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    Masters e WTA 1000 Miami: Il programma completo di Martedì 18 Marzo 2025. In campo tre azzurre (LIVE)

    Elisabetta Cocciaretto nella foto – Foto Getty Images

    Grandstand – ore 16:00Varvara Gracheva vs Alycia Parks Naomi Osaka vs Yuliia Starodubtseva Petra Kvitova vs Sofia Kenin Renata Zarazua vs Ashlyn Krueger
    Butch Buchholz – ore 16:00Viktoriya Tomova vs Caty McNally vs Elisabetta Cocciaretto Lauren Davis vs Aoi Ito Taylor Townsend vs Ann Li
    Court 1 – ore 16:00Anastasia Pavlyuchenkova vs Magda Linette Jessica Bouzas Maneiro vs Lucia Bronzetti Claire Liu vs Linda Fruhvirtova Olga Danilovic vs Hailey Baptiste
    Court 7 – ore 16:00Yue Yuan vs Katerina Siniakova Lucrezia Stefanini vs Rebecca Sramkova Elena-Gabriela Ruse vs Polina Kudermetova Rebeka Masarova vs Greet Minnen
    Court 5 – ore 16:00Pavel Kotov vs Mackenzie McDonald Camilo Ugo Carabelli vs Ethan Quinn Gabriel Diallo vs Brandon Holt
    Court 2 – ore 16:00Jacob Fearnley vs Tristan Boyer Chun-Hsin Tseng vs Darwin Blanch Francisco Comesana vs Shintaro Mochizuki
    Court 3 – ore 16:00Terence Atmane vs Alexander Blockx Christopher O’Connell vs Marco Trungelliti Hugo Gaston vs Billy Harris
    Court 6 – ore 16:00Alexander Shevchenko vs Thiago Agustin Tirante James Duckworth vs Rei Sakamoto (Non prima 18:30)Adam Walton vs Tristan Schoolkate LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Lunedì 17 Marzo 2025

    Andaloro fa una piccola, grande impresa!! Vince un torneo 25k tormentato. Ha piovuto tutta la scorsa settimana e si è giocato il 1° turno sabato contro la TDS n.2 Geerts (n.303 ATP), lo stesso giorno vince 6-2 6-0 con un qualificato bulgaro. Ieri vince una battaglia con Campana Lee, TDS n.5 (n.399) per poi affrontare il nipponico Matsuoka…bene, ad inizio 3° set si interrompe nuovamente per pioggia e la finiscono oggi. Anche questa una battaglia dura spuntata dal siciliano 6-4. E poi in finale quel simpaticone (ironia) di Zapata Miralles che aveva beneficiato del ritiro dell’avversario ai quarti e passeggiare in semi.Partita per lunghi tratti dominata, seguendo lo score, da Andaloro ma sul 6-5 e servizio non chiude e lo spagnolo fa suo un tb dominato. Sembrerebbe la fine per il nostro ragazzo…invece nei primi 2 turni al servizio del 3° set annulla un totale di 4 palle break( 1 nel primo, e 3 nel secondo). Passato indenne chiude con un poderoso 6-0 dopo 2h32m di match.Trattasi di impresa perché mantenere forma fisica e mentale con tutti questi match, interruzioni e game non chiusi non è facile e in finale affrontava un cagnaccio che non più di 2 anni fa è stato n.37 del mondo…Andaloro è forte. Lo vidi Lo scorso anno in un challenger, gioco propositivo e pochi punti deboli, tranne la testa. Quest’anno sembra aver sistemato anche quella…lo aspetto nei challenger e invito tutti a dargli un’occhiata quando sarà…non ve ne pentirete 😉 LEGGI TUTTO

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    Sorteggio Masters 1000 di Miami: ecco il cammino degli azzurri nel secondo “Mille” americano

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    È stato effettuato il sorteggio del tabellone principale del Masters 1000 di Miami, con ben otto tennisti italiani impegnati nel secondo grande appuntamento della stagione statunitense. L’Italia si presenta in Florida con una rappresentanza numerosa e competitiva, a conferma del momento d’oro del tennis azzurro.
    Musetti e Berrettini: il vantaggio di essere teste di serieLorenzo Musetti e Matteo Berrettini, essendo rispettivamente la quindicesima e la ventinovesima testa di serie, inizieranno direttamente dal secondo turno, godendo così di un vantaggio non indifferente in un torneo lungo e impegnativo come quello di Miami.Il toscano, reduce da un inizio di stagione difficoltoso per colpa anche di noie fisiche, attenderà il vincente del match tra il brasiliano Thiago Seyboth Wild e il francese Quentin Halys. Un sorteggio che nasconde insidie, soprattutto in caso di vittoria del sudamericano, giocatore imprevedibile capace di exploit importanti nei grandi tornei.Per Berrettini, invece, si prospetta la sfida contro il vincitore del derby giapponese tra Kei Nishikori e Yoshihito Nishioka. Particolarmente affascinante sarebbe un eventuale confronto con Nishikori, ex numero 4 del mondo, che sta cercando di risalire la classifica dopo i problemi fisici che lo hanno tormentato negli ultimi anni. Il romano, in fase di recupero della migliore condizione, punta a un buon risultato per proseguire la sua risalita nel ranking.
    Le giovani promesse: gli occhi su CinàGrande curiosità ed attesa circondano Federico Cinà, vera novità di questo torneo per il tennis italiano. Il diciassettenne palermitano, considerato uno dei giovani più promettenti del panorama mondiale, ha ricevuto una wild card dagli organizzatori, segno della stima che gli viene riconosciuta a livello internazionale. Il siciliano attende di conoscere il nome del suo avversario, che sarà un qualificato, in quello che rappresenterà il suo debutto assoluto in un Masters 1000.Stessa situazione anche per Mattia Bellucci che pur non giovane come Cinà, affronterà anch’egli un giocatore proveniente dalle qualificazioni, con la speranza di ottenere la sua prima vittoria in un torneo di questa categoria.
    Arnaldi, Cobolli, Sonego e Darderi: le sfide dei “terribili”Per Matteo Arnaldi si prospetta un primo turno sulla carta abbastanza agevole contro il cinese Yibing Wu, precipitato al numero 421 del ranking a causa di un infortunio e che non disputa un incontro ufficiale dal settembre 2024. Una ghiotta occasione per il sanremese, in crescita costante nell’ultimo anno, per avanzare nel tabellone e confermare i progressi recenti.Due sfide contro tennisti sudamericani attendono Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego: il romano se la vedrà con il cileno Nicolas Jarry, giocatore di grande talento ma dal rendimento altalenante, mentre il torinese affronterà l’argentino Mariano Navone, specialista della terra battuta che sul cemento offre maggiori possibilità di vittoria ai suoi avversari.Per Luciano Darderi, reduce da un disastroso finale e inizo di stagione, è in programma il match contro lo spagnolo Pedro Martinez, giocatore ostico ma non imbattibile, soprattutto su questa superficie.
    Le aspettative sono particolarmente alte per Musetti e Berrettini, che grazie alla loro posizione di teste di serie potrebbero avanzare nel torneo e raggiungere le fasi finali.
    Il sorteggio completo degli italiani a Miami 2025Primo turno: – Matteo Arnaldi (🇮🇹) vs. Yibing Wu (🇨🇳)– Lorenzo Sonego (🇮🇹) vs. Mariano Navone (🇦🇷)– Flavio Cobolli (🇮🇹) vs. Nicolas Jarry (🇨🇱)– Luciano Darderi (🇮🇹) vs. Pedro Martinez (🇪🇸)– Mattia Bellucci (🇮🇹) vs. Qualificato– Federico Cinà (🇮🇹) vs. Qualificato
    Secondo turno: – Matteo Berrettini (🇮🇹) (29) vs. vincente Nishikori (🇯🇵) – Nishioka (🇯🇵)– Lorenzo Musetti (🇮🇹) (15) vs. vincente Seyboth Wild (🇧🇷) – Halys (🇫🇷)
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Luca Nardi eliminato nelle qualificazioni di Miami: Atmane si impone in due set

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Getty Images

    Luca Nardi è stato eliminato al primo turno delle qualificazioni del Masters 1000 di Miami, sconfitto dal francese Titouan Atmane con il punteggio di 6-3, 7-6(4). Una prestazione altalenante quella dell’azzurro, numero 84 del ranking, che non è riuscito a sfruttare le occasioni più importanti contro il transalpino, classificato al numero 180 del mondo.
    Nel primo set, Nardi ha sofferto particolarmente al servizio, cedendo la battuta nel quarto gioco e trovandosi rapidamente sotto per 2-5. L’italiano ha avuto una reazione d’orgoglio, riuscendo ad annullare ben quattro palle set dallo 0-40, ma nel gioco successivo non è riuscito a concretizzare tre palle break consecutive, permettendo ad Atmane di chiudere il parziale sul 6-3.
    Il secondo set ha visto un Nardi più incisivo, capace di portarsi in vantaggio per 5-3. Tuttavia, proprio quando sembrava poter rimettere in equilibrio l’incontro, l’azzurro ha ceduto la battuta nel momento di servire per il set. Si è così arrivati al tie-break, dove Luca, dopo essere stato avanti per 3-2, ha subito un parziale di cinque punti ad uno, perdendo set e match per 7 punti a 4.
    Una sconfitta amara per Nardi, che non riesce a ripetere l’exploit di Indian Wells dello scorso anno, quando da lucky loser riuscì a sorprendere Novak Djokovic al terzo turno e si subito arenato qui a Miami. Per il marchigiano, l’avventura a Miami si conclude prima ancora di iniziare, costringendolo a rinviare l’appuntamento con il tabellone principale del secondo Masters 1000 della stagione.
    ATP Miami Luca Nardi [3]36 Terence Atmane67 Vincitore: Atmane ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 3-2* 3-3* ace 3*-4 3*-5 4-5* 4-6*6-6 → 6-7T. Atmane 15-0 30-0 40-0 40-15 df6-5 → 6-6L. Nardi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-405-5 → 6-5T. Atmane 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5L. Nardi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-3 → 5-4T. Atmane 0-15 0-30 df 15-30 15-404-3 → 5-3L. Nardi 15-0 15-15 40-153-3 → 4-3T. Atmane 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3L. Nardi 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-15 40-302-2 → 3-2T. Atmane 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2L. Nardi 0-15 15-15 ace 30-15 40-151-1 → 2-1T. Atmane 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1L. Nardi 15-0 ace 15-15 df 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Atmane 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-403-5 → 3-6L. Nardi 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-A 40-40 A-402-5 → 3-5T. Atmane 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-4 → 2-4T. Atmane 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-301-3 → 1-4L. Nardi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-2 → 1-3T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Nardi 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1T. Atmane 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1

    Statistica
    Nardi 🇮🇹
    Atmane 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    257
    281

    Ace
    7
    3

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    57/91 (63%)
    42/78 (54%)

    Punti vinti sulla prima
    40/57 (70%)
    30/42 (71%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/34 (41%)
    23/36 (64%)

    Palle break salvate
    12/14 (86%)
    7/8 (88%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    86
    123

    Punti vinti sulla prima di servizio
    12/42 (29%)
    17/57 (30%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    13/36 (36%)
    20/34 (59%)

    Palle break convertite
    1/8 (13%)
    2/14 (14%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    16/18 (89%)
    13/14 (93%)

    Vincenti
    24
    26

    Errori non forzati
    39
    32

    Punti vinti al servizio
    54/91 (59%)
    53/78 (68%)

    Punti vinti in risposta
    25/78 (32%)
    37/91 (41%)

    Totale punti vinti
    79/169 (47%)
    90/169 (53%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    206 km/h (128 mph)
    211 km/h (131 mph)

    Velocità media prima
    184 km/h (114 mph)
    166 km/h (103 mph)

    Velocità media seconda
    174 km/h (108 mph)
    141 km/h (87 mph)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Draper vs. Rune, la “miglior finale possibile” a Indian Wells

