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    Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si allenano a Pechino insieme

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz è atterrato in Cina per disputare un tour asiatico molto emozionante per lui, che inizierà con la sua partecipazione all’ATP 500 Pechino 2023. Lo spagnolo cerca di riacquistare le migliori sensazioni possibili e accumulare punti che lo avvicinino al numero 1 del mondo, grande obiettivo per la fine della stagione.
    A poche ore dal suo arrivo, ha già organizzato una sessione di allenamento nelle strutture del torneo insieme al suo rivale, Jannik Sinner, uno dei suoi principali avversari nella capitale cinese.

    JANLITOS PRACTICING TOGETHER IN BEIJING pic.twitter.com/utwfgZNFMQ
    — emily (@andreyrublevs) September 25, 2023 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz potrebbe saltare l’ATP 500 di Pechino

    Carlos Alcaraz a New York

    Carlos Alcaraz non ha ancora del tutto recuperato dai problemi accusati nei tornei in Nord America e sta valutando l’opportunità di saltare l’ATP 500 di Pechino, con l’obiettivo di volare in Cina solo per il 1000 di Shanghai. Questo scrive su La7 il collega di Murcia Juan Cervantes, giornalista che segue da vicino le vicende locali.
    Carlos dopo aver perso in semifinale a US Open contro Daniil Medvedev è tornato a casa al El Palmar, saltando la Coppa Davis e cercando di staccare la spina per recuperare dalle fatiche e dagli acciacchi rimediati nel dura trasferta sul cemento in estate. Il fastidio alla gamba sembra destare qualche preoccupazione, quello al polso (fasciato negli ultimi match a New York) dovrebbe essere un problema minore. Così l’entourage del n.2 al mondo si riunirà a breve, forse già oggi, per decidere come programmare i prossimi giorni ed eventualmente comunicare la cancellazione dal torneo della capitale cinese. Al momento è una voce, ma ben accreditata.
    Carlos nei giorni scorsi è stato pure investito da dure critiche sui social media locali per aver assistito a una corrida organizzata nell’ambito della Festa Nazionale, evento al quale ha perso parte in modo personale e solo per divertimento. Non sapeva sarebbe stato portato al bordo dell’arena e abbracciato da una leggenda della corrida, Pepin Liria (il matador di Cehegín), insieme a José Antonio Camacho. Fonti a lui vicine affermano che il tennista sia rimasto infastidito per la strumentalizzazione della sua presenza all’evento. Anche in Spagna ogni mossa di un atleta così in vista non passa mai inosservata. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz giocherà altri 5 tornei nel 2023 e un’esibizione a Città del Messico a fine novembre

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Non ci sarà la tanto attesa finale tra Alcaraz e Djokovic stasera a New York. Il russo Daniil Medvedev ha infatti sconfitto il campione in carica spagnolo, interrompendo così la sua difesa del titolo 2022. Dopo la battuta d’arresto, Carlos ha dichiarato che non giocherà in Coppa Davis, il suo fisico ha bisogno di un periodo di riposo. È trapelato invece quel che dovrebbe essere il suo calendario autunnale, cinque tornei ufficiali più una (ricca) esibizione a fine novembre. Questi i tornei:
    China Open a Pechino (ATP 500) – 28 settembre – 4 ottobreMasters 1000 Shanghai – 4-15 ottobreSwiss Indoors a Basilea (ATP 500) – 23 – 29 ottobreMasters 1000 Paris – 30 ottobre – 5 novembreATP Finals – 12 – 19 novembre
    Oltre a questi tornei, il ventenne prima della off-season prenderà parte a un’esibizione a Città del Messico, che come negli anni precedenti si svolgerà alla Plaza de Toros il 29 novembre, contro un avversario ancora da stabilire. In Messico gira voce da qualche mese che sarà Jannik Sinner l’avversario dello spagnolo, ma ancora siamo a livello di ipotesi tutte da verificare. Dopo la prima splendida esperienza con il pubblico record per Federer vs. Zverev nel 2019 (allora fu toccato il pubblico più vasto di sempre, prima del Federer-Nadal di Città del Capo), questa ricca serata di tennis nella capitale messicana continua a richiamare un gran pubblico, come è stato anche per la partita dello scorso anno tra Nadal e Ruud.
    Tornando ad Alcaraz, lo spagnolo dovrà difendere i punti conquistati lo scorso anno in Svizzera con la semifinale e quelli dei quarti di Bercy, dove nel 2022 si infortunò contro Rune, costretto quindi a saltare la Finals di Torino. Sarà quindi l’esordio nella kermesse di fine anno per Carlos. LEGGI TUTTO

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    David Ferrer sulla decisione di Alcaraz: “Ho molta fiducia nella squadra che abbiamo”. Il brasiliano Joao Fonseca conquista gli US Open junior. Dopo la finale degli US Open, Sabalenka scherza: “Stasera bevo sicuramente”

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha annunciato poche ore fa la sua decisione di ritirarsi dalla fase a gironi della Coppa Davis 2023 dopo essere stato sconfitto nelle semifinali degli US Open 2023. Questa è la reazione di David Ferrer, capitano della squadra spagnola: “Sapevamo che Carlos ha avuto una stagione molto impegnativa, con un grande carico fisico e mentale. Al termine della semifinale ho potuto parlare con il suo allenatore, Juan Carlos Ferrero, che mi ha detto che era molto stanco e aveva avuto problemi fisici. È chiaro che l’assenza di un giocatore come Carlos si fa sentire, ma dobbiamo concentrarci sui giocatori che ci sono, che sono molto bravi. Ho molta fiducia nella squadra che abbiamo, con giovani giocatori che faranno il loro debutto e sono molto motivati.”
    Joao Fonseca si guadagna a pieni voti la posizione di prossimo numero 1 nei junior dopo aver conquistato il trofeo degli US Open 2023 nella categoria junior. Il tennista brasiliano di 17 anni, recentemente ingaggiato dal marchio ON, ha realizzato una grande rimonta contro Learner Tien con il punteggio di 4-6, 6-4 6-3 in 1 ora e 59 minuti di finale. Fonseca diventa il secondo tennista brasiliano a raggiungere questo traguardo, una notizia che suscita particolare entusiasmo tra i fan dell’America del Sud.
    Aryna Sabalenka, la nuova numero uno del mondo da lunedì, ha ammesso sabato di essere stata lontana dal giocare il suo miglior tennis durante la finale degli US Open, perdendo contro Coco Gauff. La bielorussa ha commesso 46 errori non forzati, ben più della metà dei punti vinti da Gauff durante la partita.“Porto con me molte cose positive e tutto fa parte del processo. Ho gestito bene il primo set, ho iniziato senza nervosismo, ma poi dal secondo set ho iniziato a pensare troppo ed è lì che le cose sono peggiorate. È stata una battaglia interna. Ho giocato e perso contro me stessa,” ha ammesso la 25enne bielorussa.Sabalenka ha anche scherzato sul modo in cui intende superare la delusione della sconfitta. “Stasera bevo sicuramente,” ha detto sorridendo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz dà forfait in Davis Cup

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz tornerà in Spagna dopo la sua avventura a New York, dopo aver perso contro Daniil Medvedev nelle semifinali degli US Open. Il prossimo impegno del tennista di Murcia erano le finali della Coppa Davis, che si terranno a Valencia tra martedì 12 settembre e domenica 17. Tuttavia, durante il torneo newyorkese, Carlos aveva lasciato intendere possibili dubbi sulla sua partecipazione: “Devo valutarlo perché è stato un tour lungo e intenso. Ascolterò il mio corpo e vedrò come mi sentirò domani. Vedremo cosa mi chiederà il corpo. È stata una tournée lunga e ho bisogno di riposare”, aveva dichiarato.
    Alla fine, infatti, Carlos Alcaraz non parteciperà alle finali della Coppa Davis. Lo spagnolo ha deciso di ritirarsi dal torneo dopo aver raggiunto le semifinali degli US Open, scegliendo così di riposare considerando le tante partite giocate. Al suo posto, Albert Ramos indosserà nuovamente la maglia rossa per unirsi alla squadra spagnola e iniziare la preparazione già da sabato sotto la guida di David Ferrer.
    Queste le parole di Carlos, affidate al solito messaggio social: “Ero entusiasta di giocare in Davis a Valencia, ma devo ascoltare il mio corpo dopo una trasferta molto lunga. Ho bisogno di fermarmi e riposare, fisicamente e mentalmente. Il calendario è molto impegnativo, manca ancora una fetta lunga di stagione e ora devo ricaricare le batterie. Buona fortuna alla squadra spagnola! 💪🏻 Vi sosterrò fortemente! Dai!”

    Me hacía mucha ilusión jugar por 🇪🇸 la Davis en Valencia, pero tengo que escuchar a mi cuerpo después de una gira muy larga. Necesito parar y descansar, físicamente y mentalmente. El calendario es muy exigente, todavía queda mucha temporada, y ahora me toca recargar fuerzas.… pic.twitter.com/TY0YXLWQ1k
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) September 9, 2023

    La Spagna è nel gruppo C, insieme a Serbia, Repubblica Ceca e Corea del Sud. LEGGI TUTTO

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    Wilander: “La rivalità con Alcaraz rende Djokovic un giocatore migliore”

    Mats Wilander

    L’ex n.1 svedese Mats Wilander ai microfoni di Eurosport ha parlato della rivalità tra Alcaraz e Djokovic, il fatto più importante dell’estate tennistica 2023. Due grandissime partite, la finale di Wimbledon, già entrata per la porta principale nella storia della disciplina, quindi l’altrettanto emozionante finale di Cincinnati. Una vittoria a testa, livello di gioco stellare, tanto che la prospettiva di un nuovo scontro nella finale di US Open elettrizza il quarto Slam stagionale. Molti pensano che Alcaraz sia una sorta di “guastafeste” per il serbo, un rivale fortissimo che gli impedisce di dominare incontrastato il tour. Wilander vede la situazione in modo diverso: a suo dire, la presenza di un avversario così forte e competitivo, rende Djokovic un tennista migliore. Ecco le parole del 7 volte campione Slam.
    “Dopo tutti questi anni, sapendo quale sia la visione e l’ambizione di Novak per la sua eredità nel nostro sport, penso che lui la accolga con favore la nuova rivalità, perché lo rende un giocatore molto migliore”, ha spiegato lo svedese. “Penso che essendosi reso conto che questo è il livello a cui deve giocare per battere questo ragazzo, penso che lo aiuterà quando giocherà contro gli altri avversari”.
    Wilander è rimasto sorpreso dalla durezza della battaglia di Cincinnati e ritiene che ciò costituisca un’impostazione perfetta per avvicinare gli US Open. “Sono sorpreso, devo dirlo, anche se nella finale di Wimbledon abbiamo visto una partita incredibile. Ero un po’ preoccupato che questa potesse essere una delusione, che uno dei ragazzi – molto probabilmente Novak in questa situazione – forse non volesse arrivare fino in fondo dando tutto in campo”, riflette lo svedese. “Forse non voleva rimontare dopo aver perso il primo set perché puoi arrivare a pensare che la ferita del perdere una partita del genere quando stai facendo del tuo meglio, rimarrà con te e si ripresenterà nel caso di una loro prossima sfida agli US Open. Ma ovviamente entrambi mi hanno sorpreso in questo senso con la loro professionalità. Ancora stento a credere che Novak sia stato in grado di farlo, voglio dire, è pazzesco. La partita di Cincinnati è stata così bella e così combattuta che entrambi sicuramente hanno pensato’Sai una cosa, è come con la finale di Wimbledon’. È troppo divertente. Lo spirito della partita era quello”.
    Mats tuttavia non si è sbilanciato sul proprio favorito per US Open. E se fosse un terzo incomodo a guastare i piani dei primi due giocatori al mondo? Ricordiamo, come già analizzato qualche giorno fa in questo articolo, che nelle ultime tre edizioni lo Slam di New York ha battezzato il successo di un nuovo campione Slam, e che l’ultimo a fare doppietta a Flushing confermando il titolo è stato Roger Federer nell’ormai lontano 2008.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    US Open, parlano i big. Alcaraz: “Non sono focalizzato nel difesa del titolo ma sul giocare al massimo”. Djokovic: “La gente pensa che non abbia pressione, è il contrario”

    Carlos Alcaraz nel media day a US Open (foto ATP site)

    Il quarto Slam stagionale si preannuncia quanto mai interessante e ricco di temi. Il mondo della racchetta attende un nuovo capitolo della saga nascente Alcaraz vs. Djokovic, ma molti sono i rivali agguerriti, pronti a dare battaglia e fare lo sgambetto ai due favoriti della vigilia. Nel classico media day pre torneo, i big hanno parlato rilasciando dichiarazioni interessanti. Ne riportiamo alcune, per entrare in clima torneo.
    Alcaraz si dice più focalizzato sul proprio gioco che sulla difesa del titolo. “Dallo scorso anno la mia vita è cambiata molto, molto (sorride). Probabilmente la vita è diversa, ora sono più famoso. Molte persone iniziano a conoscere il mio nome dopo gli US Open dell’anno scorso. Ma la vita personale non è cambiata affatto. Sono lo stesso ragazzo, un ragazzo normale. Ovviamente sento di essere più maturo in campo. Sento di essere un giocatore migliore rispetto a un anno fa. Anche io ho vinto il mio primo Grande Slam l’anno scorso, ma mi sento più maturo e migliore”.Difesa del titolo quindi più complicata? “Probabilmente, ma cerco di non pensarci. In questa settimana di allenamenti sto provando a fare esattamente la stessa cosa che ho fatto l’anno scorso, provando ad allenarmi nello stesso modo in cui giocherò e concentrandomi su quello. Non mi concentro sul fatto di essere il campione in carica, sui punti da difendere e queste cose. Mi concentro solo nel mostrare il mio miglior livello, cercare di migliorare in ogni allenamento e vedere come sarà il torneo”.La notorietà è un prezzo da pagare? “A volte mi piace, a volte no. A volte vuoi sentirti un ragazzo normale, camminare normalmente. Qui a New York ci sono molti spagnoli, ma anche sudamericani. A volte è difficile per me camminare normalmente”.
    Djokovic punta allo Slam n.24. Forte dei suoi record e successi, interessante il suo discorso sulla gestione della pressione e dello stress. “Mi innervosisco come chiunque altro, davvero. La gente pensa che non abbia alcuno stress o tensione. Anzi, al contrario, ne ho parecchia. Devo affrontarla, gestirla. Ognuno ha il proprio modo di gestire le emozioni e di cercare di essere in equilibrio ottimale emotivamente, mentalmente e fisicamente per dare il meglio di sé. Ho giocato alla grande tutta la settimana prima della finale. Non ho lasciato un set a Cincinnati. Ho giocato tutte le partite in sessioni notturne, poi ho giocato in una giornata molto calda, ho avuto solo difficoltà fisiche. Carlos stava giocando molto bene. Mi spinge sempre al limite. Penso di fargli più o meno la stessa cosa. Ecco perché abbiamo prodotto una finale memorabile. È stata una delle finali migliori, più emozionanti e più difficili a cui abbia mai preso parte al meglio dei tre set, senza dubbio, in tutta la mia carriera. Ecco perché sono caduto a terra dopo aver vinto la partita perché mi sembrava di aver vinto un Grande Slam, a dire il vero. La quantità di scambi è stata altissima. È stato fisicamente così impegnativo ed estenuante che mi sono sentito esausto per i giorni successivi. Questi sono i momenti delle partite in cui continuo a impegnarmi quotidianamente, giorno dopo giorno, allenamento, sacrificio, impegno. A 36 anni ho ancora la spinta per farlo. Adoro la competizione. Penso che più ti ritrovi in quelle circostanze particolari in cui stai vivendo delle avversità in campo, dove le cose non si stanno muovendo nel modo giusto per te in termini di prestazione di quel giorno, in termini di tennis, o mentalmente, non ti senti al meglio, e questa è la migliore opportunità possibile per crescere mentalmente da questo, per imparare qualcosa. Normalmente è di fronte alle avversità che impari di più. Quindi questa è la mia mentalità in questo tipo di partite, cercare davvero di non accettare la sconfitta come un’opzione e dare davvero tutto, dare davvero tutto. È una specie di gioco del gatto col topo in campo. Ci sono molte cose che stanno accadendo. Stai cercando di superare tatticamente il tuo avversario in astuzia, ma poi devi combattere anche con i tuoi demoni, l’insicurezza, la tensione, tutte le cose che stanno accadendo nel mezzo di una simile battaglia”.
    Ricordano a Novak che Federer è stato l’ultimo giocatore a vincere per due anni di fila il torneo (nel 2009 si interrotta la sua striscia di 5 successi di fila, fermato in finale da Del Potro), questo il suo pensiero: “In realtà ho perso più finali qui di quante ne abbia vinte nella mia carriera. Credo che il mio record nelle finali degli US Open sia il peggiore di tutti gli Slam. Ci sono alcune finali molto combattute che ho perso, alcune le ho vinte. Ma in generale penso che la coerenza dei risultati qui sia stata piuttosto buona. Voglio dire, ho giocato la maggior parte delle mie edizioni degli US Open almeno i quarti di finale o meglio negli ultimi 15 anni. Potrebbe essere il fatto che siamo alla fine della stagione. È l’ultimo Grande Slam dell’anno. Sono stati otto mesi difficili di tennis per tutti i giocatori. Forse è questo il motivo per cui probabilmente vedresti più sorprese in questo Grande Slam rispetto ad altri Slam. Questa è l’unica cosa che mi viene davvero in mente”.
    Medvedev parla del tema del momento, la sfida tra Novak e Carlos, e il suo eventuale ruolo di cattivo o terzo incomodo. “Penso che onestamente sia fantastico quel che stiamo vivendo. Penso che sia fantastico per il tennis avere questi due ragazzi che giocano uno contro l’altro in questo momento. È una bella storia, ma poi inizia il torneo e, se tutto va bene, possiamo – quando dico “noi”, io personalmente o qualcun altro – provare a batterli e impedire loro di sfidarsi tra loro. Non mi irrita affatto perché ho sempre detto che a volte abbiamo chi dice che questo è sopravvalutato, un altro sottovalutato, nei commenti sui social media intendo. Secondo me il tennis è uno degli sport in cui si può quasi dire questo. Nel calcio è 11 contro 11. Anche se la squadra vince, si può sempre dire qualcosa sui giocatori. Il tennis è uno contro uno. Abbiamo una classifica, 52 settimane, a meno che qualcuno non si sia infortunato, questa è la classifica che hai meritato. Ora loro due sono il primo e il secondo, con il margine. Penso che siano forse mille, 500 punti davanti a me. Sono il numero 3. Non c’è nessuno dietro di me, almeno così vicino, se ricordo bene. Penso che sia normale che parliamo ancora di me. Ci proverò. L’obiettivo è che, dopo gli US Open, si parli di me. Il ruolo del distruttore, del guastafeste? Non lo so, perché consapevolmente non ci penso. Cerco solo di vincere. Questa è la cosa più importante. Ma inconsciamente, sento che molte volte ho interpretato bene questo ruolo. Spero che possa aiutarmi questa settimana, queste due settimane”. LEGGI TUTTO

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    Us Open: Novak Djokovic in campo lunedì. Carlos Alcaraz e Jannik Sinner martedì

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Con l’avvicinarsi dell’US Open 2023, siamo finalmente a conoscenza dell’ordine dei match in programma e, di conseguenza, delle date di debutto delle più grandi stelle del torneo.Il privilegio di inaugurare l’evento quest’anno spetta alla parte alta del tabellone femminile e alla parte bassa del tabellone maschile. Questo significa che Novak Djokovic giocherà il suo primo incontro lunedì 28 agosto. Lo stesso giorno vedremo anche in campo altre figure di spicco del mondo del tennis, come Iga Swiatek, Coco Gauff, Elena Rybakina, Lorenzo Musetti, Casper Ruud, Holger Rune, Stefanos Tsitsipas e Frances Tiafoe.
    E per quanto riguarda la giornata successiva? Carlos Alcaraz, rappresentante della parte alta del tabellone maschile, esordirà martedì 29 agosto a Flushing Meadows contro il tedesco Dominik Koepfer. Questa giornata vedrà anche altri nomi importanti in campo come Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Aryna Sabalenka, Daniil Medvedev e Ons Jabeur. LEGGI TUTTO