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    Thindown Challenger Biella: Ecco le wild card per il tabellone principale

    Thindown Challenger Biella: Ecco le wild card

    «Ci tengo a iniziare questa conferenza stampa ricordando la figura di Fulvio Feraboli, il giornalista recentemente scomparso. E‘ un grosso dispiacere non averlo qui con noi». Sono state queste le prime parole del direttore Cosimo Napolitano in occasione della conferenza di presentazione dei Campionati internazionali Città di Biella, Thindown Challenger (terra, montepremi di 44.820 euro) in calendario da domenica 2 maggio, con i primi incontri di qualificazione, sino a domenica 9 sui campi in terra rossa del circolo comunale di via Liguria.«Quest’anno stiamo facendo un’abbuffata di tennis – prosegue il maestro biellese -. L’entry list è di livello e dopo aver vissuto quattro Challenger pazzeschi (il primo impreziosito dalla presenza dell’ex numero 1 al mondo Andy Murray, ndr) sono convinto ne avremo altri tre altrettanto divertenti. Se sarà confermata, la presenza di Kevin Anderson rappresenterebbe un’altra ciliegina sulla torta. Quando si parla di giocatori che hanno disputato finali Slam (ben due quelle del sudafricano, battuto nel 2017 agli Us Open da Nadal e nel 2018 a Wimbledon da Djokovic, ndr) per noi è un grande vanto ospitarli, insieme a tutti gli altri, nella nostra città. Se non potessi contare su una squadra super non avrei potuto cogliere al balzo l’occasione fornitami dall’Atp. La fiducia delle istituzioni è stata massima fin dal primo momento, con Comune e Regione al mio fianco e il loro apporto è stato fondamentale. Per questo quinto torneo potremo contare anche sul ritorno della famiglia Bodo e del marchio Thindown: tra noi c’è un rapporto di grande amicizia, stima e per quel che mi riguarda anche riconoscenza per quello che hanno fatto. Grazie a tante aziende siamo arrivati a questo punto, ma anche grazie a uno staff che mi fa sentire quasi inutile. Chiunque di loro può fare il direttore del torneo, anche se non auguro a nessuno di farlo, visto i precedenti non molto fortunati».
    Quella che scatterà domenica sarà l’edizione numero 28 di un torneo internazionale organizzato in città. «Un evento che parte è come allevare un nuovo figlio – prosegue -. Non è sempre la stessa cosa, ma alla fine di questa lunga esperienza trarrò le debite conclusioni. Non avrei voglia di fermarmi, bensì di consolidare e crescere e spero che le istituzioni possano venirmi incontro. Il 6 giugno tirerò le somme: le istituzioni hanno fatto la loro parte, ma è stata l’ATP a coprire tanti buchi. Avevano la necessità di organizzare tornei e grazie a flessibilità e una buona dose di capacità, noi siamo stati in grado di soddisfarli. Però il territorio non è che risponda tanto. Forse sono io a dovermi fare da parte perché se è la mia faccia a rendere complicato l’intervento economico in queste manifestazioni, forse è meglio che io lasci. D’altronde sto trovando tante soddisfazioni in giro per l’Italia: certo Biella è sempre la mia priorità, ma se devo bloccare lo sviluppo del tennis, preferisco farmi da parte. So di aver fatto, insieme allo staff, cose importanti, con una visibilità incredibile legata allo spot trasmesso da Sky. Se si potrà fare qualcosa di importante meglio, altrimenti mi fermo qui. Quest’anno ci sono state condizioni particolari, il prossimo anno vedremo».Al vernissage non potevano mancare gli amministratori della città di Biella. «Napolitano è una persona che sa organizzare – ha detto il sindaco Claudio Corradino -. I risultati arrivati sono andati ben al di là delle nostre più rosee aspettative. I quattro tornei indoor magari sono stati agevolati dalle condizioni imperanti in tutto il mondo a causa della pandemia, ma bisognava essere bravi ad approfittare delle condizioni che la vita ti può presentare. E il direttore del torneo è stato bravo: portare in città un atleta del calibro di Murray ha rappresentato un grande volano per il nostro territorio, senza dimenticarci gli altri. Peccato solo che il pubblico li abbia potuti seguire solo in streaming. Adesso giocando all’aperto il discorso è diverso e mi auguro che gli spettatori possano tornare a seguire l’evento dal vivo. Il lavoro fatto in questi anni ha permesso di costruire un’immagine vincente e sono sicuro che anche in futuro ci potremo togliere delle soddisfazioni. Insieme all’amministrazione regionale, che non si è mai tirata indietro, posso garantire che il Comune continuerà a fare, nell’ambito delle sue possibilità, la sua parte». Subito dopo ha preso la parola il vicesindaco Giacomo Moscarola. «Entrando al circolo l’immagine è perfetta. Biella vivrà un mese di alto profilo: dal tennis, alla partenza del Giro d’Italia. Potevamo scegliere di sederci e aspettare la fine degli eventi in modo passivo. Ma grazie a persone come Cosimo Napolitano e agli organizzatori di altri eventi, abbiamo deciso di rilanciare, portando Biella al centro dello sport nazionale e internazionale. L’attenzione del Comune è tangibile, anche dal punto di vista economico: fatti e non solo parole».
    Immancabile da alcuni anni la presenza della Regione Piemonte. Gli impegni dell’assessore Fabrizio Ricca gli hanno impedito di raggiungere Biella, ma alla conferenza non è voluto mancare Michele Mosca. «La nostra presenza vuole essere un segnale di fiducia per tutto il sistema Biella – ha commentato il consigliere regionale -. Non è usuale che la Regione investa in tornei al di fuori di Torino. Ma questo è un ‘grande’ evento che ho voluto fortemente, credendo nel progetto messo in campo da Napolitano. Lo sport, specialmente in questo periodo, rappresenta una possibilità di rilancio. Siamo alla fine di un brutto periodo, si vede la luce in fondo al tunnel anche se dovremo ancora stringere i denti, ma sono convinto che il Piemonte sarà tra i primi ad uscire dalla pandemia. La nostra sponsorizzazione, che si affianca a quelle private, darà un’altra occasione e vuole essere un messaggio di speranza. Spero nella presenza di un po’ di pubblico, segnale di un ritorno all’auspicata normalità. Lo sport è una grande occasione: a novembre avremo a Torino le Atp Finals e auspico con l’aiuto dell’Amministrazione comunale e di Cosimo Napolitano, che Biella possa agganciarsi a questo evento importante e poter godere di effetti collaterali per continuare il rilancio del Biellese. La Regione c’è e continuerà ad esserci».Per la Federazione era presente il consigliere regionale Claudio Pivotto «Se l’ATP conferma per sette volte un torneo in una ‘grande’ città come Biella, significa che qua le cose sono organizzate con professionalità. Tutto ha funzionato a regola d’arte e l’investimento complessivo, solo di montepremi, supera il mezzo milione di euro. Le ricadute sul territorio sono state incredibili e nell’anno del grande rilancio del tennis italiano, con la presenza delle Atp Nitto Finals, della Coppa Davis, del ritorno in televisione di molti Atp 250, significa che anche Biella ha fatto il suo dovere. Come tennista, amante di questo sport, ringrazio Cosimo per il lavoro fatto. Non c’è nessuna città al mondo che possa contare sull’organizzazione di sette Challenger per cui non si può far altro che i complimenti e forse ce ne accorgeremo solo in futuro di cosa è stato fatto in questo periodo così complicato».Per il quinto anno la famiglia Bodo torna come main sponsor con il marchio Thindown. «Abbiamo saltato il 2020: ma era davvero impossibile – racconta Yuri Bodo -. Tuttavia non ci siamo pianti addosso e adesso siamo tornati ad affiancare il Challenger. Spero che la gente possa seguire l’evento e siamo contenti di essere tornati».La tribuna del campo centrale è stata sistemata e riverniciata «in attesa di ricevere il contributo da tempo stanziato – dice ancora Napolitano -. Il pubblico dovrà mantenere un normale distanziamento, ma penso potremo sconfiggere di nuovo il Covid, così come avvenuto al Palazzetto. Su 800 tamponi non abbiamo avuto nemmeno un caso di positività. Ci tengo in modo particolare a ringraziare il Relais Santo Stefano di Sandigliano, nostro fondamentale partner nell’accoglienza ai giocatori».Le wild card sono pronte per il talento di casa Stefano Napolitano, per Luca Vanni, mentre la terza premierà il giovane diciassettenne serbo Hamad Medjedovic (774 Atp) «un ragazzo molto interessante, che ha superato un turno nelle qualificazioni nell’Atp 250 di Zagabria (poi stoppato da Facundo Bagnis per 6-4, 6-2, ndr) – ha concluso Napolitano -. Fa parte del team di Djokovic dal quale siamo stati contattati per una nuova sinergia e scambio di wild card con tornei organizzati all’Est. Per le qualificazioni vedremo nelle prossime ore» LEGGI TUTTO

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    Günter Bresnik e lo scandalo del sistema ranking: “Quello che stanno facendo ai giocatori più giovani è uno scandalo”

    Günter Bresnik nella foto

    Noto per essere molto diretto e pragmatico, Günter Bresnik, ex allenatore di Dominic Thiem e ora al lavoro con Gael Monfils, ha rilasciato un’intervista in cui è stato duramente critico per l’atteggiamento di alcuni giocatori. Per Gunter, non c’è posto per un certo tipo di lamentele nella fase che il mondo sta attraversando.
    “Preferirei non vedere le persone che guardano i loro telefoni cellulari tutto il tempo. Tutto era meglio 20 anni fa. D’altra parte, è sempre bello visitare Monte Carlo, Buenos Aires o Cincinnati. La gente normale lavora tutto l’anno per passare due settimane di vacanza, ma i tennisti non l’hanno mai fatto, è dura. Ma non ho pazienza per i piagnistei di molti giocatori, non quando si vede la situazione di altre persone ogni giorno”.
    Ma Bresnik è andato oltre e ha evidenziato alcune delle lamentele che non capisce. “Non si può soffrire perché si hanno pochi spettatori nello stadio, perché si gioca senza pubblico. Com’è possibile? Come si può pensare così quando ci sono famiglie che non hanno nemmeno il cibo da mettere in tavola. Al giorno d’oggi, la maggior parte dei giovani tennisti trascorrono il 90% del loro tempo libero su PlayStation, Instagram, Facebook e altre m…. È un loro diritto, ma non lamentatevi dopo”.
    Bresnik ha lasciato dure critiche all’attuale sistema di ranking: “Quello che stanno facendo ai giocatori più giovani è uno scandalo”. Un titolo nei Futures è cambiato da 18 a 10 punti e non si contano più di 18 tornei. Se vinco 18 tornei non avrò abbastanza punti per essere nella top 300 e passare alla categoria successiva. È stupido. È come andare alle elementari per cinque anni e poi non puoi passare alle medie. Se qualcuno fa bene il suo lavoro, si evolve e non può avanzare, allora il sistema è un’idiozia”. LEGGI TUTTO

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    Ci sarà pubblico per la finale degli Internazionali BNL d’Italia

    Il Centrale del Foro Italico

    A pochi giorni dall’avvio dell’edizione 2021 degli Internazionali BNL d’Italia, arrivano finalmente le prime conferme sulla possibile presenza di pubblico al torneo. Secondo quanto dichiarato ieri dal Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, almeno per la finale del torneo dovrebbe esserci un po’ di pubblico. Ecco le parole dell’esponente del governo, che parla soprattutto di calcio, ma anche di tennis.
    “La finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus, prevista per il 19 maggio al Mapei Stadium di Sassuolo, sarà aperta al pubblico. Dopo essermi confrontato con il Ministro Roberto Speranza, confermo la disponibilità del Governo ad aprire lo stadio al 20% della capienza. Il Cts in queste ore sta studiando il protocollo per permettere agli spettatori di raggiungere e seguire la partita in sicurezza nel pieno rispetto della normativa anti-Covid. Dopo aver dato il via libera agli Europei con una presenza di tifosi pari al 25%, ho sostenuto sin da subito la possibilità di poter consentire l’accesso al pubblico con percentuali inferiori anche ad altri eventi sportivi, come la finale di Coppa Italia e la finale degli Internazionali di Tennis del 16 maggio a Roma. Saranno test importanti in vista delle partite dell’Europeo che si terranno a Roma. Un segnale fondamentale per il mondo dello sport tutto, che ancora una volta fa da apripista nell’indicare le date per un ritorno graduale alla vita normale”.
    Il Governo ha emesso un decreto secondo cui dal primo giugno sarà consentito ospitare fino 25 % della capienza di un impianto sportivo, tenendo fermo in ogni caso un massimo di mille spettatori, con possibili deroghe per eventi ritenuti di “particolare rilevanza”. Trapela che la federazione tennis abbia preparato un piano per consentire l’accesso in sicurezza ad un numero maggiore di persone all’interno dell’area del Foro Italico, piuttosto ampia, fin dal primo giorno del torneo, anticipando quandi il “via libera” fissato per giugno. Tuttavia ogni proposta passerà dalle autorità sanitarie e di sicurezza, che devono approvare ogni piano.
    Visto che gli IBI21 scatteranno tra pochi giorni, una decisione in merito dovrebbe arrivare a breve.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pedro Martinez si è arrabbiato con un fotografo e Carlos Ramos è dovuto intervenire

    Pedro Martinez nella foto

    Pedro Martínez ha perso oggi dopo tre ore di battaglia da Cameron Norrie, fornendo uno degli incontri più emozionanti di questa edizione del torneo dell’Estoril.
    Tuttavia questa partita è anche legata ad un episodio che si è concluso con l’arbitro Carlos Ramos che è dovuto addirittura scendere dalla sedia per far calmare il tennista e dare al giocatore un avvertimento.
    A metà del secondo set, Martinez si è arrabbiato molto con il fotoreporter del torneo e ha iniziato a gridare nella sua direzione. Più volte ha detto “Stop!” e ha anche chiamato il fotografo “maleducato”, il che ha fatto sì che l’arbitro della partita dovesse intervenire. Ramos è sceso in campo e si è frapposto tra Martinez e il fotografo, con la questione che si è conclusa con un avvertimento per condotta antisportiva allo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Piatti Tennis Center : 60 partite per crescere: altre due stelline si formano col Metodo Piatti

    Ela Nala Milic (sinistra), slovena classe 2006, e Tea Lukic, tedesca classe 2004. Sono due delle grandi promesse che si allenano al Piatti Tennis Center

    Una si chiama Ela Nala Milic, ha 15 anni, è figlia dell’ex cestista Marko (passato anche dai parquet dell’Nba) ed è la più grande speranza del tennis sloveno. L’altra si chiama Tea Lukic, è nata nel 2004 da genitori serbi ma gioca per la Germania, ed è da tempo fra le osservate speciali della DTB, la Federtennis tedesca. Cosa hanno in comune? Per coltivare i loro sogni di gloria entrambe hanno scelto da un paio d’anni il Piatti Tennis Center, dove hanno trovato la realtà ideale per gettare le basi di un futuro di successo. Perché a Bordighera non è abitudine guardare all’immediato, ma ciò che conta è sempre il percorso di maturazione, per arrivare pronti al momento giusto. È successo con Jannik Sinner, pressoché fuori dai radar da under e poi diventato una vera e propria star, e succederà ancora. “Entrambe le ragazze – dice Luka Cvjetkovic dalla Tunisia, dove le ha accompagnate in una lunga trasferta per disputare dei tornei Itf – hanno seguito un percorso ben preciso, secondo il metodo Piatti: prima abbiamo lavorato sulla tecnica, poi per mettere ordine nei punti, e ora è arrivato il momento di competere, nei tornei under come fra le ‘pro’. Per entrambe, oggi l’obiettivo è il miglioramento, senza un target di risultati. L’importante è giocare fino a 60 partite all’anno, per fare esperienza e capire sempre meglio il gioco”.
    Tea Lukic lo farà principalmente nei tornei da 15 e 25 mila dollari, con l’obiettivo di preservare un fisico che negli ultimi anni le ha dato più di un problema, mentre Ela Nala Milic, avendo solo 15 anni, ha un limite (imposto dai regolamenti Wta) di appena 8 tornei fra le professioniste. “Ma non è un problema – continua Cvjetkovic – perché in questo momento il genere di tornei non fa differenza. Giocherà fra le junior oppure negli Open in Italia: ciò che conta è competere, fare partite e abituarsi al mestiere della tennista. Per questo abbiamo scelto di farle giocare cinque tornei di fila in Tunisia, per farle capire cosa significa stare cinque settimane fuori casa, solo a giocare e allenarsi. È una ragazza seria, professionale e dalle idee chiare, che crede molto nel nostro metodo. Ha il potenziale per ambire a un grande futuro”. Tea Lukic, invece, li ha raggiunti a Monastir un paio di settimane più tardi, seguendo una tabella di marcia differente. “Tea ha avuto diversi infortuni – dice ancora il coach croato del Piatti Tennis Center – perché fisicamente è ancora nella fase dello sviluppo, e ha un gioco molto ‘energetico’ che richiede grandi sforzi. Pertanto, nel suo caso la priorità è stare bene e trovare continuità giocando tante partite. Nell’ultimo anno ha trascorso molto tempo a Bordighera: ora è il momento di viaggiare e competere”. Sempre tenendo presente che l’obiettivo non sono i risultati, ma la crescita e il miglioramento. Le vittorie, quando il resto è fatto come si deve, arrivano di conseguenza. LEGGI TUTTO

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    I forfait di Richard Gasquet e Garbine Muguruza

    Garbine Muguruza nella foto

    Richard Gasquet, ex top 10, ha annunciato questo giovedì il suo ritiro dall’ATP 250 dell’Estoril e non giocherà quindi il suo match di secondo turno contro Cristian Garín, seconda testa di serie, che va così ai ‘quarti’ senza giocare.Il 34enne francese, con una stagione (e carriera) afflitta da diversi tipi di infortuni, ora soffre di un problema all’adduttore sinistro, che lo butta fuori da un torneo in cui aveva esordito bene,
    Garbiñe Muguruza, ex numero uno del mondo, attuale 13° esima e una delle migliori giocatrici del 2021, ha dovuto rinunciare questo giovedì al WTA 1000 di Madrid, il più grande torneo del suo paese, a causa dell’infortunio alla coscia che ha recentemente subito al WTA 500 di Charleston.“È la notizia peggiore e la decisione più complicata che possa prendere, ma i test che ho fatto mi mostrano che non sono recuperata al 100% ed è meglio non forzare”, dichiara la tennista di origine venezuelana, che ha ottenuto grandi risultati nel 2021. LEGGI TUTTO

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    Federer mette all’asta da Christie’s oltre 300 cimeli per finanziare la sua fondazione

    Una racchetta di Federer presente all’asta

    La prossima estate i cacciatori di cimeli sportivi e tennistici in particolare avranno un appuntamento da non perdere. La storica casa d’aste londinese Christie’s ospiterà la Roger Federer Collection, in due sessioni di aste esclusive con importanti cimeli sportivi personali del campione svizzero. Il ricavato andrà totalmente a sostegno della Roger Federer Foundation, attiva in molti progetti in Africa per la salute e scolarizzazione di migliaia di bambini in difficoltà.
    Il 23 giugno si svolgerà l’asta principale, con 20 oggetti che ricordano momenti straordinari della carriera di Federer: dalle scarpe con cui vinse il Roland Garros 2009 (a completamento del proprio career Grand Slam), visivamente segnate dalla terra rossa parigina, alla racchetta della finale di Wimbledon 2007, quella disputata con il centrale dei Championships “scoperchiato”, visti i lavori in corso per la costruzione del tetto retrattile. All’asta anche l’intero completo indossato nella finale di Roland Garros 2009, ed un borsone autografato portato in campo a Wimbledon. Altro oggetto “cult” il cardigan bianco indossato nella finale di Wimbledon 2012, insieme alla racchetta di quell’edizione del torneo.
    Seguirà una seconda asta online, dal 23 giugno al 14 luglio 2021, con oltre 300 oggetti di Roger, per i quali sarà possibile fare un’offerta. La collezione ripercorre l’intera la carriera di Federer dalle Olimpiadi di Sydney nel 2000 fino agli ultimi (pochi) incontri disputati nel 2021. Molti degli oggetti messi all’asta riguardano momenti storici e partite memorabili disputate contro i suoi più grandi rivali, tra cui Nadal, Djokovic, Murray, Agassi e via dicendo.
    Roger ha personalmente espresso il desiderio di includere stime accessibili, già a partire da 100 sterline (anche se presumiamo sia difficile accaparrarsi qualcosa con una cifra così bassa). Saranno disponibili per le offerte oggetti di vario tipo: magliette, cappellini, polsini, asciugamani, borsoni, ecc. Uno dei pezzi più pregiati sarà il blazer indossato a Wimbledon 2006.
    Dichiara lo svizzero lanciando l’iniziativa: “Ognuno dei pezzi in vendita rappresenta un momento unico nella mia vita di tennista. Con questa asta ho la possibilità di condividere una parte della mia collezione personale con i miei fans e, soprattutto, il ricavato andrà alla mia fondazione per proseguire nella realizzazione dei nostri progetti educativi in Africa”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ritorna il torneo Challenger di Napoli. L’evento sarà in programma dal prossimo 04 Ottobre

    L’evento sarà in programma dal prossimo 04 Ottobre

    Dal sito Napoli Today arriva una bella notizia per tutti gli appassionati di tennis. Torna, infatti, dopo 5 anni di assenza dai campi del Tc Napoli in Villa Comunale il torneo internazionale di tennis Challenger di Napoli.
    La Tennis Napoli Cup, per anni appuntamento attesissimo in città, si giocherà ad inizio ottobre. L’ultima edizione, disputata nel 2016, fu vinta dallo slovacco Jozef Kovalik.Una grande opportunità, dunque, in un momento in cui il tennis in Italia sta attirando una straordinaria attenzione, grazie alle eccellenti prestazioni dei giocatori nostrani. Il torneo di Napoli, che precederà altri grandi eventi della racchetta che si disputeranno in Italia in autunno, come le finals Atp e la Coppa Davis, sarà anche l’occasione per vedere all’opera dal vivo i tanti promettenti giovani italiani che da sempre sono stati protagonisti sulla terra rossa del Tc Napoli.
    Dal 4 al 10 ottobre a Napoli al Tennis Club di viale Dhorn il Torneo Internazionale di Napoli, torneo che rientra nel calendario mondiale come Atp Challenger. LEGGI TUTTO