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    ATP 250 Nur Sultan: Il Tabellone di Qualificazione. Presenza di due azzurri

    Andrea Vavassori nella foto – Foto Marta Magni

    ATP 250 Nur-Sultan (Kazakistan) – Tabellone Qualificazione, cemento

    (1) Rodionov, Jurij vs Ebden, Matthew (WC) Ivanov, Simon Anthony vs (8) Popko, Dmitry
    (2) Cressy, Maxime vs Tomic, Bernard (WC) Lomakin, Grigoriy vs (7) Ymer, Elias
    (3) Polmans, Marc vs Moroni, Gian Marco (Alt) Yevseyev, Denis vs (5) Marchenko, Illya
    (4) Donskoy, Evgeny vs Vavassori, Andrea Kotov, Pavel vs (6) Zuk, Kacper

    Il programma di domani

    Center Court – Ora italiana: 08:00 (ora locale: 12:00)1. [WC] Simon Anthony Ivanov vs [8] Dmitry Popko 2. [WC] Grigoriy Lomakin vs [7] Elias Ymer 3. [Alt] Denis Yevseyev vs [5] Illya Marchenko 4. [4] Evgeny Donskoy vs Andrea Vavassori
    Court 1 – Ora italiana: 08:00 (ora locale: 12:00)1. [1] Jurij Rodionov vs Matthew Ebden 2. [2] Maxime Cressy vs Bernard Tomic 3. [3] Marc Polmans vs Gian Marco Moroni 4. Pavel Kotov vs [6] Kacper Zuk LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Nur Sultan: Il Tabellone Principale. Al via Lorenzo Musetti e Andreas Seppi

    Lorenzo Musetti nella foto

    ATP 250 Nur Sultan – Tabellone Principale(1) Karatsev, Aslan vs ByeRuusuvuori, Emil vs Bonzi, Benjamin Seppi, Andreas vs (WC) Skatov, Timofey Qualifier vs (8) Ivashka, Ilya
    (4) Krajinovic, Filip vs Bye(WC) Kukushkin, Mikhail vs Duckworth, James Vesely, Jiri vs Munar, Jaume Qualifier vs (5) Millman, John
    (7) Djere, Laslo vs Galan, Daniel Elahi Qualifier vs Musetti, Lorenzo Kwon, Soonwoo vs QualifierBye vs (3) Lajovic, Dusan
    (6) Paire, Benoit vs Gerasimov, Egor Taberner, Carlos vs Berankis, Ricardas (WC) Verdasco, Fernando vs Kecmanovic, Miomir Bye vs (2) Bublik, Alexander LEGGI TUTTO

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    Federica Prati, compagna di Crepaldi: “Erik è un lottatore, anche questa volta tirerà su la partita da 5-0 al terzo”

    Erik Crepaldi e Federica Prati nella foto

    La tennista venticinquenne Federica Prati ha parlato attraverso le Instagram Stories delle condizioni del compagno di vita Erik Crepaldi, vittima nella giornata di ieri di un brutto incidente stradale a Busonengo (Vercelli) e tuttora ricoverato in coma farmacologico all’Ospedale Maggiore di Novara: “Non c’è nessuna voglia di attirare l’attenzione ma semplicemente vorrei attirare l’attenzione su Erik, che ha avuto un incidente e adesso si ritrova all’Ospedale di Novara con un trauma cranico. Qualcuno mi ha chiesto se è solo un infortunio, ma purtroppo no: sta male. Mi avete scritto in tanti, non ho mai sentito così tante persone tutte insieme: Erik ha portato tutti voi qui da me. Sarebbe complicato rispondere a tutti quanti singolarmente, vi ringrazio tanto perché sentire così tante persone vicine in un momento come questo fa solo bene. Erik è sempre stato un lottatore e tutti gli vogliono bene, solo guardandolo si può vedere quanta energia ha e anche questa volta ce la farà: anche questa volta da 5-0 sotto al terzo tirerà su la partita, dobbiamo aiutarlo. Bisogna continuare a pregare, mandategli pensieri positivi e sono convinta che ce la farà. Sono arrivati tanti messaggi chiedendo cos’ha: se io sapessi le sue reali condizioni ve lo direi, ma non le sanno nemmeno i medici. Bisogna restare positivi: salviamolo, salviamolo. Erik serve a questo mondo, non ci può essere un mondo senza di lui“. LEGGI TUTTO

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    Daniel Rincon (vincitore US Open 2021 junior): “Allenarsi accanto a Nadal ti fa capire cosa serve per eccellere”

    Daniel Rincon

    US Open junior 2021 ha visto il trionfo nel maschile dello spagnolo Daniel Rincon. 18enne di Avila, si allena all’Academy di Rafa Nadal a Manacor ed è molto amico di Alcaraz. Davvero un US Open in salsa iberica per i giovani emergenti. Rincon è stato intervistato dal quotidiano nazionale AS, ha raccontato i suoi primi passi nel tennis, come lavora e soprattutto il privilegio di potersi allenare alla Academy di Nadal, con il campione lì accanto come stimolo ed esempio. Secondo Dani, basta guardare l’intensità e la dedizione di Rafa per capire la sua grandezza e quel che serve per eccellere nel tennis Pro. Alcuni passaggi dell’intervista al giovane Rincon.
    “È un privilegio essere il secondo (spagnolo ad aver vinto US Open J, ndr) e spero che ce ne siano molti altri dietro di me, perché siamo un paese che di solito ha molti buoni tennisti, spero che altri ragazzi spagnoli nel prossimo futuro possano vincere a New York e altrove”.
    “Al tennis sono arrivato dopo. Quando ero molto piccolo ho iniziato col basket con mio padre, mi piaceva molto e non giocavo a tennis, ma un amico mi ha messo in un campo e mi è piaciuto davvero. Stavo combinando i due, finché non ho deciso per la racchetta quando avevo 10 anni. Mi sono innamorato di questo sport poco a poco e ora non lo cambierei per niente al mondo. Quando ho capito che potevo sfondare? All’inizio giocavo solo due o tre giorni alla settimana, un’ora. Poi sono andato a un torneo U10 in Croazia, lo Smirkva Bowl, ho raggiunto le semifinali. Non avevo mai lasciato la Spagna per giocare e in quel momento mi sono reso conto che non era affatto male, ma io non ero così forte. Mi sono detto ‘Perché non provarci?’ L’estate successiva lasciai il basket e quando avevo 12 andai a vivere a Valladolid per allenarmi tutti i giorni, decisi che la mia vita era il tennis”.
    Un passaggio decisivo alla sua crescita è stato l’approdo a Manacor, da Rafa: “Dopo aver passato un anno a Valladolid, sono andato a Barcellona per un altro, ma il centro ad alta prestazione in cui mi trovavo ha chiuso e sono tornato a casa. In quel momento mi hanno offerto di andare a Manacor e non ci ho pensato due volte! Le strutture, i professionisti… è stata un’opportunità unica e insostituibile. Avevo 16 anni, hanno gestito tutto mio padre e il mio manager, Albert Molina. La mia giornata lì? Quest’anno è cambiato tutto perché non ho più una scuola e seguo un corso universitario online (in informatica). Al mattino faccio tre ore e 45 minuti di tennis e un’ora e mezza in palestra, cambiando l’ordine ogni settimana. La giornata inizia intorno alle 08:00-08:30. Quindi il pranzo, mi riposo un po’ e verso le 15:30 torno in campo per un’altra ora e mezza. Alle 17:00 finisce l’allenamento, ma a volte ho il fisioterapista. Il resto del tempo lo passo a studiare”.
    La presenza di Rafa è la spinta a dare ogni giorno il massimo. “Quando lui è presente ci chiama per allenarsi insieme, ed è un’esperienza incredibile. Davanti a lui ti rendi conto di quanto sia grande e perché ha realizzato così tante cose. Noti qualcosa di diverso, che non vedi con altri professionisti. La qualità della palla e l’intensità che ha è diversa. Il mio stile è diverso dal suo ma cerco di imparare il massimo da lui, dalla sua voglia, mi spinge a migliorarmi ogni giorno. I valori che ha sono fondamentali per il tennis. Cosa dice Rafa in quegli allenamenti? Quello che cerca di infondere in noi è, soprattutto, la cultura allo sforzo quotidiano. Non parla di tattica. Per lui la cosa più importante è credere in se stessi e con me insiste sull’intensità delle gambe, affinché io dia il massimo. ‘Se arrivi bene sulla palla, la colpirai meglio con più forza e precisione’ mi dice sempre, è un consiglio prezioso. È gentile con noi, cerca di aiutarti personalmente, e per noi giovani è una presenza molto importante. Dà molta motivazione avere il miglior atleta spagnolo della storia lì accanto”.
    Ha un buon rapporto con Alcaraz, rivelazione dell’anno: “È un mio carissimo amico e gli sono affezionato. Sono molto contento di tutto quello che sta facendo, perché se lo merita, ha lavorato molto duramente. Posso solo congratularmi con lui e continuare ad allenarmi e migliorare per un giorno, se possibile, per arrivare dove è”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Boris Becker: “Roger e Rafael i buoni, Novak il cattivo. È ingiusto”

    Boris Becker, più giovane campione a Wimbledon (1985)

    Boris Becker ha parlato del recente US Open e dei giovani emergenti in un’intervista rilasciata ad Eurosport Germania. Essendo stato suo coach, conosce molto bene Novak e nonostante i due non si siano lasciati proprio nel migliore dei modi, l’ex stella del tennis tedesco ha difeso Djokovic, affermando che la percezione che moltissimi hanno di lui è totalmente errata. Riportiamo alcuni passaggi del pensiero di Boris.
    “Non avevo mai visto piangere Djokovic in campo, nemmeno in allenamento, deve essere arrivato davvero al limite dal punto di vista emozionale, della tensione. Novak è un’ottima persona. Sia il pubblico che i media devono abituarsi al fatto che non ce ne sono stati due di grandi giocatori ma tra, grandi come tennisti e come persone. Non è accettabile e anche ingiusto che Novak sia sempre visto come il cattivo mentre Roger e Rafa siano i buoni. Mi auguro che queste due settimane a New York, con la finale persa da Novak, le sue lacrime e anche il suo splendido discorso dopo la partita rivolto al pubblico, possa far sì che tutti finalmente capiscano chi sia Djokovic e che possa essere visto da una prospettiva umana diversa“.
    Anche secondo Becker, l’errore di Djokovic è stato presentarsi alle Olimpiadi. “È stato troppo. Ok, voleva rappresentare il suo paese, l’Oro olimpico è un sogno, ma resta un essere umano e non può vincere sempre tutto, sopportare la pressione e mantenersi in forma per ogni torneo”.
    Ultime considerazioni per i giovani che si stanno imponendo, il ricambio generazionale – Djokovic a parte – sembra ormai completato: “Tutti hanno fatto passi avanti. Ovviamente Novak continuerà a giocare un ruolo importante anche l’anno prossimo e vorrei il ritorno Rafa, e che pure Roger possa rientrare, ma ci sono tanti giovani che stanno facendo bene. Ci sono ragazzi come Alcaraz, Rune, Sinner, Auger Aliassime più quelli di mezza età come Zverev, Tsitsipas e Medvedev che ormai sono i migliori nel ranking. Continuiamo a parlare di Federer, Nadal e Djokovic da 15 anni perché hanno vinto tutto, ma adesso dobbiamo abituarci a parlare dell’altra generazione, che riesce a portare in campo tutto ciò che il tifoso di tennis vuole vedere. Per esempio Carlos Alcaraz, giovanissimo ma già molto forte. Ha un gioco offensivo, quando riesce a produrlo al suo massimo i rivali riescono a malapena a contenerlo”.
    Becker quindi si dice ottimista per il futuro del gioco al massimo livello, anche quando l’epopea dei 3 Big sarà definitivamente archiviata.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Metz e Nur Sultan: Le teste di serie Md e Qualificazione

    Lorenzo Sonego nella foto

    ATP 250 Metz – Teste di Serie Md1 Hubert Hurkacz 132 Pablo Carreno Busta 163 Gael Monfils 204 Alex de Minaur 215 Lorenzo Sonego 24 6 Ugo Humbert 267 Karen Khachanov 278 Nikoloz Basilashvili 35——————————————–Marton Fucsovics 41Alejandro Davidovich Fokina 44Jan-Lennard Struff 55Pedro Martinez 59Vasek Pospisil 65Gianluca Mager 66 —————————————————–Wild card—————————————————–(WC) Andy Murray 116(WC) Lucas Pouille 128(WC) da assegnare
    ———————————————————-———————————————————- ATP 250 Metz – Teste di Serie Q1 Mikael Ymer 732 Peter Gojowczyk 1013 Philipp Kohlschreiber 1094 Bernabe Zapata Miralles 1205 Holger Vitus Nodskov Rune 1366 Jozef Kovalik 1387 Kamil Majchrzak 1398 Gregoire Barrere 148———————————————Antoine Hoang 154Federico Gaio 157Quentin Halys 171Alejandro Tabilo 183————————————Wild Card——————————-(WC) Harold Mayot 443(WC) Luca Van Assche 737
    —————————————————————————————————————— ATP 250 Nur Sultan – Teste di Serie Md1 Aslan Karatsev 252 Alexander Bublik 343 Dusan Lajovic 364 Filip Krajinovic 375 John Millman 436 Adrian Mannarino 457 Benoit Paire 488 Laslo Djere 50Ilya Ivashka 53Lorenzo Musetti 57Miomir Kecmanovic 60Jaume Munar 64
    ———————————————————-
    ATP 250 Nur Sultan – Teste di Serie Q1 Daniel Elahi Galan 1102 Yasutaka Uchiyama 1293 Jurij Rodionov 1354 Mikhail Kukushkin 1425 Maxime Cressy 1496 Marc Polmans 1517 Evgeny Donskoy 1538 Illya Marchenko 155Roman Safiullin 158Kacper Zuk 162Elias Ymer 167Dmitry Popko 195 LEGGI TUTTO

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    ATP sta lavorando su nuove regole per Toilette breaks e medical time out

    Viste le recenti ed aspre diatribe sui Toilette break e anche sui Medical time out in campo, l’ATP starebbe lavorando ad una modifica sostanziale del regolamento per migliorare la situazione, fugando dubbi e cercando così di arginare le polemiche. Questo riporta l’agenzia di stampa Reuters, citando fonti interne alla stessa ATP. Non è stato comunicato altro […] LEGGI TUTTO

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    Da Arthur Fils a Luca Nardi, chi sono i cinque tennisti più giovani tra i primi 1000 ATP

    Luca Nardi è il quinto tennista più giovane in Top-1000

    Passiamo in rassegna il ranking ATP analizzando nel dettaglio i profili dei cinque tennisti più giovani tra i primi 1000 classificati: la Francia porta ben due portacolori, Fils e Van Assche, ma non manca neppure l’Italia con Nardi. A completare la Top-5 lo statunitense Damm e il serbo Topo.
    683. ARTHUR FILS (12 GIUGNO 2004)Finalista in singolare e vincitore in doppio nel torneo Juniores del Roland Garros 2021, il francese è il tennista più giovane tra i primi 1000 del ranking ATP. Numero 7 delle classifiche giovanili (best ranking al n.3), a luglio ha partecipato senza troppa fortuna al torneo giovanile di Wimbledon rinunciando poi agli US Open. A livello professionistico non ha ancora vinto alcun titolo, ma nel 2021 ha raggiunto la finale nel $25.000 di Uriage (Francia), dove ha perso dal connazionale Mpetshi-Perricard, e due semifinali nei pari categoria di Bagneres-De-Bigorre (battuto dal britannico Hurrion) e La Nucia (battuto dall’argentino Cachin).
    737. LUCA VAN ASSCHE (11 MAGGIO 2004)Nato in Francia da madre italiana e padre belga, Van Assche si è preso la soddisfazione di trionfare nel 2021 al Roland Garros Juniores sconfiggendo in finale il connazionale Arthur Fils. Numero quattro del ranking giovanile (è stato n.1, per un breve periodo, nel luglio scorso), a livello professionistico è ancora a secco di titoli ma in questa stagione ha raggiunto il best ranking alla posizione numero 737 del ranking ATP. Nelle ultime settimane ha centrato il secondo turno nel Challenger 80 di St. Tropez, perdendo 6-3 6-2 da Couacaud, e i quarti di finale nel Challenger 80 di Cassis, arrendendosi in tre set a Bonzi.
    686. MARTIN DAMM (30 SETTEMBRE 2003)Abbandonata definitivamente la carriera Juniores prima del lockdown (ultimo torneo disputato nel febbraio 2020), il mancino statunitense sta provando da diversi mesi la scalata alla classifica ATP e finora non è mai andato oltre la posizione n.682: non è mai riuscito a vincere un match in un tabellone principale di un torneo Challenger (sconfitto per cinque volte su cinque al primo turno), in carriera ha disputato due finali a livello Future perdendo la prima contro Etcheverry nel novembre 2019 (M25 di Naples, in Florida) e la seconda contro Denolly nel marzo di quest’anno (M15 di Rovinj, Croazia).
    879. MARKO TOPO (13 SETTEMBRE 2003)Diciotto anni compiuti da pochi giorni per il serbo, che ha continuato ad alternare l’attività Juniores con quella Pro sino al torneo di Wimbledon dove ha perso all’esordio contro Leo Borg. Ancora a quota zero per quanto concerne il numero di titoli conquistati tra i professionisti, Topo ha disputato appena otto manifestazioni Pro in carriera: il miglior risultato lo ha ottenuto di recente al Challenger di Banja-Luka, in Bosnia, dove ha beneficiato di una wild card e si è spinto fino ai quarti di finale battendo il connazionale Petrovic e l’ucraino Sachko prima di cedere all’argentino Etcheverry.
    530. LUCA NARDI (6 AGOSTO 2003)Ha deciso di chiudere la carriera Under 18 al Roland Garros Juniores, dove si è ritirato al secondo turno contro lo statunitense Lilov. A livello professionistico ha già vinto due tornei da $15.000, il primo a Sharm El Sheikh nel 2020 e il secondo a Genova nella stagione in corso. Numero 530 delle classifiche mondiali, è attualmente al suo best ranking: a livello Challenger non è mai riuscito ad andare oltre il secondo turno. LEGGI TUTTO