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    Quanto tempo hanno passato in campo i semifinalisti del Roland Garros 2020?

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Oggi inizieranno le semifinali maschili del Roland Garros 2020, ed è sempre interessante sapere quanto tempo ciascuno dei giocatori ha trascorso in campo.
    Questa volta, rispetto agli anni precedenti, le distanze sono minime, con tre giocatori che hanno praticamente lo stesso tempo trascorso in campo e solo uno che si distingue dagli altri per la sua permanenza sul campo da tennis.

    Rafael Nadal è il giocatore che ha passato meno tempo in campo, mentre Diego Schwartzman è quello che ha passato più tempo a causa del suo match nei quarti contro Thiem.
    Il tempo passato in campo per arrivare alle semifinali del ⌚️ Roland Garros:
    ?? Rafael Nadal: 10 ore?? Stefanos Tsitsipas: 10 ore e 21 minuti?? Novak Djokovic: 10 ore e 42 minuti?? Diego Schwartzman: 13 ore e 34 minuti LEGGI TUTTO

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    Swiatek, finalista al Roland Garros, non ha uno sponsor per le racchette

    Iga Swiatek nella foto

    Iga Swiatek, 19 anni che si è qualificata questo giovedì per la sua prima finale del Grand Slam in carriera, ha confessato in conferenza stampa che sta gareggiando senza alcuna sponsorizzazione della racchetta, ma è disponibile a testarne alcune (e aperta alle proposte) dopo la conclusione del Grand Slam francese.

    “Ho giocato con una Prince per molti anni. Prince mi è sempre piaciuta fin da piccola e non ho avuto il tempo di mettere alla prova le altre. Non so se è più leggera o più pesante delle racchette degli altri tennisti, non penso molto a questa cosa. Durante la preseason ne proverò alcune. Sono aperta a questo”, ha dichiarato la giovane, che sabato potrebbe diventare campionessa del Roland Garros. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Novak Djokovic si è allenato ieri nel tardo pomeriggio e dovrebbe essere al meglio per la semifinale di oggi

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic si è allenato ieri sera a Parigi, sotto i riflettori in uno dei campi più piccoli del complesso francese, dopo aver annullato il suo allenamento iniziale, previsto per l’ora di pranzo. La stampa serba (e spagnola) ha iniziato ad allarmare i tifosi serbi, dopo che il n.1 del mondo ha ammesso problemi fisici durante i quarti di finale, ma le ultime informazioni sono più positive.

    Il quotidiano serbo Sasa Ozmo riferisce questo giovedì che l’allenamento si è svolto normalmente e che, sebbene ci sia ancora un disagio al collo – la preoccupazione principale – la squadra di Djokovic ritiene che il giocatore sarà al cento per cento nella semifinale contro Tsitsipas, che si giocherà oggi pomeriggio. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: I numeri incredibili di Iga Swiatek

    Iga Swiatek

    Iga Swiatek, 19 anni, giocherà questo sabato (contro Sofia Kenin) la prima finale del Grand Slam della sua carriera, ma è più impressionante cosa sia riuscita a fare nelle ultime due settimane.
    La polacca ha battuto alcune delle migliori giocatrici del mondo e ha perso solo 23 game in 6 incontri. Non ha person nessun set e il parziale più equilibrato che ha giocato è stato un 6-4. Una passeggiata da sogno fino ad ora a Parigi.

    1° turno: Marketa Vondrousova (2019 finalista a Parigi): 6-1 6-22° turno: Su-Wei Hsieh (numero 1 in doppio): 6-1 6-4Terzo round: Eugenie Bouchard (ex Top 5): 6-3 6-2Ottavi: Simona Halep (prima testa di serie): 6-1 6-2Quarti di finale: Martina Trevisan: 6-3 6-1Semifinali: Nadia Podoroska: 6-2 6-1 LEGGI TUTTO

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    Sierzputowski (Swiatek coach): “Iga? E’ un “animale da competizione”, in partita si trasforma”

    Iga Swiatek, prima finalista polacca a Roland Garros

    Piotr Sierzputowski, coach della rivelazione di Roland Garros 2020 Iga Swiatek, ha descritto al sito WTA il gioco della giovane polacca. Secondo il coach, la miglior qualità di Iga è il suo agonismo, la capacità di rendere al top in partita.
    “Iga in campo è pronta a tutto” dichiara Piotr, “è una sensazione strana… è come se avessi molte cose su cui lavorare con lei sul lato tecnico e tattico, abbiamo molto spazio per migliorare… ma nel complesso non importa così tanto perché in partita lei riesce in qualche modo a piazzare la palla dove vuole. Ha un istinto incredibile. Questa è la migliore qualità di Iga per me. Ad esempio, può servire alla grande, ok, ma a volte servi meglio, altre volte servi non proprio bene; poi giochi meglio di dritto, o meglio di rovescio. Ma tutto alla fine non importa se sei in grado di mettere la palla dove vuoi. Puoi giocare in modo strano, ma se ce la fai…. E Iga è questo tipo di giocatrice e persona, per lei non importa se tecnicamente non era proprio questo che doveva fare in partita. Lei non pensa più di tanto agli aspetti tecnici, è più concentrata sulle cose fondamentali come abbassarsi sulle gambe, andare avanti, durante la partita è focalizzata solo sugli aspetti basici del gioco in modo da stare concentrata sulla partita, sull’agonismo. La potrei definire come “un animale da competizione”: ama gareggiare, la sfida, vincere le partite. Non le piace mai allenarsi, lo trova noioso. Ma quando si tratta di partite, lei è lì, si trasforma e le riescono cose incredibili”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pablo Carreno Busta dichiara che non si è sentito infastidito dal comportamento di Novak Djokovic

    Pablo Carreno Busta nella foto

    Ieri sera, dopo la sua partita contro Novak Djokovic, Pablo Carreño Busta ha dichiarato che Djokovic ogni volta che è in difficoltà di solito chiede assistenza medica per far perdere un po’ il ritmo all’avversario.
    Le sue parole hanno suscitato grande scalpore nella stampa spagnola e internazionale ma poi, attraverso un suo Twitter, il gijonese ha voluto dichiarare che non si è sentito “infastidito” dall’azione di Nole, voleva semplicemente sottolineare che questa è una pratica che usa il campione serbo quando è sotto nel punteggio.

    Ecco il tweet di Carreno: “Mi sembra di ricordare che la prima cosa che io abbia detto su questa pratica di Nole e che non mi dava fastidio. È difficile essere infastiditi da qualcosa che non mi ha infastidito, vero?
    Allora noi non capiamo perchè fare in conferenza stampa una dichiarazione del genere dato che a lui non dava fastidio la cosa. LEGGI TUTTO

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    Wilson si difende sulle palle di Roland Garros: “Critiche ingiuste”

    La palla 2020 di Roland Garros

    Quest’edizione 2020 del Roland Garros passerà alla storia per mille motivi, incluse le feroci critiche di molti giocatori sulle nuove palle adottate per il torneo. Il passaggio da Babolat a Wilson è stato aspramente criticato da molti tennisti, su tutti Rafa Nadal. Solo Sasha Zverev si è detto molto soddisfatto delle nuove palle. Con il torneo arrivato alle battute finali, Wilson ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tema al portale iberico Punto de break per bocca di Bertrand Blanc, direttore commerciale generale dell’impresa statunitense. Ecco alcuni estratti della sua difesa: “È un cambiamento importante, già successo in passato con altri cambi di palla. Ci aspettavamo delle critiche, perché ai giocatori di solito non piacciono i cambiamenti. In queste condizioni di così tanta pioggia e freddo non c’è palla che avrebbe funzionato in modo ottimale. Siamo sicuri che il prossimo anno, quando si giocherà di nuovo in primavera, la palla si comporterà diversamente”.
    “La critica in cui si affermava che le palle fossero pericolose è stata ingiusta. Sappiamo che a Nadal piacciono di più le palle di altre aziende, ma in Wilson creiamo palle da tennis da molti anni, abbiamo il know-how e la credibilità per questo prodotto. Possiamo garantire che le palle non siano pericolose e che non facciano male. Non è una palla dura, facciamo migliaia di prove di durezza e i risultati ci dicono che è una palla normale. La forte differenza col passato viene a causa delle condizioni”.

    La Federazione francese, continua Bertrand, non ha affatto chiesto di creare una palla “lenta”: “L’unica cosa che ci hanno chiesto di fare è sviluppare una palla ideale per la terra battuta e che fosse adeguata per tutti i giocatori. Ricordo che anni fa Federer e Djokovic sostenevano che al Roland Garros la palla saltava molto alta dopo il rimbalzo e questo favoriva il tipo di gioco di chi spinge con forte rotazione, lo stile che possiamo definire “spagnolo”, ma non gli altri. Per questo dal torneo ci hanno chiesto una palla che andasse bene per tutti e non per un giocatore in particolare ”.
    Palle “buone” o palle “cattive”, alla fine i migliori quattro del torneo sono Nadal (indiscutibilmente il più forte sul rosso), Djokovic (il più forte in generale), Tsitsipas (talento incredibile anche su terra, come dimostrano i risultati raggiunti a Madrid, Amburgo, ecc), e Schwarzman, recente finalista a Roma. Pioggia, freddo, umidità, vento, orari, mettete tutto quel che volete, incluso le nuove palle, ma i quattro semifinalisti sono obiettivamente i più forti in questo momento. Manca solo Thiem rispetto alle previsioni, ma sappiamo come abbia ceduto all’argentino Schwaztman solo dopo una battaglia feroce. Quindi alla fine il tanto temuto impatto della nuova palla ha creato qualche sorpresa durante il torneo, ma non una rivoluzione. Vedremo cosa accadrà in caso di finale Djokovic vs. Nadal, se il serbo trarrà qualche vantaggio dalle diverse condizioni. Ma Tsitsipas sembra in ottima forma –  cresciuto molto durante il torneo – ed ha già dimostrato di poter battere il serbo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pablo Carreno Busta attacca Novak Djokovic: “Non mi ha sorpreso che si sia lamentato per problemi fisici e abbia chiesto assistenza medica. Ogni volta che perde, fa così”. La replica di Djokovic che parla di problemi al collo e alla spalla

    Novak Djokovic e Pablo Carreno Busta nella foto

    Pablo Carreño Busta è stato sconfitto nei quarti di finale del Roland Garros per mano di Novak Djokovic. Il serbo ha superato lo spagnolo in quattro set ma ha perso il primo e sembrava molto a disagio fisicamente durante l’incontro, con problemi al collo e alla spalla. Ha chiesto assistenza medica e si è ripreso durante l’incontro. Carreño Busta, tuttavia, non era molto convinto dei problemi fisici di Novak.
    “Non mi ha sorpreso che si sia lamentato per dei problemi fisici e abbia chiesto assistenza medica. Ogni volta che perde, fa così. Quindi era un buon segnale per me. Era un segnale che stavo giocando bene e che gli causavo delle difficoltà. Novak lo fa da anni. Ogni volta che perde, chiede assistenza medica. Ma subito dopo inizia a giocare normalmente. Niente di nuovo. Non so se questo accade a causa della pressione a cui è sottoposto, se è qualcosa di mentale. Ma di solito è così” – dichiara lo spagnolo.

    Risponde Novak Djokovic: “Già prima di entrare in campo non mi sentivo al meglio. Durante il riscaldamento sono successe diverse cose di cui preferirei non entrare nei dettagli. Mentre l’incontro andava avanti, mi sentivo meglio e il dolore è andato praticamente via. Ma non voglio togliere il merito di Pablo per aver giocato un buon primo set. Era più aggressivo di me e ha corso molti rischi. Io avevo poca energia”.
    Al serbo è stato poi chiesto il luogo concreto del dolore. “Spalla e collo. Ma non voglio entrare troppo nei dettagli o venire qui a lamentarmi. Sono ancora nel torneo e questa è la cosa più importante”. LEGGI TUTTO