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    Notizie dal Mondo: Iga Swiatek e le olimpiadi. Il sogno olimpico di Maria Sakkari. Difficoltà a Guadalajara. Un altro forfait alla Laver Cup

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 – Foto Getty Images

    Iga Swiatek e la Sua Prossima StagioneLa tennista polacca Iga Swiatek ha rilasciato alcune dichiarazioni a Eurosport, rivelando come sta pianificando la sua prossima stagione. Nonostante la sconfitta nel quarto turno dell’US Open 2023 contro Jelena Ostapenko, Swiatek non considera questo come un insuccesso grave. “Non ha senso pensarci fin dall’inizio della stagione. Abbiamo in vista l’Open di Australia, appuntamenti significativi negli Stati Uniti e Roland Garros”, ha detto. Ha anche evidenziato l’importanza dei prossimi Giochi Olimpici ma ha sottolineato la complessità della preparazione per questi eventi, date le molteplici competizioni nel calendario.
    Colpi di Scena alla Laver Cup 2023La Laver Cup 2023 ha visto delle importanti defezioni. Oltre alla mancanza di Holger Rune, Stefanos Tsitsipas, a causa di un infortunio, non parteciperà al torneo. Al suo posto giocherà Arthur Fils, inizialmente un riserva del team europeo. Va notato che Tsitsipas, negli ultimi mesi, ha affrontato momenti difficili, avendo perso al secondo turno dell’US Open 2023 e recentemente in Coppa Davis con la Grecia.
    WTA 1000 di Guadalajara: Torneo in OmbraIl WTA 1000 di Guadalajara, nonostante sia l’evento tennistico più rilevante della settimana, sembra passare inosservato. Con numerosi ritiri, copertura mediatica limitata e le condizioni di alta quota, il torneo presenta diverse sfide. Victoria Azarenka, ex numero 1 del mondo, che ha avanzato fino al terzo turno, ha espresso le proprie difficoltà: “Il clima è complicato, ma la vera sfida per me è l’altitudine. La palla vola diversamente, e perdo un po’ del controllo che solitamente sento”. Tuttavia, la tennista bielorussa rimane determinata a superare questi ostacoli.
    Maria Sakkari e il Sogno OlimpicoMentre il WTA 1000 di Guadalajara è in corso, Maria Sakkari ha avuto l’opportunità di parlare dei prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024. Quando le è stato chiesto di scegliere tra vincere un Grand Slam o una medaglia olimpica, la risposta della tennista greca è stata piena di emozione. “Vengo dalla Grecia, dove sono nati i Giochi Olimpici. Una medaglia d’oro significherebbe tutto per me. Sarebbe incredibile, sia in singolo che in doppio misto con Stefanos Tsitsipas”, ha condiviso con entusiasmo.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nadal: “Vivo con un dolore gestibile. Non sento frustrazione per i 24 Slam di Djokovic, ho fatto tutto il possibile, lui ne avrebbe avuta perché lo vive con più intensità”

    Rafael Nadal nel corso dell’intervista

    Rafael Nadal ha rilasciato una lunga intervista al canale tv spagnolo Movistar Plus, nella quale racconta il suo presente, come convive col dolore (che a volte arriva anche solo scendendo le scale di casa e non gli dà tregua per il resto della giornata), le fasi del suo riposo e recupero e i suoi programmi. L’idea è quella di tornare in campo se il suo corpo glielo permetterà. Non ha una data certa per il ritiro, dovrebbe essere il 2024, ma si lascia la porta aperta in caso di un recupero superiore alle proprie aspettative. Anche una battuta sullo storico rivale Djokovic: per Rafa se fosse rimasto il serbo indietro nella corsa al maggior numero di Slam vinti vivrebbe la situazione con maggior frustrazione. Riportiamo diversi passaggi di questa intervista diffusa ieri sera in Spagna.
    “Mi sono operato il 2 giugno e da allora ho fatto altre cose che non avevo mai avuto la possibilità di fare. Sto cercando e riuscendo a godermi altre cose nella vita. Quando ero all’Accademia, l’ultima volta che sono apparso in pubblico ed era il giorno dell’annuncio, non sapevo che dovevo operarmi. In quel momento avevo bisogno di mettere un punto e di una pausa: anche se di mezzo c’è il titolo del Roland Garros, da Indian Wells dell’anno scorso, in cui mi sono rotto una costola giocando con Carlos, è stato un anno e mezzo difficile. Non c’è stato un momento di tranquillità. A volte i risultati mascherano la realtà della vita quotidiana”.
    “Avevo bisogno di tirare una riga e fermarmi. Prima di farlo volevo essere sicuro che fermandomi sarei riuscito a recuperare. Ho fatto un altro giro di visite mediche, analizzando tutto quello che stava succedendo allo psoas e, alla fine, ho visto che non c’era modo di recuperare. Il mio psoas era in pessimo stato, mi dissero che se non mi fossi operato non sarei guarito. Ho deciso di sottopormi ad un intervento chirurgico e da quel momento in poi sembra che l’operazione sia andata bene. Una volta operato, in un’operazione importante in cui hanno colto l’occasione per operarmi l’anca, che non stava molto bene, ho impiegato diversi mesi a riprendermi. I primi sono stati complicati, dolorosi, ma poi ho avuto la fortuna di staccare, passare del tempo con la mia famiglia, andare via da casa per 5 settimane… e mi sono divertito. Ora sono tornato al lavoro, da pochissimo tempo.”
    “Ho visto poco tennis in questo periodo. Ma non perché soffro non potendo competere. Non sono così. Sono uno che volta pagina molto velocemente, non sono uno di quelli che pensano che dovrei esserci, ecc. Questo non mi fa male: guardo gli US Open e non mi fa male lo stomaco per non essere lì. Nel mio caso, arriva un momento in cui sono in pace. È da un po’ che non riesco a stare nei posti in cui avrei voluto essere, ma lo vivo con naturalezza e accetto le cose come vengono. Guardo poco il tennis perché sento bisogno di disconnettermi. Ho visto la finale degli US Open, ho visto la finale di Wimbledon, ma guardo poco perché ho la sensazione che così non mi disconnetterei del tutto. Quando hai fatto qualcosa per tutta la vita, è difficile guardare una partita di tennis e distrarsi. Finisci per analizzare le cose come se poi dovessi giocare all’indomani e questo non ti permette di disconnetterti”.
    “Il dolore? No, non vivo senza dolore, ma con dolore controllato. Non è un dolore che rende amara la mia vita. Il mio carattere, quindi, sta bene. Sono più triste o più fregato quando provo più dolore del necessario. Ho un piede che sai sta molto male, e ci sono momenti in cui il mio piede non mi lascia vivere in pace, ci sono momenti in cui mi è difficile scendere le scale di casa. Quando succede, succede, è difficile essere molto felici”.
    “Mi piacerebbe giocare ancora, ho la speranza di tornare a giocare e di essere competitivo. La speranza non è tornare e vincere il Roland Garros o l’Australian Open, lo dico affinché la gente non si illuda, nel momento in cui mi trovo nella mia vita è qualcosa di molto lontano. Non dico impossibile, perché le cose nello sport cambiano molto velocemente, ma non sono deluso, sono pienamente consapevole delle difficoltà che devo affrontare. Ce ne sono diverse: una è insormontabile, è l’età, perché quando sei avanti con l’età è già complicato; l’altra sono i problemi fisici, che non mi permettono di allenarmi con regolarità al 100%. L’unione di queste due cose fa sembrare praticamente impossibile aspirare a certe cose. Questo mi toglie l’entusiasmo? No, perché alla fine quello che mi entusiasma è giocare ancora, sentirmi competitivo… e poi vedremo dove sarò”.
    “2024, il suo ultimo anno? Ho detto ‘forse’, sarà il mio ultimo anno. Ho detto ‘forse’: se l’avessi detto in un altro modo, non era il mio modo di esprimerlo… e lo confermo. Ci sono buone probabilità che lo sia, perché vedo come sta il mio corpo. .. ma non so come sarà il mio corpo tra tre o quattro mesi, sono sempre aperto a ciò che il futuro può portare”.
    “Ho saltato quattro anni e mezzo di tornei del Grande Slam a causa di infortuni, questa è la realtà. Ma lo sport è anche questo. Non è per questo che sono migliore di Djokovic, perché ho giocato meno. Lui ha avuto un fisico e un modo di giocare che gli ha permesso di giocare più di me. Ho fatto quello che potevo. Forse tornerò e vincerò altri tre Slam, è improbabile, davvero (ride), ma in questo senso non posso rimproverarmi niente”.
    “Il record degli Slam? Non sono frustrato per un semplice motivo: nei limiti delle mie possibilità, ho fatto di tutto per rendere le cose migliori possibili. Sì, puoi vivere frustrato con 22 Slam, per esempio Novak lo vive in modo più intenso. Per lui sarebbe stata una frustrazione maggiore non riuscirci. Forse è per questo che ce l’ha fatta”.

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    “Creo que Djokovic lo vive de una manera más intensa. Para él, hubiera sido una frustración más grande no conseguirlo”.
    #NADALenMovistarPlus, con @juanmacastano, a las 21:45 en + (dial ). pic.twitter.com/KpnRJC9ELM
    — Tenis en Movistar Plus+ (@MovistarTenis) September 18, 2023

    “Non ho mandato nessun messaggio a Djokovic: quando vinci qualcosa di così importante, per esperienza so che è meglio che passi un po’ di tempo per valutare quel messaggio. Lo farò , ma non l’ho ancora fatto. Naturalmente ho mandato messaggi a Carlos quando ha vinto o era vicino a vincere; gli altri… nel circuito non ho più tanti amici, ormai io vengo da un’altra generazione. Federer? Con lui si, ci parliamo di tanto in tanto”.
    “Futuro da allenatore? Perché no? Ma credo che difficilmente prenderà la maggior parte della mia vita futura. Magari qualche settimana con qualcuno, perché no… Vengo dal tennis, dallo sport in generale, e so che lo sport farà sempre parte della mia vita.”
    “Diventare presidente del Real Madrid? Oh… non lo so. Non è nei miei sogni, ma mi farebbe piacere. Ma prima di tutto sono abbastanza realista con me stesso, so quali sono i miei limiti e non so se ne sarei capace oppure no”.
    Una Rafael a 360°, che nonostante una serie infinita di problemi lascia intendere di crederci ancora. Mille e più volte è rinato. Stavolta la ragione lascia pensare che un suo rientro sia più che altro una bella e meritata passerella, per non esser costretto a dire “basta” come l’amico Roger, praticamente rotto. Ma parlando di lui la parola “impossibile” è un concetto molto più vago che per noi comuni mortali…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic si separa dal suo storico manager Artaldi

    Novak con Edoardo Artaldi

    Da alcuni giorni girava una voce secondo la quale il n.1 del mondo Novak Djokovic fosse in procinto di interrompere la sua storica e consolidata collaborazione col suo manager italiano Edoardo Artaldi. Il giornalista serbo Sasa Ozmo, molto vicino al team del 24 volte campione Slam, ha confermato la notizia via Twitter.
    “Resta da vedere se rimarrà comunque nel team con un ruolo differente o meno”, scrive Ozmo.

    Can confirm this.
    It remains to be seen whehter they stay on the team in different roles, but it’s a stressful job, as you can imagine. https://t.co/rnB2lKzZZM
    — Saša Ozmo (@ozmo_sasa) September 14, 2023

    Edoardo “Dodo” Artaldi, ex tennista e poi manager, portò nel 2009 l’allora giovane talento nella scuderia del noto marchio di abbigliamento italiano Sergio Tacchini, e da lì nacque una collaborazione che nel giro di pochi anni divenne totale, con Artaldi e il suo staff (che include la moglie Elena Cappellano in ruoli molto importanti dal punto di vista commerciale) sempre più presente ed importanti nello sviluppo della carriera di Novak.
    Anni di grandi successi vissuti insieme ai quattro angoli del globo, ma negli ultimi anni anche qualche problema, come la brutta faccenda – mai del tutto davvero chiarita – dei moduli compilati in modo errato prima dello sbarco in Australia nel 2021, e poi l’incredibile litigio nel corso della finale di Adelaide di quest’anno, con la richiesta ripetuta di Novak ad Artaldi di andarsene dal suo box. Screzi che possono capitare nell’arco di una collaborazione così lunga e positiva, ma che forse rivelano qualche problema che covava da tempo.
    Non resta che attendere l’ufficialità della separazione con una dichiarazione di Djokovic, visto che la notizia è uscita quasi sicuramente verrà interpellato in merito in questi giorni a Valencia in Coppa Davis. LEGGI TUTTO

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    Controversie a Wimbledon: Piani di Espansione dell’All England Club Incendiano il Dibattito tra Politica e Residenti. Medvedev Rinuncia all’ATP Zhuhai 2023: La Stanchezza del Post-US Open Prevale sul Tour Asiatico. Cornet Rinuncia ai Tornei in Cina: Una Decisione Forte

    Alize Cornet nella foto

    Alizé Cornet fa notizia oggi: è diventata la prima giocatrice del circuito a rinunciare a giocare nei tornei in Cina. La francese uscirà dalla top-100 all’età di 33 anni, dopo aver deciso che la sua stagione riprenderà a ottobre, citando diverse ragioni per non recarsi nel paese asiatico. Tra queste, ovviamente, le sue forti convinzioni riguardo a quanto accaduto l’anno scorso con Shuai Peng, di cui non abbiamo avuto notizie per molti mesi. “Rimanendo fedele alle mie convinzioni e attenta alla mia salute, ho deciso di non giocare in Cina quest’anno. La mia stagione, quindi, riprenderà ad ottobre. A presto”, recitava il suo ultimo post su Instagram. Situazione complicata per Alizé, che è l’unica giocatrice del circuito ad annunciare la sua rinuncia a viaggiare in Cina.
    I piani di espansione dell’All England Lawn Tennis Club stanno suscitando molta polemica e hanno generato un acceso dibattito politico e tra i residenti. Tanto che gli abitanti di Wimbledon si sono uniti per protestare contro quella che ritengono una proposta ingiusta: il torneo ha proposto di costruire un nuovo stadio con una capienza di 8.000 spettatori dove attualmente si trova un campo da golf, e di aumentare il numero totale di campi delle strutture del club a 38. Oltre a tutte le complessità legali esistenti, c’è una forte opposizione da parte di alcuni residenti che si stanno mobilitando per impedire la realizzazione di questo progetto, come riportato dal DailyMail.
    Dopo un estenuante US Open 2023, Daniil Medvedev ha deciso di rallentare e concedersi più tempo per riposare. Finalista a Flushing Meadows, il russo non parteciperà all’ATP Zhuhai 2023, primo torneo del tour asiatico in cui era il grande protagonista del tabellone. La stanchezza si è rivelata eccessiva per viaggiare così presto nel continente asiatico, anche se il moscovita ha ancora in vista Pechino e Shanghai come due tornei durante questa tournée. Anche il suo connazionale Alexander Shevchenko ha rinunciato a un evento che ha visto altre defezioni, come quelle di Sonego, Coric, Griekspoor e JJ Wolf. Ad oggi, Karen Khachanov, Cameron Norrie e Jan-Lennard Struff sono le tre teste di serie.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Andrey Rublev scherza sulle sconfitte ai quarti nei tornei del Grand Slam

    Andrey Rublev nella foto – Foto Getty Images

    Andrey Rublev è stato nuovamente uno dei nomi di spicco dell’ultimo US Open. La sua presenza nei quarti di finale di ogni Grand Slam sembra ormai quasi garantita, ma andare oltre appare come un passo troppo grande per il russo, che si è fermato alle porte della sua prima semifinale in numerose occasioni. Ha perso precisamente nove quarti di finale, un record sul quale Rublev ha scherzato in un’intervista con un podcast russo: “Se ci pensi, essere il primo giocatore nella storia a vincere zero su nove quarti di finale di Grand Slam è un record che non tutti possono ottenere”, ha dichiarato ridendo il moscovita, mostrando un atteggiamento positivo e sperando che un giorno questa serie si interrompa. LEGGI TUTTO

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    Serena Williams e la polemica su Twitter: frecciata a Simona Halep

    Serena Williams nella foto – Foto Getty Images

    Serena Williams ha gareggiato in numerose occasioni contro Simona Halep. La rumena è diventata per molti anni una delle principali rivali della sua carriera, tanto da infliggerle una delle sconfitte più dure in una finale di Grand Slam. Quel confronto per il titolo a Wimbledon nel 2019 è stata una dimostrazione di forza di Simo, che ha sconfitto l’americana con un netto 6-2, 6-2.
    Dopo la risoluzione del suo caso e la sua sospensione di quattro anni per doping, Serena non ha perso l’occasione di lanciarle una frecciata su Twitter, riferendosi al numero di trofei di Wimbledon che avrebbe potuto avere. “8 è un numero migliore”, ha affermato con decisione Williams, che, per dissipare ogni dubbio, ha anche messo mi piace a un tweet in cui si parla di “delusione” nel scoprire che “metà dei tuoi eroi durante la tua epoca nello sport stavano barando”. La polemica è aperta.

    8 is a better number.
    — Serena Williams (@serenawilliams) September 12, 2023 LEGGI TUTTO

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    L’ottimismo e le ambizioni di Binaghi per il futuro del tennis italiano. Telefonata pacificatrice con Fabio Fognini

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT-Padel – Foto Archivio-FITP

    Stamattina Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, ha rivelato di aver ricevuto una telefonata da Fabio Fognini che ha suscitato in lui un profondo senso di soddisfazione e gioia.
    Durante un’intervista a Sky Sport, in occasione dei festeggiamenti al Circolo Canottieri Roma per il novantesimo compleanno di Nicola Pietrangeli, Binaghi ha sottolineato la grande maturità mostrata da Fognini, malgrado le recenti polemiche relative alla sua inclusione nella lista preliminare dei convocati per la Coppa Davis. Fognini, infatti, aveva espresso il suo disappunto per la decisione, ma dopo la sua esclusione dal quintetto alla Unipol Arena, ha scelto di mettere da parte le divergenze e sostenere la squadra nazionale.La dedizione e il sostegno di Fognini alla squadra, nonostante la delusione personale, sono un segno della sua grande professionalità e dell’importanza della Coppa Davis per l’Italia. Non solo per i trofei, ma per l’eredità e la storia che porta con sé. Pietrangeli, il capitano della nazionale che ha trionfato nel 1976 a Santiago del Cile, ne è la prova vivente.
    Tuttavia, l’obiettivo di Binaghi non si ferma qui. Durante l’intervista, ha evidenziato l’importanza di avere giocatori italiani tra i primi al mondo e di cambiare la storia dello sport nazionale. Ha anche evidenziato l’importanza di superare i record di Pietrangeli e di avere nuovi campioni che possano brillare a livello internazionale.
    In un contesto più ampio, Binaghi ha messo in luce l’obiettivo a lungo termine della FITP: portare l’Italia al top nel tennis mondiale. Questo si traduce in vincere altri Masters 1000 e Slam, e avere giocatori italiani tra i primi tre o quattro al mondo. Una visione ambiziosa, ma con giocatori come Sinner, Berrettini, Musetti e Sonego, l’Italia ha tutte le carte in regola per raggiungere questi obiettivi.Infine, Binaghi ha ribadito l’importanza di guardare al futuro senza sacrificare gli obiettivi a breve termine. Mentre la Coppa Davis resta una competizione prestigiosa, l’obiettivo principale della FITP è sviluppare talenti che possano dominare la scena internazionale e portare il tennis italiano a nuove vette.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Grande Slam 2024. Sarà sempre Djokovic contro Alcaraz?, Sinner e Rune i possibili nuovi sfidanti

    Holger Rune nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Mentre Alcaraz e Djokovic dominano il Ranking ATP, Tsitsipas, Ruud e Rune si fanno avanti e Sinner diventa sempre di più uno sfidante pericoloso. Ma ci sono anche altri tennisti che saranno in lotta nel 2024 per vincere il primo torneo del Grand SlamFino a qualche anno fa, il Ranking ATP era dominato principalmente da Djokovic e Federer, prima che si inserisse Nadal nella grande sfida a tre, durata per qualche anno.Se Nadal oggi è costretto a restare fuori dai campi per via dei problemi fisici, la tradizionale sfida del serbo contro uno spagnolo prosegue contro Alcaraz, attuale numero 1 del ranking e vincitore di Wimbledon 2023, proprio in finale contro Djokovic. Ci sono anche altri protagonisti pronti a entrare a gamba tesa per sfidare i favoriti.
    Djokovic contro Alcaraz sarà il grande duello del 2024?Djokovic ha vinto sia in Australia che in Francia, mettendo una seria ipoteca per fare il poker e aggiudicarsi il titolo più ambito, ma Alcaraz ha guastato i suoi piani, trasformando la festa in una racchetta distrutta per la frustrazione, proprio nella finale di Wimbledon.Poi due giorni fa agli Us Open Novak ha conquistato il terzo titolo Slam dell’anno battendo in finale Daniil Medvedev. Medvedev sarà sicuramente il terzo incomodo ed ormai il tennista che potrà fare la sorpresa nel 2024 vincendo il suo secondo Slam.
    Tsitsipas, Rune e Ruud: gli sfidanti nei Grand Slam 2024?Le quote per la vittoria dell’Australian Open sono già presenti nel palinsesto dei siti sportivi, anche Casinò NetBet ha riservato una categoria per il tennis, segno che ormai questo sport è fra i più seguiti a livello mondiale e offre sempre colpi di scena e nuovi campioni.Se fino a qualche settimana fa erano sempre Tsitsipas e Ruud gli outsider favoriti per la vittoria, da qualche giorno si è inserita anche la giovane promessa danese, Holger Rune, che è balzato alla posizione numero 4 del Ranking, mentre il tennista greco tiene saldo il quinto posto e il norvegese perde qualche posizione.Gli americani Fritz e Tiafoe partono come underdog nel palinsesto dei favoriti alla vittoria dell’US Open 2024, giocano in casa e faranno di tutto per braccare il titolo in Patria. Da non sottovalutare è anche il canadese Aliassime, pronto a stupire nell’ultimo torneo Slam 2024.
    Sinner è il miglior tennista italiano nel rankingJannik Sinner, attuale numero 7 del ranking ATP e tennista in costante ascesa, semifinalista a Wimbledon 2023 e sicuramente un possibile outsider per il successo a Melbourne nel 2024.Sinner resta un possibile favorito proprio perché nel torneo più prestigioso al mondo è entrato fra i primi quattro ed ha dimostrato di essere sempre competitivo nel corso del 2023. LEGGI TUTTO