Roland Garros: I risultati completi con il dettaglio del Day 6. In campo Carlos Alcaraz (LIVE)
Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Borent LEGGI TUTTO
Subterms
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Jannik Sinner – Foto Patrick Boren
Court Philippe-Chatrier – Ore: 12:00Marketa Vondrousova vs Jessica Pegula Alexander Zverev vs Flavio Cobolli Marie Bouzkova vs Coco Gauff Filip Misolic vs Novak Djokovic (Ore 20:15)
Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Mirra Andreeva vs Yulia Putintseva Jannik Sinner vs Jiri Lehecka Andrey Rublev vs Arthur Fils Madison Keys vs Sofia Kenin
Court Simonne-Mathieu – Ore: 11:00Daria Kasatkina vs Paula Badosa Elsa Jacquemot vs Lois Boisson Joao Fonseca vs Jack Draper Cameron Norrie vs Jacob Fearnley
Court 14 – Ore: 11:00Tallon Griekspoor vs Ethan Quinn Veronika Kudermetova vs Ekaterina Alexandrova Alexander Bublik vs Henrique Rocha Elise Mertens / Veronika Kudermetova vs Peyton Stearns / Ekaterina Alexandrova
Court 7 – Ore: 11:00John-Patrick Smith / Fernando Romboli vs Harold Mayot / Arthur Cazaux Yue Yuan / Lulu Sun vs Jasmine Paolini / Sara Errani Hailey Baptiste vs Jessica Bouzas maneiro Miguel Reyes-varela / N.Sriram Balaji vs Andrea Vavassori / Simone Bolelli
Court 6 – Ore: 11:00Ann Li / Lucia Bronzetti vs Giuliana Olmos / Hao-Ching Chan Tim Puetz / Kevin Krawietz vs Orlando Luz / Ivan Dodig Rafael Matos / Cristina Bucsa vs Lloyd Glasspool / Giuliana Olmos Elena Pridankina / Anastasia Pavlyuchenkova vs Demi Schuurs / Asia Muhammad
Court 8 – Ore: 12:30Fang-Hsien Wu / Xinyu Jiang vs Aleksandra Krunic / Anna Danilina Austin Krajicek / Santiago Gonzalez vs Albano Olivetti / Quentin Halys Harri Heliovaara / Anna Danilina vs Henry Patten / Olivia Nicholls
Court 9 – Ore: 11:00Aleksandar Vukic / James Duckworth vs Edouard Roger-vasselin / Hugo Nys Yuliia Starodubtseva / Anastasia Detiuc vs Luisa Stefani / Timea Babos David Pel / Jakub Paul vs Luke Johnson / Sander Arends Harold Mayot vs Diane Parry
Court 12 – Ore: 11:00Neal Skupski / Desirae Krawczyk vs Michael Venus / Erin Routliffe Mate Pavic / Marcelo Arevalo vs Fabian Marozsan / Mattia Bellucci Arthur Rinderknech / Nuno Borges vs Sem Verbeek / Andre Goransson Maximo Gonzalez / Luisa Stefani vs Marcelo Arevalo / Shuai Zhang
Court 13 – Ore: 12:30Yanina Wickmayer / Irina-Camelia Begu vs Liudmila Samsonova / Nicole Melichar-martinez Jelena Ostapenko / Su-Wei Hsieh vs Anna Siskova / Kamilla Rakhimova LEGGI TUTTO
Matteo Gigante (foto Patrick Boren)
Si chiude con una sconfitta assolutamente onorevole la magnifica avventura di Matteo Gigante a Roland Garros 2025. Il romano, entrato nel main draw attraverso la qualificazioni e protagonista di una eccezionale prestazione e vittoria contro Tsitsipas, s’inchina alla potenza a tratti devastante di Ben Shelton, ma lo fa lottando sino alla fine, con un terzo set giocato alla pari con l’americano e ceduto solo all’ultimo tuffo. Finisce 6-3 6-3 6-4 in due ore e venti minuti di buon tennis e diversi momenti di spettacolo, tra le bordate poderose dell’americano e diversi tocchi e giocate di Matteo, uscito tra gli applausi del pubblico. Era difficile chiedere un altro miracolo a Gigante: Shelton per lui rappresentava una sfida davvero ardita visto l’enorme gap di potenza e nei colpi d’inizio gioco. E infatti è stata proprio la combinazione servizio – risposta a spostare l’equilibrio nei primi due set nettamente a favore dell’americano, in eccellente condizione fisica e fiducia. Matteo non è riuscito a mettere pressione in risposta a Ben e questo ha lasciato tranquillo il nativo di Atlanta; condizione pericolosissima perché quando riesce a giocare libero e rilassato il suo tennis arrembante può diventare inarrestabile. Cè stata assai più partita nel terzo set, quando Shelton ha servito un filo peggio – ma nemmeno tanto – e soprattutto è stato Gigante e mettere tante prime palle in campo, potendo così giocare i primi colpi di scambio molto vicino alla riga di fondo e creando anticipi e variazioni di qualità.
Forse Matteo nei primi due set, oltre alla difficoltà del rispondere al rivale, ha fin troppo insistito sul rovescio di Ben. Sollecitare il rovescio dello statunitense è tatticamente redditizio ma non è corretto basare tutto il gioco solo e soltanto su quello, anche perché il miglior modo per far sbagliare un rivale con il colpo meno forte è rischiare sull’altro e quindi spostarlo a colpire in corsa e poco equilibrio sulla debolezza. Gigante ha fin troppo insistito sul lato destro di Ben nei primi due set, infatti quando nel terzo ha giocato più libero e rischiando anche contro il diritto di Shelton ha fatto più partita. Va detto che l’americano nel terzo set, dopo aver spinto come un forsennato e anche corso da tutte le parti coprendo il campo con vigore assoluto, ha un minimo tirato il fiato, e l’intensità generale è calata di quel poco che è bastato a riportare Matteo più in partita. Infatti nel terzo set le chance per l’allungo le ha avute Gigante, sfruttando qualche errore di troppo del rivale ma anche per il merito di rispondere di più e giocare con grande acume, tagli e colpi mai banali che hanno portato l’avversario in posizioni scomode. Purtroppo per il nostro, Ben ha azionato il servizio, e anche quel diritto davvero potente, calibrando la misura nei due momenti caldi e respingendo il tentativo di assalto.
Gigante nei primi due set non ha trovato la misura in risposta, ma nemmeno la posizione. Molto merito va a Shelton, che ha tirato fortissimo ma anche alternato tante prime – e ancor più seconde palle – talmente cariche di spin da far saltare la palla altissima. In un paio di occasioni Matteo è stato quasi “scavalcato” dal rimbalzo… Difficile se non impossibile fare partita pari così, quando l’altro non ti concede niente alla battuta e poi in risposta è super aggressivo, tira forte e avanza, non lasciandoti rifiatare. Gigante ha talento, può fare quasi quel che vuole con la palla ma non ama giocare di fretta e sull’uno-due, tende a creare variazioni spaziando sul campo e alternando traiettorie; contro un avversario così potente e aggressivo sul campo ha avuto in poche occasioni il tempo per farlo. Scontava anche l’esperienza e una fisicità davvero diversa. Non ci sono grandi rimpianti, forse il non aver sfruttato una palla break nel terzo set. In quel momento Gigante era nel suo momento migliore, i suoi game scorrevano piuttosto bene e… chissà cosa sarebbe successo se per caso l’incontro fosse sbarcato al quarto set. Magari Shelton poteva disunirsi, perdere focus e fiducia.
Resta un torneo ottimo per Gigante, che grazie ai punti di Parigi nel Live ranking sale al n.129, al proprio Best. Ma ancor più importante, questo Roland Garros conferma che a questo livello Matteo ci può stare e che può giocare a testa alta anche contro i migliori.
Marco Mazzoni
La cronaca
Shelton mette subito le cose in chiaro: quando servo io, non si gioca, o quasi… Impressionante la potenza di Ben, ma anche l’effetto “kick” che fa saltare così tanto la palla da rendere la risposta difficilissima. Esempio concreto la traiettoria esterna sul 40-15, quasi Gigante col rovescio non ci arriva, pur saltando… 1-0 Shelton. L’americano è arrembante anche in risposta, non ha grande voglia di entrare nello scambio, ma i rischi sono eccessivi, 1 pari. Gigante cerca di tagliare la palla e proporre traiettorie varie, non facili da attaccare, è il miglior modo per difendersi dall’arrembante condotta dell’avversario. Trova anche buona profondità col rovescio, andando a pizzicare il rovescio di Ben, colpo nettamente meno sicuro. Matteo nel quarto game sul 15-30 è ricacciato dietro da un gran lob di Shelton e quindi sbaglia malamente uno smash non impossibile. 15-40, ecco le prime palle break del match. Cancella la prima Gigante con maestria, apre a tutta l’angolo e chiude con tocco (beffardo) sul net. Spreca poi Ben sulla seconda, brutto attacco col rovescio in back, gli svaria un metro in corridoio. La battaglia è già feroce, Gigante lotta e continua ad “affettare” la palla, ma sulla quarta palla break un back troppo vigoroso gli scappa via. BREAK Shelton, avanti 3-1 e servizio. Un servizio top è troppo importante nel tennis di oggi… vedi il quinto game: Gigante si porta 30 pari in risposta, potrebbe esserci uno spiraglio, ma… Ben tira un Ace esterno a 220 km/h. Eh. 4-1 Shelton. Matteo forse insiste fin troppo solo sul rovescio di Shelton e anche giocare puramente di fino rallenta tanto lo scambio, così che Ben ha il tempo per avventarsi e spaccare tutto… Non è un caso che uno dei migliori punti Matteo se lo prende spingendo due ottimi diritti sul diritto dell’americano, ottimo anticipo e velocità. 4-2. Shelton vuol fare lo splendido nel settimo game con uno smash stile Michael Jordan, ma… impatta la palla in modo goffo. Poco male, cancella l’errore marchiano tornando a martellare col servizio, Siamo sul 60% di prime in gioco, e quando la mette praticamente non perde il punto; il vantaggio lo fa giocare sciolto, avanza e chiude. 5-2 Shelton. Nell’ottavo game Gigante cerca di spingere di più, ma va sovra ritmo e sbaglia. 0-30. Spalle al muro, Matteo trova due ottime prime palle, poi sul 30 pari rischia una smorzata di rovescio ma tocca male e la palla quasi non arriva a rete. Set Point Shelton. Scontato l’attacco a rete di Ben, ma è reattivo Matteo, bravo a tirare un passante di diritto robusto che l’americano di volo non controlla. L’azzurro annulla anche un secondo Set Point, bravo a reggere la palla alta e profondissima del rivale e quindi punirlo con una smorzata stavolta perfetta. Gigante con bel piglio resta aggrappato al set, 5-3, ma niente può in risposta. Shelton chiude il primo set 6-3, imprendibile al servizio.
Gigante riparte al servizio nel secondo set. Dal suo angolo lo incitano: attacca per non essere attaccato. Non è facile, tutt’altro, ma quando la prima palla entra, allora c’è il tempo per entrare in campo con decisione. Il game va ai vantaggi e un rovescio lungo costa a Matteo una palla break delicatissima. Si prende un rischio onesto Gigante, accelerazione col diritto lungo linea dopo aver bloccato nell’angolo opposto il rivale, ma la palla gli esce di poco. Quanto basta a costargli un BREAK dolorosissimo, Shelton può fare corsa di testa forte del vantaggio. Si carica Ben dopo un’acrobazia sotto rete che gli vale il 30-0. Carica a tutta soprattutto il servizio, quanto è difficile per Gigante rispondere… 2-0. Matteo è sotto assedio, forte del vantaggio Shelton tira tutto a tutta dalla risposta, e gli stanno in campo. Purtroppo Gigante si ritrova sotto 30-40 e affronta la palla break con la seconda di servizio, finendo sballottato da tutte le parti e costretto a tirare un diritto lungo. C’è il doppio BREAK per Shelton, davvero centrato e anche poco falloso. 3-0. Tutto scorre così bene all’americano da vincere anche un punto dopo esser caduto a terra e aver rimesso una palla di là con uno scatto pancia a terra, roba da circo… Ride mentre si pulisce dalla terra, è uno showman e queste cose le adora. Meno felice Gigante, che non riesce a trovare una chiave per aprire la porta e rientrare in partita. 4-0, con un Ace al centro. Finalmente l’azzurro vince un turno di servizio, lottato ma senza concedere palle break (4-1). Matteo spreca una piccola chance nel sesto game, in risposta si ritrova 15-30 ma colpisce male in risposta sulla seconda palla. Ben si lamenta con la giudice di sedia per il secondo fallo di piede, ma non perde focus. Altre due pallate e via, 5-1. Shelton serve per il secondo parziale sul 5-2. Forse distratto, l’americano si lascia aggredire nel primo punto e poi sbaglia un colpo banale di scambio. 0-30, situazione inedita. Gigante risponde e corre benissimo in avanti su di una smorzata buona ma non ottima. 0-40! Tre palle break, le prime a favore. Ci pensa l’americano, doppio fallo sul 15-40. Recupera uno dei due break Gigante, 5-3. Violenta la reazione dell’americano, torna a mordere dalla risposta, avanza e chiude di potenza. 0-30. Matteo purtroppo commette doppio fallo, spinto dalla posizione super aggressiva del rivale. 0-40 e Tre Set Point. Gioca bene col rovescio Shelton, tre back e poi una solida accelerazione ancora di rovescio. 6-3 Shelton. Peccato, con quel contro break magari…
Shelton riparte al servizio e il terzo set scorre via veloce sui turni di battuta, senza grandi emozioni. Già 2 pari dopo solo 12 minuti, con l’azzurro che regge bene nei suoi game, con parecchie prime palle in gioco. E così infatti è un bell’andare perché Ben in risposta ci prova di meno, o esagera. Staziona con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo Matteo in questo parziale e la differenza è enorme perché riesce a non finire sotto nello scambio, controllando maggiormente il gioco. Altro ottimo turno di battuta, impreziosito da una smorzata perfetta. Ottimo Gigante, e 3 pari. Il miglior Matteo del match, ma… il problema resta essere incisivo in risposta. È difficilissimo trovare continuità e fiducia affrontando le pallate non solo veloci ma anche complesse per spin del rivale. Gigante tira una risposta davvero ottima sul 40-15, rovescio che si stampa sulla riga; poi un altro che esce un po’ corto e sorprende il S&V di Shelton. Vantaggi, è una rarità quando serve Ben. Tira fuori la prima palla due metri e guarda la racchetta come se non sentisse la palla. Sparacchia anche il diritto, qualcosa non va e cambia telaio. Attenzione, palla break Gigante! Ancora niente prima palla “in”, ma dopo una seconda sicura Shelton scarica una bordata al centro di diritto quasi impossibile da contenere. Urla Shelton, si carica, 4-3. Matteo regala al pubblico una perla assoluta nell’ottavo game, un passante incrociato di puro tocco, arrivando in scivolata, quasi un colpo di pongista che mette in mostra la sua mano educatissima. Applausi. È molto più sciolto e l’azzurro, i colpi gli escono più fluidi e incisivi. 4 pari. E quando Ben non fa la differenza direttamente col servizio, allora il tocco di Matteo si prende la scena, splendida la smorzata in apertura del nono game. Perde poi la pazienza Shelton in uno scambio rovescio vs. rovescio. 0-30. Poche prime dell’americano, calato nella spinta, tanto che si affida pure lui alla palla corta, vedendo l’azzurro molto lontano dalla riga di fondo. Un doppio fallo costa a Shelton il 30-40, c’è di nuovo palla break, come nel turno precedente. Mamma mia che rischio ma che classe… Ben attacca la rete e tocca una demi-volée perfetta. Bravo, anche per il momento, e poi che scambio per chiudere il game, stavolta con una difesa estrema dell’americano (qua poco pronto Gigante quando è chiamato a rete e rimette una palla troppo interlocutoria). 5-4. Gigante si fa rimontare nel decimo game da 40-0, molto attento l’americano a non sbagliare niente. Con un rovescio cross tanto bello quanto forse un po’ fortunato, Shelton si prende un Match Point. Si scambia, al centro, Ben è il primo a sbagliare. Sbaglia scelta Matteo, chiama di nuovo a rete l’americano, più reattivo sul net. Si prende una seconda palla Match Shetlon. Finisce qua, Ben tira un diritto dal centro che forse rimbalza pure un po’ male. Sipario. Un ottimo terzo set per Gigante, termina un bellissimo torneo per Matteo. Shelton continua la sua corsa a RG.
Ben Shelton vs Matteo Gigante GS Roland Garros Ben Shelton [13]666 Matteo Gigante334 Vincitore: Ben Shelton ServizioSvolgimentoSet 3Matteo Gigante 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-4 → 6-4Ben Shelton 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4Matteo Gigante 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-3 → 4-4Ben Shelton 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-3 → 4-3Matteo Gigante 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3Ben Shelton 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2Matteo Gigante 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2Ben Shelton 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Matteo Gigante 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Ben Shelton 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Matteo Gigante 0-15 0-30 0-405-3 → 6-3Ben Shelton 0-15 0-30 0-40 15-405-2 → 5-3Matteo Gigante 15-0 30-0 40-05-1 → 5-2Ben Shelton 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 5-1Matteo Gigante 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-0 → 4-1Ben Shelton 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-0 → 4-0Matteo Gigante 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-0 → 3-0Ben Shelton 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 2-0Matteo Gigante 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Ben Shelton 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3Matteo Gigante 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-405-2 → 5-3Ben Shelton 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Matteo Gigante 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-1 → 4-2Ben Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1Matteo Gigante 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-1 → 3-1Ben Shelton 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Matteo Gigante 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Ben Shelton15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0
Statistica
Shelton 🇺🇸
Gigante 🇮🇹
STATISTICHE DI SERVIZIO
Ace
10
4
Doppi falli
7
2
Prima di servizio
47/82 (57%)
59/101 (58%)
Punti vinti sulla prima
37/47 (79%)
38/59 (64%)
Punti vinti sulla seconda
20/35 (57%)
19/42 (45%)
VELOCITÀ DI SERVIZIO
Velocità massima
230km/h (142 mph)
207km/h (128 mph)
Velocità media prima
198km/h (123 mph)
192km/h (119 mph)
Velocità media seconda
177km/h (109 mph)
158km/h (98 mph)
STATISTICHE DI RISPOSTA
Punti vinti in risposta
44/101 (44%)
25/82 (30%)
Punti vinti su prima di servizio
21/59 (36%)
10/47 (21%)
Punti vinti su seconda di servizio
23/42 (55%)
15/35 (43%)
Opportunità di break
11/101 (11%)
4/82 (5%)
Palle break convertite
5/11 (45%)
1/4 (25%)
Giochi con break point convertiti
6/14 (43%)
3/14 (21%)
STATISTICHE DEI PUNTI
Totale punti vinti
101
82
Vincenti
35
23
Errori non forzati
29
29
Errori forzati
30
37
Punti vinti a rete
20/33 (61%)
7/16 (44%)
Giochi vinti a zero
3
3
TIPOLOGIA DI COLPI
Colpi da fondo
252
222
Colpi sopra la testa
11
6
Passanti
7
30
Volée
18
7
Attacchi
3
2
Drop shots
13
15
Lob
13
17 LEGGI TUTTO
Lorenzo Musetti (foto Patrick Boren)
Soffre Lorenzo Musetti per un set che supera al quarto l’argentino Mariano Navone, 4-6 6-4 6-3 6-2, e si qualifica per gli ottavi di finale dove attende Holger Rune che ha sconfitto in cinque lottati set Quentin Halys.
Una partita difficile. La pressione psicologica di tre finali sul rosso. La consapevolezza che come 8 del mondo c’è uno status da difendere, che ad ogni incontro si aspetta da te il meglio. Delle responsabilità che oggi hanno bloccato per un set e mezzo Lorenzo Musetti. Azzoppato da un doppio fallo nel primo gioco dell’incontro Lorenzo è sempre stato indietro nel punteggio fino al tre pari del secondo set. Un avversario difficile, 97 del mondo con un best al 29, ma che nei primi due turni aveva eliminato Brandon Nakashima e Reilly Opelka, Mariano Navone comandava con il dritto, martellando nell’angolo del rovescio, e aspettava l’inevitabile palla un po’ più corto per piazzare il vincente. Un servizio in kick da sinistra profondissimo che lo costringeva a rispondere dai teloni. Per un set e mezzo, Musetti ha subito il tennis dell’argentino, qualche volta si è fatto prendere dalla fretta, ma è stato lì punto su punto cosciente che le partite non si vincono con le magie, ma stando li a sporcarsi i calzini di terra rossa. Scavallato il secondo set grazie anche ad un paio di regali di Navone, Lorenzo ha ritrovato la fiducia ed il suo tennis brillante. Il finalista di Monte-Carlo, finalmente trova la lunghezza dei colpi, specialmente di rovescio ed costringe Navone a perdere campo e a giocare in difesa. Vinto il terzo set 6-3, (con due set-point sul 5-2) Musetti dilaga nella quarta frazione. Ritorna il tennis champagne, palle corte e lob vincenti, rovesci pennellati sulle righe. Break, poi doppio break e conclusione sul velluto con un ace al primo match-point.
“All’inizio non mi ritrovavo. Ero rimasto sorpreso dalle condizioni differenti. L’altro giorno ho giocato con il freddo oggi caldo e palla che saltava molto alto. Sono contento di essere rientrato. Purtroppo con il mio tennis vario a volte ho problemi a prendere delle decisioni. Sono contento perché una partita così due anni non l’avrei recuperata.” Ha detto Lorenzo ancora in campo.
Una vittoria meritata, lottata, che ci consegna un tennista solido consapevole dei mezzi, capace di giocare con umiltà quando le cose non vanno bene. Il prossimo turno sarà complicato, ma un Musetti così non teme nessuno.
Inizia male Musetti, un doppio fallo nel primo gioco regala il break all’argentino e condizionerà tutto il primo set. Navone solido, concentrato non regala niente specialmente da fondo. Martella il toscano sul rovescio che o accorcia o forza sbagliando inevitabilmente. Musetti riesce a recuperare il break, ma non riesce a tenere la battuta. Molte le palle break, ma il servizio in kick di Navone obbliga Lorenzo a rispondere dalle fioriere e ad aprire il campo. Navone disegna il campo con il dritto, Lorenzo troppo lontano non riesce a ribaltare gli scambi. Logico 6-4 per Navone.
Anche la seconda frazione inizia con il break dell’argentino. Lorenzo poco paziente si affida a giocate estemporanee, ma riesce comunque a restare vicino. Arriva il de break, ma Musetti cede nuovamente il gioco di battuta, un po’ come nel primo set. Questa volta però Navone, ha un calo. Il dritto è meno profondo, Musetti non è più confinato nell’angolo sinistro e riesce a comandare con il dritto. Sul 5-4 per l’azzurro arriva il set point che Navone regala con un improbabile serve and volley. Un set pari, ma Musetti deve ancora trovare la pazienza per non cercare subito la conclusione vincente. In fiducia Lorenzo lascia andare il braccio. La palla è più lunga, non perde campo dalla parte del rovescio ed anche la risposta ai kick micidiali di Navone è efficace. Musetti perde il servizio in apertura, poi uno show di quattro giochi a zero. La testa di serie numero 8 prende il largo 4-1, due set-point sul 5-2 per poi chiudere agevolmente 6 giochi a 3. La partita si sta raddrizzando, ma vigilanza alta perché Navone su terra vale molto più della classifica che occupa. Il match è girato in favore di Musetti. Lorenzo ha ritrovato il suo tennis e vola agli ottavi.
La cronaca
1. set
Al servizio Musetti. Doppio fallo per Lorenzo, 30 pari. Ancora un doppio fallo. Palla break Navone. Insiste sul rovescio di Musetti l’argentino. Break 0-1. Ancora freddo Lorenzo sbaglia con il rovescio. Risposta fuori Musetti ancora contratto ed impreciso. Buon dritto di Lorenzo, 40-30 che si sposta ancora sul dritto. Parità. Difende bene Navone, break confermato 2-0. Disegna il campo Musetti. Navone, veloce e presente in ogni parte del campo. Brutto back di Musetti in rete 15-30. Ace, servizio vincente Musetti smuove il punteggio 1-2. Scambi prolungati con Navone solido che insiste sul rovescio di Lorenzo. Dinamica per ora favorevole all’argentino che sta sbagliando pochissimo. Musetti sente poco il dritto, esce la risposta 40-30. Per ora non ci sono soluzioni, 3-1. Tenta la palla corta Musetti, Navone arriva e fa il punto. Il nastro accorcia il rovescio di Musetti 15-30. Occorre reagire. Prima vincente. Scambio difficile, La spunta Navone. Parità. Ottima palla corta, Musetti da qualche segno di ripresa 2-3. Musetti sembra più paziente. Si va ai vantaggi. Sbaglia clamorosamente un smash Navone. Palla break. Palle lunghe, grandi rotazioni, esce di poco il rovescio di Lorenzo. Parità. Magnifico dritto incrociato vincente. Palla break. Serve bene Navone. Parità. Passante di Lorenzo. Palla break. Spara fuori il dritto l’argentino. Break 3-3. Prima vincente. Bella smorzata di Navone 30 pari. Tocca la riga il lob di Navone, Musetti si ferma. Palla break. Sbaglia con il dritto il toscano. Break 3-4. Regalo di Navone, smash in corridoio. Avanti Musetti 0-30. Smash vincente 15-30. Scambio terribile, Lorenzo sbaglia da sottorete, Navone lo punisce 30 pari. Questa volta Musetti costringe l’argentino all’errore 30-40. Palla break. Prima in kick ingiocabile. Parità. Comanda con il dritto il toscano. Palla break. Dritto vincente di Navone. Parità. Manovra bene Musetti. Palla break. Servizio in kick. Parità. Navone si appoggia sulla palla corta 5-3. Impreciso con la smorzata Musetti 30-15. Servizio e dritto 40-15. Resta vicino Musetti 4-5. Navone serve per il set. Lento a spostarsi Musetti 30-0. Ancora un dritto giocato in ritardo 40-0. Tre set-point. Ace, primo set Navone 6-4.
2. set
Al servizio Musetti che sbaglia subito un dritto in uscita dalla battuta. Navone domina con il dritto, lungo alternando la botta piatta al top 0-30. Sempre lento in uscita dal servizio Musetti 0-40, tre palle break. Perde la pazienza Lorenzo che spara fuori. Break 0-1. Musetti in rottura, dritto sulla parte bassa della rete al secondo palleggio. Ancora un errore alla seconda palla colpita, ci vuole più pazienza 30-15. Errore al terzo palleggio, 40-30. Conferma il break Navone 2-0. Pochi anche i punti con il servizio. Navone oggi è in giornata on. Prime vincenti, palla corta, Musetti vince un game 1-2. Navone sbaglia ancora uno smash 0-30. Regalo di dritto dell’argentino 0-40. Tre palle break. Risposta profonda. Break 2-2. Navone gioca un rovescio incrociato imprendibile 0-15.Navone insiste sul rovescio di Lorenzo 15-40. Due palle break. Tenta subito la smorzata Musetti, Navone velocissimo chiude. Break 2-3. Due dritti vincenti per Musetti 0-30. Rovescio fuori per Navone 15-40 due palle break. A rete Navone, esce il passante 30-40. Questa volta Musetti non perdona. Break 3-3. A segno con la smorzata l’azzurro 30-0. Smorzata e lob vincente 40-0. Prima vincente, Musetti avanti 4-3. Musetti sbaglia ancora al secondo scambio 15-0. Lorenzo non riesce a gestire il kick da sinistra 30-0, ancora un errore in risposta 40-0. A rete Navone 4-4. Super rovescio all’incrocio delle righe 30-0. Aiutino dell’argentino 40-0. Serve and volley 5-4. Scappa il dritto a Musetti che comunque non va oltre il terzo palleggio. Non cambia la musica Lorenzo dopo tre scambi sbaglia 30-15. Ci mette del suo anche Navone 30 pari. Finalmente Lorenzo ha pazienza. Dritto vincente. Set-point. Serve and volley fuori di tre metri Set Musetti 6-4.
3.set
Musetti alla battuta. Sbaglia la palla corta Lorenzo 15-30. Comanda lo scambio Musetti 30 pari. Risposta incrociata di Navone 30-40, palla break. Servizio e smorzata. Parità. Accorcia Lorenzo. Palla break. Non tiene il palleggio Navone. Parità. Terzo scambio esce il rovescio del toscano. Palla break. Servizio e dritto. Parità. Senza pazienza Musetti, dritto in rete. Palla break. Risposta di Navone al centro, Musetti dritto in corridoio. Break 0-1. Risponde meglio sul kick del sudamericano Musetti che recupera subito il break 1-1. Doppio fallo di Lorenzo, il terzo della partita 30-15. Si vede qualcosa di meglio, tiene il servizio Lorenzo 2-1. Navone incerto Lorenzo lascia andare il dritto 30-40 palla break. Lorenzo paziente tiene lo scambio e piazza un dritto incrociato imprendibile. Break 1-3. Ancora un dritto da antologia 15-0. Servizio e dritto 30-15. La magia del passante 40-15. Palla corta e break confermato 4-1. Musetti in fiducia, ha ritrovato la lunghezza dei colpi 15-30. Tiene il servizio Navone 2-4. Passante in corridoio per Lorenzo, 30 pari. Il carrarese rimedia con il dritto 40-30. Servizio e dritto ancora 5-2. Primo doppio fallo di Navone 0-15. Schiaffo al volo vincente 15-30. Esce ancora il dritto di Navone 30-40. Set-point. Ancora fuori lo smash di Navone. Set-point. Impaziente Lorenzo stampa il rovescio in rete. Parità. Troppa fretta, vantaggio Navone. Fuori il dritto dell’argentino. Parità. Musetti sbaglia sulla palla corta 3-5. Entra la prima a Lorenzo 30-15. A rete, volée troppo lunga, Navone lo passa 30 pari. Questa volta è Navone che conquista la rete e chiude 30-40. Palla break. Serve and volley! Parità. Dritto in contropiede. Set-point. Risposta sul nastro, vincente di Musetti 6-3.
4. set
Doppio fallo Navone 15-40 due palle break. Show di Musetti, palla corta vincente. Break 0-1. Servizio a uscire 15-0. Ancora uno smash out dell’argentino 30-15. Servizio vincente 40-15. Errore di Navone e break confermato 2-0. E’ Musetti show 15-30. Sbaglia la misura della smorzata l’italiano 30 pari. Schiaffo al volo fuori di Navone. Palla break. Non controlla la risposta Musetti. Parità. Ancora uno scambio dominato con il dritto. Palla break. Annulla con il servizio in kick Navone. Parità. Tiene il servizio Navone 1-2. Ricamo a rete di Musetti 3-1. Pasticcia a rete Navone 0-30. Pennella il rovescio lungolinea Musetti 0-40. Tre palle break. Palla corta e volée di navone 15-40. Risposta profonda di Lorenzo. Break 1-4. Indovina una risposta Navone 40-15, Musetti risolve con la prima doppio break confermato 5-1. Bene a rete Navone 15 pari. Rovescio fuori di Musetti 30-15. Si distrae Lorenzo che risponde tre metri fuori. Navone tiene il servizio 2-5. Dilaga Lorenzo, 40-15, due match point ed ace finale 6-2 Musetti agli ottavi
Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani
GS Roland Garros Lorenzo Musetti [8]4666 Mariano Navone6432 Vincitore: Lorenzo Musetti ServizioSvolgimentoSet 4Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2Mariano Navone 0-15 15-15 30-15 40-155-1 → 5-2Lorenzo Musetti 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 5-1Mariano Navone 0-15 0-30 0-40 15-403-1 → 4-1Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 3-1Mariano Navone 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-0 → 2-1Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0Mariano Navone 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 6-3Mariano Navone 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 5-3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2Mariano Navone 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1Mariano Navone 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-1 → 3-1Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1Mariano Navone 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-1 → 1-1Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Mariano Navone 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-4 → 6-4Lorenzo Musetti 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4Mariano Navone 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4Lorenzo Musetti 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3Mariano Navone 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-3 → 3-3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 2-3Mariano Navone 0-15 0-30 0-401-2 → 2-2Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 1-2Mariano Navone 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 0-2Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Mariano Navone 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 40-153-5 → 4-5Mariano Navone 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 3-5Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4Mariano Navone 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-3 → 3-3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-3 → 2-3Mariano Navone 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-2 → 1-2Mariano Navone 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-1 → 0-2Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1
Statistica
Musetti 🇮🇹
Navone 🇦🇷
STATISTICHE DI SERVIZIO
Ace
3
1
Doppi falli
4
2
Prima di servizio
75/115 (65%)
98/132 (74%)
Punti vinti sulla prima
52/75 (69%)
51/98 (52%)
Punti vinti sulla seconda
18/40 (45%)
17/34 (50%)
VELOCITÀ DI SERVIZIO
Velocità massima
216km/h (134 mph)
196km/h (121 mph)
Velocità media prima
186km/h (115 mph)
171km/h (106 mph)
Velocità media seconda
151km/h (93 mph)
146km/h (90 mph)
STATISTICHE DI RISPOSTA
Punti vinti in risposta
64/132 (48%)
45/115 (39%)
Punti vinti su prima di servizio
47/98 (48%)
23/75 (31%)
Punti vinti su seconda di servizio
17/34 (50%)
22/40 (55%)
Opportunità di break
19/132 (14%)
9/115 (8%)
Palle break convertite
8/19 (42%)
5/9 (56%)
Giochi con break point convertiti
11/18 (61%)
6/19 (32%)
STATISTICHE DEI PUNTI
Totale punti vinti
134
113
Vincenti
43
31
Errori non forzati
51
49
Errori forzati
31
42
Punti vinti a rete
14/23 (61%)
24/38 (63%)
Giochi vinti a zero
3
2
TIPOLOGIA DI COLPI
Colpi da fondo
464
468
Colpi sopra la testa
1
14
Passanti
14
10
Volée
11
10
Attacchi
2
6
Drop shots
23
13
Lob
29
6 LEGGI TUTTO
ServizioSvolgimentoSet 2Andrea Vavassori / Sara Errani 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6Hugo Nys / Hao-Ching Chan 0-15 0-30 15-30 15-40 30-403-4 → 3-5Andrea Vavassori / Sara Errani 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-403-3 → 3-4Hugo Nys / Hao-Ching Chan 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3Andrea Vavassori / Sara Errani 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3Hugo Nys / Hao-Ching Chan 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-401-2 → 2-2Andrea Vavassori / Sara Errani 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Hugo Nys / Hao-Ching Chan 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Andrea Vavassori / Sara Errani 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Hugo Nys / Hao-Ching Chan 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-5 → 4-6Andrea Vavassori / Sara Errani 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5Hugo Nys / Hao-Ching Chan 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-3 → 4-4Andrea Vavassori / Sara Errani 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-403-3 → 4-3Hugo Nys / Hao-Ching Chan 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-402-3 → 3-3Andrea Vavassori / Sara Errani 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3Hugo Nys / Hao-Ching Chan 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Andrea Vavassori / Sara Errani 0-15 0-30 0-400-2 → 1-2Hugo Nys / Hao-Ching Chan 0-15 0-30 15-30 15-400-1 → 0-2Andrea Vavassori / Sara Errani 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO
Richard Gasquet
Esiste un metodo per misurare la grandezza di un tennista, sportivo o artista in generale? La scelta più immediata è quella di affidarsi ai risultati, alle vittorie nei tornei. Ai numeri. È certamente una via affidabile, ma non l’unica: tutto dipende da come si guarda al mondo, non solo allo sport. Fermarsi al freddo seppur inconfutabile calcolo matematico è esercizio che lascia pochi dubbi, ma allo stesso tempo risultata sterile e limitante in una disciplina complessa come il tennis, dove trofei, vittorie e sconfitte si confrontano quotidianamente con quello che un giocatore lascia in campo. Gli appassionati di tennis si innamorano del gioco e di un giocatore anche e soprattutto per quello che trasmette, non solo per i suoi risultati. Se guadiamo oltre al palmares e ci affidiamo anche alla passione, all’eleganza del gioco e alla creatività, allora Richard Gasquet è un tennista che non sarà facilmente dimenticato, pur con tutti i suoi limiti e contraddizioni. Nato in quel di Beziers, incantevole cittadina dell’Occitania dove le tradizioni iberiche si fondono mirabilmente con quelle transalpine creando un unicum irripetibile e affascinante, non poteva essere uno qualunque “Riccardino” e infatti non lo è mai stato. Gli fu donata una racchetta da piccolissimo e quell’arnese lo affascinò fin da subito, diventando naturale prosecuzione della sua creatività e visione degli spazi. In pochissimo tempo divenne un piccolo “fenomeno”, tanto che sulla principale rivista tennistica del paese si prese la copertina a soli 9 anni. Mai scelta fu più azzardata, e col senno di poi, sbagliata.
Quando hai un animo come il suo, innamorato del tennis come di nient’altro ma assai quieto e introverso, caricarlo di aspettative esagerate è stato un errore madornale, pagato poi a caro prezzo in una crescita spinta a tutto gas troppo presto, che non gli ha lasciato spazio per maturare personalmente e, forse, anche tecnicamente. In Francia si aspettava un campione vero dai tempi di Noah e pochi paesi al mondo hanno una base di appassionati così grande ed esigente. Si voleva un vincitore assoluto e lo si voleva subito. Debutto in tornei Pro da bambino, con qualche vittoria precoce, ma… mentre in quel di Manacor c’era un coetaneo che stava forgiando corpo e testa con una durezza e lungimiranza assoluta e nei Balcani pure, solo per citare due che poi sono “arrivati”, nel centro tecnico nazionale di Parigi c’era fretta di vincere. E la fretta è sempre una pessima consigliera… Non sappiamo quello che ne sarebbe stato di Gasquet se avesse affrontato un percorso di maturazione fisica, tecnica e umana diversa, scevro di stress micidiali e assecondando maggiormente le sue caute ambizioni. La sensazione è che difetti atavici si siano incancreniti, come la sua tendenza a stazionare troppo dietro la riga di fondo, per aver il tempo necessario di eseguire quelle aperture un po’ ampie e disegnare traiettorie eccezionali, soprattutto con quel rovescio a un mano che è sempre stato, fino alla ultima partita giocata ieri contro Sinner a Roland Garros, una gioia per gli occhi e colpo di valore assoluto.
Alla fine Gasquet ha vissuto una carriera molto lunga, accidentata da infortuni e aspettative esagerate in rapporto al suo fisico – oggettivamente non al livello dei migliori coetanei sia per forza che per resistenza – ma anche segnata da momenti belli e vincenti. Ha vinto 16 tornei, è stato n.7 del mondo e ha disputato tre semifinali Slam, Wimbledon 2007 e 2015 e US Open 2013. In fondo non ha fatto tanto peggio di Tsonga, il più forte dell’ottima covata di talenti francesi che hanno sostenuto il loro movimento nel nuovo secolo. Gli è mancato l’acuto assoluto, la vittoria in un Masters 1000 prestigioso (Monte-Carlo poteva essere uno nelle sue corde per esempio, ma c’è stato il “problema” Nadal…) o almeno una finale Slam che avrebbe meritato, ma alla fine non è mai stato uno che regalava le partite, lottava eccome, solo ha trovato di fronte avversari più forti, più tosti fisicamente, più completi ed attrezzati. Più “cattivi”, mentre lui con quel sorriso, voce bassa e timidezza, la cattiveria non sa proprio cosa sia…
Il rimpianto o almeno punto di domanda sulla carriera di Richard è sempre stato uno: perché non è mai riuscito ad evolvere, a migliorare in modo concreto il suo gioco? Effettivamente il suo tennis in 22 anni di carriera non è mai cambiato più di tanto, restando ancorato a giocate meravigliose, cambi di ritmo e accelerazioni fulminanti dopo essersi costruito lo spazio sul campo. Una bellezza vederlo mulinare la racchetta a grandissima velocità ed eleganza, colpendo la palla con estrema pulizia e creando traiettorie strepitose, ma… troppe volte la sua attitudine difensiva e la necessità di avere il tempo per le giocate l’ha portato in difesa, troppo dietro. Concedere campo e spazio ad avversari terribilmente dotati sul piano atletico, sempre più tosti e pronti a tirare pallate a mille all’ora è stato un limite che non è mai riuscito a superare. Eppure di ottimi tecnici ne ha avuti, incluso un passaggio dal nostro Riccardo Piatti, uno che il tennis lo conosce in profondità come pochi ed è in grado di toccare le corde più interiori dei suoi assistiti.
Probabilmente Gasquet ha davvero fatto quello che ha potuto, e rimproverarlo per una mancata evoluzione pari a quella dei Djokovic, dei Nadal e via dicendo sarebbe persino ingiusto. Di sicuro non è stato fortunato a crescere e attraversare il tour in un’epoca infestata da un tasso di talento e competitività mai visto prima, tanto che per arrivare a quel livello devi covare dentro di te una ferocia e durezza altrettanto smisurate, fuoco e tenacia che forse Richard non ha avuto o non è stato in grado di mantenere nel lungo periodo. Non è mai stato così tosto Gasquet, non ha retto l’enorme pressione del suo paese (infatti ha giocato quasi sempre molto male a Roland Garros, dove solo una volta ha raggiunto i quarti, una miseria vista la sua qualità su terra battuta), non è mai riuscito a trovare la chiave per migliore quel diritto troppo ampio e sfruttare a pieno la magia dei suoi tocchi. Nemmeno ha migliorato a sufficienza il servizio, in particolare la seconda palla, carenza importantissima quando sei un tennista creativo e ogni punto è una scommessa balistica.
Gasquet’s backhand: a thing of beauty 🎨
It’s time to celebrate it ❤️#richardgasquet #tennis #rolandgarros #atptour pic.twitter.com/JOI63vDdpd
— ATP Tour (@atptour) May 29, 2025
(una rassegna di bellissimi rovesci a una mano di Gasquet, il colpo che nessuno potrà mai dimenticare)
Alla fine, si torna all’attacco di questo modesto commento e ricordo su Gasquet. È stato una delusione? Ha ottenuto molto meno di quello che il suo talento poteva consentirgli? Forse sì guardando ai numeri, al gelido confronto con tanti avversari e coetanei, gente che ha vinto il doppio di lui basandosi sull’efficacia, su allenamenti mortali per durezza, solo picchiando la palla alla massima potenza senza un minimo di “arte”. Tuttavia anche quello è talento, seppur esternato in altro modo. Gasquet è stato un giocatore di talento e molto diverso da tutti gli altri. Ha lasciato alla storia del gioco un rovescio ad un mano bellissimo, un colpo che ha regalato a milioni di appassionati emozioni vere e spettacolo. Sull’erba di Wimbledon ha giocato alcune partite eccezionali, e non solo lì. È stato un giocatore rilevante, un concentrato di talento tecnico enorme ingabbiato in un fisico e inadatto a diventare leggendario, probabilmente anche poco assistito dalla necessaria tenacità e coraggio. Non tutti sono nati per diventare dei grandissimi vincenti, c’è chi nasce, vive e verrà ricordato per aver trasmesso gioia e divertimento. Vi pare poco? Buona vita e grazie, Richard.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO
Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images LEGGI TUTTO
Scritto da Jannik Über AllesPer Musetti e Paolini dovrebbe essere un semplice allenamento…Per Nardi e Stefanini sarà un incontro MOLTO complicato!Per Sonego è “mission impossible” a meno che lui trovi la giornata “di grazia” e Shelton quella storta…
Mi sono dimenticato Gigante, che svista, essendo così grosso!
Ahahahah…
Credo, per lui, una partita di “normale amministrazione”. LEGGI TUTTO