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    Botta e risposta tra Caroline Woxniacki e Simona Halep sulla questione wild card a Miami: “non penso che una giocatrice che viene da una sospensione per doping dovrebbe ricevere una wild card”

    Simone Halep e Caroline Wozniacki nella foto

    Caroline Wozniacki e Simona Halep, entrambe ex numero uno del mondo e vincitrici di Slam, hanno avuto un confronto diretto attraverso le loro conferenze stampa dopo il primo turno del WTA 1000 di Miami. La discordia è nata dalla decisione degli organizzatori del torneo di offrire una wild card a Halep, consentendole di partecipare a uno dei tornei più prestigiosi al mondo pochi giorni dopo che la sua sospensione per doping era stata ridotta da quattro anni a soli nove mesi.
    La danese di 33 anni ritiene che Halep dovrebbe ricominciare da zero, senza l’aiuto di inviti. “Ho sempre rispettato Simona e abbiamo sempre avuto un buon rapporto. Ho parlato chiaramente in passato del mio punto di vista sul doping e le mie opinioni non sono cambiate. Desidero uno sport pulito e giusto per tutti. Capisco il desiderio dei tornei di avere grandi stelle, ma non credo che un atleta proveniente da una sospensione per doping debba beneficiare di una wild card. Se vuoi fare un ritorno, anche in caso di errore, capisco, ma dovresti iniziare dall’inizio. Questa è la mia opinione in merito. La situazione di Simona è stata a lungo dibattuta. La sua sospensione è stata ridotta, non è stata assolta, ma semplicemente abbreviata. È stata lontana dal tennis per un po’ e ora sta facendo il suo ritorno. Io voglio solo che il tennis sia pulito. Aspiro a esempi positivi per le nuove generazioni. È uno sport che coinvolge grandi somme di denaro, alta competitività e molti atleti. Desidero una competizione leale. Sono sempre stata un’atleta onesta” ha affermato la danese.
    Halep ha risposto prontamente nella sua conferenza stampa: “Non ho commesso nulla di male. Non ho truccato nulla. Non mi sono dopata. Sarebbe meglio se si leggesse la decisione del TAS, secondo cui si trattava di un supplemento contaminato, non di doping. Non ho mai avuto a che fare con il doping. Non mi sono mai dopata, quindi non sono una che bara. Ringrazio il torneo per avermi concesso la wild card e per avermi dato l’opportunità di giocare in un torneo così importante. È stato meraviglioso tornare. Questo parere rappresenta solo la negatività di una persona nei miei confronti e non ha grande importanza, perché ho centinaia di persone che mi stanno vicino e mi mostrano solo amore. Accetterò questo punto di vista dandogli l’importanza che merita”.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Caroline Wozniacki è diventata mamma

    Congratulazioni a Caroline Wozniacki! L’ex n.1 del tennis WTA e campionessa Slam ha dato alla luce la piccola Olivia lo scorso 11 giugno. È la stessa danese a darne notizia con un post su Instagram, in cui mostra la figlia col marito. “Siamo una famiglia di tre!” scrive Caroline, “Olivia Wozniacki Lee è nata l’11 […] LEGGI TUTTO

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    Caroline Wozniacki diventerà mamma il prossimo giugno

    Bella notizia in casa Wozniacki. Caroline ha da poco annunciato attraverso i propri canali social che il prossimo giugno diventerà mamma di una bambina. “Non vedo l’ora di conoscere nostra figlia il prossimo giugno!”. La danese, 31 anni il prossimo 11 luglio, si è ritirata all’Australian Open 2020, torneo a lei molto caro visto che […] LEGGI TUTTO

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    Caroline Wozniacki: “Non posso dire che non tornerò mai più a giocare”

    Caroline Wozniacki

    La ex n.1 del mondo Caroline Wozniacki ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano iberico Marca. Ha parlato della sua carriera, della sua vita attuale e pure lasciato la porta aperta ad un possibile, clamoroso, ritorno alle competizioni. Ecco alcuni passaggi dell’intervista
    “Cosa ho fatto subito dopo il ritiro? Eravamo in Australia, abbiamo deciso con mio marito di visitare la Nuova Zelanda. Abbiamo trascorso lì alcune settimane. Ho sempre voluto esplorare quel paese e non sapendo quando sarei tornata in quella parte del mondo, abbiamo pensato che era ora di farlo. Siamo tornati a Monaco e poi siamo ripartiti, con tutta la famiglia, verso il Kilimangiaro. Mentre eravamo impegnati nell’ascesa alla vetta, è esplosa la pandemia globale. Siamo arrivati giusto ​​in cima e siamo tornati negli Stati Uniti, a Saint Luis, la città natale di David, mio ​​marito. Siamo rimasti lì per undici settimane prima di tornare in Europa per tre mesi. In pratica ho approfittato del periodo immediatamente seguente al mio ritiro per godermi per un po’ le cose che non potevo fare mentre giocavo”.
    “Se ho sentito il richiamo dei tornei? Sinceramente quest’anno no. Ho guardato gli US Open in televisione, il Roland Garros per niente, ma forse a causa del tennis nella bolla o dell’assenza dei fan, in nessun momento ho sentito l’esigenza di dover essere lì. Amo il tennis, ma con gli stadi pieni”.
    Le ricordano come molte tenniste hanno abbandonato il tour Pro per metter su famiglia, e quindi rientrare alle competizioni. La risposta di Caroline lascia la porta aperta: “Tornare a giocare? Mai dire mai. Oggi non credo, ma nella vita succedono le cose più pazze, quindi non dirò mai “mai più”. In questo momento quello che voglio è vivere in modo rilassato“.

    “Il momento più bello della mia carriera? Ce ne sono stati tanti, e vittorie speciali. Ovviamente, il giorno in cui sono diventata il numero uno al mondo e quando ho vinto in Australia. Ma ho molti ricordi: il primo torneo a Stoccolma, la vittoria dopo aver combattuto tanto a Montreal … Mi sono divertita anche con piccoli eventi come a Charleston, per citarne uno”.
    Molti dicono che nel tennis rosa le vere amicizie non esistono, Caroline la pensa un po’ diversamente (forse anche perché lei è sempre stata una ragazza davvero serena e disponibile, a differenza molte altre ex colleghe…): “Amiche tenniste? Mi sento fortunata nel poter dire che ne ho un bel po’. Sono in contatto con molte di loro, penso che sia una bella cosa costruire buone amicizie quando viaggi così tanto e giochi così tanti tornei. Sono ancora in contatto con le sorelle Aga e Ursula Radwanska, con Kerber, Vekic o Karolina Pliskova, che vedo spesso quando si trova a Monaco (le due si sono allenate insieme poche settimane fa, ndr). L’ultima con cui ho parlato è stata Carla Suárez quando ho saputo della sua malattia. È una persona fantastica e volevo assicurarmi che stesse bene. Siamo come una piccola famiglia e siamo sempre disponibili se l’altro ha bisogno di noi”.
    L’artrite reumatoide che l’ha colpita è stata prima uno shock, quindi decisiva nel cambiare la vita e la carriera della danese. “Scoprire di avere questa malattia ha cambiato la mia vita. Sono diventata una nuova Caroline. Un giorno provi ad alzarti dal letto e non riesci nemmeno muoverti. Sei una delle migliori tenniste del mondo, famosa per le tue capacità atletiche e ora non ti muovi. È stato uno shock non riuscire nemmeno a muovere le braccia. Ho trovato un buon reumatologo e ora vivo una vita normale entro i miei limiti. A volte la malattia mi blocca, ma altre riesco a domarla. Sono felice di aiutare le persone a conoscere esattamente cosa sia l’artrite reumatoide. Ci è voluto così tanto tempo per trovare una vera diagnosi, così ho deciso che avrei aiutato in qualsiasi modo chi ne avesse bisogno, la malattia può colpire chiunque, giovane o vecchio che sia. Se è stato un handicap alla fine della tua carriera? Non l’ho mai visto come un handicap. Ho vinto il titolo a Pechino e ho giocato molto bene al Masters. Devi imparare a conviverci. Come giocatrice di tennis vuoi essere sempre al tuo livello più alto, ma volte non è possibile. Lo vedevo come un modo per migliorare me stessa. Tuttavia ci sono stati giorni in cui non potevo allenarmi o giocare tornei. Ho dovuto ascoltare il mio corpo. A volte mi alzavo e non mi sentivo bene. La soluzione era riposare per un giorno. Alla fine ho imparato a gestirlo. Farmaci?  Ogni persona è diversa ed è il medico che mi dice cosa fare, ma nelle mie iniziative e conferenze sul tema ricordo a tutti la gravità della malattia e di non sottovalutarla mai”.
    In chiusura, chiedono a Caroline chi considera il più forte tra Federer, Nadal e Djokovic: “È una risposta complicata. Adesso direi Federer. Dobbiamo vedere cosa accadrà nei prossimi anni. Penso Nadal, Djokovic e Roger meritino di essere considerati i migliori. Al tennis mancheranno quando si ritireranno”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Caroline e Serena, la classe e la furia (di Marco Mazzoni)

    Si dice che gli opposti si attraggono, non solo nelle coppie ma anche nelle amicizie. Una regola che possiamo riscontrare in ogni ambito del vivere, sport incluso. Basta guardare a Serena Williams e Caroline Wozniacki. Le due tenniste sono amiche da sempre, hanno vissuto grandi momenti sportivi in campo e tante esperienze private lontano dalle […] LEGGI TUTTO

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    Caroline Wozniacki giocherà anche ad Auckland

    La tennista danese Caroline Wozniacki ha fatto notizia l’altro ieri dopo aver annunciato il ritiro dal tennis professionistico dopo gli Australian Open 2020. La danese, che in carriera ha vinto 30 titoli WTA ed è riuscita a diventare la numero uno del mondo, per prepararsi al torneo australiano giocherà anche al WTA International di Auckland. LEGGI TUTTO