    Holger Rune e Jack Draper

    Il titolo di questo commento potrebbe esser inteso come una provocazione, ma non lo è affatto. In assenza di Jannik Sinner, trovare nella prima finale Masters 1000 dell’anno due grandi talenti come Jack Draper e Holger Rune, assai diversi tra loro per gioco e personalità ma davvero forti e intriganti, è un’eccezionale novità e bellissima notizia per il tennis. Non saranno affatto felici i supporter di Alcaraz, delusi dai terribili alti e bassi del loro beniamino; e nemmeno quelli di Medvedev, apparso in discreta ripresa ma ancora lontano dai suoi fasti da n.1, ma il tennis di vertice ha assolutamente bisogno di qualità. Di personalità e personaggi. Di nuovi giocatori capaci di battere i migliori e proporsi come potenziali campioni in questa categoria di tornei, e anche degli Slam. Rune e Draper hanno tutte le carte in regola per farcela, per essere due top 5 forti e vincenti, pronti a battagliare con Jannik e Carlos. E poi diciamocelo francamente togliendoci qualche sassolino dalla scarpa… Se guardiamo al nostro “orticello italico”, con le disgrazie altrui il n.1 di Sinner è protetto in pratica fino al suo rientro, e questo diventa una magrissima consolazione per l’ingiusta pausa che sta affrontando con orgoglioso e lungimirante silenzio. Zverev inconsistente, addirittura peggiorato; Alcaraz vittima di se stesso, di quelle fiammate di qualità talmente alte che allo stesso tempo lo bruciano e consumano. Difficile per gli inseguitori raggiungere e sorpassare il nostro Campione, troppo più forte e consistente di loro. Per questo, ben vengano Draper e Rune, due nuovi contender, due grandi racchette.
    Su Rune abbiamo scritto tantissimo, esaltandone le straordinarie qualità e allo stesso tempo stigmatizzando le mancanze che dalla quarta posizione del ranking l’hanno trascinato nelle retrovie. Incredibile che un tennista così forte in tutto sia collassato su un carattere difficile da domare e contenere, con scelte sbagliate pagate a carissimo prezzo. Holger ha forza fisica, ha tutti i colpi, ha pure una discreta flessibilità di gioco e sulla lotta è uno dei migliori. “Il cattivo”, un ruolo che per molti può essere scomodo ma che per un carattere come il suo può invece rappresentare la benzina che ne alimenta competitività e voglia di vincere. Archiviate collaborazioni che non hanno portato nulla buono, è tornato simbolicamente “a casa” con il suo storico coach e forse una presenza materna meno invadente. Con meno confusione intorno e più focus sul gioco e prestazione, con meno parole da ascoltare, Holger sembra aver ritrovato quella retta via che lo portò alla prima finale M1000 a Bercy, e a vincerla concludendo un percorso da record con un filotto pazzesco di top10 battuti uno dopo l’altro. È presto forse per parlare di problemi del tutto superati, serviranno altre verifiche già da Miami, ma quando sei un talento del genere a volte basta una settimana giusta per sbloccarti e ritrovare d’incanto la massima competitività. E ripartire. Rune è diverso dagli altri: pochi portano in campo quella potenza e agonismo, e il migliore su piazza – Jannik – lo sa benissimo perché quando Holger era al suo massimo c’ha sempre sofferto affrontandolo.
    Draper è una rivelazione e per questo è una grandissima soddisfazione trovarlo in finale ad Indian Wells. Chi vi scrive l’ha sempre sostenuto ed esaltato, fin dal lontano 2019 quando fece le sue prime apparizioni tra i grandi. Il suo tennis si reggeva a malapena sui trampoli, a caccia di equilibri inesistenti per colpa di mille problemi, dal fisico incerto ad una gestione dei colpi a dir poco rivedibile. Ma… come ha sempre insegnato il mio Maestro, la prima cosa che devi vedere in un giocatore è come gli esce la palla dalle corde e come affronta i punti importanti. Beh, nel casino più totale, la racchetta di Jack da Sutton suonava come un pianoforte di Mozart e se c’era un punto importante se lo giocava nel modo corretto, magari sbagliando ma facendo istintivamente la cosa giusta. Per questo ritrovarlo tra i migliori dallo scorso anno, messi da parte – si spera per sempre – i problemi fisici e dopo aver lavorato benissimo sul gioco, è una grande notizia. Pochi come lui riescono a difendere ed attaccare con la stessa forza e qualità. Il servizio è diventato una certezza, e con la risposta punge conquistando spazio sul campo. Può farti il pungo in ogni modo e da ogni posizione, anche con tocchi precisi e attaccando la rete con l’audacia e forza degli Aussie doc. Draper sfrutta le rotazioni come pochi e batterlo è difficile per tutti perché lotta e ce la mette sempre tutta. Con lui lo spettacolo è assicurato e mi piace sottolineare che è pure una persona eccellente sul piano umano. È impegnato nel sociale, considera la vita qualcosa di più profondo del solo rincorrere una palla a caccia di trofei, tanto che Jannik Sinner l’ha capito subito e i due sono diventati amici ben presto, lontano dalle luci dei riflettori. Sostenendosi a vicenda in momenti non facili, quando Jack era k.o. nel fisico e Jannik impegnato nella sua importante decisione di lasciare le certezze della via aperta da Piatti per scrivere il proprio futuro da solo. Simpatia ed empatia, due teste profonde e pensanti che hanno legato spontaneamente, creando un legame bello e sincero. È un gran Ace per Jack, ce lo fa piacere ancor di più.
    Che finale sarà stasera? Intanto speriamo una bellissima partita a chiudere un torneo che ha vissuto tra diversi problemi, condizioni che hanno scontentato tutti o quasi, troppi alti e bassi per esser davvero quel “Tennis Paradise” che le trionfali campagne di marteking vogliono venderci… magari ci torneremo a bocce ferme. L’edizione 2025 di IW ci presenta comunque la primissima finale 1000 tra due giocatori nati nel nuovo millennio, e questo è già un dato rilevante. Rune ha vinto l’unico precedente, Cincinnati 2024, in due netti set. Stasera nel deserto della California Holger e Jack troveranno condizioni molto diverse e i due tennisti vivono momenti differenti rispetto all’estate scorsa. Non è facile fare le carte a questa partita. Rune ha battuto Medvedev in modo assai convincente, imponendo una fisicità e spinta che alla fine ha stroncato la resistenza del russo, ma… stroncare con quel tipo di match la resistenza di Draper sembra impresa non facile, servirà qualcosa di più. Draper ha trovato momenti di tennis fantastici contro Alcaraz, provocando dei veri black out nei gioco dello spagnolo, incappato in caterve di errori vista l’impossibilità di prendersi il punto come voleva. La finale potrebbe essere una vera partita a scacchi, magari molto tirata e dura fisicamente, tanto che la lucidità nella gestione delle fasi delicate potrebbe contare più di ogni vincente.
    Rune dovrà servire molto, molto bene per tenere a bada la qualità in risposta di Draper, ma a sua volta anche la risposta di Rune può esser assai pungente. Spesso Holger perde la pazienza quando è costretto a scambi prolungati sul rovescio, e qua potrebbe insistere Draper lavorando bene la palla col suo “gancio” mancino per poi accelerare all’improvviso col lungo linea, portando Holger a colpire in corsa col diritto, fase nella quale non sempre è preciso. Draper però reggerà fisicamente contro un duro lottatore come il danese? Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una partita molto intrigante, magari capitolo di una nuova rivalità al vertice. Holger e Jack hanno tutto quel che serve per essere due campioni veri. Per questo la finale di Indian Wells 2025 è a mio giudizio la miglior finale possibile, assai più di un Alcaraz – Medvedev. Una graditissima sorpresa, tutta da gustare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Draper ferma Alcaraz: niente tris a Indian Wells per lo spagnolo

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Jack Draper ha interrotto la striscia di 16 vittorie consecutive di Carlos Alcaraz al BNP Paribas Open sabato, qualificandosi per la sua prima finale in un ATP Masters 1000.
    Il 23enne britannico ha avuto una reazione coraggiosa dopo aver perso per la prima volta in carriera un set a zero, prevalendo con il punteggio di 6-1, 0-6, 6-4. Con questa vittoria, ottenuta in un’ora e 44 minuti, Draper si è assicurato l’ingresso nella Top 10 del ranking ATP per la prima volta nella sua carriera a partire da lunedì.Alcaraz puntava a diventare il primo giocatore nato nel 1991 o successivamente a vincere tre titoli consecutivi in singolare in un evento del circuito ATP, ma non è riuscito a mantenere lo slancio nel set decisivo. Draper è stato pronto a individuare il cambiamento di posizione di Alcaraz in risposta nel secondo set, e ha limitato la sua capacità di attaccare da fondo campo sfruttando i suoi pesanti dritti con topspin.
    Lo spagnolo aveva accumulato 35 parziali vinti consecutivamente nel torneo californiano, ma la striscia si è interrotta in maniera completamente inaspettata. Carlos è apparso irriconoscibile nel primo set, angosciato da un’ondata inesauribile di errori non forzati fin dall’inizio. Privo di timing, senza la determinazione per trovare soluzioni tattiche e con un Draper molto concentrato nell’approfittare delle opportunità, il fallimento è stato totale e ha favorito una vittoria del parziale molto comoda per il britannico.
    Tutto è cambiato radicalmente nel secondo set, in cui i ruoli si sono invertiti. Alcaraz è sopravvissuto a se stesso nel primo game al servizio e, da quel momento, è volato sul campo come solo i tennisti del suo calibro sanno fare. Non ha dato alcuna possibilità a Jack, asfissiato dal flusso inesauribile di vincenti che gli è piombato addosso dall’altra parte del campo. Quelli che prima erano errori semplici si sono trasformati in colpi vincenti spettacolari e l’incontro si è riequilibrato.
    Un terreno inquietante per entrambi si è aperto nel terzo parziale, ma tutto è stato condizionato da un errore sorprendente del giudice di sedia, Mohamed Lahyani, nel terzo game. Ha penalizzato grossolanamente Carlos (anche se lo spagnolo ha accettato con molto fair play la decisione del Giudice di Sedia), che ha perso un po’ di energie a livello fisico, morale e forse tennistico, subendo in quello stesso game un break che sembrava letale vista la ritrovata solidità del britannico. Non si possono fare trucchi di magia sempre, per quanto forti si possa essere, e Alcaraz non solo non è riuscito a reagire, ma ha terminato la partita sentendosi chiaramente inferiore a un Jack Draper apparso in certe fasi della partita in grandissima forma chiudendo il match per 6 a 4, dopo aver tremato quando ha servito per la prima volta per il match sul 5 a 2. Il britannico è un meritatissimo finalista di Indian Wells e cercherà il titolo contro Holger Rune..
    ATP Indian Wells Jack Draper [13]606 Carlos Alcaraz [2]164 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4J. Draper 0-15 0-30 df 15-30 15-405-2 → 5-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A4-2 → 5-2J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-2 → 4-2C. Alcaraz 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 3-2J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1J. Draper 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Draper 15-0 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-5 → 0-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-4 → 0-5J. Draper 0-15 0-30 15-30 15-400-3 → 0-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3J. Draper 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df0-1 → 0-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Draper 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-404-1 → 5-1J. Draper 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace 40-30 ace3-1 → 4-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-0 → 3-1J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-0 → 3-0C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 df df1-0 → 2-0J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Draper 🇬🇧
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    249
    228

    Ace
    4
    3

    Doppi falli
    2
    4

    Prima di servizio
    47/69 (68%)
    39/70 (56%)

    Punti vinti sulla prima
    30/47 (64%)
    25/39 (64%)

    Punti vinti sulla seconda
    11/22 (50%)
    14/31 (45%)

    Palle break salvate
    5/9 (56%)
    1/5 (20%)

    Giochi di servizio giocati
    12
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    207
    164

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/39 (36%)
    17/47 (36%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    17/31 (55%)
    11/22 (50%)

    Palle break convertite
    4/5 (80%)
    4/9 (44%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    12

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    6/8 (75%)
    13/18 (72%)

    Vincenti
    13
    26

    Errori non forzati
    24
    30

    Punti vinti al servizio
    41/69 (59%)
    39/70 (56%)

    Punti vinti in risposta
    31/70 (44%)
    28/69 (41%)

    Totale punti vinti
    72/139 (52%)
    67/139 (48%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    218 km/h (135 mph)
    220 km/h (136 mph)

    Velocità media prima
    190 km/h (118 mph)
    191 km/h (118 mph)

    Velocità media seconda
    163 km/h (101 mph)
    184 km/h (114 mph)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO