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    Flavio Cobolli: “«Non mi piacciono Federer e Nadal, preferisco Djokovic»

    Flavio Cobolli nella foto

    Flavio Cobolli, 18enne tra i primi 20 del mondo junior e campione del Roland Garros di doppio quest’anno al Roland Garros ha rilasciato una curiosa intervista a calciomercato.com dove parla della sua passione per il calcio, il motociclismo. e la sua preferenza per Novak Djokovic. L’azzurro ha celebrato il titolo al Roland Garros con una sciarpa dell’AS Roma e ha spiegato cosa è successo.

    “È stato un caso. Appena ho vinto mio padre mi ha subito dato la sciarpa per scattare una foto e inviarla al gruppo famiglia di WhatsApp. Non so come sia andata a finire su internet, non me l’aspettavo ”, ha confessato il giovane italiano, che non ha esitato alla domanda su cosa avrebbe scelto tra Roma-Lazio e Federer-Nadal). “Tutta la vita il derby, anche perché non mi piacciono né Federer e né Nadal. Il mio tennista preferito è Djokovic”.
    Sul futuro: “Punto a superare il traguardo di mio padre che è arrivato tra i primi 200 tennisti. E voglio farlo entro due anni”. LEGGI TUTTO

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    ATP Colonia 2: Sinner supera in due set Herbert, nei quarti affronterà Shapovalov o Simon

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner supera in due set (6-3 6-1) il francese Pierre-Hugues Herbert negli ottavi di finale dell’ATP 250 di Colonia 2, strappando un posto nei quarti dove sfiderà il vincente di Simon vs. Shapovalov. Una buona partita per l’azzurro, che ha mostrato un tennis più potente e continuo del francese. Faceva impressione la differenza del suono all’impatto tra la palla di Sinner e quella di Herbert, segno evidente della differenza di peso e di accelerazione tra i due, come se Jannik fosse “una band heavy metal” e Pierre-Hugues un “trio funky”… Ma proprio il tennis “funky” ed offensivo del francese ha messo in qualche difficoltà Sinner nel corso del primo set, sopratutto perché dopo esser scattato in vantaggio con un break, più volte si è fatto riprendere dal rivale. Forse un po’ distratto alla battuta, non ha trovato un ritmo costante ed è stato bravo lì Herbert ad entrare con la sua risposta, forse il colpo migliore del francese. Alla fine però Pierre-Hugues non ha servito bene ed ha pagato la netta differenza di consistenza e velocità nello scambio da dietro. Ha cercato di cambiare ritmo, di giocare palle senza peso, ed ha provocato qualche errore di Jannik; ma alla fine la “sostanza” e maggior cilindrata di Sinner hanno prevalso. Bene Jannik col rovescio, quando ha messo i piedi vicino alla riga ed ha preso il comando è stato nettamente superiore, mentre ha sbagliato qualche palla in spinta col diritto e soprattutto non ha servito in modo costante. Sinner ha sempre avuto il controllo del match, è stato praticamente in vantaggio, anche se ha ceduto alcuni games per cali di tensione. Una buona prova, contro un rivale che può metterti in difficoltà con le sue soluzioni varie ed offensive. Ecco la breve cronaca.
    Herbert inizia al servizio, ma non trova la prima. Sinner spinge sul 30 pari, con un gran rovescio lungo linea trova il 15 che gli vale un’immediata palla break. Comanda Jannik, spinge forte e provoca l’errore del francese. Break Sinner, avanti subito 1-0. Pierre-Hugues cerca di reggere da dietro, non dà ritmo al rivale tirando palle senza peso e risponde molto lungo (da ottimo doppista, il francese ha una buonissima risposta soprattutto di rovescio). La tattica funziona, strappa una chance del contro break. Il contro break arriva, Sinner spinge ma scaraventa in rete un diritto a tutta da metà campo. 1 pari. Herbert non prende ritmo al servizio, crolla 0-40 e cede di nuovo il gioco di battuta, avanti 2-1 Sinner. Avanti 3-2 e servizio, Jannik commette un doppio fallo che gli costa lo 0-30. Herbert fiuta la chance, è aggressivo e attacca la rete, ma Sinner è freddo nel contenere prima e trovare il passante in avanzamento poi. Gioca bene ora il francese, regge la spinta e cambia con la smorzata, chiamando avanti l’azzurro e passandolo. 15-40, due palle per il 3 pari. Trasforma la seconda, con ottima risposta ed un lob perfetto. Il match torna in equilibrio, 3 pari. Ottimo in risposta, continua a soffrire alla battuta Herbert, di nuovo costretto ad affrontare due palle break. Sbaglia un diritto a chiudere a campo aperto Pierre-Hugues, altro break per Sinner, 4-3 e servizio avanti l’azzurro. Stavolta Jannik trova un bel game al servizio, solido e senza errori, consolida il vantaggio salendo 5-3 e poi 0-30, a due punti dal set. Bravo e coraggioso Pierre-Hugues a tirar fuori le sue armi offensive. Per la prima volta sul servizio del francese si va ai vantaggi. Doppio fallo e set point Sinner, con Herbert che si imbufalisce esternando a tanti decibel la sua rabbia. Non trova nemmeno il lancio di palla, infastidito dai alcuni rumori nell’arena. Sinner non sfrutta l’occasione, in rete un rovescio di scambio, ma chiude alla seconda chance. 6-3 Jannik al secondo set point, l’azzurro punisce con un passante un’attacco un po’ “garibaldino” del francese. Un set meritato per Sinner, in cui ha mostrato un tennis più potente ma anche qualche calo di tensione.

    Secondo set, inizia l’azzurro alla battuta. 0-30, ma si salva con un paio di smorzate improvvise, perfette, ed un paio di accelerazioni ottime. 1-0 avanti. Sembra nervoso Herbert, ma le sue sortite offensive sono ficcanti e precise, soprattutto quando anticipa col rovescio e scende a rete in contro tempo, trovando un’ottima posizione. Uno scambio ad altissimo ritmo porta Sinner alla prima palla break del set. Scende a rete Pierre-Hugues, ma sbaglia il tocco. Break Sinner, avanti 2-0 e servizio, e quindi 3-0. Ora il pressing dal fondo dell’azzurro è davvero superiore alla capacità di resistere del rivale. Herbert torna alla battuta, ma la prima proprio non va. Jannik aggredisce alla risposta e l’ennesimo errore del francese gli costa un altro sanguinoso break. 4-0 Sinner, ben sette games di fila per lui. Herbert ha uno scatto d’orgoglio, spinge a tutta in risposta, mentre Jannik ha di nuovo staccato un attimo la spina. 15-40, due chance per il francese di restare nel set. Le cancella l’azzurro imponendo il suo ritmo nettamente superiore. 5-0 Sinner, ad un passo dalla vittoria. Chiude 6-1 in sicurezza, regalandosi l’accesso ai quarti.
    Sarebbe curioso se incontrasse Shapovalov: i due si sono allenati spesso insieme nella primavera del 2019, quando Jannik muoveva i primi passi sul tour, e Denis era rimasto impressionato dalla qualità del tennis dell’azzurro ma soprattutto dalla sua dedizione al lavoro ed attenzione al dettaglio.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner ricorda il duello con Nadal a Parigi: “Mi sentivo pronto a giocare contro di lui”.

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner ha disputato un ottimo Roland Garros dopo aver raggiunto i quarti di finale e ha rilasciato un’intervista all’ATP dove ha ricordato il percorso.
    “Penso di aver giocato un buon incontro con Rafa sulla terra battuta . Ho giocato bene nel primo e nel secondo set e nel terzo ho ceduto un po’, ma mi sentivo pronto a giocare contro di lui. Sono entrato in campo con il giusto atteggiamento e quello che cerco di fare è migliorarmi ogni giorno”.

    Jannik Sinner sottolinea anche il grande sforzo dell’ATP per recuperare il tennis in una stagione molto atipica a causa della pandemia di Covid-19:
    “Il tour e tutti coloro che sono coinvolti stanno facendo un lavoro incredibile nel rendere questi tipi di torneo una realtà. Giocare senza la presenza del pubblico non è quello che vogliamo, ma credo che lì’ATP abbia fatto un ottimo lavoro. Grazie mille”. LEGGI TUTTO

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    Diego Schwartzman: “Ho smesso di parlare con Medvedev e non mi alleno più con lui”.

    Diego Schwartzman ARG, 1992.08.16

    Diego Schwartzman, 28 anni che questo mese ha debuttato nella top 10 mondiale dopo un’indimenticabile stagione 2020, è uno dei tennisti più apprezzati dai suoi compagni nel circuito ma non da tutti. L’argentino ha avuto una situazione controversa nella ATP Cup, contro il russo Daniil Medvedev, e non ha dimenticato quello che è successo. A proposito, è l’unico giocatore con cui non parla.

    “Ho smesso di parlare con Medvedev. Non lo saluto più. Ho avuto un buon rapporto con lui prima della partita del gennaio scorso. Ci sono momenti in competizione in cui capitano delle cose, anche, gravi, ma poi si chiede scusa. Il sangue ti va alla testa per la partita, ma chiunque fa quello che ha fatto a me non viene preso più in considerazione. Non mi alleno più con lui e non gli parlo nemmeno. Ha esultato ai miei errori e i miei doppi falli in faccia e verso la panchina dell’ Argentina. E’ l’equivalente di segnare un gol nel calcio e festeggiare con i tifosi avversari. Non mi è piaciuta la cosa. Safin, il capitano russo, si è scusato con me alla fine della partita e mi disse che era pazzo”, ha detto l’argentino a ESPN. LEGGI TUTTO

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    Julia Goerges annuncia il ritiro

    Julia Goerges

    La tedesca Julia Goerges ha annunciato di aver appeso la racchetta al chiodo. L’ha fatto un po’ a sorpresa, attraverso una bella lettera pubblicata nei propri canali social. Ecco il suo addio:
    “Caro Tennis,
    Ti scrivo perché sono pronta a dirti “Addio”. Quando ho iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, non avrei mai pensato che avremmo fatto tanta strada insieme.
    Mi hai dato così tanti diversi tipi di emozioni durante il nostro viaggio e sono molto grato per tutto ciò che mi hai mostrato e insegnato. Ho imparato come affrontare le sconfitte più dure ma anche godermi le vittorie più incredibili della mia carriera, a reagire molte volte quando stavo lottando con te e attraverso tutto questo non abbiamo mai perso di vista i nostri sogni.

    Ho sempre saputo come mi sarei sentita nel momento di salutarti, e quel momento è arrivato. Sono pronta a chiudere il capitolo del tennis della mia vita e aprirne uno nuovo, di cui sono davvero entusiasta.
    Grazie per tutto quello che mi hai dato. Rimarrai per sempre nel mio cuore.
    Tua, Jules
    P.S. Un enorme grazie alla mia famiglia, ai miei amici, alla mia squadra, agli sponsor e ai fan per avermi sempre sostenuto e creduto in me, non ce l’avrei ma fatta senza di voi”.
    Goerges si ritira poco prima di spegnere le 32 candeline, con 7 titoli WTA in carriera ed un best ranking al n.9 nel 2018. LEGGI TUTTO

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    Importanti novità sull’ATP Master 1000 di Parigi Bercy

    Importanti novità sull’ATP Master 1000 di Parigi Bercy

    La nuova edizione 2020 del Master di Parigi ha comunicato che in ottemperanza con le nuove disposizioni emanate dal governo francese per far fonte all’impennata di casi di coronavirus, le sessioni serali dell’evento si svolgeranno a porte chiuse, senza cioè pubblico presente.
    Per quanto riguarda invece le sessioni diurne, è stato imposto un limite di 1000 persone al giorno che potranno acquistare i biglietti già nei prossimi giorni, da 23 euro per il primo turno fino a 75 euro per le semifinali e finale, fino a un massimo di 6 per gruppo e dovranno essere muniti di mascherine e ad almeno un posto di distanza da altri spettatori. Il tabellone principale è stato ampliato da 48 a 56 giocatori.

    In virtù di tali modifiche, le semifinali e le finali verranno disputate in sessione diurna, prima cioè del termine massimo delle 19:30, superato il quale lo stadio Accor, dove si svolge la manifestazione, non dovrà avere spettatori presenti.
    Inoltre la dirigenza del Master ha ampliato il numero di partners con gli accordi stipulati con Hyundai che fornirà le 20 automobili per il movimento da e verso lo stadio dei tennisti, e Sergio Tacchini che provvederà l’abbigliamento per i raccattapalle e i giudici di linea.
    Un Grazie a Mandrake LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti cura il gomito presso una struttura di Carrara

    Lorenzo Musetti presso Fisiorahab360

    Lorenzo Musetti ha iniziato la terapia per recuperare dal problema al gomito sofferto la scorsa settimana durante il torneo ATP 250 in Sardegna. Per fortuna – come riportato ieri – i controlli diagnostici hanno rilevato solo un problema infiammatorio, non grave.

    Il giovane azzurro ha iniziato oggi la terapia presso Fisiorehab360 nella sua Carrara, struttura del preparatore atletico Damiano Fiorucci. Nella foto, lo vediamo in attesa del trattamento con un macchinario ad hoc. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti: “Ho più consapevolezza. La continuità in allenamento è la chiave”

    Lorenzo Musetti, n.123 del ranking ATP

    Lorenzo Musetti ha rilasciato una bella intervista ad Alessandro Mastroluca, pubblicata oggi sul Corriere dello sport. Il nostro talento ha raccontato come sta vivendo questo momento magico, dopo l’esplosione agli Internazionali BNL d’Italia, e qualche curiosità sulla sua vita. Ne riportiamo le parti più significative.

    “E’ stato un mese incredibile, non ce l’aspettavamo. Abbiamo lavorato tanto, il livello di tennis c’era. Mancava un po’ di continuità a livello delle partite. L’anno scorso e all’inizio di questa stagione, ho avuto tanti alti e bassi e questo condizionava anche il mio ranking, le mie vittorie. Siamo riusciti ad aggiustare la parte mentale, della fiducia, prendendo convinzione soprattutto dopo il Challenger di Trieste. Lì ho giocato un ottimo torneo, e da quel momento è stata una scalata. La cosa che mi rende più fiero è vedere che viene ripagato il tanto lavoro che c’è dietro”.
    “A casa sono molto contenti. Il taglio dei capelli? Sono stati proprio i miei che mi hanno spinto a farlo, iniziavano ad essere un po’ troppo lunghi…”.
    Giocare tanti Challenger in Italia è stato importante: “Più della possibilità di non spostarsi, è stato significativo ricevere tante wild card in tornei che si sono rivelati importanti per la mia crescita, e devo sicuramente ringraziare la Federazione per questo. (…) Sono stato bravo e fortunato a sfruttare quelle wild card. Ora speriamo di non doverne fare più uso”.

    “Programmazione 2021 più ambiziosa? Non ne abbiamo parlato con Simone (Tartarini, il suo coach, ndr), ma penso di sì. L’obiettivo è entrare in tabellone all’Australian Open, vorrebbe dire essere tra i primi 100 o molto vicino. Da lì in poi, quando finirà questa stagione, decideremo come affrontare la prossima. Ma visto che il livello c’è, posso cercare di giocare più tornei ATP invece dei Challenger”
    Il focus si sposta sull’allenamento, la chiave dello scatto in avanti di Musetti: “Non sono cambiate le routine, c’è solo un po’ più di consapevolezza da parte mia sul fatto che la continuità si trovi soprattutto in allenamento. Prima c’erano giornate in cui ero nervoso, non mi allenavo al meglio. Anche in allenamento sentivo di avere alti e bassi. Sto cercando di cambiare su questo aspetto e i miglioramenti durante le partite, i tornei, si sono visti. Ma bisogna lavorarci ancora”.
    Una nota sulla preparazione dei match e il dopo partita: “Provo qualche schema prima del match, lo trovo utile e funzionale alla mia personalità e al mio tipo di gioco. Mi è capitato di rivedermi in tv proprio con Simone in camera. L’analisi della partita la facciamo sempre e alla fine combacia. Anche se in campo magari non sono riuscito a fare qualcosa, me ne accorgo. E le mia analisi coincide con quella di Simone. E penso che sia importante, credo che questa consapevolezza sia la svolta del mio miglioramento“.
    “Il mio colpo preferito? Forse è il rovescio lungo linea, quando  è vincente e la palla va dove vorrei”.
    “Ascolto molta musica, nella mia playlist c’è un po’ di tutto, moderna ma anche tanta musica anni 80 e 90, rock e non solo. Guardo anche le serie su Netflix in camera”.
    “I social? è normale usarli per la mia generazione, quello che uso di più è Instagram. Ho solo quello e Facebook”.
    “Un pregio e un difetto? Forse bisognerebbe chiederlo a qualcun altro. Il pregio è sicuramente che so ascoltare, e credo che sia una bella cosa. Un difetto è che a volte sono un po’ pigro“. LEGGI TUTTO