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    Trentino Volley presenta squadre (e nuove maglie) ne La Cittadella, sua nuova casa

    Il grande atrio centrale de “La Cittadella” del Gruppo Poli in via del Brennero a Trento, dove dallo scorso luglio trovano posto anche la nuova sede gialloblù, ha ospitato il taglio ufficiale del nastro della stagione 2024/25 di Trentino Volley.Gli ampi spazi inaugurati giusto dodici mesi prima dallo storico sponsor gialloblù sono stati il miglior background possibile per presentare a tifosi, sponsor, autorità e media le due squadre di punta del Club, a breve ai nastri di partenza rispettivamente della SuperLega maschile e del campionato di Serie A2 femminile. L’evento ha consentito alle oltre quattrocento persone intervenute di conoscere uno ad uno tutti i componenti dei nuovi roster e celebrare la lunga partnership con il Gruppo Poli che proprio in questa circostanza ha festeggiato i dieci anni di “titolarità” della maglia del libero.

    foto Marco Trabalza

    “Questa struttura è stata progettata non solo per ospitare il nostro principale Supermercato in città, ma anche per essere al servizio della comunità – ha spiegato Marcello Poli, Amministratore Delegato di Gruppo Poli – ; oltre alle attività commerciali trovano spazio un parco giochi, uffici, una palestra e, non per ultima, la nuova sede di Trentino Volley. Ad un anno di distanza dall’inaugurazione, possiamo dire che la funzione sociale che ci eravamo prefissati nel costruire qui è stata raggiunta. Trentino Volley è parte integrante de “La Cittadella” e nel decimo anno di sponsorizzazione della maglia del libero è particolarmente bello poter ospitare il vernissage ufficiale della squadra maschile e femminile”.“Oltre a presentare gli atleti delle due squadre vogliamo celebrare anche un importante compleanno, visto che dieci anni fa abbiamo scelto di apporre il nostro marchio sulle maglie del libero di Trentino Volley – ha proseguito Mauro Poli, Vice Presidente del Club gialloblù – . In realtà già dal 2010 siamo entrati in contatti con questo Club che ha saputo portare valore e visibilità all’intero territorio, grazie alle vittorie ottenute in Italia e in tutto il Mondo. Per questo abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno, sponsorizzando la maglia del libero: questa serata è anche dedicata a tutte le maglie e agli atleti che hanno fatto grande Trentino Volley in questo importantissimo ruolo”.

    foto Marco Trabalza

    Il Presidente Bruno Da Re ha chiarito: “Siamo felici di poter presentare in maniera un po’ diversa, più informale, le nostre due prime squadre. Farlo nella casa della famiglia Poli è motivo di ulteriore orgoglio, perché da qualche mese La Cittadella è diventata anche la nostra casa, una parte importante di Trentino Volley. Ripartiamo dopo una stagione che ci ha regalato la vittoria della Champions League, un successo che ha ribadito la capacità di Trentino Volley di restare ancora una volta ai massimi livelli. Abbiamo fatto tesoro degli errori commessi in ambito femminile, ora ripartiamo con rinnovato entusiasmo e con un nuovo ambizioso progetto che ci possa portare a ben figurare in Serie A2”.“Torniamo a correre con una squadra molto rinnovata rispetto allo scorso anno, che sta cercando in palestra le giuste connessioni – ha analizzato l’allenatore dell’Itas Trentino femminile Davide Mazzanti – . Le ragazze si stanno allenando con grande disponibilità, sperimentando anche cose diverse rispetto al passato: vogliamo fare un grande campionato, siamo convinti delle nostre potenzialità e stiamo lavorando sodo essere protagonisti”.

    foto Marco Trabalza

    “Le sensazioni della vigilia sono molto buone – non si è nascosto Fabio Soli, allenatore dell’Itas Trentino maschile – ; in fase di mercato abbiamo cercato di individuare giocatori che avessero gli stessi valori di questo gruppo che ha mostrato grandi capacità di reagire nei momenti di difficoltà e che ci ha portato a vincere la Champions League”.Nel corso della serata è stato ufficializzato il nuovo capitano dell’Itas Trentino maschile, Riccardo Sbertoli. “Sono molto contento ed orgoglioso che la Società abbia visto in me la persona adatta a ricoprire questo ruolo – ha spiegato il palleggiatore azzurro – ; è una responsabilità che prendo volentieri, convinto che tutti i miei compagni mi aiuteranno molto nell’esercitarla. Dal punto di vista personale, essere Capitano di Trentino Volley rappresenta per me un traguardo molto importante: è un attestato di stima da persone di cui ho grandissima considerazione”.

    foto Marco Trabalza

    A margine della presentazione sono state svelate, per la prima volta, le divise da gioco che verranno utilizzate durante l’intera stagione 2024/25.Un momento sempre particolarmente atteso, che riporta indietro nel tempo i fans di lunga data. Le nuove divise realizzate da Erreà Sport (sponsor tecnico già dal 2006) richiamano infatti la gloriosa storia del Club, avvicinandosi molto al “total white” già visto nel corso della prima decade di attività (2000-2010), a cui gli inserti blu e azzurro sui fianchi conferiscono ancora maggior eleganza e una splendida armonia di colori, in un effetto visivo accattivante, evidenziato da un logo Trentino Volley stilizzato lungo fianchi e maniche.

    foto Trentino Volley

    La tenuta da trasferta, completamente blu, riprende e amplifica il linguaggio grafico della prima, instaurando una continuità visiva che eleva l’intera collezione a un livello di coerenza stilistica impeccabile.

    foto Trentino Volley

    La divisa del libero, restando fedele alla tradizione, si distingue invece per il suo rosso vivace, arricchito da dettagli bianchi che ne esaltano la visibilità e il riconoscimento immediato anche grazie al marchio del Gruppo Poli, che proprio in questa stagione festeggerà il decennale della sponsorizzazione principale di questa specifica maglia.

    foto Trentino Volley

    Per realizzarle, Erreà Sport ha utilizzato il tessuto tecnico Premier, che garantisce una vestibilità semi-aderente e una flessibilità straordinaria, assicurando comfort e libertà di movimento durante le intense azioni in campo. A breve le divise saranno acquistabili presso gli uffici di Trentino Volley, in via Brennero 276, e nella sezione store del sito ufficiale.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Comune di Trento omaggia i campioni d’Europa dell’Itas

    La settimana di celebrazioni per la vittoria della 2024 CEV Champions League si è conclusa lunedì in Comune a Trento. A mezzogiorno una delegazione di Trentino Volley, comprendente una fetta consistente di staff tecnico e dirigenziale e Oreste Cavuto, l’unico atleta rimasto ancora in Città in questo periodo, è stata infatti ricevuta dall’Amministrazione locale per un momento di saluto e di ulteriore festeggiamento del Club diventato da otto giorni Campione d’Europa per la quarta volta.

    “È stato un onore fare il tifo per la squadra della città nel giorno della vittoria soprattutto per chi come me ha seguito e vissuto tutta la stagione in tribuna – ha spiegato l’Assessore allo Sport del Comune di Trento Salvatore Panetta – . Ora dobbiamo iniziare subito i lavori per far trovare alla squadra un palazzetto ancora migliore per l’inizio della prossima stagione. Grazie di cuore per le emozioni che ci avete regalato”.

    Il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, dopo aver ricordato i bellissimi momenti  vissuti accanto ai tifosi durante la finale di Antalya (che ha seguito dal vivo sugli spalti della Sports Hall), ha portato il discorso sul significato del risultato sportivo: “Lo sport è bello ma ha i suoi elementi di crudeltà – ha sottolineato – . E se non avessimo vinto? A me questa domanda fa pensare. Mi piace la risposta che Damiano Tommasi, sindaco di Verona ed ex calciatore, ha dato a Trento in un incontro dello scorso weekend. Si perde? C’è la rivincita. Dopo le difficoltà delle scorse Finali di Champions League è successo anche a noi. Le sconfitte ci sono, ma appunto sappiamo che il giorno dopo c’è la possibilità di rigiocare. L’altro aspetto importante da non tralasciare oggi è il rapporto della Società con la comunità. A questo proposito dobbiamo ricordarci del BIG Camp: attorno alla squadra di volley più forte d’Europa è nata un’esperienza che ogni estate porta sul Monte Bondone centinaia di ragazzi da tutt’Italia. Quanto al PalaTrento dobbiamo dirci che la prospettiva è quella del nuovo palazzetto, è una direzione che abbiamo preso, ma intanto è doveroso lavorare subito per una migliore acustica e a un nuovo campo per avere una struttura adeguata per l’inizio della prossima stagione”.

    A margine dell’incontro, poi, il Sindaco di Trento ha consegnato al Presidente Bruno Da Re, all’allenatore Fabio Soli e al Team Manager Riccardo Michieletto (da 18 anni in Trentino Volley come dirigente ed in precedenza protagonista come giocatore, prima a Mezzolombardo fra il 1996 e 1999 e proprio a Trento nella stagione 2002/03) un riconoscimento per il grande contributo offerto alla causa con dediche personalizzate: “A Bruno Da Re, per l’alta professionalità, l’immensa passione e l’attaccamento alla città”. “A Fabio Soli, che sulle difficoltà ha costruito la vittoria più bella”. “A Riccardo Michieletto, maestro di cura e attenzione ai giocatori, colonna della società”.

    foto Trentino Volley

    E’ stato bello domenica scorsa ad Antalya avere con noi il Sindaco di Trento, perché tutto ciò non era affatto scontato essendo la nostra una città di più di 110.000 abitanti: abbiamo sentito la sua vicinanza morale – ha dichiarato il Presidente di Trentino Volley Bruno Da Re nel corso dell’incontro con l’amministrazione comunale di questa mattina a Palazzo Geremia – . Siamo orgogliosi di aver vinto la Champions League, ben sapendo che grossomodo siamo gli stessi come Società e gruppo che avevano perso la Finale a Lubiana; ogni tanto lo sport ti dà qualcosa, altre volte te lo toglie ma le emozioni che garantisce sono sempre molto importanti”.

    “Nella parte conclusiva della stagione ammetto di aver sofferto molto perché non riuscivo a capire come poter aiutare la squadra a venire a capo dei suoi problemi, tenendo conto che avevamo vissuto una regular season in maniera elegante e poi nei Play Off ci siamo presentati con abiti più umili. Non auguro nemmeno al mio peggior nemico di affrontare un periodo agonistico come quello che è capitato a noi fra marzo e aprile. E’ stato un grande dispiacere vedere i ragazzi in campo dover penare per situazioni che non erano direttamente ascrivibili al loro rendimento, ma semplicemente legati agli infortuni”.

    “A Soli ho sempre detto che prima o poi ci sarebbe stata una giustizia divina che ci avrebbe ridato quello che la sfortuna ci aveva tolto; ad un certo punto ho iniziato a credere che quella giustizia non ci fosse più, ma alla fine la vittoria della Champions League ha sistemato le cose e confermato la mia idea. Abbiamo dimostrato tanto spirito di gruppo, tanto sacrificio, e credo che mai come quest’anno la Società ci abbia messo del suo per tenere la barra dritta in un momento difficile, così come ha fatto lo staff tecnico guidato da Fabio Soli, e la squadra stessa – e aggiunge – . Quello che hanno fatto i giocatori è qualcosa di incredibile; l’assenza del palleggiatore avrebbe ammazzato chiunque, ma non loro. In tempi rapidissimi, appena ci siamo ritrovati di nuovo al completo, siamo stati in grado di rialzarci e di tornare a giocare al livello che ci competeva prima. Oreste Cavuto è stato uno degli artefici di questo spirito di spogliatoio; non avrà giocato molto, ma è sempre stato protagonista nel gruppo. Con l’occasione lo saluto e lo ringrazio per quello che ha fatto e per le belle parole che ha speso per Trentino Volley e per me nel corso della cena di fine stagione. Quando vorrà tornare qui ci sarà sempre spazio. La Champions League vinta ad Antalya ci lega ancora di più alla nostra città; nonostante fossimo lontani abbiamo sentito forte la vicinanza di tutto il territorio e la costante presenza delle autorità locali lo conferma. Grazie a tutti”.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Da Re: “Ragazzi bravi a riemergere dalle difficoltà. Con le donne faremo l’A2”

    Dalla gioia per la vittoria sul difficile campo di Modena in Gara 2 dei Play Off Scudetto alla delusione per la retrocessione anticipata in A2 della squadra femminile: il presidente dell’Itas Trentino, Bruno Da Re, intervistato da Guido Pasqualini, ripercorre sulle pagine de L’Adige le emozioni di domenica.

    A Modena è arrivato un successo importante per i ragazzi di coach Soli, che si trovano ora ad un passo dalla qualifica in semifinale, soprattutto considerando che in Regular Season il PalaPanini era stato fatale: “Un successo da ascrivere a un gruppo molto forte, che ha fatto quadrato per fronteggiare l’assenza di Sbertoli – le parole di Da Re – : soltanto così si poteva portarla a casa. I ragazzi sono stati bravi a riemergere dalle difficoltà”.

    “Acquarone ha la sfrontatezza giusta. E’ bravo, ha buone mani e una buona tecnica, ma dobbiamo ricordarci che aveva giocato l’ultima partita l’anno scorso in A2. Ora è stato catapultato nei Play Off scudetto e in semifinale di Champions, dove la musica cambia”.

    Mercoledì si torna all’ilT Quotidiano Arena per la semifinale di andata di Champions: ospite una Cucine Lube Civitanova che, sotto 2-0 nei quarti di finale con Monza, pare in difficoltà. Ma Da Re non si fida…

    “Non vorrei che avessero scelto di puntare sulla Champions, dove possono schierare tutti gli stranieri: con Nikolov, De Cecco, Chinenyeze, Lagumdzija e Yant in campo insieme è un’altra squadra… Noi cresceremo ma avvertiamo la stanchezza. E cambiare palleggiatore vuol dire cambiare gioco”.

    foto Morris Paganotti

    Emozioni totalmente diverse per quanto riguarda la squadra femminile, che dopo la sconfitta sul campo di Roma, saluta definitivamente la serie A1.

    Il presidente Da Re esclude la possibilità di restare nella massima serie, acquistando i diritti di qualche altra società: “Disputeremo l’A2 perchè diritti da acquistare non ce ne sono. Abbiamo scandagliato alcune situazioni ma la risposta è stata no. C’è ancora una società in dubbio ma alla fine resteranno in A”.

    L’obiettivo da perseguire sarà l’immeditata risalita: “Avendo Mazzanti alla guida vogliamo costruire una buona squadra e risalire in A1 – assicura il presidente – . Sapevamo che l’A1 sarebbe stata dura, ma non immaginavamo così. C’è tanta amarezza. Non imputo nulla a giocatrici e staff ma abbiamo commesso errori dovuti all’inesperienza e li abbiamo pagati tutti”.

    E sulla futura squadra ha aggiunto: “Olivotto, Marconato e Michieletto hanno il contratto e credo che rimarranno, per il resto avremo una sola straniera per tenerci uno slot aperto sa utilizzare durante la stagione se ce ne fosse bisogno”.

    (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

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    Al via la 19° edizione del Master SBS: presente la Lega Pallavolo Femminile

    Il cuore pulsante della pallavolo italiana si è riunito oggi, mercoledì 14 febbraio, a Treviso, per un mattino di incontri e dialoghi avvincenti. La Ghirada è diventata il palcoscenico di un evento unico, rivolto non solo agli appassionati di questo sport, ma anche a chi ambisce a farne parte professionalmente.

    L’Open Day, organizzato nel contesto delle lezioni della XIX edizione del Master SBS, ha visto la partecipazione di figure di spicco nel panorama della pallavolo nazionale: a rappresentare la Lega Pallavolo Serie A Femminile, oltre al Direttore Generale Enzo Barbaro, i presidenti della Prosecco Doc Imoco Conegliano e dell’Itas Trentino, Piero Garbellotto e Bruno Da Re, mentre per la Lega maschile era presente il presidente Massimo Righi.

    La conduzione dell’evento è stata affidata a Lorenzo Dallari, noto giornalista sportivo (Editor e Social Director Lega Calcio Serie A), figura di rilievo nel mondo del volley e del calcio. Tanti i punti d’interesse affrontati, tra cui i progressi e le sfide della Lega Volley Femminile, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social e degli eventi, e l’approfondimento dei successi sportivi e non solo della Prosecco Doc Imoco Conegliano e del Trentino Volley.

    Spazio dopo ogni intervento a domande e dibattiti, che hanno permesso ai presenti di interagire direttamente con i relatori. Un momento di scambio fondamentale per approfondire tematiche specifiche e per offrire agli aspiranti professionisti e agli appassionati del settore una visione più chiara delle dinamiche del mondo della pallavolo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da Re: “C’è il sapore della beffa, ma abbiamo ancora una finale da giocare”

    Di Redazione A due giorni di distanza dalla sconfitta in Gara 5 contro Civitanova, l’amarezza è ancora forte per l’Itas Trentino, che nella serie di semifinale era partita fortissimo andando sul 2-0. “Il sapore della beffa c’è – ammette il presidente Bruno Da Re intervistato dal collega Marco Vigarani per il Corriere del Trentino -. Anche perché eravamo avanti 2 set a 1 anche in Gara 5. La finale tricolore sarebbe stata anche meritata, avendo lottato un anno intero”. Ma da grande uomo di sport quale è, Da Re non punta il dito contro nessuno e anzi, ci tiene subito a “rendere grande onore a Civitanova, un avversario che ha vissuto un anno difficile, ma che alla fine ha trovato risorse anche inaspettate per riuscire a batterci. Per quanto ci riguarda, penso che sarebbe improprio bocciare la nostra stagione per questa eliminazione”. E come si potrebbe? Supercoppa vinta, finalista di Coppa Italia e soprattutto finalista di Champions League. Appuntamento, quest’ultimo, per il quale Trento avrà ora un mese per prepararsi al meglio, cancellare la delusione di questa eliminazione playoff e rigenerare forze fisiche e mentali. “Dovremo ricostruire alcune situazioni che ci sono venute a mancare nella serie con Civitanova e rimettere benzina in corpo. Adesso – conclude – dobbiamo pensare solo alla finale di Champions del 22 maggio a Lubiana”. (fonte: Corriere del Trentino) LEGGI TUTTO

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    Da Re: “Piacenza a casa ad allenarsi, Trento a giocarsi la Champions. Fa differenza”

    Di Redazione Definirlo “periodo di fuoco” per l‘Itas Trentino potrebbe apparire riduttivo: un’intera stagione su un piatto che si consumerà in quattro giorni. Champions League, giovedì contro Perugia, Gara 3 dei Play Off, domenica contro Piacenza. Non è il momento di abbassare la guardia per Lorenzetti e i suoi ragazzi, ma calibrare ed equilibrare le energie non è cosa facile, soprattutto quando giochi contro due squadre che possono, e hanno dimostrato di saper impensierire. Il presidente del Trentino Volley, Bruno Da Re, sintetizza così l’epilogo di Gara 2 dei Quarti di finale: “Loro molto bravi, noi molto stanchi. Basti pensare che Russell ha realizzato 33 punti e in gara 1 non si era nemmeno tolto la tuta. Loro sono rimasti a casa ad allenarsi, noi siamo andati in giro per l’Italia a giocare una semifinale di Champions League. Fa tutta la differenza del mondo” ammette in un’intervista di Guido Pasqulini per l’Adige. “La partita di Perugia ha portato via non poche energie fisiche e mentali. Domenica già a inizio partita i ragazzi erano piuttosto “persi”, non erano come al solito belli frizzanti e vivi. Poi sul terzo set mi sono detto che se tenevamo botta per un altro quarto d’ora ce l’avevamo fatta, mala sensazione netta era che più andavamo avanti più rischiavamo” continua. Essere arrivati fino a questo punto e buttare via qualsiasi possibile lieto fine parrebbe quasi uno scherzo del destino. Ma gli impegni ravvicinati, e così importanti, impensieriscono il numero uno della società dolomitica. “Questo è il nostro sport e a questo ci dobbiamo adattare. Giovedi con Perugia sarà battaglia, domenica con Piacenza sarà battaglia. Sono sicuro che i ragazzi daranno tutto in entrambe le occasioni, però noi ne abbiamo un po’ meno ogni giorno che passa. Noi abbiamo rotazioni molto brevi, non abbiamo una rosa così importante, abbiamo giocato un mese senza Lavia, facendo sfinire tutti gli altri, e siamo tuttora in una fase di recupero della sua forma ancora piuttosto lontana rispetto a quella che aveva prima di farsi male. Uscire da entrambe le competizioni sarebbe un peccato per quello che abbiamo fatto fino a oggi e per quello che ci siamo meritati, però bisogna prendere atto di quello che sarà”. Il problema di una panchina più corta di altri roster, gli acciacchi e gli infortuni portano Da Re a immaginare l’ipotesi di riuscire a continuare un solo percorso, non portando a casa entrambe le gare: Champions League o Superlega? “Io, non mi vergogno a dirlo, da sempre preferisco il campionato”. LEGGI TUTTO

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    Itas, Da Re euforico: “Se me l’avessero detto, altro che firma avrei messo”

    Di Redazione “Se dopo il finimondo di maggio-giugno mi avessero detto che a questo punto della stagione avremmo vinto la Supercoppa, conquistato il terzo posto al Mondiale e la terza piazza in Superlega, altro che firma avrei messo”. Così il presidente dell’Itas Trentino Bruno Da Re in un’intervista rilasciata al collega Guido Pasqualini per L’Adige. Ma se i primi due risultati sono ormai acquisiti, per il terzo posto in campionato bisognerà attendere il recupero con Milano. Se in quella gara arrivasse anche un solo punto, allora anche quel terzo posto sarebbe cosa certa. Un piazzamento che al giro di boa forse conta il giusto, ma se dovesse essere confermato al termine della Regular Season “Sarebbe grasso che cola – commenta il presidente – perché darebbe di fatto diritto a disputare la Champions League. Sarebbe il massimo”. Allo stato attuale la classifica vede Perugia al comando e Modena quarta e in rapita ascesa. Due squadre che per Da Re erano, anzi sono, le grandi favorite per lo scudetto. “Modena ha estratto, follia e pubblico; Perugia sta giocando bene, ha grande fisicità e dispone di un Leon dalla forza imbarazzante. Il cubano è tornato a livelli stratosferici, anche per merito di Simone (Giannelli, n.d.r.) che sta offrendo un grande contributo” conclude. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento, la gestione manageriale di Da Re: “Affidato a me il pargolo cresciuto”

    Di Redazione Bruno Da Re tiene in mano le redini dell’Itas Trentino in qualità di nuovo presidente, dopo la decisione di Diego Mosna di allontanarsi dalla società. Un cambiamento importante per una società che è sempre stata guidata dalle scelte ponderate di un uomo che di pallavolo ne sa parecchio, come Mosna appunto. Adesso, l’asset non sarà più unilaterale, una gerarchia piramidale con una punta e una base, ma manageriale: una pool di imprenditori, capitanati da Da Re e composta anche da persone che non conosco a fondo la pallavolo, che dialogheranno alla ricerca delle migliori soluzioni per la società di via Trener. Come spiega lo stesso Da Re, in un’intervista a l’Adige, infatti: “nessuno vuole cambiare i valori di fondo che la società ha portato avanti in questi 22 anni“, ma “il pargolo è diventato grande e ora viene affidato a qualcun altro”. Un cambio della guardia che potrebbe anche permettere all’Itas Trentino di aumentare il budget e permettersi qualche altro giocatore blasonato, sempre alla ricerca di quell’eccellenza cercata in più di 20 anni da Diego Mosna. Bruno Da Re, con il passaggio delle quote societarie di Diego Mosna (che deteneva il 52%) a un pool di imprenditori trentini che se le sono suddivise senza una posizione preminente, possiamo dire che la società è diventata maggiorenne e che camminerà senza l’aiuto del padre fondatore? “Ci sarà sempre bisogno dei consigli di Diego Mosna, che conosce questa società come le sue tasche. L’ha seminata come una piantina e l’ha fatta germogliare fino a farla diventare la quercia che è oggi. Ora le cose cambiano proprio per sua volontà. A maggio, quando ha deciso di diminuire il suo impegno nella pallavolo, lo ha fatto proprio per garantire la sopravvivenza di una società che se avesse continuato a pesare sulle sue spalle poteva rischiare di diminuire il suo afflato sul territorio. In questo senso è stato importante aprirla a nuovi investitori che si sono presi la responsabilità di continuare la strada intrapresa dal presidente Mosna”. Dunque la sua sarà una presidenza di sintesi tra nuovi soci? “Sì, sarò di fatto un amministratore e cercherò di farmi garante per salvaguardare i valori morali che Diego Mosna ha incarnato nella società. È stato, questo, un passaggio chiaro su cui tutti sono d’accordo: nessuno vuole cambiare i valori di fondo che la società ha portato avanti in questi 22 anni. Come si diceva prima, il pargolo è diventato grande e ora viene affidato a qualcun altro”. Par di capire che, oggi, pensare a una società sportiva come strumento di guadagno sia fuori luogo. Come sarà allora l’impegno economico nellasquadra del futuro. In soldoni: aumenterete il budget destinato al parco giocatori o no? “Ci siamo appena insediati, credo che questo sia un tema da affrontare nei prossimi giorni e ci confronteremo al più presto. Ma mi sento di poter dire che tutti siamo d’accordo sul fatto che intendiamo mantenere il livello di eccellenza della squadra. È il senso di quanto dicevo prima. Dunque il budget di certo non calerà e, anzi, proveremo ad aumentarlo, sempre nei limiti di una gestione accorta”. Sarà difficile prendere le decisioni per un presidente che si definisce amministratore? “Certamente con Mosna era più facile. Lui conosce bene la pallavolo, è un esperto e, visto che era il socio di maggioranza assoluta, ci si poteva confrontare solamente in due. Poi lasciava libertà sulle scelte tecniche al coach e al gm, ma lui poteva decidere in una sera. Per me sarà invece importante spiegare ai soci le scelte, perché intendiamo prendere un giocatore piuttosto che un altro. Fa parte del cambiamento: vorrà dire che convocherò frequenti consigli di amministrazione”. Sabato la Supercoppa. A dicembre il mondiale per Club. Due belle occasioni per bagnare la sua nuova presidenza. “Non parliamone! L’unica cosa che posso dire è che il presidente Mosna ci ha lasciato la squadra prima in classifica. È una bella eredità, non crede?” LEGGI TUTTO