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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Lunedì 28 Aprile 2025

    Ok, riprovo il giochino dei pronostici sui nostri, sempre in ordine alfabetico.Arnaldi: sulla carta è quello con l’impegno meno duro, ma solo sulla carta visto che Dzumhur è in buona forma e soprattutto se in difficoltà comincerà a fare manfrine e provocazioni alle quali il nostro non deve assolutamente abboccare. Matteo avrà l’entusiasmo alle stelle dopo la bella vittoria su Djokovic e per me è favorito al 75% se gioca come sa e non cade nei tranelli.
    Berrettini: come sta? Era solo un dolorino da nulla che lo ha fatto tremare o qualcosa di più serio? Speriamo sia al meglio perché contro Draper se la gioca alla pari solo se è al massimo. Leggermente favorito per la superficie, decisamente sfavorito se il dolorino dovesse rispuntare. Per me 40% di possibilità per Matteo e speriamo che non si faccia prendere dalla foga e se sente qualcosa si fermi prima di pregiudicare lo spicchio di stagione dove può dare il meglio.
    Musetti: Lorenzo è in uno dei momenti migliori della sua carriera, morale a “Mille” e fiducia nei propri mezzi che neanche il suo più acceso detrattore può definire pochi.Arriverà una doccia fredda dalla Grecia? Può essere perché TsiTsi avrà una gran voglia di rivincita dopo Montecarlo, ma anche il greco, come il nostro, non è un mostro di freddezza e potrebbe essere che la prima sconfitta con Lore dopo 5 vittorie consecutive e dopo aver vinto 6-1 il primo set possa avergli lasciato qualche scoria mentale.Alla fine per me partono alla pari, 50% a testa.
    Nei Challenger un enorme in bocca al lupo per Zeppieri, probabilmente non merita la Top20 come da molti di noi pronosticato 4-5 anni fa, ma sicuramente non merita neanche di stare fuori dai 300 e non ci sarebbe se gli infortuni lo avessero scansato per almeno una intera stagione.Forza Zeppo! E forza a tutti i nostri 🙂 LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Madrid: Il programma completo di Lunedì 28 Aprile 2025

    Lorenzo Musetti nella foto

    Manolo Santana Stadium – ore 11:00Grigor Dimitrov 🇧🇬 vs Jacob Fearnley 🇬🇧Diana Shnaider 🇷🇺 vs Iga Swiatek 🇵🇱 (Non prima 13:00)Aryna Sabalenka 🇧🇾 vs [da definire] (Non prima 16:00)Stefanos Tsitsipas 🇬🇷 vs Lorenzo Musetti 🇮🇹 (Non prima 20:00)[da definire] vs Maria Sakkari 🇬🇷 (Non prima 21:00)
    Arantxa Sanchez Stadium – ore 11:00Belinda Bencic 🇨🇭 vs Coco Gauff 🇺🇸Cameron Norrie 🇬🇧 vs Gabriel Diallo 🇨🇦Frances Tiafoe 🇺🇸 vs Alexandre Muller 🇫🇷[da definire] vs [da definire] (Non prima 19:00)Alex de Minaur 🇦🇺 vs Denis Shapovalov 🇨🇦
    Stadium 3 – ore 11:00Mirra Andreeva 🇷🇺 vs Yuliia Starodubtseva 🇺🇦Madison Keys 🇺🇸 vs Donna Vekic 🇭🇷 (Non prima 13:30)Marta Kostyuk 🇺🇦 vs Anastasia Potapova 🇷🇺 (Non prima 15:00)Karen Khachanov 🇷🇺 vs Tommy Paul 🇺🇸Jack Draper 🇬🇧 vs Matteo Berrettini 🇮🇹
    Court 4 – ore 11:00Damir Dzumhur 🇧🇦 vs Matteo Arnaldi 🇮🇹Simone Bolelli 🇮🇹 / Andrea Vavassori 🇮🇹 vs Joe Salisbury 🇬🇧 / Neal Skupski 🇬🇧Theo Arribage 🇫🇷 / Francisco Cerundolo 🇦🇷 vs Maximo Gonzalez 🇦🇷 / Andres Molteni 🇦🇷 (Non prima 14:00)Jamie Murray 🇬🇧 / Rajeev Ram 🇺🇸 vs Hugo Nys 🇲🇨 / Edouard Roger-Vasselin 🇫🇷Yuki Bhambri 🇮🇳 / Robert Galloway 🇺🇸 vs Harri Heliovaara 🇫🇮 / Henry Patten 🇬🇧
    Court 5 – ore 11:00Sorana Cirstea 🇷🇴 / Anna Kalinskaya 🇷🇺 vs Ulrikke Eikeri 🇳🇴 / Eri Hozumi 🇯🇵Romain Arneodo 🇲🇨 / Manuel Guinard 🇫🇷 vs Kevin Krawietz 🇩🇪 / Tim Puetz 🇩🇪Rohan Bopanna 🇮🇳 / Ben Shelton 🇺🇸 vs Nathaniel Lammons 🇺🇸 / Jackson Withrow 🇺🇸 (Non prima 14:00)Marcelo Arevalo 🇸🇻 / Mate Pavic 🇭🇷 vs Rafael Matos 🇧🇷 / Marcelo Melo 🇧🇷
    Court 6 – ore 12:00Christian Harrison 🇺🇸 / Evan King 🇺🇸 vs Matthew Ebden 🇦🇺 / John Peers 🇦🇺Andre Goransson 🇸🇪 / Sem Verbeek 🇳🇱 vs Jakub Mensik 🇨🇿 / Adam Pavlasek 🇨🇿 (Non prima 14:00)Ivan Dodig 🇭🇷 / Sebastian Korda 🇺🇸 vs Alexander Erler 🇦🇹 / Constantin Frantzen 🇩🇪 LEGGI TUTTO

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    Murray spinge per i M1000 su di una settimana: “Grandi partite tutti i giorni, e c’era più tempo per recuperare”

    Andy Murray

    Ormai sembra piuttosto chiaro: i giocatori preferiscono di gran lunga i tornei che si disputano in una sola settimana, Slam esclusi. I “grandi accusati” sono quindi i Masters 1000 “allungati”, eventi che invece l’ATP considera come Premium e che sta spingendo fortemente, tanto che solo Monte Carlo e Parigi indoor (ex Bercy) sono rimasti sulla canonica durata di una settimana. Eppure praticamente tutti i giocatori, Alcaraz, Zverev e compagnia, in ogni press conference sottolineano come il recente torneo di Monte Carlo sia stato… il migliore, con una settimana intensa, ogni giorno ottime partite e una durata che permette di organizzare meglio riposo e allenamenti. Infatti il grande nocciolo della questione, da un punto di vista tecnico e fisico è questo: è vero che nei Masters 1000 di 12 giorni c’è un giorno di riposo tra una partita e l’altra, ma siamo pur sempre in un contesto di torneo e il “riposo” non è altro che una preparazione per la partita successiva. Il vero riposo, e allenamento, lo si svolge senza lo stress e la programmazione del torneo, in settimane off che, per colpa di M1000 lunghi, sono sempre di meno. Di quest’avviso è anche Andy Murray, ex campione oggi nell’angolo di Novak Djokovic. Parlando a Tennis Majors, lo scozzese ha condiviso il suo pensiero sui mille allungati, considerandoli peggiori rispetto ai classici tornei settimanali.
    “I tornei della durata di una settimana erano davvero belli” afferma Murray parlando dei Masters 1000 col vecchio formato, o come ancora sono a Monte Carlo e Parigi indoor. “C’erano partite di alta qualità ogni giorno, sapevi esattamente chi avrebbe giocato e quando, e sì, era impegnativo e duro, ma… Hanno anche cambiato alcune regole. Ad esempio: Alcaraz ha vinto domenica a Monte Carlo e prima si poteva giocare il debutto della settimana successiva mercoledì, ma ora è martedì, quindi in quella situazione si riposa meno. Quindi preferivo la situazione com’era prima perché ti permetteva di giocare più partite in un periodo di tempo più breve, ma avevi poi più tempo per riposare e recuperare, mentre ora il riposo e il recupero avvengono durante i tornei. Questo non è un riposo normale, né fisico né mentale. Non è la stessa cosa perché vai in campo, ti alleni e sei circondato da un sacco di gente. So che è bello essere qui a giocare… ma è un ambiente stressante quando ci sono un sacco di persone e telecamere che guardano i tuoi allenamenti invece di avere un ambiente tranquillo in cui lavorare e allenarsi in pace. È un po’ diverso”.
    Come difendersi per lavorare bene? La scelta diventa necessaria ma non è facile, incluso il tema del bonus che si ottiene giocando tutti i tornei obbligatori…. “Non ho mai preso decisioni in base al bonus del montepremi, ma piuttosto in base al fatto che avrei ottenuto punti e se ciò avrebbe influito sulla mia classifica. Forse avrei potuto prenderlo in considerazione, ma poi, crescendo e riflettendoci, e come ho detto ad alcuni allenatori che lavorano con i giocatori più giovani: non dovete giocare quei tornei. Tutti dicono che il calendario è molto lungo, e lo è. È sicuramente una stagione lunga. E ora, con gli eventi di due settimane, è piuttosto impegnativo”.
    “Hai sempre la possibilità di non giocare. Certo, potresti ottenere zero punti, perdere qualche posizione in classifica o non far parte di un bonus pool, ma è una decisione che può essere alla lunga positiva. O dici “Non voglio giocare” oppure “Scelgo di giocare perché è meglio per me finanziariamente”. I giocatori hanno la possibilità di non giocare, se non vogliono. Non è che succeda qualcosa di veramente brutto, non è che verrai sospeso o non potrai giocare nei tornei futuri. Sono solo zero punti in classifica. Non è un grosso problema rispetto al non potersi riposare o allenare bene” commenta lo scozzese.
    “I giocatori spesso si lamentano e dicono: “Oh, la stagione è così lunga, quindi quando gioco in Canada e a Cincinnati, arrivo agli US Open e sono già stanco”. Bene, allora, se pensi che sarebbe un vantaggio non giocare a Cincinnati o in Canada, scegli uno dei tornei a cui non vuoi partecipare e poi vai agli US Open con un vantaggio rispetto al resto degli avversari. Se è davvero questo che ritieni sia la cosa migliore, agisci di conseguenza”.
    Per Murray allungare i tornei è una scelta puramente economica, non tecnica: “A tutti i tornei vengono aggiunte giornate ed è il modo meno creativo per fargli guadagnare più soldi, non lo so, sinceramente… Ma anche se non facessero guadagnare soldi, penso che troverebbero un altro modo…” conclude Andy.
    Un parere pungente ma assai calzante, detto ad un ex campione che ha smesso da poco e continua a vivere il tour a fianco di Djokovic. Eppure la governance del tennis sembra andare in direzione opposta, con Masters 1000 lunghi e tornei Premium che, secondo le indiscrezioni, saranno ancor più protetti con meno tornei 250 intorno. Il calendario stagionale, tra pochi anni, potrebbe essere molto diverso da quello attuale. Ma, i tennisti, ne saranno davvero felici?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: Berrettini rimonta Giron ma preoccupa un problema muscolare al fianco sinistro

    Matteo Berrettini (foto Brigitte Grassotti)

    Vincere, ma senza festeggiare con un bel sorriso, nonostante una rimonta non facile, perché quel dolore al fianco evoca le paure più nere… Il tennis è uno sport davvero strano, unico e affascinante, ma anche terribilmente crudele. Ci sono partite che sembrano mettersi male, ormai compromesse, e all’improvviso girano in modo del tutto inatteso. Ci sono degli avversari che in qualche modo “danno fastidio”, non sembrano così irresistibili ma non li leggi, non trovi il varco per entrare con forza e imporre le tue qualità, tanto da bloccarti e perdere di vista il tuo miglior tennis. La situazione si fa ancor più difficile quando vivi un giornata così così, poco brillante per reattività e pure abbuiata da chance non sfruttate. Eppure, dopo aver subito un problema fisico che sembra aver compromesso il match… questo gira all’improvviso dalla tua parte, con l’avversario del tutto crollato dopo un set perso in modo rocambolesco con un doppio fallo sul set point. Questo l’incredibile epilogo del match di secondo turno tra Matteo Berrettini e Marcos Giron, con l’azzurro che porta a casa una vittoria importante per 6-7(3) 7-6(6) 6-1 ma con tanta preoccupazione per un problema muscolare accusato al fianco sinistro nella fase finale del secondo set. Fisioterapista in campo prima dell’avvio del terzo parziale e massaggi al fianco, con bruttissimi ricordi di tanti infortuni muscolari sofferti in passato, ma il set decisivo scorre via tutto dalla parte dell’azzurro, pur servendo “piano” per le sue possibilità ma con un diritto finalmente libero e ficcante, e un avversario totalmente crollato sul piano nervoso e non più lucido. Al terzo turno c’è una grande sfida contro Jack Draper, ma… Matteo riuscirà a giocare?
    Dopo l’inattesa svolta e conclusione, è difficile commentare oltre questa partita, non bella, difficile e terminata con una vittoria che potrebbe non bastare a far continuare la corsa nel torneo madrileno al nostro campione. Roma è a soli 10 giorni, è il torneo di casa dove manca da troppo tempo… Ma solo lui sa come si sente e valuterà per il meglio cosa fare. Certamente questo problema muscolare è una doccia fredda, perché nel 2025 abbiamo esaltato più volte la straordinaria condizione fisica di Berrettini, che con Umberto Ferrara a suo fianco ha lavorato davvero bene per giocare il suo tennis potente, in spinta, ma con meno strappi e una tenuta nella lotta davvero eccellente. Qualcosa però nel match odierno stonava, e lo si è visto fin da subito. Giron è uno che Matteo digerisce male, tanto da averci perso nelle prime due partite (pure una su erba…). Probabilmente legge bene i servizi dell’azzurro, riesce a giocare con profondità e continuità, mentre Berrettini fa fatica a sfondarlo da fondo e risponde così così. Poco profondo nello scambio l’azzurro, in risposta incerto rispetto ai suoi ultimi tornei, e una sensazione di scarsa reattività nel fare il primo passo verso la palla, come se non gli piacesse la superficie, sentisse come uno scivolamento eccessivo che lo porta ad appoggi un po’ felpati e poco potenti. Infatti col contro piede Giron ha fatto sfracelli, ma in generale il tennis solo ordinato, continuo e potente gli è bastato per arginare le velleità del nostro per i due primi set. Ovviamente se Berrettini avesse sfruttato le palle break e set point nel primo parziale, forse ora staremmo scrivendo ben altro, ma complessivamente Matteo non ha convinto, pur finendo la partita con un saldo positivo tra vincenti ed errori.
    Sul ritmo Berrettini ha sofferto Giron, tanto, così che le variazioni col back di rovescio, pure alcuni eccellenti slice col diritto nel terzo set, sono state armi più efficaci di drive in spinta non così potente e soprattutto poco profondi. Pure lo schema principe di Matteo, diritto da sinistra inside out a tutta dopo una buona prima palla in gioco, è parso spuntato perché la sbracciata era un po’ trattenuta e mai davvero libera, fluida come nei giorni buoni. Solo dal terzo set, per assurdo, servendo al 50% del suo potenziale, il diritto si è come sbloccato e Marcos è stato travolto, ma ormai l’americano era del tutto scappato dal match con la testa, dopo aver regalato il set con un doppio fallo terribile.
    Una vittoria amara, giocando maluccio, ma con la grande apprensione per le condizioni fisiche. Berrettini ce la farà a sfidare Draper e continuare il torneo? O prudenzialmente getterà la spugna per arrivare a Roma e cercare di tornare in campo al Foro Italico? Comunque vada, in bocca al lupo Matteo, un altro infortunio proprio no, proprio ora.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini inizia la partita con buon turno di servizio, più che “bombe” di servizio un ottimo uso del back di rovescio per spostare Giron che ha proprio nella copertura del campo uno dei suoi punti forti. Proprio con il taglio sotto di rovescio Matteo fulmina Marcos, smorzata spettacolare nel secondo game, ma Giron ai vantaggi vince il game (pure un nastro fortunatissimo sull’ultimo punto), 1 pari. Più prime palle incisive che Ace per Berrettini, e un’altra palla corta perfetta che l’americano nemmeno prova a rimettere. (2-1). Nel quarto game la risposta di Matteo sale in cattedra, seguita da un diritto molto incisivo. 0-30 e poi 15-40, con un’altra risposta davvero efficace che sorprende Giron. Prime palle break per l’azzurro. Il 31enne californiano s’inventa una palla corta talmente “storta” che sorprende Berrettini, mentre sulla seconda è ottimo l’attacco dell’azzurro ma tocca una volée tutt’altro che difficile, le chance sfuma. Filano via lisci i game di battuta del romano, a zero il quinto per il 3-2. Giron non inventa nulla, gioca pratico spingendo col diritto, molto attento a mettere la prima palla in gioco per non essere investito dalla risposta dell’azzurro. Spettacolo pochino… rari gli scambi interessanti, i momenti migliori sono le smorzate di Matteo, o qualche bordata di diritto delle sue dopo una buona prima palla. Nell’ottavo game Giron smarrisce il servizio, da 40-0 commette ben due doppi falli che mandando il game ai vantaggi. Matteo non coglie l’attimo, non trovando risposte convincenti. 4 pari. Di nuovo l’azzurro si fa rimontare sul 30 pari nel suo game, ma alza l’attenzione, serve bene e chiude col diritto pesante senza esagerare col rischio. 5-4. Il score fa salire la tensione, e il braccio di Giron la sente tutta… Prima spedisce in rete una smorzata pessima, quindi doppio fallo. 0-30, a due punti dal set Berrettini. I Set Point arrivano subito, con un bel diritto lungo linea a chiudere un lungo scambio iniziato in difesa. 0-40! Marcos salva il primo rischiando a tutta col diritto cross; poi non va la risposta di rovescio di Matteo, 30-40; si poteva far meglio sul terzo… l’attacco in contro tempo di Giron non era niente di che, ma il passante di rovescio di Berrettini non passa la rete, con una sua smorfia beffarda verso il suo angolo per l’occasione mancata. 5 punti di fila, e 5 pari. Niente, l’equilibrio regge, tiebreak time nonostante 5 punti in più, giusto le 5 palle break non sfruttate su due game. Inizia male Berrettini, cede il primo punto al servizio con un diritto giocato con piedi bloccati. Regala Giron il successivo, pessima volée dopo un lungo scambio. Solo errori, ancora Berrettini stavolta sotto rete, sorpreso da un passante robusto ma non ingiocabile (leggero ritardo nell’arrivare sulla rete). 3-1 Giron, poi finalmente una buona prima di servizio per il romano (3-2), che si lamenta per la poca reattività di gambe, più emotiva che fisica (pare). Terribile l’errore di Matteo sul 5-3, un diritto a campo aperto tirato lungo, gli costa tre set point. Giron chiude subito con un Ace, 7-3, un tiebreak davvero mal giocato dall’azzurro, forse con in testa i tre set point non sfruttati nel decimo game.
    Scuote la testa Berrettini nel primo game del secondo set, sembra non convinto del suo gioco, forse di appoggi non sempre sicuri, tanto che in risposta non incide. Per fortuna il servizio c’è, e a zero impatta 1 pari, ma è in risposta dove non trova continuità di spinta e nemmeno profondità, è tutto troppo facile per Giron al servizio, ordinato e con pochissimi errori (2-1). È continuo il dialogo con l’angolo, Bega e Ferrara spronano Matteo, assai poco convinto in questa fase del match. Giron spinge con semplicità, buon margine e niente regali, è sufficiente per portare a casa il turno di battuta, con prime palle nemmeno così veloci ma ben angolate. 3-2. Asciugamani sul volto per Matteo al cambio di campo, sembra molto insoddisfatto per la sua prestazione, le gambe che non vanno, i colpi che non scorrono. Per fortuna il servizio tiene a galla l’azzurro, nonostante un po’ di fatica nel chiudere l’attacco sotto rete. 3 pari, con urlo sull’ultimo punto per scuotersi. Marcos non se ne cura, continua a martellare con servizio e diritto, prevedibile ma efficace (4-3). Sul 4 pari finalmente Berrettini si accende. Fantastico il rovescio lungo linea vincente che punisce l’americano, 0-30. Giron ritrova la prima palla e la musica cambia, veloce nel prendere in contro piede l’azzurro sulla destra. 4 punti di fila con 4 ottimi servizi, ma la risposta di Matteo è troppo instabile. 5-4 Giron. L’americano riesce a restare avanti, si porta 6-5 con un altro game non eccellente ma alla fine solido. Inizia male il game #12 Berrettini col primo doppio fallo dell’incontro. Si piega pure sui fianchi l’azzurro, come per testare la muscolatura. Marcos poi grazia l’azzurro con un passante di rovescio scagliato out per troppa foga, bastava molto meno… Brutto game, solo errori e 30 pari. È a due punti dalla grande W l’americano… La sagra degli errori continua, ai vantaggi Matteo si affida alla palla corta, e ne trova due ottime, una dopo l’altra. Tiebreak, con 32 punti pari nel parziale. Due errori in apertura nel game decisivo, poi finalmente l’Ace per Matteo (2-1). Serve bene ora l’americano, si gira 3 punti pari. Si prende un bel punto Berrettini su di una seconda palla, martellando col diritto da sinistra, poi sul 4 pari approfitta di un banale errore in scambio di Giron, braccio trattenuto e palla a mezza rete. 5-4, e serve l’italiano. Ecco la progressione di The Hammer, mangia il campo con tre diritti, 6-4 e due set point. Spreca il primo Matteo, sorpreso da una risposta sulla rete del rivale e poi un errore banale. Marcos attacca con decisione e il tocco sotto rete, tremebondo, è vincente. 6 punti pari. Terribile il doppio fallo di Giron, lancio di palla pessimo… Tre set point Berrettini. Uff… esce di un niente un lob di Giron in recupero, sarebbe e stato vincente. SET Berrettini, 8 punti 6. Si va al terzo. Ma… al cambio di campo arriva il fisioterapista che tratta Berrettini al fianco sinistro. Ha sentito qualcosa provando il servizio.
    Inizia il terzo set con Berrettini alla battuta, non forza ma gioca solido e vince il game. Giron invece sembra inchiodato sul doppio fallo che gli è costato il secondo set, sbaglia una volée alta di rovescio non impossibile e poi un diritto di scambio. 15-40, due palle break per Matteo immediate. FINALMENTE IL BREAK! Matteo lavora bene la palla col break e, rallentando, alla fine provoca l’errore dell’americano. 2-0 Berrettini. Non forza la battuta l’azzurro, sembra non voler rischiare niente visto il fastidio, gioca solo seconde palle e nemmeno così cariche, ma col diritto ora colpisce con ottima precisione, 3-0! Destabilizzato Giron, tra il set perso e il fastidio di Matteo che, per assurdo, gioca col diritto più libero e non dà punch alla risposta del rivale. Rida amaro Marcos sull’ennesimo errore nel quarto game, ha certamente perso focus e sicurezza, mentre Berrettini rallenta, taglia col back e non sbaglia niente. Con lo schema smorzata e passante Matteo vola 15-40! Altro errore col diritto, totalmente fuori fase Giron e 4-0 Berrettini. Incredibile come la partita ha preso una svolta decisa, con Marcos ormai totalmente in balia dei colpi dell’azzurro e incapace di trovare continuità di spinta senza sbagliare, come aveva ben fatto nei primi due set. Con un grande attacco da tre quarti campo e poi un diritto fulminante dopo aver rallentato, l’azzurro decolla sul 5-0 a un passo da una vittoria a dir poco rocambolesca. L’americano vince un game di servizio, 5-1, quindi prova un ultimo assalto in risposta, ormai spalle al muro. Pur servendo “piano” i suoi standard, Berrettini impere la sua classe col diritto e con 4 punti di fila chiude al primo match point, 6-1. Incredibile rimonta, con il punto di domanda sulle condizioni per il dolore muscolare accusato. Non felice l’azzurro salutando il pubblico, non resta che attendere le sue parole per capire le sue condizioni e se il suo torneo a Madrid continuerà o meno.

    ATP Madrid Marcos Giron761 Matteo Berrettini [30]676 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-5 → 1-6M. Giron 30-0 40-150-5 → 1-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-4 → 0-5M. Giron 0-15 15-15 15-30 15-400-3 → 0-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3M. Giron 0-15 df 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 1-1* 1*-2 ace 2*-2 3-2* 3-3* 3*-4 4*-4 4-5* 4-6* 5*-6 6*-6 6-7* df6-6 → 6-7M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6M. Giron 15-0 15-15 40-15 ace 40-305-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 5-5M. Giron 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace4-3 → 4-4M. Giron 15-0 30-0 40-0 ace ace3-3 → 4-3M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3M. Giron 15-0 30-0 ace 40-0 40-152-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 ace2-1 → 2-2M. Giron 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 ace1-0 → 1-1M. Giron 15-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 6*-3 ace6-6 → 7-6M. Giron 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 6-6M. Berrettini5-5 → 5-6M. Giron 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5M. Giron 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 ace3-3 → 3-4M. Giron 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-302-3 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 2-3M. Giron 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2M. Giron 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Giron 🇺🇸
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    271
    322

    Ace
    7
    12

    Doppi falli
    6
    1

    Prima di servizio
    63/105 (60%)
    75/97 (77%)

    Punti vinti sulla prima
    48/63 (76%)
    58/75 (77%)

    Punti vinti sulla seconda
    20/42 (48%)
    14/22 (64%)

    Palle break salvate
    5/7 (71%)
    0/0 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    15
    16

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    59
    118

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/75 (23%)
    15/63 (24%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/22 (36%)
    22/42 (52%)

    Palle break convertite
    0/0 (0%)
    2/7 (29%)

    Giochi di risposta giocati
    16
    15

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    6/11 (55%)
    8/13 (62%)

    Vincenti
    24
    42

    Errori non forzati
    21
    8

    Punti vinti al servizio
    68/105 (65%)
    72/97 (74%)

    Punti vinti in risposta
    25/97 (26%)
    37/105 (35%)

    Totale punti vinti
    93/202 (46%)
    109/202 (54%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    207 km/h (128 mph)
    219 km/h (136 mph)

    Velocità media prima
    196 km/h (121 mph)
    193 km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    147 km/h (91 mph)
    167 km/h (103 mph) LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Madrid: I risultati completi con il dettaglio del Day 5. Darderi costretto al ritiro contro Tiafoe nel secondo turno del Masters 1000 di Madrid

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14

    Si è conclusa al secondo turno l’avventura di Luciano Darderi al Masters 1000 di Madrid. Il tennista italiano, numero 46 del ranking ATP, è stato costretto al ritiro durante il match di secondo turno contro l’americano Frances Tiafoe, numero 17 del mondo, sul punteggio di 7-5, 3-1 (15-30) in favore dello statunitense.
    La partita, che si preannunciava equilibrata anche con i 29 posti di differenza nel ranking mondiale ma non sulla terra, ha visto Darderi lottare con grande determinazione nel primo set. L’italiano ha tenuto testa all’esperto avversario fino al decimo game, quando sul 5-5 e in vantaggio per 40-15 al servizio, ha subito una rimonta inaspettata che ha permesso a Tiafoe di strappare il break decisivo. L’americano ha poi chiuso il parziale per 7-5, mostrando maggiore solidità nei momenti cruciali. Darderi chiamava alla fine del parziale il fisioterapista.
    Nel secondo set, i problemi fisici di Darderi sono emersi in modo evidente. Dopo aver perso il servizio nel primo game, l’italiano ha iniziato a manifestare difficoltà respiratorie, con evidenti colpi di tosse durante gli scambi. Sul punteggio di 3-1 in favore di Tiafoe e 15-30 nel quinto game, Darderi ha deciso di ritirarsi dalla competizione. LEGGI TUTTO