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    WTA 500 Ningbo – Paolini supera Kudermetova ed è ai quarti! Ora sfida con Bencic per un posto alle Finals

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Continua il momento d’oro di Jasmine Paolini, che centra l’accesso ai quarti di finale del WTA 500 di Ningbo grazie al successo su Veronika Kudermetova con il punteggio di 6-2 7-5. Un’altra vittoria convincente per la toscana, che conferma la propria crescita e la solidità mostrata nelle ultime settimane.Grazie a questo risultato, Jasmine mette ora nel mirino la sesta posizione nella WTA Race, occupata da Mirra Andreeva, distante poco più di 80 punti. Una vittoria nei quarti contro Belinda Bencic le consentirebbe di superare la russa e avvicinarsi in maniera decisiva alla qualificazione per le WTA Finals.
    Nel primo set Jasmine Paolini è partita fortissimo, imponendo subito il proprio ritmo contro una Veronika Kudermetova apparsa contratta e fallosa. L’azzurra ha spinto con continuità dal fondo, soprattutto con il dritto incrociato, indirizzando lo scambio e costringendo la russa a giocare sempre in difesa. Dopo un iniziale equilibrio, Paolini ha trovato il break nel quarto gioco e da lì non si è più voltata indietro: la sua solidità al servizio e la capacità di cambiare direzione con il rovescio le hanno permesso di allungare rapidamente sul 5-2, chiudendo poi il parziale per 6-2 grazie a un altro errore gratuito dell’avversaria.
    Nel secondo set la partita è diventata più combattuta. Kudermetova ha provato a reagire, aumentando la velocità dei colpi e riuscendo a strappare per prima la battuta a Paolini nel quinto game (3-2). La toscana, però, ha risposto subito con il controbreak immediato, rimettendo il punteggio in equilibrio. Da lì in avanti, i game sono diventati più lunghi e tesi, con entrambe le giocatrici attente a non concedere troppo. Sul 6-5, Paolini ha trovato il momento chiave del match: ha alzato il livello in risposta, costringendo Kudermetova a forzare e commettere diversi errori. L’azzurra ha così chiuso il match sul 7-5, grazie a un altro doppio fallo della russa sul match point.
    WTA Ningbo Veronika Kudermetova• 0250 Jasmine Paolini [2]0670 Vincitore: Paolini ServizioSvolgimentoSet 3Veronika KudermetovaServizioSvolgimentoSet 2Veronika Kudermetova 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-6 → 5-7Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Veronika Kudermetova 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-5 → 5-5Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5Veronika Kudermetova 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-4 → 4-4Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-3 → 3-4Veronika Kudermetova 0-15 0-30 0-403-2 → 3-3Jasmine Paolini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2Veronika Kudermetova 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2Veronika Kudermetova 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Veronika Kudermetova 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-5 → 2-6Jasmine Paolini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-4 → 2-5Veronika Kudermetova 15-0 30-0 30-15 40-151-4 → 2-4Jasmine Paolini 0-15 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4Veronika Kudermetova 0-15 0-30 0-40 15-401-2 → 1-3Jasmine Paolini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2Veronika Kudermetova 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 1-1Jasmine Paolini 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Mattinata di donazioni di sangue nell’autoemoteca in occasione dell’Olbia Challenger fino a sabato biglietti omaggio per tutti i donatori

    Lo sport incontra il sociale, ancora una volta. Per il terzo anno di fila il Tennis club Terranova ha ospitato l’autoemoteca dell’Avis Olbia in occasione della settimana dell’Olbia Challenger. I campioni della racchetta sui campi rettangolari, i campioni della solidarietà poco fuori dai cancelli della struttura, nel parco Fausto Noce. Nella mattinata di oggi, giovedì 16 ottobre, infatti, è andata in scena una raccolta speciale di sacche di sangue.
    «È stata una bella iniziativa, che si è ripetuta per il terzo anno di fila – commenta Giuseppe Bianco, presidente del TC Terranova –, per noi è sempre un momento importante. Abbinare un evento come il Challenger alle donazioni di sangue significa creare un’occasione ideale per stimolare un gesto che può fare tanto per le persone del territorio». Al parco si sono presentati soci del tennis club, amici, appassionati arrivati per il torneo. Ogni donatrice o donatore ha ricevuto un biglietto omaggio per un ingresso nelle giornate di Olbia Challenger, un motivo in più per avvicinare la manifestazione al gesto di solidarietà. L’iniziativa rimarrà in piedi fino a sabato.
    «Ringraziamo il Terranova per aver rinnovato questa partnership e contribuito a una causa comune – sottolinea Gavino Murrighile, presidente della sezione olbiese dell’Avis –. L’affluenza è stata davvero buona, abbiamo raccolto alcune sacche di sangue e lo ricordo: anche solo una in più diventa un successo. Per questo motivo siamo molto contenti. Nel frattempo stamattina abbiamo ricevuto più di dieci donazioni da chi non è riuscito a venire all’autoemoteca ma è andato direttamente al centro trasfusionale dell’ospedale, anche loro hanno ricevuto un ticket omaggio». LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Stoccolma – Sonego ritrova il sorriso: battuto Kovacevic, è di nuovo ai quarti di finale

    Lorenzo Sonego – Foto Getty Images

    Lorenzo Sonego torna a festeggiare un quarto di finale ATP ottenuto sul campo, il primo dopo Marsiglia e gli Australian Open (da segnalare che gli ottavi a Wimbledon). Sul veloce indoor di Stoccolma, il torinese ha superato in due set lo statunitense Aleksandar Kovacevic con il punteggio di 7-6(3), 6-1, guadagnandosi così il pass per i quarti di finale, dove affronterà Ugo Humbert o Matteo Berrettini.Una vittoria che vale doppio per il piemontese, sia per la classifica sia per la fiducia.
    Il match si è deciso soprattutto nel finale del primo set, quando l’azzurro, avanti 40-0 sul 5-6, ha rischiato grosso: Kovacevic si è procurato un set point ma ha sprecato tutto con una volée di rovescio sbagliata a campo aperto. Da quel momento, Sonego ha preso in mano il gioco, imponendosi al tie-break per 7-3 con grande solidità nei momenti chiave.Nel secondo parziale, l’italiano ha alzato ulteriormente il ritmo, trovando subito il break e dominando con il servizio e il dritto. Un punto spettacolare – un contro-smash in stile Federer – ha definitivamente spezzato la resistenza dell’americano, che ha poi ceduto di schianto. Il 6-1 finale fotografa alla perfezione la differenza di rendimento tra i due nella seconda frazione.
    Per Sonego si tratta di un passo avanti importante: il torinese sta ritrovando il suo tennis migliore, fatto di aggressività e determinazione. Domani lo attende una sfida di grande fascino: sarà derby azzurro con Berrettini o “derby delle Alpi” contro Humbert.
    ATP Stockholm Lorenzo Sonego76 Aleksandar Kovacevic61 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 ace 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1A. Kovacevic 0-30 ace 0-40 ace ace4-1 → 5-1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 ace 40-15 ace3-1 → 4-1A. Kovacevic 15-0 ace 30-0 ace 30-15 df 30-30 ace 40-30 ace ace3-0 → 3-1L. Sonego 0-15 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 ace 40-40 ace A-402-0 → 3-0A. Kovacevic 0-15 ace 0-30 df ace 0-40 ace 15-40 ace ace1-0 → 2-0L. Sonego 15-0 30-0 ace 30-15 ace 30-30 ace 40-30 ace ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 ace 2*-0 3-0* 3-1* ace 4*-1 ace 5*-1 5-2* ace 6-2* ace 6*-3 ace6-6 → 7-6L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 ace 40-30 ace 40-40 ace 40-A ace 40-40 A-40 ace5-6 → 6-6A. Kovacevic 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace 40-15 ace ace5-5 → 5-6L. Sonego 15-0 15-15 ace 30-15 40-154-5 → 5-5A. Kovacevic 15-0 ace 30-0 ace 30-15 ace 30-30 ace 40-30 ace ace4-4 → 4-5L. Sonego 15-0 30-0 ace 40-03-4 → 4-4A. Kovacevic 15-0 ace 15-15 ace 15-30 ace 30-30 ace 40-30 ace ace3-3 → 3-4L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3A. Kovacevic 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace ace2-2 → 2-3L. Sonego 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 ace1-2 → 2-2A. Kovacevic 15-0 ace 30-0 ace 30-15 ace 30-30 ace 40-30 ace ace1-1 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 1-1A. Kovacevic 15-0 ace 15-15 df 30-15 ace 40-15 ace ace0-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alex Michelsen: “Il COVID mi ha salvato la carriera” — Il giovane statunitense alla ricerca di continuità nel circuito ATP

    Alex Michelsen USA, 25.08.2004 – Foto Getty Images

    Alex Michelsen è uno dei giovani più interessanti del tennis americano. A 20 anni, il californiano sta cercando di compiere il passo definitivo per smettere di essere considerato una promessa e diventare una realtà del circuito ATP. Dopo un inizio di stagione altalenante, in cui spicca solo il titolo Challenger conquistato a Estoril, il talento statunitense si trova ora impegnato all’ATP 250 di Almaty, dove ha vinto due partite consecutive per la prima volta da Toronto.
    In una lunga intervista al podcast “Nothing Major Show”, condotto da Sam Querrey, John Isner, Steve Johnson e Jack Sock, Michelsen ha parlato apertamente del periodo della pandemia e di come quel momento difficile si sia trasformato in un’occasione fondamentale per la sua crescita.“Non mi consideravo un tennista professionista, ma sapevo di essere abbastanza bravo. Ero tra i migliori della mia generazione, poi ho iniziato a giocare alcuni Futures e mi sono detto: ‘Posso essere come questi ragazzi’. Il COVID mi ha salvato la carriera. Grazie a quel periodo ho potuto studiare da casa e allenarmi cinque ore al giorno. Senza la pandemia, probabilmente non sarei qui oggi.”
    Michelsen ha ricordato anche i suoi primi successi nel circuito, spiegando come sia passato da “giocatore mediocre del liceo” a finalista di Challenger e vincitore del titolo a Chicago. La svolta è arrivata con la finale ATP a Newport, dove ha battuto John Isner in semifinale, consolidando il suo ingresso nel tennis che conta.Il giovane statunitense ha poi raccontato la sua esperienza alla Laver Cup 2025, dove ha esordito perdendo contro Jakub Mensik, ma vivendo un fine settimana speciale al fianco di Andre Agassi e Roger Federer.
    “Ero la prima riserva, poi non sono venuti Tiafoe, Paul e Shelton. Ho parlato con Agassi al telefono per un’ora, era davvero entusiasta. Quando sono sceso in campo non riuscivo a colpire una palla per 40 minuti, ero teso come una corda. Agassi mi ha aiutato molto a rilassarmi durante la partita.”Michelsen ha anche raccontato un curioso episodio legato al suo primo incontro con Federer:“L’ho conosciuto al gala. Avevo perso una scommessa con Fritz, che mi aveva chiesto quali fossero le probabilità che inciampassi sulle scale quando mi avrebbero annunciato. E sì, ho inciampato davvero, davanti a mille persone. È stato molto imbarazzante, ma anche divertente.”
    Infine, ha descritto la Laver Cup con parole originali:“È come una Coppa Davis sotto steroidi. C’è più energia, più connessione tra i giocatori. Parliamo delle nostre forze e debolezze, dei nostri match. È qualcosa che la Davis non può replicare.”
    Oggi Michelsen punta a ritrovare la continuità che gli è mancata negli ultimi mesi. Oltre al singolare, si è distinto anche in doppio, raggiungendo la finale del Masters 1000 di Shanghai insieme a Andre Göransson. Dopo aver trovato la fiducia, ora il giovane americano vuole anche la stabilità per confermarsi come una delle nuove certezze del tennis statunitense. LEGGI TUTTO

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    Vent’anni di storia in un luogo da favola: bentornata Bergamo

    Vent’anni di storia in un luogo da favola: bentornata Bergamo

    La ventesima edizione degli Internazionali di Bergamo – Trofeo FAIP-Perrel si terrà nella maestosa ChorusLife Arena, impianto perfetto per rinnovare la tradizione (che sarà premiata dall’ATP durante il torneo) e garantire un upgrade a un evento che, in quattro delle ultime sette edizioni, ha premiato futuri top-10 ATP. Tra cui Jannik Sinner. È già attiva la biglietteria su TicketOne e Clappit anche accedendo tramite il sito www.internazionalidibergamo.it
    La tempistica è talmente perfetta, quasi poetica, da sembrare studiata a tavolino. Invece è stata una gioiosa casualità: la nuova vita degli Internazionali di Bergamo – Trofeo FAIP-Perrel (presenting by IntesaSanpaolo e Sarco – Lexus Bergamo) prende forma nell’anno in cui si festeggerà l’edizione numero 20. Le foto, i filmati e i ricordi del passato vanno definitivamente in archivio, poiché lo storico palazzetto dello sport è stato convertito ad altro utilizzo. E allora si celebreranno nuova sede, nuova data e persino nuovo logo di un torneo che è amatissimo dai bergamaschi e non solo, oltre a essere uno degli eventi Challenger più longevi del panorama nazionale. Intanto c’è l’upgrade di categoria: da evento “75”, Bergamo diventa “100”, il che permetterà di avere un campo di partecipazione ancora più prestigioso, nel rispetto di una storia straordinaria, culminata con i successi di giocatori che negli anni a venire sarebbero entrati (come minimo) tra i top-10 ATP: Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Holger Rune e Jack Draper. Ma la novità più grande e saporita, che modificherà (e migliorerà) le abitudini degli appassionati è la nuova location: si giocherà presso la nuovissima ChorusLife Arena, impianto avveniristico che rispetta i più elevati standard richiesti da un impianto di intrattenimento indoor. Il palazzetto fa parte di un contesto più generale che ha trasformato un’area industriale ormai dismessa in un sistema che comprende anche attività residenziali, ricettive e ricreative. In meno di un anno, il ChorusLife ha cambiato le abitudini dei bergamaschi e le ha arricchite con eventi di massimo livello. La 20esima edizione del Trofeo FAIP-Perrel si inserisce in un contesto di eventi d’elite: l’appuntamento è dal 16 al 23 novembre per accogliere alcuni dei migliori tennisti al mondo, con la speranza di individuare i nuovi fenomeni del futuro. La flessibilità di utilizzo della ChorusLife Arena ha permesso di risolvere in una volta sola le complessità logistiche del torneo, che in passato si è dovuto snodare tra varie sedi, distanti alcuni chilometri l’una dall’altra.
    BIGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE E CLAPPITAnche quello è il passato: saranno allestiti due campi adiacenti, dando così la possibilità agli spettatori di seguire anche due match in contemporanea dalle maestose e confortevoli tribune. Il nuovo colpo d’occhio sarà la cornice perfetta per accompagnare la celebrazione che si terrà durante la settimana, in cui l’ATP premierà il torneo per la sua longevità. Perché sarà pur vero che quest’anno sono in calendario ben 216 tornei Challenger (record assoluto di categoria), ma sono ben pochi quelli che resistono alle intemperie e alle complessità del tempo che passa. Bergamo è tra questi e può raccontare di aver tenuto duro a momenti durissimi come la pandemia da Covid-19 e le incertezze strutturali. A partire da quest’anno, l’afflusso del pubblico sarà regolato dalla biglietteria, che dopo tanti anni di gratuità tornerà a regolare gli ingressi all’impianto. Dai primi giorni di ottobre è già possibile acquistare online i tagliandi tramite le note piattaforme online TicketOne e Clappit. La ChorusLife Arena sarà divisa in quattro ordini di biglietti: primo e secondo anello, a loro volta divisi in lato lungo e lato corto (più corner). Per venire incontro agli appassionati, gli organizzatori hanno pensato a due soluzioni extra: oltre ai tagliandi per le singole sessioni, è previsto l’abbonamento completo per tutti i giorni di gara (dal 16 al 23 novembre), a cui si aggiunge un abbonamento-weekend che permetterà di accedere all’impianto nelle ultime quattro giornate di gara, dal 20 al 23 novembre. Nel periodo in cui il tennis in Italia sta vivendo il suo massimo splendore, Bergamo si godrà il suo restyling dopo un anno di esilio a Rovereto, fondamentale per mantenere la storicità del torneo e ben recepito dal Comune di Bergamo, che ha sempre sostenuto da vicino il torneo, in una delle più efficaci sinergie possibili tra pubblico e privato. Per arrivare a vent’anni di storia, serve anche e soprattutto questo. LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Almaty: Darderi sotto tono, cede contro Mochizuki

    Luciano Darderi

    Si conclude al primo match (di secondo turno) l’avventura di Luciano Darderi all’ATP 250 di Almaty, sconfitto con un duplice 6-3 dal giapponese Shintaro Mochizuki in soli 64 minuti di gioco. È una bella e significativa vittoria per il nipponico, bravo a ricavare il massimo dal servizio e condurre il gioco con schemi ordinati e razionali, spesso proiettato in avanti per non lasciare che l’italiano scatenasse la maggior potenza del suo diritto. Mochizuki entra così nei quarti di finale del torneo ed è sicuro di entrare tra i primi 100 nel ranking la prossima settimana. Se il 22enne di Kawasaki ha trovato una prestazione di qualità, questo non si può certo dire per Darderi che dopo un avvio più che discreto, con un break strappato nel quarto game (per il 3-1) si è letteralmente spento, scemando nell’intensità generale e commettendo troppi errori, sotto la pressione dell’avversario pronto a prendersi lo scenario e menare le danze. Scarico e anche poco determinato per i suoi standard, Luciano dal vantaggio di 3-1 nel primo set ha subito un brutto parziale di 9 game a 1 che ha compromesso l’incontro. Un match da dimenticare per l’italiano nato in Argentina, che forse inizia a pagare le fatiche di un’annata per lui straordinaria che l’ha portato al n.26 ATP attuale e vincere tre tornei, ma anche spendere tante energie nei molti tornei disputati.
    Darderi aveva iniziato l’incontro con buon piglio, servendo discretamente bene e domando col suo diritto, molto più potente rispetto ai colpi rapidi ma meno incisivi del rivale. Nel quarto game l’azzurro scappa avanti strappando il primo break dell’incontro, per il 3-1, ma il vantaggio dura un alito di vento. Luciano infatti subisce l’immediato contro break ai vantaggi e da lì in avanti la sua intensità crolla drasticamente, inizia a sbagliare troppo e subisce il tennis veloce e preciso dell’avversario, bravo a riportarsi sul 3 pari quindi chiudere il primo set con altri due break, per il 6-3. Tre break di fila concessi da Dardari con troppi errori e titubanze, e anche poca energia.
    Nel secondo set Darderi inizia meglio, con un turno di battuta vinto a zero, ma servendo sul 2-1 subisce un break che si rivela decisivo. Mochizuki infatti tiene bene i turni di battuta e rischia di strappare un altro break sul 5-2, ma Luciano salva il match point. Niente può però l’azzurro sul 5-3, con il giapponese che chiude l’incontro in sicurezza.

    Luciano Darderi vs Shintaro MochizukiATP Almaty Luciano Darderi [4]33 Shintaro Mochizuki66 Vincitore: Mochizuki ServizioSvolgimentoSet 2S. Mochizuki 0-15 15-15 ace 30-15 40-153-5 → 3-6L. Darderi 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-5 → 3-5S. Mochizuki 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5L. Darderi 15-0 30-0 30-15 df 40-151-4 → 2-4S. Mochizuki 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 ace1-3 → 1-4L. Darderi 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3S. Mochizuki 15-0 30-0 40-15 ace1-1 → 1-2L. Darderi 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1S. Mochizuki 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Darderi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df3-5 → 3-6S. Mochizuki 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-15 ace3-4 → 3-5L. Darderi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4S. Mochizuki 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-2 → 3-3L. Darderi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A3-1 → 3-2S. Mochizuki 15-0 15-15 15-302-1 → 3-1L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-1 → 2-1S. Mochizuki 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-0 → 1-1L. Darderi 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: gli incontri dell’Italia trasmessi anche da Rai 1 (dalla eventuale semifinale)

    L’eventuale semifinale e finale dell’Italia alla prossima Final 8 di Davis Cup a Bologna sarà trasmessa non solo da SuperTennis (detentrice dei diritti tv della manifestazione) ma anche da Rai 1. L’annuncio viene direttamente dalla FITP, che comunica l’accordo stipulato con la prima rete pubblica. L’esordio degli azzurri contro l’Austria sarà visibile sul canale federale in chiaro SuperTennis, mentre in caso di successo del team capitanato da Filippo Volandri nella prima sfida, anche il principale canale tv nazionale passerà in diretta gli incontri, in simulcast con il canale della FITP.
    Queste le parole di Angelo Binaghi, Presidente FITP, che riprendiamo dal sito federale: “Questo accordo sposa un principio fondamentale della nostra Federazione: far sì che il tennis italiano e le imprese dei suoi campioni possano arrivare al pubblico più ampio possibile. Voglio ringraziare la Rai per la sensibilità che ha dimostrato: far vedere il tennis sul primo canale del Servizio Pubblico significa valorizzare uno sport che sta vivendo un momento straordinario e avvicinare ancora più ragazze e ragazzi alla nostra disciplina”.
    Così invece Paolo Petrecca, direttore di RaiSport: ” Rai Sport è felice per questo accordo, che darà la possibilità agli appassionati di tennis di vedere su Rai 1 la squadra azzurra di Coppa Davis. La collaborazione tra noi e la Federazione Italiana Tennis e Padel, d’altra parte, è stata da subito efficace nel segno delle migliori prerogative del servizio pubblico”.
    L’esordio dell’Italia nella Final 8 di Bologna è previsto per mercoledì 19 novembre, dalle ore 16, contro l’Austria. Sarà la seconda sfida della fase finale della Davis, preceduta martedì da Francia vs. Belgio e seguita giovedì dagli incontri tra Spagna e Rep. Ceca e quindi Germania vs. Argentina. In caso di successo, gli azzurri torneranno in campo venerdì 21 (ore 16) contro il vincente di Francia-Belgio. La finale è fissata per domenica 23 alle ore 15. LEGGI TUTTO

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    Berrettini: “L’ ATP deve introdurre regole contro il caldo, la salute dei giocatori deve venire prima di tutto”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini si unisce al coro di voci critiche che nelle ultime settimane hanno denunciato le condizioni climatiche estreme vissute durante la tournée asiatica. Il tennista romano, reduce dal successo al primo turno dell’ATP 250 di Stoccolma contro Giulio Zeppieri, ha chiesto alla ATP di intervenire con misure concrete per proteggere la salute dei giocatori.
    Berrettini ha raccontato di aver vissuto momenti difficili in particolare all’ATP di Hangzhou, torneo in cui era stato eliminato all’esordio da Dalibor Svrcina. “Durante la tournée asiatica ho affrontato condizioni che non avevo mai sperimentato prima. A Hangzhou faceva più caldo che a Shanghai, ma essendo un torneo minore nessuno ne ha parlato. Nei primi giorni l’umidità era insopportabile, non riuscivamo a crederci. Fortunatamente c’era il tetto, e ha piovuto molto”, ha spiegato l’azzurro.Da qui la richiesta di introdurre una regola sul caldo, simile a quella già adottata nei tornei dello Slam: “Quando le condizioni diventano così estreme, la ATP dovrebbe fare come i Major: stabilire una regola per proteggere i giocatori. Non vogliamo vedere colleghi che si fanno male o che si ritirano per sfinimento. La salute viene prima di tutto, ma anche lo spettacolo: se un tennista non sta bene, non può offrire un bel tennis. Molte persone non capiscono quanto possa cambiare tutto con una differenza di soli cinque gradi”.
    Archiviata la parentesi asiatica, Berrettini guarda con fiducia al prosieguo del torneo svedese. “Ho lottato bene, era il primo incontro con Zeppieri ma sapevo che stava giocando bene. Sono partito con la giusta mentalità, che è fondamentale per entrare nel ritmo del torneo. Mi sentivo solido e sempre più a mio agio man mano che la partita andava avanti”, ha detto il romano, soddisfatto della sua prestazione.Sull’obiettivo a Stoccolma, dove lo scorso anno si era fermato agli ottavi, Berrettini ha aggiunto: “Spero di fare meglio, è l’obiettivo. Amo giocare qui, la città è bellissima e il pubblico mi sostiene sempre. Mi sento bene fisicamente: finché corro, lotto e urlo in campo, vuol dire che sto bene. Certo, dopo tanti anni il corpo comincia a farsi sentire, ma cerco di gestirmi al meglio”.
    L’azzurro ha poi chiuso con una nota più leggera, rivelando di aver trovato a Stoccolma un po’ di “Italia”: “Mi trovo bene qui, ho trovato anche un ottimo ristorante italiano con i miei amici. Se volete una buona pasta, vi consiglio di provarlo! Ora mi riposo e mi preparo per la prossima partita”.In attesa della sfida contro Ugo Humbert, Matteo Berrettini non nasconde il suo messaggio principale: è tempo che la ATP introduca regole chiare contro il caldo estremo, per il bene dei giocatori e del tennis stesso.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO