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    Tartarini, Panichi, Bronzetti, Cobolli, Bellucci e Furlan con i talenti di Tennis Foundation

    Tartarini, Panichi, Bronzetti, Cobolli, Bellucci e Furlan con i talenti di I Tennis Foundation

    Una serata magica per celebrare un progetto speciale. Al Circolo Canottieri Aniene di Roma è andata in scena, alla vigilia del Masters 1000 sul rosso del Foro Italico, la cerimonia di premiazione di Intesa Sanpaolo Assicurazioni Little Tennis Champions, il progetto realizzato da I Tennis Foundation e dedicato a 12 talenti italiani che hanno qualità e ambizione ma non le risorse economiche per valorizzarle.
    Presenti alla terza edizione della Charity Night dell’associazione benefica italiana diversi testimonial e i top coach italiani che sostengono le sue attività. Da Simone Tartarini, allenatore da sempre del neo top ten Lorenzo Musetti, a Marco Panichi, l’uomo che oggi cura i muscoli del numero 1 del mondo Jannik Sinner e prima di lui ha fatto incetta di Slam nell’angolo di Novak Djokovic; dai coach italiani Renzo Furlan (protagonista dell’ascesa di Jasmine Paolini al vertice del tennis femminile) e Gipo Arbino (storico allenatore che ha cresciuto Lorenzo Sonego portandolo fino al best ranking di 21 ATP).
    E poi tre campioni attuali del tennis azzurro: il romano Flavio Cobolli, fresco del primo titolo ATP vinto quest’anno a Bucarest, e Davisman lo scorso settembre a Bologna; il mancino tutto estro e qualità Mattia Bellucci, protagonista a Rotterdam a inizio anno con i successi su Medvedev e Tsitsipas; e la riminese Lucia Bronzetti, determinante nel trionfo dell’Italia alla Billie Jean King Cup 2024 e capace di sconfiggere due settimane fa la campionessa Slam Naomi Osaka.
    Le parole dei protagonistiNell’occasione sono stati premiati, in qualità di membri onorari da I Tennis Foundation, gli stessi Cobolli e Bronzetti, e Simone Tartarini: “Sono un grande amico di Gipo Arbino e attraverso lui ho conosciuto tempo fa le bellissime iniziative di I Tennis Foundation – ha raccontato Tartarini -. Ai ragazzi posso solo dire di credere sempre nei sogni perché io sono l’esempio vivente che si possono avverare. Mi considero più un maestro di circolo che un coach. Ho iniziato ad allenare Lorenzo quando aveva 8 anni e oggi è finalmente in top 10, un risultato che aspettava da tanto, ma ora che lo abbiamo raggiunto guardiamo già avanti. Sono più di 15 anni che lavoriamo insieme, ne abbiamo attraversate tante e lui continua tutt’oggi a sognare. E io continuo a lavorare con lui e a credere nei suoi sogni. Forse l’emozione più grande che mi ha regalato è stato il bronzo alle Olimpiadi. Quindi, continuate a sognare, non mollate mai e anche se qualcuno vi dice di desistere: divertitevi e continuate a credere in quello che fate”.
    Parole speciali anche da parte di Lucia Bronzetti: “Per me essere presa ad esempio per i più giovani è un onore ed è ciò a cui aspiro. Non sono una tennista che in campo riesce a ‘spaccare’ la pallina, come si dice in gergo e come fanno altre ragazze, per cui devo usare l’intelligenza e i miei mezzi per battere giocatrici che colpiscono meglio di me. Perciò il mio consiglio è di lottare sempre e soprattutto divertirvi, che è la cosa più importante. Vedrete che con tanti sacrifici e tanta passione si possono realizzare i grandi sogni”.
    Flavio Cobolli, sotto lo sguardo attento del suo coach e papà Stefano, ha parlato anche del rapporto da instaurare con i maestri: “Sono molto felice di ricevere questo riconoscimento. Cerco sempre di essere me stesso e di non cambiare, anche se adesso sto raggiungendo tanti traguardi che sognavo da bambino. Il mio obiettivo è di mantenere sempre quel sorriso che avevo quando ho iniziato. Volevo congratularmi con tutti i borsisti di I Tennis Foundation: come ha detto coach Tartarini continuate a credere nei vostri sogni e se posso darvi un consiglio ascoltate le persone che vi stanno vicino. Io non lo faccio molto spesso (ride, nda), però è una cosa molto importante e quindi mi raccomando non fate arrabbiare i vostri maestri!”.
    “La serata di premiazione rappresenta il momento culminante di un percorso straordinario. Siamo immensamente orgogliosi dei 12 borsisti del programma Intesa Sanpaolo Assicurazioni Little Tennis Champions 2024-25 – ha spiegato Simone Bongiovanni, co-founder di I Tennis Foundation e team manager del progetto -. Accompagnati dai grandi coach del nostro comitato tecnico e dai nostri maestri, hanno mostrato dedizione, impegno e una crescita eccezionale, sia sul piano tennistico che mentale. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di favorire la loro crescita personale e sportiva, e i risultati raggiunti sono la testimonianza concreta di questo percorso. Dobbiamo ringraziare per questo i nostri partner e tutti i grandi allenatori e i campioni della racchetta che non fanno mai mancare il loro sostegno alle nostre attività”.
    Il progetto e i risultatiIl piano di borse di studio, avviato già nell’estate del 2022, ha lo scopo di fornire un percorso annuale comprensivo di sessioni di formazione tennistica con i top coach dell’associazione (nel corso degli anni si sono alternati anche Emilio Sanchez, Ivan Ljubicic, Francesca Schiavone, Vincenzo Santopadre e Omar Camporese) e la partecipazione ai tornei internazionali ITF Under 18. Ai 12 protagonisti anche importanti attività come il mental coaching con Stefano Massari (mental coach storico di Matteo Berrettini) e Simone Bongiovanni.
    Il percorso di questa terza edizione del programma Intesa Sanpaolo Assicurazioni Little Tennis Champions ha visto i 12 giovani borsisti italiani crescere e maturare sotto ogni punto di vista. Gli otto ragazzi (Matteo Gribaldo, Mattia Cappellari, Carlo Paci, Alex Romano, Mattia Bille, Van Son Didoni, Christian Sala e Mattia Pagano) e le quattro ragazze (Francesca Galli, Alessandra Fiorillo, Alessia Antici, Giorgia Buccinotti) hanno disputato i tornei del circuito ITF Under 18 tra Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Marocco, San Marino, Egitto e Turchia, confermando i progressi registrati nelle edizioni precedenti, con un bilancio complessivo dal 2022 ad oggi di 4 titoli italiani conquistati (l’ultimo con Matteo Gribaldo nella categoria Under 16 a dicembre 2024) e un bottino internazionale straordinario tra Tennis Europe e ITF: 20 titoli, 18 finali e 34 semifinali. LEGGI TUTTO

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    Swiatek: “Impossibile vivere in pace in Polonia”; Osaka affascinata dal documentario di Alcaraz; Shnaider tronca con Safina

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Tra conferenze stampa e interviste, gli Internazionali BNL d’Italia 2025 offrono uno spaccato interessante sulle vicende personali delle protagoniste del circuito WTA. Dalla difficile vita di Iga Swiatek in Polonia, alle riflessioni di Naomi Osaka sul documentario Netflix dedicato ad Alcaraz, fino alla sorprendente separazione tra Diana Shnaider e Dinara Safina dopo appena un mese di collaborazione.
    La numero uno del mondo Iga Swiatek ha rivelato di vivere una situazione estremamente complessa nel suo paese natale a causa dell’eccessiva attenzione mediatica. “È impossibile vivere in pace lì, quando sono in Polonia non esco quasi mai di casa e se lo faccio è solo per visitare amici a casa loro”, ha confessato la campionessa.La polacca ha anche raccontato un recente spiacevole episodio con alcuni paparazzi: “Accetto che mi facciano foto quando sono ai tornei, ma non nel mio tempo libero. Al ritorno a casa dopo aver gareggiato a Miami, alcuni fotografi mi hanno seguita fino all’ingresso di casa mia. Ho dovuto fermarli e dir loro che il giorno dopo mi sarei allenata e che lì avrebbero potuto fotografarmi. Capisco il loro lavoro, ma è necessario che collaboriamo”.
    Anche Naomi Osaka, che conosce bene le difficoltà legate alla fama precoce, è stata interpellata a Roma sul recente documentario Netflix dedicato a Carlos Alcaraz. La giapponese, protagonista a sua volta di un documentario qualche anno fa, ha ammesso di averne visto la parte iniziale, rimanendo colpita da un dettaglio particolare: “Sono rimasta sbalordita dalla sua camera da letto. Ho pensato: ‘Dorme davvero lì?’. Mi sembra molto tenero vedere quanto sia legato alla sua famiglia e quanto si senta a suo agio nella camera in cui è cresciuto”, ha commentato la nipponica.
    Infine, una notizia inattesa ha scosso l’ambiente tennistico: Diana Shnaider ha deciso di interrompere la collaborazione con Dinara Safina dopo appena un mese. L’ex numero 2 del mondo non è presente a Roma accanto alla sua giovane connazionale, che ha fornito una spiegazione piuttosto sbrigativa sull’accaduto: secondo quanto riportato da Tennis.com, Shnaider ha semplicemente dichiarato che la sorella di Marat Safin è tornata a casa sua a Barcellona perché ne aveva bisogno, confermando che non stanno più lavorando insieme.La separazione appare sorprendente considerando i recenti buoni risultati ottenuti dalla giovane russa a Madrid, dove aveva raggiunto gli ottavi di finale spingendo proprio Swiatek al terzo set. Solo due settimane fa, Shnaider parlava positivamente del rapporto con la sua nuova coach, esprimendo entusiasmo per la possibilità di lavorare con un’ex numero uno del mondo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Venerdì 09 Maggio 2025

    Anche oggi non ci sarà modo di annoiarsi…Virtanen non è uno zerbino e Muso si dovrà impegnare!
    Passaro deve solo sperare che ieri sera Grigor abbia trovato la ragione (bionda o bruna?) per fare le ore piccole…
    Per Darderi ci vorrebbe un miracolo!
    Paolini-Errani c’è la possono fare ma solo se giocano meglio degli ultimi tempi…
    Bronzetti-Cocciaretto sono “chiuse” contro 2 vere specialiste e si dovranno accontentare dell’assegno!
    Buon tennis a tutti… LEGGI TUTTO

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    Alcaraz a Roma: “Felice del ritorno di Sinner, spero di incontrarlo in finale”. Lo spagnolo commenta anche il successo del suo documentario e risponde alle critiche sul suo approccio alla carriera

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto FITP

    Carlos Alcaraz è tornato a Roma per la sua seconda partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia e si è presentato in conferenza stampa con il consueto entusiasmo, dissipando ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche dopo il forfait di Madrid.
    “Sono davvero felice di essere qui a Roma. È la seconda volta che giocherò qui, quindi sono emozionato”, ha esordito lo spagnolo. “Gli allenamenti finora sono stati ottimi. Sono in buona forma, sono pronto al 100% per iniziare il torneo. Non vedo l’ora di scendere in campo domani.”Uno dei temi principali affrontati è stato il ritorno in campo di Jannik Sinner dopo lo stop di tre mesi. Alcaraz non ha nascosto la sua gioia nel rivedere il suo grande rivale: “È fantastico. Onestamente, sono davvero felice di averlo di nuovo qui. Sono stati tre mesi. Ovviamente per lui è stato difficile e sono sicuro che sia sembrato un periodo incredibilmente lungo. Ma credo che non ci fosse posto migliore per tornare che qui a casa sua, qui a Roma.”
    Lo spagnolo ha espresso l’auspicio di un possibile scontro in finale: “Siamo in lati opposti del tabellone. Spero di incontrarlo in finale. Ma quello che voglio dire è che sono davvero felice di vedere lui e il suo team. Penso che mi divertirò a guardarlo giocare di nuovo, i suoi match. Per il pubblico credo sia fantastico.”
    Alcaraz ha anche commentato il recente documentario Netflix sulla sua carriera, ammettendo di essere stato nervoso per la reazione del pubblico: “Sinceramente ero nervoso. Ero nervoso perché non sapevo come sarebbe stato accolto dalle persone, quali sarebbero state le loro reazioni. Mi è piaciuto. Mi è piaciuto. Ma volevo davvero che la gente si divertisse guardandolo, che piacesse anche a loro.”
    Il feedback ricevuto ha superato le sue aspettative: “Finora le reazioni sono state super positive, il che per me è stato fantastico. Alcuni giocatori mi hanno detto che l’hanno adorato. Era anche molto onesto. Sono super felice che ci sia stato un grande impatto sulle persone, sui fan. Ho cercato di mostrare la mia persona, come sono, e come stavo lottando, i pensieri nella mia testa.”
    Interrogato sulle critiche riguardanti il suo approccio alla carriera, emerse anche dal documentario, dove è apparsa una certa divergenza di vedute con il suo team riguardo all’equilibrio tra professionalità e vita privata, Alcaraz ha risposto con maturità: “Una cosa che ho imparato è di non pensare a ciò che dice la gente, ma solo alle persone reali, le persone a me vicine, il mio team, la mia famiglia o i miei amici stretti. Sto cercando di non pensare a queste cose. Sento cose buone e cose cattive al riguardo. Voglio solo mantenere il mio percorso, la mia strada.”Il giovane campione ha difeso il suo approccio: “A volte trovano strano seguire quel percorso, come godersi la vita, non essere così professionali come probabilmente potrebbero fare loro. Ma io seguo le cose che voglio, che mi piacciono, il mio team, le cose che il mio team mi dice, le persone a me vicine, la mia famiglia e i miei amici, e basta.”
    Alcaraz ha poi sottolineato come i confronti con il proprio allenatore siano normali per qualsiasi giocatore: “Le conversazioni che abbiamo, allenatore e giocatore, le abbiamo tutti. Abbiamo tutti quelle conversazioni su tutto: sui tornei, gli allenamenti, le cose che voglio fare che probabilmente non dovrei. Chiunque dica che non le ha, mente. Penso che questa sia la bellezza, avere sentimenti contrastanti, punti di vista diversi. Alla fine seguiamo lo stesso percorso. Andiamo tutti insieme. Quindi penso che anche questa sia una cosa bella.”
    Riguardo alle sue possibilità al Roland Garros, nonostante il recente stop, Alcaraz si è detto fiducioso: “L’anno scorso è stato ancora più difficile. Qui non ho potuto giocare Madrid. Era un torneo speciale per me, quindi per me è stato significativo non poter giocare lì. Ma ho potuto disputare ottimi tornei, Monte-Carlo, Barcellona, buone partite. In questo momento ho fiducia. Gli allenamenti sono andati bene. Sono solo emozionato di iniziare il torneo. Penso che il mio livello sia ad un buon punto.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ITF Santa Margherita di Pula: Il resoconto di giornata (08 Maggio 2025). Weis out ai quarti. Tre azzurre ai quarti di finale

    Nelle foto (di Antonio Burruni): Tatiana Pieri.

    Alexander Weis, ultimo italiano in gara nei quarti di finale, saluta il sesto e ultimo Itf Combined del ciclo primaverile in corso di svolgimento sui campi in terra battuta di Santa Margherita di Pula, rientrante nella manifestazione Forte Village Tennis Project e organizzato dall’Asd Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna.L’azzurro, accreditato dell’ottava testa di serie, è stato eliminato 6-1, 7-6(5) dal 35enne davisman slovacco Andrej Martin, numero 3 del seeding, ex Top100 mondiale ora scivolato alla casella 324.In semifinale, Martin sfiderà il russo Ivan Gakhov, testa di serie numero 2.Nella parte alta del tabellone, invece, si affronteranno per un posto in finale lo svedese Leo Borg (figlio del mito Bjorn) e il francese Florent Bax, numero 6 del torneo.
    Tre italiane approdano ai quarti di finale del main draw femminile. Alla testa di serie numero 3 Beatrice Ricci sono servite tre ore e mezza per avere la meglio per 4-6, 6-4, 7-5 sulla qualificata Giulia Paterno. Nei quarti affronterà Dalila Spiteri, che ha regolato 6-0, 6-3 la numero 5 del seeding Miriana Tona. In gara anche la testa di serie numero 4 Tatiana Pieri, che ha avuto la meglio per 6-2, 6-1 sulla qualificata Lucrezia Musetti e domani sfiderà la giovane serba Teodora Kostovic, che in 2h14′ ha sorpreso 6-2, 4-6, 6-3 la numero 7 del tabellone Samira De Stefano.Tabellone che salutano anche Jennifer Ruggeri (doppio 6-2 dalla russa Ekaterina Makarova, favorita della vigilia), Deborah Chiesa (4-6, 6-3, 7-5 in 2h40′ dalla spagnola Ariana Geerlings, numero 6 del torneo), Alessandra Mazzola (6-2, 4-6, 6-4 in due ore e mezza per mano della testa di serie numero 2, l’ucraina Oleksandra Oliynykova) e la wild card Viola Turini (eliminata 7-5, 6-7, 6-4 in 3h10′ dall’olandese Anouck Vrancken Peeters). LEGGI TUTTO

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    Da Francavilla al Mare: Francesco Maestrelli ai quarti di finale. Fuori Jacopo Berrettini

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002

    Sarà il 36enne francese Benoit Paire a sfidare domani l’italiano Francesco Maestrelli per un posto in semifinale. La ”fumata bianca”, nella serata francavillese, è arrivata grazie alla fantastica prestazione del transalpino che ha superato il kazako Skatov (n.181) con un doppio tie break in 2h06 proprio nel giorno del suo compleanno. Lo straordinario talento ha sorretto per tutto il match Benoit Paire, già n.18 al mondo, sostenuto da pubblico numeroso e a dir poco entusiasta per il suo tennis champagne che ha sciorinato come nei tempi migliori.Da rimarcare anche l’exploit del 23enne pisano Francesco Maestrelli (n.303), che, solo anni tre fa, ad appena 19 anni, arrivò in finale contro Arnaldi. Dopo un primo set da dimenticare, Maestrelli è stato protagonista di una rimonta che lo ha visto imporsi per 26/63/62 in 2h14’ sul moldavo Radu Albot (n.277).Il toscano, a poco a poco, ha cominciato a dominare gli scambi da fondo e ad essere più incisivo al servizio. Le statistiche non mentono: 11 ace per il pisano e il 74% di punti vinti con la prima di servizio.Domani, venerdì 9, nel torneo di singolare spazio ai quarti di finale. Questi gli incontri di singolare, in programma tutti sul centrale: (ore 11.00) Lajal (Est) -Sanchez Jover (Esp); (a seguire) Ymer (Swe)-Vacherot (Mon); (non prima delle 15.00)Stricker (Sui)-Coppejans (Bel); (non prima delle 17.00) Maestrelli (Ita)-Paire (Kaz).
    Peccato per Jacopo Berrettini (n.336), finalista nell’edizione 2024 ma quest’anno proveniente dalle qualificazioni, è stato eliminato con un doppio 7-5 dall’estone Lajal nel secondo turno del Challenger ATP di Francavilla al Mare.Dopo 2h 10’ di sfida estenuante, è uscito vincitore il 21enne di Tallin che al primo turno aveva superato in scioltezza l’altro azzurro Dalla Valle. Tra l’altro, nel luglio dello scorso anno, al primo turno, a Wimbledon, Layal ebbe l’onore di affrontare al primo turno niente meno che lo spagnolo Alcaraz, detentore del titolo. Per Jacopo Berrettini non pochi rimpianti, considerando che, nel primo set, caratterizzato da ben sette tra break e contro break, dopo essere andato sotto per 4-0 era riuscito a recuperare impattando sul 5-5. Fatale si è rivelato il dodicesimo gioco durato un’eternità. Ma poi l’estone ha fatto il break decisivo. Situazione analoga nella seconda partita in cui ci sono stati ben cinque break. Ancora decisivo il break di Lajal al dodicesimo gioco.
    Il primo match in programma sul campo centrale al Circolo tennis Sporting club di Francavilla al Mare ha, dunque, regalato subito emozioni al numeroso pubblico assiepato sugli spalti ma molti si auguravano un esito diverso. Il dato relativo all’affluenza del pubblico, che poi è aumentato ulteriormente nel corso del pomeriggio, è particolarmente interessante soprattutto se si considera che si trattava di una giornata feriale. Ora per Jacopo il prestigioso impegno nel torneo di doppio insieme al fratello Matteo al Master 1000 del Foro Italico. Non ci sono state sorprese negli altri confronti. Lo svedese Ymer, allenato dall’italiano Federico Bertuccioli, stupisce per solidità e regolarità. Questi i risultati degli altri incontri: Sanchez Jover(Esp)-Erhard (Fra) 64/63; Ymer (Swe)- Karatsev (Wrl) 75/60; Vacherot (Mon)-Vatutin (Wrl) 63/75. Nel torneo di doppio, eliminata la coppia azzurra Coccioli/Lorusso sconfitti daArribage/Jacq per 75/36/10-6. LEGGI TUTTO