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    F1 Hamilton: “Anno durissimo per tutto ciò che è accaduto”

    LONDRA – “Credo sia stato uno degli anni più difficili della mia carriera, se non il più duro, a causa dell’isolamento che abbiamo dovuto affrontare”. Parla onestamente Lewis Hamilton quando analizza la stagione di Formula 1 che lo ha visto impegnato in tantissime sfide dentro e fuori i circuiti.

    Grazie alla Formula 1
    Il campione del mondo afferma che le sfide al di fuori dei tracciati sono state molto più intense di quelle in pista dove il pilota inglese ha dominato: 11 vittorie su 17 gare totali lo hanno portato a centrare il settimo titolo raggiungendo così Michael Schumacher: “Come detto è stato è un anno particolarmente duro” ammette Hamilton che, oltre alla situazione legata al Coronavirus, ha dovuto affrontare quella del movimento Black Lives Matter di cui è stato grande promotore. “Siamo stati isolati dal resto del mondo e molte persone sono purtroppo morte. Ringrazio però la Formula 1 per averci dato modo di correre in sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Red Bull disponibile a prestare Albon”

    ROMA – “Gli abbiamo assicurato che lo utilizzeremo tantissimo durante i test, visto che ne avremo anche parecchi per sviluppare le gomme del 2022 separatamente. Lavorerà molto al simulatore e in diverse gare sarà la nostra riserva, visto che abbiamo quattro vetture in azione”. Così Helmut Marko, in una intervista rilasciata in esclusiva a Motorsport.com, è tornato a parlare di Alex Albon (sostituto da Perez sulla vettura austriaca).

    Ipotesi presito per Albon
    Il responsabile del programma giovani della Red Bull ha aperto però alla possibilità di un prestito per il 2021. “E’ un’occasione per rimanere attivi e se qualche team dovesse averne bisogno per una indisponibilità all’ultimo momento di un suo titolare, siamo disposti a prestarlo. Insomma, farà tanti km in macchina, non si ferma qui” spiega Marko.
    La decisione della Red Bull
    La Red Bull ha deciso di sostituire Albon con Perez per il prossimo anno, visto le ottime prestazioni del messicano avute nella seconda metà di 2020, mentre Alex ha avuto troppi alti e bassi. “Non è stato consistente con costanza e spesso non è stato in grado di confermarsi, come ad esempio nel degrado delle gomme; a volte ha perso tantissimo in maniera sproporzionata” prosegue Marko. “Sicuramente è stato un problema anche mentale, ma quando hai un compagno di squadra che sistematicamente è ai vertici in termini di prestazioni, la macchina conta il giusto a quel punto. E ovviamente questa cosa lo ha disturbato parecchio, ecco perché non ha ottenuto risultati soddisfacenti. Ha iniziato la stagione con un divario marginale da Max, che però è andato aumentando nel corso dell’anno” ha concluso il responsabile del programma giovani della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Albon? La Red Bull è disposta a prestarlo”

    ROMA – “Gli abbiamo assicurato che lo utilizzeremo tantissimo durante i test, visto che ne avremo anche parecchi per sviluppare le gomme del 2022 separatamente. Lavorerà molto al simulatore e in diverse gare sarà la nostra riserva, visto che abbiamo quattro vetture in azione”. Così Helmut Marko, in una intervista rilasciata in esclusiva a Motorsport.com, è tornato a parlare di Alex Albon (sostituto da Perez sulla vettura austriaca).

    Ipotesi presito per Albon
    Il responsabile del programma giovani della Red Bull ha aperto però alla possibilità di un prestito per il 2021. “E’ un’occasione per rimanere attivi e se qualche team dovesse averne bisogno per una indisponibilità all’ultimo momento di un suo titolare, siamo disposti a prestarlo. Insomma, farà tanti km in macchina, non si ferma qui” spiega Marko.
    La decisione della Red Bull
    La Red Bull ha deciso di sostituire Albon con Perez per il prossimo anno, visto le ottime prestazioni del messicano avute nella seconda metà di 2020, mentre Alex ha avuto troppi alti e bassi. “Non è stato consistente con costanza e spesso non è stato in grado di confermarsi, come ad esempio nel degrado delle gomme; a volte ha perso tantissimo in maniera sproporzionata” prosegue Marko. “Sicuramente è stato un problema anche mentale, ma quando hai un compagno di squadra che sistematicamente è ai vertici in termini di prestazioni, la macchina conta il giusto a quel punto. E ovviamente questa cosa lo ha disturbato parecchio, ecco perché non ha ottenuto risultati soddisfacenti. Ha iniziato la stagione con un divario marginale da Max, che però è andato aumentando nel corso dell’anno” ha concluso il responsabile del programma giovani della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    Vettel sui biocarburanti: “Dov’è il ruolo pionieristico della F1?”

    ROMA – “Entro il 2025 ci saranno sicuramente stazioni di servizio per tutti coloro che vendono benzina prodotta al cento per cento da energie rinnovabili. Dov’è il ruolo pionieristico della Formula 1 in questo campo?” È la domanda che si pone Sebastian Vettel riguardo la decisione presa dal Circus di puntare sui biocarburanti arrivata in colpevole ritardo per una categoria come la F1 simbolo della ricerca e dell’avanguardia. “Una quota del dieci per cento di biocarburante di seconda generazione (come ad esempio l’etanolo) non sarà obbligatoria in Formula 1 fino al 2022 – continua il pilota tedesco, ormai ex Ferrari, e quattro volte iridato intervistato dal quotidiano tedesco FAZ – e la percentuale non salirà al 30% fino all’introduzione di nuove normative sui motori, quindi non prima del 2025 o del 2026. Lo trovo molto, molto deludente”. LEGGI TUTTO

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    Vettel critico: “F1 in ritardo sui biocarburanti”

    ROMA – “Entro il 2025 ci saranno sicuramente stazioni di servizio per tutti coloro che vendono benzina prodotta al cento per cento da energie rinnovabili. Dov’è il ruolo pionieristico della Formula 1 in questo campo?” È la domanda che si pone Sebastian Vettel riguardo la decisione presa dal Circus di puntare sui biocarburanti arrivata in colpevole ritardo per una categoria come la F1 simbolo della ricerca e dell’avanguardia. “Una quota del dieci per cento di biocarburante di seconda generazione (come ad esempio l’etanolo) non sarà obbligatoria in Formula 1 fino al 2022 – continua il pilota tedesco, ormai ex Ferrari, e quattro volte iridato intervistato dal quotidiano tedesco FAZ – e la percentuale non salirà al 30% fino all’introduzione di nuove normative sui motori, quindi non prima del 2025 o del 2026. Lo trovo molto, molto deludente”. LEGGI TUTTO