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    Alcaraz: ‘Preferisco i Masters 1000 di una settimana, meglio per il tennis”

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Carlos Alcaraz ha brillato sul campo del Conde de Godó 2025, avanzando ai quarti di finale dopo una convincente vittoria contro Laslo Djere. Il tennista murciano, visibilmente soddisfatto, ha affrontato diversi temi interessanti nella conferenza stampa post-partita, spaziando dalle sue sensazioni in campo alle riflessioni più profonde sulla salute mentale nello sport professionistico.
    “Molto contento. Credo di aver espresso un livello migliore rispetto al primo incontro,” ha dichiarato Alcaraz analizzando la sua vittoria. “È vero che lui nel primo set mi ha concesso molto, ha commesso molti errori, così ho potuto giocare più tranquillo e con un livello migliore. Nel secondo set è stato un po’ più complicato, ma sono molto felice di averlo chiuso in due set e di aver trovato un buon livello alla fine della partita.”
    Il giovane campione spagnolo ha sottolineato quanto sia stato cruciale il giorno di pausa prima dell’incontro: “Era molto necessario,” ha commentato sorridendo. “Non pensare al tennis, perché ieri mi sono completamente dimenticato che ci fosse il tennis e il torneo. Ho voluto staccare, riposare, non venire al club e vedere le stesse facce… mi ha aiutato a ricaricare le batterie e l’energia in vista della giornata di oggi, per essere più fresco. La giornata di ieri è stata molto buona e necessaria.”
    Interrogato sul fatto che tutti i principali favoriti siano avanzati ai quarti di finale, Alcaraz ha osservato: “Credo che tutti gli anni siano stati difficili. Il Godó è uno dei tornei 500 più complicati: viene sempre gente molto, molto brava, diversi top-10, ed è incredibile. Noi favoriti siamo tutti ai quarti, e questo è molto positivo per il torneo e per il pubblico, permette loro di godere di un buon tennis. Bisognerà lottare, tutte le partite sono complicate. Non dirò se è più o meno complicato degli anni precedenti, so solo che sarà una battaglia da qui in avanti.”
    Uno dei momenti più intensi della conferenza stampa è arrivato quando ad Alcaraz è stato chiesto di commentare, alla luce delle recenti dichiarazioni di Sara Sorribes sui suoi problemi di salute mentale, il periodo difficile vissuto tra Miami e Montecarlo.“Oggi, purtroppo, noi e tutta la gente diamo molta importanza ai social network. Leggiamo ogni tipo di commento e, sfortunatamente, prestiamo più attenzione a quelli negativi che a quelli positivi, e questo ci colpisce,” ha spiegato Alcaraz. “Il tennis è uno sport molto esigente, sei lì settimana dopo settimana e torneo dopo torneo: serve un livello di resistenza mentale molto alto, e molte volte non ti rendi conto che devi fermarti finché non arrivi a un limite in cui fermarti alcuni giorni non è sufficiente, hai bisogno di fermarti molto di più.”“Io, grazie a Dio, non sono arrivato al punto di dover fermarmi per diversi mesi; mi sono semplicemente fermato alcuni giorni e questo mi ha aiutato,” ha continuato. “A volte bisogna sapere cosa hanno bisogno il corpo e la mente: dopo Miami sapevo che avevo bisogno di alcuni giorni di disconnessione, di non pensare al tennis, di stare con la famiglia, circondato dalla mia gente e di chiarirmi le idee. Mi sono stati molto utili quei cinque giorni per rendermi conto di cosa fosse importante per me. Questo mi ha aiutato molto per iniziare il tour sulla terra battuta, Montecarlo, nel modo giusto.”Alcaraz ha poi espresso solidarietà alla collega Sorribes: “È un peccato vedere Sara, una persona così allegra, dire queste parole e lasciare il tennis per alcuni mesi, ma le auguro di trovare presto le risposte di cui ha bisogno e spero che la vedremo presto divertirsi e lottare come sempre, perché è una grande guerriera.”
    Quando gli è stato chiesto se preferisse i Masters 1000 di due settimane, con giorni di riposo, o quelli di una settimana, con la possibilità di giocare da mercoledì a domenica ininterrottamente, Alcaraz ha risposto in modo chiaro: “Io preferisco i Masters 1000 di una settimana. È molto meglio per il tennis. Fin dal primo o secondo turno vediamo partite di altissimo livello: per il pubblico, fin dal primo turno può godersi il torneo e viverlo con entusiasmo. Per noi, il fatto che sia di una settimana riduce i giorni fuori casa, i giorni di alta esigenza mentale. Ci dicono che abbiamo giorni di riposo tra una partita e l’altra, ma alla fine non riposi, perché devi andare ad allenarti, prepararti mentalmente… quando sei in torneo, mentalmente non riposi, e quello è il complicato, essere due settimane sempre sul pezzo e al 100%. Preferisco molto di più, anche se è più impegnativo, i Masters 1000 di una settimana.”
    L’intervista si è conclusa con una nota leggera sulla partita di calcio tra Real Madrid e Arsenal: “È stata una serata dura per i tifosi del Madrid,” ha sorriso Alcaraz. “Mi ha persino un po’ abbattuto. Ma insomma, sapevamo che era difficile, era un’eliminatoria complicata e meno male che è rimasto solo nella giornata di ieri. Oggi l’ho già dimenticato, concentrato sulle mie cose, ma è stato un peccato.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    “Ho perso l’entusiasmo”: Sara Sorribes si ferma per tutelare la sua salute mentale

    Sara Sorribes Tormo ESP, 08-10-1996

    Una decisione coraggiosa, un messaggio potente che risuona ben oltre il mondo del tennis. Sara Sorribes, numero 85 del ranking WTA in singolare e numero 40 in doppio, ha annunciato uno stop alla sua carriera per prendersi cura della propria salute mentale. La tennista spagnola ha condiviso il suo stato d’animo attraverso una toccante lettera aperta pubblicata sul suo profilo Instagram, rivelando un dolore nascosto dietro il sorriso che da sempre la caratterizza.
    “Ciao a tutti, volevo dirvi che ho deciso di prendermi del tempo. Un tempo per me, per la mia testa e per il mio corpo”, inizia così il messaggio della tennista di Castellón. “Da molti mesi sto soffrendo dentro un campo da tennis. La Sara allegra e felice che si vede fuori dal campo non è affatto la realtà di tutto ciò che porto dentro.”Parole che colpiscono, soprattutto perché provengono da una tennista nota per il suo atteggiamento positivo e la sua etica del lavoro esemplare. “Ho perso l’entusiasmo per allenarmi, per migliorare e persino per andare ai tornei”, continua Sorribes. “I momenti di sofferenza sono molti di più di quelli di tranquillità. Lo dice una persona che ha sempre amato lavorare, migliorare e competere.”La 28enne spagnola non ha precisato se questa pausa sarà temporanea o definitiva: “Per questo, oltre ad aver bisogno di aiuto, sento che ho bisogno di fermarmi/riposare. Non so se definitivamente o temporaneamente. Voglio essere coerente e conseguente con ciò che il mio corpo sente.”
    L’annuncio di Sorribes è particolarmente significativo considerando i recenti successi della sua carriera. La tennista spagnola veniva dalla partecipazione con la Spagna alla Billie Jean King Cup e pochi mesi fa ha conquistato una prestigiosa medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel doppio femminile insieme a Cristina Bucsa.Risultati che all’apparenza potrebbero suggerire un momento positivo, ma che evidentemente nascondevano un malessere profondo. La scelta di accompagnare il suo messaggio con la canzone “Caída libre” di Leiva, dedicata a un amico del cantante con problemi di salute mentale, aggiunge ulteriore profondità al suo gesto.
    La decisione di Sorribes si inserisce in un contesto più ampio di crescente consapevolezza sull’importanza della salute mentale nello sport professionistico. Negli ultimi anni, figure di spicco come Naomi Osaka, Simone Biles e più recentemente Jenson Brooksby hanno portato all’attenzione pubblica le pressioni psicologiche che gli atleti affrontano quotidianamente.Con il suo annuncio, Sara Sorribes contribuisce a normalizzare una conversazione fondamentale: i problemi di salute mentale richiedono la stessa attenzione e lo stesso rispetto di quelli fisici. “Che i problemi a livello mentale sono importanti quanto quelli fisici e che richiedono anche loro un periodo di pausa per essere risolti”, è il messaggio implicito che emerge dal suo gesto.
    In un’epoca in cui la carriera sportiva è sempre più pressante e competitiva, la decisione di Sara rappresenta un atto di coraggio e autoconsapevolezza. A 28 anni, nel pieno della sua carriera, ha scelto di ascoltare il suo corpo e la sua mente piuttosto che continuare a soffrire in silenzio.“Non lasciarsi guidare dall’autostrada senza soste che spesso rappresenta la vita e che ci fa sentire obbligati ad andare in una direzione, anche quando non lo vogliamo” è una lezione preziosa che trascende lo sport e parla a chiunque si trovi a fronteggiare situazioni simili.
    L’augurio per Sorribes è che questo tempo di pausa le permetta di ritrovare quell’entusiasmo e quella gioia che sembrano essersi offuscati. Che possa prendersi tutto il tempo necessario per guarire e, se lo vorrà, tornare a fare ciò che ha sempre amato: giocare a tennis. Ma qualunque sia la sua decisione futura, il suo messaggio rimarrà come testimonianza importante della necessità di proteggere e valorizzare la salute mentale tanto quanto quella fisica.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Serena Williams sul caso Sinner: “Se fosse successo a me, mi avrebbero dato 20 anni”

    Serena Williams nella foto

    L’ex numero uno del mondo Serena Williams ha offerto il suo controverso punto di vista sul recente caso che ha coinvolto Jannik Sinner e sulla sanzione di tre mesi inflitta al tennista italiano. Mentre il numero uno del mondo, che ha mantenuto la sua posizione in classifica, prepara il suo ritorno nel circuito al Masters 1000 di Roma, la campionessa americana non ha usato mezzi termini nel commentare la vicenda.
    “È una personalità fantastica. Adoro questo ragazzo, adoro il suo gioco. È straordinario per questo sport”, ha dichiarato Serena in un’intervista al Time. “Mi hanno sminuito molto, e io non voglio sminuire nessuno, il tennis maschile ha bisogno di lui, non vedo l’ora di vedere il suo ritorno a Roma.”
    La parte più controversa delle sue dichiarazioni è arrivata quando ha fatto un paragone con la sua situazione: “Se invece di Sinner fosse successo a me, mi avrebbero dato 20 anni, sarei finita in prigione. Siamo onesti. Mi avrebbero tolto i Grand Slam. Se ne sarebbe parlato persino in un altro multiverso.”
    Durante l’intervista, Serena ha anche condiviso quanto le manchi il tennis: “Mi manca molto, con tutto il cuore. Mi manca perché sono in salute. Se non potessi camminare, o se fossi in pessima forma, non mi mancherebbe così tanto. Credo di essere in salute perché non ho giocato troppo.”La campionessa ha aggiunto che la decisione di ritirarsi è stata anche motivata dal desiderio di allargare la famiglia: “Un’altra ragione per cui ho dovuto fare la transizione è che volevo avere altri figli. E guardo Adira e penso: ‘Ne è valsa la pena?’ Ci ho letteralmente pensato l’altro giorno. Mi sono detta: ‘Sì, ne è decisamente valsa la pena’.”
    Williams ha anche voluto chiarire le voci riguardanti la sua partecipazione all’esibizione di Kendrick Lamar durante il Super Bowl qualche mese fa. Molti avevano interpretato la sua apparizione come un gesto contro Drake, a cui era indirizzata la canzone.“Non l’ho assolutamente fatto contro Drake, non farei mai una cosa del genere. È triste che qualcuno possa pensarlo. Ovviamente capisco che qualcuno possa interpretarlo così, ma non è affatto vero. Non ho mai avuto sentimenti negativi verso di lui. Lo conosciamo da così tanti anni…”
    Al momento, la 23 volte campionessa Slam è concentrata sugli affari e si è un po’ allontanata dal circuito tennistico. Spera che la sua passione per la competizione si attenui con il passare degli anni, specialmente quando le questioni fisiche diventeranno più complicate. L’americana ha ammesso che, se dipendesse da lei, tornerebbe per altri due anni, anche se è chiaro che attualmente non ha tempo per dedicarsi a una situazione che richiederebbe il 100% del suo impegno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner e il ritorno sulla terra rossa: Volandri predica cautela e frena gli entusiasmi

    Filippo Volandri – Foto FITP

    Il conto alla rovescia per il ritorno in campo di Jannik Sinner è iniziato. Dopo tre mesi di assenza forzata, il tennista altoatesino si appresta a riprendere la racchetta in un contesto che rappresenta, paradossalmente, la sua sfida più grande: la terra rossa, superficie sulla quale finora ha mostrato qualche incertezza in più rispetto alle altre.La domanda che serpeggia tra tifosi ed esperti è inevitabile: riuscirà il numero uno del mondo a riprendere quel dominio che lo aveva visto trionfare in sei degli ultimi sette tornei disputati prima della sospensione? Sulla questione si è espresso Filippo Volandri, capitano di Coppa Davis che conosce a fondo il campione italiano, invitando alla prudenza in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
    Roma come punto di ripartenzaIl palcoscenico scelto per il rientro non poteva che essere il più emozionante: gli Internazionali BNL d’Italia di Roma. Un torneo dove Sinner ha disputato cinque edizioni, raccogliendo nove vittorie complessive e spingendosi fino ai quarti di finale nel 2022 come miglior risultato. Il calore del pubblico italiano rappresenterà sicuramente una spinta in più per ricominciare il cammino interrotto.Nel suo programma figura anche il torneo di Amburgo, posizionato strategicamente nella settimana precedente al Roland Garros. Un’opzione che, secondo fonti vicine al giocatore, verrebbe considerata solo nel caso in cui il percorso romano non gli garantisse un numero sufficiente di partite nelle gambe in vista dello Slam parigino.A Parigi lo scorso anno Sinner raggiunse le semifinali, arrendendosi solo ad Alcaraz, futuro vincitore, dopo una battaglia di altissimo livello. Un risultato che dimostra come anche sulla terra rossa le sue potenzialità siano notevoli, nonostante il suo palmares su questa superficie conti un solo titolo (Umag 2022).
    L’analisi di Volandri: servizio, spin e preparazione fisica“Sinner fa parte di un team di primissimo livello, che sicuramente gli avrà indicato quali sono i punti tecnici più importanti su cui concentrarsi per il suo rientro”, ha dichiarato Volandri in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, entrando poi nel dettaglio tecnico di ciò che serve per eccellere sulla terra rossa.“È fondamentale un servizio aperto e una palla con molto spin, elementi che allontanano l’avversario dal campo. Sulla terra, il servizio non restituisce tutta la potenza che si imprime alla palla come su altre superfici, quindi la costruzione del punto assume un’importanza ancora maggiore”, ha spiegato l’ex tennista.Il capitano azzurro identifica nella condizione fisica il possibile vantaggio di Sinner rispetto ai suoi rivali: “La sua preparazione sarà calibrata per arrivare al meglio al Roland Garros, un torneo estenuante con partite al meglio dei cinque set. Sono convinto che questi tre mesi di lavoro specifico avranno effetti benefici a lungo termine”.Volandri rivela un aspetto interessante: “Sinner non ha mai potuto fare una preparazione invernale completa negli ultimi anni. Questa pausa forzata gli ha permesso di accumulare energie preziose che potrebbero rivelarsi decisive non solo per questa stagione, ma per le prossime due o tre”.
    Aspettative ridimensionate per l’immediatoIl messaggio principale che emerge dalle parole di Volandri è un invito alla cautela per quanto riguarda i risultati immediati: “Ho cenato recentemente con Vagnozzi, il suo allenatore, che mi ha confermato di vedere Jannik estremamente motivato e concentrato sui tornei che lo attendono, con grande serenità mentale”.Tuttavia, il capitano azzurro ricorda un aspetto fondamentale: “Per un atleta, l’adrenalina della competizione è insostituibile, perché nulla può riprodurre le reali condizioni di gara. Per questo non mi aspetto una serie straordinaria di risultati al suo rientro. Non sarebbe umanamente possibile, ma è certo che più partite disputerà, più si avvicinerà alla forma ideale per Parigi”.
    La rivalità con Alcaraz sulla terraUn capitolo a parte merita la rivalità con Carlos Alcaraz, che lo scorso anno ha avuto la meglio in tutti e tre i confronti diretti con Sinner. Volandri offre uno spunto interessante anche su questo fronte: “La terra è una superficie che può esaltare la capacità di Alcaraz di trovare soluzioni, ma la sua recente vittoria a Monte-Carlo ci mostra anche che il suo tennis soffre ancora di cali di rendimento di cui gli avversari possono approfittare”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Thiem: “Adoro guardare Mensik e Fonseca”

    L’austriaco è al torneo di Monaco

    Dominic Thiem afferma che la sua vita senza il tennis non è poi così male, ma la grande passione per lo sport che ha segnato la sua vita continua a tenerlo vicino all’ambiente e tra le giovanissime leve apprezza in particolare i colpi potenti e vincenti di Joao Fonseca e Jakub Mensik. L’ex campione di US Open si è intrattenuto con la stampa a latere del torneo di Monaco, dove l’austriaco ha lanciato la monetina prima del match tra Struff e Cerundolo. Dominic oggi è impegnato nella sua nuova società che lavora nell’ambito delle energie rinnovabili, e gioca a tennis di rado. Ricordiamo che la sua carriera al vertice è stata interrotta bruscamente proprio sul più bello da seri problemi al polso destro, mai completamente risolti.
    “Mi sto godendo la pensione anche se sono molto giovane. Non poi così male”, afferma Thiem, parlando al sito ATP. “Ora mi occupo di un settore completamente diverso, con la mia azienda di energie rinnovabili, ma ovviamente rimarrò sempre nel tennis e amo questo sport. È davvero bello vedere un torneo da una prospettiva diversa, e mi piace molto essere qua”.
    “Adoro guardare le partite. Sono sempre stato un grande appassionato di questo sport, ma da quando ho smesso tutto ha preso una prospettiva diversa. Quando sei un giocatore professionista a volte seguirlo non è così rilassante, perché hai sempre paura che qualcuno possa superarti in classifica, o cerchi di studiare l’avversario, o altro. Ora posso godermi ogni partita con grande tranquillità. Per esempio, oggi ho visto Diego (Dedura-Palomero) per la prima volta, il che è davvero interessante. È bello sedersi qui e guardare del buon tennis da una posizione diversa, in totale relax”.
    “Dei giovani mi piacciono Mensik e Fonseca, sono fantastici. Adoro guardarli”, continua Thiem. “Sono già arrivati a grande livello, non c’è dubbio che saranno davvero al top. Mensik ha vinto a Miami, Fonseca ha già vinto a Buenos Aires. È davvero interessante vedere sbocciare giocatori come Diego e Justin Engel, sono ancora un po’ più in basso nella classifica ma hanno grande potenziale. Mensik e Fonseca potrei vederli ogni settimana in TV, ma è anche interessante vedere qualcuno per la prima volta”.
    Cosa manca di più a Thiem della vita da Pro? “Mi manca la sensazione che si prova dopo una grande vittoria, o dopo la vittoria di un torneo. Sono momenti impagabili, che non torneranno mai più. È una sensazione incredibile, senti il coronamento di tanti sforzi, ma… ammetto che non mi manca affatto tutta la fatica per arrivare a quei momenti. Essere nella posizione giusta per provare quelle emozioni vincenti è un percorso molto lungo e molto difficile. So cosa significa e non mi manca affatto!” conclude l’austriaco.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Al 48° ITF Under 18 Città di Firenze splendono gli azzurri Gabriele Crivellaro e Ilary Pistola

    Gabriele Crivellaro (52 Itf) nella foto

    Il sole di colore azzurro, dopo la pioggia, splende sulla 48ª edizione del Torneo Internazionale Giovanile Under 18 “Città di Firenze” grazie alle vittorie del favorito nel torneo maschile Gabriele Crivellaro (52 Itf) che sconfigge sul centrale del Ct Firenze lo spagnolo Eudald Gonzalez per 63 62. Sorpresa invece nella parte bassa con il marocchino Ali Missoum che supera in un match equilibrato il tedesco numero due del seeding Tom Sickenberger 26 64 64. Bene anche il toscano del Ct Giotto Arezzo Raffaele Ciurnelli che ha la meglio sul norvegese Sebastian Eie per 63 62 e troverà al turno successivo il terzo favorito l’americano Nischal Spurling [3] che ha superato 63 62 il ceco Oliver Sanders.
    A livello femminile è l’azzurra Ilary Pistola ad andare avanti grazie a un grande match sul campo 4 che le ha permesso di superare la svedese, numero 3 del seeding, Lea Nilsson per 63 26 75. Ora sfiderà la tedesca Emily Victoria Eigelsbach. Bene anche Carla Giambelli [5] che vince facilmente per 61 63 sulla coreana Ha Yoon Son. Va avanti anche la numero due, la tedesca Victoria Pohle [2], che in un match combattuto ha la meglio sull’italiana Ylenia Zocco (WC) 75 26 75. Affronterà agli ottavi la svizzera Noelia Manta
    Nella giornata di giovedi 17 aprile con inizio dei match (ingresso libero) alle 9 si giocheranno gli altri match del primo turno dei tabelloni maschile e femminile con il giudice arbitro della manifestazione Daniele Morossi che ha predisposto anche il main draw del torneo di doppio con la disputa delle prime sfide.
    Le prime coppie favorite nel tabellone di doppio maschile sono lo svizzero Thomas Gunzinger in coppia con il tedesco Tom Sickenberger [1] mentre la due vede lo sloveno Ziga Sesko insieme allo svedese Victor Ryden come secondi favoriti.Nel femminile da battere il duo tedesco Eva Bennemann e Victoria Pohle [1] con seconde favorite la coppia composta dall’Ucraina Mariia Drobysheva e dalla Ceca Denisa Zoldakova [2]
    Durante la manifestazione l’accesso al torneo sarà libero e sarà una grande occasione per i tanti appassionati di poter vedere dal vivo i futuri campioni del tennis mondiale. Il Circolo del Tennis Firenze 1898 si trova nel polmone verde della città, all’interno del Parco delle Cascine, con la sua tradizione centenaria (quest’anno festeggia i 127 anni e nell’occasione del 125° anno è stato insignito del Fiorino d’Oro massima onorificenza fiorentina) e soprattutto un luogo dove è bello poter seguire incontri divertenti e appassionanti. Le semifinali verranno giocate il giorno di Pasqua (domenica 20 aprile) e le finali a Pasquetta (lunedi 21 aprile).
    Trofeo “Rhoda De Bellegarde di Saint Lèry”Alla vincitrice del torneo femminile verrà assegnato il 5° Trofeo “Rhoda De Bellegarde di Saint Lèry”. Il riconoscimento è stato istituito nel 2019 poiché Rhoda De Bellegarde è stata giocatrice del Circolo del Tennis Firenze e prima campionessa italiana per due anni consecutivi. Il suo impegno maggiore è stato quello sociale, che l’ha vista volontaria, come crocerossina, in prima linea durante il primo conflitto mondiale. Successivamente, destinata all’ospedale di Stigliano dove contrasse la terribile influenza “spagnola”, muore giovanissima a soli 28 anni. Per il suo impegno durante la Grande Guerra viene insignita della medaglia d’Argento al Valor Militare. LEGGI TUTTO

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    Tabilo, infortunio al polso sinistro: a rischio tutta la stagione sulla terra rossa

    Alejandro Tabilo CHI, 02.06.1997 – Foto getty images

    Un infortunio non arriva mai in un buon momento, ma questo di Alejandro Tabilo non poteva capitare in un periodo peggiore per il tennista cileno. Secondo quanto riportato dal giornalista Matías Alarcón, “El Tano” ha subito un infortunio la scorsa settimana e sembra che il problema sia molto più grave di quanto apparisse inizialmente.
    Il tennista cileno ha confermato sul suo account Instagram la natura dell’infortunio: un edema osseo al polso sinistro. Tabilo ha già annunciato il suo ritiro dal torneo di Monaco di Baviera e ha dichiarato che dovrà saltare anche “un paio” di tornei nelle prossime settimane.
    Tutte le indicazioni suggeriscono che Tabilo non potrà partecipare né al Masters 1000 di Madrid né a quello di Roma, mentre la sua presenza al Roland Garros resta in forte dubbio. Una situazione particolarmente critica considerando che il cileno doveva difendere i punti delle semifinali raggiunte lo scorso anno al Foro Italico, un risultato che gli aveva garantito un significativo balzo in classifica.L’assenza dai due prestigiosi Masters 1000 sulla terra battuta e la probabile impossibilità di difendere i punti di Roma provocheranno inevitabilmente una considerevole caduta nel ranking ATP per il tennista sudamericano, interrompendo quello che era stato un periodo di crescita costante.
    Il timing dell’infortunio si rivela particolarmente sfortunato poiché si verifica proprio all’inizio della stagione sulla terra battuta, superficie su cui Tabilo aveva dimostrato di poter esprimere un tennis di alto livello, come testimoniato dagli eccellenti risultati ottenuti lo scorso anno.
    Gli appassionati di tennis cileni esprimono solidarietà al giocatore sui social media, commentando “che sfortuna terribile” deve affrontare in questo momento cruciale della stagione. Rimane ora da vedere quanto tempo richiederà il recupero da questo edema osseo al polso sinistro e se Tabilo potrà ritornare in campo per la parte finale della stagione sulla terra rossa o se dovrà direttamente concentrarsi sul recupero in vista dei tornei su erba.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tyra Grant vicina all’azzurro

    Tyra Caterina Grant USA, 12.03.2008

    Durante la conferenza stampa di presentazione degli Internazionali BNL d’Italia della scorsa settimana, Paolo Lorenzi aveva lasciato intravedere una notizia che potrebbe entusiasmare gli appassionati di tennis italiano: Tyra Grant potrebbe presto competere sotto la bandiera azzurra.L’ex tennista, ora direttore del torneo di Roma, ha esplicitamente affermato che ci sono concrete speranze di vedere la giovane tennista rappresentare l’Italia già durante il prestigioso torneo romano, per il quale ha già ricevuto una wild card per il tabellone principale.“Ci sono speranze di vedere Tyra competere sotto la bandiera italiana già durante gli Internazionali”, ha dichiarato Lorenzi, aggiungendo che “in prospettiva può rappresentare un profilo su cui contare per gli anni a venire”.
    Le origini di Tyra Grant sono, come anticipato, per metà americane e per l’altra metà italiane: il padre è Tyrone Grant, ex cestista statunitense che per tanti anni ha giocato in Italia, mentre la madre Cinzia è di Vigevano, anche lei atleta e maestra di tennis.Proprio per gli impegni agonistici del padre Tyrone, Tyra è nata a Roma il 12 marzo 2008, ma quando si è trattato di scegliere la bandiera da affiancare al suo nome la scelta è ricaduta su quella americana.Queste parole di Lorenzi sembrano confermare le voci che circolavano da tempo sull’acquisizione della cittadinanza italiana da parte della talentuosa Grant, che ha già mostrato il suo potenziale nel circuito giovanile.
    Se confermata, questa mossa rappresenterebbe un importante rinforzo per il tennis femminile italiano, che potrebbe contare su un’altra giovane promessa nel suo percorso di crescita, da affiancare ai talenti già affermati come Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti.La wild card assegnata a Tyra per il tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia rappresenta già un chiaro segnale della fiducia riposta in lei e della volontà di accoglierla nel movimento tennistico italiano.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO