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    Cedric Pioline inaugura il Rolex Paris Masters 2025: “Una nuova casa per il tennis, tra innovazione e tradizione. Superficie più lenta”

    Il nuovo stadio di Parigi – Foto Patrick Boren

    Alla vigilia dell’inizio del Rolex Paris Masters 2025, il direttore del torneo Cédric Pioline ha tenuto la consueta conferenza stampa inaugurale a Parigi-La Défense Arena, la nuova sede che ospiterà per la prima volta il Masters 1000 francese. Con tono entusiasta e orgoglioso, l’ex finalista di Wimbledon e US Open ha dichiarato ufficialmente aperta la 39ª edizione del torneo, sottolineando come questa rappresenti “una nuova era per il tennis indoor francese”.
    Una nuova sede all’avanguardiaPioline ha elogiato la qualità delle strutture, in particolare la sala stampa e le aree riservate ai media: “Le condizioni di lavoro qui sono straordinarie, era importante per noi offrire il meglio anche agli addetti ai lavori”. Ha ringraziato la Federazione Francese di Tennis (FFT) per la rapidità e la competenza nel trasformare la nuova arena in un impianto pronto per ospitare uno degli eventi più prestigiosi del calendario ATP: “Siamo arrivati il 13 ottobre e tutto è stato consegnato solo due giorni fa. Il risultato è un capolavoro di organizzazione”.
    Wild card e scelta dei giocatori francesiInterrogato sulle wild card, Pioline ha spiegato le scelte con equilibrio e trasparenza: “Non è mai facile decidere. Quest’anno abbiamo voluto premiare sia l’esperienza che la crescita dei giovani. Arthur Rinderknech meritava un posto dopo la splendida corsa a Shanghai, mentre Valentin Vacherot ha fatto un balzo enorme in classifica. Poi abbiamo scelto i giovani Arthur Cazaux e Terence Atmane, entrambi entrati tra i primi 100. È sempre doloroso dire di no, ma dovevamo trovare un equilibrio”.
    Le novità tecniche: superfici più lente e nuova identitàUna delle novità più discusse riguarda la velocità delle superfici, sensibilmente più lenta rispetto al 2024. “È stata una scelta voluta — ha confermato Pioline — per avvicinarci alle condizioni delle ATP Finals di Torino. I giocatori hanno bisogno di uniformità, e quest’anno il campo è più adatto al gioco di scambio e non solo al servizio”.Pioline ha anche accennato all’impatto acustico del nuovo impianto: “Abbiamo scelto tende oscuranti piuttosto che fonoassorbenti. Ci sarà più rumore, più vita, più atmosfera, come al Roland Garros. È parte della nuova identità del torneo”.
    Le prime impressioni dei giocatoriLe reazioni dei giocatori che hanno provato i campi sono state positive. “La superficie è più lenta, sì, ma questo era l’obiettivo. La luce è ottima, lo spazio sopra il campo permette di giocare lob e variazioni. Juan Carlos Ferrero mi ha detto che il centrale, con i suoi 17.500 posti, è impressionante. È il secondo più grande al mondo dopo New York”.
    Sul futuro del tennis e DjokovicPioline ha anche risposto a una domanda su Novak Djokovic e sulla creazione del decimo Masters 1000 in Arabia Saudita. “Spero davvero di rivedere Djokovic qui. È un campione straordinario, ma a 38 anni il suo corpo gli chiede molto. Quanto all’Arabia Saudita, non è mai esistita una minaccia per Parigi: abbiamo un contratto con l’ATP fino al 2053, quindi il Rolex Paris Masters è al sicuro. È importante non diffondere notizie false”.
    Un torneo in crescitaPioline ha infine rivelato che la vendita dei biglietti sta superando le aspettative: “Abbiamo già superato le cifre dell’anno scorso e molti giorni sono già sold-out. I tifosi saranno felici di scoprire il nuovo impianto, con tre campi in fila e la possibilità di assistere anche agli allenamenti. Inoltre, abbiamo tre nuovi partner, tra cui Evian, che si uniscono a un gruppo di sponsor di altissimo livello. Il torneo cresce, e la sua identità è sempre più forte”.
    Con entusiasmo e ambizione, Pioline ha chiuso la conferenza con una promessa:“Questa è la nostra nuova casa. Il Rolex Paris Masters entra in una nuova dimensione: più moderna, più viva e più internazionale che mai.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Pioline attacca il Six Kings Slam: “Il denaro saudita destabilizza l’ecosistema del tennis

    Cedric Pioline nella foto

    Cedric Pioline, direttore del Rolex Paris Masters 2024, ha rotto il silenzio sulle conseguenze che il torneo exhibition “Six Kings Slam” di Riyadh sta avendo sul circuito ATP. L’ex numero 5 del mondo si è trovato a fronteggiare il forfait dell’ultima ora di Jannik Sinner, principale stella attesa a Bercy.
    “Non sta a me giudicare nessuno: ogni giocatore, incluso Jannik Sinner, organizza la sua stagione nel modo migliore possibile… anzi, possiamo dire che Jannik è uno di quelli che ha avuto una programmazione più logica, senza sovraccaricare troppo il suo calendario, quindi ero abbastanza sicuro che sarebbe venuto a competere qui”
    Il messaggio tra le righe è chiaro: a causa di un viaggio a Riyadh per disputare tre partite in quattro giorni – e incassare sei milioni di dollari – Sinner si è visto costretto a modificare il suo calendario, sacrificando Parigi. Ne fa le spese un torneo che ha venduto biglietti e pubblicizzato la presenza di un giocatore che alla fine non è sceso in campo. Lo stesso vale per Nadal e Djokovic, che hanno preferito l’Arabia Saudita alla capitale francese.
    “La geopolitica del circuito riguarda molte cose, attualmente posso assicurarvi che è un tema in discussione tra i tornei del Grande Slam, il circuito ATP e WTA. Oggi non sappiamo cosa accadrà in futuro ma, dal mio punto di vista, dovremo essere molto attenti affinché ci sia una certa coerenza. Il denaro messo sul tavolo dall’esibizione saudita è qualcosa di dirompente, che destabilizza l’ecosistema e non è molto salutare”, ha concluso senza mezzi termini il direttore francese.
    Con i giocatori entusiasti di questi eventi spot e il loro ruolo da protagonisti, sembra inevitabile che le due potenze dovranno trovare un modo per coesistere. Per le buone o per le cattive, dovranno convivere per molti anni. Ma Pioline non ha dubbi: se le esibizioni continueranno a distribuire denaro e boicottare indirettamente i tornei ufficiali, il sistema tennis rischia grosso.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bercy cambia: solo tre match nella sessione diurna dal 2024. La beffa subita da Sinner non si ripeterà

    Jannik Sinner a Bercy 2023 (foto Getty Images)

    La “lezione” di Jannik Sinner sembra sia servita a qualcosa… Dal 2024 il Masters 1000 di Parigi Bercy cambierà lo schedule giornaliero, riducendo da 4 a 3 gli incontri pomeridiani sul campo principale, per evitare pericolosi slittamenti in avanti del programma e il rischio di trasformare i match serali in… notturni. Esattamente quanto vissuto lo scorso primo novembre da Sinner, con conseguente ritiro all’indomani. L’ha annunciato Cedric Pioline, direttore del torneo, tracciando un bilancio assai positivo a livello di incassi, ma confermando che la situazione creatasi quest’anno non era più sostenibile, e ammettendo di fatto che il ritiro di Sinner fu giustificato.
    “I risultati dell’edizione 2023 del Masters 1000 di Parigi sono stati lusinghieri” afferma Pioline. “Stiamo già aspettando con impazienza l’edizione 2024 e abbiamo molte idee per ottimizzarla e rispondere alle sfide di accoglienza e calendario. Nel 2024 il programma del campo centrale cambierà: ci saranno tre partite nella sessione diurna e due in quella serale”.
    Il cambio di rotta del torneo è dovuto a due fattori: la situazione vissuta da Sinner, illogica dal punto di vista meramente sportivo, e il disagio sofferto dagli spettatori paganti per la sessione serale. Jannik lo scorso novembre si è ritirato dal Masters 1000 di Bercy, rinunciando ad affrontare Alex de Minaur, dopo che il suo match di primo turno, iniziato dopo la mezzanotte, è terminato alle 2.37 del mattino. Fu pure una discreta battaglia, tre set molto lottati per aver la meglio sullo statunitense McDonald. La programmazione quantomeno discutibile del torneo parigino con 4 incontri maschili di pomeriggio e due di sera infatti face slittare il suo match, ultimo di giornata, oltre la mezzanotte, tanto che Jannik dopo aver onorato l’impegno all’indomani decise di non scendere in campo. Oltretutto, avrebbe pure dovuto giocare di pomeriggio (ore 17 circa), una beffa incredibile oltre al danno già subito per l’inizio così ritardato dalla sua partita. “Devo pensare alla salute del mio corpo” affermò annunciando il forfait nel primo pomeriggio, con il coach Cahill che sui social rincarò la dose, sentenziando “L’organizzazione del torneo non tiene conto della salute dei giocatori”.
    Oltre ai tennisti, pure il pubblico subì il danno delle quattro partite pomeridiane, così lunghe da far slittare il programma in avanti di quasi tre ore. Gli spettatori che avevano un biglietto per la sessione serale (teoricamente con inizio alle 19.30) attesero fin dopo le 22 fuori dall’Arena di Bercy – pure sotto ad una pioggia battente e con 6 gradi di temperatura… – per poter accedere all’impianto svuotato del pubblico della sessione pomeridiana. Ci furono momenti di tensione con l’intervento delle forze dell’ordine per placare gli animi di diversi appassionati davvero inferociti, e la stragrande maggioranza del pubblico vide solo la prima partita e non quella di Sinner (gli organizzatori poi intervennero rimborsando il 50% del prezzo pagato dagli spettatori di quella sessione serale a dir poco sfortunata).
    Il torneo quindi dal 2024 sposterà alcuni match sui campi secondari, ma in Francia è in corso un acceso dibattito per il futuro dell’evento, visto che il palazzo dello sport di Bercy, un tempo perla dell’impiantistica sportiva in Europa, ormai non rispetta più gli standard dell’ATP per un torneo della categoria 1000 (è l’unico mille che si gioca indoor). Per questo si parla con sempre maggior insistenza di uno spostamento del torneo alla Defence Arena, posta nella zona di Nanterre e che ospita la squadra di rugby cittadina ma che si presta ad un uso multifunzionale. Se gli organizzatori di Bercy non prenderanno presto una decisione in merito, il rischio che altri attori vogliosi di entrare nel calendario ATP e forti di strutture adeguate possano “strappare” la data potrebbe farsi assai concreto. Intanto, non dovrebbero più verificarsi casi limite come quello sofferto da Jannik. È già un primo risultato…
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO