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    Troicki disperato con la quarantena: “Questo è un caos totale, se l’avessi saputo non sarei venuto

    Viktor Troicki nella foto

    Viktor Troicki, è stata l’ultima voce a esprimere forti critiche sulla quarantena a Melbourne.
    L’attuale numero 202 del mondo non ha lasciato nulla di intentato. “Se l’avessi saputo non sarei venuto. Questo è un caos totale, un disastro. Sarò chiuso per 14 giorni, non posso lasciare la mia stanza, non posso allenarmi, niente. La mia preparazione per un Grand Slam è totalmente sbagliata, è impossibile prepararsi a giocare cinque set in una stanza”, ha detto a Sportski.

    Troicki ha continuato: “Tutta la mia preparazione è stata distrutta. Dopo essere stato a letto per due settimane, non tornerò in forma per un mese e mezzo. Tutto questo sta creando un grande caos nella mia carriera”, ha aggiunto il serbo, che era su uno dei voli Covid-19 con casi positivi. LEGGI TUTTO

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    Il curioso trucco di Kei Nishikori per evitare lo sbalzo termico quando uscirà dalla quarantena

    Kei Nishikori JPN, 1989.12.29

    Kei Nishikori, uno dei 72 giocatori che hanno avuto la sfortuna di essere totalmente confinati (e incapaci di allenarsi) per 14 giorni, sta cercando modi alternativi (e creativi) per rendere l’ambiente della sua stanza il più simile possibile a quello che c’è fuori.

    Questo venerdì, il 31enne giapponese ha condiviso il suo piccolo trucco per la quarantena: regolare la temperatura del condizionatore della sua stanza alla temperatura della strada. Nishikori fa i suoi esercizi fisici a quella temperatura e così eviterà uno shock termico quando lascierà la sua stanza tra una settimana. LEGGI TUTTO

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    Da Melbourne: La Barty viene avvistata in un supermercato senza mascherina e si scusa

    Ashleigh Barty classe 1996 e n.1 del mondo

    I nervi sono a fior di pelle e ogni errore causa problemi agli Australian Open 2021. I giocatori locali possono essere i maggiori beneficiari in vista del primo Grand Slam dell’anno, non dovendo passare attraverso una bolla come tutti gli altri, ma a tutti viene chiesto di esercitare la massima cautela nella loro vita quotidiana.

    Tuttavia, Ashleigh Barty, n. 1 del mondo, è stata avvistata in un supermercato senza la mascherina obbligatoria: “Ho dimenticato per sbaglio la mia mascherina, mi scuso per questo. So che dobbiamo essere tutti responsabili e non succederà più”, ha detto l’australiana nelle parole raccolte da The Age. LEGGI TUTTO

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    Benoit Paire e la quarantena a Melbourne: “Non vedo l’ora di ritornare a casa”

    Benoit Paire nella foto

    Benoit Paire, numero 28 del mondo, sembra aver esaurito la sua (poca) pazienza per la quarantena di Melbourne e questo venerdì ha lasciato un chiaro sfogo sui social su quali sono i suoi sentimenti.
    “Sono stanco, non vedo l’ora di tornare a casa”, ha dichiarato il transalpino, che non sta attraversando un buon momento di forma dopo la ripresa del tennis in agosto.

    Je suis fatigué. Hâte de rentrer chez moi ✔️
    — paire benoit (@benoitpaire) January 21, 2021 LEGGI TUTTO

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    La provocazione di Amelie Mauresmo: “Le ragazze dovrebbero giocare la finale degli Slam 3 su 5”

    Amelie Mauresmo

    Amelie Mauresmo sempre stata una tennista ed una donna non banale. Senza peli sulla lingua, schietta e diretta, in carriera ha spesso fatto parlare di sé per prese di posizione scomode e pareri lontani dal “politically correct”.
    In un programma su Eurosport Francia, Amelie si è soffermata sul momento del tennis femminile, a suo dire non brillantissimo. Oltre alla mancanza di personaggi e con diverse giovani promesse che scompaiono dopo un grande successo (Ostapenko, per citarne una), la francese ha lanciato una proposta, forse provocatoria. “Nel tennis femminile ci sono troppe finali scontate, vinte troppo nettamente da una giocatrice. Per questo sono assolutamente a favore del tennis 3 su 5, prima di tutto nelle finali degli Slam. Questo porterebbe il tennis rosa su un altro livello”.
    Boom. In attesa delle reazioni da parte delle dirette interessate (che non tarderanno ad arrivare…), possiamo intanto spingerci in qualche prima considerazione. Allungare match spesso già esasperati sul piano fisico (mazzate su mazzate…) invece che tecnico o tattico, potrebbe migliorare la situazione? Forse no, a meno di non riuscire a vedere un tennis più vario al calare della forza e della intensità della spinta. In passato la finale del Masters rosa veniva giocata su 5 set. Alcune partite furono bellissime, ma in altre occasioni lo spettacolo tendeva a trascinarsi un po’ stancamente.

    Mentre gli uomini stanno cercando di imporre match più corti (il target ideale per molti resta una partita che non superi le due ore), è singolare che una tennista rispolveri l’idea di match femminili più lunghi, sulla distanza “classica”, purtroppo cestinata con un violento colpo di spugna pure nella rinnovata Davis, non senza rimpianti.
    Sono molti gli aspetti che si possono tirare in ballo, alcuni positivi altri negativi, sulla faccenda e sul momento del tennis femminile, che è oggettivamente in crisi di qualità e personaggi. Forse, il più interessante sarebbe trovare il modo di imporre nuovamente nel tour rosa una differenza che passi attraverso la qualità tecnica e la sagacia tattica, intervenendo su materiali così performanti che rendono la potenza e la velocità della palla superiori alla capacità fisica di recupero e difesa delle atlete. Picchiare al massimo paga, anche se logora, e quasi tutte si sono allineate a questo credo. Un peccato, perché uno degli aspetti più affascinanti del tennis femminile era l’abilità di imporre tecniche assai personali a velocità non esasperate, trovando spesso match bellissimi per varietà e pathos. Avrebbe un senso, con queste condizioni attuali, allungare ulteriormente le partite? Che ne pensate?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Carlos Bernardes ha avuto un infarto, è in miglioramento

    Il momento del ricovero di Carlos Bernardes

    Il famoso giudice di sedia Carlos Bernardes ha avuto un infarto a Melbourne, ma fortunatamente è in buone condizioni e il decorso sembra positivo. Lo afferma il collega Ricardo Reis al portale TenisBrasil.
    “Carlos ha avuto un infarto l’altra mattina” dichiara Reis, “alloggiamo nello stesso hotel, tanto che quando ho visto dalla finestra un’ambulanza che aveva parcheggiato gli ho persino mandato una foto dicendogli ‘qualcuno si è sentito male’. Mi ha risposto: ‘Sono stato io a chiamare, sento molto dolore, soprattutto al petto’. Per fortuna ha chiamato i soccorsi molto velocemente e l’ambulanza è arrivata subito”. Come riportato in precedenza, Bernardes è stato soccorso dai paramedici, che l’hanno stabilizzato e trasportato immediatamente all’ospedale. Ma visto che nessuno indossava tute protettive, si è subito intuito che il problema non fosse il Covid-19.

    “Ha avuto un attacco di cuore, le sue vene erano ostruite” continua Reis. “Ha trascorso diverse ore in ospedale a prendere farmaci specifici. Abbiamo parlato sia ieri mattina che nel pomeriggio, mi ha rassicurato. Stamattina non sono ancora riuscito a parlarci, ma via messaggio mi ha assicurato che si sente bene e continua ad assumere farmaci. Stanno valutando se mettergli uno stent, ma probabilmente non sarà necessario. Sono riusciti a sbloccare l’ostruzione delle vene e la situazione pare sotto controllo”.
    Per fortuna quindi il quadro clinico di Bernardes è in netto miglioramento. Non sappiamo se riuscirà a lavorare agli Australian Open, ma auguriamo il meglio al “mitico Bernardo”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tokyo avrebbe deciso di rinunciare ai Giochi Olimpici, puntando al 2032

    I cinque cerchi olimpici

    La notizia non è ancora confermata ma la fonte è assai autorevole. Secondo il quotidiano britannico The Times, la città di Tokyo insieme al governo del paese avrebbe deciso di cancellare i Giochi Olimpici riprogrammati per la prossima estate a causa della pandemia, di nuovo fuori controllo nel paese del sol levante. 
    A riferirlo sarebbe un membro “autorevole” della coalizione di governo, secondo il quale “Nessuno vuole essere il primo ad annunciare una decisione così dolorosa, ma c’è un consenso unanime sulle eccessive difficoltà di organizzare una macchina tanto complessa come quella olimpica in una situazione che stenta a migliorare. Sarebbe troppo complicato e molto rischioso. Credo che non ce la potremo fare, rinunciare è la scelta più saggia”.

    Purtroppo i contagi di Covid-19 sono dilagati nuovamente nel paese, solo attraverso misure restrittive molto severe si pensa di poter riportare la situazione sotto controllo e tutelare la salute pubblica. Le Olimpiadi prevedono un numero enorme di persone in arrivo da tutto il mondo, con una macchina organizzativa gigantesca e complessa. Nemmeno un popolo estremamente organizzato e meticoloso come quello nipponico pensa di poter affrontare in modo serio un impegno così importante. Da questa considerazione sarebbe scaturita l’amara decisione.
    Trapela la ferma volontà del Giappone di correre immediatamente per assicurarsi la prima data libera futura, ossia quella del 2032. 
    Se la notizia verrà confermata, sarà una mazzata per tutto il mondo sportivo, e in particolare per quegli atleti che hanno lavorato duramente in vista delle Olimpiadi come ultima tappa della propria carriera sportiva (pensiamo in Italia a Federica Pellegrini o Vanessa Ferrari, atlete mature che puntavano a chiudere in bellezza).
    Che questa faccenda possa aver ripercussioni anche su Roger Federer? Forse no, ma chissà…
    Inoltre, visto che il calendario ATP/WTA è ancora molto fluido, l’eventuale cancellazione dei giochi potrebbe avere nuove ripercussioni sulle date estive dei tornei Pro.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’allenatore di Daria Kasatkina con Tennis Australia: “Tennis Australian ha tenuto centinaia di incontri via Zoom. Ci hanno informato su tutto, di come sarebbe stata la quarantena”. “Unico errore la questione aerei”

    Daria Kasatkina nella foto

    L’allenatore spagnolo Carlos Martinez, che attualmente collabora con la russa Daria Kasatkina, ha parlato questo giovedì della situazione di quarantena a Melbourne e ha sottolineato che molti tennisti sono ineducati e non grati per la possibilità di competere.
    “Tennis Australian ha tenuto centinaia di incontri via Zoom. Ci hanno informato su tutto, di come sarebbe stata la quarantena. Abbiamo ricevuto messaggi ed e-mail ogni settimana. Stanno facendo un ottimo lavoro, secondo me. L’unica cosa che non era chiara era la quarantena nel caso in cui qualcuno fosse stato infettato sull’aereo. Si volevano fare sezioni separate all’interno dell’aereo, così se avessero trovato qualcuno in una sezione (risultato positivo), avrebbero semplicemente isolato quelle persone. Ma alla fine, il governo non ha voluto farlo e ha preferito isolare tutte le persone sull’aereo perché era più sicuro per tutti”, ha rivelato.

    “È sicuramente una cosa strana perché ci sono 72 giocatori in quarantena (rigida). Possiamo dire che forse è ingiusto perché è vero che non avremo le stesse opportunità. Per esempio, noi [Kasatkina non è totalmente isolata] ci alleniamo per due ore più l’allenamento fisico. Sono nelle loro stanze e non possono nemmeno muoversi. Naturalmente non è la stessa cosa, ma alla fine della giornata dobbiamo capire che i giocatori non possono comportarsi come persone viziate. Lamentarsi dall’hotel, alla stanza, in un momento in cui le persone nel mondo stanno davvero lottando per la propria vita. Molte persone stanno perdendo il lavoro e alla fine possiamo solo ringraziare Tennis Australia perchè siamo qui e non a casa a piangere perché il torneo è stato annullato.” LEGGI TUTTO