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    Alcaraz soddisfatto del rientro a Roma: “Nessun dolore, è stata una grande giornata”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha iniziato nel migliore dei modi il suo percorso agli Internazionali BNL d’Italia, superando agevolmente Dusan Lajovic con il punteggio di 6-3, 6-3. In conferenza stampa, lo spagnolo si è mostrato particolarmente soddisfatto non solo per la vittoria, ma soprattutto per le risposte positive ricevute dal suo fisico.
    “È stata una grande partita, un ottimo inizio di torneo. Sinceramente, mi aspettavo un match peggiore da parte mia. Ma sono davvero, davvero felice”, ha esordito il murciano. “La cosa più importante era l’infortunio. Prima del match mi chiedevo se avrei sentito dolore o no. Oggi è stato fantastico. Ho fatto qualche scatto, mi sono mosso benissimo senza alcun dolore, il che è grandioso. È stata una grande giornata”.
    Alcaraz ha poi spiegato come ha gestito l’infortunio che lo ha costretto a saltare il torneo di Madrid: “Onestamente, ho preso alcuni giorni senza fare nulla. Solo recupero con il fisioterapista. Non ho fatto alcuna pressione fisica. Non ho fatto alcun movimento”.
    “Quando sono tornato a casa lunedì, dopo essere rientrato da Madrid, ho fatto un test. Volevo vedere come stava la situazione. Era quasi perfetta. Poi ho iniziato ad allenarmi”, ha continuato il numero tre del mondo. “È stato un mix di tutto, capite? Un mix tra prendersela con calma e, naturalmente, allenarsi anche per essere pronto per Roma”.
    Durante la conferenza, il giovane campione spagnolo ha anche rivelato il suo segreto per eseguire efficaci palle corte, una delle armi più letali del suo repertorio: “Prima di tutto, devi costringere l’avversario a stare qualche passo indietro. Non so come spiegarlo. È semplicemente naturale per me”.“La cosa più importante è trovare il momento giusto per eseguirla”, ha aggiunto Alcaraz, “perché è molto meglio fare una palla corta non perfetta ma nel momento giusto, piuttosto che una palla corta eccellente in un momento sbagliato. Devi trovare l’equilibrio su questo”.
    Con questa convincente vittoria all’esordio e, soprattutto, con un fisico che sembra rispondere perfettamente, Alcaraz si candida come uno dei principali favoriti per la vittoria finale del torneo romano, tappa fondamentale di avvicinamento al Roland Garros dove punta a conquistare il suo secondo titolo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz a Roma: “Felice del ritorno di Sinner, spero di incontrarlo in finale”. Lo spagnolo commenta anche il successo del suo documentario e risponde alle critiche sul suo approccio alla carriera

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto FITP

    Carlos Alcaraz è tornato a Roma per la sua seconda partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia e si è presentato in conferenza stampa con il consueto entusiasmo, dissipando ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche dopo il forfait di Madrid.
    “Sono davvero felice di essere qui a Roma. È la seconda volta che giocherò qui, quindi sono emozionato”, ha esordito lo spagnolo. “Gli allenamenti finora sono stati ottimi. Sono in buona forma, sono pronto al 100% per iniziare il torneo. Non vedo l’ora di scendere in campo domani.”Uno dei temi principali affrontati è stato il ritorno in campo di Jannik Sinner dopo lo stop di tre mesi. Alcaraz non ha nascosto la sua gioia nel rivedere il suo grande rivale: “È fantastico. Onestamente, sono davvero felice di averlo di nuovo qui. Sono stati tre mesi. Ovviamente per lui è stato difficile e sono sicuro che sia sembrato un periodo incredibilmente lungo. Ma credo che non ci fosse posto migliore per tornare che qui a casa sua, qui a Roma.”
    Lo spagnolo ha espresso l’auspicio di un possibile scontro in finale: “Siamo in lati opposti del tabellone. Spero di incontrarlo in finale. Ma quello che voglio dire è che sono davvero felice di vedere lui e il suo team. Penso che mi divertirò a guardarlo giocare di nuovo, i suoi match. Per il pubblico credo sia fantastico.”
    Alcaraz ha anche commentato il recente documentario Netflix sulla sua carriera, ammettendo di essere stato nervoso per la reazione del pubblico: “Sinceramente ero nervoso. Ero nervoso perché non sapevo come sarebbe stato accolto dalle persone, quali sarebbero state le loro reazioni. Mi è piaciuto. Mi è piaciuto. Ma volevo davvero che la gente si divertisse guardandolo, che piacesse anche a loro.”
    Il feedback ricevuto ha superato le sue aspettative: “Finora le reazioni sono state super positive, il che per me è stato fantastico. Alcuni giocatori mi hanno detto che l’hanno adorato. Era anche molto onesto. Sono super felice che ci sia stato un grande impatto sulle persone, sui fan. Ho cercato di mostrare la mia persona, come sono, e come stavo lottando, i pensieri nella mia testa.”
    Interrogato sulle critiche riguardanti il suo approccio alla carriera, emerse anche dal documentario, dove è apparsa una certa divergenza di vedute con il suo team riguardo all’equilibrio tra professionalità e vita privata, Alcaraz ha risposto con maturità: “Una cosa che ho imparato è di non pensare a ciò che dice la gente, ma solo alle persone reali, le persone a me vicine, il mio team, la mia famiglia o i miei amici stretti. Sto cercando di non pensare a queste cose. Sento cose buone e cose cattive al riguardo. Voglio solo mantenere il mio percorso, la mia strada.”Il giovane campione ha difeso il suo approccio: “A volte trovano strano seguire quel percorso, come godersi la vita, non essere così professionali come probabilmente potrebbero fare loro. Ma io seguo le cose che voglio, che mi piacciono, il mio team, le cose che il mio team mi dice, le persone a me vicine, la mia famiglia e i miei amici, e basta.”
    Alcaraz ha poi sottolineato come i confronti con il proprio allenatore siano normali per qualsiasi giocatore: “Le conversazioni che abbiamo, allenatore e giocatore, le abbiamo tutti. Abbiamo tutti quelle conversazioni su tutto: sui tornei, gli allenamenti, le cose che voglio fare che probabilmente non dovrei. Chiunque dica che non le ha, mente. Penso che questa sia la bellezza, avere sentimenti contrastanti, punti di vista diversi. Alla fine seguiamo lo stesso percorso. Andiamo tutti insieme. Quindi penso che anche questa sia una cosa bella.”
    Riguardo alle sue possibilità al Roland Garros, nonostante il recente stop, Alcaraz si è detto fiducioso: “L’anno scorso è stato ancora più difficile. Qui non ho potuto giocare Madrid. Era un torneo speciale per me, quindi per me è stato significativo non poter giocare lì. Ma ho potuto disputare ottimi tornei, Monte-Carlo, Barcellona, buone partite. In questo momento ho fiducia. Gli allenamenti sono andati bene. Sono solo emozionato di iniziare il torneo. Penso che il mio livello sia ad un buon punto.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz pronto per Roma: superato l’infortunio, lunedì però il test decisivo

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Dopo oltre una settimana di lavoro intenso per recuperare dall’infortunio all’adduttore della gamba destra che lo aveva fermato prima del torneo di Madrid, Carlos Alcaraz ha ottenuto il via libera dai medici per competere nella Capitale.
    La notizia, confermata dall’agenzia EFE, rappresenta un importante passo avanti per il numero 3 del mondo, che nei giorni scorsi ha aumentato progressivamente l’intensità degli allenamenti a Murcia sotto la supervisione del suo staff medico e tecnico.Ora il passo finale: lunedì prossimo Alcaraz si sottoporrà a un allenamento a piena intensità che fungerà da test decisivo per la sua partecipazione. Come riporta Marca, questa sessione servirà per valutare la risposta fisica dell’atleta murciano a carichi di lavoro simili a quelli di una partita competitiva.
    L’importanza del torneo romano non può essere sottovalutata. Alcaraz, che ha dominato Monte Carlo con un tennis spettacolare e ha sfiorato il titolo a Barcellona, vede Roma come l’appuntamento chiave per affinare la forma in vista del Roland Garros, dove avrà l’onore e l’onere di difendere il titolo conquistato lo scorso anno.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz accelera i tempi: la corsa contro il tempo per Roma 2025

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz sta affrettando i suoi piani per arrivare completamente recuperato e con il giusto ritmo competitivo all’ATP Masters 1000 di Roma 2025. L’evoluzione positiva è confermata dall’intensità che il tennista spagnolo sta mettendo nei suoi allenamenti, come rivelano le ultime immagini diffuse dai suoi allenamenti a Murcia.
    Il numero 3 del mondo, che è attualmente al lavoro presso il Real Club de Tenis di Murcia sotto la guida del suo staff tecnico, sta affrontando un programma di allenamento molto impegnativo. Le sessioni di preparazione mostrano un Alcaraz determinato e una squadra che monitora attentamente i suoi progressi per garantire che sia al 100% prima dei prossimi impegni.

    Carlos treinando hoje (02) em Murcia.
    📽️ | christopherboudames via instagram story pic.twitter.com/AQr1axpOwh
    — Carlos Alcaraz Brasil (@carlosalcarazbr) May 2, 2025

    Lo spagnolo, che durante il 2024 ha dovuto rinunciare proprio al torneo di Roma per un infortunio al braccio destro, è particolarmente motivato a competere quest’anno. La scorsa stagione infatti, “lo stesso infortunio che lo aveva costretto a saltare il Masters di Monte Carlo e il Barcelona Open Banc Sabadell” gli aveva impedito di essere presente nella Capitale.
    Quest’anno la situazione sembra evolversi in modo più favorevole. Alcaraz, che ha mostrato una forma eccellente vincendo a Monte Carlo e raggiungendo la finale a Barcellona, sta ora puntando tutto su Roma come tappa fondamentale per arrivare nelle migliori condizioni possibili al Roland Garros.
    Le immagini che emergono dai suoi allenamenti mostrano “un’intensità molto alta nei suoi allenamenti, lavorando con bende precauzionali alle cosce mentre gestisce attentamente il suo recupero”. Il ventiduenne numero 3 del mondo sta dimostrando una dedizione assoluta, considerando il Masters di Roma un obiettivo prioritario per testare la sua forma fisica e il suo livello di gioco in vista dei prossimi appuntamenti sulla terra battuta.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il “dardo al veleno” di Bautista ad Alcaraz: “Non vincerà i tornei dello Slam andando a letto alle 7 della mattina”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Un “dardo al veleno”. Così la stampa spagnola apostrofa le parole insolitamente dure che Roberto Bautista Agut ha riservato al giovane connazionale Carlos Alcaraz. Dopo la sconfitta (netta) patita contro Zverev nel suo esordio al Masters 1000 di Madrid, l’esperto tennista spagnolo si è intrattenuto con i media del suo paese parlando di vari temi. Ovviamente le domande sono andate in direzione Alcaraz, per la rinuncia al massimo torneo in Spagna per colpa di un problema muscolare, ma anche per l’anteprima della serie Netflix “A mi manera”, nella quale Alcaraz ha aperto la porta al suo privato, con una serie di discorsi tra lui e il suo coach Ferrero che non lasciano presagire niente di buono a lungo termine per la loro relaziona professionale In estrema sintesi, Alcaraz si sente quasi “schiavo” del mondo del tennis per l’enorme impegno richiesto per stare al vertice, dovendo così rinunciare a cose della vita che lo attraggono e che reputa importante per uno della sua età.
    Sembra proprio che Carlitos qualche strappo alla regola se lo prenda, tanto che il suo coach Ferrero l’ha ammonito con sguardo torvo, affermando che lascerà sempre al suo assistito la libertà di scegliere come parte del processo di vita e lavoro, ma che se le cose non andranno come sperato e andrà troppo spesso fuori dal seminato, non sarà lì a guidarlo all’infinito. Proprio su questo tema Bautista ha parlato alla stampa con parole altrettanto chiare: “Penso che il tennis di alto livello richieda molto, giusto? Non credo che Carlos vincerà i tornei del Grande Slam andando a letto alle sette del mattino“, ha dichiarato Roberto. “Alla fine, penso che il tennis sia molto impegnativo, che ora sia tutto molto bello e lui sia molto giovane, ma deve sapere che se vuole eguagliare i numeri dei tre grandi [Noval Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer] deve giocare ad alto livello per 15 anni. Lo considero [Carlos] un giocatore e una persona intelligente. Sono sicuro che gradualmente capirà cosa gli serve per raggiungere quel livello e lo metterà in pratica.”

    ️ La reflexión de Roberto Bautista sobre los hábitos de Carlos Alcaraz que ha desvelado en su documental “El tenis de máximo nivel demanda mucho. No creo que vaya a ganar Grand Slams acostándose a las 7:00” ️@hectorglez29 | @angelgarciacg_ pic.twitter.com/JY9ywvs59R
    — Carrusel Deportivo (@carrusel) April 25, 2025

    Ascoltando le parole del docufilm, sembra esserci una discreta differenza di venute all’interno del suo team. Lui si sente un ragazzo come tutti, ma in realtà è già un super campione e super star, e questo comporta una presa di responsabilità diversa. “Carlos deve capire che non è un normale ventunenne”, afferma Albert Molina, in manager del murciano, durante il documentario. “Ho 21 anni e in questo momento voglio decidere da solo”, invece avverte Alcaraz, riferendosi alla direzione della sua carriera. “E se sbaglio, voglio sbagliare da solo. Non voglio che siano gli altri a decidere per me.”
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Muguruza difende Alcaraz: “Chi lo critica non capisce niente di tennis”

    Garbine Muguruza (foto AS)

    A un anno dal suo ritiro ufficiale, l’ex n.1 spagnola Garbine Muguruza è a Madrid per il massimo torneo nazionale nella veste di opinionista per Tennis Channel, network statunitense. Sorridente e rilassata, la due volte campionessa Slam (Roland Garros e Wimbledon) afferma di condividere con Nadal che la vita sul tour non le manca per niente, anche se la sensazione unica che ti regala la competizione è qualcosa che non può dimenticare. Intervistata da AS, Muguruza ha parlato a 360° del tennis, spagnolo e non solo, affermando che a suo dire nei recenti e importanti casi di positività al doping molto del “polverone” è venuto da come si è comunicato il tutto, e che Carlos Alcaraz non merita nemmeno mezza critica per l’aver scelto di non giocare a Madrid e per i suoi alti e bassi. Questi i passaggi più significativi del suo pensiero.
    “La qualità della mia vita è migliorata tantissimo dopo il ritiro perché sul circuito, beh, si viaggia sempre, un torneo dopo l’altro, valanga di emozioni tra alti e bassi…” commenta Muguruza “Ora che mi sono ritirata sto prendendo la mia vita molto bene. La verità è che lo noti quando prendi la decisione giusta, al momento giusto, perché dico sempre che è anche molto importante sapere quando andarsene, perché è dura anche la decisione di smettere ma per è ​​stato naturale”.
    A Nadal il tour non manca affatto… “Sì, nemmeno a me manca (dice sorridendo) Abbiamo già dato il massimo. Penso che siamo molto orgogliosi della nostra carriera. Non avevamo più niente nel serbatoio quindi è il segnale che… è tutto. Penso che dovranno passare ancora alcuni anni prima che ne possiamo sentire in qualche modo la mancanza. Adesso è troppo presto, è come se fossi ancora qui con le altre ragazze, come se non me ne fossi andata”.
    Si parla sempre più spesso di unire i tour ATP e WTA, per motivi commerciali e non solo. “Sì, lo vedo possibile. Cosa è difficile? Diventerebbe ​​una macchina molto grande da gestire, quindi tutti devono ricomporre il puzzle. È un processo, ma mi piacerebbe molto. Penso che sarebbe molto più semplice per tutti, per la televisione, per gli sponsor… Sarebbe l’intero pacchetto tennistico mondiale, punto e basta, tutto insieme. Senza divisioni, mi piacerebbe. Sono con Billie Jean che sponsorizza l’idea”.
    Altro tema caldo i troppi tornei in calendario, così la pensa Garbine: “È vero che i tornei di due settimane devono essere programmati in modo corretto, perché è vero che durano a lungo e ti tengono in uno stato competitivo per molto tempo, con tutta quella tensione, gli allenamenti, le partite e così via e peggio se ce ne sono due uno dopo l’altro. Ma io sono favorevole al fatto che ci siano tanti tornei, più ce ne sono, meglio è, poi sei tu a scegliere. Eliminare i tornei o ridurre il calendario… Preferisco avere molti tornei in modo che i giocatori possano scegliere dove giocare. Alla fine puoi sempre dire no, questo non lo gioco. Questa è la mia visione, ognuno può farsi il proprio calendario. Più sei in alto, più puoi scegliere, questo è chiaro, ma penso che l’abbondanza aiuti sempre”.
    Il tennis ha qualche problema nel modo in cui comunica e gestisce i casi di doping dopo i test positivi di Swiatek e Sinner? “Questi casi di doping sono stati un po’ una sorpresa. Ciò che è chiaro è che non esiste uno schema su come agire e come è stato comunicato lascia perplessi. In passato c’è chi ha pagato un prezzo più alto e ora c’è chi dice: no, dobbiamo cambiare qualcosa”.
    Come valuta le critiche rivolte ad Alcaraz? “(Si porta le mani sulla testa) Come possono criticarlo? Sta andando così bene, è così giovane, così bravo, a 21 anni ha vinto quattro tornei del Grande Slam… Dove stiamo andando? Voglio dire, ma per favore! Chiunque lo critichi in realtà non capisce niente di tennis. Ciò che sta facendo, come lo gestisce bene, ciò che ci dà, con la sicurezza che ha in campo… non credo che dovremmo criticarlo affatto. Ha appena vinto a Monte Carlo! Ha giocato male in due tornei, e allora? Va tutto bene. Lui è un campione e dobbiamo dargli tempo, ha 21 anni. È vero che tutto è accaduto molto velocemente e ci saranno altri momenti come questo. Ci sono poche persone come Djokovic al mondo per costanza, quello non è normale. E la personalità di Carlos è diversa, il suo gioco è diverso, prendi tanti rischi. Ci sono delle partite dove sbaglia troppo? Capita, pazienza. Ma per me è una follia criticarlo” conclude Muguruza.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz ufficializza il forfait a Madrid: “Bisogna ascoltare il corpo, tornerò per il Roland Garros”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha finalmente ufficializzato quello che era ormai un segreto di Pulcinella. In una conferenza stampa tenutasi pochi minuti fa al Mutua Madrid Open, il tennista spagnolo ha annunciato che non parteciperà al torneo a causa dell’infortunio subito a Barcellona dal quale non è riuscito a recuperare completamente.
    “Nella finale di Barcellona ho avvertito un dolore all’adduttore destro, ma ho sentito qualcosa anche all’ischio sinistro,” ha spiegato Alcaraz. “Martedì mi hanno fatto gli esami e ho valutato con il mio team e i medici se fossi davvero in condizione di allenarmi e giocare senza rischi. Ho fatto tutto il possibile, tutto ciò che era in mio potere, ma alla fine la situazione non è migliorata molto. Bisogna ascoltare il corpo, anche se Madrid è un luogo dove aspetto tutto l’anno per venire a giocare, questa volta le cose non sono andate come sperato. La decisione che abbiamo preso è di non correre rischi per il futuro, crediamo sia la decisione corretta. Ora devo riposare e recuperare il prima possibile.”
    Riguardo ai suoi prossimi piani, il murciano ha dichiarato: “Lunedì farò un altro esame per vedere come è evoluta la situazione, a quel punto valuteremo cosa fare nei prossimi giorni e come sta il mio corpo. Tra un paio di settimane tornerò ad allenarmi, gradualmente, non voglio anticipare nulla né dare nulla per scontato. Per Roland Garros ci saremo sicuramente e cercheremo di esserci anche a Roma, questo è l’obiettivo.”
    Alcaraz si è mostrato meno preoccupato rispetto all’infortunio dell’anno scorso: “Sono meno preoccupato rispetto all’anno scorso, nel 2024 è stato un momento di maggiori dubbi, non sapevo quando avrei potuto colpire bene la palla per il problema all’avambraccio. Questo infortunio l’ho già vissuto, conosco i tempi e so come trattarlo. Sono convinto che tornerò più forte, quindi spero che vada tutto come l’anno scorso. Ho chiaro che mi riprenderò il prima possibile, non mi preoccupa.”
    Nonostante la delusione, il tennista mantiene il suo caratteristico ottimismo: “Bisogna accettare le cose come vengono, sto imparando da certe situazioni che sto vivendo, ogni volta le gestisco meglio. Sono una persona positiva, anche se a volte è difficile. Dagli infortuni torno sempre più forte, con più entusiasmo, mi tengo questo. A volte arrivano momenti complicati, ma bisogna andare avanti e pensare sempre a ciò che viene nel futuro.”
    Particolarmente toccante è stato il momento in cui ha parlato del dispiacere di non poter giocare a Madrid: “Madrid è un torneo molto speciale, il torneo che ho più voglia di giocare, davanti alla mia gente. È sempre stato uno dei primi tornei che sono venuto a vedere da piccolo… mi dispiace non giocare qui, questo tipo di decisioni non sono facili, ma a volte devi pensare a te stesso, alla tua salute, a ciò che ti fa bene. Madrid è uno dei miei tornei preferiti, ma un Grand Slam è un Grand Slam, bisogna sempre pensare al rischio e al beneficio. Meglio questo che poi stare fermi diversi mesi.”
    Infine, Alcaraz ha voluto mandare un messaggio ai suoi tifosi: “La decisione è dura, per me e per la gente. Mi fa male non giocare davanti al mio pubblico, è qualcosa che posso fare solo a Barcellona e qui, è un duro colpo. Posso solo dire loro che farò tutto il possibile perché l’anno prossimo possano godersi il mio tennis. Le mie vittorie sono anche le loro, perché sono loro che mi sostengono nei momenti difficili. Mi dispiace che quest’anno non possano godersi il mio tennis, ma se Dio vuole mi restano molti anni davanti per giocare qui.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz salta Madrid per infortunio: a rischio anche Roma. Carlos soffre di una piccola lesione nella zona dell’adduttore della gamba destra. Forfait anche di Nishioka

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Carlos Alcaraz non parteciperà al Mutua Madrid Open 2025 a causa dei problemi fisici accusati durante la finale del Godó, disputata domenica scorsa. Gli esami medici effettuati questa settimana hanno rivelato che il murciano soffre di una piccola lesione nella zona dell’adduttore della gamba destra, che gli impedirà di giocare davanti al pubblico madrileno.
    Domenica scorsa, nulla faceva presagire che Carlos non potesse disputare il torneo di Madrid. In conferenza stampa, il tennista spagnolo si era mostrato positivo, dichiarando che le sue sensazioni erano buone nonostante i problemi fisici e che avrebbe atteso i risultati degli esami. Le sue dichiarazioni nel corso della settimana, durante vari eventi pubblici, andavano nella stessa direzione. Si sentiva bene e si trattava di problemi che già conosceva, motivo per cui tutti si aspettavano che partecipasse al torneo più importante che si gioca in Spagna, dove ha trionfato in due occasioni.A quanto pare, la risonanza magnetica a cui si è sottoposto questa settimana ha evidenziato una piccola lesione nella zona dell’adduttore che richiede riposo per evitare un problema maggiore. Di conseguenza, Alcaraz non potrà giocare a Madrid, dove nel 2024 aveva raggiunto i quarti di finale. Questa assenza gli costerà 200 punti in classifica e offre a Zverev l’opportunità di aumentare il vantaggio che attualmente detiene sullo spagnolo nella lotta per il secondo posto del ranking in vista del Roland Garros.
    Rimane in dubbio anche la sua presenza al torneo di Roma, che inizierà tra due settimane. Al momento, la principale preoccupazione all’interno del team è non mettere a rischio la sua partecipazione al Roland Garros, che rappresenta, insieme a Wimbledon, il grande obiettivo dell’anno per lui. Non faranno nulla che possa compromettere fisicamente quell’adduttore e giocheranno al Masters 1000 di Roma solo se la lesione sarà perfettamente guarita e non ci sarà rischio di un infortunio più grave.
    Come accaduto lo scorso anno con il problema all’avambraccio, cercheranno di calcolare con precisione i tempi di recupero affinché Alcaraz arrivi nelle migliori condizioni a Parigi. Nel 2024, la strategia si rivelò perfetta, dato che Alcaraz finì per vincere il Roland Garros avendo disputato solo quattro partite durante la stagione sulla terra battuta.Sebbene fosse molto importante ottenere buoni risultati a Madrid, con l’opzione di Roma ancora aperta e senza sapere se potrà sfruttarla, l’essenziale è che la condizione fisica di Carlos sia ottimale a Parigi, dove ha una grande opportunità di aggiungere un altro titolo del Grande Slam al suo palmarès. I problemi muscolari richiedono riposo, e una lesione maggiore in questo periodo della stagione comprometterebbe la parte più importante dell’anno per lui.
    Continua la serie di imprevisti dell’ultima ora nel tabellone inferiore del Mutua Madrid Open 2025. Dopo l’assenza già annunciata di Carlos Alcaraz a causa di una lesione all’adduttore, anche il suo potenziale avversario del secondo turno ha dato forfait.Yoshihito Nishioka ha comunicato che non potrà competere nel torneo madrileno, causando l’ingresso nel tabellone principale di Gabriel Diallo, che affronterà Zizou Bergs. Il vincitore di questo incontro se la vedrà con un lucky loser che sostituirà il tennista spagnolo.Questa doppia assenza sconvolge ulteriormente la parte inferiore del tabellone, creando un’opportunità inattesa per i giocatori che si trovano in quella sezione del draw.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO