Servizio K.O.? Gauff corre ai ripari con il “biomeccanico”
La frustrazione di Gauff dopo l’ennesimo doppio fallo
320 doppi falli in 47 partite giocate nel 2025, a fronte di “soli” 138 Ace. Un bilancio a dir poco in rosso per Coco Gauff, con uno Slam vinto in stagione (Roland Garros) ma un evidente problema con la battuta, un colpo che ha sempre sostenuto la sua prestazione e dato il via ai suoi affondi incisivi da fondo campo. Qualcosa s’è inceppato, nella catena cinetica del suo swing e sicuramente anche a livello di fiducia, visto che la battuta è l’unico colpo nel tennis che si gioca da fermo, senza alcun intervento dell’avversario. Per questo la statunitense ha deciso di correre ai ripari ed affidarsi alle cure di un esperto in materia: Gavin MacMillan, allenatore esperto in biomeccanica che ben ha lavorato insieme ad Aryna Sabalenka dal 2022 al 2024. Lo riporta ESPN da New York.
Proprio in quel periodo Sabalenka ha migliorato in modo esponenziale il suo tennis, passando da colpitrice formidabile a giocatrice più stabile e controllata, forte di un servizio progressivamente più sicuro e incisivo. Aryna con il lavoro svolto con MacMillan ha perfezionato la spinta con la schiena, la posizione di partenza dei piedi per aver un maggior equilibrio, e tantissimo il lancio di palla, prima assai “ballerino”. Oggi la battuta è una delle certezze della bielorussa, colpo decisivo a farla diventare la miglior tennista al mondo insieme ad un’attitudine meno spregiudicata.
Altri scenari invece per Gauff. Dopo la svolta con Brad Gilbert che la portò a vincere il suo primo Slam a US Open 2023, Coco ha continuato a crescere a strappi, con periodi eccellenti alternati a fasi meno brillanti, costellati da tanti errori e scelte di gioco discutibili. Da tempo la battuta è diventata un problema, con l’incredibile match contro Collins a Montreal di poche settimane fa dove di doppi falli ne ha commessi addirittura 23, un’enormità per una tennista del suo livello.
Alti e bassi, anzi altissimi e bassissimi… Dopo l’eccellente stagione su terra battuta, dove non solo ha trionfato a Parigi ma ha raggiunto anche la finale a Roma (battuta da Paolini) e Madrid, Gauff sull’erba di Wimbledon ha patito la delusione più cocente, out all’esordio contro Dayana Yastremska. Poi ottavi a Montreal, superata dalla sorpresa del torneo Mboko, e quindi a Cincinnati sconfitta contro Paolini in tre lottati set, ancora con una caterva di doppi falli per la nativa di Delray Beach. Così la scelta di presentarsi a US Open, torneo per lei fondamentale, con la novità MacMillan e John-Christophe Faurel, con il quale lavora dal 2019, e niente Matt Daly. Evidente la voglia di tirare una riga e ripartire, partendo dal servizio, diventato una zavorra invece che architrave del suo tennis a tutto campo. Vedremo se in pochi giorni riuscirà almeno ad invertire la rotta e non perdersi in doppi falli uno dopo l’altro.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO