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    McEnroe: “Il record più sottovalutato di Djokovic? Le otto stagioni chiuse da numero 1”

    John McEnroe nella foto – foto getty images

    Novak Djokovic è riuscito a conquistare praticamente tutti i record più importanti nel mondo del tennis, ma secondo John McEnroe ce n’è uno in particolare che non riceve la giusta attenzione mediatica: le otto stagioni concluse come numero 1 del ranking mondiale.In una recente intervista rilasciata all’ATP, l’ex campione americano ha condiviso la sua opinione su quale sia il primato più sottovalutato tra quelli detenuti dal serbo, considerato da molti il più grande di tutti i tempi.
    “Tutto dipende, naturalmente, dalle ambizioni e dalle priorità di ciascun giocatore, ma per me la cosa più importante è sempre stata chi finisce l’anno come numero 1”, ha spiegato McEnroe, le cui parole sono state riportate dal portale “Teniski svet”.Il record di Djokovic è davvero impressionante: ha concluso otto volte la stagione in vetta alla classifica mondiale. Al secondo posto di questa speciale graduatoria troviamo Pete Sampras con sei, mentre al terzo posto sono appaiati Roger Federer, Rafael Nadal e Jimmy Connors con cinque ciascuno. Seguono proprio McEnroe e Ivan Lendl con quattro.
    Questo primato rimane spesso in ombra rispetto ad altri traguardi più celebrati, come il numero di titoli del Grande Slam, il totale di settimane trascorse al vertice del ranking, i trofei nei Masters 1000 o le vittorie alle ATP Finals.“Per me, la cosa più importante era finire la stagione come numero 1”, ha aggiunto McEnroe, che ha raggiunto questo obiettivo per quattro anni consecutivi, dal 1981 al 1984. “I miei 12 mesi erano migliori di quelli di chiunque altro”.
    L’americano ricorda ancora con orgoglio il suo debutto in vetta alla classifica. Nel marzo 1980, dopo aver battuto Jimmy Connors a Memphis, superò Bjorn Borg diventando il numero 1 del mondo. In quell’occasione, McEnroe divenne anche il primo tennista a detenere contemporaneamente la prima posizione sia in singolare che in doppio.“Guardavo la classifica mondiale e pensavo: ‘Mio Dio, non c’è nessuno davanti a me’”, racconta “Big Mac”. “Non mi aspettavo di raggiungere questo traguardo mentre crescevo. Ero sorpreso io stesso nel vedere il mio nome davanti a quello di Connors o Borg”.
    McEnroe è salito al vertice del ranking per ben 14 volte durante la sua carriera. L’ultima volta che ha occupato la prima posizione è stato nel settembre 1985. Il suo periodo più lungo al comando è stato tra agosto 1981 e settembre 1982, per ben 58 settimane consecutive. Con un totale di 170 settimane, occupa il settimo posto nella classifica di tutti i tempi per permanenza al numero 1.Durante i quattro anni in cui ha concluso la stagione come leader del ranking, McEnroe ha conquistato tre titoli a Wimbledon e due agli US Open.
    Nonostante ciò, l’americano riconosce l’eccezionalità del record di Djokovic, sottolineando come la capacità di mantenere la prima posizione alla fine dell’anno per ben otto volte sia una dimostrazione straordinaria di costanza ai massimi livelli, forse non celebrata quanto meriterebbe.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Martina Trevisan annuncia: si opererà al piede dopo mesi di cure conservative senza risultati

    Martina Trevisan nella foto – Foto Getty Images

    La tennista italiana Martina Trevisan ha condiviso sui social network un importante aggiornamento sulla sua condizione fisica. Attraverso una storia pubblicata sul suo profilo Instagram, la giocatrice ha annunciato la decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico per risolvere definitivamente i problemi al piede che la stanno tormentando da diversi mesi.
    “Ciao a tutti! Volevo darvi un piccolo update sulla mia situazione attuale”, ha scritto Trevisan nel suo messaggio ai fan. “Purtroppo le cure conservative per il mio infortunio al piede degli ultimi mesi non ha dato un esito positivo… Ho deciso quindi di sottopormi ad un intervento chirurgico per risolvere una volta per tutte questo problema.”
    La 31enne toscana, che in carriera ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros nel 2020 e le semifinali nel 2022, sta vivendo un periodo difficile a causa di questo infortunio che ha limitato significativamente le sue prestazioni negli ultimi tornei. Nonostante i tentativi di risolvere il problema con terapie conservative, la situazione non è migliorata, portandola alla difficile ma necessaria decisione di ricorrere alla chirurgia.
    Nel suo messaggio, Trevisan ha voluto anche ringraziare i suoi sostenitori per il continuo supporto ricevuto durante questo periodo complicato: “Vi ringrazio tantissimo per il vostro continuo supporto e non preoccupatevi…. tornerò più forte di prima! ❤️”
    Non sono stati forniti dettagli sulla data dell’intervento né sui tempi di recupero previsti, ma è chiaro che la tennista dovrà affrontare un periodo di stop forzato prima di poter tornare in campo. La speranza è che questa soluzione chirurgica possa finalmente permetterle di superare i problemi fisici e tornare a competere ai suoi livelli.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    CVC Capital Partners pronta a investire 1 miliardo di dollari nel tennis

    CVC Capital Partners pronta a investire 1 miliardo di dollari nel tennis

    CVC Capital Partners, il colosso del private equity, ha presentato un’offerta di circa 1 miliardo di dollari (790 milioni di sterline) per acquisire un importante portfolio di tornei di tennis che include due dei più prestigiosi eventi annuali di questo sport.Secondo quanto riportato da Sky News, CVC è tra i principali offerenti per l’acquisto del Miami Open e del Madrid Open, due tornei che vedono la partecipazione dei migliori tennisti e tenniste del mondo.Le fonti vicine al processo di vendita, gestito da The Raine Group, hanno riferito che un ulteriore round di offerte – stimato intorno al miliardo di dollari – dovrebbe essere presentato entro la fine del mese.
    Gli asset sono attualmente di proprietà di Endeavor Group Holdings, la società globale di sport e intrattenimento guidata dall’ex agente di Hollywood Ari Emanuel.È interessante notare che lo stesso Emanuel è tra i concorrenti di CVC in questa operazione: il CEO di Endeavor avrebbe infatti ingaggiato i banchieri di Goldman Sachs per supportare la sua offerta personale. Non è ancora chiaro se Emanuel cercherà finanziamenti esterni per la sua proposta.
    Anche altre società di private equity, tra cui EQT Partners e Providence Equity Partners, avrebbero esaminato potenziali offerte, sebbene non sia certo se siano attualmente parte del processo d’asta.Diverse persone facoltose avrebbero espresso interesse nell’acquisto di singoli tornei, ma Endeavor punta a concludere un’unica transazione per tutti gli asset.Il portfolio in vendita include, oltre ai due prestigiosi tornei “1000”, anche il Barcelona Open e il torneo annuale pre-Wimbledon all’Hurlingham Club di Londra.Se l’offerta di CVC andasse a buon fine, rappresenterebbe il primo ingresso del prolifico investitore sportivo nella proprietà di tornei che vedono protagonisti i migliori giocatori maschili del mondo, come Carlos Alcaraz e Alexander Zverev.
    Da segnalare che Jannik Sinner, attuale numero uno del mondo, mancherà entrambi i tornei di proprietà IMG quest’anno dopo essere stato sospeso per tre mesi dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) a gennaio, mentre l’ex numero uno Novak Djokovic probabilmente escluderà entrambi gli eventi dal suo calendario ridotto per il 2025.Il Miami Open inizierà il 16 marzo, mentre il suo omologo di Madrid prenderà il via il 21 aprile. Entrambi i tornei fanno parte della serie ATP Masters 1000 e WTA 1000, un gradino sotto i quattro eventi annuali del Grande Slam che si svolgono a Melbourne, Parigi, Wimbledon e New York.
    CVC ha già una presenza significativa nel tennis professionistico, avendo formato nel 2023 una joint venture commerciale con la Women’s Tennis Association (WTA) con un investimento di 150 milioni di dollari. Nel primo anno completo della partnership, WTA Ventures ha registrato una crescita dei ricavi del 24%, in seguito a una nuova strategia che ha incluso le prime WTA Finals a Riyadh, in Arabia Saudita.Un insider del tennis ha dichiarato che il settore probabilmente accoglierebbe con favore ulteriori investimenti in questo sport.
    Dal 2006, quando ha preso il controllo della Formula Uno, CVC si è affermata come il più importante investitore di private equity nello sport a livello globale, con interessi che ora si estendono al calcio, rugby, cricket e pallavolo.Endeavor ha deciso di vendere i suoi asset tennistici, insieme a Frieze, l’azienda d’arte, dopo l’annuncio dell’aprile scorso che sarebbe stata privatizzata da Silver Lake, la società di private equity.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il gesto solidale di Jessica Pegula dopo il suo trionfo ad Austin

    Jessica Pegula nella foto – Foto Getty Images

    Jessica Pegula ha dimostrato che la sua grandezza va oltre i risultati sportivi. La tennista statunitense, attuale numero quattro del ranking mondiale, non solo ha conquistato il titolo al WTA Austin 2025 questo fine settimana, ma è stata anche protagonista di un gesto di solidarietà che è stato ampiamente elogiato nel circuito femminile.
    La finale del torneo di doppio ha visto la coppia formata da Anna Blinkova e Yue Yuan affrontare McCartney Kessler e Shuai Zhang. Dopo un combattuto incontro, sono state Blinkova e Yuan ad aggiudicarsi il titolo. Tuttavia, la gioia per il trionfo è stata offuscata da un inaspettato problema logistico: nessuna delle quattro finaliste disponeva di un mezzo di trasporto per viaggiare da Austin a Los Angeles, dove dovevano recarsi per partecipare al prestigioso torneo di Indian Wells.
    È in questo momento che Jessica Pegula, appena incoronata campionessa del torneo individuale, ha mostrato il suo lato più generoso. La tennista americana, a conoscenza della situazione, ha offerto alle quattro giocatrici un posto sul suo jet privato per viaggiare insieme verso la California.L’aspetto più notevole è che Pegula, che avrebbe potuto partire immediatamente dopo la sua vittoria, ha deciso di aspettare la fine della finale di doppio affinché tutte potessero viaggiare insieme, dimostrando una pazienza e una solidarietà poco comuni nel mondo esigente del tennis professionistico.
    Il gesto di Pegula è stato ampiamente celebrato sia dalle beneficiarie dirette che dal resto delle giocatrici del circuito WTA. In uno sport individuale come il tennis, dove la competitività è estrema e i calendari sono estenuanti, questo tipo di azioni rafforzano i legami tra le tenniste.
    Per Blinkova, Yuan, Kessler e Zhang, quello che avrebbe potuto essere un complicato problema logistico si è trasformato in un’esperienza positiva grazie alla generosità di una collega che, nonostante il suo status di stella e la sua privilegiata posizione economica, non ha esitato a tendere una mano alle sue compagne.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic a caccia di storia nel Sunshine Double 2025: Nuovi record all’orizzonte a Indian Wells e Miami

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Se c’è una cosa che Novak Djokovic ha dimostrato durante tutta la sua straordinaria carriera tennistica è la sua innata capacità di motivarsi attraverso sfide storiche. Mentre molti atleti tendono a minimizzare l’importanza delle statistiche con dichiarazioni politicamente corrette e il famoso approccio “partita dopo partita”, il serbo non ha mai nascosto la sua ossessione nel lasciare un’impronta indelebile nei libri di storia del tennis.
    Nel 2025, il leggendario tennista balcanico ha davanti a sé una sfida che potrebbe riaccendere il suo spirito competitivo come poche altre: diventare il giocatore con più titoli di tutti i tempi sia a Indian Wells che a Miami, i primi due Masters 1000 della stagione conosciuti popolarmente come il “Sunshine Double”.Sebbene negli ultimi anni Djokovic sembri riservare il suo miglior tennis esclusivamente per i tornei del Grande Slam, la possibilità di rompere due pareggi storici nel palmarès di questi prestigiosi tornei potrebbe essere lo stimolo perfetto per rivedere la sua versione più devastante.
    A Indian Wells, Novak ha conquistato cinque corone (2008, 2011, 2014, 2015 e 2016), eguagliando Roger Federer in cima alla classifica storica. Superare lo svizzero e affermarsi come il re indiscusso del deserto californiano rappresenterebbe un traguardo significativo per il suo già ricchissimo palmares.D’altra parte, al Miami Open, Djokovic condivide il primato con André Agassi, entrambi con sei titoli. Il serbo ha trionfato in Florida nel 2007, 2011, 2012, 2014, 2015 e 2016, e ora cerca di diventare l’unico campione con il maggior numero di vittorie in uno dei tornei più importanti sul cemento.
    Sebbene Djokovic non parta come favorito in questi tornei, diverse circostanze potrebbero giocare a suo favore. L’assenza forzata di Jannik Sinner, attuale numero uno del ranking, e i dubbi sullo stato di forma di Carlos Alcaraz e Alexander Zverev aprono una finestra di opportunità per il serbo.Inoltre, non si dovrebbe mai sottovalutare il fattore motivazionale in un campione del suo calibro. La possibilità di stabilire nuovi record potrebbe essere la spinta necessaria affinché Novak ritrovi quel livello superlativo che lo ha portato a dominare il tennis per più di un decennio.A 37 anni, Djokovic continua a dimostrare che l’età è solo un numero quando si tratta di competere al massimo livello. Se riuscisse ad aggiungere uno o entrambi i titoli alla sua impressionante collezione, non solo amplierebbe il suo vantaggio come il tennista con più Masters 1000 della storia, ma riaffermerebbe la sua condizione di uno dei più grandi competitori che lo sport abbia mai conosciuto.Il “Sunshine Double” del 2025 potrebbe essere testimone di un nuovo capitolo nell’infinita ricerca dell’eccellenza di Novak Djokovic, un uomo che ha fatto della caccia ai record praticamente uno stile di vita.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Eisenhower Cup 2025: Lo spettacolo del doppio misto illumina la notte di Indian Wells. In campo anche Paolini-Musetti per i colori italiani

    Lo spettacolo del doppio misto illumina la notte di Indian Wells

    La Eisenhower Cup si conferma come l’evento di apertura alla vigilia del prestigioso BNP Paribas Open di Indian Wells. Questo torneo di esibizione, che negli ultimi tre anni ha adottato il formato del doppio misto, offrirà partite dal ritmo incalzante nell’elettrizzante cornice dello Stadium 2 illuminato dalle luci notturne.
    Informazioni essenziali sull’evento 2025Quando: Martedì 4 marzo, ore 19:00 locali (corrispondenti alle ore 04:00 del 5 marzo in Italia)Dove: Stadium 2, Indian Wells Tennis GardenBiglietti: Già disponibili a partire da 60 dollariCopertura TV in Italia: In replica su SuperTennis TV alle ore 13:00 del 5 marzoFormato: Tie Break Tens – incontri al meglio di dieci punti in un tabellone a eliminazione diretta con otto coppie, per un totale di sette match durante la serata
    Giocatori in campoL’edizione 2025 della Eisenhower Cup radunerà alcune delle più brillanti stelle del tennis mondiale, che si sfideranno in appassionanti match di doppio misto:
    Elena Rybakina (Campionessa BNP Paribas Open 2023) e Taylor Fritz (Campione BNP Paribas Open 2022)Madison Keys (fresca vincitrice degli Australian Open 2025) e Tommy Paul (n.11 ATP)Casper Ruud (n.5 del mondo) e Maria Sakkari (due volte finalista a Indian Wells)Emma Navarro e Ben Shelton (Campioni in carica della Eisenhower Cup)Paula Badosa (Campionessa BNP Paribas Open 2021) e Stefanos Tsitsipas (n.9 ATP)Alex de Minaur (n.10 del mondo) e Katie Boulter (n.25 WTA)Iga Swiatek (due volte Campionessa a Indian Wells) e Hubert Hurkacz (n.22 ATP)Jasmine Paolini (n.6 WTA) e Lorenzo Musetti (n.16 ATP) – la coppia italiana pronta a rappresentare il tricolore
    Un’esperienza completa per gli spettatoriUn ulteriore vantaggio per chi acquisterà i biglietti della Eisenhower Cup sarà la possibilità di accedere anticipatamente agli impianti e assistere alle partite di qualificazione del BNP Paribas Open che si disputeranno durante l’intera giornata di martedì 4 marzo, prima dell’evento serale.I possessori di biglietti per le qualificazioni del martedì dovranno invece acquistare un titolo di ingresso specifico per la Eisenhower Cup se desiderano partecipare all’evento.Per gli appassionati italiani che non potranno seguire l’evento in diretta durante la notte, SuperTennis TV trasmetterà la replica integrale alle ore 13:00, permettendo di vedere all’opera la coppia azzurra Paolini-Musetti in questa affascinante competizione che anticipa uno dei tornei più prestigiosi del calendario tennistico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sartori crede nel recupero di Zeppieri: “Ha il tennis per competere ad alto livello, deve stare lontano degli infortuni e trovare continuità”

    Massimo “Max” Sartori

    Tutti gli appassionati della racchetta associano il nome di Massimo Sartori a quello di Andreas Seppi. I due hanno creato uno dei sodalizi più longevi e vincenti nella storia del tennis italiano, ma il coach vicentino è entrato in qualche modo nelle carriere di molti giocatori. Non tutti lo sanno, ma Max è stato decisivo anche per Jannik Sinner: fu infatti il primo coach di livello internazionale a visionarlo da bambino in Alto Adige e riuscì a portarlo da Riccardo Piatti, dove l’attuale n.1 si traferì a soli 13 iniziando quella formazione del fisico e della tecnica necessaria a costruire le basi per la futura scalata verso l’Olimpo della disciplina. Sartori da circa due anni segue Giulio Zeppieri, talento laziale impegnato in una impegnativa risalita dopo il lungo stop necessario a recuperare da un serio infortunio al polso sinistro e conseguente operazione. Otto mesi duri per l’azzurro, e tutti sanno quanto il polso sia forse la parte del corpo in assoluto più delicata per un tennista.
    Nel 2025 Zeppieri ha ritrovato un buon livello, come dimostra la semifinale al Challenger 100 di Koblenz, in Germania. Sprofondato al 394 ATP per colpa dell’infortunio, Giulio è assai lontano dal proprio best di n.110 del gennaio 2024 e da quel livello altissimo che gli aveva consentito di giocare ad armi pari contro un certo Carlos Alcaraz nella semifinale dell’ATP di Umag 2022. Molti rimasero affascinati della potenza, angoli e aggressività di Zeppieri, pronosticandoli un futuro assai roseo. Purtroppo problemi fisici e qualche mancanza e/o difficoltà di crescita non gli hanno consentito di consolidare quel grandissimo torneo, ma per il suo coach Sartori il problema di Giulio è negli infortuni e nella mancanza di continuità, non nel livello di gioco. “Il tennis per competere ad alto livello lui ce l’ha”, afferma Max in un’intervista a SuperTennis, della quale riportiamo i passaggi più interessanti.
    Si parte con lo stop e l’operazione al polso, ormai non più rimandabile: “A Parigi, lo scorso anno, Giulio ha avvertito un fastidio e ha capito di avere un problema serio. Abbiamo provato ad andare avanti per avere un quadro più preciso della situazione ma dopo i Challenger di Perugia e Sassuolo abbiamo capito che era necessaria un’operazione” racconta Sartori. “Abbiamo deciso di comune accordo di portarlo dal professor Angel Ruiz Cotorro, il medico della Nazionale iberica e che si è visto spesso nel box di Rafa Nadal. È il dottore che ha operato quasi tutti i giocatori che hanno avuto problemi al polso ed è quello che dava più garanzie per la buona riuscita dell’intervento. C’era l’idea che potesse avere un problema sia ai legamenti che all’osso; è stato necessario intervenire sull’osso mentre, fortunatamente, il legamento non era rotto. È stato un percorso abbastanza lungo”.
    Giulio ha ripreso l’attività, ma Sartori resta molto cauto… “Sta ancora recuperando, però almeno ora riesce a giocare. Parlando di ‘Zeppo’, ripeto spesso la parola ‘speriamo’, perché la verità è che stiamo vivendo giorno per giorno. In Germania aveva comunque un po’ di fastidio alla mano, ma abbiamo deciso di spingere un po’ di più, mentre in Australia eravamo andati solo per capire cosa sarebbe successo. ‘Zeppo’ ha una grande capacità ed è quella che se sta bene, va in campo e gioca per vincere, senza nessun problema. Non è uno di quelli che necessita di molti match come rodaggio, in questo è piuttosto forte. Devo fare i complimenti al lavoro che è stato fatto dal team e soprattutto a lui che è un ragazzo veramente in gamba”.
    Zeppieri ha fatto base a Vicenza all’Academy di Sartori da due anni: “In questo periodo è cresciuto molto. Parlando di lavoro, nell’ultimo anno si è preso la responsabilità di portare avanti tutto quello che gli mancava e ha lavorato tantissimo per arrivare nei top 100, obiettivo mancato solo a causa dell’infortunio. Avevamo una programmazione mirata a portarlo nei primi 100 già nel settembre del 2023. Poi è successo che nel luglio di quell’anno siamo andati insieme a giocare il Challenger 75 a Karlsruhe. In finale stava dominando il cileno Alejandro Tabilo ma, vinto il primo parziale per 6-2, ha avuto una brutta storta alla caviglia che lo ha costretto al ritiro. Era un match che avrebbe vinto perché stava dominando l’avversario. Il recupero è stato lungo e non semplice e ci ha portato via un paio di mesi”.
    Sempre problemi fisici a rallentarne la crescita, ma ne ha fortificato il carattere: “È per questo che in questi anni abbiamo lavorato tanto sul rinforzare il suo corpo. Oggi è cambiata la qualità del suo fisico e devo fargli i complimenti perché ha lavorato tanto ed è stato veramente bravo. Gli infortuni ti fanno riflettere. La sua forza è quella di aver ‘scelto’ di giocare a tennis. Ci ha messo la faccia per cambiare e nell’ultimo anno più che mai. Adesso è tranquillo, se ha la fortuna di stare bene e di prendere un po’ di ritmo può andare avanti”.
    Ecco dove Sartori è intervenuto nel tennis di Zepperi nell’ultimo periodo: “Abbiamo concentrato i nostri sforzi su alcuni, per me importanti, cambiamenti tecnici. Mi riferisco soprattutto all’esigenza di cercare meglio la palla. Lui la cercava molto alta e poi tirava delle ‘stecche’ fortissime di diritto: probabilmente, anche per questo alla fine la mano ha ceduto. Così facendo, poi, il colpo risultava non pulito. Oggi invece cerca molto di più la palla e si posiziona meglio. Adesso, di diritto, è capace di fare male anche colpendo dal basso. Sul rovescio avevamo l’esigenza che lui tirasse un po’ più forte, con un po’ più di taglio invece che solo piatto e anche lì è migliorato molto. Servizio? Qui lui partiva già da una base molto valida, ma abbiamo cercato di insegnargli a usare tutti gli angoli. Adesso stiamo lavorando per portare il suo gioco verso la rete e a giocare meglio il back. Però la cosa di cui abbiamo più bisogno non è un colpo specifico ma la continuità. Il tennis per puntare in alto lo ha, adesso è importante anche fare punti”.
    “A Giulio serve un po’ di fortuna per stare lontano dagli infortuni e poi la chiave sta tutta nella continuità, che è quello che gli è mancato negli ultimi anni. Giocare due o tre settimane di tornei consecutivamente, poi un po’ di allenamento e quindi riposo e ricominciare così. È questa la routine che ci serve per risalire la classifica. Il sogno sarebbe quello di disputare un’intera stagione senza infortuni… speriamo” conclude Sartori.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nominations Laureus Awards 2025: Carlos Alcaraz (dopo l’esclusione di Sinner) e Aryna Sabalenka in nomination come sportivi dell’anno

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    L’annuncio della rosa dei candidati ai Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport, avvenuto stamattina a Madrid, fa partire di fatto il conto alla rovescia per il più grande spettacolo dello sport. L’edizione di quest’anno si presenta come una straordinaria celebrazione dei più grandi successi sportivi dell’anno solare 2024, impreziosita dalla partecipazione degli eroi delle Olimpiadi di Parigi, dei campioni del Grande Slam, dei primatisti mondiali, e non solo. Il 2025 segna il 25° anniversario dei Laureus World Sports Awards, motivo per cui l’evento di quest’anno cercherà di onorare il passato, celebrare il presente, e ispirare le generazioni future.
    Nell’ultimo quarto di secolo la statuetta “The Laureus” è diventata il premio più ambito nel suo genere tra gli sportivi e le sportive d’élite. I Laureus World Sports Awards sono oggi riconosciuti come “The Athletes’ Awards”. Tutti i candidati sono stati selezionati in seguito alla votazione effettuata da oltre 1300 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati il prossimo 21 aprile, a Madrid, al termine delle votazioni della Laureus World Sports Academy, la giuria per eccellenza composta da 69 leggende dello sport.
    Il 2024 sportivo è stato illuminato dallo spettacolo delle Olimpiadi di Parigi e quindi non sorprende affatto che due stelle dei Giochi siano in lizza per il “Laureus World Sportsman of the Year Award” (“Sportivo dell’anno”). Atleta simbolo delle Olimpiadi è stato Léon Marchand, capace di vincere quattro medaglie d’oro nel nuoto in corsia. Mondo Duplantis, invece, ha vinto il secondo oro olimpico consecutivo nel salto con l’asta. A contendersi l’ambita statuetta anche Carlos Alcaraz, che ha vinto due titoli del Grande Slam, il French Open al Roland Garros e Wimbledon, oltre a conquistare la medaglia d’argento olimpica; Max Verstappen, che si è assicurato il suo quarto titolo mondiale consecutivo piloti di Formula 1; Tadej Pogačar, terzo uomo a vincere nello stesso anno Tour de France, Giro d’Italia e Campionato del mondo. In questa categoria figurano solo cinque candidati e non sei, come da prassi, a seguito della decisione presa dalla Laureus Academy di rendere non eleggibile Jannik Sinner in conseguenza della sospensione per tre mesi dall’attività agonistica comminata dalla Wada.
    Aiatana Bonmatí è di nuovo nominata nella categoria ““Laureus World Sportswoman of the Year Award” (“Sportiva dell’anno”), in cui ha trionfato lo scorso anno. La sua candidatura è diretta conseguenza della conquista del secondo Pallone d’Oro consecutivo e di un’annata trionfale in cui Aiatana ha vinto la Champions League, la Liga F e la Copa de la Reina con la maglia del Barcellona. A contenderle la statuetta, Simone Biles, che ha conquistato già tre premi in questa categoria. Nel 2024 Simone Biles ha, invece, vinto la statuetta nella categoria “Laureus World Comeback of the Year Award (“Ritorno dell’anno”) e quest’anno, dopo aver vinto ai Giochi di Parigi tre medaglie d’oro e un argento, si ricandida nella categoria principale in cui ha già primeggiato nel 2017, 2019 e 2020. In lizza anche Sifan Hassan, che a Parigi ha vinto il bronzo sia nei 5.000 sia nei 10.000 metri, oltre all’oro nella maratona; Faith Kipyegon, l’unica tre volte campionessa olimpica nei 1500 metri, capace di conquistare a Parigi anche l’argento nei 5.000 metri; Sydney McLaughlin-Levrone, medaglia d’oro sia nei 400 metri a ostacoli, in cui ha stabilito il nuovo record mondiale, sia nella staffetta 4×400 metri; Aryna Sabalenka, che ha vinto gli Austrian Open e gli Us Open, raggiungendo il primo posto del ranking WTA sia in singolare che in doppio.
    Nella categoria “Laureus World Team of the Year Award” (Squadra dell’anno) è quasi un testa a testa tra Spagna e Stati Uniti. Un duopolio interrotto solo dalla scuderia britannica del Team McLaren di Formula 1, capace di vincere il mondiale costruttori, interrompendo un digiuno di vittorie che durava da ben 26 anni. Nessun team in passato aveva dovuto attendere tanto per riconquistare il titolo. Il dominio della Spagna nel calcio si riflette, invece, nelle nomination del Barcellona femminile, che ha conquistato il triplete, vincendo Champions League, la Liga F e la Copa de La Reina; del Real Madrid, che ha vinto la Liga e soprattutto la Champions League per la 15ª volta; della Nazionale maschile, la prima squadra in assoluto a conquistare il campionato europeo, vincendo ogni partita senza mai ricorrere ai calci di rigore. Se il calcio fa la voce grossa in Spagna, è il basket, invece, ad illuminare la scena negli Stati Uniti. In nomination, infatti, ci sono i Boston Celtics, che hanno conquistato il loro 18° titolo NBA, battendo i Dallas Mavericks 106-88 nella quinta decisiva partita delle Finals, e la squadra nazionale maschile USA, che ha vinto l’oro olimpico, sconfiggendo in finale i padroni di casa della Francia.
    Tre stelle delle Olimpiadi di Parigi sono in nomination per il “Breakthrough of the Year Award” (“Rivelazione dell’anno”). Julien Alfred ha vinto il primo oro olimpico in assoluto per l’isola caraibica di St Lucia, mentre il Botswana ha celebrato il suo primo oro olimpico grazie al trionfo di Letsile Tebogo nei 200 metri maschili. In piscina, la 18enne canadese Summer McIntosh ha vinto tre medaglie d’oro, nei 200m farfalla, nei 200m e 400m misti, e un argento nei 400m stile libero. Il Bayer 04 Leverkusen ha interrotto la striscia di 11 titoli consecutivi del Bayern Monaco con un campionato senza sconfitte, vincendo il primo titolo della Bundesliga in 120 anni di storia del club. Lamine Yamal è stato il vincitore del Kopa Trophy, come miglior giocatore Under 21, stella di Euro 2024 con la maglia della Spagna e talismano del Barcellona a soli 17 anni. Victor Wembanyama si è imposto all’attenzione generale al suo primo anno in NBA, nominato all’unanimità “NBA Rookie of the Year”, secondo nella votazione per il “Defensive Player of the Year”.
    La categoria “Laureus World Comeback of the Year Award” (“Ritorno dell’anno”) premia gli atleti che hanno superato mille avversità prima di coronare i propri sogni sportivi. Quest’anno in lizza in questa categoria ci sono la brasiliana Rebecca Andrade, oro nel corpo libero, argento nel volteggio e nell’all-around, bronzo nel concorso a squadre alle Olimpiadi di Parigi. La brasiliana ha fatto incetta di medaglie dopo aver subito ben tre operazioni al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. In piscina, l’americano Caeleb Dressel ha, invece, vinto due medaglie d’oro e un argento in staffetta ai Giochi di Parigi, dopo essere stata per otto mesi lontano dalle gare per curare la sua salute mentale. Nello sci alpino la svizzera Lara Gut-Behrami è riuscita a vincere la sua seconda Coppa del Mondo generale a distanza di ben otto anni dalla sua prima affermazione. Marc Márquez si è invece imposto nel Gran Premio di Aragon, ponendo fine a un digiuno di vittorie che durava da mille giorni. Nel 2020 il motociclista spagnolo ha subito un grave infortunio al braccio destro che ha richiesto quattro operazioni e che ne ha messo a repentaglio la carriera. Rishabh Pant è tornato invece a giocare per l’India Test team 629 giorni dopo un tragico incidente stradale. Nel settembre 2023 a Ariarne Titmus è stato, invece, diagnosticato un tumore benigno alle ovaie, ma, grazie a un intervento chirurgico a buon fine e alla sua forza di volontà, la nuotatrice australiana è riuscita a difendere alle Olimpiadi il titolo nella 400m stile libero, prima donna a riuscire nell’impresa in quasi un secolo.
    A tenere alto l’orgoglio del nostro Paese c’è il progetto “Liberi Nantes” in nomination nella categoria “Laureus Sport for Good Award” (Lo sport per il bene comune). In questa speciale categoria si premiano individui o organizzazioni che, secondo i membri della Laureus World Sports Academy, hanno dato un contributo significativo in ambito sociale, utilizzando lo sport come strumento terapeutico per migliorare le vite di bambini e bambine. ”Liberi Nantes”, in particolare, è un progetto realizzato a Roma. Inizialmente è stato finalizzato alla creazione di una squadra di calcio composta da figli di rifugiati e richiedenti asilo politico. Oggi, invece, il progetto è multidisciplinare e offre una vasta gamma di attività sportive, tra cui, il touch rugby, l’escursionismo e il trekking urbano, oltre a garantire l’insegnamento della lingua italiana attraverso la pratica sportiva.
    Laureus World Sportsman of the Year Award (Sportivo dell’anno)Carlos Alcaraz (Spagna), tennisMondo Duplantis (Svezia), atletica leggeraLéon Marchand (Francia), nuotoTadej Pogačar (Slovenia), ciclismoMax Verstappen (Paesi Bassi), automobilismo
    Laureus World Sportswoman of the Year Award (Sportiva dell’anno)Simone Biles (USA), ginnastica artisticaAitana Bonmatí (Spagna), calcioSifan Hassan (Paesi Bassi), atletica leggeraFaith Kipyegon (Kenya), atletica leggeraSydney McLaughlin-Levrone (USA), atletica leggeraAryna Sabalenka (Bielorussia), tennis
    Laureus World Team of the Year Award (Squadra dell’anno)FC Barcellona squadra femminile (Spagna), calcioBoston Celtics (USA), basketMcLaren Formula 1 (UK), automobilismoReal Madrid (Spagna), calcioNazionale spagnola maschile di calcioNazionale americana maschile di basket
    Laureus World Breakthrough of the Year Award (Rivelazione dell’anno)Julien Alfred (St Lucia), atletica leggeraBayer 04 Leverkusen (Germania), calcioSummer McIntosh (Canada), nuotoLetsile Tebogo (Botswana), atletica leggeraVictor Wembanyama (Francia), basketLamine Yamal (Spagna), calcio
    Laureus World Comeback of the Year Award (Ritorno dell’anno)Rebeca Andrade (Brasile), ginnastica artisticaCaeleb Dressel (USA), nuotoLara Gut-Behrami (Svizzera), sci alpinoMarc Márquez (Spagna), motociclismoRishabh Pant (India), cricketAriarne Titmus (Australia), nuoto
    Laureus World Action Sportsperson of the Year Award (Sportivo dell’anno negli sport d’azione)Yuto Horigome (Giappone), skateboardChloe Kim (USA), snowboardCaroline Marks (USA), surfAleksandra Miroslaw (Polonia), arrampicata di velocitàTom Pidcock (UK), mountain bikeArisa Trew (Australia), skateboard
    Laureus World Sportsperson of the Year with Disability Award (Sportivo con disabilità)Catherine Debrunner (Svizzera), atleta paralimpicaTeresa Perales (Spagna), nuoto paralimpicoTokito Oda (Giappone), tennis in carrozzinaMatt Stutzman (USA), tiro con l’arco paralimpicoJiang Yuyan (Cina), nuoto paralimpicoQu Zimo (Cina), badminton in carrozzina
    Laureus Sport for Good Award (Sport per il bene comune)Programmi selezionati da una giuria specializzata. La Laureus Academy sceglierà il vincitoreKick4life (Lesotho) – Utilizza il calcio per favorire l’uguaglianza di genere e per coinvolgere i bambini e i giovani a rischioFigure Skating in Harlem (USA) – La pratica del pattinaggio di figura favorisce l’uguaglianza razziale, migliorando la qualità della vita delle ragazze che partecipano al progettoKind Surf (Spagna) – La surfterapia è lo strumento utile per sostenere i giovani a rischio di esclusione sociale a causa di disabilità intellettiveLiberi Nantes (Italia) – Il calcio favorisce l’inclusione sociale per i rifugiati e per coloro che richiedono asilo politicoParis Basket 18 (Francia) – Il basket è sinonimo di uguaglianza di genere e di integrazione sociale grazie allo sviluppo della pratica sportiva al femminileStreet League (UK) – Attraverso più attività sportive aiuta i giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni nel processo di formazione e avviamento al mondo del lavoro. LEGGI TUTTO