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    F1, GP Arabia Saudita. Domenicali: “Guerra? Questione di definizioni”

    JEDDAH – Dopo la grande paura del venerdì, il weekend del GP di Arabia Saudita 2022 di Formula 1 è ripreso senza inconvenienti, e, dopo le qualifiche del sabato, la gara si svolgerà come da programma. Infatti, l’attacco terroristico ad uno stabilimento Aramco ad appena 20 km dal circuito, aveva portato piloti, team e organizzatori ad un confronto di quattro ore per decidere se proseguire o meno. La decisione, appunto, è stata quella di continuare, non senza polemiche. Ma “nessuno può giudicare la nostra moralità, ad essere sinceri”, si difende Stefano Domenicali nelle parole raccolte da Sky Uk. Il numero 1 del Circus ha poi ribadito: “La nostra posizione, che è quella che è sempre stata, è che quello che stiamo facendo avrà un impatto positivo a livello politico sia per le nostre vite che in generale. Queste sono le considerazioni che faremo sempre per il nostro futuro nello sport, ovunque nel mondo. È una questione di definizioni. Possiamo definire un attacco terroristico una guerra? Stiamo parlando di sport. Naturalmente non metteremo mai in pericolo la sicurezza della nostra gente. Non dobbiamo agire mossi dall’emozione del momento, e lo dico perché a me per primo aver visto il fumo nero nell’aria mi ha ricordato cose che stiamo vedendo attualmente in tv. Dobbiamo far prevalere la razionalità”.
    “In Arabia, passi avanti nello sport” 
    Domenicali ha poi offerto alcune riflessioni sul Paese ospitante: “Non dobbiamo dimenticare una cosa: questo paese con lo sport sta facendo un importante passo avanti. Le risorse che stanno riversando per fare un passo avanti sono evidenti. Non dimentichiamoci che fino a due anni fa, le donne non potevano neppure guidare, mentre ora le troviamo in griglia, a tifare e vedere il nostro sport. Stanno cambiando molto nelle loro leggi per far sì che queste cose avvengano e dobbiamo considerare tutto questo. Noi non vogliamo fare politica, ma crediamo di ricoprire un ruolo molto importante nella modernizzazione dell’Arabia Saudita e vogliamo tenere questo aspetto al centro della nostra agenda”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Non si vedeva da tempo un'intensità così alta”

    ROMA – Charles Leclerc e Max Verstappen ruota a ruota nel Gran Premio del Bahrain è forse il segnale che si è aperta la nuova era della Formula 1. Macchine differenti tra loro, ma che se la giocano all’ultimo cavallo vapore. La rivoluzione tecnica quindi per ora è promossa e Stefano Domenicali, numero uno del Circus, sottolinea questo aspetto ai microfoni di “Sky Sport”: “La sfida tecnologica è di nuovo al centro. La gente diceva che la F1 si sarebbe appiattita con vetture tutte uguali. Io sono nel Circus F1 dal 1991 la diversità non è mai stata così diffusa da un punto di vista tecnico e tecnologico e da tempo non si vedeva un’intensità di questo livello”.
    Le parole di Domenicali
    “Credo – ha continuato Domenicali – che sarà un campionato con la stessa tensione vissuta l’anno scorso ad Abu Dhabi. Ma già alla prima gara ho perso il conto dei sorpassi”, Il nuovo regolamento è stato redatto da Stefano Domenicali con la preziosa collaborazione del managing director, Ross Brawn. Finora il tutto non ha deluso le aspettative e lo spettacolo non è mancato. Il ritorno alla vittoria della Ferrari, capace addirittura di iniziare con una storica doppietta, ha dato quel pizzico di straordinarietà in più alla prima gara della nuova era della Formula 1, con Domenicali che si congratula con quella che è stata la sua ex scuderia: “Per il campionato è speciale avere un team così unito. I miei complimenti a Binotto, ai piloti e a tutto lo staff Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    Domenicali promuove la nuova F1: “Un'intensità così non si vedeva da tempo”

    ROMA – Il duello tra Charles Leclerc e Max Verstappen dopo la prima sosta ai box del Gran Premio del Bahrain è forse il simbolo della nuova epoca della Formula 1. Due concetti di macchina molto diversi tra loro che se la giocano al centimetro. La rivoluzione tecnica quindi per ora è promossa e Stefano Domenicali, numero uno del Circus, sottolinea questo aspetto ai microfoni di “Sky Sport”: “La sfida tecnologica è di nuovo al centro. La gente diceva che la F1 si sarebbe appiattita con vetture tutte uguali. Io sono nel Circus F1 dal 1991 la diversità non è mai stata così diffusa da un punto di vista tecnico e tecnologico e da tempo non si vedeva un’intensità di questo livello”.
    Sulla Ferrari
    “Credo – ha continuato Domenicali – che sarà un campionato con la stessa tensione vissuta l’anno scorso ad Abu Dhabi. Ma già alla prima gara ho perso il conto dei sorpassi”, Il nuovo regolamento è stato redatto da Stefano Domenicali con la preziosa collaborazione del managing director, Ross Brawn. Finora il tutto non ha deluso le aspettative e lo spettacolo non è mancato. Il ritorno alla vittoria della Ferrari, capace addirittura di iniziare con una storica doppietta, ha dato quel pizzico di straordinarietà in più alla prima gara della nuova era della Formula 1, con Domenicali che si congratula con quella che è stata la sua ex scuderia: “Sicuramente mi ha fatto piacere, per Binotto, per i piloti e per tutti gli addetti ai lavori. Per il campionato è speciale vedere una squadra così unita”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Non basta pedigree, circuiti storici devono saper stare al passo”

    ROMA – Tra poche ore prenderanno finalmente il via le qualifiche del Bahrain, che determineranno la griglia di partenza della prima gara della stagione 2022 di F1. Comincia una nuova era del Circus, con il nuovo regolamento al centro del dibattito e della curiosità degli appassionati per capire come cambieranno gli equilibri in pista; ma non solo, perché il processo di evoluzione e rinnovamento della F1 riguarda anche un nuovo approccio nella ricerca di nuovi mercati, che si traduce ad esempio in nuovi possibili Gran Premi in nuovi Paesi. Il limite auto imposto di 25 gare è quasi stato raggiunto, tanto che “presto le scelte che stiamo facendo verranno annunciate, ed aspettatevi dei nuovi Gran Premi”, dichiara Stefano Domenicali facendo riferimento alla necessità di coniugare circuiti storici e, appunto, la disputa di gare in Paesi nuovi. Il presidente e CEO della F1, nelle parole riportate da Motorsport.com, ha infatti sottolineato: “L’arrivo di offerte da parte di nuovi promotori comporta un vantaggio per la piattaforma Formula 1, ed è quello di obbligare gli organizzatori dei Gran Premi tradizionali a innalzare il loro livello qualitativo, in termine di offerta al pubblico, di infrastrutture e gestione dell’evento. Ormai non basta più avere un pedigree, bisogna anche dimostrare di stare al passo. Alla fine sono i piloti che fanno crescere l’interesse per questo sport nei loro paesi, l’abbiamo visto in Brasile, in Spagna e ci sono molti altri esempi. Dalla Cina abbiamo avuto nuove richieste per ospitare un Gran Premio, e Zhou deve ancora disputare la sua prima gara”. 
    “Vanno trovate giuste soluzioni sul budget cap” 
    Domenicali ha posto l’attenzione anche sul tema del budget cap, altro punto molto scottante e determinante per lo sviluppo da parte delle Scuderie lungo la stagione: “Oggi non basta verificare solo il fronte tecnico, ma serve anche un severo controllo finanziario, e per questo la Federazione Internazionale si sta attrezzando per essere ancora più robusta nel suo ruolo di garante. Il secondo punto è quello relativo ad alcune variabili che al momento del varo del regolamento finanziario erano difficili da prevedere. L’inflazione sta andando in una direzione non preventivabile, ed anche i costi di trasporto nelle ultime settimane sono saliti in modo difficile da prevedere. Ci saranno delle discussioni per trovare le giuste soluzioni, tenendo sempre al centro il principio che deve garantire a tutti la stessa disponibilità”.
    Il rinnovamento e la ricerca di un pubblico più giovane passano anche da iniziative come la serie Drive To Survive, che ha pure sollevato diverse critiche anche da parte degli stessi protagonisti nel paddock: “È indubbio che il progetto Netflix abbia avuto un effetto inclusivo di grande successo. Per accendere l’interesse di un pubblico nuovo è stato usato un linguaggio che in alcuni frangenti ha puntato sulla drammatizzazione del racconto”, spiega Domenicali. Che alle accuse di creare una realtà “parallela” risponde: “Un pilota che rifiuta di partecipare perché ritiene di non essere rappresentato nel modo corretto, non si pone in modo costruttivo. Parleremo anche con Netflix, perché è necessario che il racconto non si allontani dalla realtà, altrimenti non ci sta più bene. Dobbiamo fare in modo che un progetto che ha confermato di avere un traino eccezionale abbia un linguaggio accattivante senza che ciò stravolga l’immagine ed il significato dello sport che viviamo quotidianamente”. LEGGI TUTTO

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    F1: Briatore torna nel Circus con il ruolo di “Brand Ambassador”

    ROMA – Flavio Briatore fa il suo ritorno in Formula 1, dove ricoprirà il ruolo di “Brand Ambassador”. Per l’ex Renault, quindi, un ruolo da collante tra il Circus con i promotori e i partner attuali e potenziali. Già in mattinata erano arrivate le indiscrezioni del “De Telegraaf”, il quale citava un portavoce della Formula 1 che afferma: “Flavio Briatore continuerà, nella veste di ambasciatore di lunga data del Mondiale, a sostenerci nelle relazioni con promotori e sponsor, attuali e potenziali, e nella ricerca di nuove partnership commerciali, in modo da poter far crescere ancor più il nostro sport”.
    Domenicali e Briatore
    Un ruolo, dunque, lontano dall’asfalto e più vicino alla scrivania per Briatore, che nel 2012 è stato riabilitato dalla FIA. L’imprenditore piemontese aveva infatti dato il via al “crashgate” nel 2008: una mossa per favorire la vittoria di Alonso del Gp di Singapore, con l’ordine a Nelson Piquet Jr. di schiantarsi contro le barriere e congelare la gara con la safety car. Acqua sotto i ponti ormai, visto il suo incontro con il presidente della Formula 1, Stefano Domenicali, nell’ottobre scorso. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Gp di Imola è la storia del nostro sport”

    ROMA – È ufficiale: l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola sarà nel calendario della Formula 1 fino al 2025. L’accordo, rivelato ieri sera, è stato reso noto dallo stesso Circus, che riporta anche le parole del suo presidente Stefano Domenicali, che commenta così il rinnovo del Gran Premio dell’Emilia Romagna : “Imola è un circuito iconico ed è parte della nostra storia, specie da quando ha ospitato due gare durante la pandemia. È un momento d’orgoglio per i fan italiani vedere questo fantastico circuito nei calendari del futuro. Voglio ringraziare tutte le autorità e coloro che hanno permesso la realizzazione di questo accordo. Non vediamo l’ora di tornare ad Imola ad aprile (22-24 aprile, ndr) per emozionare i nostri fan”.
    Le parole di Sticchi Damiani
    Nella nota diramata dal sito ufficiale della Formula 1 ci sono anche le dichiarazioni di Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI (Automobile Club d’Italia): “Imola è la storia, un forte legame che parte dal territorio e che arriva al mondo dei motori: ha meritato questo riconoscimento. Non si tratta solo di un grande successo per l’Italia, ma anche di un arricchimento per il Circus, che da diversi anni conferma nel proprio calendario una delle gare più difficili, ma anche la più grande e la più amata. Ringrazio tutta l’ACI, che è riuscita a raggiungere l’obiettivo con i diversi enti locali. Tra tutti, vorrei sottolineare il lavoro della Regione Emilia Romagna e del suo presidente, Stefano Bonaccini”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Rinnovo del Gp di Imola deve essere un orgoglio per l'Italia”

    ROMA – Ora è certezza: l’autodromo internazionale di Imola “Enzo e Dino Ferrari”  farà parte della Formula 1 fino al 2025. L’accordo, rivelato ieri sera, è ora stato reso noto dallo stesso Circus, che riporta anche le parole del suo presidente Stefano Domenicali, che commenta così il rinnovo del Gran Premio dell’Emilia Romagna : “Imola è un circuito iconico ed è parte della nostra storia, specie da quando ha ospitato due gare durante la pandemia. È un momento d’orgoglio per i fan italiani vedere questo fantastico circuito nei calendari del futuro. Voglio ringraziare tutte le autorità e coloro che hanno permesso la realizzazione di questo accordo. Non vediamo l’ora di tornare ad Imola ad aprile (22-24 aprile, ndr) per emozionare i nostri fan”.
    Il commento di Sticchi Damiani
    Nella nota diramata dal sito ufficiale della Formula 1 ci sono anche le dichiarazioni di Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI (Automobile Club d’Italia): “Imola è la storia, un forte legame che parte dal territorio e che arriva al mondo dei motori: ha meritato questo riconoscimento. Non si tratta solo di un grande successo per l’Italia, ma anche di un arricchimento per il Circus, che da diversi anni conferma nel proprio calendario una delle gare più difficili, ma anche la più grande e la più amata. Ringrazio tutto l’Automobile Club d’Italia, che ha raggiunto l’obiettivo, anche grazie ai diversi enti locali. In particolare vorrei sottolineare il lavoro svolto da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bahrain confermato: Gran Premio a Sakhir fino al 2036

    ROMA – Ora è ufficiale: il Gran Premio del Bahrain sarà una tappa della Formula 1 fino al 2036. È lo stesso Circus a rendere noto l’accordo fra Stefano Domenicali, presidente e CEO del Mondiale, e il comitato organizzatore del Gran Premio. Le infrastrutture che ruotano attorno al circuito sono state – si legge nella nota ufficiale della F1 – “oggetto di ulteriori investimenti”. In particolare ad essere migliorata sarebbe l’efficienza energetica del circuito, che sarà alimentato con il 100% di elettricità derivata da fonti rinnovabili. “Il Bahrain International Circuit – ha detto Domenicali – offrirà, oltre alle corse, emozioni ancora più incredibili per i tifosi”.
    La F1 in Medio Oriente
    “È dal 2004 – ha continuato Domenicali – che corriamo qui e non vediamo l’ora di tornarci per l’inizio del Mondiale 2022 (18 marzo, ndr), l’inizio di una nuova era. Il Bahrain è stato il primo paese del Medio Oriente ad accogliere la Formula 1 ed è molto speciale per noi. Voglio ringraziare personalmente Sua Altezza il Principe Salman e il suo team per la loro dedizione e il duro lavoro”. Salman bin Isa Al Khalifa, amministratore delegato del circuito internazionale del Bahrain, ha invece aggiunto: “Siamo orgogliosi di aver avuto un ruolo nella storia della F1. In Medio Oriente il Motorsport sta avendo una crecita importante, specie fra i giovani che sempre di più si appassionano alla Formula 1”. LEGGI TUTTO