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    “Il doppio è in declino da 15 anni”: la dura critica di Nicolas Mahut al circuito ATP

    Nicolas Mahut nella foto – Foto getty images

    Nicolas Mahut, uno dei più grandi specialisti del doppio dell’ultimo decennio, ha lanciato un severo monito sullo stato attuale della disciplina nel tennis professionistico. Il veterano francese, che ha appeso la racchetta al chiodo la scorsa estate dopo Wimbledon per poi annunciare un ultimo tour qualche settimana fa, ha espresso in un’intervista a Eurosport France la sua preoccupazione per la salute di un circuito che, a suo avviso, sta progressivamente languendo sotto molti aspetti.
    “Sono passati circa quindici anni da quando è iniziato il declino di questa disciplina,” ha dichiarato Mahut. “Da quando i giocatori di singolare hanno iniziato a concentrarsi esclusivamente sulla loro carriera individuale e a giocare molto meno il doppio… principalmente a causa dell’aumento esponenziale del montepremi nel singolare. È lì che ha iniziato a perdere un po’ di interesse.”
    Il tennista di Angers, che ha deciso di abbandonare la sua attività in singolare nel 2019 per concentrarsi esclusivamente sulla modalità a coppie, ha evidenziato come l’attenzione riservata al doppio vari significativamente a seconda delle culture tennistiche: “È vero che lo sguardo che oggi si posa sul circuito di doppio non è lo stesso ovunque. A differenza di quanto accade nei paesi anglosassoni come Stati Uniti, Inghilterra o Australia, dove esiste una cultura del doppio più importante, in Francia la situazione è piuttosto denigrata. Spesso, il giocatore che non ha avuto successo nel singolare è quello che si trasferisce al doppio.”
    Questa critica severa lascia intendere che il circuito del doppio sia diventato una sorta di rifugio per quei giocatori che non possiedono le abilità necessarie per guadagnarsi da vivere come singolaristi. Una percezione che, secondo Mahut, è ulteriormente rafforzata dalla mancanza di promozione adeguata: “Un altro grave problema è che, all’interno del circuito ATP, il doppio non viene promosso a sufficienza, nonostante ci sia moltissima gente a cui piace questa disciplina. Possiamo vederlo, ad esempio, nell’importanza che ha il punto di doppio in Coppa Davis.”
    L’ex numero 1 del mondo di doppio si mostra particolarmente pessimista quando guarda al futuro della disciplina: “Sono piuttosto pessimista se penso al futuro del doppio all’interno del circuito, poiché le decisioni che vengono prese negli ultimi tempi non sono a favore del suo sviluppo.”
    Ma c’è ancora speranza di cambiare questa situazione? È la domanda che si pongono gli stessi doppisti negli ultimi quindici anni. Secondo Mahut, sarebbe importante riunire tutti coloro che hanno esperienza nel circuito per recuperare la brillantezza di una disciplina storica che non può essere lasciata morire. Il francese fa riferimento a quanto accaduto con il doppio misto agli US Open, dove la disciplina è stata praticamente marginalizzata.
    “Bisognerebbe fare qualcosa di diverso in termini di programmazione e in termini di comunicazione rispetto al doppio,” suggerisce Mahut. “Questo non ha nulla a che vedere con i social media, dove ci sono sempre più immagini, ma non si promuove mai un doppio a meno che non ci sia un giocatore di singolare coinvolto. Durante un Masters 1000, per esempio, bisogna riflettere su quando collocare un doppio. Siamo tutti d’accordo che ci piacerebbe vedere un Tsitsipas o un Rune giocare in doppio, sono sicuro che gran parte del pubblico verrebbe a vederli, perché amano vedere questa disciplina.”
    Le parole di Mahut risuonano come un campanello d’allarme per il mondo del tennis, che rischia di perdere una componente fondamentale della sua tradizione se non saranno prese misure concrete per valorizzare e promuovere in modo adeguato. La speranza è che le sue critiche costruttive possano stimolare un dibattito serio sul futuro di questa disciplina, che ha regalato al tennis alcuni dei momenti più entusiasmanti della sua storia.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Amburgo: Il Tabellone Principale. Alexander Zverev guida il seeding. Due azzurri presenti

    Darderi incontra Dedura (a proposito, pare che questo sia il suo nuovo cognome, tolto il Palomero) che 3-4 giorni fa ha perso con il nostro Speziali, 1200 del mondo che in questo momento sta giocando la semifinale a Reggio Emilia contro l’ex promessa Kyle Edmund, incredibile semifinalista agli Australian Open a 23 anni e poi, per infortuni e problemi vari, scomparso dal mondo emerso del tennis.Ecco, prima di perculare Cinà per sconfitte contro top 50 o top 100 (tra l’altro giocando benissimo) ricordiamo che ci sono altri enfant prodige considerati più forti del nostro che ancora, e ci mancherebbe, perdono con giocatori di circolo. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros M: Entry list Md e Qualificazioni. La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Nardi entra nel Md. Pellegrino fuori di 5 posti dalle quali

    Scritto da GiuseppeFa un pò specie vedere su un forum di tennis commentatori che dicono “giusto il P.R a Ruusuvuori, ridicolo a Brooksby”Basterebbe poco per vedere che il primo non riesce più a giocare a tennis, il secondo è tornato in maniera clamorosa e solo un mese fa vinceva un Atp battendo, tra gli altriDANIELTABILOKOVACEVICPAULTIAFOEinsomma, uno che non riesce manco più a giocare gli ITF è giusta la protezione, uno che vince un Atp partendo dalle quali e battendo semi e finale due top 20 è uno scandalo il P.Rtrovo sempre motivi di grande divertimento nel forum
    Sono d’accordo con te, però c’è da fare un distinguo fra i due statunitensi. Brooksby è stato fuori anche a causa di una squalifica per doping, o meglio per aver saltato tre controlli (che è equivalente ad una squalifica per doping), non so quanto casualmente o a bella posta, prima che venisse confermata ha denunciato infortunio (credo abbia subito anche un’operazione, quindi indubbiamente qualcosa c’era), ha quindi “salvato” il ranking in attesa del termine della squalifica (che è stata poi ridotta) e quindi questo “colpo di fortuna” gli permette di sfruttarlo. Che poi sia riuscito a recuperare una posizione buona in classifica non è nulla di strano, Berrettini recuperò in un paio di mesi il suo RP e lo superò dopo tre o quattro.Opelka sta conservando il ranking di tre anni fa, una classifica estremamente buona, mi sembra il 21esimo o il 23esimo posto. Da due anni se ne avvale, soprattutto grazie ad una quindicina di WC ricevute, che gli hanno permesso, anche senza grandi risultati, quest’anno, dopo un primo torneo in Australia dove ha raggiunto la finale, non ha mai vinto più di due partite di seguito, e lo stesso lo scorso anno, tranne che a Newport.Tutto questo per dire che, visto che su queste pagine qualcuno sproloquia di meritocrazia, bisognerebbe capire quanto sia meritocratico fornire entrambi i benefici (quando l’uno dovrebbe escludere l’altro).L’essere stati sfortunati (e nel caso di Brooksy non è certo dovuto alla sfortuna essere stato squalificato) non significa dover ricevere altri benefici, oltre a quelli già previsti dal circuito. LEGGI TUTTO

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    Da Panatta a Sinner: 47 anni dopo un italiano torna in finale a Roma. Sarà sfida finale con Carlos Alcaraz

    Jannik Sinner nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Erano 47 anni che un italiano non raggiungeva la finale degli Internazionali BNL d’Italia. Un digiuno interminabile che Jannik Sinner ha finalmente spezzato, conquistando l’accesso all’ultimo atto del torneo romano con una spettacolare rimonta contro l’americano Tommy Paul, battuto con il punteggio di 1-6, 6-0, 6-3.
    Una vittoria storica per il numero uno del mondo, che scrive un’altra pagina indelebile del tennis italiano e si prepara a regalare al pubblico del Foro Italico una finale da sogno contro Carlos Alcaraz. L’ultimo italiano a raggiungere questo traguardo fu Adriano Panatta nel lontano 1978, segno di quanto sia significativo il risultato ottenuto dall’altoatesino.
    Il match si è concluso alle 22:34, quando l’ultimo dritto di Paul si è allungato oltre la linea di fondo campo, permettendo a Sinner di alzare le braccia al cielo tra il boato del pubblico romano. Una rimonta straordinaria per il campione azzurro, che dopo un difficile primo set ha saputo trasformarsi completamente, dominando il secondo parziale con un pesante 6-0 e gestendo con autorità il terzo e decisivo set.
    Con questa vittoria, Sinner non solo conquista la sua prima finale a Roma, ma allunga anche la sua straordinaria striscia di successi consecutivi, confermandosi come il numero uno indiscusso del tennis mondiale. E domenica, nella finale più attesa, ad attenderlo ci sarà Carlos Alcaraz, per un duello generazionale che promette scintille.
    ATP Rome Jannik Sinner [1]166 Tommy Paul [11]603 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-3 → 6-3T. Paul 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2T. Paul 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-2 → 4-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-403-1 → 3-2T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-153-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0T. Paul 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df1-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2T. Paul 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-0 → 6-0J. Sinner 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0T. Paul 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df 40-40 40-A3-0 → 4-0J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 ace A-402-0 → 3-0T. Paul 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A1-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Paul 15-0 15-15 30-15 40-151-5 → 1-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-5 → 1-5T. Paul 15-0 30-0 40-0 40-150-4 → 0-5J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-3 → 0-4T. Paul 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-2 → 0-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A0-1 → 0-2T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Paul 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    260
    233

    Ace
    4
    0

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    44/61 (72%)
    58/74 (78%)

    Punti vinti sulla prima
    32/44 (73%)
    33/58 (57%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/17 (41%)
    7/16 (44%)

    Palle break salvate
    3/6 (50%)
    5/10 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    195
    163

    Punti vinti sulla prima di servizio
    25/58 (43%)
    12/44 (27%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    9/16 (56%)
    10/17 (59%)

    Palle break convertite
    5/10 (50%)
    3/6 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    4/6 (67%)
    2/4 (50%)

    Vincenti
    17
    13

    Errori non forzati
    32
    35

    Punti vinti al servizio
    39/61 (64%)
    40/74 (54%)

    Punti vinti in risposta
    34/74 (46%)
    22/61 (36%)

    Totale punti vinti
    73/135 (54%)
    62/135 (46%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    210 km/h (130 mph)
    219 km/h (136 mph)

    Velocità media prima
    194 km/h (120 mph)
    186 km/h (115 mph)

    Velocità media seconda
    151 km/h (93 mph)
    152 km/h (94 mph)

    Tra poco Enrico Milani LEGGI TUTTO