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    Verso Vigilar-Bologna. Gori: “Non dobbiamo sottovalutarli”

    Fano – La Vigilar Fano ospita il Geetit Bologna (domenica ore 19) per proseguire il proprio positivo cammino in campionato. Un’altra occasione quindi per i ragazzi di Castellano che stanno vivendo un ottimo momento, sia dal punto di vista tecnico che mentale. Bologna non è certo da prendere sottogamba in quanto sta cercando con tutte le proprie forze di salvarsi: infatti, al momento, la compagine emiliano-romagnola ha 15 punti in classifica con sette vittorie all’attivo e con una partita da recuperare (in casa contro Torino). Per Fano ritrovare il proprio pubblico è fondamentale in quanto l’entusiasmo attorno alla squadra sta crescendo di giornata in giornata.
    “Bologna è una squadra temibile – afferma il virtussino Luca Gori, decisivo nel secondo set a Savigliano con le sue battute jump flot – non dobbiamo assolutamente sottovalutare questo avversario. Anche loro si troveranno di fronte una Vigilar cambiata e con la grande determinazione di voler fare un finale di stagione in crescendo”. Poi sull’arrivo di Castellano, Luca Gori precisa: “Ogni settimana il mister ci dà preziose istruzioni su come bisogna affrontare l’avversario – conclude Gori – e sono molto contento che mi sia stata data la possibilità di fornire aiuto prezioso alla squadra”.
    La compagine di coach Asta si affiderà alle potenzialità offensive dell’opposto Marco Spagnol, di gran lunga il miglior realizzatore dei suoi, oltre agli schiacciatori Lorenzo Maretti e Mirco Dalmonte. Fano deve temere solo sé stessa, in quanto una prestazione solida e concreta dei fanesi permetterebbe a Ferraro e compagni di portare a casa l’intera posta in palio. È attesa una buona affluenza di pubblico al Palas Allende in quella che trattasi della penultima gara casalinga: i fanesi infatti ospiteranno Pineto nella penultima gara della regular season prevista per il 3 aprile prossimo.
    Ufficio Stampa Virtus Volley Fano LEGGI TUTTO

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    Geetit Bologna -“Dove c’è una sfida difficile ci sono io” Dalmonte Mirco

    Bologna è una squadra che combatte, che non si arrende, che supera le sfide più difficili.Basti pensare al famoso golden set del 19 Giugno che regaló la promozione.
    Ed ecco, dove c’è una sfida difficile c’è Bologna e c’è Mirco Dal Monte.
    Cresciuto sportivamente a Imola, allenato da Mauro Monti, come opposto, approda in serie A a Bolzano come schiacciatore e qui colpisce e stupisce regalando ai tifosi ottime prestazioni.
    Esordio in serie A, nella fase più bella della stagione Mirco subisce un grave infortunio che gli impedisce di tornare in campo.
    Ma Mirco non si vuole arrendere, il bolognese classe 95 tornerà a calcare il 9×9 cercando di recuperare la forma fisica e tornare più forte di prima e lo farà nella sua città natale, nella squadra neopromossa in serie A: la Geetit Pallavolo Bologna
    Mirco Dalmonte: “È da febbraio che non entro in campo e tornare ad allenarmi per me significa tanto, soprattutto dopo 6 mesi di preparazione intensiva per poter tornare ai miei livelli di prima o anche migliorarli.Ho voglia di giocare e di dimostrare.
    Prima dell’infortunio avevo delle belle proposte per cui mi sarei potuto togliere delle belle soddisfazioni quindi questo “incidente di percorso” l’ho vissuto come una vera e proprio sconfitta personale; tornare a giocare e farlo a bologna è qualcosa di inspiegabile.
    Anche la presenza di Piero Pedretti ha inciso notevolmente nella scelta perché è una di quelle persone che ha sempre creduto in me e che mi ha visto crescere.Aver trovato un accordo con lui nella stagione in cui la mia voglia di giocare, spinta da una voglia di riscatto, è a mille è qualcosa di unico. Torno nella mia città.
    Bologna è una squadra giovane: spero di dare ottimi consigli sia per il mio passato sia per questo infortunio che mi ha fatto maturare, cercherò di portare in campo tutti questi aspetti e di poterli trasmettere.
    Sono più motivato che mai e spero sia una stagione in cui ci potremmo togliere tante soddisfazioni, alla fine è sempre così: sono sempre le squadre giovani, meno titolate a fare gli sgambetti più belli.” LEGGI TUTTO