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    Pedro Martinez: “Nessuno riuscirà ad avvicinarsi al livello di Alcaraz e Sinner a breve termine”

    Sinner e Alcaraz a New York

    Anche gli avversari ne sono consapevoli: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono i migliori giocatori al mondo per distacco, davvero lontani da tutta la concorrenza. Lo conferma anche Pedro Martinez, sottolineando che a suo dire nessuno sarà in grado di avvicinarli ed essere davvero una insidia a breve termine. Lo spagnolo, diventato “famoso” per la sua particolare decisione di sbarcare sulla piattaforma OnlyFans per condividere – a pagamento – contenuti esclusivi del dietro del quinte del tour e della sua vita da professionista in giro per il mondo, ha parlato dello status quo del tennis di vertice, dominato totalmente da Jannik e Carlos. I due campioni hanno vinto i quattro Slam quest’anno, e le finali di tutti i più importanti eventi stanno diventando quasi una questione privata.
    “Sarà difficile per qualcuno raggiungere presto il livello di Alcaraz e Sinner”, afferma Martinez a latere della Davis Cup, dove con la Spagna in quel di Marbella se la vedrà con i danesi di Rune. “Non vedo nessuno avvicinarsi a loro, anche perché Djokovic sta invecchiando”.
    “Novak sta ancora giocando un tennis incredibile, ma quando uno degli altri due è dalla parte opposta della rete allora si avverte tutto il peso dell’età. È evidente che non ha più 30, 28 o 25 anni. Questi due ragazzi hanno 15 anni in meno di lui e sono nel fiore della carriera, mentre Djokovic ha tanti anni di carriera alle spalle. Sta giocando un tennis davvero buono, ma non è lo stesso di 10 anni fa, quando non perdeva così tanto”.
    Per Martinez era Draper il candidato ideale a fare da terzo incomodo, ma i suoi ripetuti infortuni lo penalizzano moltissimo. “Draper stava giocando bene, ma non ancora al livello di Sinner e Alcaraz, poi si è infortunato a Wimbledon. Sta faticando un po’, con alti e bassi fisici. Vediamo se nei prossimi anni ci sarà qualche giovane giocatore in grado di raggiungere quel livello. Ma al momento, vedo una lotta tra loro due e poi una lotta tra tutti gli altri”. Quasi due tour separati lascia intendere Martinez, forse un’affermazione un po’ brusca ma, guardando all’ultimo periodo, piuttosto realistica.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    12 settembre 1988: Wilander diventa n.1 dopo aver battuto Lendl nella finale di US Open

    Wilander con la coppa di US Open 1988

    “Non ho mai visto un tennista giocare un match così importante e riuscire ad andare tanto sopra a quelli che tutti consideravamo essere i suoi limiti”. Così il leggendario Rino Tommasi commentò la stupefacente vittoria di Mats Wilander all’edizione 1988 di US Open, battendo un fortissimo Ivan Lendl in una finale magnifica, che regalò allo svedese il terzo Slam di quella stagione per lui irripetibile (e settimo in carriera), issandolo all’indomani sul trono del tennis maschile per la prima volta. Quel lunedì che segnò la detronizzazione di Lendl dopo 157 settimane di fila da n.1 era esattamente il 12 settembre 1988. Wilander è stato uno dei tennisti più consistenti degli ’80s, fortissimo atleta e mago della tattica. Nessuno come lui riusciva a trasformarsi da “pallettaro” totale, uno capace di star lì a rimettere palle lente e storte per stroncare la resistenza e pazienza dell’avversario di turno, ad attaccante sopraffino, velocissimo nel correre a rete e prendersi il punto con tocchi tutt’altro che modesti. Leggeva le situazioni di gioco e il momento dell’avversario alla perfezione, ed era freddissimo e lucido nel trovare le contromosse ideali a mettere in difficoltà il rivale. Concentrazione assoluta, come dimostra la finale di Roland Garros del suo favoloso ’88: per tenere ferma l’esuberanza in risposta di Leconte servì il 97% di prime palle in gioco, segno di una tenuta mentale assoluta. In quegli anni Mats fu uno dei più forti e regolari, ma spesso veniva surclassato dalla maggior potenza di Lendl e Becker, o dai tocchi magici di McEnroe ed Edberg. Nel 1988 Wilander iniziò l’anno con una eccellente affermazione agli Australian Open (suo terzo titolo “down under”), quindi vinse anche a Key Biscayne, in quello che all’epoca era il torneo più prestigioso dopo gli Slam. Si issò al n.2 del mondo, e Lendl divenne per la prima volta “prendibile”, non solo un miraggio.
    Mats dominò Roland Garros ma sull’erba di Wimbledon non andò oltre i quarti di finale, mai superati in carriera a Londra. Dopo l’erba tutti negli USA per i tornei sul “duro”, e Wilander si mostrò durissimo, determinato a colmare il gap con Lendl. Lo svedese si impose a Cincinnati, Lendl a Toronto. Chi dei due avesse vinto US Open sarebbe stato n.1 all’indomani della finale a New York. La finale tanto attesa dal mondo del tennis si concretizzò. E non fu una finale come tante. Ivan era il campione in carica nelle tre edizioni precedenti, il suo tennis forte di servizio e un diritto pesantissimo diventava quasi imbattibile a Flushing Meadows ma in quella domenica newyorkese accadde il miracolo. Mats prevalse per 6-4 4-6 6-3 5-7 6-4 al termine di 4 ore e 54 minuti di vera battaglia a tutto campo, in una delle finali più belle e iconiche nella storia ultracentenaria del torneo. Pensando ai nostri giorni, stride constatare che lo svedese ritirò un assegno di “soli” 275mila dollari per il titolo… ma quel giorno Wilander pensava solo alla gloria, a vincere il settimo Slam in carriera e battere l’eterno (e poco amato) rivale. Ci riuscì mettendo in campo un tennis sorprendente e bellissimo.
    Lendl era solito soverchiare Wilander con la potenza dei suoi colpi, rispondendo così profondo e “pesante” da buttare così indietro lo svedese da aprirsi il campo e quindi entrare con un fendente successivo. Mats era consapevole che i suoi colpi non erano abbastanza potenti da poter reggere in scambi prolungati sul cemento contro Lendl, per questo si impose di attaccare a più non posso, venendo a rete il prima possibile e mettendo molta pressione al ceco, in modo da non lasciarlo sbracciare col diritto. Servì bene Mats ma soprattutto usò come mai in carriera il back di rovescio per venire a rete, spesso con palle non profondissime ma un po’ storte e corte, per mandare fuori posizione Lendl. Mats alternò alla grande parabole più alte ad improvvise accelerazioni, non solo col suo bellissimo rovescio d’incontro – il miglior colpo del suo repertorio – ma anche col diritto, prendendosi grandi rischi e speso sfidando pure quello dello “Zar” sulla diagonale, dove generalmente pagava dazio. Volava quel giorno Wilander, fece tutto benissimo con un’intensità e vigore tali da stroncare la durissima corazza di Lendl, alla fine sconfitto. Fu una partita capolavoro per lo svedese, nel complesso la sua migliore visto il contesto, il rivale, il peso specifico dell’evento.
    Wilander toccò l’apice della carriera, ma da lì il poco arrivò il crollo. Restò n.1 per 20 settimane, vincendo il torneo di Palermo da leader nel ranking, ma dopo gli Australian Open 1989 Lendl si riprese il n.1 e Mats iniziò una lenta discesa, senza mai ritrovare quella forza fisica e mentale che l’aveva portato a vincere tre Slam su quattro nel ’88. “Mi sentivo il miglior giocatore del mondo nel 1988, ma una volta che sono stato etichettato come numero 1 con la prima posizione in classifica ho vissuto quattro mesi scioccanti… Fui semplicemente pessimo nell’affrontare quella pressione”, affermò Mats a fine carriera, confermando quanto pagò lo sforzo per arrivare in vetta, poi incapace di reggere a quel livello. La sua impresa a New York e la conseguente ascesa sul trono del ranking resta una delle pagine più leggendarie del tennis maschile moderno.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Venerdì 12 Settembre 2025

    Andrea Picchione nella foto

    CH Szczecin – terra – (🌦️ 18-11)QF Pellegrino – Blancaneaux ore 16:30Il match deve ancora iniziare

    CH Targu Mures – terra – (🌦️ 23-13)QF Trungelliti – Agamenone 2° inc. ore 12Il match deve ancora iniziare
    QF Picchione – Clarke Inizio 13:00Il match deve ancora iniziare

    CH Guangzhou – hard – (🌦️ 27-17)QF Binda /Simakin – Romios /Seggerman 2° inc. ore 09Il match deve ancora iniziare

    CH Biella – terra – (🌦️ 22-13)QF Cadenasso – Sels Inizio 12:30Il match deve ancora iniziare
    QF Napolitano – Martin Tiffon Non prima 14:30Il match deve ancora iniziare
    SF Kopp /Weis – Cadenasso /Romano 2° inc. ore 15Il match deve ancora iniziare

    San Sebastian 125 – terra – (🌦️ 19-16)QF Moratelli /Semenistaja – Morderger /Morderger 5 incontro dalle 12:00WTA San Sebastian 125 Angelica Moratelli / Darja Semenistaja [1]304 Tayisiya Morderger / Yana Morderger• 154ServizioSvolgimentoSet 1Tayisiya Morderger / Yana Morderger 0-15 15-15 15-30Angelica Moratelli / Darja Semenistaja 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4Tayisiya Morderger / Yana Morderger 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-402-4 → 3-4Angelica Moratelli / Darja Semenistaja 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4Tayisiya Morderger / Yana Morderger 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 1-4Angelica Moratelli / Darja Semenistaja 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-401-2 → 1-3Tayisiya Morderger / Yana Morderger 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Angelica Moratelli / Darja Semenistaja 0-15 0-30 0-40 15-401-0 → 1-1Tayisiya Morderger / Yana Morderger 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-400-0 → 1-0

    Huzhou 125 – terra – (🌤️ 34-26)QF Pieri – Gasanova ore 05:00WTA Huzhou 125 Jessica Pieri• 0620 Anastasia Gasanova0760 Vincitore: Gasanova ServizioSvolgimentoSet 3Jessica PieriServizioSvolgimentoSet 2Jessica Pieri 0-15 0-30 0-402-5 → 2-6Anastasia Gasanova 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-5 → 2-5Jessica Pieri 15-0 15-15 30-15 30-30 30-401-4 → 1-5Anastasia Gasanova 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4Jessica Pieri 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3Anastasia Gasanova 0-15 0-30 0-400-2 → 1-2Jessica Pieri 0-15 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2Anastasia Gasanova 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0-2* 0-3* 1*-3 2*-3 2-4* 3-4* 4*-4 4*-5 5-5* 6-5* 6*-6 6*-76-6 → 6-7Anastasia Gasanova 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6Jessica Pieri 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5Anastasia Gasanova 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-404-5 → 5-5Jessica Pieri 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-5 → 4-5Anastasia Gasanova 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-4 → 3-5Jessica Pieri 0-15 15-15 30-15 40-152-4 → 3-4Anastasia Gasanova 0-15 0-30 15-30 15-401-4 → 2-4Jessica Pieri 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-3 → 1-4Anastasia Gasanova 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 1-3Jessica Pieri 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-2 → 1-2Anastasia Gasanova 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2Jessica Pieri 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1

    Ljubljana 125 – terra – (🌤️ 25-12) QF Fomina-Klotz /Pedone – Juvan /Novak 4 incontro dalle 09:00Il match deve ancora iniziare
    QF Skoch /Waltert – Ambrosio /Zantedeschi 3 incontro dalle 09:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Chengdu e Hangzhou: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Luca Nardi entra nel Md di Hangzhou

    Scritto da MARMASIo credo e spero che Musetti giochi questo torneo per 3 ragioni.Ha giocato pochissimo tra RG e US Open e quindi penso che abbia necessità di mettere partite sulle gambe più che di riposare… Due settimane di recupero dopo New York dovrebbero essere sufficienti.Ha anche bisogno di tornare a vincere un torneo… Certo non sarà Wimbledon, ma alzare trofei dà sempre convinzione e la convinzione è la miglior benzina per il suo tennis.È già in ottima posizione nella race to Torino. Mettere in cascina altri 250 punti non dico che sarebbe un’ipoteca, ma sicuramente un altro grandissimo passo avanti.Poi fare discorsi sulla programmazione lascia sempre il tempo che trova… Troppe le variabili che non conosciamo.Aspettiamo e vediamo che succede…
    Sarebbero importantissimi e questo torneo è alla portata, ma leggendo la lista scorgo dei nomi a lui ostici e che sul duro se la cavano bene: Griekspoor che lo ha battuto a Rotterdam quando Lorenzo sprecò anche MatchPoint, Nakashima che lo ha già battuto agli UsOpen dello scorso anno, Norrie che sembra essersi ripreso e lo ha battuto recentemente. Perricard con Muso perde sempre, ma sarà sempre così?Poi Darderi e Sonego, ok i derby Musetti li vince sempre tranne con Sinner, ma non sono da prendere sottogamba.E’ assolutamente un torneo alla sua portata, non fosse altro che è la prima testa di serie e sul cemento sembra aver cominciato a giocare bene, ma quelle che disputerà saranno quattro partite da battaglia, niente di semplice.Poi, ovviamente, il discorso che hai fatto sull’alzare trofei come carburante per il futuro è perfetto, sono certo che lo scorso anno se avesse vinto una finale avrebbe vinto anche le altre, alla fine c’era una sorta di blocco contro Shang, un 6-1 nel secondo set per il cinese ho molti dubbi che possa verificarsi ancora in futuro. LEGGI TUTTO

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    Darderi esulta per il best ranking, ma non vuole fermarsi: “Ho cambiato mentalità, il mio gioco è più aggressivo”

    Luciano Darderi, n.30 ATP

    L’appetito vien mangiando… Proprio quello che pensa Luciano Darderi, al best ranking di n.30 ATP questa settimana dopo il buon US Open e il successo al Challenger di Genova, convinto di poter continuare a crescere nel suo tennis e migliorare ulteriormente la sua classifica. Il 23enne italiano nato in Argentina è stato una delle sorprese più liete dell’italtennis nel 2025, ma anche a livello globale. Con 3 titoli ATP vinti e un tennis assai migliorato nel corso degli ultimi mesi sui campi veloci, Luciano afferma di aver cambiato passo, nel tennis e ancor più come mentalità. Un approccio su cui ha lavorato molto dall’anno scorso e che inizialmente gli è costato qualche sconfitta di troppo, ma si è ripreso tutto con gli interessi dallo sbarco su terra battuta al Challenger di Napoli. In Campania ha fatto finale, quindi è arrivato il titolo ATP 250 a Marrakech, poi il sorprendente terzo turno a Wimbledon che l’ha lanciato alla splendida doppietta Bastad – Umag. Darderi ha parlato a SuperTennis, confermando quanto sia felice del suo momento e voglioso di non fermarsi qua: ha poco di difendere nelle prossime settimane e se riuscirà a giocare bene anche in Asia, per lui potrebbero aprirsi prospettive ancor più intriganti.
    “Prima ero convinto di poter far punti solo sulla terra, ma ora ho cambiato mentalità” confessa Luciano. “So che posso giocare anche bene sul veloce e nei grandi tornei perché mi sono reso conto che per entrare in top 20, top 15, top 10, bisogna vincere dappertutto. Adesso questa è la mia mentalità, è cambiata per poter crescere. Sto lavorando anche sul gioco, che è più aggressivo. Sta andando bene come gioco con il servizio e il diritto ma penso che il rovescio mi aiuti più sul cemento che sulla terra, ed è una cosa positiva per me”.
    “Sulla sulla terra penso di giocare al mio meglio, ma questo non vuol dire che non possa far bene anche bene sul cemento, e ho fatto bene anche sull’erba” afferma Darderi, forte del terzo turno raggiunto per la prima volta sia a Wimbledon e a US Open, i suoi migliori piazzamenti nei tornei dello Slam. “A New York ho affrontato al terzo turno Alcaraz, che ha vinto il torneo… E stato un peccato perché sentivo che stavo esprimendo un livello di gioco molto buono. Sento di essere migliorato tanto sul cemento e so che ho ancora molto da migliorare. Ho tantissimi margini di miglioramento, ho bisogno di giocare ancora più tornei su questa superficie per prendere fiducia”.
    “Ci sono ancora tanti torni da giocare e ho pochi punti a difendere, posso salire ancora in classifica. Sono molto fiducioso, stiamo lavorando bene. Adesso cercherò di fare il massimo nei tornei in Asia” conclude Darderi. Effettivamente Luciano ha solo 60 punti in scadenza nelle prossime settimane, 10 a Shanghai e 50 a Vienna. La top 20 dista settecento punti, e ci sono avversari assai agguerriti in quella fascia di classifica, ma chissà… Intanto sarà importante puntare a scalare qualche posizione per terminare l’anno tra trenta, in modo di essere testa di serie agli Australian Open 2026.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Giovedì 11 Settembre 2025

    Andrea Pellegrino nella foto

    CH Szczecin – terra – (🌦️ 21-13)R16 Pellegrino – Molleker 2° inc. ore 13Il match deve ancora iniziare

    CH Guangzhou – hard – (🌦️ 33-27)R16 Basavareddy – Zeppieri ore 7:00ATP Guangzhou Nishesh Basavareddy [3]• 061 Giulio Zeppieri040 Vincitore: Basavareddy ServizioSvolgimentoSet 2N. BasavareddyG. Zeppieri 0-15 0-30 15-30 15-40 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Basavareddy 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4G. Zeppieri 15-0 15-15 df 30-15 40-155-3 → 5-4N. Basavareddy 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace4-3 → 5-3G. Zeppieri 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3N. Basavareddy 30-0 40-0 ace3-2 → 4-2G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-15 ace3-1 → 3-2N. Basavareddy 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1G. Zeppieri 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 2-1N. Basavareddy 15-0 ace 30-0 40-00-1 → 1-1G. Zeppieri 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1

    R16 Binda /Simakin – Kadhe /Prashanth Non prima 05:30ATP Guangzhou Alexandr Binda / Ilia Simakin7210 Arjun Kadhe / Vijay Sundar Prashanth666 Vincitore: Binda / Simakin ServizioSvolgimentoSet 3A. Binda / Simakin 1-0 ace 1-1 1-2 2-2 2-3 3-3 4-3 5-3 5-4 6-4 7-4 7-5 df 8-5 ace 9-5 9-6ServizioSvolgimentoSet 2A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-5 → 2-6A. Binda / Simakin 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 df2-4 → 2-5A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4A. Binda / Simakin 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-402-2 → 2-3A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2A. Binda / Simakin 15-0 ace 30-0 40-01-1 → 2-1A. Kadhe / Sundar Prashanth 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1A. Binda / Simakin 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-30 40-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 3-1* df 4*-1 4*-2 5-2* 6-2* 6*-3 6*-46-6 → 7-6A. Binda / Simakin 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-6 → 6-6A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6A. Binda / Simakin 15-0 ace 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df4-4 → 4-5A. Binda / Simakin 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-403-4 → 4-4A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4A. Binda / Simakin 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-402-3 → 3-3A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3A. Binda / Simakin 15-0 30-0 ace 40-01-2 → 2-2A. Kadhe / Sundar Prashanth 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2A. Binda / Simakin 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-400-1 → 1-1A. Kadhe / Sundar Prashanth 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    CH Targu Mures – terra – (🌥️ 26-15)R16 Denolly – Picchione Inizio 12:00Il match deve ancora iniziare
    QF Oberleitner /Poljicak – Agamenone /Lorusso 2° inc. ore 16Il match deve ancora iniziare

    CH Rennes – Indoor HardR16 Cina – Geerts Non prima 14:00Il match deve ancora iniziare

    CH Biella – terra – (☀️ 22-13)QF Dalla Valle /Oradini – Cadenasso /Romano Inizio 12:00Il match deve ancora iniziare
    R16 Fonio – Kolar 2° inc. ore 12Il match deve ancora iniziare
    R16 Arnaboldi – Napolitano 3° inc. ore 12Il match deve ancora iniziare
    QF Fuchs /Thayne – Kopp /Weis 4° inc. ore 12Il match deve ancora iniziare

    San Sebastian 125 – terra – (🌤️ 22-15)QF Moratelli /Semenistaja – Morderger /Morderger 6 incontro dalle 10:00Il match deve ancora iniziare

    Huzhou 125 – terra – (🌤️ 31-26)2T Carle – Pieri ore 06:30WTA Huzhou 125 Maria Lourdes Carle [1]622 Jessica Pieri466 Vincitore: Pieri ServizioSvolgimentoSet 3Jessica Pieri 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-5 → 2-6Maria Lourdes Carle 0-15 0-30 0-40 15-402-4 → 2-5Jessica Pieri 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 2-4Maria Lourdes Carle 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 2-3Jessica Pieri 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 2-2Maria Lourdes Carle 0-15 0-30 15-30 15-402-0 → 2-1Jessica Pieri 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0Maria Lourdes Carle 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Jessica Pieri 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 2-6Maria Lourdes Carle 0-15 0-30 15-30 15-402-4 → 2-5Jessica Pieri 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4Maria Lourdes Carle 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-3 → 2-3Jessica Pieri 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3Maria Lourdes Carle 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 1-2Jessica Pieri 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Maria Lourdes Carle 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Jessica Pieri 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A5-4 → 6-4Maria Lourdes Carle 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4Jessica Pieri 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4Maria Lourdes Carle 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3Jessica Pieri 15-0 15-15 15-30 15-402-3 → 3-3Maria Lourdes Carle 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-3 → 2-3Jessica Pieri 0-15 0-30 15-30 15-400-3 → 1-3Maria Lourdes Carle 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-2 → 0-3Jessica Pieri 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2Maria Lourdes Carle 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1

    2T Cherubini – Charaeva ore 06:30WTA Huzhou 125 Diletta Cherubini461 Alina Charaeva [9]606 Vincitore: Charaeva ServizioSvolgimentoSet 3Diletta Cherubini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-5 → 1-6Alina Charaeva 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 1-5Diletta Cherubini 0-15 0-30 15-30 15-401-3 → 1-4Alina Charaeva 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 1-3Diletta Cherubini 0-15 15-15 30-15 40-150-2 → 1-2Alina Charaeva 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 0-2Diletta Cherubini 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Alina Charaeva 0-15 0-30 15-30 15-405-0 → 6-0Diletta Cherubini 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0Alina Charaeva 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-0 → 4-0Diletta Cherubini 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 3-0Alina Charaeva 0-15 0-30 15-30 15-401-0 → 2-0Diletta Cherubini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Alina Charaeva 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 4-6Diletta Cherubini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 4-5Alina Charaeva 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-4 → 3-5Diletta Cherubini 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4Alina Charaeva 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4Diletta Cherubini 0-15 0-30 0-40 15-402-2 → 2-3Alina Charaeva 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-1 → 2-2Diletta Cherubini 15-0 15-15 15-30 15-402-0 → 2-1Alina Charaeva 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Diletta Cherubini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Ljubljana 125 – terra – (🌦️ 22-11) 2T Juvan – Pedone 2 incontro dalle 10:00Il match deve ancora iniziare
    2T Brancaccio – Barthel 3 incontro dalle 10:00Il match deve ancora iniziare
    1T Kucmova /Zaar – Fomina-Klotz /Pedone 4 incontro dalle 10:00Il match deve ancora iniziare

    Guadalajara 500 – hard – (⛈️ 27-17)2T Stefanini – Frech 2 incontro dalle 02:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Berrettini annuncia il ritorno: rientro previsto a Hangzhou

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Il 2025 non è stato fin qui un anno semplice per Matteo Berrettini. Dopo i problemi fisici che lo hanno costretto a saltare Roland Garros e l’intera stagione sull’erba, il romano aveva tentato un rientro a Wimbledon, dove però si era arreso al primo turno contro il polacco Kamil Majchrzak in una dura battaglia di cinque set. Una sconfitta che aveva evidenziato come i problemi non fossero ancora del tutto risolti, tanto da obbligarlo a un nuovo stop.
    Oggi, però, arriva finalmente una notizia positiva per i tifosi italiani: Berrettini ha scelto i social per annunciare il suo ritorno in campo. Con un messaggio breve ma eloquente – “Ultimi preparativi… ci vediamo a Hangzhou” – ha rivelato che tornerà a competere la prossima settimana, in occasione di uno dei due tornei ATP 250 in programma in Cina.
    Il rientro a Hangzhou rappresenta una nuova occasione per rimettere in moto la sua stagione e provare a lasciarsi alle spalle i guai fisici che, ormai da troppo tempo, ne condizionano la continuità. L’auspicio, naturalmente, è che questa volta possa trattarsi di un rientro definitivo, senza nuove interruzioni fino alla fine del 2025.Il talento e la potenza di Berrettini non sono mai stati messi in discussione: ora la speranza è che anche il fisico gli consenta di esprimere il suo miglior tennis con continuità. LEGGI TUTTO

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    Becker ipotizza un ritiro non lontano per Djokovic: “Le Olimpiadi 2028? Irrealistico. Le sue parole dopo US Open già sanno di addio”

    Novak Djokovic a US Open 2025

    Con la sua grinta leonina, “Nole” non ne vuol sapere di mollare, ma… per quanto ancora? La sconfitta in semifinale a US Open patita da Novak Djokovic contro Carlos Alcaraz ha dato nuova linfa al dibattito su quando il serbo scriverà la parola fine alla sua leggendaria carriera. A rafforzare le ipotesi su di un ritiro non così lontano le sue stesse parole nella conferenza post partita: mai aveva affermato a chiare lettere che contro il vigore di potenza atletica di Sinner e Alcaraz le sue armi sono ormai spuntate. Così la pensa che Boris Becker, che conosce benissimo il campione di Belgrado per averlo accompagnato come coach in alcune delle migliori stagioni. Intervenuto al podcast di Andrea Petkovic, Boris ha commentato le parole di Novak Djokovic sul proseguimento della carriera nei tornei dello Slam nel 2026, vedendovi un chiaro indizio di un possibile addio al tennis al termine degli US Open del prossimo anno.
    “Parto dalla prima semifinale tra Alcaraz e Djokovic,” afferma Becker. “È straordinario come Djokovic sia riuscito a tenere botta per due set. Nel secondo, forse, avrebbe addirittura potuto vincere. Ma ancora una volta Alcaraz si è dimostrato più forte fisicamente e, nel terzo set, anche tennisticamente. Non possiamo sorprenderci: Novak ha 38 anni. Ma il fatto che oggi sia ancora il terzo giocatore più forte del circuito è incredibile per lui… e allo stesso tempo poco confortante per tutti gli altri. Dopo la partita, però, ha ammesso per la prima volta che non è più sostenibile affrontare giocatori come Sinner e Alcaraz tre set su cinque. E ha lasciato intendere di non sapere ancora quanto durerà la sua avventura negli Slam.”
    Becker ha sottolineato come, per la prima volta, Djokovic abbia parlato apertamente della possibilità che il 2026 rappresenti la sua ultima stagione da protagonista nei tornei major: “Ha detto che può ancora competere con questi due, ed è vero. Ma perché gioca a tennis? Per vincere Roma o Montecarlo per la diciassettesima volta… oppure per conquistare un altro Slam e arrivare a 25 titoli? Credo sia la seconda opzione. E oggi ha ammesso che, vista l’età e la forza della nuova generazione, non è più realistico. Questo cosa significa? Significa che prima o poi smetterà, ed è normale che sia così. La domanda è quando. Ci sarà ancora un’altra stagione di Slam? Dall’altra parte sogna le Olimpiadi del 2028 per difendere l’oro della Serbia. Ma personalmente trovo irrealistico pensare che possa arrivare fin lì. Già agli US Open le sue parole hanno avuto il sapore di un addio.”
    Becker ha concluso il suo intervento su Djokovic rimarcando l’eredità sportiva del campione serbo: “Novak è arrivato alla fine dei suoi sogni. Finalmente è rispettato e amato da tutti gli appassionati, a New York, Parigi e Londra. Credo che abbiano capito quale carriera straordinaria abbia avuto Djokovic, e quanto sia importante come simbolo per le nuove generazioni. Quando ho sentito che questa era la sua semifinale numero 53 in un torneo dello Slam, ho pensato a un errore di stampa. Cinquantatré volte! Nessuno raggiungerà mai un traguardo simile. Per me, il cerchio si è chiuso.”
    Parole nette quelle di Becker, che partono da constatazioni importanti. In Australia il serbo riuscì ad imporre la sua classe e forza mentale su Alcaraz, ma da allora è passato quasi un anno. Carlos è migliorato moltissimo, in tutto; Sinner continua a macinare un successo dopo l’altro e nel 2025 ha battuto Djokovic in semifinale sia a Parigi che Wimbledon, molto nettamente e senza mai dare la sensazione che la partita gli potesse sfuggire di mano. Djokovic a New York nel secondo set contro Carlos ha compiuto il suo massimo sforzo, atletico e mentale, ma non è bastato. Cose che un campione come Novak sente, e valuta. Avrà ragione Becker affermando che il 2026 sarà l’ultimo anno di Djokovic?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO