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    Medvedev, ultimo treno stagionale

    Daniil Medvedev (foto social Lacoste)

    Difficile togliersi dalla mente il sorriso beffardo, misto di ironia e delusione, “indossato” da Daniil Medvedev nella press conference post sconfitta alle ATP Finals. Contro Fritz il russo non è riuscito ad invertire la tendenza al ribasso delle sue ultime settimane, sconfitto piuttosto nettamente e pure autore di una serie di teatrini tutt’altro che edificanti… Non sta al 100% fisicamente, ma qualcosa si è rotto dentro di lui, è evidente, e non parlo di tendini o muscoli. Daniil sembra scivolato in un grigiore interiore profondo, un vortice che lo stra trascinando giù verso secche molto pericolose. Lui ha puntato il dito contro le palle, diventate oggetti misteriosi e di qualità talmente scadente da scontentare tutti. Ieri sera Zverev ha spiegato alla perfezione il problema, con dovizia di particolari degna di un tecnico del settore… Materiali diversi, più scadenti e meno performanti, rendono le palle quasi permeabili con una perdita di pressione pressoché immediata, agevolata dalla potenza degli impatti sulle corde dei giocatori, sempre più dediti a picchiare a tutta. E devono farlo, altrimenti ‘ste palle “non vanno”, si gonfiano, perdono elasticità, diventano una sorta di giocattolino inutile che depaupera il tocco e quindi la strategia. Inutile, anzi controproducente, giocare a rallentare, a tagliare, a cambiare di continuo, perché diventa troppo facile per l’altro aggredire e prendersi tutto. La foto esatta di come Medvedev ha governato il suo tennis per anni, diventando nell’ultimo lustro uno dei tennisti più forti, come dimostra la sua vittoria a NY21, le altre finali Slam (anche se tutte perse), il n.1 del ranking e tanti altri successi in ogni angolo del globo. Quel tennis cerebrale e tattico non funziona con queste palle… è un dato di fatto, lui ne è consapevole ed ha affermato che nella – breve – offseason prossima correrà ai ripari cercando di cambiare qualcosa. Basterà?
    Solo nel 2025 vedremo cosa e quanto sarà riuscito a cambiare. Ma… resta un grande punto di domanda: sarà sufficiente? Da più lati si implora per un ritorno a palle migliori, diverse, e lo stesso Gaudenzi nei mesi scorsi si è affrettato ad affermare che l’ATP è cosciente dello status quo e che si è a stretto contatto con i produttori per invertire una tendenza che non piace a nessuno. Mettendo anche che le palle tornino ad avere una migliore qualità dal prossimo gennaio o comunque a breve, che restino più performanti e riescano a premiare di nuovo un tennis “tattico”, la questione Medvedev non sembra potersi risolvere solo sui materiali. C’è qualcosa in più, e non c’è palla che tenga.
    Daniil per arrivare a diventare quella sorta di “mostro” competitivo, difensore supremo e poi fulmine nell’accelerare con servizio e strappi improvvisi, ha speso tanto. Tantissimo. Forse troppo. Dal 2019 è uno dei migliori su piazza, ci sono stati dei periodi nei quali batterlo sul cemento è stato quasi impossibile. La sua ragnatela di palle varie e diverse, “sgonfie e storte”, poi improvvisamente velocissime, ti si appiccicava addosso e ne restavi avvolto come un insetto, prossimo pasto per il famelico tessitore di quella trama. Medvedev è scacchista vero, anche nella vita, e la sua lucidità nel tessere quelle trame è diventata leggendaria, ma gli è costata fatica, tantissima fatica fisica e mentale. Il contachilometri delle sue gambe è andato fuori scala per le sue infinite rincorse e scambi duri, e anche a livello di stress mentale di neuroni ne ha “bruciati” chissà quanti… Un tennis affascinante, a suo modo anche bello per chi ama la tattica e la profondità degli schemi (seppur esteticamente, vabbé lasciamo fare…), ma troppo logorante. Fatica che in questa seconda parte di stagione sta presentando il conto al russo, un conto molto salato.
    Medvedev è persona dotata di intelligenza fina. Quando parla lo fa sempre con parole esatte, esprimendo concetti mai banali. Il suo coach Cervara ha detto più e più volte che ogni chiacchierata con il suo assistito è una sfida perché la sua intelligenza è sorprendente, è capace di mettere in discussione ogni concetto con una profondità di analisi che a volte lo lascia senza parole. A 28 anni Daniil si trova davanti a un bivio decisivo: svoltare o morire, perché se non svolti il burrone è lì che ti aspetta e porterà via. La sua “vita” a queste ATP Finals è appesa al match odierno contro De Minaur. Una partita che dovrà affrontare con altro piglio, determinazione e voglia rispetto a quanto mostrato contro Fritz. “Se perderò andrò in vacanza e va bene così”, ha detto domenica dopo la sconfitta. Forse la delusione l’ha spinto a tanto, probabilmente è talmente disgustato dalle sue prestazioni attuali da desiderare davvero che quest’annata finisca, e quindi chissà che oggi alla fine non ci metta nemmeno tutto quel che ha. Sicuramente dentro di lui c’è voglia di fermarsi, rifiatare e ripartire. Ma poche settimane di stop, e di lavoro per cercare di diventare qualcosa di diverso, forse un tennista meno tattico e più diretto nel cercare l’affondo, sarà sufficiente?
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev deluso dopo la sconfitta: “Con queste palle non ho alcun piacere a stare in campo. Dovrò cambiare qualcosa il prossimo anno”

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev arriva in sala stampa ed esterna senza mezzi termini la delusione per la sconfitta subita da Fritz all’esordio alle Nitto ATP Finals 2024, e conferma come la sua frustrazione derivi da come il suo gioco sia stato a suo dire impoverito e spuntato dalle palle attuali, che rendono la tattica meno decisiva. Per questo è pronto a correre ai ripari cambiando qualcosa nella (breve) off-season per provare a ripartire in modo diverso l’anno prossimo. Tanto che non vede l’ora che la stagione finisca… Questi passaggi più significativi della press conference all’Inalpi Arena.
    “Proverò a fare meglio nella prossima partita. Se ci riuscirò, sarò felice di restare in gara, altrimenti andrò a casa e va bene così”.
    “La superficie è un po’ più lenta dell’anno scorso, ma è ancora piuttosto veloce, non la reputo affatto lenta. Tre doppi falli di fila? Non saprei, probabilmente li ho fatti contro Popyrin…”
    “A volte divento frustrato e arrabbiato, ma ce l’ho sempre contro me stesso, mai contro qualcun altro. Ero furioso ma mica potevo ritirarmi, dovevo finire la partita, così è andata”.
    “Non sono affatto sorpreso che Taylor reggesse così bene nello scambio contro di me, ormai lo fanno tutti. Sento questo ogni giorno, da due o tre anni, e anche in allenamento è una lotta. È una cosa che sento dentro da tempo, tanto che ogni volta che scendo in campo non provo più il piacere di giocare. Sto lottando contro qualcosa che non dipende da me stesso. Vedremo come andrà la prossima partita, se non va bene… sarò felice di essere in vacanza”.
    “Al 100% il prossimo anno devo cambiare qualcosa, questo sarà il mio obiettivo. Sento che ancora posso vincere contro molti giocatori, magari avrei potuto vincere anche quello odierno se fossi stato in una forma migliore o non avessi fatto quei tre doppi falli di fila… ma sicuramente cambieremo qualcosa. Non so se funzionerà ma ci proveremo. Affronterò una buona pre-season e vedremo come tutto andrà, farò in modo che qualcosa cambi nel mio gioco. Sento di esser svantaggiato (dalle palle attuali, ndr). C’è stato qualche tentativo discreto in alcuni incontri a Pechino, Shanghai, e anche a US Open. Posso lottare e trovare soluzioni a modo mio durante la partita. Ormai tutti riescono a reggere lo scambio contro di me, in ogni partita che gioco so esattamente come devo colpire, ma non importa perché la tattica è meno decisiva, è diventato solo lottare e servire bene. Per questo affronterò la prossima pre-season per cercare soluzioni“.
    Dichiarazioni franche quelle di Daniil, che ammette senza mezzi termini le proprie difficoltà, con l’obiettivo chiaro di intervenire. Sembrano invece molto basse le sue aspettative per questo torneo. Martedì affronterà il perdente di Sinner – De Minaur, e in caso di sconfitta le sue Finals potrebbero essere già finite. Visto il suo mood e voglia di vacanze e svoltare, chissà che tutti i mali…
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nitto ATP Finals: Fritz solido, supera un Medvedev confuso

    Taylor Fritz, primo successo a Torino

    Fritz c’è, Medvedev no. Questa l’estrema sintesi del primo match delle Nitto ATP Finals 2024, scattate all’Inalpi Arena di Torino. Lo statunitense inizia la sua corsa nel torneo dei “maestri” con una prestazione positiva, solida, forte di servizio e gioco aggressivo, con il quale doma per 6-4 6-3 un Daniil Medvedev assai sotto tono, in particolare nei due punti forti del suo repertorio: servizio e capacità di ribaltare gli scambi da difesa ad attacco. Taylor ha disputato un match con pochi fronzoli, tennis verticale dopo una buona prima palla in gioco, pronto ad aggredire col diritto la risposta del moscovita e anche avanzare due passi in campo e chiudere. È stato anche bravo a reggere molti scambi rovescio contro rovescio, come correre avanti a riprendere i tentativi di variazione dell’avversario. La parola “tentativi” è la più calzante a descrivere la prestazione modesta, sotto tono e a tratti anche irridente di Medvedev, che ad un certo punto ha smesso di crederci e si è pure divertito a giocare col pubblico con un paio di teatrini non edificanti, spinti dalla delusione per una partita iniziata così così e finita peggio.
    Non ha mai preso ritmo al servizio Daniil, incappando in una delle sue peggiori prestazioni in carriera con la battuta: 63% di prime palle in campo (dato tirato su con un secondo set migliore), ma 8 doppi falli e un terribile 6 su 22 sulle seconde di servizio, dato orribile per un grande difensore come lui. Ma pure negli scambi non è mai riuscito comandare in modo netto o complicare i ritmi al rivale con variazioni poco incisive e insicure. Errori, scelte tattiche discutibili, il tutto in una partita che sembra essergli scivolata via senza esservi davvero entrato. Il vero disastro per Medvedev è arrivato servendo sotto 5-4: ha commesso tre doppi falli di fila che gli sono costati il set, e pure una bordata di fischi assordanti vista la sua scomposta reazione contro la (povera) racchetta andata in frantumi. Magari sfogare la furia e delusione poteva servire ad accenderlo, invece la reazione è stata flebile. Dopo un paio di discreti turni di servizio nel secondo set e qualche aggressione in risposta (con tre palle break non sfruttate), il russo ha di nuovo sbagliato troppo, ha giocato dietro senza riuscire a ribaltare le situazioni a suo favore e sotto 3-2 (dopo aver annullato due palle break nel turno di battuta precedente) è stato pure sfortunato a subire una pallaccia beffarda di Fritz che si è trasformata in un lob imprendibile proprio sulla palla break. Lì è calato il sipario tecnico sul match, e si è pure beccato un penality point per aver scagliato la racchetta oltre le barriere… Male.
    Una prestazione né carne né pesce per Medvedev, che continua il suo momento assai delicato, incapace di mettere nella partita forza, qualità e intensità, crollando in troppi errori ed incertezze. Quel che ha portato Meddy a diventare uno dei tennisti migliori dell’epoca attuale è sempre stata la sua capacità di lottare, di soffrire la maggior potenza ed aggressività dei rivale e trovare la via per ribaltare i ritmi negli scambi, e quindi diventare imprendibile con un servizio impeccabile. Da un po’ di tempo qualcosa sembra essersi rotto in lui. Probabilmente non è al meglio fisicamente, e questo non lo lascia tranquillo sulla corsa e sulla difesa, e questo lo porta a giocare con più pressione affidandosi a soluzioni estranee alla miglior versione di se stesso. Un grande Daniil è quello che serve bene, ma anche quello che è pronto ad avventarsi col rovescio accelerando a tutta dopo un colpo di scambio; oppure quello capace di aggredire dalla risposta l’avversario, rubare spazio sul campo e quindi prendersi il punto con angoli impossibili da difendere. Nell’ultimo periodo e nel match d’esordio alle Finals 2024 in particolare non è riuscito in niente di quello che lo distingue. Passivo, incerto nelle scelte, non così tosto in difesa e incapace di ribaltare gli scambi, e pure falloso. Un festival degli “errori” che Fritz è stato bravo a sfruttare giocando una partita impeccabile.

    Too good, @Taylor_Fritz97 👏
    Fritz defeats 2020 #NittoATPFinals champion Medvedev 6-4 6-3 for a first victory in the Ilie Nastase group 🔝 pic.twitter.com/wfMoa42R6e
    — Tennis TV (@TennisTV) November 10, 2024

    Taylor infatti è stato focalizzato tutto il match, ha annullato con sicurezza le tre palle break concesse al rivale nei primi due turni del secondo set, e forse proprio lì ha vinto l’incontro. Infatti se Medvedev fosse riuscito a scappare avanti, forse l’americano avrebbe iniziato a perdere di vista il miglior focus e sicurezza, e al contrario Daniil avrebbe potuto scrollarsi di dosso quell’inquietudine che ha contraddistinto tutta la sua partita. Fritz ha servito bene, 9 ace e 85% di punti vinti con la prima in campo, pronto a scatenare la potenza del suo diritto, davvero efficace. È parso anche in discreta forma fisica, bello scattante anche nei recuperi e non falloso col rovescio in costruzione, fase dove spesso paga dazio quando è incerto o nervoso. Davvero un bell’avvio per Fritz, che a questo punto giocherà martedì senza particolare pressione l’incontro con il vincitore di Sinner – De Minaur. Per Medvedev invece c’è molto da riflettere.

    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo incontro delle Finals 2024 scatta con una discreta tensione, più errori che vincenti da parte di entrambi i giocatori. Medvedev nel secondo game commette un doppio fallo e poi un banale errore in scambio, sul 15-30 c’è già una piccola chance per Fritz. Rischia la risposta a tutta l’americano sulla seconda palla del moscovita, ma gli esce di poco. Riprende pure il lancio di palla Daniil, a confermare una certa imprecisione. Si riscatta con un Ace e poi vincendo una lunga schermaglia sul rovescio. 1 pari. Nel terzo game entrano in modo servizio e diritto potente di Taylor, così è un bell’andare, game a zero. Sul 2 pari (finalmente) si accende lo spettacolo: prima Medvedev vince uno scambio, lungo, tattico, “a-la-Meddy”, poi Taylor trova sotto pressione un rovescio lungo linea spettacolare, ancor più visto che non è esattamente il colpo più sicuro del suo repertorio. 3-2 Fritz. Daniil continua a litigare con il suo servizio, commette il terzo doppio fallo del match (e siamo solo una prima in campo su due), ma il rovescio non lo tradisce mai e con quello sposta e quindi inchioda il rivale dove vuole lui. Fritz sembra aver più birra in corpo, spinge molto più forte, con una posizione aggressiva. Ci prova, anche giocando dei rovesci cross stretti per aprirsi il campo, ma non va. 3 pari. Gran punto sulla parità, si esplora tutto il campo e la smorzata improvvisa del russo punisce la pur generosa rincorsa del rivale. Ace e 3 pari. Allucinante il diritto passante “storto” in recupero del russo, roba che qualsiasi maestro del mondo avrebbe mandato l’allievo a far cesti… ma lui ci arriva e lo mette sulla riga. Fritz si affida al servizio, Medvedev inizia a colpire più con punch, trovando qualche vincente dalla riga di fondo. 5-4 Fritz. Daniil perde il punto punto, c’è un lungo scambio e lo spacca con una smorzata clamorosa, un tocco di rovescio magistrale che fa esplodere – per la prima volta – l’arena. Poi spreca tutto con il doppio fallo n.5 del set, tanti. 30 pari, Taylor è a due punti dal set. E manca ancora la prima il russo. Altro doppio fallo!?! Set Point Fritz! Niente, quinto servizio di fila out e… DOPPIO FALLO! Il terzo di fila, sul set point. D-i-s-a-s-t-r-o di Meddy che, furibondo, distrugge la racchetta. Beh… sette doppi falli per il russo, totalmente smarrito in uno dei colpi più decisivi del suo repertorio.
    Fritz scatta alla battuta nel secondo set. Si ritrova sotto 0-30 e poi 30-40, ecco la prima palla break per il russo. Se la gioca malissimo, con una risposta in rete misera. Il suo sguardo è un misto di rabbia e depressione, ma si procura un’altra chance con la risposta. Se la gioca molto bene Taylor, rimette tutto e si procura lo spazio per contrattaccare con un angolo stretto e profondo che sorprende il rivale. Bravo. Medvedev cerca di scuotersi, rischia pure un ottimo serve and volley a chiusura del secondo game, il migliore del suo match, assai più offensivo. Fritz è di nuovo sotto assedio nel terzo game. Medvedev lo sposta e lo chiama ancora a rete, procurandosi un’altra palla break. Ci ferma un attivo, è rotta la stringa delle scarpe dell’americano. Non la gioca bene il russo, altra palla di scambio in rete, senza una grande idea dietro. Evidente lo scoramento del moscovita, le chance non sfruttate abbinate ai suoi errori pesano, tanto. Sbaglia altri due colpi di scambio gravi nel quarto game e si ritrova sotto 15-40, con due palle break da affrontare. Cancella la prima con servizio preciso e diritto in avanzamento; servizio e smash sulla seconda, stavolta la battuta non l’ha tradito. 2 pari. Resta importante la differenza di velocità di palla complessiva, a favore di Fritz, che è più pronto a spingere forte col diritto, un passo avanti e via a rischiare perlopiù il lungo linea. Sul 3-2 Fritz, Medvedev torna in difficoltà. Impreciso si ritrova sotto 30-40. È davvero sfortunato il russo: attacca con un diritto pesante e Fritz solo ci mette la racchetta, con la palla, beffarda, che disegna un lon vincente sulla riga. BREAK Fritz, e Daniil scaraventa la sua racchetta oltre i cartelloni degli sponsor di bordo campo, non con violenza ma di pura frustrazione. Il pubblico becca il russo, che sotto 40-0 si mette a rispondere con il manico… poi il gioco parte e risponde normalmente, sbagliando. 5-2 Fritz, ormai ha il match in mano. Meddy non scappa dal campo, tira qualche colpo qua e là, e vince l’ottavo game (5-3), ma non riesce a riaprire la partita in risposta. Fritz serve bene (due Ace) e la chiude al primo match point, con un attacco preciso. Fritz inizia bene il girone Nastase, 1 vittoria. Medvedev dovrà molto riflettere sulla propria tenuta mentale e condotta di gara.

    [4] Daniil Medvedev vs [5] Taylor Fritz ATP Nitto ATP Finals Daniil Medvedev [4]43 Taylor Fritz [5]66 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 2T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-5 → 3-6D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace2-5 → 3-5T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5D. Medvedev 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-402-3 → 2-4T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3D. Medvedev 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-1 → 1-1T. Fritz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 30-40 df df4-5 → 4-6T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-0 ace4-4 → 4-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4T. Fritz 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-40 ace2-3 → 3-3T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-301-2 → 2-2T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-01-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 ace 15-15 df 15-30 30-30 40-30 ace0-1 → 1-1T. Fritz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistica
    Medvedev 🇷🇺
    Fritz 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    247
    313

    Ace
    8
    9

    Doppi falli
    8
    0

    Prima di servizio
    38/60 (63%)
    39/57 (68%)

    Punti vinti sulla prima
    30/38 (79%)
    33/39 (85%)

    Punti vinti sulla seconda
    6/22 (27%)
    10/18 (56%)

    Palle break salvate
    2/4 (50%)
    3/3 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    60
    166

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/39 (15%)
    8/38 (21%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/18 (44%)
    16/22 (73%)

    Palle break convertite
    0/3 (0%)
    2/4 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    5/8 (63%)
    5/11 (45%)

    Vincenti
    17
    21

    Errori non forzati
    24
    19

    Punti vinti al servizio
    36/60 (60%)
    43/57 (75%)

    Punti vinti in risposta
    14/57 (25%)
    24/60 (40%)

    Totale punti vinti
    50/117 (43%)
    67/117 (57%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    214km/h (132 mph)
    225km/h (139 mph)

    Velocità media prima
    196km/h (121 mph)
    211km/h (131 mph)

    Velocità media seconda
    160km/h (99 mph)
    162km/h (100 mph) LEGGI TUTTO

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    Parigi Bercy, Medvedev ammette le difficoltà: “Vincevo i primi turni più facilmente, ora devo combattere in ogni partita. Le palle per me sono un problema”

    Daniil Medvedev (foto Patrick Boren)

    Un Daniil Medvedev deluso dalla sconfitta all’esordio a Parigi Bercy (contro Popyrin) ha parlato in modo franco alla stampa, ammettendo che le cose non stanno andando come sperato e di come senta di esser costretto ad affrontare una battaglia fin dai primi turni, quelli che in passato in tornei del genere passava senza particolari problemi. Rincara la dose della sua difficoltà con le palle da gioco, concetto già esternato in passato e che reputa centrale. Effettivamente il moscovita quest’anno non ha vinto un torneo e più volte è stato costretto a soffrire lunghe schermaglie contro rivali che solo pochi mesi fa superava di slancio. Questi i passaggi salienti del suo pensiero, riportato dal nostro inviato Enrico Milani.
    “È stata una partita dura. Avrei potuto fare molto meglio” afferma Medvedev. “Ma allo stesso tempo, ho avuto le mie possibilità e non le ho sfruttate. Fondamentalmente è così. Non so se lui ha giocato bene, ma ha vinto la partita, quindi è fantastico per lui. Ha la possibilità di andare più avanti, di giocare bene e così via, e io non ho questa possibilità”.
    Sulla velocità delle condizioni di gioco e sui suoi problemi: “Mi piace il campo, ma per me non è una questione di velocità o lentezza. È solo che a volte è troppo lento. Quando parlo di campi, è successo un Indian Wells, ho parlato più di lì. Quindi è diventata una grande storia, e ora me lo chiedete sempre. Ma ho parlato solo lì della questione… Quindi il campo penso fosse… buono. Sì, forse, quando dico un po’ troppo veloce, quando è il più veloce del tour, lo puoi sentire, lo possono sentire tutti, siamo un po’ sorpresi. Abbiamo bisogno di tempo per adattarci. Ma ho un problema più grande sul tour. I primi turni sono sempre molto duri per me, perché ora le partite che vincevo prima in due set, non ce la faccio più. Ogni partita che gioco devo combattere. Devo vincere 7-6 al terzo. E a volte perdo. Sì, questa è la realtà. Sono le mie più uscite al primo turno dal 2018, direi, o forse anche di più, sui campi in cemento. E c’è una ragione per questo”.
    Daniil continua sul punto di come la palla influisce negativamente sul suo tennis: “Da un lato non voglio essere quello che si lamenta quando perde al primo turno, ma ho fatto le semifinali a Pechino e i quarti a Shanghai. Ho perso solo contro Alcaraz e Sinner. Mi lamentavo anche lì, anche vincendo le partite. Come ho detto, ad alcuni giocatori piacerà questa palla, quindi capisco. Mi lamento perché mi svantaggia. Ma se prendi sei palle nuove dalla scatola, guardi attentamente e le fai rimbalzare, ci saranno sei palle diverse. Non credo che sia così che dovrebbe essere“.
    “Più importante condizione atletica o mentale? Tutto. Anche il tennis è importante. Fiducia… arriverà, non ho fiducia, ma cerco di costruirla, allenarmi, il tempo di allenamento che ho. Tutto è super importante. Quindi non so cosa sia più importante, perché sì, giochi contro giocatori duri. Se mentalmente sei come oggi, perdi 7-6 al terzo, forse fisicamente… beh, fisicamente non mi sentivo troppo male, ma fisicamente devi essere bravo perché giocherai contro giocatori che sono pronti fisicamente. E il tennis deve comunque essere in forma. Devi fare una risposta vincente quando serve, ecc. Quindi tutto è importante”.
    Ultima sua nota sul coaching, nuova regola dal prossimo anno: “Non lo so. Non penso che possa fare una grande differenza. Può fare qualche differenza, e a me va bene. Tipo, se un allenatore dice al mio avversario, servi di più sul suo diritto ora, è una partita di tennis. Va bene. Avrebbe potuto pensarci da solo. Se è il suo allenatore a dirglielo, non mi interessa. Per me, non è un problema. Non ho niente contro o a favore. Se non ci fosse, sarei felice. C’è, sono felice lo stesso”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Impresa di Popyrin: batte Medvedev a Bercy in tre set

    Alexei Popyrin AUS, 05.08.1999 – Foto Patrick Boren

    Alexei Popyrin continua la sua straordinaria stagione 2024 eliminando Daniil Medvedev dal Masters 1000 di Bercy dopo una battaglia di 2 ore e 33 minuti conclusa con il punteggio di 6-4, 2-6, 7-6(5). Per l’australiano, numero 24 ATP, si tratta della sesta vittoria contro un top 10 in questo 2024.
    Sul Court Central di Bercy, Popyrin ha mostrato grande carattere, specialmente nel set decisivo. Dopo essersi portato in vantaggio per 4-1 nel terzo parziale, ha visto Medvedev recuperare fino al 4-4. In quel momento cruciale, l’australiano ha salvato quattro palle break in un game che poteva cambiare le sorti del match.
    Nel tie-break finale, è stato un doppio fallo di Medvedev sul 5-4 per Popyrin a risultare decisivo, permettendo all’australiano di chiudere l’incontro e accedere agli ottavi di finale.Mentre Medvedev può ora concentrarsi sulle ATP Finals, Popyrin attende agli ottavi il vincente tra Giovanni Mpetshi Perricard e Karen Khachanov, in una parte del tabellone che si è improvvisamente aperta.
    ATP Paris Alexei Popyrin627 Daniil Medvedev [4]466 Vincitore: Popyrin ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 4*-3 4*-4 5-4* 6-4* df6-6 → 7-6D. Medvedev 15-0 30-15 ace 40-156-5 → 6-6A. Popyrin 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-4 → 5-5A. Popyrin 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace4-3 → 4-4A. Popyrin 0-15 15-15 15-30 15-40 30-404-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2A. Popyrin 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 4-1D. Medvedev0-30 15-30 15-40 30-40 df2-1 → 3-1A. Popyrin 0-15 15-15ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-5 → 2-6A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-4 → 2-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-15 df2-3 → 2-4A. Popyrin 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 40-A2-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2A. Popyrin 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1A. Popyrin 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 df A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df5-4 → 6-4A. Popyrin 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4D. Medvedev 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 40-30 ace 40-40 40-A df 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4A. Popyrin 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 df2-3 → 3-3A. Popyrin 15-0 30-0 40-0 ace1-3 → 2-3D. Medvedev 15-0 40-0 ace1-2 → 1-3A. Popyrin 15-0 15-15 15-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-1 → 1-2

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Medvedev qualificato per le ATP Finals

    La infografica dell’ATP

    Mancava solo la matematica certezza, adesso c’è anche quella: Daniil Medvedev si è qualificato per l’edizione 2024 delle Nitto ATP Finals, di scena a Torino dal 10 al 17 novembre. Sarà la sesta presenza consecutiva per il moscovita alla kermesse ATP di fine anno, si unisce ai già qualificati Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Alexander Zverev.
    Il 28enne russo ha vinto l’edizione 2020 delle Finals e disputato la finale nel 2021. Quest’anno non ha ancora alzato un trofeo (ne vanta 20 in carriera, curiosamente uno diverso dall’altro), ma si è guadagnato il posto a Torino con un’annata consistente, arricchita dalla finale agli Australian Open, dove è stato rimontato da Jannik Sinner dopo essersi portato in vantaggio di due set a zero. Il 2024 è la sua quarta stagione consecutiva in cui è arrivato in finale in un torneo del Grande Slam, anche se finora vanta un solo titolo, a US Open 2021, quando impedì a Djokovic di completare il Grande Slam stagionale battendolo in finale.
    Medvedev nel 2024 ha raggiunto le semifinali a Wimbledon, battendo il n.1 del mondo Sinner nei quarti, e la finale a Indian Wells (battuto da Alcaraz). Il russo vanta un record di 45 vittorie e 18 sconfitte in stagione, incluso sei semifinali. Alle ATP Finals, Daniil detiene un record di 11-9. L’anno scorso ha superato i gironi ed è stato sconfitto in semifinale da Sinner in tre set.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Daniil Medvedev rinuncia all’ATP 500 di Vienna. Ieri aveva perso nel torneo di Esibizione Six Kings Slam

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev non parteciperà alla prossima edizione dell’ATP 500 di Vienna (21-27 ottobre) la settimana prossima a causa di problemi fisici. Il russo soffre da qualche tempo di dolori alla spalla destra, disturbi di cui si è lamentato recentemente a Shanghai. Medvedev si ritira così dal torneo austriaco subito dopo la sua partecipazione all’esibizione saudita ‘Six Kings Slam’, dove è stato sconfitto da Jannik Sinner.
    (Clicca per vedere l’entry list) ATP 500 Vienna (MD) Inizio torneo: 21/10/2024 | Ultimo agg.: 17/10/2024 19:18Main Draw (cut off: 0 – Data entry list: 26/09/24 – Special Exempts: 0/0)

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    Sinner domina Medvedev al “Six Kings Slam”

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Senza storia la prima partita della ricchissima e molto discussa esibizione “Six Kings Slam” in corso in Arabia Saudita. Il n.1 del mondo Jannik Sinner ha battuto nettamente il russo Daniil Medvedev, come indica nettamente lo score di 6-0 6-3. Modesto anche lo spettacolo, troppo superiore il recente vincitore del Masters 1000 di Shanghai, che proprio nel torneo asiatico aveva impattato a 7 il bilancio degli head to head (in match ufficiali) contro il moscovita. Sinner è stato più efficace in ogni aspetto: intensità, colpi vincenti e servizio. Sinner in semifinale giocherà contro Novak Djokovic.
    Medvedev è stato annichilito nel primo set, non ha ricavato niente in risposta e nemmeno ha servito bene, crollando sotto 5-0 sotto i colpi potenti e precisi di un Sinner implacabile. Con i suoi primi bei punti del match, il russo nel sesto game è riuscito a ribaltare lo score, da 30-0 a 30-40, ma Jannik ha servito bene e annullato la palla break, chiudendo il set con il “bagel”.
    Nel secondo set Medvedev è partito con più intensità, ma è costretto a salvare palle break in ogni suo turno di battuta, mentre Sinner veleggia sicuro senza alcun problema. Sul 2 pari Daniil è di nuovo in crisi al servizio, si ritrova sotto 30-40 e concede il break all’italiano con un doppio fallo. Jannik continua la partita impeccabile, pochissimi errori e molti scambi intensi, consolida il vantaggio sul 4-2. Sul 4-3 Sinner ha il primo passaggio a vuoto del match, con tre errori affronta tre palle break sullo 0-40. Nel momento del pericolo, il n.1 sale in cattedra: annulla tutte le chance, regalando al pubblico anche una smorzata bellissima. Medvedev spreca anche una quarta palla break, arrivando male sotto rete e scaraventando malamente la racchetta a terra. Sinner non cede, vince anche il game più complicato dell’incontro per il 5-3. Medvedev furibondo non riesce nemmeno a spaccare la racchetta nonostante le ripetute botte sul terreno (niente oggi gli riesce!?!), mentre col rovescio Sinner disegna il campo, colpi imprendibili. Jannik chiude l’incontro al secondo match point, 6-3. Una partita mai in discussione, complessivamente deludente a livello di spettacolo, ma che conferma la forma splendida del n.1.
    Mario Cecchi

    Exhibit Exhibition Six Kings Slam Medvedev D.03 Sinner J.66 Vincitore: Jannik Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Medvedev D.3-5 → 3-6Sinner J.3-4 → 3-5Medvedev D.2-2 → 2-3Medvedev D.Medvedev D.2-2 → 3-2Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.Sinner J.2-1 → 3-1Sinner J.2-2 → 3-2Sinner J.2-2 → 3-2Sinner J.2-1 → 2-2Medvedev D.1-2 → 2-2Medvedev D.Medvedev D.2-1 → 2-2Medvedev D.1-1 → 2-1Medvedev D.15-40 30-40Medvedev D.0-40 15-401-2 → 2-2Medvedev D.Medvedev D.1-2 → 2-2Medvedev D.1-1 → 1-2Medvedev D.Medvedev D.1-1 → 2-1Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.15-30 15-40 1-1 → 2-1Sinner J.2-0 → 2-1Sinner J.1-0 → 2-0Sinner J.1-0 → 1-1Sinner J.1-1 → 2-1Sinner J.1-0 → 1-1Sinner J.1-0 → 2-0Medvedev D.1-0 → 2-0Medvedev D.Medvedev D.0-0 → 0-1Medvedev D.15-30 15-40 30-40Medvedev D.Medvedev D.0-1 → 1-1Medvedev D.Medvedev D.1-0 → 1-1Medvedev D.Medvedev D.0-0 → 0-1Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.0-1 → 1-1Medvedev D.0-0 → 0-1Medvedev D.Medvedev D.0-0 → 1-0Medvedev D.ServizioSvolgimentoSet 1Risultato1-6 → 1-7Risultato0-6 → 1-6Risultato0-7 → 1-7Risultato0-7 → 1-7Risultato0-7 → 1-7Risultato0-6 → 1-6Risultato0-6 → 0-7Risultato0-7 → 1-7Risultato0-6 → 0-7Risultato1-6 → 1-7Risultato0-6 → 0-7Risultato0-6 → 1-6Risultato0-7 → 1-7Risultato0-6 → 0-7Risultato1-6 → 1-7Risultato0-6 → 1-6Risultato0-7 → 1-7Risultato0-6 → 0-7Risultato0-7 → 1-7Risultato0-7 → 1-7Risultato0-6 → 1-6Risultato0-6 → 1-6Sinner J.0-5 → 0-6Risultato0-6 → 1-6Sinner J.0-5 → 0-6Sinner J.0-5 → 0-6Sinner J.0-5 → 0-6Sinner J.1-5 → 1-6Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.0-5 → 1-5Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.40-40 40-A0-4 → 1-4Medvedev D.Medvedev D.0-4 → 0-5Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.1-4 → 1-5Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.0-4 → 1-4Medvedev D.Medvedev D.0-5 → 1-5Medvedev D.Medvedev D.1-4 → 1-5Medvedev D.0-30 15-30Medvedev D.1-4 → 1-5Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.0-4 → 1-4Sinner J.0-4 → 1-4Sinner J.0-3 → 0-4Sinner J.0-4 → 1-4Sinner J.0-3 → 0-4Medvedev D.0-2 → 0-3Medvedev D.15-30 15-40Medvedev D.Medvedev D.1-2 → 1-3Medvedev D.0-2 → 1-2Medvedev D.Medvedev D.1-2 → 1-3Sinner J.1-1 → 1-2Sinner J.0-1 → 1-1Sinner J.0-1 → 1-1Medvedev D.Medvedev D.0-1 → 1-1Medvedev D.40-40 40-AMedvedev D.Medvedev D.Medvedev D.0-1 → 1-1Medvedev D.Medvedev D.Medvedev D.0-1 → 1-1Medvedev D.0-30 15-30 15-40 LEGGI TUTTO