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Geetit Bologna -“Dove c’è una sfida difficile ci sono io” Dalmonte Mirco

Bologna è una squadra che combatte, che non si arrende, che supera le sfide più difficili.
Basti pensare al famoso golden set del 19 Giugno che regaló la promozione.

Ed ecco, dove c’è una sfida difficile c’è Bologna e c’è Mirco Dal Monte.

Cresciuto sportivamente a Imola, allenato da Mauro Monti, come opposto, approda in serie A a Bolzano come schiacciatore e qui colpisce e stupisce regalando ai tifosi ottime prestazioni.

Esordio in serie A, nella fase più bella della stagione Mirco subisce un grave infortunio che gli impedisce di tornare in campo.

Ma Mirco non si vuole arrendere, il bolognese classe 95 tornerà a calcare il 9×9 cercando di recuperare la forma fisica e tornare più forte di prima e lo farà nella sua città natale, nella squadra neopromossa in serie A: la Geetit Pallavolo Bologna

Mirco Dalmonte: “È da febbraio che non entro in campo e tornare ad allenarmi per me significa tanto, soprattutto dopo 6 mesi di preparazione intensiva per poter tornare ai miei livelli di prima o anche migliorarli.
Ho voglia di giocare e di dimostrare.

Prima dell’infortunio avevo delle belle proposte per cui mi sarei potuto togliere delle belle soddisfazioni quindi questo “incidente di percorso” l’ho vissuto come una vera e proprio sconfitta personale; tornare a giocare e farlo a bologna è qualcosa di inspiegabile.

Anche la presenza di Piero Pedretti ha inciso notevolmente nella scelta perché è una di quelle persone che ha sempre creduto in me e che mi ha visto crescere.
Aver trovato un accordo con lui nella stagione in cui la mia voglia di giocare, spinta da una voglia di riscatto, è a mille è qualcosa di unico. Torno nella mia città.

Bologna è una squadra giovane: spero di dare ottimi consigli sia per il mio passato sia per questo infortunio che mi ha fatto maturare, cercherò di portare in campo tutti questi aspetti e di poterli trasmettere.

Sono più motivato che mai e spero sia una stagione in cui ci potremmo togliere tante soddisfazioni, alla fine è sempre così: sono sempre le squadre giovani, meno titolate a fare gli sgambetti più belli.”


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp


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