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    F1, Button si sbilancia: “Mercedes favorita nel 2022”

    ROMA – La nuova stagione di Formula 1 è pronta a ripartire nel segno della lotta tra Red Bull e Mercedes, che ha caratterizzato tutto il 2021. Attualmente è ancora presto per sbilanciarsi o azzardare un pronostico in vista del Mondiale, ma dopo i test di Barcellona, in programma dal 23 al 25 febbraio, sarà sicuramente possibile avere le idee più chiare. L’ex pilota Jenson Button, analista per Sky Sport Uk, ha comunque individuato una favorita, che secondo lui partirà con i favori del pronostico nel 2022.
    Il pensiero di Button
    “La Red Bull è andata molto forte in pista, ma con il passare dei Gran Premi la Mercedes si è avvicinata nettamente. Anzi, in termini di velocità è riuscita addirittura a mettersi davanti. E se la Mercedes è più veloce di tutti non è facile batterla, visto che non sbaglia praticamente mai”. Queste le parole del britannico, che ha poi approfondito la situazione piloti tra le fila del team di Brackley: “Sarà bello vedere due inglesi che, almeno sulla carta, lotteranno per la vittoria del campionato. Non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà questo duello interno tra Hamilton e Russell”. LEGGI TUTTO

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    F1, Button su Hamilton: “Tornerà a lottare per il mondiale”

    ROMA – A un solo passo dalla leggenda. Deve essersi sentito così Lewis Hamilton dopo il finale della scorsa stagione di Formula 1. Con un altra vittoria iridata l’inglese della Mercedes avrebbe infatti superato Michael Schumacher nella classifica dei piloti più vincenti di sempre. Così però ad Abu Dhabi non è stato. La corona di campione è andata a Max Verstappen e da allora il britannico si è chiuso in un silenzio impenetrabile. L’ultimo addetto ai lavori ad ascoltare la sua voce in un contesto ufficiale è stato Jenson Button, campione del mondo 2009 con la Brawn. “So che Hamilton tornerà a correre, che vorrà lottare per il titolo per diventare il più forte di tutti. E credo ci riuscirà”, ha detto l’ex pilota alla trasmissione televisiva inglese Good Morning Britain.
    Verso la presentazione
    Nel clima concitato dopo la bandiera a scacchi di Yas Marina, Lewis Hamilton si è mostrato quasi apatico nell’intervista concessa a Button, in quell’occasione giornalista ufficiale del Circus. Molti hanno interpretato quell’atteggiamento remissivo come una dichiarazione di sportività. Con il senno di poi, l’impassibilità dell’inglese faceva forse già presagire qualcosa di preoccupante, ora concretizzatosi nelle voci sul ritiro dello stesso asso Mercedes. “La gara di Abu Dhabi – ha detto Button – è stata controversa, ma io credo che si debba vedere l’annata nella sua interezza”. Il tempo a disposizione di Hamilton per fare chiarezza sulla sua situazione non è però infinito. Già il 18 febbraio è in programma la presentazione della nuova monoposto in casa Mercedes e tutti i riflettori saranno puntati su di lui, sempre se il britannico deciderà di continuare con le quattro ruote. LEGGI TUTTO

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    F1, Button sicuro su Hamilton: “Tornerà e lotterà per il titolo”

    ROMA – Il finale della scorsa stagione di Formula 1 ha negato a Lewis Hamilton il suo ottavo titolo mondiale. Con un altra perla l’inglese della Mercedes avrebbe infatti superato Michael Schumacher, diventando egli stesso il pilota più vincente di sempre nel campionato a quattro ruote più prestigioso al mondo. Così però ad Abu Dhabi non è stato. La corona di campione è andata a Max Verstappen e da allora il britannico si è chiuso in un silenzio impenetrabile. L’ultimo addetto ai lavori ad ascoltare la sua voce in un contesto ufficiale è stato Jenson Button, campione del mondo 2009 con la Brawn. “So che Hamilton tornerà a correre, che vorrà lottare per il titolo per diventare il più forte di tutti. E credo ci riuscirà”, ha detto l’ex pilota alla trasmissione televisiva inglese Good Morning Britain.
    Le parole di Button
    Nel clima concitato dopo la bandiera a scacchi di Yas Marina, Lewis Hamilton si è mostrato quasi apatico nell’intervista concessa a Button, in quell’occasione giornalista ufficiale del Circus. Molti hanno interpretato quell’atteggiamento remissivo come una dichiarazione di sportività. Con il senno di poi, l’impassibilità dell’inglese faceva forse già presagire qualcosa di preoccupante, ora concretizzatosi nelle voci sul ritiro dello stesso asso Mercedes. “La gara di Abu Dhabi – ha detto Button – è stata controversa, ma io credo che si debba vedere l’annata nella sua interezza”. Il 18 febbraio è in agenda la prenentazione della nuova monoposto della scuderia di Brackley, in molti stanno vedendo questa data come un giorno spartiacque nella carriera di Hamilton, dal proseguimento incerto a ogni giorno che passa. LEGGI TUTTO

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    F1, Button: “Dopo il ritiro ho faticato, non sapevo cosa avrei fatto”

    ROMA – Jenson Button ha lasciato la Formula 1 nel 2017. Il pilota britannico, che è rimasto nel campo dei motori, ha raccontato il periodo difficile dopo aver lasciato il Circus: “Quando ho smesso di correre in F1, ho gareggiato in Giappone per un paio d’anni, ed è stato un periodo fantastico. Poi ho passato sei mesi belli con la mia famiglia, ho avuto il mio primo figlio. Ma, trascorsa questa fase, ho cominciato a fare fatica. Mi chiedevo cosa avrei fatto dopo, cosa mi avrebbe dato quell’adrenalina, quell’entusiasmo per costruire qualcosa di bello. Stavo lavorando con gli sponsor, con Sky Sports, ma non mi permettevano di fare grandi cambiamenti alla mia vita”.
    Gli altri progetti
    Button ha poi parlato dei progetti successivi a questo periodo, e di come è riuscito a superare il momento più complicato dopo il ritiro: “Ho parlato con Ant Anstead e Mark Stubbs e ci è venuta l’idea di rilevare la carrozzeria Radford. Questo è quello che ho fatto nell’ultimo anno, ho lavorato con questi ragazzi per una serie TV e per lo sviluppo di queste meravigliose auto costruite in carrozzeria. Sono fondamentalmente la parte del pilota, il collaudatore. Quindi sto costruendo qualcosa che mi piacerebbe guidare ogni giorno. Penso che se posso sviluppare qualcosa che funziona per me, ha il potenziale per funzionare con tutti. Questa era la mia grande forza nelle corse automobilistiche: sviluppare un’auto che funzionasse davvero per me” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Button: “Dopo il ritiro ho fatto fatica”

    ROMA – “Quando ho smesso di correre in F1, ho gareggiato in Giappone per un paio d’anni, ed è stato un periodo fantastico. Poi ho passato sei mesi belli con la mia famiglia, ho avuto il mio primo figlio. Ma, trascorsa questa fase, ho cominciato a fare fatica”. Jenson Button ha raccontato del periodo successivo al ritiro della Formula 1, in cui come tanti sportivi si è trovato a fare i conti con una vita senza competizioni e con abitudini completamente diverse. “Mi chiedevo cosa avrei fatto dopo, cosa mi avrebbe dato quell’adrenalina, quell’entusiasmo per costruire qualcosa di bello – ha detto il britannico -. Stavo lavorando con gli sponsor, con Sky Sports, ma non mi permettevano di fare grandi cambiamenti alla mia vita”.
    I progetti attuali
    Button ha poi parlato dei progetti successivi a questo periodo, e di come è riuscito a superare il momento più complicato dopo il ritiro: “Ho parlato con Ant Anstead e Mark Stubbs e ci è venuta l’idea di rilevare la carrozzeria Radford. Questo è quello che ho fatto nell’ultimo anno, ho lavorato con questi ragazzi per una serie TV e per lo sviluppo di queste meravigliose auto costruite in carrozzeria. Sono fondamentalmente la parte del pilota, il collaudatore. Quindi sto costruendo qualcosa che mi piacerebbe guidare ogni giorno. Penso che se posso sviluppare qualcosa che funziona per me, ha il potenziale per funzionare con tutti. Questa era la mia grande forza nelle corse automobilistiche: sviluppare un’auto che funzionasse davvero per me” – ha concluso. LEGGI TUTTO