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    Alcaraz-Raducanu, nasce la “coppia” del momento: tra amicizia, simpatia e… doppio misto agli US Open

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Negli ultimi giorni il tennis e i social non parlano d’altro: la relazione tra Emma Raducanu e Carlos Alcaraz è diventata il nuovo tormentone del circuito. Merito di qualche sorriso, battuta reciproca e tante interazioni che, tra Queen’s e la notizia del doppio misto agli US Open 2025, hanno fatto impazzire tifosi e giornalisti. Una vicinanza che entrambi non hanno alcuna voglia di smentire, alimentando così voci e speculazioni di ogni genere.Tutto è cominciato con l’annuncio della rinnovata disciplina del doppio misto a Flushing Meadows: Raducanu e Alcaraz insieme in campo, scelta di marketing perfetta ma anche autentico colpo di scena per i fan. Giovani, estroversi, due talenti che piacciono alle aziende e alle nuove generazioni, la coppia “Emma & Carlitos” ha già acceso la fantasia degli appassionati. Pochi giorni dopo, la presenza di Emma sugli spalti di Queen’s (insieme alle amiche) a tifare per Carlos, ha fatto il giro del web e aggiunto ulteriore pepe.
    La nascita della “coppia” tennisticaÈ stato proprio Alcaraz a confessare che il primo passo per proporre la partnership a New York lo ha fatto lui. Emma, intervistata dal “Daily Express”, lo conferma e scherza: “Ho dovuto chiedere prima al mio team, ma la verità è che avevo già deciso di accettare. Carlos mi aveva già convinta!”.Ma come è nata questa sintonia? Tutto parte da New York nel 2021, quando i due giovanissimi scrissero una pagina di storia: Raducanu vinse lo US Open partendo dalle qualificazioni, mentre Carlitos raggiungeva i quarti di finale, battendo anche Tsitsipas. “Lo conosco da qualche anno – racconta Emma – e già a Wimbledon 2021 avevamo iniziato a legare. Al US Open vedevo che vinceva e mi dava motivazione, era bello vivere quelle settimane insieme da emergenti e ci scrivevamo spesso”.Oggi le loro carriere hanno preso direzioni diverse, ma l’amicizia resta forte. “Questi legami nati quando eravamo giovanissimi valgono tanto per me. Quando diventi famoso ti rendi conto che le persone che ti conoscono da sempre sono un vero tesoro. Carlos ormai è un campione affermato, ma è bello sapere che la nostra amicizia è rimasta”.
    Raducanu in tribuna, ma Carlitos andrà a Eastbourne?La presenza della britannica in tribuna a Queen’s, sabato scorso, durante la semifinale vinta da Alcaraz contro Bautista, ora ha un significato nuovo. Ma lei stessa ammette che non si aspetta una “visita di cortesia” a Eastbourne: “Non credo proprio che Carlos venga a vedermi (ride). Sabato ero libera, sono venuta con delle amiche, ci siamo divertite. Ora a lui tocca portare un po’ di magia a New York!”.Entrambi si preparano alle rispettive sfide su erba, con Wimbledon dietro l’angolo. Ma la data clou, per i fan e per il gossip, è già segnata: US Open, doppio misto Raducanu-Alcaraz. In campo ci sarà amicizia, intesa, e magari anche qualche magia per replicare i successi di quella famosa estate newyorkese del 2021.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz, che salto al servizio: “Ora capisco Isner e Opelka!”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz continua a stupire e, con il trionfo all’ATP Queen’s 2025, allunga a 18 la sua striscia di vittorie consecutive, confermandosi come il principale favorito per Wimbledon. In questa serie, lo spagnolo ha saputo gestire sia match dominati che situazioni limite, come la finale del Roland Garros contro Sinner in cui ha dovuto annullare match point. Il salto di qualità del murciano non riguarda soltanto il livello tecnico, ma soprattutto quello mentale, come ha spiegato lui stesso in conferenza stampa dopo il titolo londinese.
    “È davvero complicato passare dalla terra battuta all’erba in pochi giorni, perché ho avuto solo due giorni per allenarmi prima dell’inizio del torneo. Sono arrivato senza aspettative, volevo solo giocare due o tre partite, capire come mi sentivo sull’erba e lavorare su cosa migliorare. Mi sono adattato molto velocemente e sono molto orgoglioso di questo. Il mio vero obiettivo era sentirmi a mio agio sulla superficie, non sollevare il trofeo. Quello che mi rende più felice è vedere i progressi quotidiani: dal primo giorno a oggi, mi sento un giocatore diverso sull’erba.”
    A chi gli chiedeva quanto fosse stato importante il suo viaggio a Ibiza dopo Parigi, Alcaraz ha risposto con sincerità: “Sono un giocatore che ha bisogno di prendersi dei giorni liberi, di stare con amici e famiglia, di staccare completamente dal tennis. I giorni a Ibiza mi hanno aiutato tanto a ricaricarmi, a tornare in campo con più energia e voglia di giocare. Non dico che ho vinto il torneo grazie a Ibiza, ma sicuramente mi ha fatto bene. Ora resterò a Londra, mi prenderò qualche giorno per godermi la città e poi inizierò a preparare Wimbledon nel migliore dei modi.”
    Un altro punto chiave è stato il miglioramento al servizio: “Dopo il match con Munar ero deluso per come avevo servito. Ho lavorato per cambiare qualcosa e nelle ultime partite il servizio ha funzionato benissimo. Oggi mi sentivo quasi come Isner o Opelka! Quando affronti grandi battitori, devi rispondere con un servizio altrettanto efficace. Sono contento e voglio mantenere questo livello anche a Wimbledon.”
    Alcaraz non ha nascosto di aver subito critiche dopo l’uscita precoce a Miami: “Dopo la sconfitta mi sono preso una pausa, sono andato in vacanza con la famiglia a Cancún e mi sono piovuti addosso tanti messaggi di odio. Ma quella è stata la chiave: cinque o sei giorni senza racchetta, lontano dai campi, mi hanno permesso di riflettere, recuperare la gioia e tornare a divertirmi sul campo. Da lì sono ripartito.”
    Carlos Alcaraz si presenta così a Wimbledon con 18 successi consecutivi, una mentalità sempre più solida e la consapevolezza che le sue pause, la sua umanità e il suo tennis lo rendono un campione diverso, ma sempre più completo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Emma Raducanu fa parlare di sé sugli spalti di Queen’s: occhi puntati sulla coppia con Alcaraz

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Emma Raducanu è stata la protagonista “fuori dal campo” nella semifinale dell’ATP 500 di Queen’s tra Carlos Alcaraz e Roberto Bautista. La tennista britannica, presente tra il pubblico, ha attirato tutte le attenzioni per un motivo molto semplice: sarà la partner di Carlos Alcaraz nel doppio misto del prossimo US Open 2025, una delle novità più attese della stagione.
    Durante la conferenza stampa post partita, ad Alcaraz è stato chiesto della presenza di Emma sugli spalti. Il murciano ha sorriso e risposto con la sua solita spontaneità: “L’ho visto sui social. Sono contento che sia venuta, ma ero concentrato sulla partita e non me ne sono accorto. In ogni caso, è stato bello averla in tribuna”. Inevitabile la domanda se anche lui ricambierà la visita prima dello Slam newyorkese: “Dipende dal calendario. Ho allenamenti e partite, mi piacerebbe vederla, ma devo vedere se ho tempo”.Il momento clou si è avuto quando la regia, durante il match, ha inquadrato la giovane Emma in prima fila. Da lì è partita la corsa sui social tra chi sogna una coppia, non solo sul campo, tra due dei volti più amati e seguiti del tennis mondiale. Al momento tra Raducanu e Alcaraz si parla solo di una bella amicizia e di una collaborazione sportiva, ma la curiosità e l’attesa per vederli insieme – almeno per ora solo in campo – sono già altissime.
    Emma Raducanu, attesa settimana prossima a Eastbourne, non ha perso l’occasione di sostenere il suo futuro compagno di doppio misto, accendendo così l’entusiasmo dei fan e alimentando le voci su una delle accoppiate più “hot” della prossima estate tennistica.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz prosegue la sua marcia vincente a Queen’s: “La fiducia è altissima, ma posso ancora migliorare”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il numero due del mondo continua a confermarsi protagonista assoluto all’ATP Queen’s 2025. Dopo la maratona degli ottavi contro Jaume Munar e la fatica della recente finale al Roland Garros, Carlos Alcaraz ha superato senza troppi patemi Arthur Rinderknech in due set, conquistando così la sua 16ª vittoria consecutiva e consolidando un momento straordinario sia a livello di gioco che soprattutto di mentalità.
    In conferenza stampa, Alcaraz ha sottolineato la crescita della sua fiducia:“Mi sento molto bene, sinceramente. Gli ultimi tre incontri li ho giocati su superfici diverse, quindi sto solo cercando di adattare il mio tennis nel modo migliore possibile. Più vittorie ottengo, più fiducia sento dentro di me. Ci sono ancora molte cose che posso migliorare, specialmente sull’erba, ma ora sono davvero soddisfatto di tutto: di come sono andati questi giorni e di come mi sento in campo”.
    Sull’immediato recupero dopo la battaglia del giorno prima contro Munar, il murciano ha spiegato:“Non mi ha sorpreso. Sono già stato in questa situazione altre volte, dopo aver giocato partite da tre ore e mezza e dover tornare in campo il giorno dopo. Ho uno staff fantastico che mi aiuta a prepararmi nel modo migliore. Sapevo che oggi non sarebbe stato un match fisicamente così duro come quello contro Munar, perché Arthur ha un gioco fatto di grandi servizi e scambi più brevi”.
    Infine, un pensiero sulle sconfitte e sulla capacità di voltare pagina:“Dipende dalle partite. A volte, dopo aver perso una lunga battaglia, mi è bastato lasciare il campo a testa alta e non ho avuto bisogno di molto tempo per riprendermi. Altre volte, invece, ci sono voluti diversi giorni per assorbire la delusione, soprattutto dopo sconfitte particolarmente dure mentalmente o fisicamente. In certi casi servono due o tre giorni per tornare in forma”.
    Alcaraz, dunque, non si ferma e continua a crescere, forte di una fiducia che non è mai stata così alta, ma con la consapevolezza che il meglio, forse, deve ancora arrivare.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz resiste all’assalto di Munar e vola ai quarti al Queen’s: battaglia da 3 ore e 23 minuti

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Continua la marcia di Carlos Alcaraz sull’erba, nonostante qualche incertezza di troppo e una prova di grande orgoglio da parte di Jaume Munar. Il murciano conquista il pass per i quarti di finale dell’**ATP 500 Queen’s 2025** dopo una sfida estenuante, chiusa 6-4, 6-7(7), 7-5 in 3 ore e 23 minuti. Una battaglia intensa che ha messo in luce sia la resistenza di Alcaraz, sia i progressi di Munar, che ha lottato punto su punto contro il campione in carica di Wimbledon.Ai quarti di finale sfiderà Arthur Rinderknech.
    Primo set solido, poi la tempestaAlcaraz ha gestito alla perfezione il primo parziale, mostrando la solita combinazione di potenza e precisione al servizio, oltre a giocate spettacolari soprattutto a rete. Un unico passaggio a vuoto di Munar — tre doppi falli nello stesso game — è bastato al n.2 del mondo per piazzare il break decisivo e mettere in discesa il set.
    Un secondo set da batticuoreTutta un’altra storia il secondo set, dove Munar ha iniziato a giocare con maggiore aggressività e lucidità, riuscendo a mettere in difficoltà Alcaraz nei suoi turni di battuta. Entrambi hanno annullato palle break nei momenti chiave, in particolare lo spagnolo di Murcia che con coraggio ha salvato una palla break sul 5-5. Si è arrivati al tie-break, nel quale Alcaraz sembrava aver trovato la chiave per chiudere il match, ma Munar ha annullato due match point e, con una reazione da grande lottatore, ha rimesso tutto in discussione.
    Finale con brivido, ma Alcaraz resisteNel terzo e decisivo set, Alcaraz ha subito trovato il break ma Munar ha reagito prontamente, annullando il vantaggio e confermando di essere un avversario ostico e determinato. Nonostante la fatica e la tensione, il murciano ha trovato energie e qualità nei momenti decisivi, riuscendo a piazzare il break nel dodicesimo gioco e a chiudere una partita durissima.
    Alcaraz, che continua così il suo percorso dimostrando ancora una volta di saper soffrire e vincere anche nelle giornate più complicate. Jaume Munar, dal canto suo, esce a testa altissima da un confronto che potrebbe essere il punto di partenza per una seconda parte di stagione in crescendo.Per il numero 2 del mondo, ogni partita sull’erba è un’occasione per migliorare, affinare il proprio tennis e mostrare a tutti fino a dove può arrivare. E oggi, ancora una volta, Carlos Alcaraz ha risposto presente.
    ATP London Carlos Alcaraz [1]667 Jaume Munar475 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3J. Munar 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-406-5 → 7-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5J. Munar 15-0 30-0 40-0 40-15 ace5-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4J. Munar 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 30-403-4 → 4-4C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace2-4 → 3-4J. Munar 15-0 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 df 15-40 df 30-402-2 → 2-3J. Munar 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-402-0 → 2-1J. Munar 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 1-2* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* 4-4* 5*-4 df 6*-4 ace 6-5* 6-6* 6*-7 7*-7 7-8*6-6 → 6-7C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-405-6 → 6-6J. Munar 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-5 → 5-6C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-404-5 → 5-5J. Munar 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4J. Munar 15-0 30-0 40-0 ace 40-153-3 → 3-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3J. Munar 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-301-2 → 2-2J. Munar 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1J. Munar 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4J. Munar 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-30 ace ace5-3 → 5-4C. Alcaraz 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 40-304-3 → 5-3J. Munar 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2J. Munar 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1J. Munar 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 df 30-40 df df1-1 → 2-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-400-1 → 1-1J. Munar 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz guarda già a Wimbledon: “Sinner tornerà più forte dopo Parigi. Non avrò un vantaggio mentale”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    La stagione di Carlos Alcaraz entra in una nuova fase, ma l’eco dell’impresa a Roland Garros e della finale vinta contro Jannik Sinner è ancora fortissima. Con Wimbledon all’orizzonte, il campione spagnolo è tra i nomi più attesi per il mese più caldo del tennis mondiale e ha voluto raccontare le sue sensazioni dal Queen’s Club, dove inizia la sua preparazione sull’erba.
    “Non ho parlato con Jannik dopo la finale, ma posso immaginare cosa abbia provato. È stata un’esperienza incredibile,” ha raccontato Alcaraz in conferenza stampa, sottolineando il rapporto di reciproco rispetto che lo lega al numero uno del mondo. “Siamo amici, anche se non così vicini da sentirci spesso, ma so bene quanto possa avergli fatto male perdere a Parigi. La cosa migliore del tennis, però, è che non ti lascia il tempo di pensare troppo: c’è sempre subito un’altra occasione per riscattarsi. Sono sicuro che Sinner tornerà con una forza e una motivazione ancora maggiori.”
    Il due volte campione di Wimbledon sa che quest’anno la sfida sarà ancora più aperta, proprio grazie al livello raggiunto dal rivale italiano: “Non penso che la mia vittoria mi dia un vantaggio psicologico su di lui, anzi: mi aspetto un Sinner più forte che mai. So quanto tenga a vincere Wimbledon, può giocare benissimo sull’erba e sarà uno dei favoriti assoluti a Londra. Sarà una battaglia durissima.”
    Alcaraz ricorda anche che l’unico precedente tra i due a Wimbledon, nel 2022, aveva sorriso proprio all’azzurro. Ma i possibili avversari non si fermano qui: “Non ci sono solo Sinner e Djokovic, ma anche Zverev che è sempre competitivo e tanti giovani di talento come Rune o Fils (che però è infortunato). Il bello del tennis di oggi è proprio la quantità di giocatori che possono puntare in alto.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz riparte dal Queen’s: “Dopo Ibiza, più energia per Wimbledon. Voglio decidere io cosa è meglio per me”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Comincia la stagione sull’erba e tutte le aspettative sono puntate su Carlos Alcaraz, protagonista assoluto del circuito dopo il trionfo a Parigi. In vista dell’ATP 500 Queen’s 2025, il campione spagnolo si è presentato in conferenza stampa raccontando come ha vissuto la settimana post-Roland Garros e con quale spirito affronterà una fase cruciale della stagione, con Wimbledon come grande obiettivo.
    Negli ultimi giorni si è molto parlato dei suoi giorni di riposo a Ibiza, complice anche il documentario Netflix che ha contribuito ad alimentare la curiosità sui momenti di relax del murciano. Le domande della stampa, spesso ironiche, si sono concentrate proprio su questa “pausa”, ma Alcaraz ha risposto con il sorriso, sottolineando come il vero valore sia prendersi cura di sé e ricaricare le energie, al di là del luogo scelto.
    “Penso che dopo uno Slam sia il momento migliore per prendersi qualche giorno libero, sta diventando una piccola tradizione per me. Non importa dove vai, ma come riesci a riposare mentalmente e fisicamente. Quest’anno mi sono concesso tre giorni di stacco, più che sufficienti. Solo una sera sono uscito, le altre due a mezzanotte ero già a letto… sto invecchiando, il corpo lo sente!” ha scherzato, strappando le risate della sala. “È stato divertente, ma soprattutto ho riposato bene, ed è quello che conta.”
    Alcaraz ha anche raccontato il sostegno del suo team, che non ha mai ostacolato il desiderio di staccare la spina: “Nessuno ha provato a fermarmi, sapevano che sarei tornato al 100%. Sono felice che quest’anno mi abbiano appoggiato: mi hanno detto di andare dove volevo, di staccare davvero. Sentirsi supportato è fondamentale, soprattutto quando prendi decisioni per il tuo benessere. Ogni anno impariamo qualcosa di nuovo e ci adattiamo a ciò che serve. Forse fra qualche anno questi viaggi non saranno più possibili, ma ora questa pausa mi fa bene. Voglio prendere le mie decisioni, anche sbagliando se necessario.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz torna sull’erba da campione di Wimbledon: esordio al Queen’s Club contro Davidovich e primo allenamento ieri

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Con il sorriso sulle labbra e la leggerezza di chi ha appena scritto una nuova pagina di storia, Carlos Alcaraz è tornato in campo al Queen’s Club di Londra per la sua prima sessione di allenamento ieri sull’erba dopo il trionfo a Wimbledon 2024. Il giovane fuoriclasse spagnolo, reduce da qualche giorno di meritato relax a Ibiza dopo aver conquistato anche il suo secondo Roland Garros, si prepara ora a una nuova sfida: confermarsi tra i protagonisti della stagione sull’erba e, perché no, bissare il titolo ottenuto al Queen’s nel 2023.Alcaraz arriva a Londra con entusiasmo e fiducia, consapevole che tutti gli occhi saranno puntati su di lui, ora che è il campione in carica ai Championships. L’obiettivo è chiaro: testare subito la condizione e trovare le giuste sensazioni su una superficie che, negli ultimi anni, ha imparato a dominare con il suo tennis spettacolare e imprevedibile.
    Il debutto nel prestigioso torneo londinese sarà non facilissimo: dall’altra parte della rete ci sarà Alejandro Davidovich Fokina, spagnolo anche lui, ma soprattutto avversario da primo test. Davidovich, infatti, vanta il successo a Wimbledon Junior nel 2017 e ha dimostrato più volte di poter essere molto competitivo su questa superficie.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO