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    Riccardo Piatti su Jannik Sinner: ““Jannik è migliorato tanto. Tanto, tanto. Bisognerà vedere come andranno i sorteggi e, come dicevo, ci saranno tanti fattori ad incidere ma di sicuro il suo livello oggi è alto”

    Riccardo Piatti e Jannik Sinner nella foto

    Da Supertennis apprendiamo un’intervista fatta a Riccardo Piatti che ha parlato di diversi argomenti.
    Capitolo Us Open e favoriti“Djokovic è il giocatore più concentrato sul tennis di tutti. Soprattutto in questo momento. Ha organizzato l’Adria Cup non perché voleva misurarsi con altri giocatori ma perché pensava di fare una cosa buona per tutti: la sua gente, i giocatori. Ha sbagliato ma in buona fede. Poi si è allenato per essere pronto. Nole è molto concentrato sul suo tennis anche perché può passare molto velocemente davanti a Federer in fatto di Slam vinti che è il suo obiettivo primario”.
    “No, non credo. Secondo me proprio Djokovic e Thiem sono i principali candidati alla vittoria degli US Open. Che poi sono gli stessi due giocatori che hanno fatto la finale agli Australian Open quest’anno. Secondo me utilizzeranno Cincinnati come torneo di allenamento. Thiem è migliorato molto durante il periodo della pandemia, si è allenato moltissimo, è in grande forma e quindi credo che i più titolati per giocarsi la finale siano proprio loro due. In assenza di Nadal e Federer bisognerà poi vedere tutti gli altri. Gli US Open sono un torneo molto lungo e faticoso. Possono incidere molto le condizioni climatiche, la lunghezza e la durezza delle partite ma Djokovic e Thiem hanno entrambi esperienza sufficiente per sapere come gestire tante diverse situazioni che si possono venire a creare. E non sto parlando solo delle partite ma anche di tutto quello che può succedere fuori dal campo. Può capitare di vincere un match 7-5 al quinto set in una giornata caldissima e dover recuperare mentre magari il tuo prossimo avversario ha vinto per rinuncia ed è freschissimo. Gente come Nole o Dominic è molto più avanti rispetto agli altri nella gestione di queste problematiche”.

    “Dietro di loro ci possono essere Medvedev, Tsitsipas, Berrettini. Medvedev appena è scoppiata la pandemia ha affittato una villa col campo da tennis e ha cominciato ad allenarsi come un pazzo. E’ partito forte troppo presto e dopo un po’ è scoppiato: una pandemia non sai mai quanto dura. Tsitsipas è sicuramente un altro pretendente. Matteo Berrettini può fare molto bene perché l’esperienza di aver fatto semifinale lo scorso anno lo aiuterà di sicuro. Sa che cosa deve fare per riuscire a giocare bene lì”.
    Capitolo Sinner“Jannik è migliorato tanto. Tanto, tanto. Bisognerà vedere come andranno i sorteggi e, come dicevo, ci saranno tanti fattori ad incidere ma di sicuro il suo livello oggi è alto. Bisognerà avere un po’ di pazienza e vedere se sarà anche un po’ fortunato: con un buon tabellone può fare qualcosa di veramente buono”.Questi sono momenti importanti per Jannik perché sono quelli in cui costruirà la sua carriera. E’ bene che si trovi a dover gestire problematiche sempre una diversa dall’altra. In questo periodo si è allenato bene e ha giocato con i giocatori più forti che c’erano a Monte-Carlo, Bordighera e dintorni: Wawrinka, Goffin, Berrettini, Tsitsipas, Medvedev, Khachanov. E in allenamento con questi sono state più le volte che ha vinto di quelle in cui ha perso. Per me l’ideale sarebbe che passasse attraverso tre o quattro partite difficili, con giocatori tosti di classifica medio-alta, per poi trovare un top player come questi con cui si è allenato. A quel punto potrebbe batterlo anche a New York. Sarebbe un buonissimo risultato. Se gioca al suo livello un buon risultato a New York è nelle sue corde”.
    “Sinner è migliorato tanto. Abbiamo lavorato tanto sul servizio, tantissimo sullo slice di rovescio, sul gioco al volo, sulla risposta al servizio. Ha abbreviato il movimento del diritto“Abbiamo lavorato su tutto. Tanto sul servizio, tantissimo sullo slice di rovescio, sul gioco al volo, sulla risposta al servizio. Ha abbreviato il movimento del diritto.Sul piano tattico abbiamo lavorato sulle percentuali di servizio, sui cambi di rotazione e di angolo. L’obbiettivo è cambiare sempre. E anche alla risposta è importante cambiare spesso.
    “Sulla seconda palla di servizio dell’avversario si può scegliere se stare vicino alla riga e anticipare o partire più indietro, a seconda della qualità del servizio dell’avversario. E poi è importante saper affrontare i diversi momenti di una partita. Un esempio: nell’esibizione di Berlino, contro Khachanov (partita che poi ha vinto n.d.r.), gli è successo due volte di perdere cinque punti di fila. A livello alto non si possono sbagliare 5 punti consecutivi sempre spingendo e rischiando. Se ne possono sbagliare due. Tre. Al quarto bisogna essere umili, mettere la palla in campo e vedere se l’altro è capace di farti il punto. Non deve per forza sempre essere lui a dover spaccare l’altro. Bisogna trovare il giusto bilanciamento. E’ chiaro che trovare questo equilibrio diventa più facile giocando tante partite. In questo periodo ha giocato tantissimi set e in allenamento fa tutto molto bene. Adesso spero che vada in America, trovi tante situazioni complicate e impari a risolverle. Un’altro momento molto importante per lui sarà quello dei tornei sulla terra battuta , perché c’è poco tempo per abituarsi e troverà sicuramente delle difficoltà. Voglio vedere come reagirà”. LEGGI TUTTO

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    Boris Becker: “Novak Djokovic ha il peggior smash tra i top 100”

    Boris Becker nella foto con Novak Djokovic

    Boris Becker, ex numero uno al mondo e allenatore di Novak Djokovic tra il 2013 e il 2016, era noto per il suo eccellente gioco di rete e per questo motivo può criticare quello che è l’aspetto meno buono dell’attuale n.1 della classifica mondiale. Il tedesco ritiene addirittura che nessuno dei TOP 100 abbia uno smash peggiore del suo ex allievo.

    “Sai chi ha il peggior smash nella top 100 ATP? Novak Djokovic. Non puoi immaginare le ore di allenamento che abbiamo passato a praticare quel colpo. È tutto nella testa. Ha sempre voluto fare un sacco di cose spettacolari quando esegue quel colpo con la palla, ma io gli ho spiegato che la cosa importante era vincere il punto”, ha detto il tedesco LEGGI TUTTO

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    US Open: Yen-Hsun Lu rinuncia per paura del coronavirus. Gaio entra nel Md

    Yen-Hsun Lu

    Yen-Hsun Lu, 37enne veterano taiwanese (il miglior giocatore nella storia del paese), ha annunciato martedì il suo ritiro dagli US Open, dove avrebbe gareggiato con le classifica protetta nonostante fosse a questo punto fuori dalla top 900 della classifica mondiale.

    Il giocatore asiatico ha confessato di avere paura del coronavirus e non vuole mettere a rischio sua moglie e i suoi figli. Al suo posto entra l’italiano Federico Gaio, che attende ora l’ok degli organizzatori degli US Open per fare il viaggio nella bolla di New York.

    (Clicca per vedere l’entry list)
    US Open (ATP) Inizio torneo: 31/08/2020 | Ultimo agg.: 18/08/2020 23:19

    Main Draw (cut off: 127 – Data entry list: 09/08/20 – Special Exempts: 0/0)
    Alternates LEGGI TUTTO

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    US Open (e Cincinnati) registra un caso positivo di coronavirus

    US Open (e Cincinnati) registra un caso positivo di coronavirus

    La federazione tennistica statunitense, organizzatrice dei tornei di Cincinnati e US Open di New York, ha annunciato martedì in una dichiarazione che ha registrato un caso positivo di coronavirus nei 1.400 test effettuati in questi primi giorni di ‘bolla’ a Flushing Meadows. Il comunicato stampa rivela che il positivo è stato rilevato in un “non tennista”, non è chiaro se si trattava di un membro del team tecnico, arbitro o altro membro del personale.

    Tutti i casi positivi da coronavirus devono isolarsi nella stanza per 10 giorni, e chiunque abbia avuto un contatto dovrà subire un isolamento di 14 giorni, quindi ora dovrà essere compreso se un giocatore sarà interessato da questa situazione. LEGGI TUTTO

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    Da Todi: L’urlo di Cecchinato “E’ la mia vittoria più grande, la prima da Papà”

    Marco Cecchinato – Foto Marta Magni

    Buona la prima per Marco Cecchinato agli Internazionali di Tennis Città di Todi. La testa di serie numero 2 del Challenger organizzato da MEF Tennis Events si è imposto sull’argentino Andrea Collarini con il punteggio di 6-3 1-6 6-3 in 2 ore e 6 minuti di gioco: al secondo turno affronterà un altro argentino, Juan Pablo Ficovich, giustiziere all’esordio di Marco Trungelliti (4-6 6-4 6-2) nel derby albiceleste.
    Cecchinato entusiasta – Un successo speciale per ‘Ceck’, il primo da papà: “È la mia vittoria più grande, non posso che dedicarla a mio figlio Edoardo. Sono molto felice, in campo mi sento tranquillo e ho tanta voglia di far bene. La nuova avventura con coach Massimo Sartori mi ha portato da subito buone sensazioni: riesco a lottare tutti i punti e ad allenarmi al meglio. Era tanto che non vincevo un match in lotta, sono contento nonostante gli alti e bassi che dopo il lungo stop del circuito sono anche comprensibili. Gli US Open? Sono concentrato su Todi: voglio pensare partita per partita, ci sarà tempo per pensare agli States”.

    Carballes Baena sul velluto – Nessun problema per il numero 1 del seeding, lo spagnolo Roberto Carballes Baena, che si è sbarazzato dell’austriaco Jurij Rodionov con lo score di 6-2 6-1: “Sono molto contento di questo successo dopo oltre 5 mesi di stop. Sapevo di affrontare un avversario più adatto alle superfici rapide, quindi dovevo allungare gli scambi ed essere solido. Ci sono riuscito e mi sento soddisfatto. Le misure di sicurezza? In questo torneo il protocollo viene rispettato con precisione, siamo controllati e ci sentiamo sicuri. Così possiamo concentrarci sul tennis per esprimerci al meglio”. Poi uno sguardo ai prossimi impegni: “Il mio obiettivo è giocare il maggior numero di match per ritrovare rapidamente il ritmo partita. Dopo il torneo di Todi partirò per gli Stati Uniti: mi allenerò lì qualche giorno e disputerò gli US Open”. Al secondo turno anche il tedesco Yannick Hanfmann e lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles: fuori il croato Viktor Galovic e l’azzurro Roberto Marcora.
    I risultati di martedì 18 agosto
    Primo turnoBernabe Zapata Miralles b. Roberto Marcora 6-3 6-1Juan Pablo Ficovich b. Marco Trungelliti 4-6 6-4 6-2Roberto Carballes Baena b. Jurij Rodionov 6-2 6-1Yannick Hanfmann b. Viktor Galovic 6-4 7-5Marco Cecchinato b. Andrea Collarini 6-3 1-6 6-3 LEGGI TUTTO

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    Garbine Muguruza per un problema alla caviglia non giocherà a Cincinnati

    Garbine Muguruza nella foto

    Garbine Muguruza, ex numero uno del mondo che ha iniziato la stagione 2020 in grande stile quando ha raggiunto la finale degli Australian Open, si stava preparando per andare a New York questo fine settimana per partecipare al torneo di Cincinnati, ma è stato consigliato dal medico di non farlo

    La ventisettenne spagnola ha confessato sui social media di avere un problema alla caviglia sinistra e crede di poter migliorare in tempo per competere agli US Open, che prenderanno il via tra due settimane. LEGGI TUTTO

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    Stan Wawrinka: “Sono arrugginito, ma voglio ritrovare la forma migliore”

    Stan Wawrinka SUI, 1985.03.28

    Stan Wawrinka, 35 anni, è stato uno dei tennisti che ha scelto di non andare a New York City per giocare a Cincinnati e agli US Open, scegliendo di rimanere in Europa per giocare due Challenger consecutivi a Praga. Il tre volte campione di Grand Slam ieri ha conquistato ieri gli ottavi di finale nel torneo ceco e alla fine ha ammesso di essere ancora lontano dalla forma migliore.

    “Sono arrugginito, voglio molto di più dal mio tennis ed è per questo che sono venuto qui a giocare a Praga. L’incontro è andato come previsto dopo circa sei mesi di assenza dal campo. Sono venuto qui per trovare il ritmo e vedere in quali condizioni sono. Sono contento della vittoria, ma ci sono ancora molte cose da fare e da migliorare. Al momento sono lontano dalla forma migliore”, ha ammesso alla fine della partita. LEGGI TUTTO