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    ATP 250 Eastbourne: Sonego più forte di Marozsan e della… bufera

    Lorenzo Sonego

    Nel rulebook del tennis c’è un po’ di tutto, non un regola in caso di forte vento. Si gioca sempre, a meno che il giudice arbitro del torneo non reputi le condizioni estreme o addirittura pericolose. Eastbourne è un posto meraviglioso, ma ha una controindicazione: siamo sul mare e spesso qua il vento della Manica è il padrone di casa. Non esattamente quel che ci si augura per una partita di tennis, che può diventare un vero incubo in giornate come quella odierna, dove Lorenzo Sonego è stato più forte e soprattutto più bravo di Fabian Marozsan a gestire delle folate micidiali sull’erba dell’ATP 250 precedente ai Championships. Il torinese gioca una partita intelligente, pratica, riuscendo a servire con precisione e attenzione e anche gestire meglio i rari colpi di scambio rispetto al magiaro, apparso totalmente in balia degli elementi e delle traiettorie più sicure dell’azzurro. Finisce 6-2 6-4, un match senza storia che qualifica Sonego al secondo turno, dove trova Ugo Humbert, venti nel ranking, quarto nel seeding e giocatore assai più attrezzato del magiaro al tennis sui prati.
    Forse con meno disturbo del vento poteva esserci più partita, e più spettacolo. Tuttavia è da considerare anche quanto il tennis di Lorenzo si adatti bene all’erba, una superficie che conosce alla perfezione e sulla quale ha ottenuto buonissimi risultati, incluso il suo primo titolo ATP ad Antalya (2019), mentre quanto poco si confà al gioco di Marozsan, tennista che vive di sensazioni sulla palla, impatti in anticipo con timing perfetto. Già l’erba in sé rende questo tipo di gioco non facile; nella bufera di Eastbourne è stato di fatto disarmato, e si è notato fin dai primi game uno scoramento totale, quasi che non ci credesse nemmeno viste le difficoltà di adattarsi a tutto. Sonego invece è stato assolutamente perfetto nel giocare un tennis ridotto all’osso ma coerente con quel che passava il convento. Invece di sparare pallate a tutta col servizio, dopo un game ha scelto in modo intelligente di giocare quasi solo prime palle a 3/4 di velocità, perlopiù slice e con buon margine, per tenerla in gioco e così non rischiare il doppio fallo sulle seconde; inoltre con queste folate assurde trovare ritmo e continuità in scambio non era possibile, quindi via ad attaccare col diritto dal centro, anche qua sempre con un buon metro di margine, e anche affidarsi il back di rovescio già frequentemente di quanto faccia di solito, visto che il suo controllo sul lato sinistro nell’impatto a tutto braccio è meno sicuro. Con un avversario falloso e poco convinto, sbagliare il meno possibile era la tattica vincente, Lorenzo è stato bravo ad eseguirla e portare a casa un successo meritato.
    È piaciuta l’attitudine di Sonego, come non si sia fatto innervosire dal contesto molto difficile, riuscendo ad ottimizzare la maggior parte delle giocate. Bravo anche a buttarsi a rete il prima possibile, come gli “Aussie” d’antan, con l’ultimo che arrivava a rete costretto a pagare da bere a tutti… Lorenzo ha gestito piuttosto bene volée nemmeno facili, e soprattutto ha fatto sentire al rivale la sua miglior adattabilità. Marozsan non è esattamente un grande fighter, c’ha creduto fin troppo poco e bravo è stato “Sonny” a non dargli né appigli, né speranze. Al secondo turno c’è Humbert, giocatore mancino di grande qualità che avrà altre armi rispetto all’ungherese. Sperando che il vento si sposti altrove a portare la sua brezza rinfrescante…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Eastbourne è una località di mare, molto affascinante. C’è una controindicazione: il vento! La partita inizia sotto folate incredibilmente forti, non è affatto facile controllare la traiettoria dei colpi. La gestisce meglio Sonego all’avvio, che vince un gran scambio col diritto e sul 15-40 approfitta di un errore di rovescio di Marozsan, strappando un break immediato. Serve bene Lorenzo, il magiaro quasi non la vede, 2-0. Parlare di qualità di gioco con queste condizioni estreme è quasi un paradosso. si cerca di tenerla in campo e accelerare i tempi, visto che si deve improvvisare e sperare che la palla non venga porta via. Se si serve bene, rispondere è una chimera. Marozsan trova le misure con la prima palla e muove lo score (2-1). L’azzurro commette doppio fallo col vento a favore e adatta la sua prima palla abbassando la velocità e scegliendo uno slice di controllo, che comunque scivola via. Ai vantaggi, 3-1 Sonego. Il torinese è bravo a trovare alcune diritti dal centro sul rovescio dell’ungherese che sembra in discreta difficoltà a trovare impatti sicuri. Un doppio fallo di mezzo metro costa a Fabian un altro 15-40. Risposta solida di “Sonny”, in rete il diritto di Marozsan e altro break, 4-1 Sonego, poi bravo a giocare con buon margine di sicurezza e pronto ad aggredire dopo un servizio in gioco, per il 5-1. Il 25enne di Budapest è in enorme difficoltà nel gestire i suoi colpi, li gioca di timing, in anticipo ed è terribilmente difficile farlo oggi. Vince un altro game di servizio (5-2), poi Sonego chiude comodamente il set 6-2. Ha ceduto solo 6 punti nei turni di battuta. Solido.
    Marozsan inizia il secondo set come ha finito il primo: male. Si porta 40-15 ma Sonego tira un gran cross di diritto e poi Fabian pur scivola, concedendo una palla break che gestisce malamente con un diritto centrato talmente male che quasi rimbalza nella sua lato di campo. Break per Lorenzo, che “veleggia” (in tutti i sensi!) col vento in poppa avanti di un set e servendo sull’1-0. Sul 30-15 arriva il primo lungo scambio del match, pure rocambolesco, con un pizzico di fortuna lo vince Marozsan. Arriva anche un doppio fallo che costa a Lorenzo la prima palla break da salvare. La gioca con i punti pregiati del suo repertorio: servizio esterno preciso, tre passi a sinistra e diritto inside out vincente in contro piede. Segue il miglior colpo del match di Fabian, passante di rovescio su palla bassa che punisce un attacco non così profondo del nostro giocatore, e PB #2. Marozsan spreca, brutta risposta a metà rete. Scuote la testa. 2-0 Sonego. A differenza del primo set, Marozsan non cede di schianto, cerca di restare aggrappato alla partita servendo meglio. Davvero inusuale lo scambio che apre il sesto game, un festival del back, anche col diritto, ed è Sonego il primo a mandarne uno out. Poi è bravissimo il piemontese a ritrovare il centro del campo dopo esser stato sbattuto nell’angolo e quindi correre avanti, punto per niente banale e giocato alla grande. Garibaldino, in pieno Sonego-Style. (4-2). Non ci sono grandi emozioni, la partita avanza stancamente con tanti errori e qualche giocata più solida dell’italiano, che lo porta sul 5-3. Marozsan con un paio di buone prime palle si porta 5-4, Sonego serve per il match. Il vento è ancor più impetuoso, più volte si interrompe alla battuta, ma sul 30-15 trova un diritto profondissimo che sbaraglia il magiaro e gli vale il match point. Finisce qua, rovescio in rete di Marozsan. Bene così. Avanti tutta, e con ‘sto vento in poppa…

    Fabian Marozsan vs Lorenzo Sonego ATP Eastbourne Fabian Marozsan24 Lorenzo Sonego66 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6F. Marozsan 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-5 → 4-5L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5F. Marozsan 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4F. Marozsan 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-3 → 2-3L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3F. Marozsan 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace0-2 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 0-2F. Marozsan 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-152-5 → 2-6F. Marozsan 15-0 15-15 df 30-15 40-151-5 → 2-5L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-151-4 → 1-5F. Marozsan 0-15 15-15 15-30 15-40 df1-3 → 1-4L. Sonego 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 df A-401-2 → 1-3F. Marozsan 15-0 30-0 40-0 40-150-2 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 0-2F. Marozsan 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    Statistica
    Marozsan 🇭🇺
    Sonego 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    242
    297

    Ace
    2
    1

    Doppi falli
    2
    3

    Prima di servizio
    39/52 (75%)
    32/54 (59%)

    Punti vinti sulla prima
    24/39 (62%)
    27/32 (84%)

    Punti vinti sulla seconda
    5/13 (38%)
    12/22 (55%)

    Palle break salvate
    0/3 (0%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    199km/h (123 mph)
    208km/h (129 mph)

    Velocità media prima
    178km/h (110 mph)
    183km/h (113 mph)

    Velocità media seconda
    157km/h (97 mph)
    165km/h (102 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    61
    233

    Punti vinti su prima di servizio
    5/32 (16%)
    15/39 (38%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    10/22 (45%)
    8/13 (62%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    3/3 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    8/16 (50%)
    10/13 (77%)

    Vincenti
    9
    19

    Errori non forzati
    29
    23

    Punti vinti al servizio
    29/52 (56%)
    39/54 (72%)

    Punti vinti in risposta
    15/54 (28%)
    23/52 (44%)

    Totale punti vinti
    44/106 (42%)
    62/106 (58%) LEGGI TUTTO

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    Fonseca accende la “Torcida”, ma non basta a battere Marozsan

    Fabian Marozsan – Foto Getty Images

    C’era grande attesa al Foro Italico per il debutto del talento Joao Fonseca, ma la “Torcida” brasiliana, accesa da molti colpi vincenti del nativo di Rio, non è bastata a portarlo sino al successo e così guadagnarsi un bel secondo turno contro Rublev. Fabian Marozsan ha vinto una bella partita, giocata ad altissima velocità e ricca di colpi vincenti, per 6-3 7-6(4) sulla nuova SuperTennis Arena, costruita all’interno dell’iconico Stadio dei Marmi, tempio dedicato all’atletica. Marozsan, che al Masters 1000 di Roma divenne famoso due anni fa battendo Alcaraz, è sceso in campo col piede giusto e ha spesso condotto gli scambi forte della sua eccellente qualità d’impatto, in particolare col rovescio, colpo con il quale ha retto le bordate “inside out” di Fonseca e costruito schemi offensivi di grande qualità. Sempre col rovescio, ma di tocco, Fabian ha accarezzato la palla con molte palle corte che hanno sorpreso il brasiliano, davvero poderoso in spinta ma non così rapido nella corsa in avanti.
    Marozsan ha condotto il primo set alla sua velocità, aprendo l’angolo nel palleggio ed entrando molto bene nella palla del rivale, tanto da provocarne tanti, troppi errori. Fonseca infatti col diritto nella prima parte del match è stato troppo falloso, ha esagerato nella spinta affidandosi alla pura potenza, invece di provare a spezzare il ritmo al magiaro con palle più lavorate e difficili da impattare con anticipo.
    Sotto di un set e di un break, il match pareva in pugno per Marozsan ma all’improvviso è arrivata una reazione leonina di Fonseca, anche grazie all’incessante tifo dei suoi tanti connazionali sugli spalti. Con un rovescio lungo linea clamoroso Joao ha strappato un contro break e lì si è acceso, iniziando un’altra partita, in comando con una potenza incontenibile. Accelerazioni da ogni dove e tantissimi punti vincenti, ma nonostante ora sia lui a menare le danze non riesce a strappare il break nell’ottavo game, nonostante tre chance. Fonseca annulla una palla break sul 5 pari, e vince un game fiume, ma nel tiebreak Marozsan è più ordinato e si prende con merito una vittoria su di un futuro campione, ma con ancora tante cose da imparare sulla gestione del punto e anche delle emozioni.
    ATP Rome Fabian Marozsan67 Joao Fonseca36 Vincitore: Marozsan ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 2-2* df 3*-2 df 4*-2 5-2* 5-3* 6*-3 6*-46-6 → 7-6F. Marozsan 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6J. Fonseca 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-405-5 → 5-6F. Marozsan4-5 → 5-5J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-4 → 4-5F. Marozsan 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 4-4J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-3 → 3-4F. Marozsan 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df3-2 → 3-3J. Fonseca 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 3-2F. Marozsan 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1J. Fonseca 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 2-1F. Marozsan 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Fonseca 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Marozsan 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace5-3 → 6-3J. Fonseca 0-15 30-15 40-155-2 → 5-3F. Marozsan 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-2 → 5-2J. Fonseca 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2F. Marozsan 15-0 ace 30-0 40-03-1 → 4-1J. Fonseca 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-402-1 → 3-1F. Marozsan1-1 → 2-1J. Fonseca 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-0 → 1-1F. Marozsan 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Hangzhou: brutta sconfitta di Nardi contro Marozsan

    Luca Nardi

    Prestazione scadente e pesante sconfitta per Luca Nardi nel primo turo dell’ATP 250 di Hangzhou. Il pesarese è battuto per 6-0 6-2 da Fabian Marozan in soli 70 minuti, totalmente dominati dal magiaro, più rapido, intenso e preciso dell’azzurro. Si può dire che non c’è stata partita. Purtroppo Luca è entrato in campo molto male, scarico di energia, lento nell’attivarsi con i piedi nella ricerca della palla, poco intenso nella spinta e ancor meno preciso. In questo quadro a tinte fosche, pure il servizio l’ha affossato con numeri davvero pessimi: 8 doppi falli e solo il 45% di punti vinti con la prima palla in campo. Dopo aver perso 8 game di fila, Nardi ha finalmente iniziato a centrarsi nei colpi ed attivarsi sul campo. Ha interrotto l’emorragia strappando un break al rivale e iniziando a tenere nello scambio, con qualche cambio di ritmo interessante. Purtroppo quando si sperava in una possibile inversione di rotta, Luca è di nuovo incappato in un turno di battuta negativo servendo sotto 3 giochi a 2, con un paio di scelte di gioco errate che hanno mandato di nuovo avanti Marozsan 4-2, chiudendo di fatto l’incontro.
    Non c’è niente da salvare per Nardi. È partito male e non è riuscito a trovare una reazione, sia tecnica che emotiva. Marozsan alla fine ha solo giocato una partita ordinata, attento a tenere la palla in gioco con buon ritmo, approfittando dei tanti errori e poca energia dell’azzurro.

    Marozsan with a plan 🗺️
    Fabian Marozsan gets past Nardi 6-0 6-2 to become the first man ever to win at the #HangzhouOpen 💪 pic.twitter.com/vYDKefmqFv
    — Tennis TV (@TennisTV) September 18, 2024

    Nardi inizia il match con un’energia decisamente inferiore a quella di Marozsan. Il pesarese è più falloso sotto le accelerazioni profonde del magiaro. Luca concede tre palle break (non consecutive) nel suo primo turno di servizio, e la terza gli è fatale, con un brutto doppio fallo (la palla si incassa a mezza rete). Marozsan è sotto al 50% di prime palle, Nardi ne approfitta con un paio di risposte efficaci e si porta 30-40, ma Marozsan è rapido nel correre a rete e chiudere la porta di volo, annullando la palla del contro break. 12 minuti e 3-0 per l’ungherese. Luca scuote la testa dopo aver commesso un altro doppio fallo sul 30 pari, errore che gli costa un’altra palla break da difendere. Poco reattivo con i piedi, subisce le pallate profonde del rivale, che provocano prima una “stecca” del marchigiano, con la palla che resta in campo, poi l’errore nel colpo successivo. 4-0 Marozsan, padrone del campo e dei tempi di gioco contro un Nardi in grossa difficoltà ad attivarsi ed entrare in partita. Fabian trova un Ace e chiude il quinto game con un rovescio profondo che manda in tilt il diritto dell’italiano. 5-0, 19 minuti. Terribile questo dato: 0 vincenti e 14 errori. Nardi trova finalmente un’accelerazione di diritto lungo linea di qualità, primo bel punto della sua partita, ma il game si complica tra il quarto doppio fallo e altri errori. Appena Marozsan trova ritmo e profondità, Nardi non regge. Un rovescio lungo ai vantaggi costa all’italiano il set point da difendere. Lo annulla con un diritto vincente, il primo della sua partita. Il set “horror” di Nardi si chiude con un 6-0, col quinto doppio fallo. 2 vincenti e 23 errori.
    All’avvio del secondo set purtroppo la musica non cambia per il pesarese. Stecca un altro diritto nel suo primo turno di servizio, poi un doppio fallo, sembra non sentire affatto la palla oggi, come sul diritto successivo inside out che gli scappa di mezzo metro. Marozsan si prende il quarto break di fila e 2-0 alla seconda palla break, imponendo un gran ritmo che alla fine stronca la resistenza dell’azzurro. Nardi nel terzo game inizia a tenere di più la palla in campo, e finalmente il magiaro sbaglia un paio di colpi. C’è una palla break per Nardi, si butta a rete con buon timing ma Fabian trova un lob di diritto ottimo. Si partita si è un minimo accesa, scambi più lunghi e un Nardi più consistente nello scambio, che vince il primo game del match, un break strappato vincendo una schermaglia sotto rete alla seconda chance. 2-1. Luca rimonta da 0-30 e con un tennis finalmente più rapido e aggressivo impatta lo score sul 2 pari. Non il miglior Nardi, ma almeno adesso porta in campo energia, spinge e scatta con buona rapidità. Il servizio però continua a penalizzarlo, il settimo doppio fallo lo condanna allo 0-30 nel sesto game. Marozsan tocca una bella smorzata che gli vale 0-40. Pure Luca trova una palla corta precisa e annulla la prima chance, ma rovina tutto con l’ottavo doppio fallo, 4-2 Marozsan. Purtroppo la ripresa di Nardi è durata l’arco di pochi minuti. Il magiaro si porta 5-2 e e 0-30 in risposta, a due punti dalla vittoria. Il match point arriva con un tentativo di smorzata di Luca che quasi non arriva nemmeno a rete, 30-40. Marozsan chiude subito, con un rovescio profondo che Nardi non contiene. 6-2. Una sconfitta brutta, nettissima.
    Marco Mazzoni

    Nardi – Marozsan ATP Hangzhou Luca Nardi02 Fabian Marozsan [7]66 Vincitore: Marozsan ServizioSvolgimentoSet 2L. Nardi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-402-5 → 2-6F. Marozsan 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5L. Nardi 0-15 0-30 df 0-40 15-40 df2-3 → 2-4F. Marozsan 30-0 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3L. Nardi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2F. Marozsan 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-2 → 1-2L. Nardi 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2F. Marozsan 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A df0-5 → 0-6F. Marozsan 15-0 30-0 40-0 ace0-4 → 0-5L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df0-3 → 0-4F. Marozsan 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-2 → 0-3L. Nardi 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 40-A df0-1 → 0-2F. Marozsan0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 Nardi
    🇭🇺 Marozsan

    Punteggio servizio
    153
    285

    Ace
    0
    2

    Doppi falli
    8
    0

    Percentuale prime di servizio
    67% (38/57)
    58% (25/43)

    Punti vinti con la prima
    45% (17/38)
    68% (17/25)

    Punti vinti con la seconda
    32% (6/19)
    72% (13/18)

    Palle break salvate
    50% (6/12)
    67% (2/3)

    Giochi di servizio giocati
    7
    7

    Punteggio risposta
    107
    259

    Punti vinti in risposta sulla prima
    32% (8/25)
    55% (21/38)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    28% (5/18)
    68% (13/19)

    Palle break convertite
    33% (1/3)
    50% (6/12)

    Giochi di risposta giocati
    7
    7

    Punti vinti a rete
    60% (3/5)
    50% (3/6)

    Vincenti
    9
    9

    Errori non forzati
    44
    19

    Punti vinti al servizio
    40% (23/57)
    70% (30/43)

    Punti vinti in risposta
    30% (13/43)
    60% (34/57)

    Punti totali vinti
    36% (36/100)
    64% (64/100)

    Velocità massima servizio
    198 km/h
    202 km/h

    Velocità media prima di servizio
    184 km/h
    190 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    142 km/h
    156 km/h LEGGI TUTTO

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    Marozsan, “indigesto” ai top10…

    Fabian Marozsan (foto Getty Images)

    Il Miami Open sta avanzando tra maltempo, qualche polemica e anche molte sorprese. I tennisti USA sono stati decimati, con le uscite premature di Fritz, Paul e Tiafoe, tanto che le speranze dei supporter locali sono riposte in Ben Shelton, prossimo avversario di Lorenzo Musetti. Ma l’upset più rumoroso e clamoroso è quello di Holger Rune, protagonista in negativo di una prestazione quasi irritante, solo due game rimediati ieri contro Fabian Marozsan. Tuttavia, andando a guardare questa sorpresa più in profondità, il tennis fatto di impatti puliti e velocità d’esecuzione dell’ungherese ha contributo in modo decisivo ad affossare la pessima prestazione del talento danese, e c’è anche una statistica davvero sorprendente. Marozsan in carriera ha affrontato 4 top10 e ne ha battuti 3: Alcaraz (Roma), Ruud (Shanghai), Rune (Miami). Tre successi di assoluto prestigio, ottenuti in tre tornei Masters 1000. Vittorie troppo importanti per relegarle solo a casi fortuiti. Lui quasi ci scherza sopra, con un’attitudine leggera che lo premia ancor più. La realtà è che il magiaro è stato bravissimo a trovare il suo miglior tennis contro avversari forti non nella miglior giornata, fatto questo che denota qualità e intelligenza.
    Attualmente Marozsan è n.57 ATP, al proprio best (già toccato dopo gli AO24), ma nel Live ranking è già n.51 il prossimo turno a Miami contro Popyrin non sembra affatto chiuso. Così Fabian ha parlato alla stampa dopo il suo grande successo, mostrando consapevolezza dei propri mezzi e voglia di migliorare ancora.
    “Mi piace davvero giocare ai massimi livelli, contro i migliori. È stata una bellissima giornata oggi, ho potuto godermi ogni momento sul campo dello Stadium. Ho giocato contro uno dei primi 10 giocatori, uno che ha il potenziale per essere tra i primi tre in futuro. Ho provato a mettergli pressione e ho giocato a tennis ad alta intensità. Non ha trovato il modo di rientrare e fare qualcosa di diverso. Quando gioco cerco di non concentrarmi sull’avversario ma sul mio gioco”.
    Effettivamente Rune ha tenuto un profilo basso, con quel sorriso beffardo dopo i suoi errori che davvero non l’aiutano a migliorare… ma i colpi di Marozsan sono stati una bellezza per efficacia e pulizia d’uscita della palla dalle sue corde. Un tennis aggressivo, con tempi di gioco rapidi e per nulla banale. Tutto è andato così in fretta che Holger non ha trovato il pertugio per rientrare. Anzi, per entrare proprio nel match…
    “Quando sono uscito dallo stadio ho detto al mio allenatore: “Non posso credere a quello che è successo!” È stato proprio come… boom boom, in un’ora o qualcosa del genere (59 minuti, ndr). È una sensazione nuova per me giocare in queste condizioni”.
    L’intervistatore fa notare al magiaro che Rune è il terzo top10 battuto in 4 confronti contro i migliori dieci. “Questa è una buona statistica! Ma non so perché sono speciale in queste partite. Cerco di fare del mio meglio in campo e a volte succedono cose importanti. Mi vedo come un nuovo arrivato nell’ATP Tour, i ragazzi non mi conoscono, cerco di sfruttare questo vantaggio”.  In effetti Marozsan ha già 24 anni, è diventato professionista nel 2017 ma è stabile sull’ATP Tour solo dal 2023, quindi ancora relativamente nuovo, e lo è assai per i migliori. “Cerco di godermi ogni momento qui. Questo tipo di torneo è come un Grande Slam, hai un giorno di riposo dopo ogni round, per me è una cosa positiva. Ho molta fame, questa è la chiave. Ho fatto una buona corsa a Indian Wells, quindi sono fiducioso”.
    Un’altra vittoria contro un Top10, molto diversa da quella su Alcaraz a Roma: “Era una novità assoluta affrontare Alcaraz a Roma. Adesso sono nella top 100, ho al mio attivo le partite di Shanghai (dove Marozsan ha raggiunto i quarti di finale, ndr). Ho ben in testa questi momenti e mi aiuta ad avere fiducia in questo tipo di partite. Miami è nuovo per me ma non così nuovo come lo era Roma. Sono migliorato più di quanto mi aspettassi negli ultimi sei o sette mesi. Alcaraz è stato un punto di svolta, ma sono ancora un ragazzo sull’ATP Tour”.
    “Volevo diventare top50 nel 2024, ora ci sono davvero vicino. È tempo di alzare le ambizioni, quindi dico… voglio diventare top30. Poi, chissà…” e se ne va con un sorriso. Ragazzo semplice, molto cordiale, con un potenziale ancora inespresso. Forse per fare un altro importante salto di qualità è necessario un miglioramento sulla forza, ha una struttura esile, ma ormai la tendenza del tennis moderno è più sulla velocità ed elasticità che sulla potenza muscolare. Marozsan è un bell’acquisto per il tennis di alto livello. E visti i numeri, i top10 sono avvisati…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Fabian Marozsan elimina Casper Ruud a Shanghai e si regala i primi quarti in carriera in un torneo Masters 1000

    Fabian Marozsan – Foto Getty Images

    Probabilmente ricorderete il nome di Fabian Marozsan dopo che l’ungherese è emerso dall’anonimato a Roma, nel suo primo tabellone principale di sempre in un Masters 1000, per battere Carlos Alcaraz. Ora, entrato nella top 100 e nel secondo tabellone di un Masters 1000 della sua carriera, il magiaro è già nei quarti di finale dopo aver battuto un altro giocatore top 10.
    Questa volta, la vittima di Marozsan è stato Casper Ruud (n.9), che si è lasciato sfuggire una grande opportunità di avvicinarsi ai posti di qualificazione per le ATP Finals, considerando la parte bassa del tabellone che si sta sempre più aprendo.
    Ciò che è certo è che l’ungherese ha dato spettacolo e ha vinto con i parziali 7-6(3), 3-6 6-4, mantenendo i nervi saldi nel momento della chiusura, salvando dei break points in quell’ultimo gioco di servizio. Pertanto, Marozsan si qualifica per la prima volta in carriera per i quarti di finale di un torneo di questa categoria, è previsto che salga al 65° posto e sta attendendo di sapere se sarà Hubert Hurkacz o Zhizhen Zhang il suo prossimo avversario.
    “Sono davvero contento di aver sconfitto Casper”, ha dichiarato Marozsan. “È uno dei giocatori con la migliore classifica rimasti in corsa a Shanghai. Ho iniziato davvero molto bene. Ho giocato una delle mie migliori partite qui a Shanghai. Ero semplicemente felice di aver vinto il primo set. Certo, il secondo set non è stato facile, lui ha iniziato a giocare molto meglio, e anche il terzo è stato complicato. Sono veramente felice di averlo sconfitto”. “È solo questione di giocare a tennis”, ha commentato Marozsan quando gli è stato chiesto come sia riuscito a mantenere la calma contro giocatori più affermati. “Carlos è un ottimo giocatore, era il numero 1 al mondo, quindi stiamo parlando di grandi nomi. Sono semplicemente felice di giocare qui, nei tornei più prestigiosi del Tour ATP. Mi sento davvero a mio agio”.
    ATP Shanghai Casper Ruud [8]664 Fabian Marozsan736 Vincitore: Marozsan ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2C. Ruud 15-0 30-0 40-0F. Marozsan 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2C. Ruud 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1F. Marozsan 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1C. Ruud 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1F. Marozsan 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 2-3* 2-4* 2*-5 3*-5 3-6*6-6 → 6-7F. Marozsan 0-15 15-15 40-15 40-306-5 → 6-6C. Ruud 30-0 30-15 40-155-5 → 6-5F. Marozsan 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5C. Ruud 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4F. Marozsan 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-4 → 4-4C. Ruud 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-3 → 3-4F. Marozsan 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3C. Ruud 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2F. Marozsan 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2C. Ruud 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1F. Marozsan 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1C. Ruud 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Il personaggio venuto dal nulla

    Fabian Marozan – Foto Antonio Milesi

    E se Bergamo stesse battezzando una nuova stella? Il percorso di Fabian Marozsan al Trofeo FAIP-Perrel (44.820€, Indoor) sembra avere – addirittura – qualche somiglianza con quello effettuato da Jannik Sinner nel 2019: il 22enne ungherese aveva giocato un solo Challenger in tutta la carriera (Budapest 2017), perdendo nelle qualificazioni. Una settimana fa si è presentato a Bergamo senza nemmeno la certezza di giocare le qualificazioni. Adesso è in semifinale dopo la scintillante vittoria contro Dennis Novak, n.107 ATP e seconda testa di serie. “Ero alternate, poi l’ultimo della lista… Ho iniziato ad allenarmi sperando di entrare in tabellone – racconta a caldo dopo il 7-5 6-1 contro l’austriaco – quando ho saputo di poter giocare ho solo pensato di dare il meglio, senza alcuna pressione. È successo tutto in una volta, sono felice di giocare qui”. Vedendolo giocare, ci si domanda come faccia ad essere numero 415 ATP. Ha un buon fisico, è completo, sa giocare in ogni zona del campo… misteri di uno sport indecifrabile come il tennis. Di certo non si è deconcentrato quando Novak ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema al piede sinistro, sul 4-1 nel secondo set. Non è rimasto sulla panchina, ma è corso in campo in attesa di riprendere il match, mettendo ancora più pressione all’austriaco. Va detto che Novak era realmente menomato: dopo aver perso il primo set ha avuto un netto calo atletico e faceva fatica a muoversi. Ma l’impresa di Marozsan rimane, così come vale la pena scoprire qualcosa di più su di lui. “Sono nato a Budapest e vivo in una cittadina a 20 km dalla capitale – racconta – ho iniziato a giocare a 4 anni di età e ho imparato tutto da mio padre. Sono cresciuto in un club vicino a casa, poi ho giocato una buona partita contro Zsombor Piros, mio coetaneo, in cui sono stato notato da Csaba Babos, padre di Timea, che mi ha chiesto di andare ad allenarmi con lui a Budapest. Ho accettato, mi ha seguito per un po’ di tempo e poi un paio d’anni fa ho iniziato a lavorare con la federazione ungherese, che mi mette a disposizione coach e preparatore atletico”. C’è incredulità nei suoi occhi, ma è un ragazzo da seguire: a Bergamo è da solo, eppure sta gestendo alla perfezione una situazione tutta nuova. “Da piccolo amavo Federer e Nadal: li seguo ancora oggi, ma in questo momento cerco di carpire ogni segreto dai campioni. Djokovic, Monfils, Sinner, Musetti… li guardo tutti con attenzione”. Qualcosa è però cambiato nella sua carriera, visto che si è aggiudicato 25 delle ultime 28 partite giocate. È già certo di salire intorno al numero 360 ATP, ma la sensazione è che a Bergamo stia nascendo qualcosa di molto, molto interessante. In semifinale (non prima delle 20) se la vedrà contro Cem Ilkel. Semifinale inedita, inattesa… e tutta da seguire.
    RUNE VINCE, MA OCCHIO…La prima semifinale si giocherà alle 18.30 e sarà un match che si pregustava sin da inizio settimana: il numero 1 del tabellone Alex Molcan contro il più atteso, nonché il più amato dal pubblico: Holger Vitus Nodskov Rune, i cui match sono stati decisamente i più seguiti (e applauditi) lungo tutta la settimana. Non ha fatto eccezione il quarto di finale contro Damir Dzumhur, il giocatore dal passato più importante tra quelli presenti a Bergamo. Ancora una volta, Rune ha mostrato le sue qualità in uno spettacolare primo set, vinto al ventesimo punto del tie-break, peraltro dopo aver rimontato un break di svantaggio e annullato un setpoint sul 6-7 del tie-break. Si sono visti diversi scambi ad alta intensità, con entrambi protesi a caccia del punto, nel rispetto delle proprie caratteristiche. Rune l’ha vinta mentalmente: dopo aver ceduto nel secondo set, è ripartito forte nel terzo e ha trovato il break al quarto game, mandando su tutte le furie un Dzumhur che si rivolgeva continuamente verso il suo angolo. Sul 3-1, il danese ha chiesto l’intervento del fisioterapista per farsi fasciare la caviglia destra. Ha chiuso agevolmente perché Dzumhur era uscito mentalmente dal match, vittima di chissà quali spettri interiori. È finita 7-6 2-6 6-1 ma c’è un piccolo allarme per il danese: se la caviglia non preoccupa, all’ultimo cambio di campo non si è seduto e ha fatto ossessivamente stretching, toccandosi gli adduttori. Ha concluso il match senza problemi, e la speranza è che non abbia alcuna menomazione in vista della semifinale. Il programma di sabato scatterà alle 16.30 con la finale del doppio, e dalle 14.30 alle 16 ci sarà una bella occasione per tutti gli appassioni sprovvisti di Green Pass. In collaborazione con la farmacia Verdello Centro, che ha effettuato i tamponi a giocatori e staff per tutto il torneo. Un’altra iniziativa per avvicinare la gente a un torneo che è sempre più parte integrante della città. LEGGI TUTTO