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    Un’azione legale contro la quarantena dei giocatori complica la situazione a Melbourne

    Il travagliato percorso di organizzazione dei prossimi Australian Open – al via l’8 febbraio, tre settimane dopo la data consueta – è ulteriormente complicato da un’azione legale. Lo riferisce il Sydney Morning Herald, facendo scattare un nuovo campanello d’allarme sul primo Slam stagionale, insieme ai nuovi casi positivi al Covid-19 riscontrati a Melbourne negli ultimi […] LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2021: Parla Santopadre. Il torneo prosegue indoor

    Vincenzo Santopadre – Foto Matteo Mosciatti

    Proseguono senza sosta le sfide dell’edizione numero 37 del Lemon Bowl. Spettacolo e colpi di scena hanno caratterizzato i ben 72 match disputati al coperto a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Nell’under 14 maschile non si arresta la marcia di Andrea De Marchi, prima forza del seeding. Ok anche Vittoria Vignolini, testa di serie numero uno del tabellone under 12 femminile e Micol Salvadori.
    Il Lemon Bowl conserva intatto il suo fascino nel tempo – Tranquillo, sorridente e più che mai carico per l’inizio della stagione. Tra i presenti di giornata sui campi del New Penta 2000 c’è anche Vincenzo Santopadre. Il coach di Matteo Berrettini, attuale numero 10 del ranking ATP, ha speso parole al miele per uno tra i più attesi appuntamenti della stagione. “Il Lemon Bowl è una tappa imperdibile – sorride l’ex davisman azzurro – come poche altre nel mondo. Qui si respira davvero aria di storia. Posso dire, senza possibilità di smentita, che sia uno dei pochissimi tornei che si sono mantenuti intatti nel tempo. Una manifestazione simile ha un fascino unico nel suo genere, è e resterà sempre un luogo del cuore”. Amicizia, passione e condivisione: i capisaldi del Lemon Bowl sopravvivono intatti a decreti e restrizioni del caso. “Vedere tanti ragazzi tutti insieme in un periodo gioioso come quello delle festività natalizie – prosegue Santopadre – è sempre stupendo. Maestri, genitori e addetti ai lavori sanno di potersi ritrovare per crescere e migliorare insieme, anno dopo anno. L’idea di Gianni Salvati, indimenticato ideatore del torneo, è stata portata avanti da Paolo Verna in modo impeccabile. Dobbiamo ricordarci di fare loro sempre grandi complimenti perché organizzare un evento di tale portata non è affatto semplice”. Inevitabili alcune considerazioni su Matteo Berrettini, in due occasioni semifinalista su questi campi. “Vorremmo che il 2021 fosse per Matteo l’anno del miglioramento, è questa la parola chiave. La speranza è quella di poter raggiungere qualche finale e vincere. Al Lemon Bowl non è mai riuscito ad arrivare sino fondo ma non si può volere sempre tutto dalla vita”.

    Micol Salvadori avanza ai quarti di finale: “Il segreto è nella passione” – Dopo l’esordio con vittoria in rimonta, una convincente Micol Salvadori supera la serba Tea Kovacevic con un periodico 6-2 e vola ai quarti di finale nella categoria under 12. “La partita è stata bella e particolarmente intensa – le parole della giocatrice del CT Bologna – mi sono divertita. Mi piace confrontarmi con altre bambine, sia italiane che straniere, così da capire quanto io sia cresciuta e quanto devo ancora migliorare. Il mio amore per il tennis è nato che avevo sei anni. Mamma e papà passavano davanti al Circolo Tennis Bologna e hanno deciso di farmi provare. Inizialmente correvo molto anche se non avevo troppa confidenza con la pallina. Nella mia vita non c’è solo il tennis. Mi piace studiare e sono molto brava in inglese anche in virtù delle tante conversazioni che ho con mia madre, che viene dalla Florida”. Una famiglia credente, quella di Micol, e di sani principi. “Colpisco sempre la palla con passione. Quando vinco è anche per volere di Dio, quando perdo è perché Lui vuole che impari qualcosa”. Delusa ma soddisfatta la giovane e promettente avversaria Tea Kovacevic. “Oggi non è andata bene ma il tennis mi rende sempre felice. Recentemente sono riuscita ad aggiudicarmi il Little Mo, in Florida, dominando la finale per 6-0 6-0 dopo aver perso appena cinque game in quattro partite. Ho vinto anche il Paris Bowl, in Francia, e prima di arrivare qui ho disputato un torneo alla Rafa Nadal Academy di Mallorca. Il Lemon Bowl? È stata la prima volta per me e resterà un bel ricordo. Spero di tornare presto”.
    Domani, lunedì 4 gennaio, sono in programma 32 incontri con inizio a partire dalle ore 09.00. LEGGI TUTTO

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    Il cugino di Nadal viene sconfitto nel suo primo match da professionista

    Il cugino di Nadal viene sconfitto nel suo primo match da professionista

    Joan Nadal Vives, uno dei figli gemelli di Toni Nadal e cugino di Rafael, abituato a viaggiare con la famiglia nei tornei di tutto il mondo, è stato sconfitto questa domenica al suo debutto da professionista, quando è stato eliminato nel primo turno delle qualificazioni dell’ITF M15 a Manacor, tenutosi proprio presso l’Accademia del cugino, gestita dal padre.

    Il sedicenne, che ha avuto buoni risultati nei tornei giovanili in Spagna, ha perso contro il giocatore turco Kuzey Cekirge, numero 1312 ATP, 20 anni, per 6-1 6-3, in una partita che si è giocata domenica mattina sul campo centrale dell’Accademia.

    ITF ITF Manacor

    Nadal Vives J.
    1
    3

    Cekirge K.
    6
    6

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1 LEGGI TUTTO

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    Un tour di 36 eventi Challenger e Futures sarà lanciato in America Latina (di Marco Mazzoni)

    La città di Conception, in Cile, ospiterà il primo nuovo Challenger

    L’ATP sta seguendo una politica “prudenziale”, vista l’incertezza della pandemia ancora in corso, tanto che il calendario 2021 è stato rilasciato solo fino a tutto marzo, con possibili ulteriori spostamenti, cancellazioni e novità. Ancor più ristretta la lista dei Challenger, che si ferma a febbraio. Tuttavia qualcosa di importante si sta muovendo nel circuito minore, con una novità molto interessante in procinto di essere lanciata. Il collega argentino Sebastan Torok ne ha parlato sulle colonne de La Nacion: il 2021 vedrà la nascita di un circuito di 36 tornei in America latina (escluso il Venezuela, troppi problemi politici al momento per investire nel paese). È confermato il lancio di un nuovo torneo in Cile a Conception: nella bella località marina sarà organizzato un Challenger su terra battuta dal 15 febbraio. Questo sarà il primo evento di una serie di tornei nel continente, 12 Challenger, 12 ITF Futures (oggi chiamati M15) e 12 W15 (ITF femminili), con un Masters finale per i migliori del mini-tour.
    L’iniziativa è nata grazie all’idea dell’ex giocatore argentino Horacio De La Pena (vincitore di 4 tornei e best ranking al n.31 nel 1987), da anni attivo in Cile con un’accademia da lui fondata e diretta. I tennisti latino americani da tempo sono in difficoltà per la scarsità di tornei nel continente, soprattutto quelli di seconda fascia necessari ad accumulare esperienza e punti per la scalata al “piano di sopra”. Una situazione che li costringe a lunghissime trasferte tra nord America, Europa o Asia, con altissimi costi e difficoltà logistiche che spesso scoraggiano all’avventura, ritardando o addirittura bloccando la crescita dei talenti della regione. Da questa considerazione è arrivata la spinta che ha portato De La Pena ad impegnarsi per costruire questo tour, che sta per esser lanciato grazie al sostegno economico del gigante Unilever (multinazionale titolare di 400 marchi tra i più diffusi nel campo dell’alimentazione, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa).
    Dopo una lunga serie di contatti in più paesi sud americani tra ex giocatori, club e associazioni, e visto che tutti concordavano sulla bontà dell’idea per rilanciare il movimento del continente, De La Pena ha presentato il suo progetto in Cile a un dirigente dell’azienda main sponsor dell’ATP 250 di Santiago, che aveva anche sponsorizzato – con enorme successo – l’esibizione di Roger Federer e Alexander Zverev nel novembre 2019. Pochi giorni dopo, De la Peña ha ricevuto la risposta che sperava: la divisione regionale di Unilever si farà carico del progetto e contribuirà con oltre un milione di dollari per finanziare il tour, che dovrebbe chiamarsi “Circuit Dove Men + Care South American Legion”.

    Trovata la copertura finanziaria, De la Peña ha iniziato a contattare i personaggi più influenti del settore in sud America per creare una sinergia e dirigere il tour, ottenendo un riscontro molto positivo all’ATP e presso l’ITF relativamente alle date.
    I tornei partiranno su terra battuta – classica superficie in America latina, ma è allo studio la possibilità di organizzarne anche su altre superfici. La firma del contratto con Unilever dovrebbe essere di due anni, con l’intenzione di prorogarlo nel tempo. Inoltre, verrà aggiunto un accordo con la COSAT (South American Tennis Confederation) per istruire i giocatori su di un protolocco che regola la sicurezza nei tornei, ma anche istruzioni in merito alle politiche antidoping, scommesse, rapporti con la stampa e con gli sponsor.
    L’intenzione è quella di creare un vero e proprio tour nei minimi dettagli, con una struttura che coordini gli eventi anche a livello di produzione e distribuzione dei contenuti, per dare più forza commerciale alla nuova realtà. Infatti pare sia stato creato un consiglio di amministrazione in cui, oltre a De la Pena, figurano il paraguaiano Camilo Pérez (presidente del COSAT), l’uruguaiano Rubén Marturet (vicepresidente), il brasiliano Guga Kuerten con la sua Fondazione, il capo dell’Associazione argentina di Tennis di Agustin Calleri e Mariano Zabaleta, Rafael Westrupp (presidente della Confederazione brasiliana del tennis), il colombiano Santiago Giraldo, l’ecuadoriano Nicolás Lapentti, il peruviano Luis Horna, il boliviano Hugo Dellien, l’uruguaiano Pablo Cuevas e l’argentina Mercedes Paz (capitano della squadra Billie Jean King Cup, ex Fed Cup), tra gli altri. Tutti personaggi ancora attivi e molto influenti, a conferire ulteriore credibilità al progetto.
    Ancora non si conoscono i dettagli a livello di calendario degli eventi. Le scelte verrano effettuate tenendo conto degli aspetti geografici, per minimizzare spostamenti (e costi). Una serie di tornei dovrebbe svolgersi ininterrottamente in Argentina, Uruguay e Cile; e poi tra Colombia, Ecuador e Perù, quindi in Brasile. Stesso schema per i Futures: almeno due nella stessa sede in settimane consecutive, per ottimizzare la gestione sanitaria e mantenere le stesse persone (giocatori, staff). Pare sicuro che i primi eventi andranno in scena senza pubblico, in attesa di vedere gli sviluppi dei contagi nei vari paesi, visto che la presenza o meno degli spettatori dipenderà dalle decisioni dei governi locali.
    Il progetto sembra quindi ben fondato, solido dal punto di vista economico e ben strutturato in tutta l’America latina. Esattamente quello di cui c’era bisogno per dare una spinta ai molti giovani promettenti del continente, ma in estrema difficoltà nel muovere i primi passi visti i costi elevati per sostenere lunghe trasferte.”I giovani tennisti argentini devono affrontare non solo la competizione globale, oggi durissima, ma anche la crisi economica nel paese, che ha messo in difficoltà tutti. Qualche anno fa era più facile trovare un club o uno sponsor locale che sosteneva la tua attività per qualche anno, e così riuscire a viaggiare con il tuo coach senza dover contare ogni spesa. E poi c’erano delle serie di tornei dove  poter competere a buon livello per crescere di esperienza e racimolare punti. Oggi è diventato tutto assai più complicato” aveva dichiarato qualche tempo fa Jose Acacuso. Infatti nel passato in Argentina si svolgeva la “Copa Ericson”, con sette tornei Chellenger all’anno tra 1997 e 2001, e poi la Copa Petrobras, attiva con uno schema simile dal 2004 al 2011.
    L’augurio è che il main sponsor creda nel progetto a lungo termine, per dare la continuità necessaria ai vari eventi per crescere e radicarsi nel tessuto sportivo dei vari paesi, ed allo stesso tempo permettere alle nuove generazioni di tennisti latini di giocare con continuità e crescere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Adriano Panatta su Jannik Sinner: “Jannik nel 2020 ha dimostrato di avere la stoffa del campione”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Adriano Panatta ha pubblicato un articolo sul quotidiano “La Stampa” venerdì scorso ed ha parlato di Jannik Sinner: “Sul futuro di Jannik Sinner mi sono già sbilanciato, quindi devo ripetermi: ha grandi qualità e l’anno prossimo potrà entrare fra i primi dieci del mondo”.
    “Nonostante il lungo stop che rischiava di penalizzare i tennisti più giovani, Jannik nel 2020 ha dimostrato di avere la stoffa del campione. Ha battuto Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas e al Roland Garros, anche nel match perso contro Rafael Nadal, ha fatto capire di potersela giocare con i più forti in assoluto.È stato bravo a circondarsi delle persone giuste, di uno staff che sa come consigliarlo. Ragiona come uno di 25 o 26 anni, mentre fisicamente deve ancora crescere e Riccardo Piatti si aspetta di vederlo al top tra due anni.”

    “Diamogli tempo, senza pretendere che vinca subito un torneo del Grande Slam. Il suo tennis è universale, adatto sia alla terra sia al cemento, ma non processiamolo se perderà ancora qualche partita con il pronostico a favore, perché capiterà.Deve stare lontano dagli infortuni e sperare che nel 2021 si possa presto tornare alla normalità, alla sua età è importante giocare tanto. Un consiglio che nulla ha a che fare con il tennis. Vedo che twitta tanto in inglese: a me piacerebbe vederlo usare di più l’italiano. Per fare capire a tutti che ha sempre i piedi per terra” . LEGGI TUTTO