un errore di dritto dello spagnolo e piazzando in questo modo un nuovo break.
    Particolarmente impressionante è stata la gestione dei momenti chiave da parte del ligure, che ha saputo alzare il livello nei game più importanti. Il suo tennis è stato un mix perfetto di aggressività e controllo, con ottime variazioni sul servizio – inclusi alcuni efficaci serve and volley – e grande solidità negli scambi da fondo campo.Tra i colpi più efficaci, il rovescio lungolinea si è rivelato un’arma fondamentale, permettendo ad Arnaldi di prendere spesso l’iniziativa negli scambi e mettere in difficoltà la difesa dello spagnolo. Anche il dritto ha funzionato alla perfezione, sia nelle accelerazioni che nelle variazioni di ritmo.
    Una vittoria che proietta Arnaldi ai quarti di finale dove attenderà lo spagnolo Jaume Munar. La prestazione odierna conferma l’ottimo momento di forma del tennista italiano, che sembra aver trovato la giusta continuità nel suo gioco, elemento fondamentale per competere ai massimi livelli.
    ATP Dallas Matteo Arnaldi [8]66 Alejandro Davidovich Fokina13 Vincitore: Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 2A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 0-405-3 → 6-3M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-304-3 → 5-3A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-403-3 → 4-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 ace 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-1 → 6-1A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 40-155-0 → 5-1M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-0 → 5-0A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-0 → 4-0M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-402-0 → 3-0A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Davidovich Fokina 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    296
    220

    Ace
    2
    2

    Doppi falli
    0
    0

    Prima di servizio
    31/50 (62%)
    35/49 (71%)

    Punti vinti sulla prima
    25/31 (81%)
    19/35 (54%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/19 (53%)
    6/14 (43%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    6/10 (60%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    8

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    193
    67

    Punti vinti sulla prima di servizio
    16/35 (46%)
    6/31 (19%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/14 (57%)
    9/19 (47%)

    Palle break convertite
    4/10 (40%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    35/50 (70%)
    25/49 (51%)

    Punti vinti in risposta
    24/49 (49%)
    15/50 (30%)

    Totale punti vinti
    59/99 (60%)
    40/99 (40%)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam: troppo Alcaraz per un coraggioso Vavassori

    Andrea Vavassori a Rotterdam (foto ABNAMRO Open)

    C’ha provato con coraggio per un set e mezzo Andrea Vavassori attaccando a tutta, chiedendo il massimo al servizio e correndo a rete il prima possibile, ma Carlos Alcaraz ha giocato una partita molto solida imponendo la sua maggior classe, potenza e varietà di gioco, in particolare con la risposta, il colpo che ha fatto segnare una nettissima differenza tra i due. Vavassori si inchina allo strapotere del n.3 del mondo negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Rotterdam, battuto per 6-2 6-1. Era una missione quasi impossibile per “Wave”, per provare far partita pari era necessario servire come mai in carriera e sperare anche in un piccolo grande aiuto dello spagnolo, magari qualche distrazione o incertezza che non sono arrivate. Alcaraz ha disputato una partita solida, ha servito bene e risposto da campione, mettendo in crisi l’italiano sia nei suoi tentativi di serve and volley che quando è rimasto dietro, letteralmente investito da una serie di pallate profonde e velocissime. Resta un’ottima settimana per Andrea, bravo a qualificarsi e meritarsi stasera il “prime-time” con la stella del torneo.
    Non c’è molto da commentare sul match. Vavassori ha sofferto in quasi tutti i suoi game di servizio, solo nel primo turno del secondo set non ha concesso palla break, a conferma di quanto e bene abbia risposto Alcaraz. Del resto nel taccuino dello spagnolo era scritto alla prima riga “rispondere il più possibile”, per disarmare la miglior qualità dell’azzurro. Se Vavassori fosse riuscito a tenere con più agio i suoi turni, magari avrebbe avuto la spinta per rischiare ancor più in risposta e chissà, provare così a mettere pressione all’avversario che più volte nell’ultimo periodo ha dimostrato di soffrirla. Andrea non c’è riuscito poiché Carlos ha risposto troppo bene, impatti puliti e precisi, sia quando l’azzurro ha rischiato la via della rete dopo la battuta che quando è rimasto dietro. Rispondendo così bene, Alcaraz ha impedito a Vavassori di giocare i suoi schemi migliori. Qualche bell’attacco col back di rovescio per il torinese, e soprattutto il coraggio di insistere e provarci sempre anche dopo aver incassato un gran passante, un lob, o una risposta mortale. È lo spirito del doppista che cova dentro di lui e lo anima, attaccare sempre e comunque, pronto a cancellare il punto precedente.
    Alcaraz è parso in ottima condizione, sicuro e preciso. Non ha sofferto affatto la palla pulita e non così pesante dell’italiano, andando a nozze nello scambio. È stato bravo Carlos nel leggere le traiettorie di servizio Vavassori, andando spesso dalla parte giusta e riuscendo a neutralizzare anche moltissime curve esterne davvero temibili per la stragrande maggioranza dei giocatori; meno per “Carlito”, un fulmine nell’avventarsi sulla palla e rimetterla con qualità, anche con poco equilibrio. Nello scambio, nei pochi che ci sono stati, troppa la differenza a favore di Alcaraz, apparso molto sereno e tranquillo. Ha avuto poca pressione da Vavassori, ma ha controllato tutto il match senza quasi mai sparacchiare o esagerare. Il torneo per Alcaraz continua, mentre Vavassori porta a casa una bella esperienza e un’ottantina di posti nel ranking di singolare. Nonostante tutto, applausi a “Wave”, è la dimostrazione che può far bene anche in singolare e ritagliarsi spazi discreti.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Vavassori inizia uno dei match di singolare più importanti della sua carriera al servizio. Subito avanti sul net, del resto provare a resistere nello scambio contro Alcaraz è sulla carta un mezzo suicidio… Carlos dalla risposta riesce a tenere dietro il torinese o ne forza l’errore di volo. Sul 30 pari segue con coraggio la seconda palla a rete ma la volée non è lunga e sul diritto dello spagnolo, che passa agilmente. Carlos strappa il BREAK immediato grazie ad un errore di diritto di Vavassori, cercando la riga in lungo linea. Alcaraz può fare corsa di testa e questo lo tiene molto rilassato, a zero si porta 2-0 regalando al pubblico anche un colpo dietro la schiena. Si lotta tanto invece nel secondo turno di Andrea… ai vantaggi un diritto aggressivo vale ad Alcaraz la palla del doppio allungo, stavolta l’Ace esterno salva l’azzurro (terzo nel game!). Il colpo più efficace di “Wave” è il rovescio d’attacco in back quando taglia bene la palla e questa quasi non rimbalza, rendendo il passante del murciano molto difficile. Con un servizio vincente, 14esimo punto del game, Vavassori muove lo score. Imprescindibile chiedere il massimo (e anche di più…) al servizio. nel quarto game improvvisamente Alcaraz concede qualcosa ed è bravo Vavassori sul 30 pari a tirare un diritto a tutto braccio dopo una risposta “da doppista”, rapidissima. Palla break! Carlos tira un servizio potente sul rovescio di Andrea, che non contiene. 3-1 Alcaraz. Scampato il pericolo, il n.3 del mondo si fa di nuovo minaccioso dalla risposta. Vavassori cerca di rallentare col back, ma l’errore sul 30 pari gli costa un’altra palla break. Lo aiuta il servizio, bella curva esterna. Con un doppio fallo “Wave” concede una seconda chance di break, con coraggio si butta a rete e trova un gran riflesso, parata che lo salva ancora. A fatica, vince un altro game l’azzurro (3-2). Alcaraz è un fulmine nel suoi game, e sul 4-2 pure terribilmente efficace anche in risposta. Un passantino basso e poi bordata violenta lo porta avanti 0-30. Vavassori si aggrappa alla battuta, trova un Ace a 221 km/h. Lo spagnolo arriva ancora a palla break con un diritto potente. Stavolta la prima di Andrea non c’è, è costretto a rischiare la seconda ma il rischio non paga… doppio fallo e BREAK, 5-2 Alcaraz. Con una gran seconda di servizio Carlos rimedia il 15-30 e conquista il Set Point con un bel diritto cross, molto stretto. Di potenza lo spagnolo chiude 6-2. Un set meritato, Vavassori ci sta provando ma il gap di velocità di palla e sicurezza nella spinta è notevole, come nella qualità in risposta.
    Vavassori inizia il secondo set con un bel turno di battuta, vinto a 15 e senza concedere palle break a differenza del primo set dove ha sofferto in ogni game. Alcaraz è un treno nei suoi game, e in risposta sul 30 pari gioca un punto fantastico, costruisce l’attacco e chiude di volo con un tocco perfetto. Riecco la palla break per Carlos, e se la prende subito: risposta bassa, la demi-volée di Vavassori è molto difficile, assai più comodo il lob calibrato vincente dello spagnolo. BREAK e avanti 2-1 e servizio. Vavassori è in difficoltà in risposta (ha vinto finora solo 5 punti nel match), Alcaraz fa tutto bene e lo fa rapidamente, troppo per il nostro giocatore, che non riesce a trovare un paio di risposte bloccate da doppista per mandare in crisi il rivale. Invece la risposta di Alcaraz è davvero efficace. Sul 3-1 Andrea si vede arrivare risposte ficcanti, non facili da domare di volo quando segue il servizio, o praticamente nei piedi se non scende. Si ritrova sotto 0-30 e poi 15-40, ancora in crisi nel gestire la risposta profondissima del n.3. Niente, rischia uno spericolato S&V sulla seconda palla, ma la battuta è out e c’è il secondo BREAK, per il 4-1 Alcaraz. Carlos chiude l’incontro con un altro break per 6-1, davvero impressionante la sua prestazione in risposta. Bello il saluto sul net tra i due, grandi sorrisi. Andrea forse ha un po’ mollato dopo negli ultimi tre game, ma oggettivamente contro un Alcaraz così pimpante e potente non c’era molto da fare, se non sperare in una valanga di punti con la battuta.

    Carlos Alcaraz vs Andrea Vavassori ATP Rotterdam Carlos Alcaraz [1]66 Andrea Vavassori21 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2A. Vavassori 15-0 15-15 15-30 15-405-1 → 6-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 5-1A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 15-40 df3-1 → 4-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 3-1A. Vavassori15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1C. Alcaraz0-1 → 1-1A. Vavassori 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df4-2 → 5-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2A. Vavassori 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1A. Vavassori 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 df A-40 40-40 A-402-0 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0A. Vavassori 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0

    Statistica
    Alcaraz 🇪🇸
    Vavassori 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    327
    186

    Ace
    1
    4

    Doppi falli
    0
    4

    Prima di servizio
    26/36 (72%)
    36/59 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    22/26 (85%)
    19/36 (53%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/10 (70%)
    8/23 (35%)

    Palle break salvate
    1/1 (100%)
    3/8 (38%)

    Giochi di servizio giocati
    7
    8

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    237
    45

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/36 (47%)
    4/26 (15%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    15/23 (65%)
    3/10 (30%)

    Palle break convertite
    5/8 (63%)
    0/1 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    7

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    29/36 (81%)
    27/59 (46%)

    Punti vinti in risposta
    32/59 (54%)
    7/36 (19%)

    Totale punti vinti
    61/95 (64%)
    34/95 (36%) LEGGI TUTTO

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    Fine di un’era: l’ATP 250 di Metz chiude i battenti dopo 21 anni di storia

    Fine di un’era: l’ATP 250 di Metz chiude i battenti dopo 21 anni di storia

    Il calendario ATP 2026 segna la fine di un’era con la scomparsa del Moselle Open di Metz, storico torneo ATP 250 che ha accompagnato il tennis mondiale per oltre due decenni. Secondo quanto riportato da Eurosport Francia, la decisione è stata presa a causa di controversie societarie tra gli azionisti.“È un duro colpo per i giocatori francesi, che perdono l’opportunità di giocare e brillare in casa”, ha dichiarato la direzione del torneo. La causa della chiusura è legata a procedimenti giudiziari avviati da quattro azionisti di minoranza che detengono il 14% delle quote, portando l’ATP a prendere questa drastica decisione.
    Nato nel 2003 e presente nel calendario fino al 2025 (con la sola interruzione nel 2020 causa pandemia), il torneo di Metz vivrà la sua ultima edizione dal 2 all’8 novembre 2025, chiudendo una storia lunga 21 edizioni.L’ATP ha motivato la decisione spiegando che la disputa prolungata sulla proprietà del torneo impediva una corretta pianificazione strategica, non garantendo gli interessi né dell’evento né del circuito.
    Il torneo ha scritto pagine importanti del tennis francese: in 16 delle 20 edizioni disputate c’è stato un tennista di casa in finale, con 13 vittorie complessive. Tra i campioni illustri figurano Arnaud Clement (2003), Gael Monfils (2009), Gilles Simon (tre volte vincitore), Jo-Wilfried Tsonga (quattro titoli), Lucas Pouille e Ugo Humbert. Per quanto riguarda i colori spagnoli, solo Tommy Robredo è riuscito a trionfare nel 2007, battendo Andy Murray in finale.
    Ma il ricordo più prezioso rimane quello del 2006, quando un giovane Novak Djokovic, allora diciannovenne, conquistò il secondo titolo della sua carriera, battendo Jurgen Melzer in finale. Il serbo è rimasto l’unico numero uno al mondo ad aver vinto il torneo.
    Con questa chiusura, la Francia manterrà nel 2026 quattro eventi principali nel calendario ATP: Roland Garros, il Masters 1000 di Parigi-Bercy e i tre ATP 250 di Montpellier, Lione e Marsiglia. Non resta che attendere l’ultima edizione del torneo, dove gli organizzatori cercheranno sicuramente di creare un evento memorabile per un degno addio.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rune giocherà sul “rosso” di Barcellona. Al via anche Alcaraz

    La infografica del torneo

    Holger Rune sarà uno dei protagonisti dell’ATP 500 di Barcellona, storico evento sul rosso catalano quest’anno al via il prossimo 14 aprile presso il Real Club de Tenis Barcelona-1899, più antico circolo tennistico di Spagna. L’annuncio è arrivato direttamente dai canali social del torneo spagnolo, con il post su X che riportiamo. Sarà l’edizione n.75 del torneo.

    🇩🇰 Holger Rune is ready to battle at the Barcelona Open Banc Sabadell 2025!
    Who’s excited to see him in action? Tickets available on the link in bio 💪🎾@holgerrune2003 pic.twitter.com/eustLdBeBR
    — Barcelona Open Banc Sabadell (@bcnopenbs) February 6, 2025

    Sarà un ritorno dopo quattro anni per il danese dopo la prima esperienza datata 2021, quando assai giovane passò le qualificazioni per arrendersi al primo turno nel main draw di fronte alle rotazioni mancine ed esperienza di Albert Ramos, catalano “doc” e sempre temibile sui campi di casa.
    Tre sono i top 10 al momento confermati: Carlos Alcaraz, Casper Ruud e Andrey Rublev, con Rune subito dietro. “Rune è un giocatore che mi piace molto” dichiara David Ferrer, direttore del torneo di Barcellona. “Ha uno stile molto aggressivo che lo ha portato a vincere titoli importanti nonostante la sua giovane età”. Holger è un tennista assai temibile sulla terra battuta, come dimostrano le finali raggiunte a Roma e Monte Carlo. “È un giocatore di un grande futuro, lo vedo con chance importanti di vincere titoli del Grande Slam, seguendo le orme di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Siamo molto felici di averlo a Barcellona e sono sicuro che farà divertire il pubblico. Poterlo vedere dal vivo è un’opportunità unica e la gente se lo ricorderà”.
    Il campione in carica del torneo è Casper Ruud, lo scorso anno sconfisse in finale Stefanos Tsitsipas. In precedenza l’albo d’oro vede due titoli per Alcaraz, quindi l’ultimo successo di Nadal, targato 2021, uno dei suoi 12 trionfi in carriera a Barcellona. Sicura la presenza di diversi italiani, anche se alcuni potrebbero optare per il torneo concorrente nella stessa settimana, il rinnovato BMW Open di Monaco di Baviera, passato quest’anno a categoria 500. Anche Jannik Sinner ha annunciato la sua presenza in Baviera, ma visto che in quella settimana è stata fissata l’udienza presso il TAS di Losanna per la nota vicenda Clostebol, appare difficile che il nostro n.1 possa partecipare all’evento.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Medvedev, crisi profonda. Il ritiro si avvicina?

    Daniil Medvedev (foto Getty Images)

    Sembra passato un secolo ma era solo un anno fa, per l’esattezza il “benedetto” 28 gennaio 2024, quando Daniil Medvedev mise alla frusta il nostro Jannik Sinner nei primi due set della finale degli Australian Open, giocando un tennis di grandissima qualità ed efficacia. Sinner riuscì con classe infinita ad entrare nel match e girarlo a suo favore grazie a un crescendo di impetuosa bellezza, infliggendo al russo la seconda durissima rimonta nella finale di Melbourne dopo quella sofferta da Nadal nel 2022. Sembra passato un secolo perché Medvedev a soli 12 mesi di distanza è il fantasma di se stesso, smarrito, impalpabile, inefficace e tracotante d’una ira tanto furibonda quanto autodistruttiva. Quel tennista formidabile per acume tattico, servizio implacabile, cambi di ritmo raffinati e un gioco tanto “storto” quanto efficace ed affascinante s’è completamente smarrito. Kaput. La sconfitta sofferta a Rotterdam dal nostro Mattia Bellucci ha destato molta impressione nel mondo della racchetta, sia perché ha presentato al grande tennis un personaggio totalmente fuori dagli schemi come il lombardo, mosca bianca in un tour dominato da giganti che tirano fortissimo e tutto uguale, ma anche per l’ennesima debacle fragorosa del moscovita, di nuovo sconfitto contro pronostico dopo una dura battaglia.
    Quello che fa più impressione nel momento terribile che sta attraversando Medvedev è vederlo crollare in partite sofferte, lottate, esattamente quello che era il suo territorio di caccia prediletto. Al picco della carriera Daniil ti spazzava via alternando una ragnatela tattica sapiente fatta di palle lentissime e poi velocissime a servizi imprendibili. Se ti faceva un break eri morto perché nei suoi game quasi non si giocava, non te la faceva vedere proprio… Amava spostare la palla e l’avversario e quindi punirlo con una mazzata improvvisa che non leggevi e che non riuscivi a gestire. E se la partita era dura, sofferta e combattuta, si esaltava nella pugna e alla fine usciva quasi sempre lui con la vittoria perché praticamente nessuno riusciva a tenere così a lungo sia mentalmente che fisicamente. Sono passati solo 12 mesi, quel Medvedev è uno sbiadito ricordo.
    La crisi di Daniil è in corso da tempo. Nel 2024 non ha vinto tornei e solo in rare occasioni è riuscito a battere i migliori, subendo molte sonore sconfitte e, peggio ancora, iniziando a fare tantissima fatica per sconfiggere avversari che da anni era solito regolare in due set piuttosto comodi. È una crisi profonda la sua perché non funzionano più le basi del suo gioco e della sua filosofia di gioco. Lui spesso si lagna di palle troppo pesanti e che “non vanno”, che necessitano di tantissima forza fisica per esser spinte. L’esatto opposto del suo modo di intendere il tennis, toccare la palla e trovare velocità col timing o slanci a tutta. In parte ha ragione, tutti denotano come le palle attuali sono di scarsa qualità e penalizzano il gioco tattico, ma c’è tanto, tanto di più che non funziona nel tennis del russo.
    Sicuramente gran parte dei suoi problemi sono arrivati per un netto calo di efficacia nel servizio. Tutti i numeri della sua battuta sono in discesa, ricava pochi punti gratis e sulle seconde palle non riesce come un tempo a generare abbastanza spin per impedire all’avversario di entrare forte in risposta. Ha avuto discreti problemi ad una spalla, probabilmente non è ancora riuscito a ritrovare la massima scioltezza e il suo colpo principe non va. Solo rimettendo in moto la battuta ha la speranza di tornare il campione che è stato, è un’affermazione brutale ma realistica perché nello scambio ormai sembra fare troppa fatica. Il suo modo di intendere il gioco, rallentare e poi accelerare, non fa più male ai rivali come un tempo. Colpa di colpi meno incisivi, troppo lenti o meno sicuri. “Meddy” al massimo non sbagliava mai, ti costringeva a correre a destra e a manca su palle lente ma difficili da spingere, e quando voleva cambiare passo lo faceva con una frustata che non leggevi e ti lasciava di sasso. Ora è lui costretto a correre e rincorrere, non riesce quasi mai a cambiare passo alla velocità dei giorni migliori e se cerca di prendere lo scambio di petto e tirare fortissimo sbaglia troppo. La bilancia tra vincenti ed errori è totalmente fuori controllo, e per colpa di questa situazione ha perso anche la sua pazienza e la volontà di starsene lì buono a soffrire e rimettere. Spesso, pure ieri sera vs. Bellucci, lo vedi tirare qualche colpo quasi a casaccio per uscire dallo scambio, una bestemmia per uno scacchista come lui, tattico se ce n’era uno sul tour… 
    La situazione si sta incancrenendo perché lo senti parlare e lui, con feroce lucidità mista a sarcasmo, afferma che non è felice, che non gli piace come sta giocando, che non si diverte, che niente funziona e sta provando a cambiare le cose, senza successo. Fa spallucce, mastica amaro e sorride beffardo come chi non ci crede più. Questo l’aspetto più crudele del suo momento “no”: un tennista che ha costruito un tennis e carriera formidabile sull’autostima, sul non mollare mai e sulla lotta feroce in ogni scambi non ci crede più. Sipario.
    Il colpo più efficace non funziona, la sua tattica non rende come in passato, la sua resistenza fisica è diminuita e la tenuta mentale crollata. I suoi punti di forza sono diventati debolezze e ormai tutti gli avversari hanno capito come metterlo in difficoltà. Il serbatoio è in riserva e non trova appigli per cavarsi dal buco. Un quadro impietoso di un giocatore sprofondato in una crisi profondissima e dalla quale sembra molto difficile uscire. Con l’attitudine mostrata nelle ultime settimane e quella delusione che lo consuma ancor più, accumulare sconfitte su sconfitte non può far altro che peggiorare la situazione.
    Quindi, cosa fare? Forse fermarsi per qualche settimana, per riflettere, riposare ed allenarsi – o curarsi se la spalla non va – potrebbe essere una soluzione. Nella sue parole c’è un senso di rifiuto, non si diverte, non gli piace questa versione di se stesso. Stare a casa nella sua Costa Azzurra a coccolare i due figli chissà che non possa rendergli quella serenità che manca. Allontanarsi per un po’ dalla competizione potrebbe fargli tornare la voglia di giocare e di vincere, a meno che dentro non sia già troppo consumato e uno stop prolungato non gli dia così tanta serenità da portarlo a un clamoroso ritiro. Non è a mio avviso un’ipotesi così peregrina, soprattutto se dovesse continuare a perdere male e accumulare frustrazione a quella che già cova dentro e lo deprime. Medvedev ha speso tantissimo in termini di energia mentale e di logorio fisico, forse troppo. C’è una generazione di giovani talenti che avanza, forse Daniil si sente già terribilmente vecchio, provato da tante amare sconfitte e rimonte nei grandi appuntamenti che lo hanno fiaccato e depresso. Cose che ti segnano dentro e magari, guardandoti allo specchio, ti fanno dire “ma chi me lo fa fare?”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam e Dallas: I risultati completi con il dettaglio del Secondo Turno. In campo Vavassori vs Alcaraz ed a Dallas il nostro Matteo Arnaldi

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    🇳🇱

    ATP 500 Rotterdam
    Olanda

    Cemento (indoor) 🏟️

    2° Turno

    Torneo indoor – Meteo non influente sullo svolgimento

    Centre Court – ore 11:00Jakub Mensik vs Alex de Minaur Il match deve ancora iniziare
    Andrey Rublev vs Fabian Marozsan (Non prima 13:00)Il match deve ancora iniziare
    Stefanos Tsitsipas vs Tallon Griekspoor (Non prima 14:30)Il match deve ancora iniziare
    Carlos Alcaraz vs Andrea Vavassori (Non prima 19:30)Il match deve ancora iniziare
    Pedro Martinez vs Holger Rune Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – ore 11:00Julian Cash / Lloyd Glasspool vs Kevin Krawietz / Tim Puetz Il match deve ancora iniziare
    Arthur Fils vs Daniel Altmaier Il match deve ancora iniziare
    Nikola Mektic / Michael Venus vs Sander Gille / Jan Zielinski (Non prima 14:30)Il match deve ancora iniziare

    🇺🇸

    ATP 500 Dallas
    USA

    Cemento (indoor) 🏟️

    2° Turno

    Torneo indoor – Meteo non influente sullo svolgimento

    Center Court – ore 19:00Frances Tiafoe vs Yoshihito Nishioka Il match deve ancora iniziare
    Jaume Munar vs Ben Shelton Il match deve ancora iniziare
    Michael Mmoh vs Casper Ruud Il match deve ancora iniziare
    Tommy Paul vs Ethan Quinn (Non prima 02:00)Il match deve ancora iniziare
    Taylor Fritz vs Denis Shapovalov Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 19:00Sander Arends / Luke Johnson vs Jamie Murray / John Peers Il match deve ancora iniziare
    Matteo Arnaldi vs Alejandro Davidovich Fokina Il match deve ancora iniziare
    Rinky Hijikata vs Tomas Machac Il match deve ancora iniziare
    Reilly Opelka vs Cameron Norrie Il match deve ancora iniziare
    Ariel Behar / Robert Galloway vs Rinky Hijikata / Alex Michelsen Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Giovedì 06 Febbraio 2025

    Tutti sfavoriti gli italiani (donne comprese) per i bookmakers ad eccezione di Passaro.Arnaldi ha fatto il suo nel primo turno con Eubanks, adesso con lo spagnolo, che ha ritrovato una forma discreta, dovrebbe dare continuità alla sua prestazione, proponendo un tennis aggressivo (come sa fare, sicuramente) ma limitando gli errori gratuiti.
    Vavassori oggi non ha il doppio, quindi si può concentrare al massimo, con Alcaraz, per creargli qualche difficoltà provando a pressarlo a rete.
    Nei Challengers sono rimasti solo due italiani sui dieci nei tabelloni di partenza, in Sudamerica i nostri incontrano due giocatori di casa, Pellegrino sembra chiuso dal 3 del seeding Comesana mentre Passaro gioca da favorito col veterano Collarini. LEGGI TUTTO

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    La ricetta dei Cobolli: “In campo coach e atleta, a casa padre e figlio”

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    Nel panorama del tennis ATP, le collaborazioni padre-figlio stanno vivendo un momento particolarmente florido, come dimostrano i successi di Casper Ruud con papà Christian (12 titoli ATP), Ben Shelton con Bryan (vittorie a Tokyo e Houston) e Sebastian Korda con l’ex numero 2 del mondo Petr (trionfi a Parma e Washington). In questa scia si inserisce anche la storia di Flavio Cobolli e suo padre Stefano, una partnership che sta dando frutti sempre più interessanti e che promette sviluppi entusiasmanti per il tennis italiano.
    “Mio padre era un buon giocatore ma si è fermato da giovane, con un ranking più basso del mio”, ha rivelato Cobolli in un’intervista rilasciato al sito ATP a Rotterdam. “Ora è un allenatore incredibile e abbiamo un ottimo rapporto.” Una testimonianza che rivela la maturità del giovane italiano nel gestire una relazione tanto delicata quanto potenzialmente fruttuosa.La loro collaborazione professionale è iniziata cinque anni fa, quando Flavio aveva 17 anni, ma ha vissuto una svolta significativa nel 2024, anno in cui il tennista italiano è passato da una posizione fuori dalla top 100 fino al suo best ranking di numero 30 in ottobre, raggiungendo anche la finale a Washington e il terzo turno sia agli Australian Open che agli US Open.
    “Quando ero giovane, volevamo tenere separati il tennis e il nostro rapporto”, spiega Cobolli, rivelando la saggezza dell’approccio paterno. “Parlavo molto di calcio con lui, ma non di tennis. Voleva che migliorassi da solo e mi ha detto che quando fossi stato pronto mi avrebbe aiutato. Abbiamo iniziato qualche anno fa e da allora abbiamo lavorato molto insieme, con il 2024 che è stato davvero un ottimo anno.”La chiave del loro successo sta nell’aver stabilito confini chiari tra vita professionale e personale: “È difficile quando tuo padre è il tuo allenatore. È importante che quando siamo a casa non parliamo di tennis. Se litighiamo in campo, resta in campo. A volte può essere dura perché entrambi vogliamo avere ragione, ma è una persona fantastica e amo lavorare con lui.”
    Ora Cobolli, attuale numero 34 del mondo, ha avuto un inizio 2025 complicato da un infortunio alla spalla che gli ha impedito di allenarsi durante l’off-season. “È stato impossibile giocare fino all’ultimo giorno della pre-season”, ha rivelato. “Ho fatto molta fisioterapia, massaggi e palestra, ma non ho potuto colpire una palla. È stato frustrante. Solo ora sento che la mia stagione può iniziare veramente.”
    Parlando del movimento tennistico italiano, Cobolli ha espresso grande ammirazione per Jannik Sinner: “Non sono sorpreso dai suoi successi perché Jannik è nato con la stoffa del campione. È semplicemente una stella.” Ha inoltre elogiato il lavoro della Federazione Italiana: “La FIT ha lavorato bene negli ultimi 10 anni e si vedono i risultati anche sotto Sinner. Abbiamo un buon gruppo di giovani che sta emergendo grazie a questo lavoro e siamo felici della situazione.”Con l’Italia che ospiterà le Davis Cup Finals dal 2025 al 2027, il futuro del tennis italiano sembra sempre più luminoso, e la coppia Cobolli promette di essere una delle sorprese.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO