More stories

  • in

    Djokovic atterra a Londra e prepara Wimbledon: in campo all’esibizione di Hurlingham

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto getty images

    Novak Djokovic è sbarcato da pochi giorni a Londra con un unico grande obiettivo: andare a caccia dell’ottava corona sui campi di Wimbledon. Il fuoriclasse serbo, che ha scelto di non disputare tornei ATP in preparazione al terzo Slam della stagione, non resterà però del tutto lontano dal campo: Djokovic sarà infatti protagonista della tradizionale esibizione di Hurlingham, il Giorgio Armani Tennis Classic.
    L’evento ha confermato la presenza di Nole per la giornata di venerdì prossimo, in attesa di conoscere il nome del suo avversario. Sarà un’occasione utile per testare la condizione fisica e affinare gli ultimi dettagli in vista del debutto a Wimbledon, seguendo una tabella di marcia che gli ha già portato fortuna in passato. Occhi puntati, dunque, su Djokovic che vuole arrivare nella miglior forma possibile per provare a riscrivere ancora una volta la storia sull’erba londinese.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Philipp Kohlschreiber, dal rovescio a una mano alla panchina: la nuova vita da coach accanto alla promessa Justin Engel

    Philipp Kohlschreiber nella foto

    Il rovescio a una mano di Philipp Kohlschreiber è rimasto impresso nella memoria di tanti appassionati. Tedesco elegante, classe media dal tennis di altissimo livello, ma mai esploso davvero fra i grandi, Kohlschreiber si è ritirato nel 2022 dopo oltre vent’anni di carriera, otto titoli ATP, una semifinale Slam (Wimbledon 2012) e una posizione numero 16 nel ranking mondiale. Capace di impensierire i migliori – due vittorie su Djokovic, una su Nadal – Kohlschreiber ha lasciato il circuito con la fama di “giocatore da trappola”, mai semplice da affrontare.
    Dopo una pausa, l’ex tennista di Augusta ha deciso di ripartire da zero: niente top player, nessuna pressione da big, ma un progetto nuovo e ambizioso con una giovane promessa tedesca, Justin Engel. Il percorso di Engel era già sorprendente prima dell’incontro con Kohlschreiber: nell’ottobre 2024 è diventato il primo classe 2007 a vincere un match ATP (ad Almaty), poi ha scritto un altro record diventando il secondo più giovane dal 1990 a vincere su tutte le superfici principali, preceduto solo da Rafa Nadal.
    Con l’arrivo di Kohlschreiber al suo fianco, Engel ha continuato a sorprendere: invitato allo Stuttgart Open, è arrivato fino ai quarti di finale, battuto solo da Auger-Aliassime, e ha sfiorato la qualificazione ad Halle, fermandosi nell’ultimo turno contro Sebastian Ofner. Oggi, a 17 anni, debutta all’ATP di Mallorca contro Leaner Tien e ha già raggiunto il best ranking alla posizione 219 del mondo, oltre ad essere nono nella race per le Next Gen Finals di Jeddah.
    Intervistato dall’ATP, Kohlschreiber racconta così il suo allievo: “Sono stato fortunato, direi. È la mia prima esperienza dall’altra parte della rete. Justin è determinato, lavora duramente, forse anche troppo: ogni tanto tocca a me rallentarlo un po’. Non c’è bisogno di motivarlo, dà sempre il 100%. È un aspetto fantastico per lavorare insieme. Mi piace aiutarlo a imparare il più velocemente possibile tutto ciò che serve nel tennis professionistico”.Sullo stile di gioco, Kohlschreiber sottolinea la forza fisica di Engel, cresciuta con tanto lavoro in palestra già da giovanissimo: “Ha potenza sia di dritto che di rovescio e un ottimo servizio, elementi chiave nel tennis moderno. Il mio compito sarà unire questa potenza a una maggiore strategia, nella selezione dei colpi e nella gestione mentale dei momenti caldi. E poi bisogna renderlo meno prevedibile, meno facile da affrontare”.
    La maturità di Engel si costruisce anche fuori dal campo: “Ha solo 17 anni, spesso mi mostra il cellulare perché aumentano i suoi follower su Instagram. Io gli sorrido e gli dico: ‘Continua a lavorare, così ti seguiranno ancora di più’. Ama il tennis, ama i fan, ama i grandi tornei e la pressione dei grandi palcoscenici. Si emoziona come tutti, ma sa godersi il momento e cerca il confronto con i grandi. È molto importante per il suo futuro”.Kohlschreiber non fa proclami, ma l’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo ancora passare per il circuito Challenger, ma se ha l’opportunità di giocare grandi tornei sa sfruttarla e ama la connessione con il pubblico”. Il suo ruolo sarà quello di guidare Engel dalla promessa alla realtà del tennis che conta, per provare insieme a compiere un percorso vincente. Il futuro, per questa coppia tedesca, sembra davvero interessante.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Mallorca: Fognini protagonista anche fuori dal campo, ma si ferma al primo turno

    Fabio Fognini nella foto

    Fabio Fognini non smette mai di far parlare di sé, dentro e fuori dal campo. Nel match di primo turno all’ATP 250 di Mallorca 2025, giocato sotto un sole cocente, il ligure si è reso protagonista di un curioso siparietto con una tifosa sugli spalti. “Signora, le cambio il posto”, ha scherzato Fognini rivolgendosi a una spettatrice spagnola, spesso presente ai tornei della penisola iberica. La donna, accompagnata dalle sue figlie, non ha esitato a rispondergli: “Ti stiamo tifando tantissimo, io e le mie figlie siamo venute da Teruel solo per vederti, quindi fai il favore di vincere!”, il tutto tra le risate del pubblico prima che Fognini tornasse a concentrarsi sulla partita.
    Un momento surreale che ha regalato leggerezza a un match combattuto ma dal finale amaro per l’azzurro. Fognini, in tabellone grazie a una wild card e già protagonista l’anno scorso con un accesso agli ottavi di finale, ha dovuto arrendersi al tedesco Daniel Altmaier con il punteggio di 6-3 3-6 6-3, dopo oltre due ore di battaglia.
    Nella stessa giornata, da segnalare anche la vittoria di Laslo Djere sul cinese Bu Yunchaokete per 6-4 6-4. Il torneo di Mallorca, insomma, ha già vissuto le sue prime emozioni, tra aneddoti da raccontare e sorprese in campo. Per Fognini, invece, si chiude l’avventura sull’erba spagnola, ma non senza aver lasciato, come sempre, il segno a modo suo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Trofeo TNB Azimut Investimenti / VIncent Ruggeri, Bergamo per uscire dalla crisi

    Samuel Vincent Ruggeri (by Antonio Milesi)

    Cinque vittorie e dodici sconfitte: è il modesto bottino stagionale di Samuel Vincent Ruggeri, miglior giocatore bergamasco. Con i punti di un Challenger in scadenza, ha comunque scelto di giocare il Trofeo TNB Azimut Investimenti: l’aria di casa per ritrovare fiducia. I campi tengono alla grande nonostante l’acquazzone.
    Le notizie principali sono arrivate fuori dal campo. Una serie di defezioni dell’ultim’ora ha leggermente impoverito il tabellone delle qualificazioni del Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta), poiché alcuni giocatori inizialmente programmati per domenica sono stati ammessi al main draw. In una giornata piena di match molto combattuti, segno che la qualità media dei giocatori dotati di punti ATP è cresciuta rispetto a qualche anno fa, il vero “botto” per il pubblico bergamasco è la presenza di Samuel Vincent Ruggeri. Il giocatore di casa sta vivendo una stagione piuttosto complicata: lo scorso novembre aveva raggiunto il best ranking al numero 252 ATP, oggi è quasi duecento posizioni più indietro. E tra una settimana gli scadranno i punti della semifinale conquistata lo scorso anno al Challenger di Milano. In virtù di questo, e con un bilancio stagionale di appena cinque vittorie su diciassette partite, Vincent Ruggeri proverà a ritrovare fiducia in un circolo che conosce bene. Per lui sarà la quarta apparizione al Città dei Mille, laddove vanta come miglior risultato il quarto di finale del 2021, quando perse contro… Matteo Arnaldi.
    CAMPI PIÙ FORTI DEL TEMPORALEDa allora le strade dei due sono state piuttosto diverse, ma chissà che l’aria di casa non gli permetta di ritrovarsi. Ruggeri si è già presentato al club, così come la prima testa di serie Andrea Picchione, e nella giornata di lunedì il suo allenamento sarà il momento più atteso, forse anche in misura maggiore rispetto agli incontri di qualificazione. Il main draw sarà sorteggiato nel primo pomeriggio e sarà – come sempre – un momento simbolico di un torneo che anche quest’anno garantirà piena regolarità: nella serata di sabato, infatti, un violento acquazzone si è abbattuto su Bergamo, allagando i campi di Via Martinella. I campi in terra rossa RedPlus, tuttavia, garantiscono un drenaggio incredibile e permettono una praticabilità quasi immediata: per l’incredulità dei giocatori, il programma di domenica è scattato regolarmente alle 9.30. Tanto pubblico si è alternato in una lunga giornata di tennis, che sarebbe stata ancora più impegnativa se nei tornei ITF non ci fosse la regola che sostituisce il terzo set con un super tie-break. Con il main draw si tornerà al format tradizionale. LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz, che salto al servizio: “Ora capisco Isner e Opelka!”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz continua a stupire e, con il trionfo all’ATP Queen’s 2025, allunga a 18 la sua striscia di vittorie consecutive, confermandosi come il principale favorito per Wimbledon. In questa serie, lo spagnolo ha saputo gestire sia match dominati che situazioni limite, come la finale del Roland Garros contro Sinner in cui ha dovuto annullare match point. Il salto di qualità del murciano non riguarda soltanto il livello tecnico, ma soprattutto quello mentale, come ha spiegato lui stesso in conferenza stampa dopo il titolo londinese.
    “È davvero complicato passare dalla terra battuta all’erba in pochi giorni, perché ho avuto solo due giorni per allenarmi prima dell’inizio del torneo. Sono arrivato senza aspettative, volevo solo giocare due o tre partite, capire come mi sentivo sull’erba e lavorare su cosa migliorare. Mi sono adattato molto velocemente e sono molto orgoglioso di questo. Il mio vero obiettivo era sentirmi a mio agio sulla superficie, non sollevare il trofeo. Quello che mi rende più felice è vedere i progressi quotidiani: dal primo giorno a oggi, mi sento un giocatore diverso sull’erba.”
    A chi gli chiedeva quanto fosse stato importante il suo viaggio a Ibiza dopo Parigi, Alcaraz ha risposto con sincerità: “Sono un giocatore che ha bisogno di prendersi dei giorni liberi, di stare con amici e famiglia, di staccare completamente dal tennis. I giorni a Ibiza mi hanno aiutato tanto a ricaricarmi, a tornare in campo con più energia e voglia di giocare. Non dico che ho vinto il torneo grazie a Ibiza, ma sicuramente mi ha fatto bene. Ora resterò a Londra, mi prenderò qualche giorno per godermi la città e poi inizierò a preparare Wimbledon nel migliore dei modi.”
    Un altro punto chiave è stato il miglioramento al servizio: “Dopo il match con Munar ero deluso per come avevo servito. Ho lavorato per cambiare qualcosa e nelle ultime partite il servizio ha funzionato benissimo. Oggi mi sentivo quasi come Isner o Opelka! Quando affronti grandi battitori, devi rispondere con un servizio altrettanto efficace. Sono contento e voglio mantenere questo livello anche a Wimbledon.”
    Alcaraz non ha nascosto di aver subito critiche dopo l’uscita precoce a Miami: “Dopo la sconfitta mi sono preso una pausa, sono andato in vacanza con la famiglia a Cancún e mi sono piovuti addosso tanti messaggi di odio. Ma quella è stata la chiave: cinque o sei giorni senza racchetta, lontano dai campi, mi hanno permesso di riflettere, recuperare la gioia e tornare a divertirmi sul campo. Da lì sono ripartito.”
    Carlos Alcaraz si presenta così a Wimbledon con 18 successi consecutivi, una mentalità sempre più solida e la consapevolezza che le sue pause, la sua umanità e il suo tennis lo rendono un campione diverso, ma sempre più completo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Nick Kyrgios, un’altra stagione senza erba: “Ho fatto un passo indietro, Wimbledon rimane un ricordo speciale. Nel 2019 la gente pensava avessi avuto un anno straordinario. Ero nei primi 20 del mondo, ma era il mio momento più buio ”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios, una delle figure più affascinanti e imprevedibili del tennis moderno, non ci sarà nella stagione sull’erba 2025. L’australiano, oggi numero 633 del mondo, ha annunciato alcune settimane fa: “Ho fatto un passo indietro nel mio percorso di recupero e non potrò essere presente nella stagione sull’erba di quest’anno”, spegnendo così le speranze di rivederlo in azione nei suoi tornei preferiti.La situazione di Kyrgios è complicata: nel 2025 ha disputato solo tre tornei (Australian Open, Indian Wells e Miami Open), ottenendo una sola vittoria in quattro match e ritirandosi in una delle partite. I problemi fisici continuano a tormentarlo, privandolo della sua parte preferita della stagione. Proprio a una settimana dall’inizio di Wimbledon, il torneo che tre anni fa lo vide finalista, Nick si è raccontato a “The Guardian”, tra ricordi, rimpianti e la consapevolezza di essere diverso da tutti gli altri.
    Wimbledon è un ricordo speciale”“Wimbledon è un ricordo speciale per me. È il primo Slam in cui mi sono fatto conoscere e rappresenta la cima del tennis mondiale. Ogni volta che entri nel club senti un’energia unica, ma non sempre mi sento completamente a mio agio lì, perché non mi comporto come il tennista tipico. Wimbledon si accorge molto di queste cose. Mi sento come un pupazzo di neve nel deserto, ma allo stesso tempo mi piace”.
    Il debutto da sogno nel 2014“Pensavo di essere in cima al mondo del tennis. Se giochi più volte a Wimbledon, giochi davanti al palco reale su un campo dove ogni filo d’erba è perfetto. Se arrivi lì, il viaggio vale la pena. Mi ha cambiato la vita, ma a quell’età non ero pronto a gestire quella responsabilità”.
    I demoni del 2019“Nel 2019 la gente pensava avessi avuto un anno straordinario. Ero nei primi 20 del mondo, ma era il mio momento più buio. Solo quando ho iniziato a parlarne la gente ha capito che non sono sempre stato perfetto, che non ho sempre fatto le cose giuste, ma che sono disposto a raccontarlo. Ho ricevuto centinaia di migliaia di messaggi da ragazzi su Instagram e cerco di aiutarli in ogni modo possibile. Ero in un luogo oscuro e non sono migliorato subito. Per tutto l’anno ho dovuto lottare con pensieri negativi e autolesionismo, ma ora sono riuscito a superarlo e voglio essere d’aiuto agli altri”.
    La finale contro Djokovic: “Nessun rimpianto”“È qualcosa che potrò raccontare ai miei figli e ai miei nipoti, dimostrando che tutto è possibile. I campi vicino casa mia sono di cemento e pieni di crepe, quindi arrivare in finale a Wimbledon è una follia. In quella finale, è mancato davvero poco: solo un paio di punti avrebbero potuto cambiare la storia. Avrei potuto essere campione, ma non è una vergogna perdere contro il migliore di sempre. Ci penso spesso? Sì. Penso a cosa sarebbe potuto andare diversamente? Sì. Ma non potevo prepararmi meglio: mi ero preparato alla perfezione”.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

  • in

    Emma Raducanu fa parlare di sé sugli spalti di Queen’s: occhi puntati sulla coppia con Alcaraz

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Emma Raducanu è stata la protagonista “fuori dal campo” nella semifinale dell’ATP 500 di Queen’s tra Carlos Alcaraz e Roberto Bautista. La tennista britannica, presente tra il pubblico, ha attirato tutte le attenzioni per un motivo molto semplice: sarà la partner di Carlos Alcaraz nel doppio misto del prossimo US Open 2025, una delle novità più attese della stagione.
    Durante la conferenza stampa post partita, ad Alcaraz è stato chiesto della presenza di Emma sugli spalti. Il murciano ha sorriso e risposto con la sua solita spontaneità: “L’ho visto sui social. Sono contento che sia venuta, ma ero concentrato sulla partita e non me ne sono accorto. In ogni caso, è stato bello averla in tribuna”. Inevitabile la domanda se anche lui ricambierà la visita prima dello Slam newyorkese: “Dipende dal calendario. Ho allenamenti e partite, mi piacerebbe vederla, ma devo vedere se ho tempo”.Il momento clou si è avuto quando la regia, durante il match, ha inquadrato la giovane Emma in prima fila. Da lì è partita la corsa sui social tra chi sogna una coppia, non solo sul campo, tra due dei volti più amati e seguiti del tennis mondiale. Al momento tra Raducanu e Alcaraz si parla solo di una bella amicizia e di una collaborazione sportiva, ma la curiosità e l’attesa per vederli insieme – almeno per ora solo in campo – sono già altissime.
    Emma Raducanu, attesa settimana prossima a Eastbourne, non ha perso l’occasione di sostenere il suo futuro compagno di doppio misto, accendendo così l’entusiasmo dei fan e alimentando le voci su una delle accoppiate più “hot” della prossima estate tennistica.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Tsitsipas sogna un futuro alternativo con Badosa: “Fuggiamo insieme e vendiamo cereali”

    Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa – Foto getty

    Un messaggio decisamente particolare quello che Stefanos Tsitsipas ha pubblicato sui social, in un momento complicato per lui e soprattutto per Paula Badosa, la sua compagna, ancora alle prese con problemi fisici che l’hanno costretta al ritiro a Berlino. Il greco, famoso anche per i suoi pensieri fuori dagli schemi, questa volta si è superato con un’uscita che è subito diventata virale tra gli appassionati di tennis.
    “Fuggiamo e mettiamo su un food truck che venda solo cereali, che non sia mai due volte nello stesso posto e che accetti pagamenti in complimenti”, ha scritto Tsitsipas su X. Un messaggio a metà tra la poesia e l’ironia, che sembra un modo per alleggerire la tensione di settimane difficili sul circuito, provando a immaginare una vita diversa e più leggera insieme a Paula.

    Let’s run away and launch a food truck that only sells cereal, is never in the same place twice, and accepts payment in compliments. https://t.co/WVUNg5NBLt
    — Stefanos Tsitsipas (@steftsitsipas) June 21, 2025

    Non è la prima volta che Stefanos sorprende tutti con dichiarazioni surreali o filosofiche, ma questa volta la sua idea di una fuga romantica a bordo di un camioncino itinerante ha conquistato subito il web. Che sia solo una battuta o una vera dichiarazione d’intenti, resta il fatto che la coppia Tsitsipas-Badosa continua a far parlare di sé, anche quando si sogna ad occhi aperti… magari vendendo cereali e vivendo di complimenti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO