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    F1, Hamilton sul razzismo: “Cambiare mentalità retrograde”

    ROMA – Lewis Hamilton scende in campo sui social per commentare l’episodio odierno che lo riguarda da vicino. Nelson Piquet, a novembre, ha parlato in un’intervista del sette volte campione del mondo, rivolgendosi a lui con un insulto razzista. “Vamos focar em mudar a mentalidade”. Il pilota Mercedes lo scrive in brasiliano, lingua madre di Piquet, affinché il messaggio arrivi forte e chiaro: “Concentriamoci sul cambiamento della mentalità”. L’indignazione sui social intanto continua a montare e anche la Formula 1 si è schierata con il britannico.
    L’appello di Hamilton
    “Non è solo una questione di linguaggio: è molto di più. Queste mentalità retrograde devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport. Per tutta la mia vita sono stato circondato da questi atteggiamenti e sono stato preso di mira. C’è stato tutto il tempo per imparare. È giunto il momento di agire”, aggiunge Lewis Hamilton, che incassa la solidarietà di tutto il paddock. LEGGI TUTTO

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    F1, parla Hamilton: “È giunto il momento di agire”

    Le parole di Hamilton
    “Non è solo una questione di linguaggio: è molto di più. Queste mentalità retrograde devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport. Per tutta la mia vita sono stato circondato da questi atteggiamenti e sono stato preso di mira. C’è stato tutto il tempo per imparare. È giunto il momento di agire”, scrive ancora sui social Lewis Hamilton, da sempre impegnato in tematiche d’inclusività sociale. LEGGI TUTTO

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    F1, la Mercedes difende Hamilton: “Condanniamo ogni tipo di razzismo”

    ROMA – A novembre Nelson Piquet, ex pilota di Formula 1, ha concesso un’intervista a “motorsports.com” dove ha parlato di Lewis Hamilton utilizzando una parola razzista. L’episodio passa sotto silenzio fino a poche ore fa, quando è stata riportata all’attenzione del popolo del web. Giunge però adesso il comunicato della Mercedes che prende le distanze dal tre volte iridato in Formula 1: “Condanniamo nei termini più severi l’uso di qualsiasi espressione razzista o discriminatoria. Lewis è in prima linea negli sforzi che il nostro sport sta compiendo per combattere il razzismo ed è un vero campione di diversità in pista e anche fuori. Insieme condividiamo una prospettiva per un motorsport diversificato ed inclusivo e questo incidente sottolinea la fondamentale importanza di continuare a sforzarsi per un futuro migliore”.
    FIA con Hamilton
    Anche la FIA prende le difese di Hamilton con un comunicato: “La Federazione condanna fortemente ogni linguaggio e comportamento razzista, che non ha spazio nello sport e nella società. Esprimiamo la nostra solidarietà a Hamilton e sosteniamo appieno il suo impegno per un motorsport più equo, diversificato e inclusivo”. Piquet aveva usato l’epiteto razzista parlando dell’incidente di Silverstone dello scorso anno. Nello specifico ci è espresso in questi termini: “Quel piccolo n…o si è inserito con la macchina e se n’è andato perché non c’era modo di superare in quella curva. C’è stato un contatto e fortunatamente per lui, solo l’altro (Verstappen, ndr) è rimasto coinvolto”. LEGGI TUTTO

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    F1, la Mercedes contro Piquet: “Hamilton campione di diversità”

    ROMA – I fatti risalgono a novembre scorso, ma sono venuti alla luce solo in queste ore sul web. Nelson Piquet, ex pilota brasiliano, in un’intervista a “motorsports.com”, ha parlato di Lewis Hamilton utilizzando un’espressione razzista, che è stata intercettata dai tifosi del britannico. Immediato il comunicato della Mercedes che prende le distanze dal tre volte iridato in Formula 1: “Condanniamo nei termini più severi l’uso di qualsiasi espressione razzista o discriminatoria. Lewis è in prima linea negli sforzi che il nostro sport sta compiendo per combattere il razzismo ed è un vero campione di diversità in pista e anche fuori. Insieme condividiamo una prospettiva per un motorsport diversificato ed inclusivo e questo incidente sottolinea la fondamentale importanza di continuare a sforzarsi per un futuro migliore”.
    La nota della FIA
    Anche la FIA prende le difese di Hamilton con un comunicato: “La Federazione condanna fortemente ogni linguaggio e comportamento razzista, che non ha spazio nello sport e nella società. Esprimiamo la nostra solidarietà a Hamilton e sosteniamo appieno il suo impegno per un motorsport più equo, diversificato e inclusivo”. Piquet aveva usato l’epiteto razzista parlando dell’incidente di Silverstone dello scorso anno. Nello specifico ci è espresso in questi termini: “Quel piccolo n…o si è inserito con la macchina e se n’è andato perché non c’era modo di superare in quella curva. C’è stato un contatto e fortunatamente per lui, solo l’altro (Verstappen, ndr) è rimasto coinvolto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton a un passo dal record negativo: Silverstone ultima spiaggia

    ROMA – Il Gran Premio di Gran Bretagna, decimo weekend della Formula 1, potrebbe essere uno spartiacque nella carriera di Lewis Hamilton. Il britannico è infatti vicino a un record negativo che dura da oltre sette anni. Era infatti il 2013 quando Hamilton, al suo esordio con la casa di Brackley, non raccoglieva vittorie da dieci gare, salvo poi riscattarsi al Gran Premio d’Ungheria. Anche nel 2009, anno successivo al suo primo titolo mondiale, il digiuno durò dieci tappe in McLaren e anche lì salvifico fu il weekend all’Hungaroring. Quest’anno però la tappa in Ungheria è lontana (31 luglio) e le dieci gare senza vincere sono già passate (nove quest’anno, più il Gp di Abu Dhabi nel 2021) con Lewis Hamilton obbligato a dare un segnale forte a Silverstone.
    Dati confortanti
    Nelle ultime tre edizioni del Gran Premio di Gran Bretagna, però, il gradino più alto del podio è sempre stato di Hamilton. Un grande feeling con la pista di casa per il campione di casa Mercedes, che però quest’anno ha raccolto solo due podi. La W13 tuttavia sembra dare segnali confortanti e Hamilton proverà a prendersi la vittoria. Ma se non sarà vittoria neanche questa volta allora le gare di digiuno saliranno a undici. Un dato che suonerebbe come un campanello d’allarme per il sette volte iridato, alle prese con un arrembante George Russell. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton si gioca tutto a Silverstone: incombe un record negativo

    ROMA – Lewis Hamilton al bivio al Gran Premio di Gran Bretagna, decima tappa della Formula 1. Il pilota della Mercedes è infatti vicino ad aggiornare un record negativo che dura da oltre sette anni. Era infatti il 2013 quando Hamilton, al suo esordio con la casa di Brackley, non raccoglieva vittorie da dieci gare, salvo poi riscattarsi al Gran Premio d’Ungheria. Anche nel 2009, anno successivo al suo primo titolo mondiale, il digiuno durò dieci tappe in McLaren e anche lì salvifico fu il weekend allo Hungaroring. Quest’anno però la tappa in Ungheria è lontana (31 luglio) e le dieci gare senza vincere sono già passate (nove quest’anno, più il Gp di Abu Dhabi nel 2021) ecco perché Lewis Hamilton è chiamato a dare un segnale forte a Silverstone.
    Trend positivo
    Nelle ultime tre edizioni del Gran Premio di Gran Bretagna, però, il gradino più alto del podio è sempre stato di Hamilton. Un grande feeling con la pista di casa per il campione britannico, che però quest’anno ha raccolto solo due podi. La W13 tuttavia sembra dare segnali confortanti e Hamilton proverà finalmente a prendersi la vittoria. Se così non sarà, allora per il sette volte iridato saranno 11 le gare senza vittoria, l’ennesimo sintomo di una stagione che sembra di transizione per la Mercedes e soprattutto per il pilota di Stevenage. LEGGI TUTTO

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    Verstappen supera Clark e Lauda, è nono per vittorie in F1

    ROMA – Max Verstappen vince il Gran Premio del Canada e si porta a 26 successi in Formula 1. Ora l’olandese è nono nella classifica dei piloti più vincenti di sempre, superando Jim Clark (25 vittorie in 72 Gp e due mondiali) e Niki Lauda (25 vittorie su 171 partenze e tre mondiali). La vetta dei più grandi è occupata da Lewis Hamilton (103 vittorie), che ha scalzato il record di Michael Schumacher (91). Ora per Verstappen l’obiettivo si chiama Jackie Stewart (27 vittorie), con uno sguardo a Nigel Mansell (31) e Fernando Alonso (32)
    Sui 150 Gran Premi
    Non solo. Verstappen ieri a Montreal ha disputato il suo 150esimo Gran Premio nella sua carriera in Formula 1. A parità di Gran Premi, Max Verstappen è così il quinto pilota per vittorie sulle prime 150 domeniche. Il classe 1997 non può però recuperare più terreno su Lewis Hamilton (34 vittorie su 150 Gran Premi). Michael Schumacher (48 vittorie) domina questa speciale statistica, Sebastian Vettel è secondo a 41 trionfi, mentre sul terzo gradino del podio ci sono Alain Prost e Ayrton Senna a 39. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Podio inaspettato, adoro Montreal”

    MONTREAL – Tra i protagonisti del Gp del Canada, nono appuntamento stagionale di Formula 1, c’è sicuramente Lewis Hamilton, capace di salire sul podio. Il britannico della Mercedes ha preceduto il suo compagno di squadra Russell ed ha tagliato il traguardo al terzo posto. Per lui si tratta del coronamento di una gara maiuscola, in cui ha avuto un passo gara significativo: “Non mi aspettavo questo podio. Adoro Montreal, qui ho vinto il mio primo Gp ed il terzo posto odierno è travolgente dal punto di vista emotivo” ha dichiarato.
    Lewis entusiasta
    Ovviamente una buona gara come quella di Montreal non cancella i problemi di inizio stagione e Lewis lo sa bene. Basta guardare la classifica generale, in cui Hamilton è appena sesto a circa 100 punti di ritardo dal leader Verstappen. Un Gran Premio del genere, tuttavia, può rappresentare un momento di svolta. “Quest’anno è stata una lotta continua con la macchina, ma con il team ci siamo promessi di non mollare mai. La speranza è di arrivare a lottare con gli altri, che attualmente sono ancora più veloci. Abbiamo lavorato molto con il simulatore e sono entusiasta. Ci stiamo avvicinando sempre di più” ha concluso il britannico. LEGGI TUTTO