More stories

  • in

    Da Milano: Marco Cecchinato è tornato alle origini

    Marco Cecchinato nella foto – Foto Francesco Peluso

    Al primo torneo dopo aver ripreso a viaggiare con il cugino Francesco Palpacelli (che per primo gli aveva messo una racchetta in mano), Marco Cecchinato centra subito la finale. Stoppa le ambizioni di Vasamì e in finale troverà Dino Prizmic, imbattuto da 14 partite. “Grazie a Francesco sto ritrovando l’entusiasmo e la passione che avevo da bambino”.
    Bastava osservarlo in questi giorni per capire che era cambiato qualcosa. Tra i vialetti e le strutture dell’ASPRIA Harbour Club c’era un Marco Cecchinato rilassato, tranquillo, sorridente, come non lo si vedeva da tempo. E stava covando un risultato che anche il diretto interessato – per sua stessa ammissione – non si aspettava: la finale all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (91.450€, terra battuta). Sarà la diciassettesima in carriera in un torneo Challenger, la prima dopo quasi tre anni (Rio de Janeiro 2022). La conferma è arrivata dalle sue parole dopo il 6-3 6-3 con cui ha stoppato la corsa di Jacopo Vasamì, che dunque non potrà eguagliare Sinner come precocità nella prima vittoria in un Challenger. “L’anno scorso è iniziato un processo lungo – dice Cecchinato – ho avuto un brutto infortunio e mi sono fermato per cinque mesi. Nel 2025 mi sono voluto prendere un anno intero per ritrovare una certa classifica, sufficiente per giocare gli Slam e i tornei ATP”. Guarda caso – ma non è un caso, a giudicare dall’entusiasmo con cui lo dice e dal suo sguardo felice – la finale è arrivata al primo torneo in cui ha ripreso a lavorare con lo zio Francesco Palpacelli, la stessa persona che tanti anni fa gli aveva messo una racchetta in mano. “Avevo iniziato l’anno con un coach, le cose non sono andate bene e così Francesco mi seguirà da qui a fine anno, sempre appoggiandoci a Max Sartori a Vicenza”. C’era Palpacelli nove anni fa, quando Cecchinato vinceva il torneo, ci sarà anche nella finale contro Dino Prizmic. “Onestamente non me l’aspettavo, anche se a Milano sono di casa – racconta – Carlo Alagna e Massimo Lacarbonara mi trattano benissimo ed è grazie a loro che sto giocando questo torneo con una wild card. Però devo dire che mi sto allenando bene, e da qualche settimana sto giocando buoni match contro avversari forti. Qui a Milano direi che sto giocando un… buon tennis, peraltro battendo avversari mancini, storicamente ostici per me”.
    SECONDA CARRIERA“Buon tennis”: Marco lo dice quasi sottovoce, con pudore, mostrando una modestia che può essere un buon ingrediente per la rinascita. Contro Vasamì ha sofferto soltanto nel secondo game dell’incontro, cancellando una palla break al termine di un gioco di 14 punti, poi è stato quasi un monologo. “È stata una masterclass di tennis sulla terra battuta” qualcuno ha sussurrato in tribuna. Il momento chiave è arrivato sul 3-3: sotto 0-30, Vasamì ha provato a mettere il turbo nel momento difficile, come gli era spesso riuscito nei turni precedenti. Ha rimontato, ha cancellato una palla break con una sontuosa prima palla a uscire, ma Cecchinato è riuscito a strappargli il servizio alla seconda opportunità. Perso il servizio, il romano ha lanciato via la racchetta, gesto-simbolo a certificare che si era un po’ rotta la magia di questa settimana. C’è stato un parziale di sei giochi a zero e un Cecchinato attento e umile non si è più voltato indietro, urlando di gioia dopo l’ultimo punto. “Mio cugino mi sta facendo il lavaggio del cervello – continua – non devo pensare al passato, questa deve essere una seconda carriera. Dopo ogni vittoria devo essere felice, e oggi lo ero davvero tanto. Questa è la base: dove essere pronto a lottare e soffrire a ogni partita, soprattutto contro avversari che un tempo battevo, ma che oggi richiedono un gran livello per essere superati. Anche nelle piccole cose: per esempio, dopo ogni partita mi alleno per 20 minuti: direi che mio cugino mi sta facendo ritrovare le sensazioni di quando ero piccolino. Ho ritrovato la passione per il tennis, qualcosa che ultimamente mi era mancata”.
    “FRANCESCO È COME UN FRATELLO”Sarà una frase fatta, ma a quasi 33 anni (li compirà il 30 settembre), oggi Cecchinato trasmette una serenità quasi contagiosa, come se avesse lavato via le ruggini di gioventù. “Credo che la mia principale qualità attuale sia la voglia di rimettermi in gioco. È una sfida personale, anche perché ho raggiunto tutti i sogni che avevo da piccolo: entrare tra i top-100, diventare numero 1 d’Italia, giocare tutti gli Slam in tabellone…. per quelli che erano i miei sogni, ho fatto tanto. Adesso sto ritrovando la passione per lo sport: da quando ero uscito dai top-100 mi mancava un po’”. Anche su questo, il merito è di Palpacelli: “Ceck” lo nomina ancora, sottolineando come si trovi a suo agio circondato da persone che gli vogliono bene. “Voglio citare Max Sartori, che c’è stato per tutta la mia carriera, e il preparatore atletico con cui lavoro da qualche settimana, Luca Franco: ci tiene davvero tanto. Ma Francesco, per me, è come un fratello. Gli devo tanto e sento anche una certa responsabilità nei suoi confronti”. Non potevano mancare due parole su Vasamì, sconfitto in un vero e proprio scontro generazionale, chiuso da un bell’abbraccio dopo l’ultimo punto. “Alla stretta di mano gli ho detto che ha un gran futuro: certo, deve lavorare tanto sul piano tecnico e tattico, ma non voglio sbilanciarmi perché era la prima volta che lo vedevo – chiude il siciliano – però ha una facilità di gioco estrema, è mancino, ha un gran servizio… se lavora bene con il suo team, abbiamo un grandissimo talento e lo vedremo ad alti livelli”.
    PRIZMIC NON SI STANCA MAIPer vincere l’ottavo Challenger in carriera dovrà battere il favorito Dino Prizmic, che nella seconda semifinale ha avuto bisogno di 2 ore e 35 minuti per battere il rampante Rafael Jodar. La durata del match fa capire quanto sia stato laborioso il 3-6 6-3 6-2 con cui il croato ha raccolto la 14esima vittoria di fila. Dopo Zagabria e Bratislava, il croato cercherà il terzo titolo di fila. Il match è stato combattuto per merito dello spagnolo, che l’aveva preparato benissimo: con una strategia molto aggressiva ha sorpreso Prizmic, scippandogli il primo set. Quando il croato è entrato “in temperatura”, Jodar ha avuto il merito di tenere duro e non mollare una singola palla: sotto 5-1 nel secondo, si è portato sul 5-3 e palla del 5-4. Anche nel terzo, sempre in svantaggio, ha tenuto duro su ogni singolo punto, obbligando Prizmic a mettere in mostra in mostra tutte le sue doti di combattente. Dovesse vincere il torneo, sarebbe il primo croato a sollevare L’ASPRIA Tennis Cup, mentre l’Italia ha raccolto quattro successi (Di Mauro, Volandri, Cecchinato e Moroni). La finale si giocherà non prima delle 16.30 (con diretta TV su SuperTennis), ma il programma si aprirà due ore prima con la finale del doppio, che vedrà in campo Matthew Christopher Romios e Ryan Seggerman (australiano e americano), opposti allo statuinitense George Goldhoff e al taiwanese Ray Ho. Per l’ultimo atto del torneo, l’ingresso sarà riservato ai possessori di biglietto. Per l’ultima giornata, i tagliandi (acquistabili anche sul momento, all’ingresso dal lato parcheggio del club) costeranno 30 euro.
    Center Court – ore 14:30Matthew Christopher Romios / Ryan Seggerman vs George Goldhoff / Ray Ho Dino Prizmic vs Marco Cecchinato (Non prima 16:30) LEGGI TUTTO

  • in

    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Venerdì 27 Giugno 2025

    Scritto da Mozz 22
    Scritto da TomaxSperiamo nella vittoria del torneo di vasami, cosa ampiamente alla sua portata. Cina invece? Qualcuno sa calendario? Terra europea o va in usa?

    Mi pare sia iscritto ad un CH in Romania a Brasov. Evita con cura i CH italici, vorrei capire se la ragione è tecnica o ambientale? Credo che giocherà abbastanza fino a quando i risultati valgono per le quali UO e quindi desumo che fra Luglio e Agosto lo vedremo spesso soprattutto sul cemento. D’altronde mancano 40 posizioni per entrare nelle quali, sarebbe un delitto non provarci.
    Sarebbe un delitto fare una programmazione folle per un obiettivo senza senso come le quali slam a 18 anni. Cinà deve solo perseguire il miglioramento personale. E la programmazione, gli allenamenti, il riposo, saranno tutti incentrati sull’obiettivo finale. Se arriva alle quali degli US OPEN, tanto meglio, ma la visione va molto al di là. LEGGI TUTTO

  • in

    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger – Wimbledon): I risultati completi di Giovedì 26 Giugno 2025

    Andando ad analizzare, a Q quasi concluse, emerge un dato che lascia a bocca aperta: nessuno spagnolo (erano 7 alla partenza) supera le Q. Ma ormai dobbiamo abituarci che oltre ad Alcaraz non c’è nessuno dietro (per davvero, non come dicono i muridi dell’Italia), a parte qualche vecchio campione come Bautista Agut con la sua Fonte Magica dei Pirenei, l’enigmatico Davidovich (vediamo se riesce a partare a casa questo match con Mensik) e qualche mestierante che adesso è anche su OnlyFans.Meglio i francesi (che partivano in 16, peraltro) che ne portano 3 sicuri, 4 se Jacquet avesse la meglio contro il portoghese Faria, anche se qualcuno dei migliori o supposti tali (Van Assche, Atmane) sono usciti subito.Uno su sette per noi, tutto sommato, non è male, anche considerando che l’unico che si era preparato giocando tornei in precedenza è stato eliminato al primo turno, sia pure da una delle sorprese di queste Q.Venendo alle sorprese, cominciamo innanzi tutto del Britannico Tarvet, mai sentito che riesce a sconfiggere due tds come Atmane a Blokxx. Non si tratta di un giovanissimo (va per i 22) e da poco frequenta con costanza i Futures, causa Universita in USA. Sicuramnete da tenere d’occhio, così come l’altro Britannico Stewart, sconfitto da Lenadro Riedi (un gradito ritorno, dopo un grave infortunio) al terzo turno. Tutti qui a scrivere di Francesi e Tedesci, ma a me sembra che siano i britannici ad avere ottime promesse, magari non giovanissime, ma per questo più solide. Altra grande sorpresa è quella del Lussemburghese Rodesch, che ha fatta fuori Gigante, Lajal (che lo scorso anno vinse un set a W contro Alcaraz) e il favorito Fucsovics. Sino a due settimane questo (anche lui non giovanissimo, va per i 24) tennista del Granducato non aveva mai giocato un match sull’erba. Diciamo che, a questo punto, la sconfitta di Gigante viene rivalutata. Altra sorpresa il kazaco Zhukayev, che prima di queste Q veniva da una serie di 8 sconfitte su 9 partite giocate, ma che qui ha sconfitto Hanfmann, giocatore esperto e rodato su questa superficie.Ho citato il gradito ritorno di Riedi, sono riusciti a spuntarla anche vecchie glorie com Mannarino, Basilashvili e Bolt.Infine segnaliamo il combattuto match fra Holmgren e Watanuki, durato quasi 4 orte e conclusosi con due Tb vinti dal danese, dopo che nel 4° set il giapponese aveva avuto 3 MP. Anche questo un risultato a sorpresa, perchè Watanuki appariva più attrezzato per un match sull’erba. LEGGI TUTTO

  • in

    Vasamì esalta, tre teenagers in semifinale (Con il programma di domani)

    Jacopo Vasami nella foto – Foto Francesco Panunzio

    Ci sarà un finalista italiano all’ASPRIA Harbour Club: a sfidare Marco Cecchinato sarà il baby Jacopo Vasamì, fantastico nel battere in rimonta Luka Mikrut. Il romano è uscito con classe da diverse situazioni delicate, senza mai perdere la calma: la stellina del torneo è lui. L’altra semifinale vedrà Rafael Jodar contro il concentratissimo Dino Prizmic, imbattuto da 13 partite.
    Per battere Jacopo Vasamì non bisogna vincere. Bisogna stra-vincere. Per adesso, nessuno ci è riuscito. Ed è suggestivo vedere un giovane azzurro, ancora minorenne, con una tale solidità mentale. Sembra proprio che il tempo trascorso presso la Rafa Nadal Academy sia davvero servito a sviluppare una mentalità simile a quella della leggenda spagnola. Il quarto di finale contro Luka Mikrut all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (91.250€, terra battuta) aveva grandi complessità, anche perché l’avversario esprime un tennis molto diverso rispetto a quello fronteggiato il giorno prima. Vasamì, evidentemente, ha preso gusto nel battere i croati: dopo Mili Poljicak, ha superato Mikrut col punteggio di 3-6 7-6 6-2. Il 21enne di Spalato è alto, longilineo e possiede un rovescio bimane molto potente. All’inizio ha sorpreso l’azzurro, aggiudicandosi il primo set grazie a un break al sesto game. Il piccolo capolavoro, Vasamì, l’ha centrato nel secondo: mentre Mikrut teneva piuttosto agevolmente i suoi turni di servizio, lui arrancava. Palla break annullata sul 2-2, rimonta dallo 0-30 sul 4-4 e miracoloso game ricucito sul 5-5, dal 15-40. Il tutto mantenendo calma, concentrazione e compostezza, caratteristiche che avevano già colpito nei giorni scorsi. Come nel tie-break, quando sul 4-3 in suo favore gli è stato chiamato un fallo di piede (in effetti, il movimento del suo servizio lo espone a questo rischio). Altri si sarebbero disuniti, lui ha continuato a giocare come se niente fosse e ha chiuso il parziale con una bella discesa a rete. Il terzo set è stato accademia, in cui Vasamì ha raccolto i cocci di un avversario mentalmente esausto. Per lui è la prima semifinale Challenger e sembra proprio che la Lombardia gli porti bene: quarti a Monza, vittoria al Bonfiglio e adesso un risultato di rilievo che gli permetterà di giocare una vera e propria sfida generazionale contro Marco Cecchinato, quindici anni più grande di lui.
    LA PRECOCITÀ DI JACOPOL’Italia è certa di avere un finalista all’ASPRIA Harbour Club: l’ultimo era stato Matteo Gigante nel 2023, mentre per trovare un vincitore bisogna andare al 2021 di Gian Marco Moroni. Da parte sua, Vasamì punta a diventare il più giovane vincitore di un Challenger nel 2025: il primato appartiene a Joao Fonseca, che aveva 18 anni e 4 mesi quando vinse a Canberra (il record assoluto di Michael Chang rimane inarrivabile: “Michelino” aveva 15 anni e 7 mesi quando vinse a Las Vegas nel 1987). Dovesse alzare il trofeo milanese, avrebbe clamorosamente la stessa età che aveva Jannik Sinner quando vinse il suo primo Challenger (Bergamo 2019): 17 anni e 6 mesi. Numeri che lasciano il tempo che trovano, ma che giustificano l’entusiasmo attorno a Vasamì. Proverà a interrompere la sua favola Marco Cecchinato, che in questi giorni ha ritrovato un buon rendimento e ha superato due teste di serie: dopo Frederico Ferreira Silva, ha battuto il numero 3 del tabellone Max Houkes con un convincente 6-4 6-2. Nonostante la classifica sorrida all’olandese, Cecchinato ha mostrato una superiorità piuttosto evidente. Nel primo set gli è bastato un break al settimo game, mentre nel secondo lo “strappo” è arrivato già in apertura. Per il vincitore nel 2016 è la seconda semifinale in stagione dopo quella raggiunta a Kigali, in Ruanda, lo scorso marzo. Da circa un anno, Cecchinato oscilla in una classifica intorno al numero 400. Nella singola partita, tuttavia, può ancora essere molto pericoloso. E a Milano ha una motivazione in più, poiché punta a diventare il secondo giocatore a vincere per due volte il trofeo, eguagliando Albert Ramos (vincitore nel 2011 e nel 2014).
    DINO PRIZMIC HA FATTO TREDICIEra considerato un possibile protagonista della generazione che dovrebbe dare filo da torcere a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. L’investitura più grande, per Dino Prizmic, l’aveva data Novak Djokovic dopo averlo affrontato all’Australian Open. “Mi è sembrato di trovare me stesso allo specchio”. Da allora si erano un po’ perse le tracce del 19enne croato, fisico scolpito da due ore quotidiane in palestra. Il 2024 è stata una stagione complicatissima a causa di un infortunio che lo ha tristemente accompagnato per otto mesi. Si è ripreso, è risalito al numero 173 ATP e un successo all’Aspria Harbour Club gli permetterebbe di migliorare il best ranking (n.155, risalente all’ottobre 2023). Soltanto due mesi fa era ancora fuori dai top-300, poi sono arrivate tredici vittorie di fila: prima i titoli Challenger a Zagabria e Bratislava, adesso i tre successi che lo hanno proiettato in semifinale a Milano, laddove sarà protagonista di una baby-sfida contro Rafael Jodar. Per arrivarci ha battuto il tedesco Christoph Negritu col punteggio di 6-4 6-3, ma dopo essere stato per due volte in svantaggio di un break nel primo set. “È stata una partita solida, ma quando ci si avvicina alla fine di un torneo devo migliorare – dice Prizmic, con quello sguardo serio che non lo abbandona mai – avrei dovuto giocare meglio, ma la cosa importante era vincere. Domani dovrò farmi trovare pronto”. Giocare contro un avversario pressoché sconosciuto può nascondere qualche insidia, e Prizmic è d’accordo. “Probabilmente è la ragione per cui ho giocato un po’ peggio – racconta – per me è più difficile prepararmi e concentrarmi quando affronto avversari meno conosciuti. Ma è qualcosa che devo cambiare nel corso della mia carriera, avere la mentalità giusta e giocare meglio di oggi. Per fortuna, alla fine, ho trovato il mio gioco”. Prizmic non possiede uno stile troppo spettacolare e sembra non avere un colpo-killer, per questo è stato frettolosamente snobbato come possibile stella del futuro. Ma pochi sapevano cosa è successo veramente nel suo 2024: “È stato un anno molto difficile perché ho dovuto convivere per otto mesi con un infortunio – racconta – ho provato a giocare alcuni tornei con il dolore, ma non ero in grado di competere. Avevo un problema al polso destro: abbiamo provato a risolverlo in un mese, ma il dolore era troppo grande. Ho ripreso dopo quattro mesi e, giorno dopo giorno, ho effettuato alcuni cambiamenti con il mio fisioterapista. Adesso il polso è OK e spero di non avere più problemi di questo tipo”.
    Center Court – ore 13:30Matthew Christopher Romios / Ryan Seggerman vs Blake Bayldon / Mats Hermans Marco Cecchinato vs Jacopo Vasami (Non prima 15:30)Dino Prizmic vs Rafael Jodar
    Court 10 – ore 13:30George Goldhoff / Ray Ho vs Gonzalo Escobar / Marcelo Zormann LEGGI TUTTO

  • in

    Challenger Modena, Brasov, Troyes e Cary: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Andrea Pellegrino nella foto

    Cary, NC 🇺🇸 USD 75 HBrașov 🇷🇴 EUR 75 CLModena 🇮🇹 EUR 75 CLTroyes 🇫🇷 EUR 50 CL

    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Modena (MD) Inizio torneo: 30/06/2025 | Ultimo agg.: 24/06/2025 12:50Main Draw (cut off: 191 – Data entry list: 08/06/25 – Special Exempts: 0/0)

    #entrylist_box .reset5574 {
    margin-top: -192px;
    }

    0. M. Dodig0. frozen)102. J. Manuel Cerundolo109. E. Moller110. D. Elahi Galan111. T. Barrios Vera115. T. Boyer118. T. Seyboth Wild120. N. Basilashvili125. T. Agustin Tirante128. C. Taberner129. R. Andres Burruchaga132. P. Herbert134. F. Agustin Gomez138. T. Monteiro141. F. Passaro152. I. Buse153. T. Daniel154. J. Kym173. A. Pellegrino183. F. Arnaboldi191. B. Hassan  Alternates

    #entrylist_box .resetAlternates5574 {
    margin-top: -168px;
    }

    1. F. Diaz Acost (196)2. A. Ramos-Vino (204)3. K. Sultanov (227)4. A. Collarini (231)5. F. Maestrelli (248)6. M. Houkes (249)7. D. Prizmic (252)8. F. Ferreira S (257)9. S. Gueymard W (258)10. E. Ymer (260)11. M. Poljicak (261)12. M. Hans Rehbe (264)13. V. Vacherot (267)14. M. Erhard (269)15. I. Gakhov (270)16. C. Sanchez Jo (271)17. M. Geerts (272)18. P. Zahraj (275)19. G. Blancaneau (278)20. C. Negritu (285)  LEGGI TUTTO

  • in

    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger – Wimbledon): I risultati completi di Martedì 24 Giugno 2025

    CH 75 Milano – terra ☀️ 34°C / 23°C

    R32: Berrettini (Rank: 330) – Squire (Rank: 358) Inizio 10:00 (H2H: 0–0)

    ATP Milan Jacopo Berrettini04 Henri Squire• 02ServizioSvolgimentoSet 1J. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2H. Squire 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2J. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1H. Squire 0-15 df 15-15 15-30 15-40 df1-1 → 2-1J. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1H. Squire 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-300-0 → 0-1

    R32: Poljicak (Rank: 265) – Travaglia (Rank: 312) 2° inc. ore 10 (H2H: 0–1)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Cecchinato (Rank: 437) – Alcalá Gurri (Rank: 435) Non prima 15:00 (H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Santamarta Roig (Rank: 716) – Vasami (Rank: 857) Non prima 17:00 (H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Fonio (Rank: 378) – Houkes (Rank: 256) 2° inc. ore 10 (H2H: 1–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32: Faurel (Rank: 1046) – Bondioli (Rank: 403) 2° inc. ore 10 (H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO