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    Chieri cerca l’impresa nel derby: “Dovremo spingere al servizio”

    Il fitto calendario del mese di gennaio prosegue senza soste per la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, che tornerà in campo mercoledì 24 gennaio alle 20.30 al PalaIgor contro l’Igor Gorgonzola Novara per i quarti di finale della Coppa Italia Frecciarossa: una gara secca che mette in palio l’accesso alla Final Four, in programma a Trieste il 17 e 18 febbraio.

    Qualificate per il quinto anno di fila alla coppa, le biancoblù di coach Bregoli sono a caccia della terza final four della loro storia dopo quelle del 2021 e 2022. Nel primo caso affrontarono in semifinale a Rimini proprio Novara, cedendo 1-3; la stagione successiva le due squadre si sarebbero di nuovo dovute affrontare in semifinale a Roma, ma la partecipazione delle chieresi saltò a causa del Covid. Chieri e Novara si sono poi ritrovate in coppa una seconda volta il 25 gennaio 2023, allora come oggi al PalaIgor nel quarto di finale: vinsero di nuovo 3-1 le gaudenziane.

    Questo derby di coppa è il terzo stagionale fra Chieri e Novara. In campionato la squadra di Bernardi si è aggiudicata 0-3 l’andata al PalaFenera e 3-1 il ritorno al PalaIgor. Nei 15 precedenti fra i due club, fra campionato e coppa, Novara ha centrato 12 vittorie. Due le ex, una per parte, ed entrambe palleggiatrici: Rachele Morello e Francesca Bosio.

    È proprio Rachele Morello a presentare la sfida e fare il punto in casa Reale Mutua: “Arriviamo da un periodo davvero intenso. È un mese con partite molto importanti e sono sicura che questo tipo di partite ci abbia permesso di continuare a migliorare. Infatti siamo in un momento positivo e di crescita. Gli scontri contro squadre importanti come Conegliano e Milano hanno dato ottimi segnali. Anche le partite con il Police, che erano sfide da dentro-fuori contro una squadre consolidata e forte, ci hanno permesso di fare uno step avanti. Siamo quindi abbastanza soddisfatti di questo periodo“.

    “Adesso – continua la palleggiatrice – arriva un’altra partita molto importante. Se riusciamo ad affrontarla come abbiamo fatto per gli ultimi scontri, credo potremo sicuramente giocarcela. In campo bisognerà continuare a spingere dal punto di vista del servizio, l’aspetto che secondo me in questo momento mette più in difficoltà le squadre che giocano contro di noi, e poi continuare a lavorare bene nella fase di break point, quindi dei collegamenti muro-difesa, un altro aspetto su cui stiamo lavorando molto e che sta dando risultati positivi. Presentarsi con la giusta aggressività ci permetterà di mettere Novara in difficoltà. Affrontiamo questa partita con buoni presupposti e una base di partenza molto buona“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, la Personal Time perde, avanti Savigliano

    Personal Time 2
    Monge Savigliano 3
    (25-11; 23-25; 25-23, 20-25; 13-15)
    PERSONAL TIME:  Tulone 2, Parisi, Bassanello, Giannotti 23, Favaro 12, Guastamacchia 15, Iorno 7, Paludet, Trevisiol, Lazzarini, Lazzaron, Tuis, Cunial, Umek 17. All.: Moretti.
    MONGE SAVIGLIANO:  Quaranta, Calcagno, Gallo, Rainero 7,  Galaverna 17, Brugiafreddo 1, Turkaj, Dutto 5, Pistolesi 2, Van De Kamp 17. All.: Simeon.
    Arbitri: Emilio Sabia e Simone Cavicchi.
    C’è voluto il tie break per decretare una delle semifinaliste della final four di Coppa Italia. L’ha spuntata Savigliano, una squadra in grande forma che sta dimostrando tutto il proprio valore anche in campionato.
    La Personal Time ha vinto agevolmente il primo set (25-11), da li in avanti però è stato un altro match che si è protratto fino al quinto parziale. Oltre due ore di buon volley fra due dei team più forti del girone Bianco di serie A3. L’ha vinta la Monge, più brava e cinica nei momenti caldi della partita.
    Nel primo set, i padroni di casa aggrediscono letteralmente la partita, i vantaggi cominciano a diventare abissali e per gli ospiti non c’è praticamente niente da fare.  La Personal Time prende il largo e la chiude con il pallone messo a terra da Favaro che vale il 25-11.
    Il secondo parziale è tutta un’altra cosa, stavolta Savigliano tiene bene il campo, e si prende qualche punto di vantaggio (9-11), (15-18). I padroni di casa però non mollano e con Giannotti arrivano ad un solo punto (20-21). La Personal Time sbaglia qualcosa in battuta, Rainero invece è perfetto e regala il set ai ragazzi di Simeon (23-25).
    Anche il terzo set è molto equilibrato, dopo le prime battute le due squadre sono pari a quota 8, così fino al 14-14. Due errori interni (14-16), ma c’è il pareggio di Guastamacchia (19-19). E’ una partita piacevole ed intensa, la Personal Time ha il set point (24-22), che viene annullato da Galaverna, ma ci pensa Giannotti a chiuderla (25-23).
    Nel quarto prova ad andarsene San Donà (6-3), poi (12-9), ma i piemontesi non si fanno staccare (12-11). Si alza il volume, +2 Personal Time (13-11), ma è troppo presto perché gli ospiti sfruttando la vena di Rossato e si avvicinano al set (18-21), qui c’è il time out di Daniele Moretti. Due muri consecutivi di Van De Kamp e Rainero (18-23), l’attacco di Rossato vale il set point (18-24), il primo è annullato da Umek (19-24), poi però si va inevitabilmente al quinto (20-25).
    Tie break. Il volume si alza ancora, le due squadre vogliono la Final Four e ribattono colpo su colpo. Prende due punti di vantaggio Savigliano (4-6), ma la ribaltano Giannotti e Favaro (10-8) ma ci sono Van De Kamp, Rossato e Calcagno (10-11), su questo punto esterno arriva il time di Daniele Moretti.  Al rientro pareggia Guastamacchia (11-11), Van De Kamp (11-12), errore in battuta di Rossato (12-12), Van De Kamp (12-13), out Van De Kamp (13-13), Galaverna regala il match point (13-14), Rossato la chiude (13-15) regalando la semifinale a Savigliano.  Onore e merito ai piemontesi per match e prestazione; per la Personal Time la bella prestazione che fa ben sperare per le prossime partite in campionato. LEGGI TUTTO

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    Supercar da Coppa Italia: quali guidano i calciatori di Fiorentina e Inter?

    È tutto pronto per la finale di Coppa Italia che si disputerà allo Stadio Olimpioc di Roma questa sera, 24 maggio, alle 21.00. Tifosi da ogni parte d’Italia sono già nella Capitale per dare una spinta dagli spalti a Fiorentina e Inter che si daranno battaglia sul campo: intanto i calciatori si preparano alla sfida tra un allenamento di rifinitura e qualche momento di relax tra le loro supercar. LEGGI TUTTO

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    Juventus Women, Jeep 4xe porta bene: scudetto e finale di Coppa Italia

    Jeep continua a primeggiare in Italia sul mercato italiano dei Low Emission Vehicles: ad aprile la quota di Jeep nel nostro Paese ha superato il 20% grazie alla gamma di SUV dotati di tecnologia 4xe Plug-In Hybrid. Ma il successo del brand va oltre il mercato per incrociarsi con il mondo del calcio, nello specifico quello femminile: il marchio Jeep e il logo 4xe hanno infatti accompagnato il quinto scudetto consecutivo della Juventus Women. Un marchio e un logo che evidentemente portano bene: cinque campionati, una Coppa Italia e tre Supercoppe conquistati nei primi cinque anni di storia portandoli sulla maglia, e che accompagneranno le giocatrici bianconere anche nella finale di Coppa Italia contro la Roma in programma il prossimo 22 maggio.
    Jeep 4xe: capability off-road e rispetto dell’ambiente
    La sfida più attuale del logo 4xe è mantenere la proverbiale capability off road del marchio Jeep nel rispetto dell’ambiente. La tecnologia ibrida plug-in 4xe equipaggia i SUV made in Italy Compass e Renegade, che hanno dato il via al percorso del brand verso la mobilità sostenibile con “emissioni zero”, sia l’icona Wrangler 4xe. Ma non solo. Presto la gamma si completerà con la flagship del marchio: anche la quinta generazione di Jeep Grand Cherokee, il SUV più premiato di sempre, è in arrivo in Europa con l’innovativa tecnologia ibrida plug-in 4xe.
    Jeep, con sette nuovi concept all’Easter Safari 2022 LEGGI TUTTO

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    Ortolani-show, ma alla Omag-MT non basta: la Coppa Italia di A2 è di Brescia

    Di Redazione La stazione di Villafranca di Verona si tinge di giallonero! L’ultimo treno, arrivato nella cornice del Belladelli Forum con 100 giorni di ritardo rispetto alla Finale prevista al Palazzetto dello Sport di Roma Eur, ha finalmente decretato la vincitrice della Coppa Italia Frecciarossa A2: la Banca Valsabbina Millenium Brescia conquista la battaglia finale contro l’Omag-Mt S.Giovanni In Marignano e alza per la prima volta nella sua storia l’ambito trofeo!  Nella splendida cornice di pubblico, con le due tifoserie ad animare la serata, le leonesse superano 1-3 le zie, merito soprattutto del 23-25 del primo set, il più equilibrato dei quattro, terminato punto a punto. Determinante il turno in battuta di Lea Cvetnic, MVP dell’incontro con 19 punti e 3 aces, che ha rimesso in partita la squadra di mister Beltrami dopo un iniziale sbandamento. Anche il secondo parziale è a tinte giallonere, ma la terza frazione sembra rimettere tutto in discussione grazie al netto predominio delle romagnole, che conducono per larghi tratti partendo da un 9-1 iniziale e arrivando addirittura a toccare il +10 sul 16-6. Ma l’illusione dura poco: Bianchini e compagne dominano l’ultimo parziale, terminato 12-25 e conquistano meritatamente l’ambito trofeo, anche grazie all’ottima prestazione a muro (12 contro i 6 delle avversarie). Un grande applauso alle romagnole e soprattutto all’eterna Serena Ortolani, tornata in campo dopo il ritiro di gennaio per aiutare la squadra in emergenza e vera protagonista delle biancoazzurre con 20 punti, ben supportata dalla sempre presente Bolzonetti autrice di 18 punti. Semplicemente superiori le leonesse, che oltre a Cvetnic vengono sostenute dai 16 punti di capitan Bianchini e i 14 di Piva e di un’eccellente Caneva (anche 4 blocks per lei). foto Rubin / LVF Le prime parole di festa sono quelle di capitan Bianchini: “Che soddisfazione! Ce lo meritavamo, abbiamo lottato fino all’ultimo pallone per vincere e siamo felicissime di questo successo”.Prosegue il direttore generale Emanuele Catania: “Ci siamo rialzati alla grande dopo Pinerolo. Sono contento, volevo fortemente vincere un trofeo con queste ragazze, se lo meritano tutti: loro, lo staff e la società. Adesso si festeggia, ma da domani testa bassa e mirino puntato sui Playoffs e l’obiettivo Promozione”.  Poi ai microfoni arriva l’MVP Cvetnic: “Non riesco a descrivere le emozioni con le parole. Abbiamo lavorato tanto per questa coppa. Ci siamo rimaste male dopo Pinerolo, sono felice che siamo riuscite a riprenderci dopo quella forte delusione. Al pubblico di Brescia non devo dire niente, sanno già di essere i migliori!”. foto Rubin / LVF Coach Beltrami, al suo primo trofeo, ha commentato: “Un applauso agli avversari, non era così semplice com’è sembrato dal quarto set. Non vincere lo spareggio ci ha lasciato delle scorie, era difficile riprendersi in una maniera migliore e l’abbiamo fatto con un grande primo set. Il secondo l’abbiamo gestito bene, poi nel terzo loro sono state decisamente superiori, per fortuna nel quarto abbiamo fatto vedere quanta fame avevamo. Un gruppo così giovane che riesce a portare a casa un trofeo non era scontato: siamo partita da zero con un nuovo allenatore, un nuovo staff, nuove giocatrici e abbiamo giocato una finale Promozione, abbiamo vinto un trofeo e adesso abbiamo anche la possibilità di giocarci i Playoffs per la A1. Ci tenevo a vincere il mio primo trofeo da allenatore, soprattutto perché avevo perso delle Coppa Italia e questa è in qualche modo una mia rivincita. Ringrazio tutti per questo successo, è veramente stata una vittoria di gruppo”.  Per l’Omag è Sara Ceron a prendere la parola: “Sono comunque molto contenta per le mie compagne. Volevamo portarla a casa ma non ci siamo riuscite, sarebbe stato bello vincere ma voglio comunque ringraziare tutti. Siamo state un po’ sfortunate con gli infortuni, abbiamo sempre lavorato duro per sopperire nel miglior modo possibile alle nostre assenze. Ce l’abbiamo messa veramente tutta, loro sono state semplicemente migliori”.  OMAG – MT S.GIOV. IN MARIGNANO – BANCA VALSABBINA MILLENIUM BRESCIA 1-3 (23-25 20-25 25-20 12-25)OMAG – MT S.GIOV. IN MARIGNANO: Mazzon 5, Turco 3, Bolzonetti 18, Ceron 1, Ortolani 20, Brina 7, Bonvicini (L), Zonta 1, Biagini, Aluigi. Non entrate: Consoli, Coulibaly (L), Penna. All. Barbolini.BANCA VALSABBINA MILLENIUM BRESCIA: Piva 14, Ciarrocchi 6, Bianchini 16, Cvetnic 19, Caneva 14, Morello 2, Scognamillo (L), Blasi, Giroldi. Non entrate: Sironi, Bartesaghi, Fondriest, Tenca (L). All. Beltrami. ARBITRI: Salvati, Giglio. NOTE – Durata set: 28′, 26′, 28′, 25′; Tot: 107′. Top scorers: Ortolani S. (20) Cvetnic L. (19) Bolzonetti A. (18) Top servers: Piva R. (3) Cvetnic L. (3) Turco A. (2) Top blockers: Caneva A. (4) Piva R. (3) Ortolani S. (2)  foto Rubin / LVF ALBO D’ORO 1996/97    Edina Ester Pefim NAPOLI1997/98    Biasia VICENZA1998/99    Moreschi VIGEVANO1999/00    Ateikon SAN DONÀ2000/01    Agil Volley TRECATE2001/02    Icot FORLÌ2002/03    Vitrifrigo Fiam Italia PESARO2003/04    Siciliani SANTERAMO2004/05    Fornarina CIVITANOVA MARCHE2005/06    Rebecchi RIVERGARO2006/07    UnicomStarker Kerakoll SASSUOLO2007/08    NON DISPUTATA    2008/09    CariparmaSiGrade PARMA2009/10    APRILIA Volley2010/11    Esse-ti LORETO2011/12    Esse-ti La Nef LORETO2012/13    IHF Volley FROSINONE2013/14    Il Bisonte SAN CASCIANO2014/15    Volksbank Sudtirol BOLZANO2015/16    Volley 2002 FORLI’2016/17    Lardini FILOTTRANO2017/18    Battistelli SAN GIOVANNI IN MARIGNANO2018/19    Canovi Coperture SASSUOLO2019/20    Delta Informatica TRENTINO2020/21    CBF Balducci HR MACERATA2021/22    Banca Valsabbina Millenium BRESCIA (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia: I dati auditel della finale

    MODENA – La diretta su Rai 2 della finale di Coppa Italia tra Perugia e Trento ha ottenuto appena 290.000 spettatori pari all’1.9% di share, un dato nettamente inferiore alla finale femminile tra Conegliano e Novara. Sostieni Volleyball.it Articolo precedenteBrasile F.: Bauru e Sesc RJ vincono gli anticipi Articolo successivoRussia: Altri ucraini lasciano il campionato. […] LEGGI TUTTO

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    Delusione Grottazzolina, Ortenzi: “Esperienza unica per tutti noi, ma quanti rimpianti…”

    Di Redazione Un sogno accarezzato fino all’ultimo respiro, spentosi a poco a poco in un tiebreak che stavolta ha voltato le spalle a Vecchi e compagni. Una sconfitta bruciante se si pensa ai primi due set, sciupati entrambi nel finale, e ancor più alla rimonta che ne è seguita. Sulla forza di volontà grottese ha prevalso però una Tinet Prata più cattiva e quadrata, che ha saputo gestire al meglio i momenti chiave della partita portando a casa con merito un successo storico. Non sono bastati i 31 punti di Breuning contro un avversario che, numeri alla mano, ha costruito al servizio e a muro le proprie fortune. Decisivo nel primo parziale il break di Mattia Boninfante che ha di fatto permesso ai suoi di ribaltare il punteggio (dal 21-19 al 22-24). Stesso copione nel secondo set: sul 23-21 Videx decisivi i muri di Novello su Mandolini prima e Yordanov su Breuning poi, i quali permettono a Bortolozzo e compagni di trovare il sorpasso prima del lieto epilogo ai vantaggi. E’ stato proprio il capitano friulano a conquistare la palma di MVP del match con 7 muri-punto personali sui complessivi 19 di squadra. Numeri che non lasciano spazio a interpretazioni di sorta sulla bontà della prestazione a rete della banda di coach Boninfante. Sugli scudi anche i più giovani del gruppo: Mattia Boninfate, “figlio d’arte” (2004), Marco Novello (2002) e Luca Porro (2004). Il primo ha orchestrato con imprevedibilità le trame offensive di Prata e messo in grossa difficoltà la ricezione grottese, il secondo è risultato il più ispirato dei suoi in attacco (16 punti, 58%) mentre il terzo, dopo una fase di appannamento iniziale al quale è seguito l’ingresso in campo di Bruno, ha messo la propria firma nell’ultimo decisivo set con l’ace che ha permesso ai suoi di andare al cambio di campo sul 3-8. Sponda Videx è mancato un pizzico di freddezza e lucidità, quelle che quasi sempre fanno la differenza quando si giocano partite di questo livello: “Nei primi due set abbiamo mostrato a tratti una buona pallavolo accumulando dei buoni vantaggi – ha dichiarato coach Massimiliano Ortenzi – poi purtroppo ci siamo fatti prendere dalla pressione e dal nervosismo regalando troppe situazioni facili grazie alle quali Prata è rientrata in gioco. E’ questo il rammarico più grande.” Un rammarico che sembrava poter scemare dopo la rimonta completata nel quarto set ma al tiebreak l’ennesima accelerata di Prata ha indirizzato la gara in modo determinante: “Il loro servizio ha fatto la differenza – ha proseguito la guida grottese – Abbiamo gestito male tre azioni di palla alta che sono finite a rete e le abbiamo pagate a caro prezzo.” L’avventura in campionato riparte da qui perché da questi momenti bisogna trovare la via per crescere rialzandosi: “E’ stata un’esperienza unica per tutti noi, dai ragazzi alla società passando per il pubblico che ci segue – ha aggiunto Ortenzi – Ci ha insegnato che dobbiamo lavorare ancora per arrivare a giocare partite come queste con la giusta spensieratezza e concretezza senza nulla togliere al gran percorso fatto fino a qui. Dobbiamo ricordarci da dove veniamo e soprattutto non perdere di vista i nostri obiettivi, ora è il momento di leccarci le ferite per poi rituffarci in campionato. Ci teniamo a ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto generando un grande entusiasmo intorno all’ambiente ma anche all’interno del gruppo stesso. Il nostro augurio più grande è che questo entusiasmo e questa spinta non vadano dispersi perché ci serviranno a toglierci delle belle soddisfazioni, la squadra e la società lo meritano.” Domenica 13 marzo (ore 18) si riparte. La nona giornata di ritorno vedrà la Videx impegnata in trasferta sul campo della Sa.Ma Portomaggiore. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO