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    Challenger 100 Prostejov: Il Tabellone Principale e di Qualificazione. Un azzurro nel Md e due nelle quali

    Enrico Dalla Valle nella foto

    Challenger 100 Prostejov – Tabellone Principale – terra(WC) (1) Jakub Mensik vs Vitaliy Sachko Qualifier vs Jozef Kovalik Alejandro Moro Canas vs Enrico Dalla Valle Qualifier vs (6) Alexander Shevchenko
    (4) Hugo Dellien vs Matteo Martineau (WC) Maxim Mrva vs QualifierDimitar Kuzmanov vs Albert Ramos-Vinolas Qualifier vs (7) Dalibor Svrcina
    (5) Chun-Hsin Tseng vs Adolfo Daniel Vallejo Luca Van Assche vs Abdullah Shelbayh Jurij Rodionov vs Yu Hsiou Hsu Lukas Neumayer vs (3) Vit Kopriva
    (8) Zsombor Piros vs QualifierFilip Cristian Jianu vs (Alt) Nikolas Sanchez Izquierdo Lukas Klein vs August Holmgren Qualifier vs (WC) (2) Alejandro Tabilo

    Challenger 100 Prostejov – Tabellone Qualificazione – terra(1) Christoph Negritu vs (WC) Jonas Forejtek (WC) Jan Klimas vs (12) Petr Nesterov
    (2) Stefano Travaglia vs (WC) Jakub Filip Martin Klizan vs (9) Lukas Pokorny
    (3) Andrej Martin vs Andrew Paulson Michael Vrbensky vs (11) Milos Karol
    (4) Oleg Prihodko vs Jakub Nicod (WC) Matyas Cerny vs (7) Hynek Barton
    (5) Norbert Gombos vs Dominik Kellovsky Alexander Weis vs (10) Toby Kodat
    (6) Masamichi Imamura vs Petr Brunclik Gerard Campana Lee vs (8) Sandro Kopp

    PROSTEJOV ARENA – ore 10:00Matyas Cerny vs Hynek Barton Andrej Martin vs Andrew Paulson Jan Klimas vs Petr Nesterov Christoph Negritu vs Jonas Forejtek (Non prima 14:00)
    COURT 1 – ore 10:00Oleg Prihodko vs Jakub Nicod Michael Vrbensky vs Milos Karol Masamichi Imamura vs Petr Brunclik Stefano Travaglia vs Jakub Filip (Non prima 14:00)
    COURT 2 – ore 10:00Alexander Weis vs Toby Kodat Gerard Campana Lee vs Sandro Kopp Norbert Gombos vs Dominik Kellovsky Martin Klizan vs Lukas Pokorny (Non prima 14:00) LEGGI TUTTO

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    Kaja Juvan contro Julia Grabher per il trono del Castello: finale di lusso agli Internazionali femminili di Brescia

    Kaja Juvan, 24 anni da Lubiana (Slovenia), ha conquistato la finale degli Internazionali femminili di Brescia – Carolina Zani Melanoma Foundation (foto GAME)

    La certezza c’è già alla vigilia: la sedicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia – Carolina Zani Melanoma Foundation avrà una delle migliori finali nella storia del torneo. Lo dice il livello delle due pretendenti al trono del Castello, entrambe con recenti trascorsi nelle prime 60 giocatrici della classifica mondiale Wta. Domenica mattina, sul Centrale del Tennis Forza e Costanza 1911, da una parte della rete ci sarà la 28enne austriaca Julia Grabher, sesta testa di serie del tabellone; dall’altra la slovena classe 2000 Kaja Juvan, che a Brescia è stata costretta addirittura a partire dalle qualificazioni, ma solo perché ha saltato l’intero 2024 per problemi personali, scivolando molto indietro nel ranking mondiale. Tuttavia, il suo tennis è rimasto quello di quando si arrampicava fino alla 58esima posizione, come nella settimana bresciana ha puntualizzato vincendo sei partite in sei giorni. L’ultima è stata una delle più semplici, la semifinale dominata per 6-1 6-2 contro la ventenne ceca Dominika Salkova, che nutriva buone ambizioni e invece è riuscita a tenere in campo la rivale solamente per 59 minuti, nei quali di battaglia ce n’è stata gran poca. Avanti sin dal primo game, la Juvan ha mostrato un tennis più efficace e anche più solido, comandando gli scambi e facendo pesare tutti gli errori dell’avversaria, apparsa visibilmente tesa e incapace di riproporre il livello di gioco che venerdì le aveva permesso di eliminare la numero uno del seeding Darja Semenistaja.
    Julia Grabher, invece, in semifinale ha fermato il cammino dell’altra qualificata dal nome pesante, la statunitense Katy McNally, incantando il tantissimo pubblico presente con un fisico tirato a lucido e un tennis che pare costruito ad hoc per la terra battuta. Perché sa usare la pazienza ma anche accelerare, sa giocare coi piedi lontani dalla linea di fondo ma anche avvicinarsi e far male con soluzioni di fino. Un mix che ha creato grandi difficoltà all’americana, con la quale curiosamente condivide il miglior piazzamento in carriera, al numero 54 Wta. Costretta a inseguire sin dall’inizio, la giocatrice dell’Ohio pareva aver riaperto la partita quando nell’ottavo game del primo set ha impattato sul 4-4, recuperando il break concesso in precedenza. Ma un nuovo allungo della rivale le è costato caro, così come i problemi di stomaco (aggravati dal gran caldo) che col passare dei minuti l’hanno debilitata sempre di più, fino a costringerla a gettare la spugna sul 3-1 per l’avversaria nel secondo set. Domenica la Grabher andrà a caccia del diciottesimo titolo in carriera, mentre la Juvan inseguirà l’ottavo. Fra le due c’è un precedente, datato 2023: vinse agevolmente la slovena ma si giocava in Australia, sul cemento, in condizioni totalmente diverse. Sulla terra del Castello c’è da attendersi una battaglia punto su punto, degna di un evento che si prepara all’ennesimo pienone di una settimana perfetta. Appuntamento alle 10.30, con ingresso gratuito.
    In attesa di conoscere la vincitrice del singolare, sabato a Brescia è stato assegnato il titolo del tabellone di doppio: a imporsi la polacca Maja Chwalinska e l’austriaca Sinja Kraus, che in una finale mai in discussione hanno superato per 6-0 6-3 la ceca Gabriela Knutson e la lettone Darja Semenistaja.
    RISULTATISingolare. Semifinali: Kaja Juvan (Slo) b. Dominika Salkova (Cze) 6-1 6-2, Julia Grabher (Aut) b. Caty McNally (Usa) 6-4 3-1 ritiro.Doppio. Finale: Chwalinska/Kraus (Pol/Aut) b. Knutson/Semenistaja (Cze/Lat) 6-0 6-3. LEGGI TUTTO

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    Primi verdetti dall’Avvenire, domani si decidono i qualificati al main draw

    Credits photo: Roberta Corradin

    La cornice era perfetta: una giornata estiva ha riscaldato i campi in terra rossa di via Feltre regalando il quadro ideale cui è abituato il Torneo Avvenire: sole, tennis e un’invasione di ragazzi e appassionati. Tante le nazioni rappresentate, ben 27, considerando le liste di qualificazione e main draw, ma soprattutto tanta Italia: tanti giovani pronti a inseguire un sogno come quello dei campioni italiani del momento come Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini proprio per citare gli ultimi successi a Roma e al Roland Garros, visto che in parallelo si gioca sulla terra rossa del Club Ambrosiano e di Parigi.
    Domani start alle ore 10 e un totale di 32 match. Saranno 24 le partite del tabellone di “quali” maschile che prevede il doppio turno. Per centrare la qualificazione i boys dovranno giocare due partite, nel tabellone femminile invece saranno 8 match per decretare gli 8 nomi che accederanno al tabellone principale. Si giocherà su 8 campi e ci saranno 4 turni di gioco: nei primi due turni solo match dei boys con 14 tennisti azzurri in campo per cercare di conquistare il turno finale di qualificazione che si giocherà dalle 14 circa in poi. Nel turno prima, dalle 12 circa, le 8 sfide delle ragazze per un posto in main draw.
    Curiosità.Il primo incontro disputato sul prestigioso campo Centrale ha visto la vittoria dell’italiano Filippo Cesare Bettoni sul francese Louis Cabibel per 6-3, 6-2. E Bettoni domani aprirà il programma ancora sul campo Centrale contro il numero 1 delle qualificazioni, lo sloveno Mark Pavcic.
    Il primo match concluso della 58° edizione è stato quello tra Maddalena Re e la rumena Iulia Maria Stanciu sul campo 6, vinto dall’azzurrina per 6-0, 6-0. Peccato che poi ha dovuto salutare nella sfida successiva, sconfitta dalla testa di serie numero 4, la bielorussa Renata Sosonkina.
    Derby italiani. In totale si sono disputati 14 sfide tra giocatori italiani: 8 derby azzurri tra le ragazze, e 6 sfide tricolori tra i ragazzi.Le maratone. La sfida più combattuta recita alla fine lo score di: 6-7, 7-6, 11-9. Se l’è aggiudicata il bulgaro Daniel Stoyanov ai danni dell’italiano Gabriele Zappatore. Due derby italiani sono stati anche una battaglia e hanno visto spuntarla Luigi Maria Lamarina su Filippo Borio in rimonta per 3-6, 6-2, 10-8 e Antonia Bondoc su Sofia Conese per 0-6, 6-3, 10-6. Due sfide decise al match tie break non hanno premiato gli italiani: il britannico Tom Casella ha sconfitto Davide Moretti per 6-2, 4-6, 10-4, mentre Beatrice Putrino si è arresa alla tedesca Xenia Korogodska 6-2, 3-6, 10-4. Il terzo set ha invece sorriso all’azzurrino Matteo Pelucelli che ha sconfitto il canadese Lucian Enns 6-2, 1-6, 10-6 e ha visto spuntarla, in rimonta, Andrea Rosati. Che sotto 7-6 dopo il primo set ha vinto il secondo set 6-3 e ha domato il britannico Austin Feltham 10-8 al match tie break. Infine, l’italiana Emma Corena ha sconfitto con il punteggio di 6-3, 3-6, 12-10 la statunitense Lyla Wood. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il programma completo di Domenica 01 Giugno 2025. Paolini apre e Musetti chiude il Centrale

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Patrick Boren

    Court Philippe-Chatrier – Ore: 11:00Jasmine Paolini vs Elina Svitolina Elena Rybakina vs Iga Swiatek Ben Shelton vs Carlos Alcaraz Lorenzo Musetti vs Holger Rune (20.15)
    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Alexei Popyrin vs Tommy Paul Liudmila Samsonova vs Qinwen Zheng Aryna Sabalenka vs Amanda Anisimova Frances Tiafoe vs Daniel Altmaier
    Court Simonne-Mathieu – Ore: 11:00Austin Krajicek / Santiago Gonzalez vs Horacio Zeballos / Marcel Granollers Diane Parry / Caroline Garcia vs Diana Shnaider / Mirra Andreeva Orlando Luz / Ivan Dodig vs John-Patrick Smith / Fernando Romboli Christian Harrison / Nicole Melichar-martinez vs Edouard Roger-vasselin / Laura Siegemund
    Court 14 – Ore: 11:00Eri Hozumi / Ulrikke Eikeri vs Viktoriya Tomova / Rebecca Sramkova Adam Pavlasek / Rohan Bopanna vs Henry Patten / Harri Heliovaara Anastasia Potapova / Olga Danilovic vs Olivia Nicholls / Tereza Mihalikova Evan King / Taylor Townsend vs Geoffrey Blancaneaux / Estelle Cascino
    Court 7 – Ore: 11:00Aaron Gabet vs Savva Rybkin Robert Galloway / Yuki Bhambri vs Evan King / Christian Harrison Ophélie Boullay vs Nauhany Vitoria Leme da silva Robert Galloway / Xinyu Jiang vs Andrea Vavassori / Sara Errani Maxwell Exsted vs Mathys Domenc
    Court 6 – Ore: 11:00Daniel Jade vs Jack Satterfield Ann Li – Lucia Bronzetti (DOPPIO)Nikita Bilozertsev vs Ognjen Milic Nehira Sanon vs Julie Pastikova Pedro Henrique Chabalgoity vs Mickael Kaouk
    Court 4 – Ore: 11:00William Rejchtman vs Keaton Hance Victoria Luiza Barros vs Eleejah Inisan Pierluigi Basile vs Cruz Hewitt Jagger Leach vs Zangar Nurlanuly Nellie Taraba wallberg vs Annika Penickova
    Court 5 – Ore: 11:00Alexander Vasilev vs Yannik Alvarez Neus Torner sensano vs Diana-Ioana Simionescu Julia Stusek vs Xinran Sun Tereza Krejcova vs Sonja Zhenikhova Luka Talan lopatic vs Jamie Mackenzie
    Court 8 – Ore: 11:00Alan Wazny vs Thilo Behrmann Reina Goto vs Eva Bennemann Rositsa Dencheva vs Kristina Penickova Hyu Kawanishi vs Noah Johnston Sol Ailin Larraya guidi vs Elizara Yaneva
    Court 9 – Ore: 11:00Laima Vladson vs Rada Zolotareva Flynn Thomas vs Niels Mcdonald Yelyzaveta Kotliar vs Jana Kovackova Egor Pleshivtsev vs Kuan-Shou Chen Lisa Kamigata vs Alena Kovackova
    Court 10 – Ore: 11:00Manas Dhamne vs Ronit Karki Linea Bajraliu vs Mariella Thamm Leena Friedman vs Brooke Black Stefan Horia Haita vs Oskari Paldanius Mika Buchnik vs Luna Maria Cinalli
    Court 11 – Ore: 11:00Yoana Konstantinova vs Sarah Melany Fajmonova Alejandro Arcila vs Amir Omarkhanov Mia Pohankova vs Teodora Kostovic Beatrise Zeltina vs Ekaterina Tupitsyna Joao Pedro Didoni bonini vs Jacopo Vasami
    Court 12 – Ore: 11:00Oliver Bonding vs Yannick Theodor Alexandrescou Linus Lagerbohm vs Ryan Cozad Julieta Pareja vs Deniz Dilek Karim Bennani vs Timofei Derepasko Maia Ilinca Burcescu vs Maya Iyengar Dominick Mosejczuk vs Ryo Tabata
    Court 13 – Ore: 11:00Thea Frodin vs Cindy Langlais Andres Santamarta roig vs Ferdinand Livet novkirichka Damien Clerc vs Jack Secord Margot Phanthala vs Charo Esquiva banuls Dune Vaissaud vs Luna Vujovic LEGGI TUTTO

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    Roland Garros 2025: Draper domina Fonseca, il britannico centra gli ottavi

    Jack Draper (foto Patrick Boren)

    La grandissima attesa della viglia è stata in parte tradita. Non è stata una brutta partita Draper vs. Fonseca, ma il campo ha parlato chiaro: il britannico ha giocato da n.5 del mondo, mentre Fonseca ha confermato il suo grande talento e qualità di colpitore ma anche i limiti agonistici e di tenuta un 18enne, seppur di grandissima prospettiva. Così alla fine la differenza è stata piuttosto netta e Draper ha sconfitto Fonseca per 6-2 6-4 6-2, confermandosi un giocatore estremamente forte e potente, sempre più competitivo anche su terra battuta (dove ha raggiunto la finale a Madrid, seppur in condizioni abbastanza diverse da Parigi).
    Draper ha condotto la partita col piglio del campione: consapevole che Joao è un rivale già molto temibile e pericolosissimo se si esalta e gioca “su una nuvola”, non ha lasciato niente di intentato, spingendo come un forsennato fin dai primi punti e per tutta la partita, brillando in particolare con servizio e diritto, i pezzi forti del suo repertorio. Fonseca ha servito anche piuttosto bene (ha chiuso col 70% di prime palle in gioco) ma in risposta è stato poco incisivo, vincendo solo la miseria di tre punti contro la prima palla del britannico e poco ha ricavavo anche contro la seconda. Nessun break ottenuto dal brasiliano (con due chance), contro i 5 strappati da Jack, complessivamente assai più efficace in risposta.
    Draper ha letteralmente fatto il bello e il cattivo tempo col diritto, colpo che sta diventando davvero devastante anche su terra battuta vista la sua capacità di colpire non solo forte – e con l’effetto del mancino – ma anche con tantissimo spin, che rende la rimessa per l’avversario davvero complicata. Inoltre Jack è stato potente e rapido nello spostamento sul campo, andando il prima possibile verso destra per far spazio alla sua sbracciata mancina, efficacissima. Pure col rovescio Jack ha impattato con sostanza e retto molto bene, tagliando il campo con improvvise accelerazioni. Con così tanta spinta Draper ha condotto la maggior parte degli scambi, ha allontanato Fonseca dalla riga di fondo e l’ha sorpreso con tante smorzate, mediamente ben eseguite anche per scelta tattica nello scambio. Veloce, potente, aggressivo, Draper ha sovrastato Fonseca con qualità di gioco e tanta consistenza, quella che al teenager di Rio ovviamente ancora manca. Infatti Joao si è affidato all’istinto, alla sua spettacolare abilità nell’accelerare la palla, ma raramente è riuscito ad andare sopra al rivale e la sconfitta alla fine è stata meritata.
    Draper vince e convince, si qualifica per gli ottavi di finale di Roland Garros 2025 dove aspetta il vincente di Bublik – Rocha, e sarà in ogni caso nettamente favorito. La prospettiva di un quarto di finale contro Jannik Sinner si fa sempre più concreta. E intrigante…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Impressionante Sinner! Il n.1 impartisce una lezione a Lehecka, negli ottavi c’è Rublev

    Jannik Sinner (foto Patrick Boren)

    Brutale. Impressionante. Travolgente. Al limite della perfezione. Tocca scomodare aggettivi del genere per provare a descrivere in parole la prestazione eccezionale di Jannik Sinner nel terzo turno di Roland Garros 2025. Il n.1 del mondo quasi ammutolisce il Lenglen a furia di pallate di una potenza e precisione magistrali, annichilendo il “povero” Jiri Lehecka con un sonoro 6-0 6-1 6-2. Si ipotizzava alla vigilia che un buon Sinner fosse un ostacolo molto difficile per il ceco visto che Jiri ha un tennis pulito e di pressione abbastanza simile a quello di Jannik ma… meno forte in tutto, meno potente, meno continuo ed efficace, e poco adatto alle rotazioni e scivolate del “rosso”. Il campo ha parlato chiaro, non c’è stata partita, per la delusione del pubblico che ha assistito quasi silente alle bordate precise, continue, asfissianti del campione di Sesto Pusteria, in totale controllo del gioco. Vagnozzi ammoniva alla viglia: serve alzare il livello contro un tipo tosto come Lehecka. Detto fatto. Jannik è decollato verso l’infinito portando l’asticella della sua prestazione a toccare le stelle. Tutto ha funzionato benissimo, servizio incluso, ma il colpo che più di tutti ha brillato è stata la risposta: Sinner ne ha tirate tantissime vincenti – in particolare col diritto cross, IMPRESSIONANTE – e questo ha disarmato ogni schema di Lehecka, travolto, sbattuto all’indietro, massacrato da una grandinata di potenza e bellezza balistica.
    Jiri è stato annichilito, sia sul piano tecnico che mentale. Non è riuscito a fare niente, a trovare uno spiraglio per mettere un minimo di dubbio all’azzurro e incrinarne ritmo e superiorità. Jannik ha fatto tutto troppo bene, troppo veloce e potente, troppo intenso. Tutti i colpi dell’italiano hanno girato a mille e l’hanno fatto fin dei primi punti. È un classico dei campioni quello di partire molto forte soprattutto contro avversari che non hanno nella combattività punto su punto il proprio forte. Far sentire la differenza in campo in modo da scoraggiarli alla pugna. Così è andata, e probabilmente è andata ben oltre le previsioni dello stesso Sinner. Difficile trovare anche una minima macchia nel gioco del n.1. Ha dominato, si è anche divertito a provare tanti colpi alla massima velocità visto che la palla pulita e rapida dell’avversaria era bellissima da impattare a braccio libero, generando traiettorie spettacolari. Velocità, ma non solo. È migliorato molto Jannik nel dare complessità e quel carico di rotazione col diritto che rende il suo colpo terribile da affrontare perché ti arriva letteralmente in faccia, è una scheggia e rimbalza alto, non dandoti il tempo di colpirlo in anticipo. Per questo Lehecka è stato del tutto annientato, quasi mai è riuscito a trovare quegli impatti in anticipo, all’altezza giusta, con i quali può disegnare il campo. Impossibilitato a far gioco, dominato in modo dispotico, il ceco ha provato a venire tanto a rete e si è preso alcuni bei punti, ma non è il suo tennis, ha rischiato tanto e comunque non è mai stato in grado di mettere pressione o dubbi a Sinner.
    Lo score alla fine impressiona, ma non conta niente, resta una vittoria come le altre. Gli aspetti più importanti sono l’aver messo in cascina un carico di sensazioni positive e fiducia, aver fatto poca fatica e aver testato il massimo livello dall’inizio alla fine senza mai un buco, anche minimo. Jannik ha tenuto premuto l’acceleratore dal primo all’ultimo punto, testando così anche la sua tenuta in massima spinta. 94 minuti senza la minima pausa. Con un match così dominato i numeri sono superflui, ma questo dato è da sottolineare: Sinner ha vinto 15 punti su 18 con la seconda di servizio. Too Good.
    “Ho giocato davvero una buona partita. Stamattina mi sentivo molto bene, sentivo di poter partire forte… e dopo 20-25 mi sentivo alla grande. Ho tenuto bene il focus, e ho seguito l’ottima tattica che avevamo stabilito prima della partita. Mi sono sentito bene in campo, felice” afferma Sinner a caldo con Alex Corretja. “Nelle giornate off cerco di dormire un po’ di più, mi alleno un’oretta con la massima concentrazione, cerco di migliorare qualcosa. Contro Rublev non sarà una partita facile ma sono felice di essere nella seconda settimana di Roland Garros”.
    Negli ottavi c’è Andrey Rublev. Chissà che avrà pensato il moscovita se avrà avuto la sventura di guardare la prestazione di Jannik…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il terzo turno di RG25 inizia sotto un cielo plumbeo e caldo afoso. Sinner inizia a spron battuto, chiara l’intenzione di far capire chi è il n.1 in campo e scavare subito un solco per non lasciare speranza di fa partita a Lehecka. Il primo game di Jannik fila via in un amen, serve bene e spinge forte col diritto, e quindi conduce la musica anche in risposta. Impressionante il rovescio lungo linea di Sinner sul primo punto, una mazzata che punisce la posizione spostata a sinistra di Lehecka per comandare col diritto. Sul 30 pari Jiri commette doppio fallo e Jannik si prende immediatamente il BREAK, troppo bravo a buttare nell’altro il ceco con un diritto cross e stretto e quindi avanzare sicuro sul net. L’azzurro veleggia col vento in poppa: altro turno di servizio e zero (3-0) e in risposta continua a martellare con una combinazione di potenza e precisione che non lascia il tempo a Lehecka di costruire il suo pressing. Purtroppo il ceco gioca un po’ come l’azzurro ma… fa tutto un po’ peggio ed è davvero complicato per lui imporsi nello scambio, anche perché la risposta di Sinner è spaventosamente forte, continua, profonda. Impressionante lo schema di Jannik sullo 0-30: risposta che sbianca la riga e diritto vincente in lungo linea. Ci sono altre tre palle break, Lehecka con coraggio salva la prima, ma sul 15-40 l’azzurro indovina l’angolo del servizio di Jiri e tira una risposta di diritto lungo linea che lascia il rivale a 3 metri della palla. BREAK, 4-0. 13 minuti  da tiranno, non c’è partita. Nel quinto game forse Jan si distrae, o si rilassa, e commette i primi errori, decisamente banali. Il game va ai vantaggi e Sinner tocca male una smorzata, è un assist che Lehecka non fallisce e si prende una palla break. Servizio esterno e diritto in contro piede, l’annulla con stile e poi vola 5-0. Lehecka per assurdo nei suoi turni è ancor più in difficoltà… la risposta di Sinner è micidiale. Prova il serve and volley, deve far qualcosa di diverso il ceco altrimenti è stritolato. Sul 30 pari ecco un’altra risposta di diritto vincente… Set Point. Lehecka sbaglia ancora col diritto, travolto dall’ennesima risposta di diritto di Jannik. 6-0 in 22 minuti. Che dire… Poche volte si è vista una risposta così poderosa.
    Secondo set, Sinner riparte alla battuta, e serve bene. Funziona davvero bene la traiettoria carica di spin esterna, la palla salta tanto e controllarla è molto complicata. Con un altro vincente di diritto, ovviamente sulla riga…, ecco il settimo game di fila (1-0). Purtroppo per il ceco la sua palla fa il solletico a Jannik, e non ha molte altre armi oltre allo spingere con la massima potenza. Cerca di buttarsi a rete visto che dalla riga di fondo non è efficace, ma non è il suo tennis e il rischio è massimo. Chiede il massimo al servizio Jiri, arriva a 40-15 per la prima volta in un suo turno, ma Sinner è implacabile, non concede NIENTE e forza gli errori del rivale andando a prendersi un’altra palla break ai vantaggi. Stavolta c’è l’Ace a salvare Jiri. Eccezionale la velocità di Jannik nel correre a rete in contro tempo (e chiudere di volo nell’angolo) dopo un lungo linea, è migliorassimo in queste esecuzioni. Sinner vuole l’allungo e alla terza chance se lo prende, forzando ancora l’errore col diritto di Lehecka. BREAK, 2-0 (otto a zero…). Il risposta Jiri fa il solletico all’azzurro, è tutto fin troppo facile. 3-0. Dopo 42 minuti di perfezione assoluta, quasi imbarazzante, Sinner tira il fiato e Lehecka ha le chance per sbloccarsi. Non ci riesce, il game va ai vantaggi e Sinner riprende a martellare dalla risposta. Lehecka annulla la terza palla break con il miglior colpo del suo match, un’accelerazione di rovescio lungo linea splendida, ma è in caos, soffre troppo la pressione dell’azzurro con la risposta e commette errori non da lui. Con un’altra bordata col diritto cross, oggi colpo leggendario, arriva un altro BREAK, e 4-0 Sinner. La disperazione di Lehecka è talmente sorda che non ha la forza nemmeno per reagire, anche nel suo box sono basiti. Sinner non se ne cura, altro turno di battuta a zero, e 5-0. I migliori punti Jiri li ottiene venendo a rete, ma non è il suo gioco – e infatti è infilato sul 40-15. Con un Serve and Volley finalmente Lehecka vince un game, esulta a braccio alzato, ma non è un gran segnale. Il pubblico lo incita convinto, si vuole più partita. Jannik ha altri piani: servizio potente in campo, diritto super incisivo e preciso, chiusure di volo ficcanti in opposizione. Pure una contro smorzata con un tocchetto magistrale con la punta dell’ovale. 6-1 Sinner, ha perso solo due punti nei suoi game di battuta. 58 minuti che rasentano la perfezione.
    Il terzo set inizia con lo scambio più lungo del match, ritmo elevatissimo con i due che fanno a gara a chi tira più forte, e… indovinate chi è il primo a cedere? Il ceco va a sbattere contro uno che ha tutto più di lui, inclusa la tenuta. Oggi funziona alla perfezione il diritto di Jannik, palla con discreta rotazione e una profondità che disarma il tentativo di anticipo del ceco. Con un altra risposta perfetta Jannik punisce il sentivo di S&V di Jiri, 0-40. Sul 15-40 ecco un’altra risposta col diritto vincente, stretta, velocissima. Una bellezza. BREAK, avanti 1-0 Sinner, che con l’ennesimo turno a zero vola 2-0 (tredici punti di fila al servizio…). Lehecka muove lo score (2-1) ma in risposta è del tutto inesistente, Jannik vince il quarto turno di battuta a zero, volando 3-1, non concede niente al rivale, super concentrato e attivo. Sicuramente sfrutta la superiorità per spingersi al massimo della prestazione, anche a livello mentale per tenere alto il livello, preparando sfide più impegnative. Nel quinto game Sinner strappa l’ennesima palla break ai vantaggi, stavolta Lehecka trova un tocco sotto rete bellissimo e cancella la chance. Ormai è la via della rete l’unica chiave per il ceco per vincere una manciata di punti, in scambio non ci riesce mai. 3-2, altro game vinto da Jiri. La partita finisce mestamente per il ceco: cede un altro turno di servizio nel settimo game, per il 5-2, con Sinner che chiude l’incontro per 6-2 in scioltezza con uno schiaffo al volo. Poca fatica, qualità massima, fiducia che cresce. 1h e mezza di bellezza e potenza. Che Sinner!

    Jannik Sinner vs Jiri Lehecka GS Roland Garros Jannik Sinner [1]666 Jiri Lehecka012 Vincitore: Jannik Sinner ServizioSvolgimentoSet 3Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2Jiri Lehecka 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-2 → 5-2Jannik Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2Jiri Lehecka 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Jiri Lehecka 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1Jannik Sinner 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Jiri Lehecka 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1Jiri Lehecka 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-0 → 5-1Jannik Sinner 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0Jiri Lehecka 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A3-0 → 4-0Jannik Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-0 → 3-0Jiri Lehecka 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Jiri Lehecka 0-15 0-30 15-30 30-30 30-405-0 → 6-0Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-404-0 → 5-0Jiri Lehecka 0-15 0-30 0-40 15-403-0 → 4-0Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0Jiri Lehecka 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0Jannik Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

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    1

    Prima di servizio
    35/55 (64%)
    51/81 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    29/35 (83%)
    22/51 (43%)

    Punti vinti sulla seconda
    17/20 (85%)
    14/30 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    213km/h (132 mph)
    223km/h (138 mph)

    Velocità media prima
    200km/h (124 mph)
    198km/h (123 mph)

    Velocità media seconda
    159km/h (98 mph)
    170km/h (105 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti vinti in risposta
    45/81 (56%)
    9/55 (16%)

    Punti vinti su prima di servizio
    29/51 (57%)
    6/35 (17%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    16/30 (53%)
    3/20 (15%)

    Opportunità di break
    18/81 (22%)
    1/55 (2%)

    Palle break convertite
    7/18 (39%)
    0/1 (0%)

    Giochi con break point convertiti
    8/10 (80%)
    1/11 (9%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Totale punti vinti
    91
    45

    Vincenti
    31
    17

    Errori non forzati
    9
    29

    Errori forzati
    19
    31

    Punti vinti a rete
    12/19 (63%)
    19/29 (66%)

    Giochi vinti a zero
    6
    0

    TIPOLOGIA DI COLPI

    Colpi da fondo
    190
    188

    Colpi sopra la testa
    2
    1

    Passanti
    19
    5

    Volée
    8
    13

    Attacchi
    1
    4

    Drop shots
    6
    10

    Lob
    2
    3 LEGGI TUTTO

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    Fils si ritira dal Roland Garros per una frattura da stress: “4-6 settimane di stop”

    Arthur Fils FRA, 2004.06.12 – Foto Getty Images

    Arthur Fils ha fatto chiarezza sulle sue condizioni fisiche dopo aver annunciato il ritiro dal Roland Garros 2025 attraverso i social media. Il tennista francese si è presentato alle installazioni del torneo parigino per spiegare personalmente i motivi che lo hanno portato a questa difficile decisione.Il giovane transalpino ha rivelato di aver sofferto di problemi alla schiena già da tempo: “Ho avuto alcuni problemi alla schiena da qualche tempo e sono peggiorati durante il match contro Munar. Mi sono sottoposto ad alcuni esami e i risultati non sono troppo buoni. Ho una frattura da stress, così abbiamo deciso con il team che era meglio fermarsi ora.”
    La tempistica dell’infortunio si è rivelata cruciale nella decisione di ritirarsi. Fils ha spiegato la logica dietro questa scelta: “Sono tra 4 e 6 settimane di stop. Se continuassi a giocare, dovrei fermarmi per un paio di mesi.” Una valutazione che ha portato lui e il suo staff a optare per la soluzione meno rischiosa per il futuro della sua carriera.Il match contro Jaume Munar è stato l’episodio che ha reso inevitabile la decisione. Fils ha raccontato come si sono svolti i fatti: “Contro Munar ho dato tutto, non potevo dare di più. Alla fine del secondo set ho sentito che la schiena non stava bene. Ho chiamato il medico e ho preso un antidolorifico, sono riuscito a vincere al quinto grazie al supporto del pubblico.”
    Nonostante la vittoria in cinque set contro lo spagnolo, il prezzo pagato dal punto di vista fisico si è rivelato troppo alto. Il dolore e i risultati degli esami medici hanno convinto Fils che proseguire sarebbe stato controproducente per il suo recupero.
    L’incertezza ora riguarda il resto della stagione su erba. Il francese ha ammesso i suoi dubbi: “Non so se questo significa che mi salterò tutta la stagione su erba. Devo consultarmi con i medici, dovrò saltare alcuni tornei.” L’obiettivo rimane quello di essere competitivi per i grandi appuntamenti: “Cercherò di arrivare bene a Wimbledon, ma non lo sappiamo ancora.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO