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    Mercoledì di coppa: c’è Acqui Terme alla VHV Arena

    L’ultima volta che si sono trovate una di fronte all’altra era il 10 novembre scorso: quarta giornata di campionato. Un paio di mesi, quindi. Anche se, in realtà, sembra sia passato un secolo. Perché Belluno Volley e Negrini CTE Acqui Terme sono cambiate parecchio, da allora. Ed entrambe muoveranno il primo passo del 2025 su un palcoscenico inedito come quello della Del Monte Coppa Italia di A3. Domani sera (mercoledì 8 gennaio, ore 20.30), le luci della VHV Arena illumineranno un confronto senza domani, valevole per i quarti di finale della competizione: chi vince va in semifinale, chi perde saluta.
    PIANO GARA – In virtù della seconda piazza agganciata al giro di boa della regular season, i rinoceronti si giocheranno la qualificazione davanti al pubblico amico. Ma, dall’altra parte della rete, c’è una delle compagini più quotate dell’intero panorama di A3. La stessa che, nel faccia a faccia andato in scena sul taraflex piemontese di Valenza, si è imposta in tre parziali: «Acqui Terme è una squadra simile alla nostra, fisica e con atleti che vantano esperienze in A2 – argomenta coach Marco Marzola -. In altri termini, è competitiva in ogni reparto». Non c’è margine di errore: «È una partita da “dentro o fuori”, bella da vivere perché ha un peso specifico importante. Il piano gara? Semplice, dovremo cercare di contenere i loro momenti di picco, a livello di gioco. E sfruttare al meglio le occasioni che avremo: in alcune situazioni, servirà pure la necessaria furbizia».
    PILE RICARICATE – I rinoceronti, durante la pausa natalizia, si sono allenati con profitto e, allo stesso tempo, hanno ricaricato le pile: «Abbiamo avuto qualche giorno libero – riprende Marzola – e siamo riusciti a festeggiare il Natale e il capodanno a casa, mentre nelle sedute in palestra il focus è stato posto sui nostri punti critici. Ma senza trascurare quei momenti ludici che, talvolta, sono necessari». Lo staff tecnico guidato da coach Marzola si è arricchito con l’approdo di Andrea Vanini: «Negli anni in cui ho allenato, Andrea è sempre stato un mio collaboratore. Mi fido ciecamente di lui. Anche perché, oltre a conoscere benissimo la pallavolo, è un uomo di campo: sa capire i vari momenti e potrà aiutare me e Roberto Malaguti nella preparazione della gara».
    ARBITRI E DINTORNI – La coppia arbitrale designata per il confronto è formata da Gianmarco Lentini di Catania e Martin Polenta di Filottrano. È possibile acquistare i biglietti in prevendita: basterà connettersi al sito ufficiale della società, www.bellunovolley.it. Chi non riuscisse a raggiungere la VHV Arena, potrà ugualmente seguire il match sul canale YouTube della Lega Volley. LEGGI TUTTO

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    Andrea Vanini arricchisce lo staff tecnico dei rinoceronti

    Lo staff tecnico del Belluno Volley potrà fare affidamento su un professionista a tutto tondo: Andrea Vanini. Dopo una brillante carriera da atleta, nel ruolo di alzatore (quattro stagioni tra A2 e A3 con le maglie di Bolzano, Ferrara, Massa e Portomaggiore), il quarantacinquenne di origini emiliane ha iniziato ad allenare nel 2021, in qualità di vice di Marco Marzola, guida tecnica dei rinoceronti: prima “sulla porta di casa”, a Portomaggiore, quindi a Bologna e infine a Motta. 
    CRESCITA PERSONALE – «Sono a Belluno per supportare Marzola e gli altri elementi dello staff in occasione degli allenamenti e della gara – afferma il neo arrivato -. A proposito della partita, mi occupo di match analysis: prima e durante il confronto sotto rete». Vanini prenderà posto in panchina al fianco di coach Marzola e del secondo allenatore, Roberto Malaguti: «Ho deciso di accettare questa sfida perché rappresenta un’opportunità di crescita personale. E per la conoscenza di alcune persone che compongono lo staff e la squadra». 
    LEGAME – L’impatto iniziale con la nuova realtà si è rivelato estremamente positivo: «Ho trovato un gruppo coeso, desideroso di fare bene, competitivo e disposto a lavorare per raggiungere gli obiettivi». Con Marzola, quasi superfluo evidenziarlo, il legame va al di là della sfera pallavolistica: «Marco è prima di tutto un amico – riprende Vanini -. È stato un avversario in campo, un vicino di casa e colui che mi ha convinto a intraprendere questa “professione”».  
    NUTRIZIONISTA – Oltre a essere un tecnico preparato, Vanini è un biologo nutrizionista, specializzato in nutrizione clinica e sportiva. Laureato in Scienze motorie, vanta esperienze in ambito accademico, come docente, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e all’Università telematica San Raffaele di Roma. E un’altra laurea è in arrivo: in Psicologia. Anche se il volley continua ad avere un ruolo privilegiato nella sua quotidianità: «Ho sempre giocato e allenato per vincere. Poi magari non si riesce ad arrivare al successo perché sono stati più bravi gli altri: l’obiettivo, comunque, non cambia. Ed è sempre orientato a raggiungere il massimo».  LEGGI TUTTO

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    In archivio un 2024 da venti vittorie per il Belluno Volley

    Addio a un 2024 destinato a rimanere per sempre impresso nella memoria di tutto il Belluno Volley: dai vertici societari ai tecnici, dagli atleti ai tifosi e semplici appassionati. Perché, in A3, il club presieduto da Sandro Da Rold non aveva mai raggiunto i livelli accarezzati negli ultimi dodici mesi. E il riferimento non è solo alle semifinali playoff, vissute in primavera. Per comprendere la qualità del lavoro svolto lo scorso anno solare, vale la pena soffermasi sui numeri. A cominciare dalle vittorie: 20. Ed è una cifra che rappresenta un primato nella storia recente del Belluno Volley. 
    Le venti affermazioni sono maturate nell’arco di 28 partite: per nove volte, i biancoblù hanno esultato nella seconda metà della regular season legata alla stagione 2023-2024. E per altre sei in quella attuale. Nel mezzo, le cinque affermazioni (in sette gare) nei playoff: dal doppio urrà nei turni con Acqui Terme (ottavi di finale) e Palmi (quarti) al 3-1 confezionato in gara 2 di semifinale contro Fano. 
    La prestazione più felice al servizio? Risale al 25 febbraio e a una vittoria contro il Monge Gerbaudo Savigliano (3-1), nobilitata da ben dieci ace. Per il record di muri, invece, bisogna riavvolgere il nastro fino al 23 novembre, quando il Belluno Volley è riuscito a rispedire nella metà campo della Sarlux Sarroch qualcosa come 22 palloni. E sette muri li ha confezionati Matteo Mozzato.  
    A livello individuale, il primato di punti in singola gara appartiene a Riccardo Mian: 23 in occasione del faccia a faccia del 17 novembre contro The Begin Ancona. E gli “ace men”? Sono soprattutto due: Fabio Bisi (quattro servizi vincenti, in febbraio, con Savigliano, e altri quattro nel debutto dei playoff, contro Acqui Terme: era lo scorso 1 aprile). E Riccardo Mian, quattro volte a segno dai 9 metri, il 15 dicembre. Infine, l’ultima curiosità: la partita più lunga ha superato i 150 minuti. Il 28 febbraio, a San Lazzaro di Savena, in occasione della vittoria al tie-break contro la Geetit Bologna, i biancoblù sono rimasti in campo per 2 ore e 32 minuti.  LEGGI TUTTO

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    Sandro Da Rold saluta il 2024: «La società continua a crescere»

    Scorrono i titoli di coda sul 2024 del Belluno Volley. Ed è quindi maturo il tempo dei bilanci, al termine di un anno solare in cui i biancoblù hanno raggiunto le semifinali playoff di Serie A3 (arrivando a soli due set dall’approdo in finalissima) e chiuso l’andata dell’attuale regular season al secondo posto. Ma, oltre ai risultati sul campo, a inorgoglire la grande famiglia dei rinoceronti c’è un patrimonio di affetto, entusiasmo e passione garantito da un pubblico ad alta fedeltà. 
    CAMBIO DI PASSO – A tirare le somme è il presidente Sandro Da Rold: «È stato un anno abbastanza tumultuoso, caratterizzato da varie vicende e da alcuni alti e bassi. Ma in questa società, che ho l’onore di presiedere, siamo riusciti a prendere decisioni di rilievo in tempi brevissimi. E finalizzate a garantire un cambio di passo. Sia chiaro, alcune scelte non sempre sono piacevoli dal punto di vista umano, ma risultano determinanti per la crescita del club». Crescita che prosegue senza soste, nonostante il recente passivo nel derby veneto: «Quello di San Donà di Piave, contro la Personal Time, è stato un inciampo che però mi non mi preoccupa particolarmente. Perché abbiamo condotto per buona parte del match, salvo poi cedere nei momenti decisivi dei vari parziali. La considero una sconfitta “ai rigori”. Ma ci siamo: la squadra ha un’ottima organizzazione di gioco e può contare su validi elementi. Siamo felici di come stanno andando le cose». 
    MENTE E CUORE – Riavvolgendo il nastro, Sandro Da Rold torna con la mente, e il cuore, ai mesi di aprile e maggio: «Nei playoff abbiamo vissuto momenti di altissima pallavolo: da Palmi, in Calabria, a Fano. E, in termini di presenza e di calore, il pubblico ci sta ripagando tuttora delle esperienze assaporate in primavera. Anche domenica scorsa, al Pala Barbazza, le nostre tifose e i nostri tifosi sono stati commoventi: hanno sostenuto la squadra in ogni momento, anche nelle fasi più complicate. Non abbiamo ottenuto un risultato positivo, è vero. Ma i supporter bellunesi ci hanno visto lottare fino all’ultima palla». 
    TRANQUILLITÀ – Dal 19 novembre, la guida tecnica è in mano a Marco Marzola: «Un coach che ha portato una ventata di novità, entusiasmo, tranquillità. E sono componenti fondamentali. Perché, per dare il meglio di loro stessi, gli atleti devono essere sereni. Lo ripeto spesso: se, in partita, si esprimessero sugli stessi standard che vedo in allenamento, vinceremmo tutte le domeniche. Ma non dimentichiamo mai che stiamo parlando di ragazzi molto giovani. E il fattore emotivo non può non pesare sul rendimento complessivo». 
    COPPA ITALIA – Il nuovo anno solare si aprirà con la sfida secca valevole per i quarti di finale della Coppa Italia di A3: mercoledì 8 gennaio (ore 20.30), alla VHV Arena, contro la Negrini CTE Acqui Terme. «La coppa è un obiettivo importantissimo, a cui teniamo in maniera particolare – conclude il presidente -. Al di là di una breve apparizione nella stagione 2021-2022, quando però si qualificavano otto formazioni al termine del girone d’andata, non abbiamo mai vissuto da protagonisti questa competizione. Approdare fra le migliori quattro sarebbe un motivo di grande orgoglio».   LEGGI TUTTO

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    È l’ottavo incrocio di un derby nel segno dell’imprevedibilità

    Personal Time San Donà di Piave e Belluno Volley: domani (domenica 22 dicembre, ore 16), al Pala Barbazza, si troveranno una di fronte all’altra per l’ottava volta nel palcoscenico di Serie A3 Credem Banca. E i precedenti? Sono nel segno dell’imprevedibilità e dell’equilibrio. Perché se è vero che San Donà ha vinto una gara in più rispetto ai rinoceronti (4 contro 3), è altrettanto vero che il computo totale dei set è in perfetto equilibrio: 14 parziali all’attivo da una parte, 14 dall’altra. 
    DIFFERENZA MINIMA – Il primo incrocio risale a tre anni fa: è il 12 dicembre 2021 e, nel Basso Piave, i bellunesi riescono a imporsi al tie-break, grazie anche a un secondo round poco adatto ai deboli dei cuori e vinto col punteggio di 30-28. E minima sarà pure la differenza al tie-break: 15-13 per il sestetto dolomitico. Altra musica al ritorno: a Belluno, a fine marzo, è il sestetto sandonatese ad avere la meglio in tre parziali, grazie a un Edvinas Vaskelis inarrestabile. 
    FATTORE CAMPO – Salta due volte il fattore campo, quindi. E lo stesso vale per la stagione 2022-2023: al Pala Barbazza, nella prima giornata di campionato, il Belluno Volley è padrone della scena e si impone in tre atti, in virtù di 24 punti di Marco Novello (ora in forza a Cantù, in A2), mentre San Donà si prende la rivincita nel giorno di Santo Stefano: risale dallo svantaggio di 2-0 nel conto dei set. E sorride al fotofinish.
    RIVINCITA – Fattore campo rispettato, invece, nell’annata 2023-2024: all’andata, il Personal Time esulta di fronte al pubblico amico e, trascinato da uno Stefano Giannotti da 22 punti, la spunta per 3-1, mentre il Belluno Volley gioisce nel match di ritorno, chiuso con un secco 3-0 e una grande prova di Fabio Bisi (in versione top scorer: 16 punti per l’opposto). Infine – ed è storia recente – lo scorso 20 ottobre il gruppo di coach Moretti sbanca la VHV Arena al tie-break. Ai bellunesi non basteranno quattro elementi in doppia cifra (Schiro, Mozzato, Loglisci e Zappoli, ora a Reggio Calabria): sulla bilancia del match peseranno maggiormente i 27 punti del solito Giannotti e i 19 di Brucini.
    DESIGNAZIONE – Tornando all’attualità più stretta, la sfida di domenica 22 sarà arbitrata da Antonio Mazzarà di Milano e da Giuseppina Stellato di Macerata Campania (provincia di Caserta). Come di consueto, il confronto sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della Lega Volley. LEGGI TUTTO

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    Marzola verso San Donà: «Sarà una partita come le altre»

    Non è solo un derby: è la sfida tra la prima e la seconda della classe. Uno scontro direttissimo, per completare con una scarica di adrenalina un 2024 dalle mille emozioni: domenica 22 dicembre (ore 16), il Belluno Volley approda a San Donà di Piave, nella tana della capolista Personal Time. Un solo punto in classifica separa le due compagini. E, per colmare la distanza, servirà una prova ai limiti della perfezione da parte di capitan Saibene e compagni. Perché nel Basso Piave, finora, ha esultato solo il Gabbiano Mantova. 
    PLAUSO – A inquadrare il derby che aprirà il girone di ritorno è coach Marco Marzola: «San Donà è una squadra ormai “esperta” del campionato con diversi giocatori che conosciamo e che sono in A3 da diverso tempo. In più, il gruppo è rinnovato e si sta rendendo protagonista di un altro campionato di vertice: quindi, va rivolto loro un plauso». Il tecnico del Belluno Volley ha le idee chiare rispetto al faccia a faccia del Pala Barbazza: «Il piano partita sarà a grandi linee lo stesso di sempre. In primis, cercheremo di mettere ordine nella nostra metà campo e rispettare i dettami tattici che daremo nelle sedute di preparazione alla gara. Sappiamo che Giannotti è la loro principale fonte di punti, oltre che un atleta di profonda esperienza: quindi, mi aspetto una sfida complicata». 
    CAMPIONATO LUNGO – Marzola non intende caricare il duello al vertice di troppi significati: «È una partita come le altre. Certo, la classifica dice che l’impegno è duro. E in effetti lo sarà, però in palio ci sono tre punti, come in tutti i weekend. Nonostante il ridotto il numero di squadre al via, il campionato è ancora molto lungo e potrà succedere qualsiasi cosa da qui alla fine della regular season». Sarà il decimo confronto ufficiale nell’arco di due mesi: «Ma credo che la stanchezza fisica non inciderà per nulla – riprende il tecnico biancoblù -. Stiamo lavorando bene in sala pesi con il preparatore: da questo punto di vista, sono tranquillo. So che saremo pronti, anche perché poi avremo una pausa per recuperare le energie fisiche e mentali».
    LETTERINA – Le festività sono alle porte. Ed è tempo di scrivere una simbolica letterina a Santa Klaus: «Quello che chiedo a Babbo Natale è un segreto – sorride Marzola -. Al di là di tutto, abbiamo ambizioni per questo campionato. E obiettivi che porteremo a termine solo se continueremo a lavorare come stiamo facendo, con umiltà e dando sempre il 100 per cento che possiamo dare in ogni allenamento e ogni partita».  LEGGI TUTTO

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    Basso, un derby da ex: «Sarà una bella sfida al vertice»

    Sono trascorsi appena sessantatré giorni dal derby veneto che ha aperto il campionato di Serie A3 Credem Banca. Un derby, andato in scena alla VHV Arena, e vinto al tie-break da un Personal Time San Donà di Piave che ha avuto il merito di chiudere davanti a tutti il girone d’andata. E di laurearsi, quindi, campione d’inverno. A poco più di due mesi di distanza, il Belluno Volley va a caccia della rivincita, nel confronto che dà il “la” al girone di ritorno: questa volta a San Donà, domenica 22 dicembre (ore 16).
    PEPE – Oltre alla questione territoriale, c’è il fattore classifica a rendere ancor più pepato il confronto. Perché i rinoceronti sono secondi, a un solo punticino di distanza dalla capolista. Insomma, numeri alla mano è a tutti gli effetti uno scontro diretto, alle quote più elevate. E i bellunesi arrivano all’appuntamento con un carico di fiducia garantito dalle quattro vittorie in sequenza: «Nell’ultimo mese abbiamo sviluppato un gioco molto redditizio, specialmente in battuta – argomenta il centrale Enrico Basso -. Siamo più efficienti, concediamo meno errori. E anche in attacco abbiamo messo in mostra una maggior inventiva: questo aspetto ci permette di uscire meglio dalle situazioni difficili». Il poker di successi ha permesso di raddrizzare la situazione e di archiviare un avvio a luci e ombre: «Siamo un gruppo con qualità ed esperienza. Non molte squadre possono vantare una panchina composta da giocatori potenzialmente titolari». 
    NESSUNA RIVALSA – Basso è uno dei tre ex di turno: gli altri due sono il libero Nicolò Bassanello (sulla via del recupero dopo i problemi fisici dell’ultimo periodo) e Riccardo Mian. «Contro San Donà – riprende proprio Basso – non ho alcun tipo di rivalsa. Al contrario, quando ero con loro sono stato benissimo. Sarà semplicemente uno scontro al vertice, tra la prima e la seconda della classifica». Il centrale ha vestito la maglia sandonatese nel 2021-2022, sotto la guida tecnica di Paolo Tofoli: «Ricordo con piacere il fattore sorpresa fin dall’inizio del campionato, con una vittoria a dir poco inaspettata, in casa di Fano. E il successivo e storico approdo nei playoff di Serie A3». 
    PALLONATE – L’attualità, però, incombe. E porta Enrico Basso a sbilanciarsi su un confronto aperto a vari scenari e nel quale difficilmente ci si annoierà: «Mi aspetto di vedere due squadre che si prenderanno a “pallonate” per tutto il tempo. Servirà carattere». Quello stesso carattere che il Belluno Volley ha messo in mostra sul taraflex di Sarroch, Mantova e della VHV Arena (contro San Giustino e Savigliano). E che ha il compito di alimentare pure nel Basso Piave.  LEGGI TUTTO

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    Loglisci: «Era importante chiudere al meglio il girone d’andata»

    Il Belluno Volley indossa i panni di vice capolista del campionato di Serie A3 Credem Banca. E proprio al termine del girone d’andata. Decisiva, in tal senso, la serie di quattro successi in sequenza, chiusa dal rotondo 3-0 rifilato al Monge Gernaudo Savigliano. Un 3-0 su cui è ben impressa l’impronta di Gianluca Loglisci: 13 punti, arricchiti da un muro (l’unico di serata per i colori biancoblù) e da un brillante 60 per cento in attacco.
    PROTAGONISTI – «È andata bene, abbiamo portato a casa un’ottima vittoria, soprattutto in chiave classifica – afferma il ventiseienne schiacciatore di origini mantovane -. Anche perché, lungo il cammino, qualche punticino per strada lo abbiamo lasciato. Era fondamentale chiudere al meglio l’andata». Nell’ultimo mese, Loglisci e compagni hanno perso un solo e singolo set: «Siamo all’inizio di un nuovo percorso in cui tutti ci sentiamo protagonisti e abbiamo voglia di metterci in gioco. Stiamo trovando la nostra amalgama e il nostro equilibrio: ora la cosa più difficile è mantenere la continuità di rendimento, ma lavoriamo per questo. E per essere pronti pure sotto il profilo mentale».
    ALTO VOLTAGGIO – Dalle trasferte di Sarroch e Mantova, ai confronti interni con San Giustino e Savigliano: i bellunesi stanno esprimendo una pallavolo redditizia. E ad alto voltaggio: «È cambiata in particolare la consapevolezza nei nostri mezzi. Sappiamo di essere una squadra forte, con delle individualità molto buone. Ognuno di noi ha capito il proprio ruolo e chiunque è pronto a dare una mano, anche chi solitamente ha meno spazio: lo si è visto in maniera evidente contro Savigliano, in una sfida ben interpretata pure dai giocatori entrati dalla panchina.
    OSTACOLO – Prima di godersi la pausa natalizia, c’è un ultimo ostacolo da affrontare (domenica 22, ore 16). Ed è il più alto: il Personal Time San Donà di Piave, fresco di titolo d’inverno. E in vetta alla graduatoria con una lunghezza di vantaggio proprio sui rinoceronti: «Dobbiamo tenere duro almeno per un’altra settimana – conclude Loglisci – perché ci attende una sfida importantissima. Siamo già pronti a ripartire. E a sistemare gli aspetti che, nell’ultima gara, hanno funzionato meno bene. La classifica? Sì, la guardiamo. Ed è giusto così perché puntiamo in alto».

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