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    Nardi c’è! Rimonta Shapovalov e conquista il terzo turno al Masters 1000 di Cincinnati

    Luca Nardi a Cincinnati

    Quanto piace Luca Nardi quando riesce a giocare focalizzato sul momento scevro da eccessi di tensione, veloce coi piedi nell’arrivare sulla palla e pronto a liberare tutta la fluidità del suo braccio, a generare colpi precisi e vincenti. Il pesarese sfrutta alla grande l’opportunità da lucky loser al Masters 1000 di Cincinnati e un tabellone tutt’altro che malvagio, superando anche il secondo turno con una vittoria contro Denis Shapovalov in rimonta, 6-7(5) 6-3 6-4 lo score dopo due ore e mezza di buon tennis. Da segnalare un problema muscolare sofferto dal canadese all’avvio del terzo set, ma nonostante una leggera zoppia è rimasto lì a lottare fino all’ultima palla, quindi era decisamente in grado di giocare, seppur non al massimo. Luca poteva chiuderla anche prima: ha servito per il set sul 5-4 del primo set ma ha subito l’aggressività “dell’ultimo tuffo” del rivale e ha servito davvero male, subendo un contro break che poteva pagare a carissimo prezzo. Un film già visto per lui, troppe volte. Perso il tiebreak, la partita poteva mettersi davvero male perché sospinto dalla rimonta il canadese aveva iniziato a spron battuto il secondo parziale, con buoni servizi e un diritto super incisivo.
    Si può dire che Nardi ha “vinto” l’incontro con una reazione eccellente nel terzo game: è scivolato sotto 0-30, con Denis fuori tutta. È suonato l’allarme rosso vista la tendenza del match ma Luca non si è scomposto, come troppe volte gli è successo in carriera. È rimasto calmo, focalizzato sui colpi, si è preso quei pochi secondi in più per respirare e ritrovare energia. Ha rimontato bene quel game alzando al massimo l’attenzione e la spinta. Quell’impennata di qualità ed emotiva è stata la scossa che l’ha liberato totalmente, portandolo a strappare il break nel game successivo, non concedere niente per il resto del set e quindi respingere l’assalto del rivale all’avvio del terzo parziale, brekkandolo subito dopo. Lo slancio decisivo che l’ha issato verso un successo meritato e importante, che gli apre le porte del terzo turno a Cincy dove trova Jakub Mensik.
    Shapovalov come sempre c’ha messo del suo in più fasi, alternando giocate irreali per qualità e sorpresa ad errori terribili, passando da grande talento alla versione “Sciupovalov” in pochi attimi. Non è nemmeno facile gestire un rivale così altalenante, non leggi le sue intenzioni ed è difficile perché lo zero ritmo rischia di trascinarti nella sua spirale di errori e giocate estemporanee. Proprio in questo è piaciuto Nardi, il suo restare fermo sul proprio tennis, su schemi puliti e razionali, in modo da rubare campo al rivale e portarlo a giocare su di un ritmo e corsa laterale che non ama. Luca è stato bravo a spingere forte sul rovescio del mancino e quindi attaccarlo sul diritto in corsa, una situazione che Denis non gestisce sempre bene perché tende ad esagerare col gancio di diritto. Inoltre ha bloccato bene con la risposta di rovescio, trovando spesso una profondità che Shapovalov ha contenuto a fatica.
    Proprio schemi puliti e pratici e una risposta ficcante sulle seconde di servizio sono state decisive al successo di Nardi, insieme ad un ritmo e costanza nella spinta superiori. 35 errori per l’azzurro alla fine, 59 per il canadese, davvero tanti ma molti forzati dalla pressione e geometrie del nostro giocatore. Shapovalov è un tennista a suo modo unico e quindi questa prestazione vive dei momenti dell’altro, della sua furia creativa – distruttiva; ma un avversario del genere porta a distrarsi e perdere focus, proprio uno dei limiti principali del marchigiano. Quindi l’esser riuscito a restare molto concentrato e attivo, eccetto la fase finale del primo set – quella per lui più negativa – è un’ottima notizia, come la rimonta e l’aver tenuto un buonissimo livello sino alla fine. Proprio vero: la fortuna aiuta chi se la va a prendere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita con Shapovalov “doc” alla battuta: comanda lui, angoli incredibili, velocità e anche un errore marchiano a campo aperto, non si è mai scambiato. 1-0 Denis. Il campo è rapido e anche Nardi libera la velocità del suo braccio, con il canadese in difficoltà a contenere. L’ottimo turno di servizio dà la spinta a Luca anche in risposta, è solido e si porta 0-30. Denis commette doppio fallo e si ritrova 15-40, con due chance da difendere. Shapovalov serve bene da destra, poi perde il tempo sulla palla nello scambio successivo e colpisce male, errore che gli costa il BREAK, Nardi avanti 2-1. È bravo il pesarese a cavalcare il momento, serve bene e a 30 si porta 3-1. “Shapo” è in versione “Sciupo”… inizia il quinto game con il nono errore del match, un classico unforced senza una grande idea dietro. Poi si aggrappa al servizio e scendere rapido sul net a chiudere. Rimonta Denis, 3-2. Luca serve bene pungolando la risposta di rovescio di Denis, tutt’altro che precisa oggi, 4-2. Si corre, per il campo rapido e perché entrambi spingono subito dopo il servizio e non c’è grande tattica, solo la ricerca veloce dell’accelerazione, rari i punti che superano i 4 colpi. 4-3 dopo solo 22 minuti. Chiarissimo lo schema di Nardi: spinge sul rovescio del canadese con palle rapide e piuttosto cariche, e dopo averlo bloccato nell’angolo attacca col lungo linea sul diritto del rivale che arriva in corsa ed esagera. Servendo in campo due prime su tre, è un bell’andare. 5-3 Nardi, nessun suo game ai vantaggi. Shapovalov disastroso nel nono game: doppio fallo, segue diritto con i piedi in aria e la palla che atterra tre metri larga. 0-30. Ritrova qualità al servizio, l’unico colpo nel repertorio di Denis che a tratti funziona. Il game va ai vantaggi con un contrattacco favoloso di Luca, diritto bloccato in anticipo e tutto ribaltato, che mano e timing. Rischia addirittura il S&V sulla seconda palla il canadese, e gli va bene perché ha mano educatissima… poi sbaglia la successiva, mille volte più comoda. È Shapo, sempre lo stesso, fa e disfa, tra accelerazioni interessanti e scelte di gioco terribili. Un doppio fallo sulla parità regala a Nardi il Set Point. Lo annulla col servizio esterno, più preciso che potente. 5-4, Luca serve per il set. Sente la tensione l’azzurro, sul 15 pari tira un rovescio in salto che vola via. 15-30. La prima palla non va… ma ci pensa Denis a sbagliare un diritto malamente dopo esser stato in controllo dello scambio. Non bene Nardi col rovescio, altro errore (piedi bloccati all’impatto), gli costa la prima palla break da difendere. Male Nardi, seconda palla, troppo lemme, la risposta di Shapovalov è profonda e l’azzurro non fa abbastanza spazio alla palla. Contro BREAK, 5 pari, un game giocato con zero aiuto del servizio e due incertezze pesanti. Nonostante un’altra smorzata terribile, sbagliata in tutto (tocco, momento, posizione) Shapovalov trova un paio di jolly e si ritrova avanti 6-5. Si arriva al Tiebreak. Nardi inizia con una bella risposta, punisce il S&V di Shapovalov; Denis ripaga con la stessa moneta, ottima risposta e attacco. Il sesto punto è il più lungo del match, ben giocato da entrambi, alla fine Denis trova una riga e Luca non riesce a tenerla in campo. Si gira 4-2 Shapo, che sul 5-3 è investito da un’ottima risposta dell’azzurro, per il 5-4. Purtroppo Luca sbaglia un diritto in scambio, classico gratuito in un momento cruciale. 6-4 e due Set Point Shapovalov. Nardi annulla il primo col servizio, 6-5, ma niente può sul secondo SP, ottima curva esterna e poi diritto lungo linea vincente. Ben 26 errori per Denis, contro i 16 di Luca, ma quel turno di servizio pessimo dell’italiano sul 5-4 è stato pagato a caro prezzo.
    Nardi riparte con un buon turno di servizio, e quindi cerca di mettere pressione con la risposta, ma Shapovalov è in fiducia col diritto, dal finale del primo set anticipa e trova angoli ottimi, difficili da contrastare. Nel terzo game (1-1) anche il rovescio in anticipo punge e sorprende Luca sul lato destro. 0-30. Nardi non si scompone, ritrova la prima palla, governa col diritto e trova pure una volée di opposizione non facile, quarto punto di fila e 2-1. La rimonta ha fatto salire l’attenzione e intensità di Luca, che in risposta impatta potente, aggredisce il campo e sorprendere il rivale. Un impatto eccellente gli vale il 15-40. Denis accusa il momento e si smarrisce, col doppio fallo regala il BREAK a Nardi, avanti 3-1 come nel primo set. Il miglior Nardi del match: vede la palla “grande così”, la impatta con una pulizia totale e verticalizza così preciso da lasciare fermo il canadese. 10 minuti “hot”, con un 4-1 davvero meritato ad invertire l’inerzia del match. Shapovalov ritrova efficacia al servizio, ma Nardi continua ad incantare con efficacia oltre alla sua mano. Un doppio fallo (il primo del match), poco male perché tutto il resto funziona a puntino, in particolare l’accelerazione col diritto lungo linea, fluida e definitiva. 5-2 Nardi. Shapovalov resta a contatto, Nardi serve per il set sul 5-3. Stavolta Luca gioca benissimo col diritto (fulminante un contro piede) e vola 40-15 con due Set Point. Doppio fallo sul primo; errore di rovescio sul secondo, un po’ timido in un paio di colpi di scambio. OK il terzo set point, errore di rovescio di Denis. 6-3 Nardi, un ottimo parziale, in particolare per incisività.
    Nardi riparte in risposta, sempre con un braccio “caldissimo” sul diritto, ma Shapovalov recupera da 15-30 e vince il game, può fare corsa di testa. Ci prova Denis, stavolta anche la palla corta funziona e sorprende Luca, che si ritrova sotto 0-30. Sul 15-30 curiosamente arriva una chiamata in ritardo (due colpo dopo!) su di un diritto appena larga di Nardi, gli costa il 15-40. Regge l’azzurro, bravo a servire bene da destra e poi manovrare ottimamente col diritto sul 30-40. 1 pari. Infastidito Denis da qualche punto, lo paga forzando i colpi e commettendo tre errori, uno peggio dell’altro… 0-40. Forse ha sentito anche un problema alla gamba, tanto da zoppicare leggermente. Salva le prime due chance, ma sul 30-40 la risposta di rovescio di Nardi è profondissima e Shapovalov non si coordina in tempo. BREAK Nardi, avanti 2-1. Arriva il fisioterapista, si lavora sulla coscia sinistra di Denis, tornato in campo ma poco reattivo. Ne approfitta Luca, martella con intensità e nonostante due errori chiude il game a trenta, 3-1. Con mobilità penalizzata, il canadese chiede il massimo al servizio e resta a contatto (3-2), e tira subito in risposta per mettere pressione e non finire in lunghi scambi. Trova un paio di pallate ottime e forza il sesto game ai vantaggi. Esagera Denis, Nardi ringrazia e si porta 4-2, a due passi da un successo molto importante. Shapovalov scherza fin troppo, tanto da perdere il punto dopo un tweener di Luca con una volée maldestra. Non è nemmeno fortunato Denis sul 15-30, corre avanti – zoppicando – e il nastro devia il passante rendendolo impossibile. 15-40, due chance per arrivare vicinissimo al traguardo per Luca. Non riesce a sfruttarle Nardi, ma con un bel pressing se ne procura un’altra, nonostante una lamentela del canadese per una palla sulla riga. Col servizio un Denis claudicante si salva ancora. 4-3. Nardi subisce una risposta da doppista del rivale, quindi commette doppio fallo, 0-30. I fantasmi del primo set tornano ad aleggiare… ancor più dopo un’altra risposta a tutto braccio di Shapo  su di una seconda palla troppo morbida. 0-40… Denis combina un disastro di volo dopo un attacco perfetto, poi una bella prima esterna. 30-40. Ci pensa il canadese a regalare di nuovo, risposta mal centrata sull’ennesima seconda del game. Con grinta Luca regge, e fa il pugno verso il suo coach dopo l’errore del rivale che lo porta 5-3. Forte del game vinto, Nardi torna a spingere con braccio sciolto, bello profondo, si porta 0-30. Zoppica, impreca, ma non crolla mentalmente Shapo, quando la battuta c’è, è tutt’altra musica. Quattro punti di fila, e 5-4. Ecco il momento della verità: Nardi serve per chiudere. Nonostante una musica intorno che neanche in discoteca… Luca resta molto concentrato, stavolta serve bene e vola 40-0. Basta il primo, vola via la risposta di Denis. Non fortunato il canadese nel terzo set, col problema fisico, ma Nardi è piaciuto per come ha retto e giocato con ordine e aggressività, andandosi a prendere una vittoria molto importante. Next: Mensik.

    Luca Nardi vs Denis Shapovalov ATP Cincinnati Luca Nardi666 Denis Shapovalov [24]734 Vincitore: Nardi ServizioSvolgimentoSet 3L. Nardi 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4D. Shapovalov 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-3 → 5-4L. Nardi 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 5-3D. Shapovalov 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3L. Nardi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-303-1 → 3-2L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-1 → 3-1D. Shapovalov 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 2-1L. Nardi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1D. Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Nardi 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-3 → 6-3D. Shapovalov 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3L. Nardi 15-0 30-0 30-15 df 40-154-2 → 5-2D. Shapovalov4-1 → 4-2L. Nardi 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1D. Shapovalov 0-15 15-15 15-30 15-40 df2-1 → 3-1L. Nardi 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-301-1 → 2-1D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 2*-4 3-4* 3-5* 4*-5 4*-6 5-6*6-6 → 6-7L. Nardi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-6 → 6-6D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6L. Nardi 15-0 15-15 15-30 30-30 30-405-4 → 5-5D. Shapovalov 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 A-40 ace5-3 → 5-4L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2D. Shapovalov 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 df3-1 → 3-2L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace2-1 → 3-1D. Shapovalov 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 df 30-401-1 → 2-1L. Nardi 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1D. Shapovalov 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    US Open – Darwin Blanch conquista il titolo U18 e vola al tabellone principale

    Darwin Blanch – Foto Getty images

    Il talento statunitense Darwin Blanch, 17 anni, continua a farsi notare nel panorama tennistico internazionale. L’americano ha vinto il Campionato Nazionale U18 della USTA, un successo che gli è valso la wild card per il tabellone principale dello US Open 2025, dove farà il suo debutto assoluto in un torneo del Grande Slam.
    Attualmente numero 406 del ranking mondiale, Blanch avrà l’opportunità di giocare davanti al pubblico di casa, un passo importante in un percorso di crescita che lo sta portando sempre più vicino a imporsi stabilmente nel circuito professionistico.
    Il giovane statunitense si presenterà a New York con la fiducia derivata da una stagione in continua ascesa e con la voglia di misurarsi subito con i migliori del mondo sul palcoscenico più prestigioso del tennis americano. LEGGI TUTTO

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    Cincinnati – Paolini: “Un sollievo chiudere così, ora cerco il coach giusto”

    Jasmine Paolini nella foto – Foto GETTYIMAGES

    Dopo la sofferta vittoria su Maria Sakkari (7-6 7-6) al debutto nel WTA 1000 di Cincinnati, Jasmine Paolini ha analizzato un match in cui ha rischiato di complicarsi la vita nel secondo tie-break, dominato 6-0 prima di vedersi rimontare fino al 6-5.
    «Mi dispiace per lei, nessuno vuole finire una partita con un doppio fallo, ma in quel momento ho provato molto sollievo» ha ammesso l’azzurra. «Avevo già avuto la chance di chiudere con una volée e l’ho sbagliata. Dal 6-0 al 6-5 ho iniziato a preoccuparmi. Cercavo di restare positiva e spingermi a conquistare l’ultimo punto, ma dentro di me speravo che arrivasse quella doppia per finire subito».
    Sulle condizioni di gioco a Cincinnati, Paolini ha notato differenze rispetto al 2024: «Forse quest’anno sono un po’ più lente, ma resta un torneo veloce. C’è tanta umidità e fa molto caldo, è durissimo giocare così, ma a me piace quando c’è sole e bel tempo».
    La toscana ha poi parlato dei recenti cambi in panchina: «Con Renzo Furlan ho vissuto sette anni magnifici, poi ho voluto provare qualcosa di diverso con Marc López, ma la collaborazione è finita dopo la stagione su erba. Ora sto lavorando con Federico Gaio, messo a disposizione dalla FIT. Ci conosciamo da tempo e c’è buon feeling, ma l’obiettivo è trovare la persona giusta, qualcuno che conosca bene il tennis e che sia molto rilassato, perché io sono l’opposto».
    Infine, un commento sul doppio misto che giocherà allo US Open con Lorenzo Musetti: «Sono molto emozionata. Dovremo trovare il nostro modo di competere insieme. Ci sarà tanta gente a New York, sarà divertente. Con Sara Errani scherziamo sul fatto che potremmo affrontarci contro lei e Vavassori: spero non in primo turno ».
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Canada – Il direttore Hale: “Sinner e Alcaraz mi hanno promesso che nel 2026 ci saranno”

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto

    Le assenze di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner all’edizione 2025 del Masters 1000 canadese hanno fatto discutere per tutta l’estate. Un’assenza pesante non solo dal punto di vista tecnico, ma anche economico, con ripercussioni su sponsor e vendita dei biglietti. A confermare la volontà di rimediare in futuro è Karl Hale, direttore del torneo, che in un’intervista rilasciata a John Isner nel podcast *Nothing Major* ha rivelato di aver ricevuto la parola dai due campioni per la loro presenza nel 2026.
    Quest’anno, tra Wimbledon e il torneo canadese, c’erano solo due settimane di distanza: troppo poco per consentire ai migliori di recuperare dopo un’estate intensa. Oltre ad Alcaraz e Sinner, si sono registrate anche le assenze di altri big come Novak Djokovic, Jack Draper e Aryna Sabalenka.
    «Che i top player si ritirino non è quello che vogliamo» ha dichiarato Hale. «Credo che Carlos e Jannik debbano pensare al circuito ATP e impegnarsi a giocare questo torneo. Siamo in contatto con loro per assicurarci la loro partecipazione il prossimo anno. Nel 2026 ci saranno tre settimane tra Wimbledon e Montreal, un grande cambiamento rispetto alle due di quest’anno».
    Il problema, secondo Hale, è legato alla struttura del calendario: «È troppo lungo, ci sono troppi tornei 250 e 500. Ora sta per arrivare anche il torneo saudita, vedremo dove lo metteranno e quanto durerà».
    Le discussioni con i due campioni si sono concluse con un impegno: «Quando Sinner e Alcaraz si sono ritirati quest’anno, abbiamo parlato con loro e abbiamo detto: ‘Ok, nel 2026 sarete a Montreal. Assicuratevi che accada’. Sono fiducioso che sarà così, anche grazie al sistema di bonus e al fatto che ci sarà più tempo tra i tornei».
    Il circuito ATP, infatti, prevede premi extra a fine stagione per i giocatori che disputano tutti i Masters 1000 e ottengono il maggior numero di punti, un incentivo economico importante per i top.
    Resta da capire come si evolverà il calendario: dal 2026 il Masters 1000 canadese durerà due settimane, in concomitanza con Cincinnati, che terminerà di lunedì per permettere solo sei giorni di pausa prima dello US Open. Una programmazione sempre più serrata che riduce al minimo i periodi di riposo in una stagione lunga undici mesi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dzumhur, dal rischio di morte alla nuova sfida con Alcaraz

    Damir Dzumhur nella foto

    Damir Dzumhur è pronto a vivere un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo aver strappato un set a Carlos Alcaraz al Roland Garros di qualche mese fa, facendo alzare il pubblico in più occasioni, il tennista bosniaco si prepara ad affrontare di nuovo lo spagnolo al secondo turno dell’ATP Cincinnati 2025. Numero 59 del mondo e 33 anni compiuti, arriva alla sfida dopo aver battuto Mattia Bellucci in due tie-break, con l’obiettivo di ripetere un’altra prestazione di alto livello sul cemento dell’Ohio.
    Prima di questa attesa partita, Dzumhur ha raccontato alla ATP un episodio drammatico della sua vita: la lotta contro una pancreatite acuta che nel 2022 lo aveva portato a un passo dalla morte.
    La malattia e i giorni più difficili«Il periodo successivo al Roland Garros 2022 è stato probabilmente il peggiore della mia vita. Dopo aver perso contro Fernando Verdasco nelle qualificazioni, ho iniziato ad avvertire un forte dolore allo stomaco. Dopo gli accertamenti, mi è stata diagnosticata una pancreatite acuta e sono stato trasferito immediatamente in terapia intensiva, dove sono rimasto per sei giorni. Il dolore era insopportabile e riuscivo a dormire solo grazie ad analgesici molto forti. Ho passato il mio trentesimo compleanno in un ospedale francese, lontano dalla mia famiglia e senza sapere cosa mi riservasse il futuro».
    La forza della famiglia«Volevo tornare a Belgrado, vicino ai miei cari. I medici di Parigi mi avevano sconsigliato di viaggiare, ma alla fine sono riuscito a trasferirmi. Ho trascorso altre due settimane e mezzo in ospedale, ma ho potuto vivere uno dei momenti più belli della mia vita: rivedere mio figlio Luka, nato nell’ottobre precedente. Sapere di vivere per qualcuno è diverso, ti dà un’energia unica. Una delle ragioni per cui continuo a giocare è proprio lui».
    Il ritorno in campo«Dopo oltre 20 giorni sono stato dimesso, ma avevo perso 11 chili e pesavo appena 55. In quel momento non pensavo al tennis, non sapevo se sarei mai tornato a competere. Nell’agosto 2022 ero sceso al numero 243 del ranking ATP, ma l’importante era essere vivo. In carriera ero arrivato fino alla posizione 23, ma tornare in Top 100 sembrava impossibile. Un anno fa ci sono riuscito e oggi sono vicino alla Top 50: è fantastico».
    Una seconda occasione contro Alcaraz«Il match di Parigi è stato speciale, giocare contro uno dei migliori al mondo su un palcoscenico così importante mi ha dato emozioni particolari. Alcaraz ha piani di gioco infiniti e sa metterli in pratica ad altissimo livello. Ora avrò l’occasione di affrontarlo di nuovo. Cercherò di dare il massimo e ritrovare il tennis che mi aveva permesso di metterlo in difficoltà qualche mese fa. Tre anni fa ero vicino alla morte, oggi sono qui a fare ciò che amo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Cincinnati: I risultati completi con il dettaglio del Day 4. In campo 4 azzurri. Esordio di Carlos Alcaraz (Live)

    Jasmine Paolini (foto Patrick Boren)

    Combined Cincinnati – 2° Turno – hard

    P&G Center Court – ore 17:00Jasmine Paolini vs Maria Sakkari Il match deve ancora iniziare
    Xinyu Wang vs Coco Gauff Il match deve ancora iniziare
    Damir Dzumhur vs Carlos Alcaraz Il match deve ancora iniziare
    Ben Shelton vs Camilo Ugo Carabelli (Non prima 01:00)Il match deve ancora iniziare
    Caroline Garcia vs Karolina Muchova (Non prima 02:30)Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 17:00Alex de Minaur vs Reilly Opelka Il match deve ancora iniziare
    Learner Tien vs Andrey Rublev Il match deve ancora iniziare
    Kimberly Birrell vs (4) Jessica Pegula Non prima 21:00Il match deve ancora iniziare
    Barbora Krejcikova vs (10) Elina Svitolina Non prima 01:00Il match deve ancora iniziare
    Nishesh Basavareddy vs Alexander Zverev Il match deve ancora iniziare

    Court 3 – ore 17:00Jiri Lehecka vs Tristan Boyer Il match deve ancora iniziare
    Jakub Mensik vs Ethan Quinn Il match deve ancora iniziare
    Camila Osorio vs (23) Jelena Ostapenko Il match deve ancora iniziare
    Caty McNally vs (29) McCartney Kessler Il match deve ancora iniziare

    Champions’ Court – ore 17:00Veronika Kudermetova vs (17) Belinda Bencic Il match deve ancora iniziare
    (8) Emma Navarro vs Ella Seidel Il match deve ancora iniziare
    Adam Walton vs Daniil Medvedev Il match deve ancora iniziare
    Karen Khachanov vs Valentin Royer Il match deve ancora iniziare

    Court 10 – ore 17:00Anastasija Sevastova vs (26) Ashlyn Krueger Il match deve ancora iniziare
    Roberto Bautista Agut vs Cameron Norrie Il match deve ancora iniziare
    Jenson Brooksby vs Arthur Cazaux Il match deve ancora iniziare
    (24) Sofia Kenin vs Varvara Gracheva Il match deve ancora iniziare

    Court 4 – ore 17:00(32) Dayana Yastremska vs Viktoriya Tomova Il match deve ancora iniziare
    (16) Clara Tauson vs Ajla Tomljanovic Il match deve ancora iniziare
    Luca Nardi vs Denis Shapovalov Il match deve ancora iniziare
    Brandon Nakashima vs Alexander Blockx Il match deve ancora iniziare

    Court 7 – ore 17:00Francisco Comesana vs Luciano Darderi Il match deve ancora iniziare
    Magda Linette vs Rebecca Sramkova Il match deve ancora iniziare
    Alexei Popyrin vs Martin Landaluce Il match deve ancora iniziare
    Tallon Griekspoor vs Hamad Medjedovic Il match deve ancora iniziare

    Court 8 – ore 17:00Storm Hunter / Desirae Krawczyk vs (5) Asia Muhammad / (5) Demi Schuurs Il match deve ancora iniziare
    Nicole Melichar-Martinez / Liudmila Samsonova vs (3) Taylor Townsend / (3) Shuai Zhang Il match deve ancora iniziare
    Peyton Stearns / Marketa Vondrousova vs Fanny Stollar / Fang-Hsien Wu Non prima 20:30Il match deve ancora iniziare
    (4) Veronika Kudermetova / (4) Elise Mertens vs Jaqueline Cristian / Elena-Gabriela Ruse Il match deve ancora iniziare

    Court 9 – ore 18:00(8) Hao-Ching Chan / (8) Xinyu Jiang vs Shuko Aoyama / Cristina Bucsa Il match deve ancora iniziare
    (6) Lyudmyla Kichenok / (6) Ellen Perez vs Sorana Cirstea / Anna Kalinskaya Non prima 19:30Il match deve ancora iniziare
    (15) Daria Kasatkina vs Lucia Bronzetti Il match deve ancora iniziare
    (20) Linda Noskova vs Iva Jovic Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Cincinnati – Swiatek sul tema palle: “Bisogna adattarsi”. Collins chiarisce tra le lacrime

    Danielle Collins nella foto – Foto Getty Images

    Il dibattito sulle palline utilizzate nei tornei WTA torna d’attualità anche a Cincinnati. Dopo la vittoria al secondo turno contro Anastasia Potapova, Iga Swiatek ha affrontato l’argomento, sottolineando l’importanza di sapersi adattare:
    «Cerco di essere umile e ricordare che bisogna adattarsi a queste palline perché non offrono alcun vantaggio di per sé. Sono leggere e molto diverse da quelle con cui giochiamo sulla terra battuta o a Wimbledon. L’unico modo per affrontarle è concentrarsi al massimo sull’adattamento e accettare che ci saranno colpi che ti scapperanno dalla racchetta, cercando di controllarli il più possibile» ha spiegato la polacca.
    A far discutere è stata anche la situazione vissuta in campo da Danielle Collins durante il suo match a Cincinnati, in cui è apparsa in lacrime tra un punto e l’altro. Sui social molti hanno ipotizzato si trattasse di un episodio doloroso legato all’endometriosi, patologia di cui soffre, ma l’americana ha voluto chiarire con un post su Instagram:
    «Chiunque abbia un’ernia del disco conosce il mio dolore. Non mi sorprende che i ‘guerrieri da tastiera’ non lo capiscano, troppo occupati a giudicare chi cerca di dare il massimo anche nei giorni più difficili».
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic, tra vacanze e allenamenti in Montenegro in vista di US Open

    Novak insieme al violinista Mido Todorovic

    Dopo la decisione di saltare il Masters 1000 di Cincinnati, in Serbia da qualche giorno sui principali media sportivi (e non) è scattato una sorta di tam tam intorno a Novak Djokovic, non tanto per “paparazzarlo” nel corso delle sue vacanze in famiglia quanto per vedere se nelle sue giornate siano presenti anche le racchette da tennis e gli allenamenti, con US Open ormai prossimo. Dopo la sconfitta sofferta da Jannik Sinner in semifinale a Wimbledon lo scorso 11 luglio, il 24 volte campione Slam non è più tornato in competizione. È stato fotografato in Grecia insieme al primo ministro del paese ellenico, ma di allenamenti neanche l’ombra. Finalmente Novak è stato rintracciato a Durmitor, località turistica del Montenegro dove si sta rilassando con la moglie Jelena e due figli, rinforzando il proprio legame con la terra dei nonni (ne aveva parlato in una recente intervista, affermando di sentirsi totalmente a casa da quelle parti).
    Tra un bagno rinfrescante e altre attività, finalmente i media serbi hanno trovato una foto di Djokovic con in mano le racchette da tennis. Non in campo, ma insieme al famoso violinista Mido Todorovic, una vera star locale, che si è scattato il classico selfie con il campione di Belgrado e ha pubblicato sui social lo scatto, che riportiamo.

    Nei giorni scorsi Novak era stato avvistato a cavallo, in acqua, impegnato in mille attività ludiche ma mai con la racchetta. Forse è il segnale che nonostante abbia deciso di non giocare alcun match prima di US Open, si sta preparando per l’ultimo Slam della stagione. Una novità per lui saltare in toto i tornei estivi tra Wimbledon e New York, ma del resto più di una volta ha affermato che dall’alto dei suoi 38 anni e con la sua bacheca sterminata di trofei, l’unica importante motivazione a continuare sia andare a caccia del 25esimo titolo major.
    Gli US Open scatteranno esattamente tra due settimane. Novak lo scorso anno perse prematuramente al terzo turno. Quest’anno nei tre Slam disputati si è sempre fermato in semifinale, a Melbourne per ritiro contro Zverev (dopo aver battuto Alcaraz nei quarti con una super partita, ma soffrendo un problema fisico), e contro Sinner a Roland Garros e Wimbledon. Dopo il successo di Shelton a Toronto, Djokovic è scivolato al settimo posto in classifica. A meno che De Minaur (o Khachanov) vincano a Cincinnati, si presenterà a New York da n.6 o 7 ATP, con la possibilità di un nuovo scontro già ai quarti con Alcaraz o Sinner, i due grandi favoriti per il titolo.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO