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    Ivanisevic: “Non sono un mago che può far funzionare tutto in una settimana, ma Tsitsipas è un grande giocatore e ritroverà il suo miglior livello”

    Stefanos Tsitsipas con Goran Ivanisevic (foto ATP.com)

    Oltre al ritorno in campo di Jannik Sinner dopo la dolorosa sconfitta a Roland Garros, uno dei temi più curiosi dell’ATP 500 di Halle pronto a scattare in Germania è l’esordio della nuova coppa Tsitsipas – Ivanisevic. Il greco ha deciso di affidarsi all’esperienza del coach croato dopo i discreti “disastri” combinati con un vorticoso tira e molla di allenatori che non ha portato a niente di buono, inclusa la fine del rapporto lavorativo con papà Apostolos, situazione che lo stesso Stefanos ha definito molto difficile tanto da aver aggravato anche il clima in famiglia. Ivanisevic nella sua carriera da allenatore ha raccolto risultati straordinari: ha portato Cilic a vincere US Open in un’edizione memorabile, nella quale Marin fu quasi ingiocabile al servizio e super offensivo; poi ha aiutato per molte stagioni Novak Djokovic, migliorandone il servizio e il gioco offensivo. Dopo la breve e quasi impalpabile parentesi con Rybakina, Goran torna in pista con una sfida affascinante ma difficile: rilanciare le ambizioni di Tsitsipas, provando a riportare il gioco del greco sui livelli che gli hanno consentito di disputare due finali Slam e diventare n.3 del mondo. Non sembra un compito facile: mentre nelle ultime due stagioni il gioco di Stefanos si è come depotenziato ed è diventato più caotico (da non sottovalutare l’impatto di una operazione al gomito), la concorrenza ha fatto passi di gigante e sopra di lui nel ranking ci sono molti tennisti giovani, di talento, potenti e aggressivi. Per Ivanisevic c’è una sola via per tornare a riveder le stelle: il lavoro, credendo in un processo di medio-lungo periodo. Goran ne ha parlato in un’intervista rilasciata ad ATP nel weekend precedente all’avvio del torneo di Halle, della quale riportiamo i passaggi più interessanti.
    “Per me Tsitsipas è ancora un giocatore da Top 10, in qualsiasi momento”, afferma Ivanisevic, alla prima settimana in torneo con l’ex numero 3 al mondo ora sceso al numero 25. “Al momento ha perso un po’ di quel livello, sono successe molte cose e ora deve ritrovarlo. Non sono un mago che riuscirà a far funzionare le cose dopo una sola settimana. È un processo lungo, ma è un grande giocatore. È arrivato due volte in finale nei tornei del Grande Slam e ha ottenuto così tante grandi vittorie, quindi non temo che non tornerà.”
    Nel tour si è vociferato per diverso tempo che Goran potesse essere una delle prime scelte per il dopo Cahill per Jannik Sinner, ma il nativo di Spalato ha ricevuto una proposta dal greco e ha accettato. Ecco cosa l’ha spinto ad unirsi a “Stef” in un momento non facile della sua carriera: “Il suo temperamento è entusiasmante. Greci e croati hanno temperamenti piuttosto simili. È un giocatore molto aggressivo, cosa che apprezzo. Mi è sempre piaciuto il suo modo di giocare e il suo stile. È bello vederlo, ed è bello dare un contributo al suo gioco, sia come battitore che come tennista serve and volley. Per me è davvero una grande sfida e spero che funzioni bene”.
    La parola sfida è quella che più si avvicina all’idea che molti si sono fatti sulle reali possibilità di Tsitsipas di ritrovare il suo miglior tennis. Ancor più nell’immediato su erba, superficie dove mai ha brillato in carriera. Una superficie che invece Ivanisevic conosce a menadito. “C’è molto su cui lavorare”, afferma Goran sul potenziale di Tsitsipas sui prati. “Finora non ha ottenuto buoni risultati sull’erba. Non so perché. È solo una questione mentale. Se ti metti in testa ‘Non posso giocare sull’erba’, allora non puoi giocare bene, perché l’erba non ti perdona nulla. L’erba ti restituisce quello che gli dai, in un certo senso devi essere gentile con lei. Quindi c’è molto margine di miglioramento. Non posso dire con certezza che accadrà questa settimana, ma in generale Tsitsipas può giocare bene sull’erba”.
    Una grande sfida, vista la relativa debolezza di Stefanos con la risposta di rovescio e con una tendenza perversa a giocare qualche colpo interlocutorio, cosa che sui prati non ti puoi permettere. Il miglior Tsitsipas brillava col servizio e pochi come lui sanno giocare sul net. Per questo in passato Mark Philippoussis aveva spinto il greco a spostare decisamente in avanti il baricentro del gioco e lavorare tanto con il rovescio slice, per difendere la sua debolezza in scambio sul lato sinistro e dotarlo di un colpo che lo può proiettare in avanti. Stefanos o forse papà Apostolos hanno avuto visioni diverse e quel progetto, sulla carta ottimo, è naufragato dopo pochi mesi. Ora Ivanisevic lo descrive come tennista con qualità per giocare in avanti, quindi una visione simile. Vedremo quale sarà ora l’impatto del croato sul tennis del suo nuovo assistito. Oggi ad Halle debutta contro il nostro Luciano Darderi, ma sarà soprattutto Wimbledon e il cemento USA in agosto a dirci se la mano di Goran sarà stata, di nuovo, magica.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Shelton in top 10, gli USA mai così bene nel ranking ATP dal 2006

    Ben Shelton (foto Getty Images)

    Uno dei movimenti più interessanti della nuova classifica ATP è l’ingresso di Ben Shelton nella top 10 del ranking ATP, esattamente alla decima posizione. È un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza verso nuovi e più ambiziosi obiettivi per il 22enne di Atlanta, che con 3170 punti ha guadagnato due posizioni sorpassando Medvedev (fermo alla 11esima piazza) e De Minaur, scivolato al n.12. Quest’anno Ben ha raggiunto la semifinale agli Australian Open con miglior risultato, senza alcun titolo vinto finora, solo sfiorato sulla terra di Monaco dove fu stoppato in finale da Zverev, come la scorsa settimana sull’erba di Stoccarda (stavolta in semifinale).
    È una grande soddisfazione per Shelton, ma anche per il tennis USA che ritrova tre giocatori tra i migliori 10 nel ranking mondiale: Fritz n.4, Paul n.8 e Shelton n.10. Non accadeva dal 17 aprile 2006, quando tra i primi dieci al mondo c’erano Andy Roddick al n.4, James Blake al n.7 e Andre Agassi al n.10. Quella settimana fu anche l’ultima per Agassi in top 10 nella sua carriera.
    Gli Stati Uniti non hanno un n.1 dal 2003 (Roddick) ma almeno a livello quantitativo il momento del tennis maschile è piuttosto positivo: questa settimana sono 13 i tennisti a stelle e strisce in top 100 e 5 in top 30, con Tiafoe al n.13 a soli 180 punti dalla decima piazza di Shelton.
    Shelton è il settimo tennista nato nel nuovo millennio ad entrare nella top 10. Ecco gli altri:
    Felix Auger-Aliassime – classe 2000, Top 10 nel 2021Jannik Sinner – classe 2001, Top 10 nel 2021Carlos Alcaraz – classe 2003, Top 10 nel 2022Holger Rune – classe 2003, Top 10 nel 2022Jack Draper – classe 2001, Top 10 nel 2025Lorenzo Musetti – classe 2002, Top 10 nel 2025Ben Shelton – classe 2002, Top 10 nel 2025
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    In attesa del Challenger, Bergamo si gode il suo ITF

    Andrej Martin, vincitore nel 2024 (Foto Mario Rota)

    A pochi mesi dal rientro in città dello storico Challenger, Bergamo propone la nona edizione del “Trofeo TNB Azimut Investimenti”, torneo ITF che ha lanciato diversi elementi di valore. Iscritti diversi top-500 ATP e c’è attesa per il baby-fenomeno Mees Rottgering, già n.1 junior. Appuntamento al Tennis Club Città dei Mille dal 22 al 29 giugno.
    Il 2025 sarà un anno molto importante per il tennis a Bergamo. Dopo un’edizione di “esilio” a Rovereto, lo storico torneo Challenger nato nel 2006 tornerà a giocarsi in città, nella nuovissima sede del Chorus Life (l’appuntamento è dal 16 al 23 novembre). Nell’ultima settimana di giugno, tuttavia, ci sarà un gustoso antipasto con la nona edizione del torneo organizzato dal Tennis Club Città dei Mille, evento ITF che si è costruito una bella tradizione come apripista dell’estate bergamasca. Il Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta) si giocherà dal 22 al 29 giugno ed è in linea con la storica impostazione del club: creare eventi che possano valorizzare le giovani promesse locali, italiane e straniere, che si cimentano con l’avvio al professionismo. Il Città dei Mille ha una tradizione ormai consolidata, avendo accolto giocatori all’epoca sconosciuti che poi si sono rivelati al grande pubblico. L’albo d’oro ricorda Federico Arnaboldi, oggi stabile top-200 con ambizioni di crescita, ma forse il caso più eclatante riguarda Roman Andres Burruchaga, figlio del mitico calciatore degli anni ’80, che nel 2021 vinse il doppio e oggi è a ridosso dei top-100 (con tanto di un turno passato agli Internazionali BNL d’Italia). L’intenzione è proporre un menù simile nel 2025: le premesse ci sono tutte, a partire dalla presenza del baby olandese Mees Rottgering, che ha chiuso il 2024 da numero 1 del mondo junior (grazie alla finale a Wimbledon e la vittoria al Masters di Chengdu). Il ragazzo si allena presso il Joriscollege di Eindhoven e attualmente è numero 711 ATP.
    WILD CARD PER BORRELLIRottgering giocherà a Bergamo in virtù delle norme ITF, che concedono tre posti in main draw ad altrettanti top-100 junior. Gli altri due andranno agli italiani Gabriele Crivellaro e Samuele Seghetti. Detto che le entry list dei tornei ITF sono molto “liquide”, nel senso che possono esserci oscillazioni fino all’ultimo, in questo momento il giocatore di più alta classifica iscritto è l’australiano Matthew Dellavedova (n.396 ATP), mentre il più atteso dal pubblico di casa sarebbe il bergamasco Samuel Vincent Ruggeri, che sta vivendo un momento non semplicissimo e potrebbe rilanciarsi proprio a Bergamo. Tanti italiani in gara, con diversi giocatori compresi tra la 400esima e la 600esima posizione mondiale, linfa per i tornei di questo livello. Tutti cercheranno di succedere nell’albo d’oro allo slovacco Andrej Martin, che dodici mesi fa capì che poteva esserci ancora spazio per lui dopo una lunga sospensione: all’epoca era fuori dai primi 1.500, vinse il torneo partendo dalle qualificazioni e oggi è n. 306 ATP. Confermata la collaborazione con la FITP, il cui Settore Tecnico avrà a disposizione tre delle quattro wild card del main draw, a cui si aggiungono due inviti per il tabellone di doppio e tre per le qualificazioni. Già assegnata la wild card di pertinenza degli organizzatori: sarà della partita il bergamasco Leonardo Borrelli, classe 2005, tesserato per TC Mille, che sta svolgendo una coraggiosa programmazione con l’obiettivo di entrare nel ranking ATP. A dirigere l’evento, come dalla prima edizione del 2015, sarà Silvana Carrara. Confermata la tradizione che vuole l’ingresso gratuito per il pubblico fino alla finale di domenica 29 giugno. Le qualificazioni scatteranno il 22, il via del main draw è previsto martedì 24.
    TROFEO TNB AZIMUT INVESTIMENTI – ALBO D’ORO2015 – Gianluca Naso (ITA)2016 – Adelchi Virgili (ITA)2017 – Andrea Collarini (ARG)2018 – Riccardo Bellotti (ITA)2019 / 2020 – Non disputato2021 – Federico Arnaboldi (ITA)2022 – Oleksandr Ovcharenko (UCR)2023 – Inaki Montes-De la Torre (SPA)2024 – Andrej Martin (SVK) LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz trionfa a Stoccarda: battuto Zverev in finale, primo titolo stagionale e nuovo best ranking

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Settimana importate per Taylor Fritz che continua la sua ascesa tra i grandi del tennis mondiale. Il 27enne californiano ha conquistato questa domenica il titolo dell’ATP 250 di Stoccarda, firmando il suo primo trofeo della stagione e il nono della carriera. Per l’americano, che grazie a questa vittoria salirà alla posizione numero 4 del ranking ATP, si tratta anche del quarto successo sull’erba dopo le tre affermazioni a Eastbourne (2019, 2022, 2024).
    Nella finale disputata contro Alexander Zverev, attuale numero 3 del mondo e idolo di casa, Fritz si è imposto con il punteggio di 6-3 7-6(0), confermando una tradizione positiva negli scontri diretti: è la quinta vittoria consecutiva dell’americano contro il tedesco, dopo i successi a Wimbledon, US Open, Laver Cup e ATP Finals nel 2024.
    Il primo set si è deciso nell’ottavo gioco, quando Fritz ha piazzato il break approfittando di un passaggio a vuoto di Zverev, che ha commesso ben due doppi falli nel game, spianando la strada al californiano per la conquista del parziale. Nel secondo set, la sfida si è fatta ancora più equilibrata, ma Fritz ha dimostrato grande solidità mentale, dominando il tie-break 7-0 senza lasciare alcuna chance all’avversario.Da sottolineare anche l’importanza storica di questa finale: era dal luglio 2023 che due top 10 non si affrontavano per un titolo ATP 250, a conferma della qualità e dell’appeal raggiunti dall’evento di Stoccarda.
    Con questo successo, Fritz rafforza ulteriormente la sua fiducia sui prati in vista di Wimbledon e si candida come uno dei protagonisti più attesi della stagione sull’erba.
    ATP Stuttgart Alexander Zverev [1]36 Taylor Fritz [2]67 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 0-5* 0-6*6-6 → 6-7T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-5 → 6-5T. Fritz 0-15 0-30 15-30 40-305-4 → 5-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2A. Zverev 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace1-0 → 1-1A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace3-5 → 3-6A. Zverev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 30-40 40-40 40-A df3-4 → 3-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-3 → 3-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3A. Zverev 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz riparte dal Queen’s: “Dopo Ibiza, più energia per Wimbledon. Voglio decidere io cosa è meglio per me”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Comincia la stagione sull’erba e tutte le aspettative sono puntate su Carlos Alcaraz, protagonista assoluto del circuito dopo il trionfo a Parigi. In vista dell’ATP 500 Queen’s 2025, il campione spagnolo si è presentato in conferenza stampa raccontando come ha vissuto la settimana post-Roland Garros e con quale spirito affronterà una fase cruciale della stagione, con Wimbledon come grande obiettivo.
    Negli ultimi giorni si è molto parlato dei suoi giorni di riposo a Ibiza, complice anche il documentario Netflix che ha contribuito ad alimentare la curiosità sui momenti di relax del murciano. Le domande della stampa, spesso ironiche, si sono concentrate proprio su questa “pausa”, ma Alcaraz ha risposto con il sorriso, sottolineando come il vero valore sia prendersi cura di sé e ricaricare le energie, al di là del luogo scelto.
    “Penso che dopo uno Slam sia il momento migliore per prendersi qualche giorno libero, sta diventando una piccola tradizione per me. Non importa dove vai, ma come riesci a riposare mentalmente e fisicamente. Quest’anno mi sono concesso tre giorni di stacco, più che sufficienti. Solo una sera sono uscito, le altre due a mezzanotte ero già a letto… sto invecchiando, il corpo lo sente!” ha scherzato, strappando le risate della sala. “È stato divertente, ma soprattutto ho riposato bene, ed è quello che conta.”
    Alcaraz ha anche raccontato il sostegno del suo team, che non ha mai ostacolato il desiderio di staccare la spina: “Nessuno ha provato a fermarmi, sapevano che sarei tornato al 100%. Sono felice che quest’anno mi abbiano appoggiato: mi hanno detto di andare dove volevo, di staccare davvero. Sentirsi supportato è fondamentale, soprattutto quando prendi decisioni per il tuo benessere. Ogni anno impariamo qualcosa di nuovo e ci adattiamo a ciò che serve. Forse fra qualche anno questi viaggi non saranno più possibili, ma ora questa pausa mi fa bene. Voglio prendere le mie decisioni, anche sbagliando se necessario.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz, super favorito al Queen’s 2025: fuori Dimitrov, il tabellone si apre

    Grigor DImitrov – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz si presenta da assoluto protagonista all’ATP 500 del Queen’s Club. Lo spagnolo, fresco campione di Wimbledon e reduce da un’ottima stagione su tutte le superfici, è il grande favorito per il titolo londinese. Nelle ultime ore è arrivata una notizia che potrebbe ulteriormente spianargli la strada: Grigor Dimitrov, uno dei nomi di spicco nella sua parte di tabellone e potenziale avversario in semifinale, ha annunciato il proprio ritiro dal torneo per via di persistenti problemi fisici.
    L’assenza del bulgaro, tra i giocatori più talentuosi sull’erba, rimescola le carte nella parte alta del tabellone. Dimitrov verrà sostituito da un lucky loser, aprendo così nuove opportunità anche per altri tennisti che puntano in alto al Queen’s: tra questi spiccano Gael Monfils, Holger Rune, Roberto Bautista Agut, Jakub Mensik e Cameron Norrie. Tutti potrebbero beneficiare di un percorso leggermente meno proibitivo verso la fase finale.
    Md(1) Carlos Alcaraz vs Alejandro Davidovich Fokina Jordan Thompson vs Jaume Munar (PR) Reilly Opelka vs Camilo Ugo Carabelli Qualifier / Lucky Loser vs (6) Ben Shelton
    (4) Holger Rune vs Matteo Arnaldi Qualifier / Lucky Loser vs Gael Monfils Roberto Bautista Agut vs Nuno Borges (WC) Cameron Norrie vs (8) Jakub Mensik
    (5) Alex de Minaur vs Jiri Lehecka Gabriel Diallo vs (WC) Billy Harris Jacob Fearnley vs Qualifier / Lucky LoserQualifier / Lucky Loser vs (3) Taylor Fritz
    (7) Frances Tiafoe vs (WC) Daniel Evans Brandon Nakashima vs Giovanni Mpetshi Perricard Alexei Popyrin vs Qualifier / Lucky Loser(PR) Jenson Brooksby vs (2) Jack Draper LEGGI TUTTO

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    Alcaraz torna sull’erba da campione di Wimbledon: esordio al Queen’s Club contro Davidovich e primo allenamento ieri

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Con il sorriso sulle labbra e la leggerezza di chi ha appena scritto una nuova pagina di storia, Carlos Alcaraz è tornato in campo al Queen’s Club di Londra per la sua prima sessione di allenamento ieri sull’erba dopo il trionfo a Wimbledon 2024. Il giovane fuoriclasse spagnolo, reduce da qualche giorno di meritato relax a Ibiza dopo aver conquistato anche il suo secondo Roland Garros, si prepara ora a una nuova sfida: confermarsi tra i protagonisti della stagione sull’erba e, perché no, bissare il titolo ottenuto al Queen’s nel 2023.Alcaraz arriva a Londra con entusiasmo e fiducia, consapevole che tutti gli occhi saranno puntati su di lui, ora che è il campione in carica ai Championships. L’obiettivo è chiaro: testare subito la condizione e trovare le giuste sensazioni su una superficie che, negli ultimi anni, ha imparato a dominare con il suo tennis spettacolare e imprevedibile.
    Il debutto nel prestigioso torneo londinese sarà non facilissimo: dall’altra parte della rete ci sarà Alejandro Davidovich Fokina, spagnolo anche lui, ma soprattutto avversario da primo test. Davidovich, infatti, vanta il successo a Wimbledon Junior nel 2017 e ha dimostrato più volte di poter essere molto competitivo su questa superficie.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO