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    Dal Foro Italico – Lorenzo Musetti: “A Roma per vincere, questa ora è la mia mentalità”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti è sbarcato a Roma forte dell’ingresso in Top10, della finale a Monte Carlo e della semifinale a Madrid. Risultati eccezionali che confermano tutta la qualità del toscano e il suo status di giocatore di altissimo livello, uno che punta a vincere ogni torneo che disputa. L’ha confermato anche parlando nel media day del Masters 1000 di Roma, dove si è soffermato sul momento di svolta vissuto lo scorso anno. Tornare nei Challenger, pur senza vittoria finale, gli ha reso quella fiducia “sporcandosi le mani” che aveva perso. Da lì in avanti un crescendo spettacolare sull’erba, a Wimbledon, alle Olimpiadi e pure a Vienna nel finale di stagione. Questi i passaggi salienti del suo pensiero, tratti dal sito ufficiale degli Internazionali d’Italia.
    “Sulla terra riesco ad esprimere il mio bagaglio tecnico al meglio. Ma arrivato a questo punto la mia mentalità, non solo sulla terra, è quella di vincere il torneo. Su qualunque superficie si giochi. Non è mancanza di rispetto verso gli altri, perché puoi benissimo perdere al primo turno. Dopo i risultati di Monte-Carlo e Madrid sono a Roma per tenere vivo il momento. La top ten era un obiettivo ma sono rimasto la stessa persona. Non è cambiato molto. Certo, sicurezza e fiducia nel mio gioco sono migliorate. Raggiungere una finale ‘1000’ tra alti e bassi (Monte-Carlo) e la semifinale a Madrid senza perdere un set è stato la conferma del mio livello attuale, della mia attitudine mentale. E’ differente giocare contro un top ten ed è diverso vincere contro un top ten”.
    C’è grande attenzione per lui a Roma, con tantissimi giovani che lo cercano: “Accolgo questa popolarità con molta gioia ed anche tanto orgoglio. E’ bello essere ammirato da tanti bambini che inseguono un sogno: sono orgoglioso di poter trasmettere la passione per questo sport, soprattutto pensando che 15 anni fa potevo essere uno di loro”.
    Questo il passaggio più interessante dell’intervista, dove Musetti racconta dove a suo dire ha fatto il salto di qualità: “Credo di aver fatto un salto di qualità come continuità e consistenza. Dallo scorso anno ho cambiato passo: prima avevo dei picchi in alto ma anche in basso. Quale è stato il ‘momento’? Dopo un inizio di 2024 d’avvero brutto ‘mi sono sporcato le mani’ e sono tornato a giocare due Challenger, Cagliari e Torino, dove pur non giocando al meglio sono arrivato in fondo anche se non ho vinto. Ho ritrovato me stesso sul campo: ho perso in cinque set al terzo turno al Roland Garros contro Djokovic, ho fatto una grande stagione sull’erba con la finale al Queen’s e la ‘semi’ a Londra, e poi di nuovo sulla terra la finale ad Umago ed il bronzo olimpico. Il resto della stagione non è stato eccezionale, se si esclude la semifinale a Vienna, ma se devo individuare quando qualcosa è cambiato è stato proprio un anno fa. Ho ingranato un’altra marcia ed ho acquisito molta consapevolezza”.
    Un consiglio ai giovani: “Circondarsi di persone fidate che comunque vada ti sostengono. Che ti stanno vicino anche quando prendi delle belle ‘stese’. Il mio team io lo considero una seconda famiglia”.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Giorgia Pedone cede a Sun in tre set nel primo turno degli Internazionali d’Italia. La neozelandese sfiderà ora Jasmine Paolini

    Giorgia Pedone nella foto – Foto FITP

    Giorgia Pedone, numero 229 del ranking mondiale, è stata sconfitta da Lulu Sun, numero 46 WTA, con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-3 in un’ora e 45 minuti nel primo turno degli Internazionali BNL d’Italia. L’incontro, disputato sul Campo Pietrangeli, ha visto la giovane italiana protagonista di una prova incoraggiante nonostante l’eliminazione.
    Partita in svantaggio per 0-3 nel primo set, Pedone ha saputo ribaltare la situazione vincendo sei giochi consecutivi, grazie a traiettorie profonde che hanno costretto l’avversaria a forzare i colpi senza trovare la giusta misura.Nel secondo parziale Sun ha ristabilito le distanze, prendendo subito un break di vantaggio nei primi game. Pedone ha tentato di rientrare in partita, annullando due palle del doppio break sul punteggio di 0-2, ma ha commesso un errore decisivo che ha compromesso le sue possibilità di rimonta ed il doppio break.Il set decisivo è stato equilibrato fino al 3-3, quando Sun ha accelerato, ottenendo il break sul 4-3 con tre colpi vincenti consecutivi. La neozelandese ha poi tenuto a zero l’ultimo turno di battuta, chiudendo il match e guadagnando l’accesso al secondo turno, dove affronterà Jasmine Paolini.
    Per Pedone resta comunque la soddisfazione di aver vinto il suo primo set nel circuito maggiore, dimostrando di poter competere con giocatrici di classifica superiore.
    WTA Rome Giorgia Pedone613 Lulu Sun366 Vincitore: Sun ServizioSvolgimentoSet 3Lulu Sun 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6Giorgia Pedone 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-4 → 3-5Lulu Sun 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4Giorgia Pedone 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3Lulu Sun 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3Giorgia Pedone 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2Lulu Sun 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2Giorgia Pedone 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1Lulu Sun 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Giorgia Pedone 0-15 15-15 15-30 15-401-5 → 1-6Lulu Sun 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5Giorgia Pedone 15-0 30-0 40-00-4 → 1-4Lulu Sun 0-15 15-15 30-15 40-150-3 → 0-4Giorgia Pedone 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A0-2 → 0-3Lulu Sun 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2Giorgia Pedone 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Lulu Sun 0-15 0-30 0-40 15-405-3 → 6-3Giorgia Pedone 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-3 → 5-3Lulu Sun 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A3-3 → 4-3Giorgia Pedone 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 3-3Lulu Sun 15-0 15-15 15-30 15-401-3 → 2-3Giorgia Pedone 15-0 30-0 40-0 40-150-3 → 1-3Lulu Sun 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3Giorgia Pedone 15-0 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2Lulu Sun 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Challenger Torino, Bordeaux, Oeiras 5, Tunisi, Zagabria e Bogotà: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Getty Images

    Bordeaux 🇫🇷 EUR 175 CL – Tuesday start – 28S | 16Q | 16DTurin 🇮🇹 EUR 175 CL – Tuesday start – 28S | 16Q | 16DOeiras 5 🇵🇹 EUR 100 CL – Saturday finalTunis 🇹🇳 USD 75 CL – Saturday finalZagreb 🇭🇷 EUR 75 CL – Saturday finalBogotá 🇨🇴 USD 50 CL – Saturday final – High altitude LEGGI TUTTO

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    Dal Foro italico – Matteo Arnaldi si confessa: “Dopo Madrid sento di poter stare ai massimi livelli”

    Matteo Arnaldi nella foto

    Matteo Arnaldi ha condiviso le sue riflessioni sull’importante traguardo raggiunto al recente torneo di Madrid, dove è riuscito ad arrivare fino ai quarti di finale, battendo anche il suo idolo Novak Djokovic. In un’intervista rilasciata a SuperTennis TV, il tennista italiano ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti in Spagna, soprattutto considerando il periodo difficile che stava attraversando.Il percorso di crescita di Arnaldi testimonia la maturazione di un atleta che sta trovando la propria dimensione nel circuito maggiore, dove la fiducia acquisita a Madrid potrebbe rappresentare un punto di svolta per il prosieguo della stagione, a partire proprio dagli Internazionali di Roma.
    “A Madrid arrivavo da un periodo che non era proprio il migliore: avevo vinto poche partite tra Monte-Carlo Barcellona e Miami. A Madrid ho dimostrato che posso star lì e che se gioco bene lo faccio ad alto livello, mi ha dato molta fiducia per arrivare qui a Roma e provare a giocare il mio miglior tennis”, ha dichiarato Arnaldi.
    La vittoria contro Djokovic ha rappresentato per lui un momento particolarmente significativo. “Una vittoria incredibile. Ero già contento di giocarci, sono entrato in campo con l’idea di vincere, ma volevo giocarci, e quando ho potuto realizzare questo sogno ero proprio contento, per di più su un Centrale in un Masters1000. Ero teso all’inizio, così come quando a rete ci siamo scambiati due parole. È stato davvero molto bello”, ha raccontato l’azzurro.
    Nonostante il suo posizionamento stabilmente tra i top 40 del ranking mondiale dalla fine del 2024, Arnaldi ha rivelato che molto è cambiato rispetto alla sua ultima stagione. Ha descritto il periodo appena trascorso come “di conferme in cui ho cercato di star lì mettendomi tanta pressione”. Ha poi aggiunto: “Se quest’anno non ho giocato benissimo, sento di essere una persona e un giocatore diverso: sto giocando molto meglio e anche mentalmente sono una persona diversa. Sono cresciuto tanto e sono sicuro che i risultati arriveranno.”
    Riguardo al rinnovato Foro Italico, sede degli Internazionali BNL d’Italia, Arnaldi ha espresso entusiasmo e curiosità: “Ancora non l’ho visitato tutto, ho solo giocato sul Centrale. Non vedo l’ora di vederlo, sono emozionato, ma è sempre bello essere qui.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner, le possibili insidie di un rientro “sul rosso”

    Jannik Sinner a Parigi 2024

    È il miglior rientro possibile, con l’abbraccio del pubblico romano e la “protezione” dell’ambiente dopo la sfortunata sospensione? Oppure tornare in competizione sulla terra battuta, la superficie meno congeniale dopo il più lungo stop in carriera, non sarà il contesto tecnico ideale e rischia di riservare insidie o addirittura brutte sorprese? Questo è l’interrogativo che aleggia tra molti appassionati ed addetti ai lavori alla vigilia del ritorno in competizione di Jannik Sinner agli Internazionali BNL d’Italia 2025. Di tutto quel che ha portato a questa ingiusta situazione si sono scritti fiumi di parole, non è il caso tornarci per l’ennesima volta. Si guarda avanti, ai prossimi sei mesi di tornei da giocare a tutta. Da affrontare a testa alta, da vero n.1, forte dell’opportunità di aver potuto lavorare sul fisico senza lo stress della competizione. “Un’occasione irripetibile” sottolineava anche Marco Panichi, preparatore del nostro campione di Sexten che ci aspettiamo bello carico, con tonnellate di adrenalina in corpo per quest’astinenza che vorrà cancellare con un colpo di spugna. Anzi, con i suoi colpi tanto veloci quanto precisi.
    Recentemente Jannik ha parlato, confessando che negli allenamenti più recenti, quelli affrontati con massima intensità per preparare il sospirato rientro, ha giocato sprazzi di tennis convincente ma anche di aver sofferto di passaggi a vuoto da analizzare per capirne i motivi. Senza voler fare psicologia da quattro soldi, forse è facile capirne i perché… Jannik è un uomo solido e maturo, diventato campione con lavoro e visione, cavalcando giorno dopo giorno la sua ambizione verso l’eccellenza e la sua Straordinaria Normalità. Ma essere normale implica anche essere fragili, avere dubbi e incertezze, momenti che spingono alla riflessione e quindi alla reazione, quella molla che ti porta a capire gli errori e mettere in pratica le contromosse per superarli e diventare una versione migliore di te stesso. Con questa visione e percorso Sinner è diventato il migliore di tutti, per distacco. Per questo lo stop ingiusto, accettato bevendo un calice di veleno, avrà certamente lasciato qualche scoria dentro di lui. Come lo stop alla competizione comporterà sicuramente qualche criticità nel gioco.
    Sinner è un tennista favoloso, genera potenza e velocità come nessuno con fluidi slanci ed elasticità, meravigliose sincronie frutto di ripetizioni e fiducia sentendo la palla, provando i suoi schemi, lavorando e competendo. La partita è una condizione necessaria all’eccellenza perché per quanto focus tu possa mettere negli allenamenti, quando si gioca con punteggio “vero” e un avversario da battere tutto cambia, sia che tu sia un NC del circolo dietro casa che il n.1 del mondo. La mancanza di partite vere sarà uno scotto da pagare, sicuramente. Solo il campo ci dirà quanto sarà pesante. La solidità mentale di Jannik ci fa sperare che l’impatto negativo dello stop possa essere minimo, contenuto in qualche errore di troppo, qualche passaggio a vuoto coperto dalla sua classe immensa. Ma dobbiamo anche ipotizzare uno scenario più cupo, con qualche difficoltà vera e magari anche qualche sconfitta. Sinner non perde in torneo dalla finale di Pechino 2024, poi ha infilato uno dopo l’altro Shanghai, ATP Finals, Davis Cup e Australian Open. Sarebbe ingiusto chiedergli di tornare dopo tre mesi interi “off” e stravincere. Magari vincerà, ma forse non sarà una passeggiata e se ci sarà da soffrire, …soffriremo con lui, consapevoli che potrebbe essere uno Jannik meno sciolto, meno sicuro, con poco ritmo e qualche errore per lui insolito. Affronterà qualcosa che non ha mai provato, per questo lo scenario competitivo potrebbe essere altrettanto diverso, non necessariamente facile. Se invece la sua forza interiore e la serenità del sapere di non aver fatto niente di male, abbinate al tanto lavoro svolto e la terribile voglia di rivalsa che cova dentro di lui lo porterà a riannodare in un attimo il filo spezzato e tornare a dominare, beh… solo applausi.
    Questa la condizione mentale. Ma quella tecnica? È indubbio che la terra battuta sia la condizione che Jannik ama di meno. Per eccellere sul rosso servono tre qualità su tutte:
    – potenza, per spingere una palla che con l’impatto sul mattone tritato rallenta e s’impenna;
    – gestione delle rotazioni, dato che per ovviare ai rimbalzi è efficiente spazzolare la palla con vigore, più margine e meno rischio, oltre che per sfruttare a proprio favore le peculiarità della superficie;
    – resistenza fisica, visto che gli scambi sono non solo intensi ma anche mediamente più lunghi.
    Tre impostori che in tutta la carriera di Sinner non sono mai stati il suo punto di forza. Lui ha un tennis fluido, accelera di timing d’impatto e non di potenza muscolare, mentre su terra questo non lo puoi sempre fare. La sua racchetta riesce a gestire bene le rotazioni degli avversari, ma è indubbio che colpire palle più pulite sul ritmo sia il suo pane quotidiano. Sulla forza fisica invece possiamo forse essere relativamente sereni, visto che nei tre mesi lontano dai tornei ha sicuramente investito energia e tempo sul potenziare il fisico, lavori impegnativi che con l’alternanza classica di partite e riposo sono difficili da inserire. Preparando un rientro su terra battuta, e con l’obiettivo di giocare bene agli IBI25 e poi a Roland Garros, è possibile che i suoi meccanismi di gioco siano stati tarati per affrontare al meglio il tennis sul “rosso”. In carriera Sinner ha vinto solo un torneo su terra battuta, Umag 2022, solo uno nei suoi 19 successi… Ma non ci dimentichiamo che lo scorso anno arrivò a Roland Garros tutt’altro che in forma e portò Alcaraz al quinto set in semifinale, con la nettissima sensazione che la sconfitta arrivò perché il serbatoio era in riserva, non perché l’avversario avesse giocato così meglio.
    Vedremo anche il sorteggio del tabellone a Roma, altro fattore da considerare per l’immediato. Per sperare in una lunga corsa nel torneo capitolino non sarebbe male affrontare un paio di partite non terribili, magari evitando subito qualche specialista del “rosso” già molto rodato nelle scorse settimane, qualcuno che potrebbe bloccare Jannik in una dura partita e mettere a galla la sua mancanza di competizione. Con i tantissimi italiani in gara, potrebbe essere anche Derby all’esordio, chissà.
    Jannik Sinner sta per tornare e lo farà proprio a Roma. È mancato tantissimo, a tutto il mondo della racchetta. Bentornato Campione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Lunedì 05 Maggio 2025

    Masters 1000 Roma – terra 🌧️ 22°C / 13°C

    Q1: Tseng (Rank: 102) – Piraino (Rank: 427) 5° inc. ore 10 (H2H: 0-0)

    Il match deve ancora iniziare

    Q1: Norrie (Rank: 91) – Vasami (Rank: 855) 3° inc. ore 10 (H2H: 0-0)

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    Q1: Monteiro (Rank: 106) – Arnaboldi (Rank: 194) 5° inc. ore 10 (H2H: 0-0)

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    Q1: Basile (Rank: 823) – Seyboth Wild (Rank: 120) 3° inc. ore 10 (H2H: 0-0)

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    Q1: Zeppieri (Rank: 344) – Kotov (Rank: 136) 4° inc. ore 10 (H2H: 0-0)

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    CH 75 Francavilla al Mare – terra ⛅ 26°C / 15°C

    Q2: Cachin (Rank: 360) – Vincent Ruggeri (Rank: 442) Inizio 11:00 (H2H: 0-0)

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    Q2: Berrettini (Rank: 336) – Potenza (Rank: 575) 2° inc. ore 11 (H2H: 1-1)

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    R32: Lajal (Rank: 217) – Dalla Valle (Rank: 292) Non prima 17:00 (H2H: 0-0)

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    Q2: Travaglia (Rank: 309) – Dhamne (Rank: 754) 2° inc. ore 11 (H2H: 0-0)

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    Q2: Marti Pujolras (Rank: 343) – Fonio (Rank: 331) 2° inc. ore 11 (H2H: 0-0)

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    WTA 1000 Roma – terra 🌧️ 22°C / 13°C

    Q1: Fossa Huergo (Rank: 276) – Gadecki (Rank: 92) 3° inc. ore 10:00 (H2H: 0-0)

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    Q1: Di Sarra (Rank: 602) – Teichmann (Rank: 94) 4° incontro dalle 10:00 (H2H: 0-0)

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    Q1: Tomljanovic (Rank: 79) – Raggi (Rank: 876) 2° incontro dalle 10:00 (H2H: 0-0)

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    Q1: Abbagnato (Rank: 441) – Rus (Rank: 103) ore 10:00 (H2H: 0-0)

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    Q1: Blinkova (Rank: 67) – Pigato (Rank: 548) 5° incontro dalle 10:00 (H2H: 0-0)

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