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    F1, la classifica dei piloti più ricchi: chi vince tra Hamilton e Verstappen?

    Sul circuito di Yas Marina, tre settimane fa, Max Verstappen strappava il primo posto sul podio (e il titolo piloti) al 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton. Per quel che può contare, la rivista Forbes ha dato la possibilità all’inglese di prendersi una piccola rivincita: nella classifica degli sportivi più pagati al mondo il campione della Mercedes è all’ottavo posto con uno stipendio di circa 82 milioni, mentre il suo rivale olandese della Red Bull è al 27esimo posto con 42,5 milioni.
    Verstappen, “party al Max” sullo yacht: balli e champagne fino al mattino
    Giovani, veloci e… ricchissimi
    Quello che rende ancora più incredibile questa classifica è che i piloti sono giovanissimi: basti pensare al neoiridato, che ha soli 24 anni ed è al suo primo campionato del mondo vinto. Comunque, per Hamilton non è un esordio nella lista dei ricchissimi, dato che già nel 2017 occupava la decima posizione con “soli” 46 milioni.
    Per quanto riguarda il mondo della Formula 1, il terzo posto se l’è guadagnato Fernando Alonso e il suo stipendio da 25 milioni. Seguono Sergio Perez, con la Red Bull che sborsa circa 18 milioni di dollari l’anno, Sebastian Vettel (15 milioni) e Charles Leclerc con 12 milioni l’anno. Tra i meno pagati, se così si può dire, ci sono Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo con 10 milioni, Lando Norris con 9 e Carlos Sainz che chiude la classifica con 8 milioni di dollari. Chi è il più “povero”? L’italiano Antonio Giovinazzi, che nel suo piccolo guadagna l’enorme cifra di 500mila euro l’anno.
    Lewis Hamilton vende la sua Pagani Zonda 760 LH (con appena 1.000 km) LEGGI TUTTO

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    Verstappen, festa sfrenata con Kelly, Geri e la Red Bull sullo yacht di lusso

    Non poteva che festeggiare in grande stile il neo campione del mondo Max Verstappen. Dopo aver battuto Lewis Hamilton ad Abu Dhabi si è scatenato per ore insieme alla fidanzata Kelly Piquet e agli amici su uno yacht attraccato non lontano dalla pista. Le foto della festa hanno fatto il giro del web.Guarda la galleryVerstappen, party folle nello yacht di lusso per il titolo con Geri e Kelly
    Una festa infinita
    Il party era presente anche il team principal della Red Bull Christian Horner, il quale si è congratulato con il pilota insieme a sua moglie, l’ex Spice Girl Geri Halliwell, immortalata nelle tantissime foto della serata pubblicate sui social dai fortunati presenti. La festa in onore del 24enne era iniziata già alle ore 23 quando la canzone “We are the Champions” dei Queen risuonava fuori dal garage Red Bull. Verstappen ha poi posato con la sua squadra per le foto di gruppo, indossando t-shirt e cappellino appositamente disegnati per celebrare il risultato. Trasferitosi con amici e fidanzata sulla lussuosa barca, il campione ha dato il via al “vero” party, terminato alle 7 della mattina seguente. Tra gli scatti della serata uno risuona particolarmente dolce: Kelly Piquet, figlia del tre volte campione del mondo Nelson Piquet, ha postato un Instagram story che la ritrae insieme al suo Max con la didascalia: “Il mio campione del mondo”.
    Max Verstappen, le auto da sogno del primo olandese campione in F1 LEGGI TUTTO

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    Verstappen, “party al Max” sullo yacht: balli e champagne fino al mattino

    Festeggiamenti in grande stile per il neo campione del mondo Max Verstappen, tra lusso, amici e donne bellissime, una su tutte la fidanzata Kelly Piquet. Il ventiquattrenne si è goduto la vittoria a bordo di uno yacht attraccato non lontano dalla pista di Yas Marina.Guarda la galleryVerstappen, festeggiamenti da “beato tra le donne” con Geri e Kelly
    Una festa da campioni
    Al party era presente anche il team principal della Red Bull Christian Horner, il quale si è congratulato con il pilota insieme a sua moglie, l’ex Spice Girl Geri Halliwell, immortalata nelle tantissime foto della serata pubblicate sui social dai fortunati presenti. La festa in onore del 24enne era iniziata già alle ore 23 quando la canzone “We are the Champions” dei Queen risuonava fuori dal garage Red Bull. Verstappen ha poi posato con la sua squadra per le foto di gruppo, indossando t-shirt e cappellino appositamente disegnati per celebrare il risultato. Trasferitosi con amici e fidanzata sulla lussuosa barca, il campione ha dato il via al “vero” party, terminato alle 7 della mattina seguente. Tra gli scatti della serata uno risuona particolarmente dolce: Kelly Piquet, figlia del tre volte campione del mondo Nelson Piquet, ha postato un Instagram story che la ritrae insieme al suo Max con la didascalia: “Il mio campione del mondo”.
    Max Verstappen, garage di lusso per il nuovo campione di F1 LEGGI TUTTO

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    Max Verstappen, il campione della Red Bull nel garage ha una Ferrari!

    Max Verstappen è il nuovo campione del mondo di Formula 1. Dopo un finale ricco di colpi di scena, il giovane pilota Red Bull ha fatto suo l’ambito titolo. E pensare che l’olandese delle auto non ne può davvero fare a meno. Oltre a correre in pista, sfreccia sulle quattro ruote anche nel tempo libero. E come potrebbe fare altrimenti? Il suo garage è da sogno. Secondo quanto riportano alcuni siti di settore olandesi negli anni ha ospitato vetture come Aston Martin DB11, Vantage, DBS Superleggera. Non solo. Verstappen è solito regalarsi, dopo aver raggiunto un importante traguardo, un nuovo gioiello. Che scelta farà questa volta?Guarda la galleryMax Verstappen, una collezione di auto da far invidia

    Tra Aston Martin e Ferrari

    Di Aston Martin nel suo garage ne sono passate diverse, oltre a quelle già citate pare che ci sia stato spazio anche per una Valkyrie. Attualmente ci dovrebbero essere, poi, anche una Ferrari Monza SP2 e una 488 Pista. Dicevamo che Verstappen è solito farsi un regalo dopo ogni trionfo: è stato così nel 2016, in occasione della sua prima vittoria della carriera avvenuta in Spagna, quando si comprò una Porsche 911 GT3 RS. Non si è mai posto limiti e infatti qualche tempo dopo ha portato nel suo garage pure una Mercedes C63 S AMG. E ancora: vista la collaborazione tra Honda e Red Bull, la sua auto di cortesia è diventata una Honda NSX, a bordo della quale non è raro vederlo sulle strade di Montecarlo.

    Hamilton vende la sua casa da sogno (mai abitata) per 43 milioni di euro LEGGI TUTTO

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    Hamilton vende la sua casa da sogno (mai abitata) per 43 milioni di euro

    Un appartamento da circa 43 milioni di euro in cui hanno vissuto star come Justin Timberlake, Harry Styles, Jake Gyllenhaal e che poi è arrivato a Lewis Hamilton. Ma la lussuosa abitazione a Tribeca, quartiere della parte sud del distretto di Manhattan, a New York non ha mai convinto fino in fondo il pilota Mercedes che non è mai andato ad abitare. E ora è arrivata la notizia della vendita.
    Piscina e cucina da chef
    Hamilton possiede anche un altro attico a New York, oltre a una villa da circa 20 milioni di euro a Londra. Forse è per questo che non aveva mai portato le sue cose nella seconda casa della Grande Mela, nonostante si tratti di un’abitazione decisamente fuori dal comune per dimensioni e lussi al suo interno. Qualche esempio? Sono tre piani, compresa un’enorme terrazza vetrata, per un totale di oltre 2.700 mq. Al suo interno ben cinque camere da letto, sei bagni (più due di servizio), ma soprattutto qui troviamo una piscina privata, una biblioteca e addirittura una cucina professionale che farebbe invidia ai più grandi chef. I tre piani possono essere raggiunti attraverso un ascensore interno e privato. Con tutti questi optional, la cifra di vendita iniziale era di quasi 43 milioni di sterline, cioè circa 48 milioni di euro, ma si è poi scesi a 43 milioni di euro per chiudere l’affare. Chi l’ha acquistata? Il compratore è rimasto anonimo e al suo posto ha gestito l’acquisto una società di Seattle. Speriamo solo che il nuovo proprietario sappia sfruttare al meglio tutto quello che questo strabiliante appartamento ha da offrire.
    Hamilton, dallo yacht di lusso alla super Pagani Zonda: ma quali auto elettriche a Monte Carlo! LEGGI TUTTO

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    F1, Lando Norris in pista ad Adria con il suo nuovo kart

    ROMA – Lando Norris è sceso in pista nell’autodromo di Adria, in provincia di Rovigo, per presentare la sua nuova avventura nel mondo dei kart. L’inglese insieme alla società italiana Otk ha lanciato il suo LN Four, nato per duellare al massimo livello nelle competizioni karting mondiali. Un ritorno alle origini per Norris, contento dell’iniziativa intrapresa. “Ritornare nei kart e farlo con il team Otk, con il quale ho raggiunto i massimi risultati nella categoria, è davvero fantastico”.
    Norris assediato dai fan
    Tanti i ragazzi presenti in pista, emozionati nell’osservare così da vicino il pilota McLaren Alle 12.30 poi il momento dei giri sulla monoposto, su cui ha dato spettacolo dopo qualche giro di riscaldamento. Una volta sceso la nuova ondata d’affetto dei fan alla richiesta di una foto o di un autografo con l’inglese davvero molto disponibile nel non scontentare nessuno dei tifosi accorsi in Veneto. In attesa del nuovo GP di Turchia, in programma il 10 ottobre, una giornata spensierata per Norris, sicuramente ancora arrabbiato per il finale di Sochi. LEGGI TUTTO

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    Domenicali: “La F1 è fatta di impegni veri per tutelare l'ambiente, non parole”

    Al panel – in replica domani, giovedì 30 settembre, alle ore 11 e disponibile on demand – hanno partecipato Michele Uva – Football & Social Responsibility director UEFA, Stefano Domenicali – President and CEO Formula 1, Massimiliano Sirena – Team Director Luna Rossa Prada Pirelli, Alessandro Costacurta – commentatore di Sky Sport e l’attrice, conduttrice tv e modella Martina Colombari. 
    La F1 ha una responsabilità verso il pianeta
    La Formula 1 con Domenicali pone i propri obiettivi verso un futuro più sostenibile: “È un dibattito che sicuramente rappresenta per noi un tema di credibilità non solo presente, ma futura. La Formula Uno rappresenta un sistema dove a livello olistico ci sono grandi costruttori, ci sono grandi impianti, grandi Stati, quindi abbiamo la responsabilità di dare coerenza rispetto a questa esigenza che, al di là del fatto che sia o meno urgente, è qualcosa di cui dobbiamo occuparci perché sicuramente anche la sensibilità dei tifosi del motorsport sta cambiando. Quindi abbiamo questo dovere, non solo di parlare delle macchine che corrono, ma anche di chi organizza, perché a livello di impatto ambientale ci sono strutture importanti che producono e quindi sotto l’aspetto dell’emissione e dell’attenzione all’ambiente abbiamo l’esigenza anche noi di seguirle per dare una linea di coerenza comune. Sotto questo profilo, la Formula Uno è molto attiva, i temi della sostenibilità sono affrontati a tutto tondo. Stiamo facendo la nostra parte, sapendo che abbiamo anche un’impressione sbagliata che siamo quelli che stiamo inquinando il mondo. Non è così, purtroppo la nostra parte la facciamo come tanti altri, piccola o grande che sia, dobbiamo dare un esempio e una line guida per il futuro”.     
    I GP ad energia solare
    “Se parliamo di obiettivi a medio termine, noi abbiamo l’obbligo e l’impegno di arrivare al carbon net zero nel 2030, quindi come industria questo è qualcosa su cui ci siamo impegnati e stiamo facendo tutto affinché questo venga rispettato e impostato già da adesso – aggiunge Domenicali -. Per quanto riguarda i nuovi regolamenti, la parte centrale è quella di aver già deciso che la nuova Power Unit del futuro sarà un motore ibrido con l’utilizzo di benzine sostenibili. Per noi questa è una grandissima scelta di coerenza rispetto a chi ha la Formula Uno.
    Poi, ci sono altri aspetti altrettanto importanti, ad esempio abbiamo – e il tutto viene contrattualizzato ovviamente con i nostri promotori – il fatto di vedere come da qui al 2030, tutta l’impiantistica vada in questa direzione. Come sappiamo, quando parliamo di gestione di eventi in ambiti come quelli degli stadi o dei circuiti di Formula Uno, abbiamo una serie di strutture che consumano. Sotto questo profilo, abbiamo preso degli impegni con i promotori per andare in questa direzione. Siamo già partiti, abbiamo degli impianti, possiamo già anticipare che ad esempio il Bahrain il prossimo anno ha già lanciato che tutta l’energia che utilizzeranno per alimentare il consumo per le strutture verrà fatto con l’energia solare.
    Questi sono impegni veri, fatti, non parole. Noi siamo partiti già da quest’anno con la riduzione dell’utilizzo quotidiano della plastica, la plastica monouso non è più nel paddock, così non sarà più utilizzata dagli spettatori che arrivano e consumano all’interno delle nostre strutture. Al Gran Premio a Zandvoort sono arrivate 34 mila persone in bicicletta, altre 25 mila in treno e mezzi di shuttle collegati con le città vicine. Quindi la Formula Uno sta facendo il proprio dovere in maniera diretta, con i fatti, senza pensare di essere intrappolati nelle discussioni che dicono che siamo un’azienda che trasmette negatività sotto questo profilo, perché noi abbiamo un impegno molto forte e lo stiamo facendo vedere con i fatti, non con le parole”.          
     Spazio alla tecnologia per l’ambiente
    “La Formula Uno ha sempre avuto la bellezza di essere al centro dello sviluppo tecnologico su tutti i fronti. In questo momento in cui i temi che stiamo affrontando sono nell’interesse di tutti e sono nella lista di priorità, abbiamo trovato un terreno fertilissimo perché noi coinvolgiamo aziende che sono leader nel mondo di tutti i settori e quindi questo faciliterà il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo dati.
    C’è bisogno di grande responsabilità da condividere con chi ha meno risorse, perché ovviamente chi non ha da mangiare si deve preoccupare prima di mangiare piuttosto che occuparsi di questi temi, quindi a livello di sistema noi dobbiamo pensare di trasferire questo tipo di cultura a chi ha altre priorità nella propria vita. A livello di industria, la Formula Uno ha questa facilità nel trovare terreno fertile perché è sempre stato un ambito dove la ricerca avanzata è sempre stata al centro dell’azienda di tutti quelli che partecipano a questo ambiente.   
    Tutti i temi emersi sono reali, che portano ognuno di noi di fronte alle proprie responsabilità. Abbiamo l’obbligo, utilizzando un altoparlante diretto e indiretto, di diventare responsabili e moltiplicare questo effetto visto i contatti che possiamo portare. Dobbiamo fare in modo che siano le Istituzioni a trasmettere certi messaggi per ridare credibilità alle Istituzioni stesse. Non solo quelle politiche, che hanno l’obbligo di darci la direzione strutturale a livello mondiale, ma anche a livello industriale e sportivo. Non ho alcuna paura nel discutere soprattutto quando parliamo di un settore come quello che rappresento, che tante volte viene messo in discussione”, ha concluso Domenicali.    LEGGI TUTTO