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    Sabalenka frena l’entusiasmo per Wimbledon: “Non sono al 100% fisicamente”

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Aryna Sabalenka, numero due del mondo, è arrivata a Wimbledon 2024 come una delle principali favorite per il titolo. Tuttavia, la giocatrice bielorussa ha voluto frenare le aspettative, rivelando di non essere al meglio della forma fisica.
    Durante il Media Day del Grand Slam londinese, Sabalenka ha condiviso onestamente le sue condizioni: “Sono molto felice di tornare, è un posto incredibile”, ha esordito. “Quello che mi è successo al Roland Garros è stata un’esperienza molto dura, ho sofferto parecchio. Mi ci sono voluti circa cinque o sei giorni per riprendermi. Ho preso molte medicine per aiutare il mio stomaco. È stato piuttosto difficile. Ci sono voluti sei giorni prima di tornare ad allenarmi”.Superato il problema allo stomaco, sono sopraggiunti problemi fisici per Sabalenka. “Non sono al 100% fisicamente. Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarci di giocare la prima partita qui, ma no, non sono preparata al 100%”, ha spiegato la bielorussa. “È davvero frustrante. Non ho mai avuto un infortunio grave. È già tanto quello che sto passando ora. L’ultimo mese è stato molto impegnativo, ho lottato con molti dolori. È anche una battaglia mentale, devi trovare il lato positivo”.
    Sabalenka ha rivelato di avere un problema al “grande rotondo” nella spalla, un infortunio raro nel tennis. “Posso fare tutto, allenarmi, colpi da fondo, ma soffro con il servizio, è molto fastidioso. Non senti di essere infortunata”, ha aggiunto.Nonostante le difficoltà, la bielorussa mantiene la speranza di poter competere al meglio. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di non mettere a rischio il resto della stagione.
    Commentando il livello attuale del circuito femminile, Sabalenka ha dichiarato: “Credo che il tennis stia raggiungendo il livello successivo, tutti possono battere tutti. Possiamo tutte vincere un Grand Slam, il livello è aumentato. È qualcosa di davvero pazzesco da pensare, non c’è una favorita ad eccezione di Iga, specialmente sulla terra battuta. In generale, non c’è nessuno che domini così tanto il circuito”.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

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    Pistolesi elogia Sinner: “Nemmeno l’intelligenza artificiale potrebbe creare un tennista così”

    Claudio Pistolesi nella foto

    Claudio Pistolesi, ex giocatore italiano e figura chiave nel tennis italiano come allenatore di giovani talenti, ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti su Jannik Sinner in un’intervista a fanpage.it.
    Pistolesi, con la sua vasta esperienza nel mondo del tennis, ha affermato: “L’impatto della racchetta con la palla dice molto di un tennista e non avevo mai visto niente di simile a quello di Jannik Sinner. Ho giocato contro Agassi, Sampras e Becker, ho allenato tennisti che hanno lottato contro il Big 3, ma nessuno di loro aveva una pulizia così pura nel colpire e riusciva a far correre la palla così tanto con uno sforzo minimo.”
    L’ex giocatore non si è limitato a elogiare le capacità tecniche di Sinner, ma ha anche sottolineato le sue qualità mentali: “Poi c’è la sua mentalità, la cultura sportiva che ha, quell’equilibrio e serenità che mostra. Nemmeno l’intelligenza artificiale potrebbe aver creato un tennista così.”
    Queste parole di Pistolesi sottolineano non solo il talento eccezionale di Sinner, ma anche la sua unicità nel panorama tennistico mondiale. L’allenatore italiano sembra suggerire che Sinner rappresenti una combinazione perfetta di abilità tecniche e forza mentale, caratteristiche che lo rendono un atleta straordinario e potenzialmente destinato a grandi successi nel futuro del tennis.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic verso Wimbledon: Wilander elogia la sua grandezza e rapida ripresa

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Alla vigilia di Wimbledon, l’attenzione del mondo del tennis è focalizzata su Novak Djokovic e la sua sorprendente ripresa dopo l’operazione al menisco. Mats Wilander, ex campione svedese, ha condiviso le sue riflessioni sulla grandezza del serbo e sulla sua pronta guarigione.Wilander ha paragonato Djokovic ai suoi storici rivali, Rafael Nadal e Roger Federer, sottolineando come la grandezza di Nole sia stata inizialmente meno evidente: “Credo che quando Nole è arrivato nel circuito, non abbiamo visto subito la sua grandezza perché era più dentro di lui che fuori. In Roger e Rafa la grandezza si poteva vedere nel colpo, nella tecnica. Tutti vogliono giocare come Roger. Novak colpisce la palla come la maggior parte degli altri professionisti, solo che colpisce il suo rovescio come i migliori e il suo dritto come i migliori.”
    L’ex numero uno ha evidenziato l’assenza di debolezze nel gioco di Djokovic su qualsiasi superficie, un tratto che lo distingue da Federer e Nadal. Questa completezza, unita a un fisico eccezionale, ha permesso al serbo di conquistare 24 titoli del Grande Slam.
    Wilander si è detto sorpreso di vedere Djokovic a Londra poco prima di Wimbledon, sottolineando come questa sia la sua grandezza: “Non cerca il numero 1 del ranking, non cerca di vincere il maggior numero di titoli del Grande Slam, cerca la situazione del giorno per giorno. E credo che senta di dover andare a Wimbledon per entrare in quello spirito competitivo.”
    L’ex campione svedese ha anche spiegato l’importanza di Wimbledon per Djokovic in vista delle Olimpiadi di Parigi: “Se si sta preparando per giocare o meno, non lo so, ma si sta preparando per far parte del torneo. Anche se non giocasse, lo aiuterà a diventare un giocatore migliore. Lo aiuterà a tornare prima per essere completamente pronto a giocare alle Olimpiadi.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner si confessa alla vigilia di Wimbledon: “Non m’importa essere famoso. A volte mi obbligo ad andare a rete in mezzo a una partita anche se non mi sento pronto”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Alla vigilia di Wimbledon 2024, Jannik Sinner si è aperto in un’intervista rilasciata a L’Equipe, rivelando aspetti della sua personalità e del suo approccio al tennis. Il campione italiano, vincitore degli Australian Open 2024, si prepara ad affrontare il prestigioso torneo londinese con la consueta determinazione e umiltà che lo contraddistinguono.Sulla fama e i social media, Sinner ha dichiarato: “Non m’importa essere famoso. So che avrò sempre le persone che amo veramente, e questo va oltre l’avere milioni di follower o solo un paio. Sarò sempre fedele a queste persone. Cosa c’è di più importante che essere circondato dalla mia famiglia, che è orgogliosa di me, e dai miei amici che mi conoscono da quando ero un ragazzino?”
    Sulla sua identità italiana e le critiche iniziali: “All’inizio non è stato facile. Ero un po’ diverso dagli altri, sia dentro che fuori dal campo. Vengo da un posto dove la gente va a letto presto, mentre il resto degli italiani si comporta in maniera un po’ diversa. Tuttavia, non ho mai cercato di cambiare per compiacere qualcuno. Sono quello che sono: se alla gente piace chi sono, fantastico. Se no, è così che è. Non cambierò perché ci sono sconosciuti che mi criticano.”
    Sul miglioramento del suo gioco mentale: “Quando ho iniziato a capirmi meglio, a capire come funziona la mia testa, mi sono sentito meglio in campo. Ci sono momenti difficili che devi gestire, momenti di rabbia, ma non puoi mai dimenticare una cosa: c’è un avversario che ti sta guardando dall’altra parte del campo. Se gli dai informazioni, questo può aiutarlo ad alzare il suo livello di gioco.”
    Sul suo approccio agli allenamenti: “Quando mi alleno, cerco di generare colpi che producono il suono giusto il più possibile. Alcuni giocatori si concentrano sul controllo della palla; per me, la cosa più importante è il suono. Deve essere pulito, ma la palla deve essere pesante.”
    Sulla sua mentalità in partita: “A volte mi obbligo ad andare a rete in mezzo a una partita anche se non mi sento pronto: la mia mentalità è chiara, è qualcosa che mi aiuterà in futuro. Se lo vedi come qualcosa che ti aiuterà, essere coraggioso è molto più facile. Se guardi solo al risultato, è molto più difficile rischiare.”
    Il tennista altoatesino ha anche espresso la sua diffidenza verso i social network: “I social media non riflettono la vita reale. Domani potrei postare una foto di me sorridente ed essere completamente depresso dentro, ma la gente non lo vedrebbe. Preferisco vivere senza di loro. Non ho bisogno di leggere cosa scrive la gente su di me, non ci penso e vivo la mia vita senza social.”
    Sinner ha anche rivelato un aspetto interessante del suo approccio al gioco: “Quando provo le racchette, mi concentro sul suono della palla quando colpisco. Non guardo nemmeno dove cade. Se ho una buona connessione con il suono, so che è la racchetta giusta.”Infine, parlando dei suoi miglioramenti recenti, ha detto: “Credo che una delle mie maggiori aree di miglioramento consista nella mia capacità di ‘trovare’ la rete, cioè di poter chiudere i punti con la volée più spesso. Cercare di sfruttare ogni opportunità di salire a rete. Questo ha fatto la differenza nel mio gioco e nella mia fiducia.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Paul Jubb: dal dramma personale al sogno di Wimbledon

    Paul Jubb nella foto – Foto getty images

    La storia di Paul Jubb, giovane tennista britannico di 24 anni, è un esempio di come l’avversità possa forgiare un campione. Rimasto orfano da bambino e cresciuto dalla nonna paterna, recentemente scomparsa, Jubb sta finalmente emergendo nel circuito ATP dopo anni di lotte contro gravi infortuni.Questa settimana, all’ATP 250 di Mallorca 2024, Jubb ha raggiunto un importante traguardo sconfiggendo per la prima volta un top-20, Ben Shelton, e qualificandosi per le semifinali. Questi successi arrivano in un momento cruciale, a pochi giorni dall’inizio di Wimbledon 2024, torneo a cui Jubb si presenterà con rinnovata fiducia.
    Il talento di Jubb non è mai stato in discussione. Vincitore del campionato NCAA nel 2019, battendo Nuno Borges in finale, e capace di entrare nella top-200 ATP, la sua carriera è stata frenata principalmente dagli infortuni, in particolare alle sue fragili caviglie.
    La resistenza di Jubb è straordinaria. Come ha detto lui stesso: “Puoi soffermarsi su ciò che è successo, o puoi andare avanti, e questo è il modo in cui ho sempre cercato di affrontare le cose”. Questa mentalità gli ha permesso di superare non solo gli ostacoli fisici, ma anche le tragedie personali, compresa la recente perdita della nonna che lo aveva cresciuto.Il giovane britannico è ora vicino a rientrare nella top-200 del ranking ATP e si appresta a partecipare a Wimbledon 2024 con grandi aspettative. Il suo obiettivo è entrare nella top-100 e vincere il suo primo match nel prestigioso All England Lawn Tennis Club.
    La storia di Jubb dimostra come talento, ambizione e una straordinaria capacità di superare le avversità possano portare al successo. Se gli infortuni gli permetteranno di competere con continuità, non c’è dubbio che Paul Jubb potrà realizzare i suoi sogni nel tennis professionistico. Il torneo di Mallorca potrebbe essere il punto di svolta tanto atteso nella sua carriera.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner a Wimbledon: l’opportunità di un’impresa storica

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner arriva a Wimbledon 2024 con i riflettori puntati su di lui come mai prima d’ora. Nuovo numero uno del mondo, testimonial di marchi di lusso, idolo del pubblico: l’ascesa del campione italiano sembra inarrestabile. Ma è sul campo che Sinner punta a scrivere la storia.
    Il talento altoatesino ha l’opportunità di compiere un’impresa mai riuscita nemmeno ai membri del “Big Three”. Né Federer, né Nadal, né Djokovic sono stati capaci di vincere i loro primi due Slam nello stesso anno solare. Nemmeno Carlos Alcaraz, il grande rivale generazionale di Sinner, è riuscito in questa impresa.Dopo il trionfo agli Australian Open, Sinner potrebbe diventare il primo tennista nell’era moderna a conquistare i suoi primi due Major nella stessa stagione. Un’opportunità che sottolinea la straordinaria ascesa del tennista italiano, la cui dedizione e il cui impegno sembrano non conoscere limiti.
    La superficie erbosa di Wimbledon, dove Sinner ha raggiunto la sua prima semifinale Slam l’anno scorso, potrebbe essere il palcoscenico perfetto per questa impresa. Il suo gioco si è adattato magnificamente all’erba, come dimostrato dal recente trionfo a Halle.La costanza di Sinner in questa stagione è stata impressionante: ad eccezione di Madrid, ha sempre raggiunto almeno le semifinali in ogni torneo disputato. Questa regolarità, unita alle sue prestazioni su erba, lo pone come uno dei grandi favoriti, se non il favorito principale, per il titolo a Wimbledon.
    Tuttavia, con Djokovic e Alcaraz nel tabellone, nulla può essere dato per scontato. La competizione sarà feroce e l’erba è notoriamente una superficie che può livellare le differenze tra i giocatori.Nelle prossime due settimane, gli occhi del mondo del tennis saranno puntati su Sinner. L’opportunità di entrare nella storia è a portata di mano. Riuscirà il campione italiano a coglierla? La risposta arriverà sui sacri prati di Wimbledon.
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    Andy Murray in corsa contro il tempo per Wimbledon: “Aspetterò fino all’ultimo minuto per vedere se potrò farcela, me lo sono guadagnato”

    Andy Murray – Foto Getty Images

    A poche ore dal sorteggio del tabellone principale di Wimbledon 2024, Andy Murray rompe il silenzio sulla sua partecipazione al torneo che l’ha visto trionfare due volte. Il campione britannico, alle prese con problemi alla schiena che l’hanno costretto al ritiro al Queen’s, ha rilasciato dichiarazioni significative a The Guardian.“Aspetterò fino all’ultimo minuto per vedere se potrò farcela, me lo sono guadagnato”, ha affermato Murray. “Non è chiaro se sarò pronto al 100% o se ci sono zero possibilità che io possa giocare. Direi che è più probabile che non possa giocare in singolare al momento. Sto facendo riabilitazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per cercare di avere l’opportunità di giocare di nuovo lì.”Il due volte campione olimpico non esclude la possibilità di partecipare solo al torneo di doppio, magari in coppia con il fratello Jamie, se le condizioni fisiche non gli permetteranno di affrontare match al meglio dei cinque set.
    Murray ha anche parlato del suo possibile ritiro: “So che ci sono cose più importanti al mondo di come finisco di giocare la mia ultima partita di tennis o dove la gioco. Ma per quanto ho investito in questo sport negli ultimi anni, vorrei almeno uscire giocando una partita in condizioni decenti in cui sia almeno competitivo, non come è successo al Queen’s.”
    L’ex numero uno del mondo ha lasciato intendere che, se non riuscisse a recuperare per Wimbledon e le Olimpiadi di Parigi, potrebbe considerare di giocare un altro torneo altrove per chiudere la carriera. Tuttavia, ha sottolineato che se riuscirà a partecipare a Wimbledon e ai Giochi Olimpici, molto probabilmente sarà lì che appenderà la racchetta al chiodo.Il nome di Murray sarà incluso nel sorteggio di domani, ma la sua effettiva partecipazione rimane incerta. I fan del tennis di tutto il mondo attendono con ansia di sapere se potranno vedere ancora una volta il campione britannico esibirsi sui prati di Wimbledon, anche se solo in doppio.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Trofeo AZIMUT / Sotto il pallone brilla il baby Garbero

    La direttrice del torneo Silvana Carrara insieme a Rafael Ymer

    Si gioca indoor al Tennis Club Città dei Mille. I ragazzi del posto (Pisa e Fermi) perdono ma fanno buona figura. Impressiona il 15enne Filippo Francesco Garbero, autore di una prestazione maiuscola contro Rafael Ymer. Main draw: Bergamo tifa per Fumagalli, Borrelli… e Kestelboim.
    Il folle meteo che sta colpendo l’Italia in questi giorni non ha risparmiato la Lombardia e nemmeno la città di Bergamo. Un acquazzone si è riversato sopra il Tennis Club Città dei Mille, sede dell’ottava edizione del Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta). Nessun problema: lo staff organizzativo, guidato dalla direttrice del torneo Silvana Carrara e dal supervisor ITF Sebastiano Cavarra, ha allestito a tempo di record i due campi indoor del club orobico, permettendo che il programma si svolgesse regolarmente. Ce n’era un gran bisogno, perché nella giornata inaugurale erano previsti tutti i sedici primi turni delle qualificazioni. In attesa dell’esordio di Andrej Martin (opposto all’NC Francesco Casilli: sì, avete letto bene, un NC di Lecce con residenza a Milano e desideroso di fare un’esperienza nel tennis “pro”) c’era attesa per vedere all’opera i ragazzi del club, che stanno crescendo sotto la guida di Fabrizio Albani e Marcello Bassanelli presso la BAT University, ospitata proprio dal TC Mille. Sono arrivate due sconfitte, ma sia Leonardo Pisa che Andrea Fermi hanno destato una buona impressione contro avversari più esperti di loro. Per Fermi era la primissima apparizione “pro” in singolare, mentre Pisa si è ben disimpegnato contro Daniele Minighini (n.1.200 ATP). Si è arreso con un doppio 6-3, ma il punteggio avrebbe potuto essere ancora più equilibrato. Si tratta di esperienze importanti, che fanno parte del percorso di crescita di chi aspira a mettere il naso nel tennis che conta.
    OCCHIO AL BABY GARBERO!Le speranze bergamasche, adesso, si riversano sul tabellone principale. Guidato dal romano Gabriele Pennaforti, vede ai nastri di partenza altri due giocatori – anzi, tre – tesserati per il TC Mille. Sorteggio sfortunato per Filiberto Fumagalli (che l’anno scorso ha raccolto i primi punti ATP), opposto all’argentino Juan Bautista Otegui (n.7 del tabellone), mentre è andata un po’ meglio a Leonardo Borrelli, classe 2005 che lo scorso ottobre fece una gran bella figura contro Mikhail Kukushkin al torneo Challenger. Se la vedrà con Luciano Carraro (n.823 ATP). In attesa dell’esito delle qualificazioni, ci sono già 17 italiani. Dei sette stranieri, non c’è dubbio che il più atteso sia Mariano Kestelboim, finalista in carica e numero 2 del tabellone. Kestelboim è tesserato per il TC Mille ed è una sorta di idolo del club bergamasco. L’urna gli ha detto bene, poiché è certo di affrontare solo qualificati nei primi due turni. La grande sensazione di giornata, tuttavia, è arrivata a ora di cena. Tutti si aspettavano Rafael Ymer, fratello minore di Elias e Mikael, invece è emerso il giovanissimo Filippo Francesco Garbero. Classe 2009 (!), è al primo anno di Under 16 e si allena presso il Piatti Tennis Center di Bordighera. Ancora gracilino, ha entusiasmato i presenti per un dritto esplosivo e un gioco molto completo. Qualcuno si è lasciato andare a paragoni altissimi, citando Sinner o Arnaldi, ma in fondo chi li conosceva quando avevano l’età attuale di Garbero? È ancora prestissimo, ma Bergamo – in cuor suo – sogna di aver battezzato un’altra stella. In fondo, nel 2017, aveva quindici anni una ragazzina che vinse proprio al TC Mille. Il suo nome? Iga Swiatek… LEGGI TUTTO