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    Carlos Alcaraz: “Me ne vado arrabbiato, ma orgoglioso. Ho combattuto fino alla fine”.

    Carlos Alcaraz nella foto

    Carlos Alcaraz ha perso questa mattina nel terzo turno degli Australian Open dal nostro Matteo Berrettini, numero sette del mondo. L’incontro, uno dei migliori del torneo, rimarrà nella memoria di Alcaraz come un importante episodio di apprendimento.
    “Vado via arrabbiato, perché non mi piace perdere, ma sono molto orgoglioso di come ho giocato. Ho combattuto fino alla fine, anche dopo essere stato sotto di due set a zero. Sono andato molto vicino a vincere la partita”, ha confessato in conferenza stampa dopo la partita.
    Alcaraz ribadisce: non gli piace perdere, ma ci sono battute d’arresto peggiori di altre. “Le sconfitte fanno molto male. Soprattutto quando si combatte per quattro ore e si perde al tie-break decisivo. Ma bisogna prendere le cose positive da ogni sconfitta. E questo incontro va molto bene nella mia crescita. Ho dimostrato che sono vicino a battere i migliori del mondo. Berrettini ha giocato ad un grande livello”.
    Il 18enne spagnolo ha anche rivelato che i suoi prossimi tornei saranno l’ATP 500 di Acapulco e Rio de Janeiro in programma nel prossimo mese di febbraio. LEGGI TUTTO

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    Ferrero: “Alcaraz incide in ogni momento della partita, è incredibile”

    Carlos Alcaraz alle NextGen ATP Finals

    Juan Carlos Ferrero ha parlato del suo giovane pupillo Carlos Alcaraz al media greco Gazzeta, esaltando le qualità del classe 2003, soprattutto la sua capacità di essere incisivo in ogni fase del match e contro ogni tipo di avversario. Ecco alcuni passaggi dell’intervista.
    “Obiettivo per il 2022? Mantenere il livello di gioco che ha raggiunto nell’ultima parte della stagione, essere competitivo contro i migliori tennisti, quindi lavorare sulla sua prestazione. Con questo, potrà avvicinarsi ai primi 15 della classifica mondiale”.
    “Il suo diritto è il colpo che i suoi avversari temono di più. Tuttavia, penso che abbia anche molta varietà nel modo in cui colpisce la palla, questa è un’altra delle sue grandi armi. Può passare da un colpo in spinta molto potente a un back o una variazione in modo incredibilmente naturale. Ha imparato a incidere in ogni momento della partita, è qualcosa di straordinario”.
    “Non vedo all’orizzonte una nuova epoca come quella dei Big 3, anche se penso che i tennisti di oggi siano più equilibrati di prima. È difficile avere tre giocatori che vincono tutto per così tanto tempo, non credo che lo rivedremo. Vedremo tennisti ai vertici per anni, come Medvedev, Zverev o Tsitsipas, ma anche giovani come Sinner o Korda. Speriamo che anche Carlos possa raggiungere quel livello”.
    “Oggi il tennis va molto più veloce di prima, la condizione fisica è fondamentale e i social hanno decisamente stravolto questo sport, è un grattacapo in più. Ai miei tempi non ci preoccupavamo delle pubbliche relazioni, avevamo molti meno contatti, ma la nostra quotidianità ci dava la possibilità di pensare molto di più al tennis. Oggi i ragazzi sono coinvolti in più fattori e la gestione complessiva non è facile”.
    “Confronto con Nadal? È inevitabile ma diciamo sempre che Carlos è Carlos, ha il suo percorso, il suo lavoro e il suo livello. Ovviamente Rafa è uno dei suoi idoli e ha imparato molto guardandolo giocare. È molto competitivo, ha quella mentalità e sa come comportarsi in campo. Se ricorda Rafa in qualcosa non è nel suo tennis, semmai nel linguaggio del corpo. E la passione li accomuna, è fondamentale per il resto della sua carriera”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    “…and the winner is”. I premi del tennis maschile 2021

    Novak Djokovic, miglior tennista del 2021

    Tennista dell’anno: Novak Djokovic
    No match nella categoria più prestigiosa. Resta un personaggio complesso, con spigoli per molti troppo acuti, ma il suo enorme talento e dedizione avrebbero meritato il Grande Slam, sfumato ad passo. Stagione incredibile per il tennista complessivamente più forte dell’epoca moderna.

    Delusione dell’anno: Denis Shapovalov
    Ha disputato la prima semifinale Slam a Wimbledon, ma il modo in cui l’ha persa (sprecando tutti i momenti favorevoli) e l’incredibile resto di stagione, giocata in modo pessimo dichiarando di sentirsi per nulla inferiore a Medvedvev & c. spiega il perché questo tennista dal potenziale clamoroso resta al palo. Gli altri corrono, lui no. È un vero peccato.

    Italiano dell’anno: Matteo Berrettini
    Da sempre sognavo di vedere un azzurro giocarsi la coppa dei Championships. Grazie Matteo! Sull’erba è stato dominante, ha alzato ancor più l’asticella del suo gioco, restando solido in top 10 e meritandosi una seconda presenza alle Finals. Purtroppo ha iniziato e poi chiuso l’anno con un infortunio, dovremo abituarci alla sua fragilità, ma quando è in salute, è uno dei migliori. Un dato spiega il suo 2021 eccellente: negli Slam ha perso solo da Djokovic.

    Emergente dell’anno: Carlos Alcazar
    Guai a chi lo giudica un “Nadal 2”. Carlitos è un vero attaccante, un produttore di tennis con tempi di gioco fenomenali. Impressiona l’intensità con cui attacca la palla, senza compromessi, senza la minima attesa. Esteticamente non delizierà i palati di chi ama il tennis classico, ma è un tennista offensivo a spettacolare. È la vera “evoluzione della specie”, giocatore modernissimo con ancora ampi margini di miglioramento. Cosa questa che ha dello spaventoso…

    Torneo dell’anno: Wimbledon
    Per il torneo di Matteo, tantissimi match lottati e spettacolari, per una finale che aspettavamo da sempre. Potrebbe esser stato anche l’addio di Federer.

    Impresa dell’anno: Lorenzo Sonego agli Internazionali BNL d’Italia
    Un leone Lorenzo a Roma, ha giocato oltre il suo livello, toccando le stelle con la punta della racchetta. Ha esaltato tutti giocando partite straordinarie per qualità, spirito combattivo e intensità. Ha superato Thiem, Rublev e costretto Djokovic a giocare al suo massimo per superarlo. Uno spettacolo.

    Coach dell’anno: Riccardo Piatti
    Jannik Sinner ha disputato un’annata ottima, vincendo 4 tornei, toccando il best ranking al n.9 ed entrando come alternate alle Finals, per le quali ha lottato fino all’ultimo torneo per l’ottavo posto. Ma oltre ai risultati, Jannik ha alzato il livello del suo gioco, giocando ad una intensità crescente. Il servizio è molto migliorato, il diritto è sempre più stabile e penetrante, con quel cross dal centro improvviso che è diventato un’arma tattica formidabile. Mancano ancora dei tasselli verso l’eccellenza (soprattutto proiezione in avanti e sicurezza sulla rete), ma il lavoro di Riccardo è impressionante. Sinner apprende, migliora, cresce. Applausi a tutti.

    Fatto dell’anno: molti nuovi volti
    Nel 2021 sono moltissimi i giocatori giovani o di medio livello che sono cresciuti, inserendosi nei piani alti dei tornei e del ranking, alcuni arrivando quasi dal nulla. Norrie, Karatsev, Korda, Brooksby, Van de Zandschulp, Rinderknech, Nakashima, Cerundolo, Baez, per restare ai top 100. Alcuni di loro hanno potenziale per esplodere nel 2022 e diventare giocatori di alto livello.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal e Carlos Alcaraz non giocheranno all’ATP Cup 2022

    Carlos Alcaraz nella foto

    Rafael Nadal, 35 anni e figura principale del tennis spagnolo, e Carlos Alcaraz, 18 anni stella emergente del tennis iberico, non parteciperanno all’edizione 2022 dell’ATP Cup, che si terrà a Sydney nei primi nove giorni del 2022.
    La notizia è stata diffusa dal giornale ‘Marca’, che assicura che gli spagnoli giocheranno con Pablo Carreño Busta e Roberto Bautista Agut e potranno contare anche con il suo miglior giocatore di doppio, Marcel Granollers. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal dopo il forfait di Alcaraz in Davis: “Quando accade una cosa del genere, la competizione passa in secondo piano”

    Rafael Nadal nella foto

    Il compito della Spagna di conservare il titolo alle Finals di Coppa Davis era già complicato dall’assenza di Rafael Nadal, ma tutto è stato reso ancora più difficile dalla notizia che ha scosso il tennis spagnolo. Carlos Alcaraz è risultato positivo al Covid-19 ed è stato costretto a ritirarsi dal torneo, qualcosa che ha causato la reazione quasi immediata di Nadal via social media.
    “Sono vicino a tutta la squadra spagnola dopo questa notizia. Quando accade una cosa del genere, la competizione passa in secondo piano. La cosa più importante ora è la salute e spero che non ci siano altri casi. Un abbraccio a tutti!”. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz positivo al Covid, al suo posto Martinez

    Carlos Alcaraz

    Tegola per il team iberico in Davis. Il giovane fenomeno Carlos Alcaraz è risultato positivo ad un controllo anti Covid, e quindi ha dovuto abbandonare la squadra spagnola impegnata in Davis a Madrid.Al suo posto entra Pedro Martínez.Una perdita notevole per Bruguera e compagni, già orfani da Rafa Nadal.
    Ecco il post Instagram di Carlos, in cui annuncia la sua positività. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz vince le Next Gen ATP Finals. Succede nell’albo d’oro a Jannik Sinner

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Sposito

    Carlos Alcaraz solleva all’Allianz Cloud il trofeo delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals che Jannik Sinner aveva conquistato nell’ultima edizione nel 2019. Anche contro Sebastian Korda una prova di forza senza tentennamenti, nonostante i soli 18 anni di età.
    Quello di Carlos Alcaraz (ATP 32) non è certamente un nome sconosciuto agli appassionati di tennis. Il pupillo di Rafael Nadal, approdato fino ai quarti agli ultimi US Open, ha confermato di essere in rampa di lancio aggiudicandosi le Next Gen Finals di Milano: nella finalissima il 18enne spagnolo ha superato con un netto 4-3 (7/5) 4-2 4-2 il figlio d’arte Sebastian Korda (39).
    Alcaraz, che in carriera sin qui ha messo in bacheca il solo titolo di Umago, succede nell’albo d’oro a Jannik Sinner (10) e Stefanos Tsitsipas (4), capace l’anno seguente (2019) di trionfare anche alle ATP Finals.
    ATP ATP Next Gen Finals Milan Alcaraz C.0444 Korda S.• 0322 Vincitore: Alcaraz C. ServizioSvolgimentoSet 3Alcaraz C. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2Korda S. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-403-1 → 3-2Alcaraz C. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 3-1Korda S. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-400-1 → 1-1Korda S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Korda S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 Alcaraz C. 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2Korda S. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-402-2 → 3-2Alcaraz C. 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2Korda S. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Korda S. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Korda S. 15-0 30-0 40-0 0-15 0-30 0-40 15-40 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 0-15 0-30 15-30 15-40 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 0-15 15-15 15-30 15-40 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 Alcaraz C. 1-0 2-0 2-1 2-2 3-2 4-2 4-3 4-4 4-5 5-5 6-53-3 → 4-3Korda S. 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3Alcaraz C. 0-15 0-30 15-30 40-302-2 → 3-2Korda S. 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2Alcaraz C. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-401-1 → 2-1Korda S. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1Alcaraz C. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Ferrero su Alcaraz: “Non abbiamo fretta, ma ci divertiremo molto”

    Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz ha avuto sul mondo del tennis un impatto dirompente. In pochi mesi il 18enne iberico è passato da promessa a realtà del circuito. Il suo mix di potenza, profondità di palla, intensità, “cattiveria agonistica” l’ha reso già un tennista forte, potenzialmente fortissimo. Stasera si giocherà il titolo 2021 delle NextGen Finals a Milano. Nei giorni del torneo, l’ATP ha parlato col suo coach, l’ex n.1 al mondo Juan Carlos Ferrero. Riportiamo alcuni passaggi del suo pensiero, molto interessante sul presente e futuro del suo giovane pupillo.

    Qualche giorno fa Carlos ha affermato: “Ho superato le mie aspettative quest’anno”. Ha superato le tue?Sì, mi aspetto che oggi potesse essere in classifica intorno al numero 50. In termini si posizione nel ranking, ha superato le mie aspettative. Potremmo anche sottolineare che ha giocato contro alcuni dei migliori giocatori al mondo ed è stato in grado di competere al loro livello – e persino di batterli, come è stato il caso di Tsitsipas e Berrettini, anche Sinner, che è un altro dei i giovani più promettenti. È vero che ha superato quelle aspettative e ha dimostrato che il suo gioco raggiunge dei picchi altissimi che ora deve cercare di mantenere, in modo che possa giocare così bene costantemente. Carlos continuerà a salire. In questo momento, è un po’ come Son Goku [da Dragonball Z], quando ha iniziato a trasformarsi e poi ha perso potere. È un piccolo scherzo che porto avanti insieme a lui. Ma è vero che riesce a toccare dei picchi così alti perché è un giocatore molto dinamico che può fare molte cose in campo e su qualsiasi superficie.
    Molti dei suoi coetanei dicono che è “maturo” per la sua età. Che cos’è la maturità?Saper riconoscere cosa sta succedendo in campo, sapere quando stai facendo le cose bene o male. Spesso i giocatori si ossessionano in un aspetto specifico e non si rendono conto cosa stanno sbagliando e perché. Carlos ha iniziato a rendersi conto sempre più velocemente di cosa stava sbagliando, e su cosa di deve concentrare, soprattutto a livello mentale.Fin da piccolo è stato un giocatore incostante: potrebbe giocare molto bene, ma poi finisce per giocare male. Gli succede ancora talvolta, ma ora è diventato assai più stabile. Diamo particolarmente importanza a lavorare in modo continuo e intenso sul lato mentale. È una cosa che gli ho sempre detto in questi tre anni, che era molto importante progredire poco a poco. Ha anche incrementato il suo lavoro con la sua psicologa Isabel Balaguer. Lei è perfettamente consapevole che quest’aspetto è il più importante, perché in termini di forma fisica e tennis, i suoi progressi sono stati incredibilmente veloci in questa fase.Penso che l’aspetto più importante nell’attuale fase della sua crescita sia maturare a livello mentale per diventare sempre più forte e riuscire a gestire situazioni come quelle che ha già vissuto o quelle che sperimenterà in futuro.
    Di cosa sei più orgoglioso quando pensi a Carlos?È molto fedele alle persone che ama. Le persone che lavorano con lui lo riconoscono davvero, per quello che è ora e non per quello che diventerà. Apprezzo davvero il fatto che è un bravo ragazzo. Abbiamo avuto un buon feeling fin dall’inizio della nostra collaborazione. Apprezzo molto che sia un rapporto sereno, semplice, e che il lavoro quotidiano tra di noi sia facile. In definitiva, quando viaggi molto e passi tanto tempo insieme è indispensabile che ci sia un rapporto sereno. Apprezzo molto la sua lealtà e fiducia.Poi arriviamo alla domanda se sia o meno un gran lavoratore. Sono una persona molto severa quando si tratta di lavoro e gradualmente ha dovuto incorporare cose che non considerava e che gli ho detto essere estremamente importanti. All’inizio ha trovato difficoltà, ma poi ha capito che alla fine è uno stile di vita. Ha imparato gradualmente queste cose e gli va riconosciuto il merito, non era così all’inizio del nostro rapporto.
    Qual è la singola cosa più importante che hai cercato di instillare in lui?Umiltà e impegno costante. Penso che sia molto importante. Poi ci sono molti altri dettagli. Era una persona che, quando era stanco, abbassava troppo il suo livello di allenamento e sono sempre stato coerente nel dirgli che bisogna lavorare proprio quei momenti. L’importanza dell’intensità in campo… tante sono le piccole cose, ma sottolineo l’umiltà e l’essere un gran lavoratore in campo. È qualcosa che doveva assolutamente avere.
    Sei stato numero 1 al mondo in passato. Ti ricordi com’eri alla sua età?Siamo simili in quanto siamo entrambi molto emotivi in campo. Questo è positivo, perché significa che non perdi la tua identità o il tuo stile di gioco. Se sei veramente bravo, riesci a tenere il focus nei momenti difficili, nelle partite dure, nei momenti di tensione. Un giocatore con carattere spingerà sempre in avanti. Un giocatore che si sottrae a queste situazioni non riuscirà a vincere grandi tornei. Sotto questo aspetto è molto bravo.Fare confronti è difficile. Un’altra cosa di Carlos è che vuole sempre migliorare. Questo è molto importante. Gli ho parlato molto del desiderio di essere migliore ogni giorno. Non puoi allenarti per il gusto di farlo, è una perdita di tempo. Devi fare un allenamento di qualità, sapere cosa allenare, devi sapere cosa deve migliorare, dove sono i tuoi punti deboli, in quali momenti devi migliorare e in quali momenti devi capire il gioco. Sta migliorando in tutti questi aspetti.In alcuni tornei abbiamo scherzato, ‘Ora devi dirmi cosa stai facendo di sbagliato in questa partita’ per spiegarmi esattamente cosa avrebbe dovuto fare di diverso scambiandoci il ruolo. Potrebbe sembrare bizzarro, ma invece lo aiuta davvero molto.
    È bravo in quelle analisi degli errori?Si, parliamo di quello che è successo. Non tanto sulle statistiche, o su cosa avrebbe dovuto fare, parliamo degli aspetti mentali in campo più che della tattica. È aperto su questi aspetti, vuole migliorare costantemente questa è la cosa più importante. LEGGI TUTTO