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    Musetti, reazione controllata. E vincente

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    L’evoluzione e l’affermazione personale mica sono dei processi immediati, facili e indolore. Tutt’altro. Ne prendi di mazzate in faccia cercando di crescere e migliorare; trangugi calici di fiele amarissima dopo errori e incertezze, con passi falsi che ti fanno cadere rovinosamente e ti riportano indietro, ancor più triste e insicuro sul da farsi. La via però è tracciata, nella vita e nello sport: se voglio arrivare, devo prendermi il rischio di affrontare i miei demoni e insistere, prendere a calci nel sedere tutte le paure che zavorrano i miei sogni e affrontare di petto le situazioni più scomode. Non c’è altro modo per crescere, migliorare, e vincere. È la necessaria evoluzione che porta al miglioramento, diventando una versione diversa e migliore di se stessi. Per Treccani la definizione di Evoluzione è “Ogni processo di trasformazione, graduale e continuo, per cui una data realtà passa da uno stato all’altro – quest’ultimo inteso generalmente come più perfezionato – attraverso cambiamenti successivi”. Cambiamenti successivi che avvengono in modo diseguale, a volte con scale logaritmiche, altri lenti lenti anche se hai voglia di spingere. Questa settimana sul rosso di Monte Carlo abbiamo assistito ad una crescita esponenziale del nostro Lorenzo “il Magnifico” Musetti, talento purissimo del nostro tennis per la prima volta in finale in un Masters 1000, con il best ranking in tasca e la grandissima sfida di fronte: provare a battere di nuovo in una finale Carlos Alcaraz, per ripetere il sogno di Amburgo 2022 in un contesto e torneo ancor più bello e importante.
    La definizione di Treccani su cosa sia evoluzione è asciutta e precisa, ma se vogliamo portarla nelle corde e pensieri di Musetti preferisco chiamarla “Reazione Controllata”. Tutti conosciamo la qualità tecnica del toscano, quella manualità da giocoliere innata, quel senso per la palla assoluto che gli permette di domare le traiettorie al suo volere e generare sorpresa e meraviglia come pochi. Non sempre questo talento è stato accompagnato dalla necessaria convinzione, attitudine positiva e resistenza per reggere alla pugna di avversari tosti e motivati, e sono uscite troppe brutte sconfitte. Alti e bassi. Nell’estate del 2024 e poi anche in autunno “Muso” ha fatto un cambio di passo importantissimo, partendo dall’erba che necessariamente l’ha costretto ad adattare il suo modo di approcciare la palla per non venir travolto e questo ha acceso in lui una nuova piccola grande consapevolezza di poter accelerare non solo la palla ma anche schemi e velocità d’impatto. I risultati parlano chiaro, ha esaltato e vinto tanto. È arrivato il bronzo olimpico, finali, ottime vittorie contro grandi tennisti e pure la semifinale a Wimbledon, che oggettivamente resta il suo miglior risultato in carriera per il peso specifico del torneo. Poi non sempre tutto resta stabile, e qualche passo indietro c’è stato… Non lo dicono solo i risultati, lo si è visto da un attitudine tornata un po’ incerta, senza una adeguata capace di reazione e di controllo di se stesso per reggere e ripartire con ancor più impeto e convinzione. Dopo una partenza di 2025 a dir poco traballante, ecco che a Monte Carlo, sulla terra di casa, Lorenzo ha di nuovo spiccato il volo. E non parlo della finale raggiunta, con pieno merito: mi riferisco a come è stato in campo in ogni vittoria, conquistata con sudore, fatica e una reazione controllata.
    Se lasciamo perdere la vittoria contro Berrettini, partita strana anche per colpa di un Matteo mai acceso e presente, Musetti si è fatto largo nel Principato con una serie di battaglie davvero dure e intense, tutte partite nelle quali è scivolato giù, in modo netto e brutale. Anzi, non è riuscito proprio ad accendersi. Ogni avversario l’ha messo sotto fin dai primi punti sul piano del gioco, dell’aggressività, della spinta, della intensità. Lorenzo è partito male, lento e bloccato. Ma… ha reagito e l’ha fatto con enorme controllo di se stesso, dei propri nervi e dei propri colpi. Non so se oggi “Lori” farà l’ennesima prodezza andando a stanare e battere il 4 volte campione Slam “Carlito”, sarebbe qualcosa di enorme… ma anche se la sua corsa dovesse arrestarsi in finale e sarà l’altro ad alzare la bella coppa dalle mani del Principe Alberto, Musetti questa settimana ha stravinto. Ha fatto qualcosa di importantissimo perché ha lavorato benissimo su se stesso e ha tratto nuove forze e consapevolezze, mettendo saldi mattoncini nelle fondamenta su cui costruire un Campione ancor più forte e vincente. La reazione controllata con la quale Lorenzo ha gestito le difficoltà e gli svantaggi, netti e durissimi, è più di un match point in un Masters 1000, ha un valore inestimabile.
    Musetti in passato aveva compiuto importanti imprese e anche rimontato situazioni difficili, ma era più facile che al contrario partisse a spron battuto e poi, sulla reazione e rilancio dell’avversario, non trovasse la forza e determinazione alzarsi sui pedali e scattare ancor più forte dietro all’avversario, per riprenderlo e staccarlo di nuovo. È accaduto più volte contro Djokovic, per esempio, e non solo. Per questo la sua corsa a Monte Carlo è stata dura e bellissima, diversa e ancor più importante. La sua capacita di non farsi travolgere da una partenza lenta e difficile, restando calmo e riprendendo campo, e gioco, palla dopo palla è una novità decisiva. Tutti gli avversari sono (giustamente) partiti molto forte per metterlo spalle al muro, metri dietro a rincorrere e difendere. Se lo schiaccio subito, il più è fatto. Una tattica dei rivali che più e più volte ha demolito le certezze del toscano, sconfiggendolo seccamente. Questa settimana no: Musetti ha retto, di testa e di forza fisica. Ha avuto la lucidità e pazienza di trovare nella difficoltà migliori sensazioni e cambiare tecnicamente la partita. In quasi tutte le partite è andato sotto perché preso in velocità dall’avversario, bravo a prendersi campo. La reazione di Lorenzo è stata forte e calma: in modo assai risoluto non si è perso nel nervosismo, ha iniziato a caricare bene i colpi allottando il rivale dalla riga di fondo con drive belli sostanziosi ma con poco rischio, alternati a tagli e improvvisi strappi, da palle lente ad altre molto più veloci. Ha fatto perdere i riferimenti all’altro, ha riguadagnato campo o almeno ha alzato la forza dei suoi colpi, spingendo tanto e sbagliando poco. Da difesa ad attacco, con un servizio più continuo, una risposta più ficcante, un controllo maggiore del centro del campo col primo colpo dopo il servizio, quello che è diventato il vero termometro della sua prestazione. Si è messo fisicamente in partita con una reazione importante e assolutamente controllata, senza smadonnare (o episodicamente), focalizzato nel convogliare ogni stilla di energia fisica e mentale nello spingere ed accarezzare la palla, niente attitudine auto-distruttiva ma solo voglia di reagire e vincere. C’è riuscito con alti e bassi, ma ce l’ha fatta, dimostrando in primis a se stesso di aver dentro di sé tanta di quella forza e coraggio da non temere niente e nessuno.
    Questo Musetti un po’ meno champagne, più metodico e risoluto, è tanto inedito quanto interessante perché a questa nuova dimensione riesce ad aggiungere quella magia di gioco e perle tecniche che creano la differenza, spaccano gli scambi e lo portano a sorprendere gli avversari. Carlos Alcaraz è una leggenda in divenire. Sta vivendo una fase non facile, con fiammate assolute ma anche incertezze e crolli verticali a livello mentale. Musetti può provarci, può giocare solido e poi cambiare tutto, accattare e difendersi. Solo di difesa non vincerà mai, ma servirà anche quella perché Alcaraz proverà ovviamente a comandare. Servirà la partita quasi perfetta, è molto probabile che la coppa voli in Spagna, ma se il murciano sarà più forte, lo applaudiremo. L’importante è che Lorenzo giochi la sua partita, a viso aperto, sperando anche abbia ancora abbastanza energie per farlo (è stato oltre 4 ore in più in campo dell’altro). Se giocherà una bella finale, mettendo in campo classe tecnica e questa calma e lucidità ammirata in tutto il torneo anche nei momenti più difficili, sarà comunque un successo. Sarà una grande esperienza. Chiaro, una finale è ancora più bello vincerla…
    Buona finale a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Federer: “Mi sono abituato alla pensione, ma mi manca un po’ il tennis”

    Roger Federer nella foto

    Roger Federer ha ritrovato il suo sorriso e la sua tranquillità a due anni e mezzo dal commovente addio al tennis professionistico. “Mi sono abituato a essere in pensione”, ha dichiarato lo svizzero durante una recente intervista con TNT Sports, in cui ha condiviso riflessioni sulla sua nuova vita lontano dai campi da tennis.
    L’ex numero uno del mondo sta vivendo con pienezza questo nuovo capitolo della sua esistenza. “Sono felicemente in pensione, con molta energia, rinnovato. Ho fatto moltissimi viaggi con la mia famiglia e con mia moglie, cosa che abbiamo sempre voluto fare”, ha raccontato il vincitore di 20 titoli del Grande Slam. “È sempre stato il nostro sogno visitare luoghi già conosciuti, ma senza la pressione degli allenamenti e delle partite, o scoprire nuovi posti. Per scherzo dico che avrei dovuto ritirarmi prima, così avrei avuto più tempo”.
    Il campione svizzero ha ammesso che l’adattamento non è stato immediato: “Mi ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi al ritiro, per organizzarmi bene con gli orari. Sento che in questo momento ho tutto sotto controllo, il che è fantastico”. La famiglia rappresenta ora la sua priorità assoluta: “Voglio solo passare molto tempo con i miei figli, i miei ragazzi hanno 11 anni, le mie figlie compiono ora 16 anni. È un buon momento per connettersi come famiglia. Sta essendo un ritiro molto divertente”.
    Recentemente, Federer è stato avvistato al Masters di Augusta, evento che gli ha risvegliato ricordi del suo amato Wimbledon: “L’atmosfera di questo torneo assomiglia a quella di Wimbledon, tutto molto tranquillo, con applausi esplosivi improvvisi per grandi colpi. E poi, abbiamo molti tornei sul cemento, indoor, sulla terra battuta, ma non tanti sull’erba, quindi anche per questo lo associo a Wimbledon”.La Laver Cup, competizione da lui ideata, rimane uno dei progetti a cui tiene maggiormente: “Ho sempre pensato che non si dia sufficiente credito alle generazioni passate. La Laver Cup rappresenta questo legame generazionale in cui i giocatori attuali imparano dai loro capitani, dal passato, supportando allo stesso tempo la storia del tennis”.
    Nonostante la serenità del ritiro e l’impegno con la sua fondazione, con cui ha recentemente viaggiato in Sudafrica per sostenere progetti educativi per centinaia di bambini, Federer ha confessato di sentire ancora la mancanza del tennis: “Mi piacerebbe tornare a giocare un po’. Vorrei iniziare con due o tre volte a settimana e magari poter tornare in campo per delle esibizioni. Spero di poter riempire ancora qualche stadio in giro per il mondo. Non ho piani precisi al momento, ma so che dovrei allenarmi per questo. Mi manca un po’, sinceramente, perché ho giocato a malapena da quando mi sono ritirato”.Le parole del campione svizzero rivelano un uomo che ha trovato un nuovo equilibrio nella vita dopo il tennis, ma che conserva intatta la passione per lo sport che lo ha reso una leggenda vivente.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiani e italiane nei tornei ITF: I risultati di Domenica 13 Aprile 2025

    Silvia Ambrosio ITA, 24-01-1997 – Foto Diego Runggaldier

    W75 Bellinzona 60000 – Final[4] Solana Sierra vs Silvia Ambrosio ore 12:00Il match deve ancora iniziare

    W35 Sao Paulo 30000 – Final[7] Miriana Tona vs [2] Carolina Alves ore 15:00Il match deve ancora iniziare

    W15 Antalya 15000 – FinalSonja Zhenikhova vs Gaia Maduzzi ore 11:30ITF W15 Antalya – 2025-04-06T00:00:00Z Sonja Zhenikhova062 Gaia Maduzzi• 013ServizioSvolgimentoSet 2Gaia MaduzziSonja Zhenikhova 15-0 30-15 30-30 40-30 A-40 40-401-3 → 2-3Gaia Maduzzi 0-15 15-30 15-400-3 → 1-3Sonja Zhenikhova 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-2 → 0-3Gaia Maduzzi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 0-2Sonja Zhenikhova 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Gaia Maduzzi 0-15 0-30 15-405-1 → 6-1Sonja Zhenikhova 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-1 → 5-1Gaia Maduzzi 15-0 15-30 15-403-1 → 4-1Sonja Zhenikhova 0-15 0-30 15-403-0 → 3-1Gaia Maduzzi 15-0 15-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-0 → 3-0Sonja Zhenikhova1-0 → 2-0Gaia Maduzzi0-15 0-30 15-40 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Challenger 75 San Luis Potosí: Il Tabellone Principale e di Qualificazione

    Adrian Mannarino nella foto – Foto Getty Images

    Challenger 75 San Luis Potosi – Tabellone Principale – terra(1) James Duckworth vs QualifierMaximilian Neuchrist vs Qualifier(Alt) Alfredo Perez vs Qualifier(Alt) Kiranpal Pannu vs (5) Rodrigo Pacheco Mendez
    (3) Felipe Meligeni Alves vs QualifierMaxime Cressy vs Tom Paris Mateus Alves vs Juan Carlos Aguilar Garrett Johns vs (6) Matias Soto
    (8) Patrick Zahraj vs Alvin Nicholas Tudorica Aidan Mayo vs QualifierQualifier vs Roberto Cid Subervi Maxime Janvier vs (4) Juan Pablo Ficovich
    (7) Nicolas Mejia vs (WC) Alex Hernandez Luka Pavlovic vs Santiago Rodriguez Taverna (WC) Rodrigo Alujas vs Neil Oberleitner (Alt) Max Wiskandt vs (WC) (2) Adrian Mannarino

    Challenger 75 San Luis Potosi – Tabellone Qualificazione – terra🇺🇸 Felix Corwin [1] vs. Guillermo Tunas [WC] 🇪🇸Rafael De Alba [WC] 🇲🇽 vs. Alan Fernando Rubio Fierros [9] 🇲🇽
    🇺🇸 Cannon Kingsley [2] vs. Seita Watanabe 🇯🇵Luis Antonio Avila [WC] 🇲🇽 vs. Robin Catry [8] 🇫🇷
    🇺🇸 Vladyslav Orlov [3] vs. Andres Delgadillo [WC] 🇲🇽Benjamin Thomas George 🇬🇧 vs. Dan Martin [10] 🇺🇸
    🇩🇪 Elmar Ejupovic [4] vs. Miguel Tobon [ALT] 🇨🇴Andrew Fenty [ALT] 🇺🇸 vs. Isaiah Strode [11] 🇺🇸
    🇯🇵 Kosuke Ogura [5] vs. Mark Whitehouse [ALT] 🇬🇧Jesse Flores 🇨🇷 vs. James Watt [12] [ALT] 🇬🇧
    🇺🇸 Tristan McCormick [6] vs. Elijah Strode [ALT] 🇺🇸Juan Sebastian Osorio 🇨🇴 vs. Joshua Sheehy [7] 🇺🇸

    Estadio – ore 19:00Vladyslav Orlov vs Andres Delgadillo Felix Corwin vs Guillermo Tunas Rafael De Alba vs Alan Fernando Rubio Fierros Luis Antonio AVILA vs Robin Catry
    Grandstand – ore 19:00Andrew Fenty vs Isaiah Strode Elmar Ejupovic vs Miguel Tobon Jesse Flores vs James Watt Juan Sebastian Osorio vs Joshua Sheehy
    Cancha 4 – ore 19:00Benjamin Thomas George vs Dan Martin Kosuke Ogura vs Mark Whitehouse Tristan McCormick vs Elijah Strode Cannon Kingsley vs Seita Watanabe LEGGI TUTTO

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    Challenger 75 Tallahassee: Il Tabellone Principale e di Qualificazione. Nessuna presenza italiana

    Eliot Spizzirri USA, 23.12.2001 – Foto Getty Images

    Challenger 75 Tallahassee – Tabellone Principale – terra(1) Eliot Spizzirri vs Murphy Cassone Joel Schwaerzler vs Matteo Martineau Gonzalo Bueno vs Tung-Lin Wu Qualifier vs (6) Emilio Nava
    (WC) (3) Mitchell Krueger vs Facundo Mena Filip Cristian Jianu vs Geoffrey Blancaneaux Mathys Erhard vs Qualifier(WC) Patrick Maloney vs (WC) (7) Jenson Brooksby
    (8) Liam Draxl vs QualifierJuan Pablo Varillas vs Andrea Collarini Sascha Gueymard Wayenburg vs Alexis Galarneau Qualifier vs (4) Federico Agustin Gomez
    (5) Dmitry Popko vs QualifierQualifier vs Chris Rodesch Andres Andrade vs Adolfo Daniel Vallejo Michael Mmoh vs (2) Tomas Barrios Vera

    Challenger 75 Tallahassee – Tabellone Qualificazione – terra(1) Corentin Denolly vs (PR) Blaise Bicknell Martin Damm vs (13) Inaki Montes-De La Torre
    (2) Juan Carlos Prado Angelo vs Bruno Kuzuhara (WC) Azariah Rusher vs (9) Govind Nanda
    (3) Genaro Alberto Olivieri vs (WC) Jagger Leach (Alt) Steven Diez vs (11) Joao Lucas Reis Da Silva
    (4) Daniel Dutra da Silva vs (WC) Quinn Vandecasteele Jack Kennedy vs (7) Tyler Zink
    (5) Pedro Sakamoto vs Christian Sigsgaard (Alt) William Grant vs (12) Alex Rybakov
    (6) Gabi Adrian Boitan vs (Alt) Karl Poling (WC) Benjamin Willwerth vs (8) Marc Polmans

    Stadium Court – ore 16:00Pedro Sakamoto vs Christian Sigsgaard William Grant vs Alex Rybakov Genaro Alberto Olivieri vs Jagger Leach (Non prima 19:00)Corentin Denolly vs Blaise Bicknell
    Court 1 – ore 16:00Gabi Adrian Boitan vs Karl Poling Daniel Dutra da Silva vs Quinn Vandecasteele Azariah Rusher vs Govind Nanda (Non prima 19:00)Martin Damm vs Inaki Montes-De La Torre
    Court 5 – ore 16:00Benjamin Willwerth vs Marc Polmans Jack Kennedy vs Tyler Zink Steven Diez vs Joao Lucas Reis Da Silva (Non prima 19:00)Juan Carlos Prado Angelo vs Bruno Kuzuhara LEGGI TUTTO