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    Aryna Sabalenka crea la sua tennista perfetta: ecco le sue scelte

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Durante l’ultima conferenza stampa a Indian Wells, Aryna Sabalenka si è divertita a immaginare la giocatrice di tennis perfetta, selezionando i migliori colpi tra le sue colleghe. Le sue risposte potrebbero sorprendere molti fan e appassionati.Per il servizio, dopo un breve ripensamento, la bielorussa ha scelto Elena Rybakina: “In un buon giorno prenderei il mio servizio, ma no, meglio quello di Rybakina quando è al massimo.”
    Riguardo al dritto, nonostante adori il proprio colpo nelle giornate migliori, Sabalenka ha optato per Madison Keys: “Sono innamorata del mio dritto nei giorni buoni, ma scelgo comunque quello di Madison Keys.”Per quanto riguarda il rovescio, la bielorussa non ha avuto dubbi: “Mi tengo quello di Coco Gauff.”Nel gioco in risposta, Sabalenka si affida alla polacca Iga Swiatek: “Il suo resto è davvero molto efficace.”Infine, per volée e slice, Aryna ha indicato una grande ex campionessa: “Ashleigh Barty, senza dubbio.”
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    Boris Becker punge Mpetshi Perricard dopo la sconfita a Indian Wells

    Boris Becker nella foto – foto getty images

    Boris Becker, una delle più grandi leggende della storia del tennis, famoso per il suo servizio potente e letale, torna a far parlare di sé sui social media. Questa volta, il tedesco ha commentato ironicamente la sconfitta subita dal giovane talento francese Giovanni Mpetshi Perricard, battuto da Tallon Griekspoor nel Masters 1000 di Indian Wells 2025.
    “Che fine ha fatto il miglior servizio del tennis?” ha scritto Becker sul suo profilo ufficiale di X, rivolgendosi chiaramente a Perricard. Un commento pungente che non è passato inosservato, soprattutto considerando che il francese è una delle attuali rivelazioni del circuito ATP, noto per il suo ruolo tra i nuovi “servebots”, quei giocatori particolarmente specializzati nel servizio potente e spesso imprendibile.

    Whatever happened to the biggest serve in the game …. https://t.co/ZmzIZhOuad
    — Boris Becker (@TheBorisBecker) March 9, 2025

    Questa uscita del campione tedesco ha sollevato diverse reazioni sui social, alimentando ulteriormente l’immagine di Becker come personaggio spesso al centro di polemiche e discussioni online.
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    Collins pronta a ringraziare Djokovic: “Sto preparando un regalo per lui”

    Danielle Collins USA, 13.12.1993 – Foto getty images

    Danielle Collins, attualmente numero 14 del ranking mondiale, ha rivelato di avere in serbo un regalo speciale per Novak Djokovic. “Sto preparando un regalo per Novak”, ha dichiarato la tennista americana. “Non l’ho ancora visto qui a Indian Wells, ma appena lo incontrerò, gli consegnerò qualcosa di speciale.”Il gesto dell’americana nasce come ringraziamento per il supporto ricevuto dal campione serbo durante gli Australian Open 2025, quando Collins finì al centro delle polemiche per una reazione colorita rivolta al pubblico. Dopo aver battuto la tennista di casa Ajava tra i fischi assordanti degli spettatori australiani, Collins rispose con un gesto provocatorio e la frase “potete baciarmi il c…”, scatenando ulteriori polemiche.
    In quell’occasione, fu proprio Djokovic a prendere pubblicamente le sue difese: “Sono un suo grande fan, mi è piaciuta la sua reazione. Lo ero già prima, ma ora lo sono ancora di più. Non credo che io sarei stato così educato, ma conosco bene quella sensazione. Penso che abbia reagito in modo molto intelligente e divertente”, aveva dichiarato il 24 volte campione Slam.Collins, colpita dalle parole di supporto di Novak, ha deciso di ringraziarlo con un dono che, sebbene non abbia specificato di cosa si tratti, potrebbe essere legato alla sua recente partnership commerciale. L’americana ha infatti firmato un contratto di marketing con “Richsport”, azienda specializzata in articoli regalo legati al tennis.
    Tra i prodotti lanciati dalla Collins c’è una maglietta con la scritta “Gioca a tennis. Incassa assegni. Ripeti.”, chiara allusione alla sua reazione di Melbourne quando, rivolgendosi al pubblico che la fischiava, ricordò loro che pagano i suoi conti e che avrebbe usato il premio dell’Australian Open per concedersi una vacanza esclusiva.“Le sportive affrontano molte sfide diverse rispetto agli sportivi”, ha spiegato Collins a proposito della sua partnership. “Semplicemente, è così. Io sono una persona emotiva e appassionata che non permetterà a nessuno di calpestarla. Ma non combatterò solo per me stessa, bensì anche per le altre. Penso che la società non ami quando le donne parlano apertamente dei propri guadagni e di quanto siano orgogliose del proprio successo. L’azienda con cui ho firmato il contratto lotta proprio per una maggiore libertà di espressione delle donne.”Sul campo, intanto, l’americana continua il suo percorso a Indian Wells, dove ha superato la connazionale Hailey Baptiste con il punteggio di 5:7, 6:2, 6:4 nel secondo turno. Nel prossimo match affronterà l’ucraina Elina Svitolina, numero 23 del mondo, contro cui vanta un bilancio positivo di due vittorie in altrettanti incontri disputati.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev dopo la sconfitta a Indian Wells: “Sto giocando in modo terribile, devo ritrovare il mio tennis”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev non usa mezzi termini per descrivere il suo momento negativo dopo la sorprendente eliminazione al secondo turno di Indian Wells per mano dell’olandese Tallon Griekspoor con il punteggio di 4-6, 7-6, 7-6. Il tedesco, prima testa di serie del torneo, ha analizzato con spietata sincerità la sua prestazione e il periodo complicato che sta attraversando dalla finale degli Australian Open.
    “Posso stare qui e trovare scuse, ma alla fine dei conti semplicemente non sto giocando un buon tennis in questo momento. È semplice”, ha dichiarato Zverev in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla possibile influenza emotiva della delusione subita nella finale di Melbourne contro Jannik Sinner.Il tedesco ha ammesso che forse c’è ancora qualche strascico di quell’esperienza: “Sì, non so. Forse un po’, ma non sto giocando al livello che vorrei, decisamente non sto giocando nemmeno vicino a come ho giocato in Australia. Questo è il risultato finale, non so, forse degli Australian Open. Ma sono solo deluso dal mio gioco. Questa è la cosa principale per me.”
    Riguardo alla prestazione specifica del suo avversario, Zverev ha riconosciuto i meriti di Griekspoor ma ha voluto concentrarsi principalmente sui propri difetti: “Non ha fatto nulla di diverso, ma faccio sempre fatica contro di lui. È un giocatore complicato per me, sicuramente, anche se vinco, ma molte partite sono combattute. Ha giocato un buon match, non c’è dubbio. Ma devo guardare un po’ a me stesso, e non sono nemmeno lontanamente dove vorrei essere.”Con l’assenza di Sinner, il torneo rappresentava un’opportunità per avvicinarsi alla vetta del ranking mondiale, ma anche questa prospettiva sembra ora sfumata secondo il tedesco: “Lo era all’inizio. Ora lo è meno, perché sto giocando in modo terribile. Quindi per me, devo trovare il mio gioco prima di pensare a quello, perché per diventare numero 1 al mondo devi vincere tornei. Al momento non supero nemmeno il primo o secondo turno. Quindi devo prima risolvere questo problema.”
    Quando gli è stato chiesto quali aspetti del suo gioco necessitino di maggiore attenzione, Zverev ha mostrato di avere le idee chiare: “Un po’ di tutto. Penso di servire piuttosto male nelle ultime settimane. La mia seconda è buona, ma la prima è terribile. Dal fondo campo non sto giocando bene. È tutto. Non puoi davvero nominare una cosa sola.”Per quanto riguarda il modo di uscire da questo momento difficile, il tedesco ha una ricetta semplice ma efficace: “È solo questione di allenarsi. Mi alleno molto. Ho giocato la finale degli Australian Open e ho iniziato ad allenarmi meno. Continuo a lavorare, ma in questo momento non sta funzionando. Devo trovare un modo per far sì che ciò accada.”
    La frustrazione di Zverev è emersa chiaramente anche quando gli è stato chiesto di indicare ciò che gli ha dato più soddisfazione nella sua carriera: “Penso sia meglio che mi faccia questa domanda a Miami. In questo momento è difficile rispondere.”Per il tedesco ora si apre un periodo di riflessione in vista del prossimo Masters 1000 di Miami, dove cercherà di invertire la tendenza negativa e ritrovare quel tennis brillante mostrato a Melbourne a inizio anno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tursunov avverte Djokovic: “Il corpo è ora il suo più grande avversario”

    Dmitrij Tursunov nella foto

    Dmitrij Tursunov, ex numero 20 del mondo e attuale allenatore di tennis, ha rilasciato dichiarazioni particolarmente pungenti nei confronti di Novak Djokovic alla vigilia del Masters 1000 di Indian Wells. L’ex tennista russo ritiene che il campione serbo “prima o poi dovrà riconciliarsi con il tempo che lo sta raggiungendo”, mettendo in discussione la sua capacità di mantenere il livello di competitività mostrato negli anni.
    “Il suo stesso corpo ora è il suo più grande avversario. Indipendentemente da come cerca di ingannare il tempo, la ‘morte tennistica’ lo aspetterà. Certo, ha ancora la motivazione per giocare ai massimi livelli, ma nel tennis si perde il senso di immortalità molto più rapidamente che in altri sport. I successi precedenti vengono dimenticati velocemente”, ha affermato Tursunov, con parole che non lasciano spazio a interpretazioni.
    L’esperto allenatore ha anche azzardato una previsione sugli imminenti impegni del serbo nel deserto californiano: “Alejandro Davidovich Fokina potrebbe creare una sorpresa contro Novak (potenzialmente si incontreranno al terzo turno), lo ha già battuto a Monte Carlo nel 2022. Djokovic si trova in una situazione molto difficile, le sue possibilità sono scarse se dovesse arrivare a un duello con Carlos Alcaraz”.
    Queste dichiarazioni suonano particolarmente severe considerando che Djokovic ha sconfitto proprio Alcaraz circa un mese e mezzo fa, nei quarti di finale degli Australian Open, con il punteggio di 4:6, 6:4, 6:3, 6:4. Tuttavia, è vero che dopo quella vittoria il serbo è stato costretto a ritirarsi dalla semifinale contro Alexander Zverev a causa di un infortunio, una circostanza che ha riacceso i dubbi sulla sua tenuta fisica.
    Dal ritorno dall’infortunio, la situazione non sembra migliorata: Djokovic ha disputato un solo match, uscendo sconfitto al primo turno del torneo di Doha contro Matteo Berrettini con il punteggio di 6:7, 2:6, una prestazione che ha lasciato l’amaro in bocca ai suoi tifosi e alimentato le perplessità dei critici.
    A Indian Wells, il 24 volte campione Slam è esentato dal primo turno in virtù della sua testa di serie e al secondo turno affronter l’olandese Botic Van de Zandschulp.Il cammino nel Masters 1000 californiano potrebbe rappresentare un test importante per valutare le reali condizioni fisiche del serbo, che a dispetto dei 37 anni e dell’usura accumulata in una carriera straordinaria, ha dimostrato più volte di saper tornare ai massimi livelli anche dopo periodi difficili.
    La verità, come sempre nel tennis, verrà stabilita sul campo: sarà interessante vedere se Djokovic riuscirà a smentire Tursunov e gli altri detrattori, dimostrando che, nonostante l’età e gli acciacchi, resta ancora uno dei giocatori da battere nel circuito.
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    Learner Tien: “La mia intelligenza tattica per compensare la mancanza di potenza”

    Learner Tien – Foto Getty Images

    In un tennis sempre più omogeneo, trovare giocatori con uno stile particolare e un modo genuino di intendere questo sport rappresenta una rarità preziosa. Learner Tien incarna perfettamente questa unicità, dimostrando che esistono ancora giovani capaci di esplorare risorse tecniche che vanno oltre la pura potenza, e di sviluppare approcci tattici estremamente raffinati. Prima del suo debutto a Indian Wells 2025, il giovane americano ha voluto spiegare la sua filosofia di gioco.Ogni nuova generazione di tennisti costituisce uno stimolo enorme per gli appassionati, e quella che sta iniziando a emergere è particolarmente promettente. Si parla molto di talenti come Mensik, Michelsen o, soprattutto, Fonseca, ma anche lo statunitense Learner Tien si è ritagliato uno spazio nell’immaginario collettivo. A soli 19 anni, mostra una progressione spettacolare, sostenuta da un modo unico di intendere questo sport e completamente controcorrente: anziché basare il suo stile su colpi potenti e sulla ricerca inesorabile del vincente, si affida a una mano prodigiosa e un’intelligenza tattica sublime. Cercherà di dimostrarlo a Indian Wells 2025, dove ha parlato con atptour.com.
    “Fin da molto giovane ho capito quale fosse la mia identità come tennista. Avevo chiaro che non avrei potuto aspirare a sopraffare i miei avversari a forza di potenza, quindi dovevo trovare modi diversi per metterli in difficoltà in campo. Essere astuto è ciò di cui ho bisogno e questo mi ha aiutato a risolvere molti problemi durante tutti i miei incontri”, afferma Tien, che è già numero 68 del mondo e ha molte aspirazioni per la sua carriera, ma nessuna fretta di realizzarle.
    Che abbia la testa ben sistemata è qualcosa che si intuisce vedendolo giocare, ma Learner lo dimostra rivelando le sue aspettative per questa stagione. “Ho la volontà di lavorare duramente ed essere paziente. Quando competevo nelle categorie under-12 e under-14 perdevo molte partite, non ero tra i migliori della mia generazione, ma i miei genitori e il mio team mi hanno fatto capire che era parte del processo e che dovevo sempre guardare al lungo termine e all’apprendimento costante. So che questa stagione perderò molte partite, sono in una fase di transizione e mi sento pronto ad affrontare gli alti e bassi”, conclude.Anche il suo allenatore, il portoricano Eric Díaz, ha parlato, consapevole del diamante grezzo che ha tra le mani. “Non mi sorprende troppo come sta gestendo la sua ascesa. Quello che ha ottenuto non lo percepisce come grandi traguardi, ma come passi in un lungo cammino. Ha una compostezza impressionante nel competere contro giocatori di status molto superiore al suo. Da quando era bambino lavoriamo per trovare il modo di mettere in difficoltà l’avversario con intelligenza tattica e buona mano, per poi accelerare nel momento giusto”, sottolinea.
    Le condizioni di gioco predominanti a Indian Wells 2025 potrebbero favorire Learner Tien, la cui innata abilità nel cambiare ritmi e altezze di palla può raggiungere un livello superiore in questo scenario. Inizierà il suo percorso contro Mariano Navone, in quella che rappresenta una grande opportunità per ottenere la sua prima vittoria in un torneo di categoria Masters 1000 e approdare al secondo turno contro Ben Shelton. Non possiamo perdere di vista la progressione di questo giovane talento che rappresenta una ventata di freschezza in un circuito spesso dominato da stili di gioco sempre più simili tra loro. La sua capacità di sviluppare soluzioni tattiche innovative e di adattarsi alle diverse situazioni di gioco potrebbe permettergli di scalare rapidamente la classifica nei prossimi mesi, rendendo il suo percorso uno dei più interessanti da seguire nel panorama tennistico attuale.
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    Kyrgios e il difficile ritorno: “Dovrò convivere con il dolore al polso”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Le aspettative associate al suo nome saranno sempre alte, ma è necessario accettare che il Nick Kyrgios attuale non può aspirare, almeno per il momento, ai livelli di successo a cui sembrava predestinato anni fa. Così si è espresso l’australiano alla vigilia di Indian Wells 2025, dove ha rivelato le sue sensazioni riguardo al malconcio polso destro che lo ha quasi costretto al ritiro dal tennis professionistico.
    Un ritorno che sembrava impossibileIl solo fatto che Kyrgios sia ancora in attività costituisce quasi un miracolo. L’australiano ha dimostrato un coraggio e una resistenza inimmaginabili per molti, sottoponendosi per mesi a un processo di riabilitazione di enorme durezza ed esigenza, finalizzato al suo ritorno sui campi. Ha raggiunto l’obiettivo e cercherà una vittoria a Indian Wells 2025, dopo la sua sconfitta in Australia e sapendo che avrebbe il premio di affrontare Novak Djokovic al secondo turno.“Ovviamente mi piacerebbe sfidare Novak, ma non posso dare nulla per scontato in questo momento. Presumo che non sarà facile per me vincere una partita qui”, ha iniziato dicendo l’australiano, prima di spiegare i dolori che ancora sente al polso, come ha mostrato nel suo ultimo allenamento. “Ero in campo da un’ora, mi sentivo bene, e all’improvviso ho iniziato ad avere dolori al polso. È qualcosa con cui dovrò convivere d’ora in poi, devo imparare a gestirlo nel miglior modo possibile”, ha rivelato.
    La forza mentale oltre l’infortunioRisulta sorprendente vedere come Nick Kyrgios abbia dimostrato un’etica del lavoro spettacolare per darsi l’opportunità di tornare sui campi, nonostante un infortunio che avrebbe ben potuto causare il suo ritiro definitivo. “Da tempo comprendo la portata della sfida che ho davanti e mi rendo conto del lavoro necessario per tornare a competere a buon livello dopo questo infortunio. So che nemmeno dando il meglio di me ho garantito di tornare al mio miglior livello, come è successo a Thiem, e che, come minimo, ci vorrà molto tempo, come per Nishikori o Del Potro”, ha affermato.Questa consapevolezza dimostra la maturità acquisita dall’australiano, almeno sul proprio infortunio, che nonostante le difficoltà non ha perso la motivazione. “Sento ancora quel fuoco interno che mi spinge a credere che posso vincere partite e fare rumore nel circuito. Darò il meglio di me per recuperare il mio livello”, ha commentato Kyrgios, che debutterà a Indian Wells 2025 contro l’olandese Botic Van de Zandschulp, in una partita che lo catapulterebbe ad affrontare Novak Djokovic in caso di vittoria.
    Aspettative realistiche e determinazioneIl caso di Kyrgios ricorda quelli di altri talenti del tennis la cui carriera è stata segnata da gravi infortuni. I riferimenti a Thiem, Nishikori e Del Potro non sono casuali: tutti loro hanno affrontato lunghi periodi di riabilitazione, con risultati diversi. Mentre Del Potro è stato costretto al ritiro, Thiem e Nishikori hanno lottato per tornare ai loro livelli precedenti, con successo limitato.L’australiano sembra aver adottato un approccio realistico alle sue possibilità attuali, pur mantenendo quella scintilla di ambizione che lo ha sempre contraddistinto. Nonostante gli ostacoli, Kyrgios ha dimostrato una dedizione al recupero che pochi gli avrebbero attribuito, considerando la sua reputazione di giocatore dal talento naturale ma talvolta incostante nell’impegno.
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    Zverev a Indian Wells: “Tournée sudamericana difficile, ora voglio tornare a vincere. Non sono il più grande fan dei Masters 1000 di due settimane. In generale, non è colpa di Cincinnati, ma della decisione presa dall’ATP”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev si prepara a essere uno dei principali protagonisti di Indian Wells 2025 e, potenzialmente, dei prossimi mesi del circuito ATP. Con l’assenza di Jannik Sinner, il tedesco potrebbe avvicinarsi pericolosamente all’italiano nella classifica mondiale, arrivando persino a superarlo come numero uno. Durante il Media Day del prestigioso torneo californiano, Zverev ha condiviso le sue impressioni sul torneo, sulla sua recente esperienza in Sudamerica e sulle sue sensazioni attuali.
    Nessun cambiamento percepito nella superficieNonostante le voci di un cambiamento nella superficie dei campi di Indian Wells, il tedesco ha sorpreso tutti confessando di non aver notato alcuna differenza: “C’è una nuova superficie?”, ha esordito Zverev davanti ai giornalisti. “A me sembra la stessa, onestamente. Mi sono allenato qui per quattro giorni e non l’ho notato. Non ne sapevo nulla.”Questa reazione è particolarmente interessante considerando che altri giocatori come Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev hanno invece commentato i cambiamenti percepiti nella velocità dei campi californiani.
    Una tournée sudamericana complicataParlando della sua recente esperienza nei tornei sudamericani su terra battuta, Zverev ha descritto un periodo particolarmente difficile: “È stata una tournée sudamericana dura per me. Sono stato malato due delle tre settimane, il che non è stato positivo. Volevo giocare sulla terra battuta, volevo partecipare a quella tournée. Me ne avevano parlato molto bene, quindi volevo sperimentarla almeno una volta.”Il tedesco ha poi spiegato i problemi specifici incontrati: “Buenos Aires è stata sfortunata per me perché ho avuto un’intossicazione alimentare. A Rio faceva molto, molto caldo, con molta umidità. Credo che, in generale, le condizioni fossero difficili.”Riflettendo sulle sue scelte, ha aggiunto: “Non ho nemmeno giocato un gran tennis. Forse non è stata la scelta giusta alla fine, soprattutto dopo aver raggiunto la finale degli Australian Open, forse avrei dovuto rimanere sul cemento un po’ più a lungo. Ma volevo giocare sulla terra battuta e trovare il mio gioco il prima possibile.”
    La preparazione per Roland GarrosZverev ha anche spiegato la sua strategia in vista dei tornei su terra battuta, in particolare del Roland Garros: “Se guardiamo il mio storico, posso sicuramente giocare bene sulla terra, ma normalmente nelle prime due o tre settimane gioco malissimo e perdo contro… voglio dire, non vinco i tornei. Non gioco un gran tennis. Volevo togliermi questo peso, trovare il mio ritmo su questa superficie e prepararmi meglio per il Roland Garros.”
    Il ritorno sul cementoRiguardo alla transizione dalla terra battuta al cemento per Indian Wells, il tedesco si è mostrato ottimista: “La transizione va bene. Non è così difficile per me. Si trattava davvero di sentirsi bene. Mi sento ancora positivo. Continuo a pensare di aver avuto un buon inizio di stagione. Se guardi l’Australia, sono arrivato a un’altra finale di Grand Slam, ma, ovviamente, voglio ritrovare il mio ritmo e voglio tornare a vincere partite di tennis.”
    L’espansione di CincinnatiInfine, Zverev ha commentato la decisione di estendere il Masters 1000 di Cincinnati a due settimane, esprimendo alcune riserve: “Non sono il più grande fan dei Masters 1000 di due settimane. La stagione è sempre più lunga e dobbiamo passare più tempo nei tornei, ma non è colpa dell’evento. In generale, non è colpa di Cincinnati, ma della decisione presa dall’ATP. Comunque, in generale, mi sento bene riguardo a Cincinnati e ai cambiamenti che stanno facendo.”
    Con queste parole, Zverev si prepara ad affrontare il torneo di Indian Wells, consapevole che una buona prestazione potrebbe avvicinarlo significativamente alla vetta del ranking mondiale, approfittando dell’assenza di Sinner. Il tedesco, dopo la finale raggiunta agli Australian Open e nonostante le difficoltà incontrate in Sudamerica, si presenta in California con l’obiettivo di ritrovare il suo miglior tennis sul cemento statunitense.
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