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    Un buon Sinner cancella i “brutti ricordi” con Altmaier, esordio vincente per l’azzurro al Masters 1000 Shanghai

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Quando associ il nome “Altmaier” a quello di “Sinner” la sensazione è ancora un filo scomoda… Viene a galla un sommerso non piacevole di una partita di due anni fa a suo modo indimenticabile, tanto difficile (e persa) quanto decisiva ad una svolta che da lì a poco ci ha regalato un Campione epocale. Stavolta niente cinque ore di sofferenza, match point non sfruttati, alti e bassi clamorosi e una tristezza di fondo che afflisse Sinner nel maggio del 2023 sul “rosso” parigino durante e dopo quella prestazione insoddisfacente. Il 4 ottobre 2025 siamo sul duro del Masters 1000 di Shanghai, Jannik ha lavorato sul campo e dentro se stesso così bene da diventare un giocatore superlativo, un quattro volte campione Slam e n.1 per 65 settimane di fila, e la differenza tra questo super tennista e quell’antico “spauracchio” in quest’inizio autunno è netta, tutta a favore dell’italiano. Un buon Sinner, concreto e positivo, cancella i “brutti ricordi” legati al loro secondo confronto diretto a Roland Garros 2023 e batte Altmaier con un netto 6-3 6-3, successo che lo porta al terzo turno del 1000 cinese, dove lo aspetta una bella partita contro Tallon Griekspoor. Forte del terzo titolo in stagione vinto pochi giorni fa a Pechino, Jannik conferma il buon momento di forma generale e la voglia di provare qualcosa di diverso nei momenti in cui sente di aver margine sul rivale, ma senza esagerare e affidandosi ai pezzi forti del suo repertorio per risolvere i (pochi) passaggi scomodi dalla partita. In particolare il turno di servizio sul 4-3 del primo set quando, con qualche errore di troppo in attacco, ha concesso due palle break al miglior Altmaier dell’incontro, davvero bravo in difesa e a chiedere il massimo al suo notevole rovescio a una mano. In quel passaggio delicato e di relativa tensione, come negli altri momenti di equilibrio del match, arriva la conferma di come Jannik sia un agonista superlativo nell’alzare l’attenzione, calibrare i colpi di scambio e leggere il momento, toccando una qualità e quantità di prestazione superiore ai rivali.
    Quando Sinner vuole prendersi il punto, si mette nelle migliori condizioni per prenderselo. La gestione di Sinner è diventata accademica: la sua bravura nello scegliere i momenti per provare qualcosa di diverso e altri per andare di conserva e sostanza, quando necessario, è senza pari. È il metro del campione, è la differenza che lo eleva su Altmaier e quasi tutta la concorrenza. Solido col diritto, spettacolare col rovescio per reggere le sfuriate di Altmaier e andar anche sopra alle traiettorie insidiose del rivale, Jannik ha condotto una partita di alto livello, bloccando ogni tentativo del tedesco, bravo a lottare e rischiare tanto sino alla fine. Daniel è personaggio raro nel nostro sport, è un giocatore poco noto al grande pubblico anche per colpa di risultati non sempre in linea al suo potenziale, ma è uno che in campo può regalare un gran spettacolo con la sua attitudine offensiva e soluzioni d’attacco tanto spericolate quanto divertenti. Del resto, per uno come lui, che senso avrebbe su campi in “duro” provare a correre come un disperato per reggere la intensità e progressione di Jannik, nettamente superiore… Nessun senso, e per questo bene ha fatto il tedesco a prendere il match di petto, “O Sparta o morte”. C’ha provato con attacchi ficcanti e talvolta spericolati, aprendo a tutta l’angolo col rovescio cross, rischiando in risposta. C’ha provato anche bene, ma Sinner è stato troppo bravo a capire le mosse e spesso anticiparle, come passare da difesa a contrattacco con rovesci altrettanto potenti e più precisi e costanti. Quando il match è andato sullo scambio, la maggior stabilità e tenuta a ritmo alto di Jannik ha prevalso, e bravo a stato l’italiano a portarsi sulle proprie certezze quando ne ha avuto bisogno, quando l’altro attaccando a tutta si è rifatto sotto arrivando ai vantaggi o sul 30 pari.
    Sinner ha chiuso l’incontro con il 63% di prime palle in gioco, vincendo 30 dei 34 punti giocati, dato questo eccezionale, mentre è al 45% sulle seconde, per l’aggressività e bei rischi presi da Altmaier, che alla fine ha ottenuto un bilancio di 21 vincenti a fronte di 11 errori, contro il 14-12 di Jannik (forse un po’ generoso il compilatore con il tedesco. gli errori sono stati sicuramente un po’ di più). Tuttavia la differenza per Sinner è venuta dai tanti punti vinti in risposta, bravo a rispondere bene, pressare il rivale, passarlo o portarlo da tentativo d’attacco a difesa, e pure “punire” molti attacchi non perfetti. Jannik in alcune fasi ha cercato la via della rete con discreta continuità, non sempre raccogliendo quanto sperato per difetti di posizione e anche tre tocchi sbagliati. Qua c’è ancora da lavorare per arrivare ad una sicurezza superiore. Dove invece Jan si conferma formidabile è il passaggio da cross a lungo linea nello scambio, più volte ha sorpreso e sbaragliato Altmaier, con frustate tanto belle quanto precise ed efficaci. Gestione, solidità, momenti di grande qualità e un livello altissimo. Un po’ affaticato a fine match Jannik, ha confermato nella intervista flash in campo come il caldo umido di Shanghai sia piuttosto opprimente e consuma tante energie. Ce ne sarà bisogno per arrivare a difendere il titolo dell’anno scorso. Anzi, per vincerne uno nuovo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia la sua difesa del titolo (o meglio, per dirla con le parole di Jan, la “caccia” a un nuovo titolo…) in risposta. Altmaier scatta a spron battuto, serve bene, attacca nell’angolo aperto e chiude il game a 15. Ancor più netto lo scatto dai blocchi di Jannik, prima di servizio non perfetta ma la spinta da fondo campo è dirompente, game a zero. L’incontro si accende nel terzo game. Altmaier continua la sua tattica super offensiva, bello l’attacco di rovescio e chiusura di volo che gli vale il 15 pari, ma quando lo scambio entra sulla velocità, Sinner ha altro controllo e potenza, e il coefficiente di rischio del tedesco è esagerato. Il game va ai vantaggi con un errore di rovescio, e un altro errore di rovescio costa a Daniel la prima palla break. Non entra la prima di servizio e Sinner risponde letteralmente sulla riga, non fa quasi in tempo a completare l’apertura col diritto Altmaier, la “stecca” è inevitabile. BREAK Sinner, subito avanti con la sua pressione e profondità di traiettoria. Jannik consolida il vantaggio con un discreto turno di battuta, dove cerca un attacco alla rete ben calibrato. Un grandissimo vincente col rovescio lungo linea è una perla rara per Altmaier, anche stilisticamente visto il colpo ad una mano, ma l’italiano è molto concreto. 3-1. Dopo la fiammata, il parziale avanza sui turni di battuta, con numeri in crescita per il n.2 del mondo e un rendimento perfetto con la prima palla in gioco, 10 su 10 fino all’ottavo game, quando Jannik sul 15-0 prova una discesa a rete ma non copre bene la diagonale e il passante di Altmaier di rovescio è millimetrico. Segue una volée in rete di Sinner, è evidente che sente margine e cerca di muovere il gioco in modo diverso dai suoi soliti schemi. Sotto 15-30, ecco l’Ace, a compensare l’errore precedente. Non è un game semplice: arriva un errore di rovescio in salto di Jannik, non era necessario cercare così la riga subito dopo il servizio, si è fatto ingolosire dallo spazio. C’è una palla break da difendere. Arriva lo scambio più lungo del match, Sinner comanda ma non spinge a tutto gas, accorto, e dopo aver spostato in lungo e in largo Altmaier, bravo in difesa, lo infila con la palla corta, forse cercata dall’azzurro anche per uscire da un palleggio interminabile, 26 colpi a ottima intensità… Comanda Sinner aprendo l’angolo a tutta ma sbaglia di poco il diritto cross a chiudere, seconda palla break. Altmaier rischia a tutta col diritto sulla seconda di servizio, ma spostandosi a tutta a sinistra esagera e la palla sbatte a piena rete. Un Ace esterno chiude il game più scomodo del match, 5-3. Favolosa la risposta vincente di rovescio di Jannik in apertura del nono game, impatto imperioso in avanzamento, Daniel non si muove nemmeno. Il tedesco ha sicuramente pagato lo sforzo fisico del durissimo game precedente, dove in risposta ha rincorso come un matto, infatti va sotto alla pressione dell’azzurro, troppo bravo col rovescio stavolta in corsa. Il doppio fallo sul 30 pari costa ad Altmaier un Set Point sul 30-40. Ancora seconda di servizio, mentre la risposta di Sinner c’è, è profonda, lo porta al comando dello scambio e la sua pressione sbaraglia il rovescio del tedesco. 6-3 Sinner, un buon set, bravo a reagire a un turno di servizio difficile per qualche errore di troppo.
    Il nostro campione riparte alla battuta nel secondo set. Un discreto turno di battuta visto a 30, quindi in risposta si rimette subito a pressare il tedesco, non vuole lasciargli il tempo per entrare forte nella palla e aprire l’angolo. Il rovescio di Altmaier è un gran colpo ma quando deve affrontare la palla così potente e complessa di Sinner l’impatto non è sempre sicuro. Sul 30 pari ecco una splendida schermaglia rovescio vs. rovescio, qualità enorme dei due colpi, ma il cambio lungo linea di Daniel è di poco lungo. Palla break per Jannik sul 30-40. Ancora esagera Altmaier, aggredisce la risposta stavolta non profondissima di Sinner con un tentativo di vincente cross di rovescio un po’ ambizioso, tanto che la palla di 10 cm larga. BREAK Sinner, avanti 2-0 e servizio, con 4 game vinti di fila. In un lampo diventano 5 per l’italiano, eccellente la spinta dal centro del campo, Altmaier non regge. 3-0. L’equilibrio si è rotto definitivamente, il tedesco fa grande fatica a reggere il ritmo imposto dall’italiano, cerca la giocata e a volta gli riesce (clamorosamente bello il tocco sotto rete in apertura del quarto game), altre no, tanto che un errore sul net forza il gioco ai vantaggi. Altmaier interrompe la serie tornando a vincere un game al servizio dopo 10 punti, con un Sinner sempre lì pronto a spingere, pressare, occupare gli spazi. Nel quinto game Daniel risale a 30 pari da 30-0, Sinner capisce che è il momento di chiedere il massimo al servizio e infatti ecco una prima palla potente, al corpo, la risposta non è fattibile e Altmaier caccia un urlo di frustrazione. Servizio, schiaffo al volo comodo e smash d’ordinanza, Sinner si porta 4-1. Altmaier continua a prendersi grandi rischi, del resto non può fare diversamente… ma il serve and volley sul 30 pari è punito dalla risposta dell’azzurro, gli va una chance per il doppio allungo. Daniel ci riprova, e stavolta l’attacco è migliore e la volée definitiva. 4-2. Sinner continua a macinare il suo tennis, spingendo con pressione, ma Altmaier con enormi rischi forza il game il ai vantaggi, bellissimo l’uno – due rovescio cross e poi diritto vincente sul 40-30. Come già sottolineato, appena ce n’è bisogno, quando l’avversario si tiene a contatto, ecco che Jannik alza il livello: servizio potente e preciso, colpo di attacco eccellente e chiusura. Quando Sinner vuole prendersi il punto, si mette nelle migliori condizioni per prenderselo. 5-2 Sinner. Altmaier continua ad attaccare con grande impeto, scivola pure a terra cercando una volée bassa per niente facile sul 15-0. Encomiabile il suo spirito offensivo e come ci prova anche se la sconfitta è ormai dietro l’angolo. Un errore di rovescio del tedesco lo porta a due punti dalla grande “L” sul 15-30. Di prepotenza col servizio e diritto rimonta e si porta 5-3. Sinner serve per il match. Inizia con il suo schema principe, gran prima palla e chiusura vincente in avanzamento, diritto cross meraviglioso per angolo, velocità, pulizia d’impatto. Una bellezza che per lui è diventata consuetudine (e non facciamo l’errore di considerarla scontata, è una perla assoluta). Poi sul 30-15 sbaglia malamente un attacco alla rete con un impatto alto impreciso. Con una smorzata ben calibrata col diritto Jannik sorprende Daniel, ecco il Match Point. Servizio e diritto, chiude in sicurezza una partita ben condotta. Saluto cordiale, la corsa a Shanghai continua. Next Griekspoor, sarà partita di maggior intensità fisica e negli scambi. Bel giocatore Altmaier, per colpi e attitudine.

    Daniel Altmaier vs Jannik Sinner ATP Shanghai Daniel Altmaier33 Jannik Sinner [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-5 → 3-6D. Altmaier 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-4 → 2-5D. Altmaier 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-4 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-3 → 1-4D. Altmaier 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3D. Altmaier 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Altmaier 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-4 → 3-5D. Altmaier 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4D. Altmaier 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace1-3 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3D. Altmaier 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1D. Altmaier 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Altmaier vs Sinner

    Statistica
    Altmaier 🇩🇪
    Sinner 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    238
    298

    Ace
    5
    3

    Doppi falli
    2
    0

    Prima di servizio
    35/61 (57%)
    34/54 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    22/35 (63%)
    30/34 (88%)

    Punti vinti sulla seconda
    13/26 (50%)
    9/20 (45%)

    Palle break salvate
    1/4 (25%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    208km/h (129 mph)
    212km/h (131 mph)

    Velocità media prima
    188km/h (116 mph)
    202km/h (125 mph)

    Velocità media seconda
    160km/h (99 mph)
    158km/h (98 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    67
    195

    Punti vinti su prima di servizio
    4/34 (12%)
    13/35 (37%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    11/20 (55%)
    13/26 (50%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    3/4 (75%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    21
    14

    Errori non forzati
    11
    12

    Punti vinti al servizio
    35/61 (57%)
    39/54 (72%)

    Punti vinti in risposta
    15/54 (28%)
    26/61 (43%)

    Totale punti vinti
    50/115 (43%)
    65/115 (57%) LEGGI TUTTO

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    Altmaier: “L’ATP deve rendersi conto che i Challenger sono un bel prodotto. Ormai stiamo più in palestra che in campo”

    Daniel Altmaier (foto ATP Monaco)

    Daniel Altmaier è convinto che moltissimi Challenger siano ormai ad un livello e spettacolo pressoché uguale a vari tornei ATP 250, e questo dovrebbe spingere proprio l’ATP a valorizzarli maggiormente creando così maggior valore sia per i giocatori che per i tornei stessi. Inoltre riflette su come la parte fisica sia diventata talmente preponderante da forzare i giocatori a passare più tempo allenando il fisico rispetto al gioco. Il classe ’98 di Kempen ha espresso questi e altri concetti molto interessanti in un’intervista rilasciata a Fernando Murciego di Puntodebreak a latere del 1000 di Madrid, della quale riportiamo i passaggi più interessanti.
    “La differenza tra un top25 rispetto a un top50 è solo nella consistenza. I giocatori che stazionano tra i primi 30 sono più consistenti di quelli tra i primi 50, ma questa differenza è dovuta solo a un paio di tornei in più che riescono a giocare al massimo livello durante l’anno. Nel 2023 ho ottenuto buoni risultati in 7-8 tornei, la differenza rispetto i primi 10 è che loro fanno lo stesso ma in 13-14 tornei. Devi seguire questi passi se vuoi arrivare in alto, il tennis in teoria è così facile ma diventa molto difficile raggiungere quel livello di consistenza”.
    “Madrid mi piace. La prima volta che sono stato qui è stato in vacanza con la mia ragazza, da quel momento ho un ricordo molto bello di questa città, dei giorni trascorsi qui. L’anno scorso ho giocato il torneo per la prima volta e penso che quei ricordi mi abbiano aiutato, anche se mi piacciono molto le condizioni del campo. Tutto mi sembra più familiare, incontro molte più persone, ho buoni amici messicani qui a Madrid. Il tempo trascorso divertendomi fuori dal campo mi aiuta a sentirmi meglio quando gioco”.
    Ecco l’interessante considerazione sui Challenger: “La differenza tra Challenger e ATP per livello di gioco è minima. Lo vediamo, ad esempio, in alcuni giovani che iniziano l’anno gareggiando nei Challenger e, improvvisamente, in un brevissimo lasso di tempo, appaiono nella top50. Diaz Acosta? Darderi? Ce ne sono diversi che sono già molto coinvolti perché hanno un livello altissimo. Tutto è cambiato, il fisico conta più del tennis. Ormai tutti passiamo più tempo in palestra che sul campo da tennis, i ragazzi sono preparati a giocare ogni settimana e a farlo a grande livello. Il risultato di tutto questo processo è un aumento di livello medio, lo vedi da come i migliori nei Challenger non facciano fatica negli ATP, anzi. Proprio per questo i Challenger meritano un’altra attenzione. Sul circuito in ogni settimana c’è una storia diversa, ma è difficile da scoprire per il pubblico quando i Challenger si giocano nelle piccole città. Penso che dovremmo avere accesso anche a queste informazioni per sapere cosa succede in quei posti. È un peccato, l’ATP dovrebbe rendersi conto che anche i Challenger sono un bel prodotto, anche se adesso stanno migliorando molto con la questione social. Sento che stiamo migliorando sempre di più, è vero che questo circuito ha molto più potenziale di quello che arriva alla gente“.
    Una riflessione adeguata e coerente. Negli ultimi anni sono molti i tennisti che dopo aver brillato per una stagione (o anche solo metà) nei Challenger sono sbarcati con successo a livello ATP, prendendosi grandi soddisfazioni. Possiamo citare gli argentini Baez ed Etcheverry, come Marozsan, Tabilo o Kotov. Tra le moltissime strade della possibile rivoluzione del calendario e stagione ATP, anche una miglior distribuzione e valorizzazione delle categorie Challenger e 250 sarebbe auspicabile, mentre il focus sembra centrato quasi esclusivamente sui “famosi” 10 grandi eventi da affiancare agli Slam….
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Daniel Atlmaier e l’idolo Stan Wawrinka

    Daniel Atlmaier,, 22 anni, che questa settimana ha sorpreso tutto e tutti a Parigi approdando ottavi di finale del Roland Garros, ha uno stile di gioco molto simile a quello dello svizzero Stan Wawrinka. Le somiglianze tecniche – e anche fisiche – sono note e … non è un caso! Il tedesco ha come idolo […] LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Matteo Berrettini cede in tre set alla potenza di Daniel Altmaier, prestazione sotto tono per l’azzurro

    Splende finalmente un po’ di sole su Parigi, ma in campo è “notte fonda” per Matteo Berrettini. L’azzurro gioca un match decisamente sotto tono, perdendo in tre set contro il tedesco Daniel Altmaier. Che il match fosse pericoloso lo si sapeva fin dalla vigilia: Altmaier è in grandissima forma ed ascesa, e queste condizioni “pesanti” […] LEGGI TUTTO